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Elogio della malinconia
In un precedente saggio pubblicato da questo editore, l'autore aveva rilevato l'Unicità dell'uomo sulla base di ricerche sperimentali dirette a mettere in evidenza l'autonomia dell'Io rispetto al determinismo dei processi cerebrali. In quest'opera affronta per la prima volta il problema della ""qualità"""" del pensiero nei più grandi genî dell'umanità. L'opinione pubblica considera i genî come casi estremi di una mentalità con accenni di follia. In questo saggio tale opinione viene corretta e viene analizzato come l'attività mentale di questi genî si riporti a livelli tali da superare i limiti del funzionamento normale. L'autore mette in evidenza come la prima fase di questo pensiero comporti un'analisi critica della concezione del mondo e della vita istintiva portando a uno sfondo di tipo malinconico. """"La storia dell'uomo non comincia col peccato originale ma con le colpe di una natura matrigna"""" (Leopardi). In una seconda fase l'autore passa alla dimensione dello spirito. In questo saggio si fa precedere un resoconto relativo agli aspetti più """"stoici"""" del tipo di personalità malinconico, e il suo distacco (apragmatico) dalla realtà quotidiana. Con l'aggiunta dei resoconti di due """"malinconici di oggi"""", l'autore analizza l'essenza della malinconia come capacità di rallentamento del flusso delle esperienze, così da riuscire a rivivere gli eventi passati e comprenderli come sequenze tra passato e futuro che si svolgono in una dimensione metafisica."" -
La personalizzazione nella ricerca quantitativa. Per la valutazione della salute e degli esiti riferiti dai pazienti
È possibile conciliare la centralità della persona con i processi standardizzati richiesti dalla ricerca quantitativa? È pensabile fruire dei vantaggi che questa offre (stime campionarie, comparazione fra rilevazioni ripetute, benchmarking) evitando, allo stesso tempo, i tipici inconvenienti (ridigità e spersonalizzazione) dei questionari a risposta chiusa? Rispondere a queste domande è nell'agenda della ricerca interdisciplinare sugli esiti umanistici di salute (patient reported outcomes: PRO), che negli ultimi 30 anni ha studiato le percezioni soggettive dei pazienti e dei cittadini (stato di salute, autonomia, benessere, qualità della vita, sintomi, soddisfazione, etc.) applicabili alla health sociology, alla ricerca valutativa e alla sperimentazione clinica. Si illustrano qui due soluzioni di personalizzazione del questionario applicate alla ricerca sugli esiti umanistici: l'approccio individualizzato e il testing adattivo computerizzato. Il volume si propone agli operatori sanitari e sociali interessati alla valutazione dei propri interventi, in particolare all'interno degli scenari della certificazione di eccellenza, e ai ricercatori sociali (sociologi e psicologi sanitari e non) che desiderino problematizzare alcuni assunti tipici del proprio bagaglio scientifico-professionale. -
Salute e relazione sociale
Nella società contemporanea occidentale, l'individuo-persona, così come definito dalla modernità, vive la lacerazione tra la conservazione di una funzione strumentale della propria esistenza, destinata a riprodurre i modelli relazionali della tradizione, e la possibilità di interpretarsi come un ""soggetto resistente"""", capace di orientare la propria azione verso una richiesta di riconoscimento di quei rapporti relazionali identitari, costruiti a salvaguardia dell'autonomia delle persone-soggetti. Le soggettività, scisse fra mondo razionale-strumentale e mondo reticolare-comunitario, sono alla ricerca di una evidenziazione, anche istituzionale, come persone-soggetti di azione collettiva e come interlocutori. In questo nuovo scenario il ben-essere della persona costringe allo sviluppo di riflessioni che riguardano, a livello macro, i sistemi di intervento pubblico sulla salute e sulla qualità della vita, e, a livello micro, le relazioni interpersonali di guarigione e di cura."" -
Salute e malattia. Mutamento socio-culturale e trasformazioni organizzative dei servizi alla persona
Fra le manifestazioni più evidenti delle trasformazioni delle società contemporanee più sviluppate di particolare rilevanza ed impatto sono i mutamenti delle relazioni tra stato di salute, stili di vita ed organizzazione sociale delle cure. Anche nel nostro Paese, i cambiamenti dei modelli socio-culturali e della struttura socio-demografica (forte invecchiamento della popolazione, crescente carattere interculturale ed interetnico, indebolimento delle reti sociali primarie, ""individualizzazione"""" delle forme di vita, nuove percezioni e rappresentazioni sociali del rischio) e la stessa crisi delle politiche di welfare sono alla base delle difficoltà dei servizi sanitari a rispondere, in modo appropriato, alle nuove domande di cure e d'assistenza. La problematicità del rapporto tra servizi sanitari ed utenti interessa anche il piano delle relazioni comunicative tra i servizi di cura e d'assistenza e gli stessi utenti. Il volume approfondisce la necessità e la possibilità dell'innovazione della formazione degli operatori dei diversi profili ed ambiti professionali (medici, tecnico-sanitari, sociali) a relazioni comunicative più efficaci, sia nella dimensione interorganizzativa che nei rapporti con la soggettività degli utenti."" -
Incontrarsi nelle differenze. Percorsi di integrazione
I problemi che scaturiscono dalle relazioni interetniche sono divenuti ormai centrali nella vita quotidiana e nelle dinamiche sociali del Paese. Ma l'incontro tra differenti culture rimanda in generale all'incontro dell'altro diverso da sé, che può quindi diventare risorsa d'arricchimento personale e dei propri modelli culturali, piuttosto che pericolo per la propria identità etnica. Le autrici di questo volume esplorano qui i temi dell'identità sociale e dell'etnocentrismo affrontando gli atteggiamenti reciproci di italiani ed immigrati. Lo stereotipo sociale è lo schema di riferimento teorico che sostiene i vari contributi empirici. Inoltre approfondiscono il tema delle relazioni familiari nel processo migratorio per comprendere il difficile compito dell'integrazione. La prospettiva della configurazione del rapporto fra maggioranza e minoranza si salda alla tradizionale ricerca che a partire dagli studi di Vygotskij a quelli di Bruner enfatizza la funzione psicologica e culturale del contesto in cui si sviluppa la relazione. Nell'ambito del circuito inerente l'integrazione del bambino straniero, sostengono le autrici, l'istituzione scolastica rappresenta un punto di passaggio cruciale. Questa tappa formativa costituisce infatti la struttura preposta ad offrire un'istruzione di base e atta a fornire un terreno comune e condivisibile di confronto e di costruzione dell'identità. -
Introduzione alle indagini di opinione. 488 questioni sui questionari
Questo testo conduce il lettore attraverso le varie fasi dell'indagine di opinione attuata con questionario, iniziando dalla sua impostazione e proseguendo con tematiche quali la scelta dei tipi di domande, del loro ordinamento, delle parole di cui si compongono, la realizzazione dell'indagine pilota, la somministrazione del questionario, il lavoro sul campo, l'interpretazione dei risultati e la loro pubblicazione. Il libro, che evita appesantimenti legati al campionamento e alle elaborazioni statistiche, anche perché trattati dai molti testi di cui abbonda la letteratura scientifica, si presenta come una fluida raccolta di domande, quindi con il pregio di rispondere immediatamente a interrogativi che sorgono durante le varie fasi in cui si articola la ricerca. Si tratta, sul piano della comunicazione, di una indovinata strategia atta a presentare in maniera assai comprensibile una materia non semplice. Non deve però ingannare la particolare struttura a domande: il testo è un vero e proprio importante manuale introduttivo che spiega, in termini chiari, semplici e rigorosi, qual è la strada corretta da percorrere per realizzare questo tipo di ricerca. -
Lezioni veneziane. Discorso sociologico e universi relazionali
Questo volume raccoglie e sistematizza le tematiche e i ragionamenti sviluppati nel corso delle lezioni tenute presso l'Istituzione Universitaria Sisf di Venezia, a partire dall'analisi del divenire socio-economico e dell'avvento postindustriale, stabilendo i necessari collegamenti con l'evoluzione dei processi comunicativi, culturali e simbolici degli attori sociali. Oggi più che mai, di fronte alla frantumazione degli accadimenti e alla polverizzazione dei fenomeni sociali, è necessario approdare a una sociologia dei processi culturali e comunicativi quali principali fondamenti del sociale, che si ponga come ""irriducibile"""", cioè in grado di leggerli e interpretarli con paziente e umile coraggio, attraverso un'azione riflessiva anche """"dentro"""" e non solo """"sopra"""" il reale, dichiarando la propria opzione valoriale e di senso. La struttura del testo è concepita in modo tale da accompagnare la comprensione delle trasformazioni della società e delle sue connessioni con alcune delle principali e più significative teorie relazionali, sociali e dei processi comunicativi, all'interno del pensiero contemporaneo, in ambito sociologico, antropologico, epistemologico, metafisico e delle scienze umane in generale."" -
Verso il domani. Una ricerca sperimentale sull'orientamento a scuola. Con DVD
In questo volume viene presentato nel merito, nel metodo, negli strumenti e negli esiti il Progetto di ricerca Verso il domani, una ricerca sperimentale sull'orientamento a scuola. Si tratta di un progetto che la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha affidato nel 2004 all'IRRE Lombardia, oggi Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica, nucleo territoriale della Lombardia. Al progetto di ricerca sperimentale hanno partecipato 75 Istituti scolastici di ogni ordine e grado, per un totale di circa 3.000 alunni e 600 tra docenti e ricercatori. Cinque le regioni italiane coinvolte: Lombardia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto, con 15 Istituti scolastici per ciascuna regione. Il progetto ha avuto come obiettivo generale ""la modellizzazione e la sperimentazione di strumenti, metodologie e modalità di intervento didattico ed educativo che promuovano la consapevolezza e la maturazione di sensibilità e competenze personali, affinché ogni allievo possa pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e professionale, elaborando, esprimendo e argomentando un personale progetto di vita""""."" -
Il sistema e l'osserv-attore. Itinerari di sociologia della complessità
Il tema centrale di questo libro è il ""mistero"""" della società alla luce della svolta sistemica e del pensiero della complessità. Com'è possibile che dall'interazione fra individui - con le loro irriducibili identità, volizioni e idiosincrasie - si produca un'altra realtà complessa, anch'essa sui generis, che è la società? E come opera questa formidabile macchina per assicurarsi il contributo di ognuno al suo funzionamento, malgrado i conflitti, le incongruenze e le ingiustizie che produce? La nozione di sistema, se adeguatamente riformulata in relazione alla complessità dei sistemi sociali, consente di abbordare in una nuova luce tanto il mistero della società, quanto quello dell'identità individuale. È necessario abbandonare il paradigma della razionalità classica, e con esso ogni spiegazione lineare, per giungere al cuore stesso della complessità dei sistemi viventi come sistemi comunicativi in relazione. Sono le relazioni, con le loro regole e le loro dinamiche a determinare le peculiarità di un sistema e non le caratteristiche isolate delle singole parti. Per analizzare i fenomeni sociali non basta, dunque, ricostruire la sfera dell'intenzionalità degli individui, né quella delle determinanti di struttura, ma è necessario esplicitare il gioco che emerge dalla dinamica relazionale che li include."" -
La cooperazione sociale protagonista del welfare locale. Il caso del Consorzio Nuovo Futuro
Il testo propone uno studio di caso su una esperienza che per molti versi può essere considerata esemplare. La vicenda del Consorzio Nuovo Futuro (attivo nella forma di Cooperativa Nuovo Futuro sin dal 1980) rappresenta infatti in modo puntuale ciò che la cooperazione sociale è stata nella sua fase pionieristica, la trasformazione che ha conosciuto nel corso del tempo e quello che indubbiamente continua a simboleggiare e ad essere nei contesti in cui l'ispirazione valoriale di natura socio-solidaristica e la simbiosi con il tessuto sociale di riferimento sono rimaste in buona misura inalterate. In particolare, la storia e il presente del Consorzio Nuovo Futuro propongono un modello di cooperazione sociale contrassegnato da una solida legittimazione sociale, da un ampio riconoscimento del suo ruolo propulsivo per lo sviluppo del sistema di welfare, da una positiva ricaduta della sua azione sul benessere della comunità locale (in termini economici ma soprattutto di accrescimento del capitale sociale primario e secondario), da un radicamento territoriale che si traduce nella capacità di assumere - e anche di vedersi diffusamente attribuiti - impegni e responsabilità di grande rilievo sociale. L'immagine che una esperienza del genere offre è insomma quella di una cooperazione sociale pienamente protagonista del welfare locale. -
Dietro le quinte dello spettacolo. Economia e management del teatro musicale
Lo spettacolo dal vivo e le organizzazioni che lo producono e distribuiscono, sono entrati a pieno titolo nel novero degli oggetti d'indagine degli studiosi di management solo recentemente, pur rappresentando realtà con una storia in molti casi lunga e consolidata e con un rilevante peso specifico, oltre che simbolico, nel sistema produttivo complessivo dei paesi economicamente avanzati. In particolare sembra che ad oggi siano due gli approcci prevalenti all'analisi manageriale delle organizzazioni che producono e distribuiscono spettacolo. Da una parte tali organizzazioni possono essere considerate ""aziende"""" stricto sensu, cui pertengono problemi di economicità e di equilibrio economico-finanziario, ma con una funzione di produzione in cui rientrano attività specifiche, rivolte alla produzione di servizi immateriali ad alta intensità di conoscenza. Dall'altra questi enti possono essere esaminati enfatizzando la specificità del prodotto-servizio culturale che viene da essi erogato, tentando di capire quali forme di organizzazione del lavoro e di gestione dei processi produttivi possano essere più allineate alle caratteristiche tipiche dell'output finale. Questo è l'approccio adottato hi questo volume, che analizza nel dettaglio l'attività di produzione artistica di un particolare insieme di organizzazioni di spettacolo: i Teatri d'Opera italiani."" -
Il corpo in gioco. La sfida di un sapere interdisciplinare
In un'epoca ammaliata dall'immateriale, dove il primato indiscusso della vista tra i sensi rende sempre più complesso il problema dell'apparire, il corpo è l'ultimo memento della fisicità e limitatezza dell'essere umano. Nella complessità abissale della sua esistenza le fiabe dell'eterna giovinezza e della sconfitta del Tempo si rivelano per quello che sono. Sensazione continua che accompagna la nostra vita, ricca di una miriade di sfumature cui si presta poca o nessuna attenzione, il corpo è anche l'arresto dell'emozione, la sfrenatezza del gioco, il benessere di un giusto vivere lo spazio. È un sapere che non ha bisogno di parole. Questo libro si confronta con temi di solito trascurati o interpretati in chiave di dominio, rigenerando la carica sovversiva che ne ha decretato la progressiva emarginazione o il travisamento sottile. Tenta di restituirne lo spessore sostanziale e qualitativo e mostra come esso cortocircuiti l'approccio oggi prevalente. Dalla sociologia alla psicologia, dalla pedagogia alla farmacologia, i prismi descrittivi rivelano versanti frastagliati della contemporaneità: le difficoltà dell'intimità, il fascino di Second Life, il crescente ricorso alla medicina e le strategie di decorazione e individualizzazione del sé, parlandone attraverso il dialogo tra autori provenienti da discipline diverse e impegnati nell'esplorazione dei territori che si aprono alla riflessione quando il pensiero riesce a liberarsi dalle convenzioni e dagli ingombri ideologici. -
Gli indicatori sociali
La povertà e il reddito, la longevità e l'istruzione... In questo volume tenterò di illustrare come lo studio della società nelle sue varie dimensioni abbia dato impulso alla costruzione dei tanti indicatori e indici usati - spesso impropriamente - per stabilire il livello di progresso di una data società. I processi di internazionalizzazione dell'economia hanno portato a tanti indici e indicatori; uno di questi, il pil, ha avuto particolare fortuna. I tentativi per modificarlo o per sostituirlo sono stati molti, ma nonostante tutto continua ad essere usato come il principale indicatore di benessere. Si potrebbe rispondere con la battuta: it's the economy, stupid! Cos'altro ci si può aspettare in una società regolata da meccanismi improntati alla ricerca della massimizzazione del profitto? Ma altri elementi entrano in gioco: l'assenza di un quadro concettuale di riferimento (cos'è il benessere?), la scarsa competenza statistica di operatori dell'informazione e di decisori politici, la tentazione di ""truccare le carte"""". È quindi importante riuscire ad aprire la scatola nera dei dati così spesso citati: rendere palesi gli assunti che ne stanno alla base è l'unico modo per poterne studiare la loro affidabilità e poterli così usare in modo appropriato."" -
Accademia Carrara. Storia economica e istituzionale
L'Accademia Carrara di Bergamo e il suo patrimonio artistico, creato nel corso di oltre due secoli di attività, sono stati oggetto di numerosi studi. Tuttavia anche le vicende economiche ed istituzionali dell'Accademia, caratterizzate da continue evoluzioni ed involuzioni che ne hanno profondamente condizionato l'esistenza, possono costituire un interessante oggetto di indagine. Il volume propone i passaggi più significativi della storia di questa istituzione a partire dalla sua fondazione nel 1796, disposta con lascito testamentario del conte Giacomo Carrara, fino agli anni Novanta, quando alla Pinacoteca di Arte Antica e all'Accademia di Belle Arti si è aggiunta la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, chiamata a interpretare in chiave attuale l'eredità intellettuale del nobile fondatore, sempre pronto a raccogliere con intraprendenza le istanze di una cultura artistica in continuo mutamento. -
Il collegio degli ingegneri e architetti di Milano. Gli archivi e la storia
I saggi inclusi nel volume prendono in esame innanzi tutto le vicende istituzionali del Collegio e l'evoluzione della professione di ingegnere e architetto a Milano dal XVI secolo ai primi del Novecento; vengono descritti, inoltre, alcuni importanti archivi destinati alla conservazione della memoria storica degli ingegneri e architetti; infine, sono riportate le testimonianze di studiosi e archivisti impegnati nell'opera di salvaguardia, tutela e valorizzazione delle fonti documentarie della cultura politecnica. L'iniziativa è stata sostenuta da Fondazione Cariplo, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Istituto Lombardo di Storia Contemporanea, Associazione Interessi Metropolitani, Associazione Laureati del Politecnico di Milano. -
Genealogia di un comporre in architettura
In occasione della fondazione di una nuova Facoltà d'Architettura a Matera un gruppo di giovani ricercatori, che ha tenuto corsi e laboratori di progettazione nella facoltà d'ingegneria dell'Università degli studi della Basilicata, trae un bilancio critico della propria esperienza, tornando a chie-dersi: ""Che cosa deve imparare uno studente di composizione architettonica e urbana nel corso quinquennale dei suoi studi universitari?"""" L'intera esperienza didattica è stata riorganizzata seguendo un apprendimento che matura secondo una sequenza di azioni come: leggere (ideare) il concept, conoscere (razionalizzare) la costruzione, pre-organizzare (sviluppare) il processo progettuale, ri-attraversare (focalizzare) l'esperienza, accogliere (sperimentare) la ricerca."" -
Imprese e bene comune. Etica, profitto e dimensione sociale delle organizzazioni
Il tanto discusso tema dell'etica degli affari e della dimensione sociale delle imprese sta producendo, in questo specifico periodo storico, scarsi risultati dal punto di vista pratico. Questo libro tenta un approccio al rapporto etica-economia ponendo al centro del dibattito il concetto di bene comune quale preciso punto di riferimento per capire e delineare meglio quella specifica attività umana chiamata ""impresa"""". Lo spirito interdisciplinare che ha animato il progetto ha portato a raccogliere diverse testimonianze di autori che a partire dal proprio specifico campo di attività offrono una visione diretta su come viene vissuto e si articola il complesso rapporto imprese-bene comune nei suoi svariati aspetti: economico, sociale, ambientale, organizzativo, psicologico ecc. Nei diversi interventi che compongono l'opera, il bene comune non è inteso come un gioco a somma zero, ma come un segnale chiaro di una possibile """"competitività etica"""", in base alla quale non devono necessariamente esserci dei perdenti (io vinco-tu perdi), ma solo dei vincenti (io vinco-tu vinci), così da innescare circoli virtuosi e costruire un clima di positività in cui lo sviluppo stesso sia inteso come il bene per tutti."" -
Storie di ordinaria xenofobia. Gli italiani nel sud-est della Francia tra Ottocento e Novecento
Tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale gran parte degli italiani emigrati nel sud est della Francia furono vittime di discriminazione e violenza da parte dei lavoratori francesi, principalmente a causa della concorrenza sul lavoro, che aveva scatenato la consueta ""guerra tra poveri"""". Il volume racconta un capitolo drammatico, spesso dimenticato, della storia dell'emigrazione italiana in Francia, ricostruendo, sulla base di documentazione in massima parte inedita, alcuni degli episodi, frequenti e drammatici, di questa """"epopea"""" che vide numerosi morti e feriti. Dalle fonti emerge inoltre quanto la forza pubblica e le istituzioni francesi abbiano manifestato una colpevole inerzia, quando non una manifesta complicità, nei confronti dei francesi colpevoli della violenza contro gli italiani, lasciandoli di fatto impuniti grazie a una giustizia di parte. Di fronte a questa realtà, non sempre la rete diplomatica e consolare dello Stato italiano svolse un ruolo efficace nella difesa dei propri connazionali, di fronte alle superiori esigenze degli equilibri diplomatici tra le due nazioni. Il lavoro fornisce un quadro, in gran parte ignorato, delle condizioni di lavoro e di sfruttamento degli italiani in Francia ma permette anche di conoscere aspetti dell'esperienza migratoria vista """"dall'interno"""", attraverso le autobiografie, qui pubblicate in appendice, di due emigranti italiani in Francia tra Ottocento e Novecento."" -
I love innovation. Manuale pratico di gestione del cambiamento per manager e imprenditori
Offre alternative concrete alla legittima inquietudine di imprenditori e manager rispetto alle strategie innovative e presenta con chiarezza una sintesi dei nuovi modelli gestionali-organizzativi aziendali, derivanti dalla più recente ricerca internazionale sull'argomento. La differenza di fondo che caratterizza il sistema economico moderno rispetto al passato è la durata molto più breve di ogni ciclo di ""innovazione - gestione ordinaria innovazione"""". Quello di oggi è un mondo perennemente volatile. Ed è indispensabile stare dietro a questa volatilità. È indispensabile addirittura prevenirla."" -
La qualità dell'università. Verso un approccio psicosociale
Con particolare riferimento al cosiddetto Processo di Bologna, la questione qualità ha acquisito di recente un posto di grande rilievo nel mondo universitario, sebbene con un'attenzione quasi esclusiva verso gli ambiti, certamente ineludibili, della didattica e della ricerca. All'interno di una visione di servizio dell'organizzazione dei processi formativi, e di una visione delle finalità della formazione universitaria come relative non solo all'acquisizione di saperi precostituiti da trasferire linearmente a contesti applicativi, ma anche all'accompagnamento verso lo sviluppo di identità civiche e professionali basate su conoscenze idonee ad orientare all'azione entro specifici contesti e capaci di articolare rappresentazioni funzionali delle proprie mete professionali, molto rilevante diventa invece la qualità della complessiva esperienza personale e sociale che gli studenti, in quanto cittadini e ""clienti"""", realizzano durante il loro transito all'interno delle organizzazioni universitarie. Rispetto a tali temi, ed alla collegata necessità di realizzare quelle trasformazioni delle culture organizzative dei contesti universitari idonee a promuovere ed a sostenere attività concretamente orientate al miglioramento continuo di una qualità dall'accezione più estesa, l'approccio psicosociale può offrire un contributo decisivo.""