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Le politiche della sicurezza. Dalla «polizia comunitaria» alla «tolleranza zero»
La tolleranza zero, vuoto slogan mediatico o efficace attività di polizia che sia, è stata presentata nell'ultimo decennio come l'efficiente politica della sicurezza in grado di risolvere i gravi problemi della criminalità della città di New York. Dopo una serie di ""pellegrinaggi"""" nella Grande Mela per osservare sale operative, agenti e autopattuglie all'opera, alcuni tecnici e politici sono rientrati in Europa folgorati dalle nuove concezioni mediatico-operative messe in atto sulle rive dell'Hudson, ben decisi a ripeterle nei loro paesi. L'attuale richiesta di sicurezza, reale ma enfatizzata da mass media e classe politica, ha creato terreno fertile per gli epigoni di Bratton e Giuliani, rispettivamente capo della polizia e sindaco di New York negli anni novanta. In alcuni casi, gli eccessi sono stati tali da preoccupare gli stessi sindacati di polizia, che, in gran parte, hanno mostrato un rassicurante spirito critico al riguardo. Il seminario internazionale organizzato a Genova dall'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia di pubblica sicurezza ha riunito una serie di esperti chiamati ad analizzare la tolleranza zero, i suoi limiti e le sue alternative. I loro interventi, raccolti in questo libro e arricchiti dalle osservazioni di alcuni sindaci, rappresentano un contributo per chi, tecnico e politico, voglia approfondirne la conoscenza."" -
Questioni di confine e terre di frontiera in area veneta. Secoli XVI-XVIII
I contributi raccolti in questo volume riguardano principalmente il processo di costruzione nel lungo periodo dei confini tra l'antica repubblica di Venezia e i domini asburgici, nel settore tra la valle dell'Adige e il Cadore. Conflitti e contenziosi, negoziazioni e accordi, appartenenze e alterità vengono analizzati alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche e declinati sul versante di una progressiva affermazione di una concezione lineare della frontiera, nella quale si vanno addensando tutti i moderni elementi simbolici, linguistici e giurisdizionali. Le numerose incursioni sul terreno della definizione empirica della border society di antico regime consentono di penetrare anche nei motivi delle ostilità, nelle modalità di confronto e negli intrecci di interesse, sempre mutevoli in relazione alle circostanze e ai contesti più generali di riferimento e connaturati all'abitare stesso sui ""termini"""". La pluralità di significati storici ed ermeneutici del concetto di frontiera consente di affiancare all'asse centrale di analisi, di natura geo-politica e sociale, alcune proposte interpretative circa i confini interni e la loro sistemazione, i problemi di controllo in materia di sanità, il ruolo degli scambi come elemento di permeabilità delle frontiere."" -
Opera vigorosa per il gusto artistico nelle nostre industrie. La Commissione centrale per l'isegnamento artistico industriale e «Il sistema delle arti» (1884-1908)
La Commissione centrale per l'insegnamento artistico industriale racconta di un ""oggetto rimosso"""" da parte della storiografia, che ha affrontato i temi dell'istruzione artistica e delle arti applicate di metà Ottocento percorrendo canali di verifica e analisi differenti. Questo saggio tenta quindi di colmare un'assenza, proponendo una prima indagine critica e investigativa che desidera rispondere a una serie di domande, e formularne delle nuove, per concorrere a rileggere, in un'ottica sempre più dinamica e complessa, il percorso della storia dell'arte e dell'architettura. Superata la difficoltà oggettiva di ricostruire un archivio """"virtuale"""" dell'operato della Commissione, lo studio vuole mettere in rilievo meccanismi di forze, di spazi variabili, teatro di confronti e scontri di attori diversificati - tradizionalmente inseriti dalla storiografia in contesti differenti -, istituzioni scolastiche dal retaggio culturale e amministrativo difforme, rapporti tra commissioni ministeriali ed enti locali, che trovano un comune denominatore nella questione dell'""""arte"""". Un'arte che viene intesa come utile veicolo di confronto nei temi dell'economia, della politica e della fallita ricostruzione di una identità nazionale fortemente ricercata."" -
Qualità della vita e innovazione sociale. Un'alleanza per uscire dalla crisi
Le difficoltà del welfare si associano oggi ad una crisi economica che si è rivelata in tutta la sua drammaticità, coinvolgendo l'intero pianeta e mettendo in discussione l'attuale sistema di sviluppo. In questo contesto è sempre più evidente la necessità di legare politiche di welfare, che diano centralità al cittadino, con interventi tesi ad assicurare sviluppo, non solo economico, ma anche culturale, sociale ed etico. In tale prospettiva i periodi di crisi possono essere interpretati come grandi occasioni per attivare innovazione finalizzata al bene comune della qualità della vita. Il libro si propone di essere uno strumento per orientare, in senso innovativo, i sistemi di governance tesi a promuovere una responsabilizzazione competente del territorio. Il percorso metodologico fa riferimento ad una ""innovazione sociale partecipata"""", che si fonda su una coordinata integrazione di investimenti individuali e collettivi, e ad una pianificazione sociale tesa a rendere protagonisti i cittadini e le organizzazioni del territorio. Il testo, che propone elementi teorici, strumenti metodologici ed esemplificazioni concrete, si rivolge ad amministratori, operatori socio-sanitari, responsabili di organizzazioni profit, non profit e volontari per promuovere un'alleanza per l'innovazione e la qualità della vita."" -
Ostetriche e midwives. Spazi di autonomia e identità corporativa
Il volume raccoglie e sistematizza i risultati di una ricerca finalizzata ad analizzare l'assetto professionale raggiunto dalla categoria occupazionale ostetrica, coinvolta in una serie di processi che ne stanno modificando i contenuti professionali. Tale terreno di indagine si colloca all'interno del dibattito teorico sulla dominanza medica, tema che, nella misura in cui viene declinato rispetto alle altre occupazioni sanitarie, torna ad essere di straordinaria attualità, alla luce delle riforme aventi ad oggetto le realtà professionali. L'opera adotta una prospettiva di analisi comparata attraverso il confronto dei risultati emersi da una ricerca che ha coinvolto due Paesi, l'Italia e l'Inghilterra. La presentazione dei due casi consente, da un lato, di evidenziare le dinamiche che regolano modelli già costruiti - quale, ad esempio, quello di professionalismo - e, dall'altro, di analizzare i presupposti e le logiche che sottostanno a tali modelli. In questo quadro assumono particolare rilievo due questioni riconducibili, l'una, all'innesco del processo di aziendalizzazione sanitaria e, l'altra, alla crescente tendenza alla medicalizzazione del processo riproduttivo. Il volume si pone come strumento conoscitivo per i professionisti che operano nel settore sanitario, per chi si occupa di formazione e per gli interessati a vario titolo a tematiche di genere, di professionalismo, di questioni legate alla maternità e al fenomeno della medicalizzazione del processo riproduttivo. -
Lavoro flessibile e forme contrattuali non standard nel terzo settore
Il progressivo percorso verso la flessibilizzazione del mercato del lavoro apre interessanti spunti di riflessione rispetto alla diffusione di forme contrattuali atipiche nel Terzo settore dove il lavoro atipico sposa motivazione filantropica e competenza professionale. Contrariamente a quanto avviene nel settore profit, sono proprio le motivazioni intrinseche dei lavoratori del Terzo settore a trasformare una condizione di svantaggio (il contratto a termine) in una risorsa per l'azione, individuale e collettiva. Lo studio che si presenta in questo volume nasce da un'indagine multidisciplinare svolta dall'Associazione Nuovi Lavori per l'Isfol e si propone di analizzare, con metodo qualitativo, le condizioni contrattuali dei lavoratori non standard all'interno del Terzo settore a sei anni di distanza dall'applicazione della legge 30/03 e dal suo relativo decreto attuativo. La tesi proposta dagli autori è che il mix tra fattori strutturali legati al mercato del lavoro, alle forme contrattuali flessibili e alle specificità del settore non profit abbia diversamente caratterizzato il lavoro non standard: per i lavoratori del Terzo settore, un contratto di lavoro flessibile non rappresenta sempre e necessariamente un vincolo ma si può trasformare in risorsa di capitale sociale. -
Imprese sotto pressione. Le trasformazioni economiche locali tra crisi e sviluppo
Gli ultimi dieci anni sono stati caratterizzati da una profonda trasformazione nell'organizzazione industriale e nelle strategie di competizione delle imprese e dei sistemi d'impresa in Italia. Le pressioni principali al cambiamento sono avvenute nell'ambito delle tecnologie, nella definizione del posizionamento strategico all'interno delle filiere internazionali e nella ricerca di equilibri finanziari per affrontare la competitività su scala globale. L'evoluzione di molte di queste trasformazioni si è tradotta in crisi conclamate che hanno, talvolta, portato alla chiusura di stabilimenti e di unità locali, comportando una grave crisi per il lavoro e per i lavoratori coinvolti. La crisi globale della fine del primo decennio del XXI secolo avviene in questo contesto di trasformazione e acuisce, aggravandole, le pressioni sulle imprese e sui territori. Non ci sono ricette univoche per risolvere le crisi d'impresa, soprattutto quando queste sono di carattere esogeno, ma è importante sempre tenere presenti i diversi livelli con cui una crisi si diffonde (settoriale, di filiera, territoriale, d'impresa) per potere attivare delle azioni di intervento in termini di politiche di sviluppo a livello regionale e locale. L'esperienza della Provincia di Bologna, con il Tavolo per la Salvaguardia del Patrimonio Produttivo e la relativa Task Force di monitoraggio delle crisi industriali si inserisce in questo contesto. -
La previsione italiana tra Europa e Mediterraneo
Futuribili con questo numero tratta di metodi previsivi, applicati alla soluzione di micro-problemi e dei macro-problemi. Tali problemi sono affrontati da una prospettiva italiana, e cioè da come studiosi italiani l'affrontano per l'Europa e per il Mediterraneo. Il volume articolato è in tre parti. La prima parte vede all'opera i metodi: il ruolo dei decision makers nella democrazia partecipativa (A. Gasparini), la previsione nell'""intelligence"""" (U. Gori), i risultati e le valutazioni delle ricerche Delphi (G. Marini), la funzione e l'efficacia del panel-based e del focus group (S. Arnaldi), l'attendibilità dei modelli di previsione (L. Bozzo). La seconda parte segue la previsione dei piccoli e locali problemi che riguardano la cooperazione transfrontaliera (E. Ferluga), le vacanze (M. Zago), il pendolarismo che si trasforma in emigrazione (A. Pacinelli), la previsione dei risultati dell'ospedale virtuale per sani nel cuore del Mediterraneo (A. Cattaneo). La terza parte infine amplia la prospettiva della previsione, per interpretare: la produzione culturale e il suo legame ai caratteri nazionali dell'Europa (M. Tessarolo); il ruolo della prevenzione del conflitto attraverso le operazioni di peace-keeping (M. Lozzi); la governance e la democrazia in Europa (V. Memoli); la previsione dell'Europa del futuro (P. Baldocci), e della ricostruzione dell'Unione Europea (M. Coen)."" -
Un ponte fra dittatura e democrazia. Brescia e la sua provincia nelle carte del CLN (1945-1946)
Tra problemi e difficoltà di ogni sorta (case distrutte, scarsità e razionamento di alimenti, disoccupazione e scioperi, mancanza di alloggi e di corrente elettrica) e grandi speranze nel futuro si svolge la vita quotidiana di Brescia, così come delle altre città italiane, durante l'anno memorabile che va dalla primavera del 1945 all'estate del 1946. Questo libro racconta le vicende della città e della provincia, dei suoi uomini e delle sue donne, viste da un osservatorio particolare, quello del CLN provinciale, che assume su di sé un compito politico fondamentale, quello di avviare e di proseguire un'opera di vera e propria ""alfabetizzazione"""" democratica nei confronti delle amministrazioni locali nominate provvisoriamente in attesa delle elezioni. L'autore ha potuto utilizzare le carte del CLN provinciale, conservate nell'Archivio storico della Resistenza bresciana e dell'età contemporanea presso della sede di Brescia dell'Università Cattolica, indisponibili nel passato e dunque mai utilizzate, che costituiscono fonti imprescindibili per chiunque voglia leggere e interpretare la difficile e intricata realtà dell'immediato secondo dopoguerra."" -
La catena del valore della qualità. Antecedenti organizzativi e orientamento al cliente per la creazione di performance economico-finanziarie
Lo studio del comportamento umano, sotto i diversi profili legati alla sfera emotiva e a quella cognitiva, al comportamento di gruppo e alle relazioni con l'ambiente esterno è l'aspetto di prevalente interesse comune, anche in funzione degli indirizzi di ricerca riscontrati nella parte teorica dell'opera. Come dimostrato dall'analisi della letteratura, la customer satisfaction è sempre più governata dall'aspetto comportamentale, mentre l'autonomia e la motivazione favoriscono la creazione di un gruppo unito, vincente e orientato al mercato. Come suffragato dall'indagine empirica, il TQM indirizza gli sforzi organizzativi nella stessa direzione e con gli stessi obiettivi: soddisfazione del cliente, performance, competitività. Il ruolo del TQM è dunque quello di creare e mantenere un sistema di integrazione, coordinamento e supporto dei diversi principi, patrimonio prevalente dell'area organizzativa, in funzione del miglioramento continuo delle prestazioni aziendali, senza la pretesa di introdurre tecniche, metodi e modelli potenzialmente innovativi, che rappresentano semplici mode passeggere e che finiscono per spingere l'azienda lontano dal suo percorso evolutivo generando inoltre diffidenza e malcontento verso la qualità. In questo contesto la customer satisfaction e le variabili organizzative rappresentano un fattore fondamentale per l'applicazione e la diffusione dei principi della qualità e per la performance aziendale. -
Il dizionario del brand
Uno strumento agile ed efficace che permetta il dialogo fra cultura di impresa e cultura del progetto, a partire dall'individuazione di una terminologia condivisa allo sviluppo di strategie di marca credibili e innovative; con una appendice che contestualizza il ruolo del design nelle politiche di impresa. Parole chiave: design, management, cultura di impresa, innovazione. Frutto di un lavoro di ricerca svolto dall'autore in seno all'associazione statunitense AIGA, il Dizionario fornisce una serie di parole fondamentali per permettere al design di svolgere efficacemente il proprio ruolo all'interno delle politiche del brand, ovvero della marca: riferimento strategico per l'interven del progettista. Per permettere al design di svolgere appieno il suo ruolo è infatti necessario consentire un dialogo efficace all'interno della cultura di impresa, condividendo non solo idee, progetti e processi, ma soprattutto termi e significati. Il design riguarda i processi, prima ancora che i prodotti. Si tratta sostanzialmente di una metodologia che può dialogare a diversi livelli con le strategie imprenditoriali; e che può intervenire in fasi diverse della catena di produzione di oggetti, servizi, comunicazioni. Disciplina trasversal per definizione, il design deve porsi come interlocutore del management di qualunque ente o istituzione con cui si trovi a collaborare, per innescare procedure di innovazione. Per questo, deve saper dialogare correttamente con professionalità diverse, sulla base di una terminologia condivisa. -
Animare un'alternativa mediterranea allo sviluppo. Il turismo per uno sviluppo relazionale integrato
Le linee tracciate dal modello dominante di sviluppo, imposto dal sistema capitalistico-finanziario, sono ritenute da molto tempo l'unica alternativa di riferimento per la crescita economica quantitativa; tanto da divenire il solo ed unico modello con cui confrontarsi e da cui derivare strategie e politiche, anche locali, per tutti i paesi e le regioni che ambiscano a raggiungere uno sviluppo considerato ""alla pari"""". Questo modello si scontra oggi con la crisi che, in verità, già da qualche anno diversi pensatori paventavano e che nelle cronache degli ultimi mesi si è manifestata, forse, non ancora nelle sue reali dimensioni. In questo scenario, le ricerche e gli studi, partiti dal turismo relazionale integrato, si sono posti l'obiettivo di alimentare il dibattito sulla presunta insostituibilità del """"modello"""" e sulla reale possibilità di animare un'alternativa a partire da una terra, il Mediterraneo, stretta fra """"leggi da mercato globale"""" e """"risorse reali sottoutilizzate"""". L'approccio al tema di uno sviluppo territoriale nuovo, ricercato strumentalmente attraverso la rilettura del turismo in chiave di supporto per la valorizzazione endogena ed autosostenibile dei piccoli sistemi locali di offerta assieme alla ricollocazione della dimensione """"relazionale"""" come catalizzatrice dell'integrazione delle dimensioni territoriali tipiche della scala locale hanno guidato l'attività di ricerca applicata per l'individuazione di un'alternativa mediterranea allo sviluppo."" -
Come litigare e vivere felici? Spunti creativi per trasformare le relazioni. E farsi rispettare!
Non abbiamo bisogno di impararlo all'università: litigare è cosa che ci viene molto naturale, sin da bambini. Ma è davvero così? È come se vivesse in un perenne stato d'assedio, e quindi allerta tutti i propri sensi in vista della battaglia. L'esistenza diventa una sequela di allarmi. È sorprendente notare come gli interessati sembrino non accorgersene: per loro è normale comportarsi così. Anzi, queste persone si rafforzano nelle loro modalità, e trovano sempre occasione per attaccar briga, affinandosi nel litigio istintivo e becero. Con queste premesse, dove si può arrivare? Vivere la vita sempre in trincea genera uno stato d'animo infelice, concentrato più sulle cose storte che sulle positività. Ogni minimo fatto offre lo spunto per un nuovo irrigidimento. E si affilano le armi di continuo. Invece, attraverso la lettura di questo volume riuscirete non solo a rispondere alle domande ma a mettere in atto tutti questi atteggiamenti: quali possibilità abbiamo di vivere un po' meglio? come dare un'impostazione ragionata alle nostre argomentazioni? e come trarne indicazioni utili per litigare un po' di meno? o per riuscirci meglio, quella volta che ci debba capitare. Infine, quando proprio non potremo farne a meno, come scendere sul terreno del confronto senza imitare Rambo? -
Le parole della città. Viaggio nel lessico urbano
Si è parlato molto di Città sia nel Novecento appena trascorso, sia nei primi anni di questo nostro, ancora sconosciuto millennio. Su di essa, sulle sue vicissitudini e le sue complicazioni, alcune discipline - come l'Urbanistica e la Pianificazione, ma non solo - hanno fondato e rifondato le proprie radici e confrontato i propri contenuti; altre - come le scienze dell'Economia e della Società e, in seguito, quelle dell'Ambiente e dell'Ecologia - hanno condotto avvicinamenti sempre più avvolgenti, fino a penetrare, con i propri saperi e i propri strumenti, nelle aree problematiche e spesso disastrate dell'urbano. In generale, le parole usate nei confronti delle nostre città e dei nostri territori sono state gravi e severe, dense di intonazioni negative e di giudizi di valore collocati sui versanti di una crisi apparsa, spesso, senza più speranza: fino a prevedere la dissoluzione stessa della Città, o almeno di quella che conosciamo e nella quale ancora ci riconosciamo. -
Mestieri e professioni. Come si rappresentano le occupazioni nella società contemporanea
Gli uomini e le donne si rappresentano la struttura della società in cui vivono partendo dalle relazioni che instaurano nelle disuguali situazioni sociali, economiche, territoriali, culturali. Nell'attuale società e con i nuovi strumenti mediatici a disposizione, tuttavia, sembra che si oltrepassino i limiti cognitivi definiti dalla vita quotidiana, e si conoscano altre condizioni, altri luoghi, altri tempi, altre opportunità. Perciò la rappresentazione della società e del sistema delle disuguaglianze sociali riflette anche una conoscenza mediata, influenzata alla fine da modelli culturali diffusi, istituzionalizzati e dominanti. La questione del nesso tra la realtà e la sua rappresentazione appare semplice o squisitamente metodologica, ma non lo è visto il dibattito internazionale che hanno suscitato ed ancora oggi suscitano i temi relativi agli indicatori della stratificazione sociale e occupazionale e alla loro importanza per le analisi della valutazione sociale delle occupazioni. Questi temi si ritrovano nei saggi qui presentati, che possono essere letti seguendo una logica ipertestuale. Infatti ciascun contributo offre un approfondimento di singoli aspetti della stratificazione occupazionale e della mobilità sociale, in alcuni casi con una attenzione specifica alla dimensione di genere. Il volume mette insieme saggi di studiosi italiani e stranieri che hanno concorso allo sviluppo di questa prospettiva di studio e di ricerca. -
Erving Goffman. Formazione e percorsi di ricerca
Gli studi sull'interazione trovano in Goffman un interprete di grande e acuta sensibilità sociologica, affascinante e illuminante quando osserva le scene più ordinarie della quotidianità e il complesso incastro di cornici e livelli nell'esperienza umana. Il volume si presenta come un viaggio lungo gli interessanti sviluppi del pensiero e all'interno dell'approccio di ricerca dello studioso, ormai annoverato tra i classici del pensiero sociologico. Attraverso questo percorso si rintracciano le molteplici influenze teoriche che hanno contribuito alla costruzione della prospettiva goffmaniana: dalle origini all'interno della Scuola di Chicago, fino ai sentieri attraversati, nella sua piena maturità, in campo linguistico. La ricognizione segue i passi compiuti dall'autore nella ricerca sul campo, ne esamina l'originale approccio empirico - etnografico ""naturalista"""" e situazionale - e le varie tecniche di osservazione, cui Goffman unisce le proprie spiccate doti analitiche e descrittive di ricercatore e di narratore. All'esplorazione dell'apparato concettuale e metodologico di Goffman si accompagnano, infine, due esperienze di ricerca. Esse riguardano l'analisi dell'interazione applicata a fenomeni comunicativi di interesse pubblico: un'intervista televisiva (il """"caso Travaglio"""", che ha avuto anche un'eco mediatica di un certo rilievo) e una situazione di interazione in un Ufficio per le Relazioni con il Pubblico."" -
Migrando sole. Legami transnazionali tra Ucraina e Italia
I complessi processi migratori che si sono avviati a seguito della dissoluzione dell'Urss e della caduta dei regimi dell'Europa centro-orientale hanno interessato in modo consistente l'Europa meridionale. In Italia albanesi, ex-jugoslavi, moldavi, polacchi, romeni e ucraini sono tra i più numerosi residenti stranieri. Gli studi relativi a questi flussi migratori sono ormai cospicui, specialmente quelli che concernono gli albanesi e i romeni. Limitate rimangono invece le ricerche riguardanti le altre nazionalità e in particolare quelle che trattano nello specifico le pratiche migratorie femminili nonostante le donne provenienti da questi paesi siano la componente maggioritaria delle straniere presenti in Italia. La presente ricerca intende indagare la specificità delle traiettorie migratorie delle donne ucraine in Italia che negli ultimi anni sono diventate uno dei gruppi più numerosi in termini assoluti, ma di cui la conoscenza è ancora deficitaria. L'autrice ha adottato un approccio transnazionale usando tecniche di ricerca multiple, integrando le interviste discorsive, che sono il principale materiale empirico su si basa lo studio, con l'osservazione delle pratiche sociali tipica dell'etnografia sociale. -
Management delle destinazioni turistiche: sfide per territori e imprese. Il caso di Senigallia e delle Valli Misa e Nevola
Il management delle destinazioni turistiche è da tempo al centro del dibattito scientifico, soprattutto negli ultimi anni, visti i notevoli cambiamenti nel mondo del turismo. Per una nazione che guarda al futuro di questo settore, valorizzare il suo enorme patrimonio è una condizione per lo sviluppo. Non può sfuggire che la logica è sempre più quella dell'Italia dei territori small and mid-sized, caratterizzati da autentici tesori paesaggistici e storico-artistici: il turista, infatti, si sta orientando verso esperienze intense che queste aree, forse più di altre, possono far vivere. Il caso applicato di questo studio - Senigallia e le Valli Misa e Nevola - rientra in questa tipologia: un litorale turisticamente sviluppato con un entroterra dalle ricchezze notevoli. Senigallia è una destinazione con un brand affermato che non è sfuggita ad una fase di declino del prodotto balneare tradizionale e si incontra con una vocazione d'offerta integrata ancora da sviluppare nell'interno. In questo volume trova compimento un percorso di studio già avviato. La situazione di tali aree è simile a quella di tante altre in Italia: è per questo che le considerazioni proposte possono conservare la loro validità oltre l'ambito strettamente locale. -
La trattativa vincente. Come ottenere il meglio dalle contrattazioni
Nella vita non si ottiene ciò che ci si merita, si ottiene ciò che si sa negoziare. L'autore ha individuato una serie di domande fondamentali da porsi per prepararsi all'incontro con una buona conoscenza dell'altra parte, per delineare una propria strategia, per capire quali siano i propri margini d'azione e per identificare gli attori corretti da coinvolgere. Molta attenzione è inoltre dedicata alle numerose diversità (di genere, culturali, gerarchiche, religiose) che occorre saper gestire oggi con molta oculatezza per condurre una contrattazione di successo. A questi aspetti fanno da corollario altri spunti su come comportarsi nel corso delle riunioni di contrattazione, su come occorra presentare i vari punti da discutere e su come si debbano riassumere i risultati in forma di report; il tutto esposto con continui riferimenti a situazioni tipo e con alcuni casi pratici più complessi in cui queste skill, utilizzate con attenzione, si sono rivelate decisive nell'ottenimento di buoni risultati. Il volume, snello e molto operativo, è rivolto ai manager, ai responsabili acquisti e vendite, ai responsabili risorse umane e può essere di estrema utilità per tutti coloro che si trovano a dover affrontare spesso situazioni in cui si confrontano punti di vista diversi e contrastanti tra loro. -
Tempi e ritmi nella società del duemila
La problematica del tempo, che è stata ""scoperta"""" con entusiasmo dai sociologi italiani ed europei attorno agli anni '80 del Novecento, non ha ancora cessato di generare interesse, riflessioni e applicazioni ad ambiti della vita sociale che vanno dal lavoro al tempo libero, dalle problematiche delle donne a quelle degli anziani, dalla condizione urbana all'accelerazione indotta da internet e dai nuovi media. Questo volume, frutto di un lavoro ininterrotto sui tempi sociali che dura da oltre 25 anni, si offre al lettore con due caratteristiche specifiche. In primo luogo, date le dimensioni volutamente contenute e il taglio agile, non ha pretese di esaustività sull'inesauribile fenomeno del tempo: l'autore, senza trascurare riferimenti e citazioni essenziali, ha deciso di decantare e offrire il proprio personale contributo al dibattito in corso. In secondo luogo, non si limita a una trattazione dell'organizzazione sociale del tempo, ma allarga il discorso a problematiche trasversali e cruciali della modernità in cui il tempo entra ma non è il solo referente.""