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La costruzione del dato in sociologia. Logica e linguaggio
Come si costruisce il dato in Sociologia? Qual è il rapporto che lega il linguaggio della sociologia e la Logica, in particolare quella propria del pensiero sociologico? Come emerge il dato dall'interazione tra linguaggio del mondo della vita quotidiana e linguaggio della sociologia? Nel testo il discorso è sviluppato partendo da un confronto e da un dialogo con alcune tappe significative nello sviluppo del pensiero sociologico: la dinamica del dialogo è individuata nel rapporto tra linguaggio naturale, dato sociale, e linguaggio della sociologia, dato sociologico; la cornice del confronto è determinata da una lettura degli autori presi in considerazione alla luce dei concetti di immagine, metafora e diagramma costruiti da C. S. Peirce. Il rapporto linguaggio naturale - linguaggio della sociologia permette, quindi, di affrontare il nodo della vaghezza delle e nelle relazioni sociali in termini logici e di linguaggio. Si giunge in tal modo alla descrizione della stessa ricerca sociologica come relazione sociale e, nell'ultima parte, ad una rivisitazione tematica all'interno della metodologia della ricerca. -
Economisti e accademici nel Settecento veneto. Una visione organica dell'economia
La pubblicazione di alcuni scritti di economisti e accademici italiani del '700 può risultare utile specie nel momento presente in cui la scienza economica standard, di derivazione marginalista, che si rifà al vecchio paradigma meccanicista e determinista di stampo cartesiano e galileiano, dimostra tutta la sua insufficienza. Del nuovo moderno paradigma, sistemico e volontarista, che ha la sua massima espressione nella bioeconomia di N. Gerogescu-Roegen, i nostri autori del Settecento, possono, in un certo senso, essere considerati come dei precursori. Nella pubblicistica economica veneta del Settecento rivestono notevole interesse le dissertazioni presentate in occasione dei concorsi banditi dalle varie Accademie di agricoltura, arti e commercio. In molti autori di tali dissertazioni si avverte una genuina partecipazione al tema trattato, specie nel tentativo di indicare le soluzioni più aderenti alla realtà. Di tali memorie si è ritenuto opportuno pubblicarne alcune nel presente volume. Notazioni particolarmente rilevanti contro il lusso compie l'economista mantovano G. Gherardo D'Arco. Un'impostazione, questa, propria anche dell'economista friulano Antonio Zanon, un autore importante, di cui è interamente pubblicato nel volume il manoscritto sull'Arte della seta. Assai rilevanti poi, tra le varie dissertazioni pubblicate, quelle che trattano delle misere condizioni degli operai delle campagne venete. -
A che punto è la new economy in Italia? L'evoluzione digitale nelle risposte dei suoi protagonisti
La rivoluzione digitale italiana, apparentemente più lenta rispetto ad altri paesi, in realtà fa i conti con le peculiarità di un sistema economico-sociale unico, che richiede un approccio più meditato, ma in molti casi sorprendentemente efficace. Questo libro, nato sulle basi dell'esperienza del magazine del Gruppo Bernabè, si propone di raccogliere una serie di interviste ai protagonisti italiani del cambiamento nel settore delle imprese, della formazione e della comunicazione. Insieme a loro viene tracciato lo stato dell'arte della via italiana alla diffusione dell'ICT e vengono delineati i possibili futuri scenari relativi al binomio economia e innovazione. -
Il futuro oltre lo «stretto». Indagine sul capitale umano: i diplomandi nel sistema locale del lavoro di Palermo
Le competenze e le genialità creative dell'uomo rappresentano ormai i fattori strategici, non solo per lo sviluppo economico dei paesi ma, soprattutto, per la loro armonica crescita civile. Non a caso il capitale umano, anche nelle sue naturali interrelazioni con il capitale sociale, è al centro della riflessione di molte discipline sociali ed economiche, rappresentando l'elemento cruciale delle società nella misura in cui esso determina la qualità dell'organizzazione dei sistemi socio-economici e l'innovazione delle tecnologie. La presente ricerca ha focalizzato l'attenzione su un segmento importante della futura società palermitana (i giovani diciottenni alle soglie del diploma), cercando di coglierne competenze atteggiamenti e valori. L'intento è quello di verificare il livello di compatibilità di tale capitale umano in formazione con un mondo in continua trasformazione, nel quale coesione sociale, mobilità del lavoro e competizione internazionale giocano un ruolo importante nell'odierna economia della conoscenza (knowledge economy), dove ""ciò che si sa"""" è la vera ricchezza di una collettività. I risultati della ricerca, letti nell'ottica di tale competizione, """"prescrivono"""" una urgente e seria riflessione che - a livello di pubbliche istituzioni - stimoli politiche per la crescita sociale ed economica: politiche che abbiano come elemento prioritario l'utilizzo di maggiori risorse per rendere fecondo il rapporto tra formazione giovanile e dinamiche locali dello sviluppo."" -
Le qualità autentiche. Ispirazione e creatività nelle organizzazioni
In un settore ancora ampiamente dominato da un approccio tecnocratico, quale è quello del management, Daniel Ofman si è imposto anni fa all'attenzione degli studiosi e degli operatori di tutto il mondo, focalizzando tra i primi l'analisi dei processi di sviluppo delle organizzazioni sulla centralità e l'importanza dei valori. Si deve infatti soprattutto al suo pionieristico lavoro se oggi ispirazione e anima di un'azienda sono state riconosciute elementi essenziali per la crescita e lo sviluppo, al pari di componenti quali la massimizzazione del profitto e la creazione di valore per gli azionisti. Questo libro rappresenta una tappa importante del percorso di ricerca di Ofman, che qui presenta e sviluppa un originale strumento-guida all'universo dei valori più profondi, il Quadrante delle Qualità Autentiche (Core Quadrant), grazie al quale si aprono nuove, ancora inesplorate possibilità di esame e di comprensione dei punti di forza e di debolezza di persone e organizzazioni. Ofman sostiene con forza l'idea che a muovere lo sviluppo sia il potere creativo delle persone all'interno delle organizzazioni, e considera le organizzazioni stesse come veri e propri organismi viventi, in grado di influenzare il proprio mondo interno e la realtà esterna. -
Sviluppo dualistico e mezzogiorni d'Europa. Verso nuove interpretazioni dei divari regionali in Europa e in Italia
La questione dei divari tra gli indici di ricchezza e di benessere delle regioni d'Europa sta acquisendo crescente rilevanza. All'ottimismo degli anni '80 e dei primi anni '90 sulla capacità del mercato di far convergere spontaneamente gli indici regionali di ricchezza, ha fatto seguito un diffuso clima di incertezza sulla sostenibilità politico-sociale di differenziali economici che tendono a permanere, se non a crescere. Inoltre i meccanismi di convergenza spontanea, ove operanti, tendono a generare elevati costi sociali ed effetti disgreganti sul tessuto socio-politico. L'esiguità del bilancio dell'Unione Europea e le politiche macroeconomiche restrittive conseguenti agli accordi di Maastricht sembrano avere ulteriormente aggravato la situazione delle regioni in ritardo di sviluppo, come mostra il perpetuarsi della ""questione meridionale"""" in Italia. Questo volume può essere utile per chi intenda ripensare le modalità del processo di unificazione europea, nella direzione di un ridimensionamento del ruolo del mercato e del rilancio delle politiche pubbliche a livello dell'Unione e dei singoli stati nazionali."" -
La videosorveglianza. Uno sguardo senza volto
Il numero di telecamere con finalità di deterrenza alla criminalità è fortemente aumentato all'interno delle nostre città, tanto da poter affermare che la videosorveglianza sia diventata una tendenza generalizzata a livello internazionale. Attraverso un approccio sociologico, l'autore si interroga sugli aspetti implicati nell'utilizzo degli ""occhi elettronici"""", con particolare riferimento allo spazio urbano, alle logiche di controllo e simulazione e, infine, ai rischi di invasione della privacy. Il volume raccoglie anche i principali risultati di una ricerca sociale empirica svoltasi nella città di Milano nel corso del 2005. L'indagine, tra le prime di questo genere in ambito nazionale, è stata focalizzata sia sugli operatori alla videosorveglianza sia sui cittadini ed ha messo in luce alcune criticità inerenti all'impiego di questo mezzo di prevenzione. Si dimostra che una nuova """"sociologia della sorveglianza"""" potrebbe svilupparsi anche in Italia, stimolando un dibattito scientifico che ha molto da offrire alle scienze sociali."" -
Alle origini del presente. L'Europa occidentale nella crisi degli anni Settanta
L'analisi storica delle vicende che hanno caratterizzato l'Europa occidentale dal secondo dopoguerra a oggi ha spesso presentato gli anni Settanta come un periodo di incertezze, condizionato dall'apparente fine delle illusioni intorno alle possibilità di un ininterrotto sviluppo economico e sociale. Se gli anni Settanta furono effettivamente caratterizzati da crisi, incertezza e disorientamento, questo decennio non rappresentò una ""parentesi"""", rapidamente archiviata. Una serie di fenomeni che si manifestarono in questo periodo, sia dal punto di vista politico, sia economico e sociale, hanno avuto un forte impatto e conseguenze durature. È rintracciabile infatti l'origine di tendenze, scelte e dinamiche che hanno trovato espressione completa negli anni successivi, contribuendo a motivare, e in parte a spiegare, alcuni fra gli eventi che sembrano segnare l'inizio del XXI secolo, come, per esempio: l'apparente divaricazione tra le due sponde dell'Atlantico, la presenza di serie contraddizioni nel sistema economico europeo occidentale, un'incertezza sui valori e sull'""""identità"""" del """"vecchio continente"""", la sfida posta da """"attori"""" extra-europei diversi dagli Stati Uniti. I saggi presenti nel volume intendono offrire, anche sulla base di fonti archivistiche rese disponibili soltanto di recente, un'analisi di questi aspetti fondamentali per la comprensione della più recente storia europea."" -
Follia e psichiatria: crisi di una relazione
La psichiatria, sul piano epistemologico e culturale disciplina complessa e ambigua, si trova ancora oggi in difficoltà a coniugare la sua dimensione medico-psicosociologica con la funzione di controllo sociale che dai tempi della sua origine la collettività le demanda. Stretta tra lo sviluppo straordinario delle neuroscienze e l'area plurivariegata delle discipline psicosociologiche in una sorta di serrata contesa tra loro, non solo corre il rischio di cedere a un monoriduzionismo che rivelerebbe del tutto sterile, ma anche di vedere minacciata la sua autonomia e progressivamente impoverite le sue aree di intervento. È pertanto necessario che rinnovi, anche in modo radicale, i modelli formativi degli operatori, adattandoli anche alle nuove modalità espressive della follia e aprendoli all'orizzonte creativo in essa indovato, riveda i loro profili professionali e ne rivisiti gli assetti operativi. Solo intervenendo a questi livelli la psichiatria potrà salvaguardare, rifondandola su basi più solide, la sua autonomia e, opponendosi a qualsiasi forma nuova di esclusione sociale, tutelare la complessa totalità della persona. -
Greci e turchi tra convivenza e scontro. Le relazioni greco-turche e la questione cipriota
Nell'esplorazione della storia delle relazioni greco-turche, l'autore si sofferma sulle percezioni e sugli interessi reali che contraddistinsero il processo di formazione dei due Stati-nazione sulle sponde dell'Egeo per introdurre e analizzare i rapporti intercorsi fra Grecia e Turchia negli ultimi decenni e, in particolare, la complessa questione cipriota. Non si deve infatti dimenticare che la convivenza tra i due Paesi ruota ancor oggi attorno all'irrisolto problema politico dell'isola del Mediterraneo orientale. -
La metamorfosi: natura, artificio e tecnica. Dal mutamento sociale alla mutazione socio-biologica
Il mutamento sociale moderno, nato dalle rivoluzioni politiche dell'800, appare bloccato. Le istanze di liberta individuali e collettive, imbrigliate nel consumo di massa, trovano sempre meno sbocco nel campo politico-sociale. Le stesse scienze sociali, fondate sulla comprensione della dinamica sociale, non fanno che produrre analisi restando all'interno di questo paradigma economicista. In questo quadro, gli eventi - terrorismo, cataclismi naturali, guerre - accadono come una costante emergenza e non più come la storia intesa come racconto. Ma se la storia è ferma la lecnica mai come oggi è in movimento verso la vita, estendendo la rivoluzione industriale al bios: con le bio-tecnologie i suoi prodotti non trasformano più la natura, ma si trasformano essi stessi in natura. È in questo salto tecnico che l'autore parla di mutazione socio-biologica nella quale la dinamica sociale irreggimentata nel mercato mondiale - si trasferisce dalla storia alla vita. Il mutamento sociale diventa il processo di naturalizzazione della dinamica sociale, rendendo le tradizionali categorie di 'natura', 'artificio' e 'tecnica' antiquate. Occorre dunque ridefinire tali categorie per leggere poi il 'salto antropologico' che l'homo sapiens insieme al suo habitat sta tecnicamente compiendo. -
Spazi della cultura, cultura degli spazi. Nuovi luoghi di produzione e consumo della cultura contemporanea
Il libro si colloca come primo documento della vasta operazione di revisione di alcune fondamentali tipologie storiche, che l'attuale cultura del progetto di Interni sta affrontando. Sono proprio gli spazi di produzione e di consumo della cultura che oggi registrano il più evidente ritardo, rispetto alle logiche generali con cui la cultura del XXI secolo si sta sviluppando. Questo libro raccoglie dunque i primi documenti relativi a questa vasta riflessione teorica e gli esempi di progetti che cominciano a muoversi per sperimentare nuovi dispositivi di funzionamento interno delle tipologie destinate alla produzione e al consumo della cultura contemporanea. Si tratta dunque di una indagine relativa alla progettazione degli spazi interni, una realtà che si confronta con le tendenze emergenti nella cultura contemporanea e con le nuove dimensioni della produzione sociale della cultura e dell'innovazione come parti significative della nuova economia sociale. -
Insegnare prima d'insegnare. Fondamenti per la professionalità docente
Questo saggio collaborativo si prefigge di esporre i pre-requisiti necessari a coloro che si accingono ad affrontare la professione docente. Non perché intende offrire ricette o regole da spendere immediatamente nella pratica operativa, bensì perché vuole aiutare i futuri docenti ad appropriarsi del congegno concettuale dell'educazione. Insomma, esso presenta e definisce gli arnesi del mestiere, se per arnese si intende non un qualsiasi utensile, ma, secondo il suo primo e più antico significato, l'armatura di ferro con cui il guerriero medievale affrontava la battaglia. In queste pagine si richiama l'attenzione su quella idea-chiave di educazione, senza la quale non è possibile intraprendere l'attività della docenza né entrare nella scuola con la piena consapevolezza del rapporto dialettico tra scuola, educazione e Scienza dell'educazione. Questa impostazione presuppone la concezione del docente come ricercatore, cioè come un intellettuale che si pone all'interno di un flusso inarrestabile di problemi e di domande che, tuttavia, egli tenta di arrestare da un punto di vista logico, metodologico ed euristico, pur nella consapevolezza che ogni punto di apparente arresto è, di fatto, il punto di una nuova fuga. -
Insegnare con i concetti la geografia
Lo studio della geografia sembra tormentare ancora molti alunni, della scuola elementare e non solo, come è testimoniato dai libri di testo che accompagnano studenti e insegnanti salendo nei diversi ordini di scuola. Nel frattempo la materia è praticamente scomparsa dai concorsi per insegnanti e dai curricoli di formazione iniziale. Quel che è certo è che la geografia è riuscita a far innamorare di sé ben pochi studenti, riducendosi spesso a mera nomenclatura e a banale censimento descrittivo e non ha ancora raggiunto un suo statuto curricolare fra le altre discipline scolastiche. Questo accade perché il dibattito è ancora aperto e rimangono irrisolti molti problemi a livello epistemologico: qual è il suo specifico oggetto di indagine e il suo repertorio metodologico? Quali sono le finalità educativo-formative che motivano l'introduzione di tale disciplina nel curricolo scolastico? La prima parte del testo mette a fuoco le linee emergenti che possono mettere la geografia in condizione di fare il suo ""lavoro"""": leggere e interpretare i paesaggi fisici e antropici, organizzare il territorio e pianificare lo sviluppo locale integrato nel quadro dei problemi posti dalla globalizzazione. Su questa base viene disegnato un progetto organico di curricolo per la scuola elementare, aperto alla continuità dei gradi scolastici successivi. La seconda parte del testo mostra la Didattica per Concetti presentando protocolli di unità didattiche che tracciano percorsi di apprendimento della disciplina."" -
Organizzazioni, conoscenze e sistemi locali
Questo volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR). I contributi qui pubblicati affrontano una serie di aspetti che hanno al centro le imprese, le competenze che si sviluppano al loro interno, la loro organizzazione e le relazioni che si determinano tra insiemi di imprese e tra imprese e mercati. Vengono messi in risalto aspetti quali la eterogeneità dei diversi operatori e i meccanismi di evoluzione ingenerati da processi di cooperazione, concorrenza e aggregazione. Particolare attenzione è dedicata ai processi innovativi, alla creazione ed evoluzione delle capabilities e agli spillover di conoscenza. Inoltre, il volume contiene un approfondimento su un tema ancora poco trattato nell'economia dei distretti industriali e sistemi locali di produzione, e cioè quello dei gruppi di imprese. Infine vengono prese in considerazione le possibili relazioni tra infrastrutture, capitale sociale e sviluppo locale. -
La famiglia e l'individuo tra mito e narrazione. Modello d'intervento integrato nella terapia delle psicosi
Il volume si sviluppa e si articola sulle fasi del processo terapeutico che servono a testare l'efficacia degli interventi nella cura della psicosi cronica. La costruzione del modello integrato proposto è frutto di un'esperienza di formazione e ricerca maturatasi all'interno di un day-hospital universitario. Il gruppo come ""mente integrata"""" costituisce l'unità di ricerca che promuove l'intervento di cura e alimenta la formazione dello psicoterapeuta. Le capacità psicoterapeutiche acquisite consentono di costruire una """"storia condivisa"""", di valutare il contesto familiare e le sue risorse, di riflettere sul """"paradigma comunicativo"""" che si evince dall'incontro di linguaggi diversi. La terapia familiare si è dimostrata asse centrale del sistema terapeutico nella cura di questa patologia radicata nell' humus di un sistema familiare bloccato. La rottura dell' """"anello simbiotico"""" apre il sistema a nuove possibilità relazionali e riattiva la capacità narrativa individuale e familiare. Alla """"storia della malattia"""" si affianca la """"storia della terapia"""" in quella nuova narrazione che si conclude con la guarigione """"possibile"""". Il concetto di integrazione proietta questo modello in una visione di insieme dove ogni parzialità serve ad aggiungere quegli elementi narrativi che si fondono nella storia mitica che ogni malattia e ogni famiglia porta in sé."" -
Primo rapporto dell'osservatorio transfrontaliero del mercato del lavoro adriatico. Progetto Svilma Interreg IIIA Transfrontaliero adriatico
Il progetto Interreg Svilma - Sviluppo del mercato del Lavoro Adriatico - ha condotto dal 2004 al 2006 la prima sperimentazione di un network di promozione del mercato del lavoro adriatico. Il primo rapporto dell'Osservatorio sul mercato del lavoro adriatico nasce come prodotto del progetto Svilma ed ha il duplice scopo di presentare le informazioni essenziali sul mercato del lavoro dell'area e di identificare le principali esperienze rintracciabili, tra i partner delle regioni italiane coinvolte, con caratteristiche di innovatività al fine di una loro successiva trasferibilità. Pertanto il rapporto di ricerca si sviluppa in due parti: la prima finalizzata alla lettura dei principali fattori del mercato del lavoro delle Regioni e dei Paesi coinvolti nel progetto, affidata ad Abruzzo Lavoro e al Dipartimento di teorie e politiche dello sviluppo sociale dell'Università di Teramo; la seconda attenta a presentare alcune buone prassi identificate nel progetto con caratteristiche di trasferibilità. Sempre con il coordinamento di Abruzzo Lavoro, le Regioni italiane partner nel progetto hanno fatto il punto su una serie di temi ritenuti rilevanti in un'ottica di scambio e di trasferibilità di esperienze. -
La scienza dell'educazione: il nodo della storia
Il volume tratta il problema della storia della pedagogia. Il tema riguarda, di fatto, l'autonomia di questo settore di indagine, su cui pesano le pretese dell'archivistica, della storia cosiddetta sociale o della storia politica, ora che ogni ipoteca filosofica sembra finalmente allontanata. Perno dell'intero dibattito è la domanda se, scientificamente parlando, possa sussistere una storia della pedagogia che si limiti a ricostruire la dimensione fattuale dell'universo educativo, senza intervenire sugli aspetti concettuali di tale universo o senza interessarsi di tali aspetti. Luciana Bellatalla insegna Storia della scuola e delle istituzioni educative e coordinatore della SSIS all'Università di Ferrara. -
De Amicitia. Scritti dedicati a Arturo Colombo
Sentimento privato, sodalizio intellettuale, presupposto di iniziative comuni, rapporto di reciprocità, di dialogo, di condivisione tra gli individui, tra le nazioni, tra i popoli, ma anche discussa categoria della politica, l'amicizia viene esplorata, in questa ampia raccolta di scritti, nelle sue innumerevoli dimensioni, nelle sue molteplici proiezioni, nei suoi fluttuanti significati, che la confermano come un tema di ricerca, affascinante e di viva attualità. Muovendosi su terreni disciplinari differenti, che vanno dalla Storia delle dottrine politiche alla Storia contemporanea, dalla Filosofia della politica alla Storia delle relazioni internazionali, dalla Scienza della politica fino alla Linguistica, gli autori disegnano un quadro d'insieme armonico e unitario, perché alla coerenza con il leitmotiv del volume si aggiunge il comune sentire per Arturo Colombo, cui questo libro è dedicato. -
Creare valore con le persone. Storia di un percorso di formazione non convenzionale. Metro: 5.000 raccontano
Nel mondo dominato dal terziario e in perenne cambiamento, è il sapere a fornire il presupposto fondamentale per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi dell'azienda. Ma da solo il sapere non basta, bisogna anche saper fare. Questo viene richiesto oggi al management: creare la condivisione per orientare i comportamenti, saper integrare conoscenze, competenze e capacità delle persone, affermando il concetto di take care, cioè ""prendersi a cuore"""" il risultato del proprio lavoro. In Metro Italia Cash & Carry è stata realizzata un'esperienza non convenzionale: 5.000 collaboratori in formazione continua, 100 capi nel ruolo di formatori, 120.000 ore d'aula all'anno, con un ruolo decisamente positivo delle Organizzazioni Sindacali. Questo libro racconta la loro esperienza. Rivolto alle aziende che intendono creare valore con le persone, alle persone che vogliono vivere con piena soddisfazione il proprio lavoro.""