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La ricerca nella comunicazione interlinguistica. Modelli teorici e metodologici
Occasione di confronto tra discipline affini e proposta di rinnovamento metodologico: è questa la duplice finalità del volume. La comunicazione specialistica come area di competenza pragmatico-testuale, la traduzione come luogo d'incontro di culture e saperi, nonché l'interpretazione come interazione sociale, stanno acquisendo crescente rilevanza accademica, sia sul piano della ricerca che su quello dell'offerta didattica. Se tali prospettive di studio mostrano molteplici punti di raccordo, come testimonia il frequente ricorso ai medesimi modelli teorici, la conoscenza reciproca degli itinerari di indagine è tuttora poco approfondita, non avendo beneficiato appieno di quell'arricchimento che solo una riflessione congiunta può alimentare. Nella loro articolazione, i saggi qui presentati cercano di evidenziare possibili percorsi comuni, suggerendo interessanti sviluppi interdisciplinari. -
Maturità nella gestione progetti. Un modello di crescita del project management nelle organizzazioni
Un modello di maturità nella gestione progetti (comunemente noto come Project Management Maturity Model) consente di quantificare la capacità e la competenza di un'organizzazione. Conoscere il livello di maturità della propria organizzazione è fondamentale per i top manager, sempre più consapevoli sia dell'importanza del project management sia della necessità di intraprendere un percorso di maturazione per raggiungere l'eccellenza. Inoltre, conoscere il livello di maturità dei propri fornitori può costituire un importante vantaggio strategico e gestionale per i grandi committenti pubblici o privati. Tra i diversi modelli di maturità nel project management esistenti, quello presentato in questo libro è particolarmente adatto al contesto italiano in cui il project management è spesso applicato ancora in modo parziale sia a livello di settore economico che a livello della stessa azienda/ente/organizzazione. L'Istituto Italiano di Project Management ha scelto di adottare e diffondere il modello elaborato da Darci Prado utilizzato dal 2002 e successivamente riadattato con la collaborazione di Russell D. Archibald - per le sue caratteristiche di semplicità, facilità d'uso ed applicabilità a funzioni isolate di una organizzazione (ad esempio ingegneria, informatica, sviluppo di prodotti e così via). -
Sulle tracce della psicologia italiana. Storia e autobiografia
La storia della psicologia italiana si intreccia con le vicende che hanno caratterizzato il secolo scorso: le guerre, il regime totalitario, le difficoltà di comunicazione, la ricostruzione e la trasformazione sociale e culturale. Non è stato facile sostenere, difendere in ambito universitario la psicologia da atteggiamenti e concezioni dominanti nel nostro paese, soprattutto nella prima metà del Novecento. La maggior parte degli istituti scientifici furono delegittimati e chiusi e impedite le ricerche psicologiche. La nuova scienza è stata accolta dagli apparati di potere con particolare scetticismo, osteggiata da ogni parte, forse perché poneva in discussione schemi e modelli precostituiti, si interrogava e ricercava la natura e l'essenza dell'uomo, il suo volto interiore, oltre le sue maschere. Dal 1945 la psicologia italiana ha ripreso il suo sviluppo anche attraverso i collegamenti di carattere internazionale. In questo volume la storia della psicologia italiana è raccontata sia in termini ""oggettivi"""", didascalici sia attraverso la voce personale di uno degli autori, protagonista diretto del progredire accademico delle scienze del comportamento, degli studi sulla comprensione del funzionamento mentale, della diffusione di un sapere specialistico e profondamente umano."" -
I linguaggi del '68
Il '68 con la esplosione e la rapida diffusione dei movimenti degli studenti ha rappresentato un anno cruciale e, per molti versi, rivoluzionario. Il '68 è stata una porta che ha chiuso il passato e ha aperto il futuro: un nuovo modello di società nascente che le giovani generazioni dell'epoca espressero portando in superficie le contraddizioni presenti tra le condizioni concrete, gli ideali e le prospettive di cambiamento. Seppure in modo non sempre diretto, il '68 ha prodotto quei profondi sconvolgimenti che segnano ancora oggi i diversi modi di vivere e di pensare, le relazioni con gli altri, i modelli di femminilità, i rapporti di coppia, la famiglia e l'organizzazione sociale e culturale. In questo volume Camillo Brezzi, Mariano Bianca, Patrizia Gabrielli, Andrea Messeri, Giuseppe Patota, Andrea Martini affrontano, da prospettive disciplinari diverse, i caratteri del movimento in una prospettiva nazionale e internazionale, ne mettono in luce i principali tratti culturali e sociali, l'elaborazione teorica, l'impatto sulla società e sui saperi codificati, si interrogano sulle eredità lasciate nel tessuto sociale e politico, nella produzione artistica e culturale, nel linguaggio, nelle relazioni tra generazioni, tra uomini e donne. -
Democrazia e diritti nell'opera di Bobbio. Italia e Spagna a confronto
Quale periodo migliore per pubblicare una raccolta di scritti su Norberto Bobbio di quello del centenario della sua nascita, costellato come è da una serie di importanti manifestazioni che - per chi lo ha ben conosciuto - sono un momento di grande anche se misurata e ""piemontese"""" gioia per ciò che il rapporto con Bobbio ha significato nella vita di ciascuno di noi? Anche l'occasione che gli scritti qui raccolti ricordano muove prevalentemente da una consapevolezza umana e politica più che scientifico-accademica: l'attenzione che Bobbio ha sempre rivolto alla Spagna e l'ammirazione della Spagna per Bobbio. Nati da due grandi simposi svoltisi a Torino e voluti dall'Ambasciata spagnola in Italia per dimostrare quanto l'insegnamento del grande maestro abbia spazio anche in Spagna, i saggi qui raccolti sono stati dedicati al bilancio dell'apporto bobbiano alla teoria giuridica, specie nel suo inscindibile nesso con la teoria politica, con particolare riferimento alla problematica dei diritti umani che nell'opera del filosofo torinese occupa una posizione di assoluta centralità."" -
Nobiltà bolognese tra città e campagna. La villa Angelelli Zambeccari di Argelato
Spesso sottovalutate, le ville della campagna emiliana riservano numerose sorprese, rappresentando un perfetto spaccato della quotidianità della nobiltà cittadina che era solita risiedervi nei mesi estivi. Questo studio presenta Palazzo Angelelli-Zambeccari, comunemente noto come Villa Beatrice e situato nelle campagne di Argelato, nei pressi di Bologna, nelle sue caratteristiche attuali e durante le varie fasi storiche che ha attraversato, dal Seicento ad oggi, rivelando un eccezionale stato di conservazione dell'assetto originale, che lo rendono di estremo interesse per la comprensione dei rapporti tra architettura e territorio nella realtà rurale bolognese. Lo studio dei documenti storici e dei materiali d'archivio reperiti, in buona parte inediti, nonché un'attenta analisi dimensionale e materica, consentono un'interpretazione ragionata dello sviluppo dell'edificio e del suo giardino nel corso dei secoli. La ricerca ha evidenziato con chiarezza le fasi di accrescimento della fabbrica fornendo inoltre un ampio quadro della consistenza materica attuale, indagandone gli aspetti strutturali e tecnologici di maggiore rilievo e soffermandosi sulla descrizione del ricchissimo apparato decorativo, ascrivibile alla produzione della scuola dei Carracci e ancora in ottimo stato conservativo. -
Tra i banchi di scuola. Alunni stranieri e italiani a Roma e nel Lazio
Famiglia e inserimento scolastico rappresentano due contesti fondamentali nel percorso di socializzazione delle seconde generazioni di immigrati in Italia, vale a dire l'insieme dei ragazzi, figli di genitori stranieri, nati nel nostro paese o ivi giunti in tenera età. I giovani immigrati, spesso definiti ""veicoli d'integrazione"""" proprio perché attraverso la scuola e il rapporto con gli insegnanti e i compagni del paese di accoglienza imparano prima e meglio la lingua rispetto ai propri genitori, divengono presto portatori di modelli culturali e comportamentali spesso simili a quelli dei coetanei italiani, anche perché con il proprio paese di origine hanno legami affettivi solitamente più scarsi. In generale si ritiene che i ragazzi di origine straniera oscillino sostanzialmente tra due culture: quella che loro stessi si stanno costruendo e quella trasmessagli dalla propria famiglia o dalla propria comunità di appartenenza. Nel volume si illustrano alcuni risultati, relativi a Roma e al Lazio, della ricerca nazionale sui ragazzi figli di immigrati (ITAGEN2) coordinata da Gianpiero Dalla Zuanna, la prima indagine a livello nazionale statisticamente rappresentativa."" -
Garibaldi, Virgilio e il violino. La costruzione dell'identità locale a Cremona e Mantova dall'Unità al primo Novecento
In quali forme e secondo quali modalità si manifestò dopo l'Unità un rinnovato - o restaurato - senso di appartenenza locale, in continuo e dialettico confronto con lo Stato-nazione? E, soprattutto, quali furono le ragioni dei meccanismi che in quegli anni lo stimolarono ovunque in Italia? Nel tentativo di rispondere a queste domande analizzando l'apporto fornito dalle singole comunità cittadine dopo il 1861 nel processo di nation building, il libro ne studia due casi particolari di notevole interesse: quelli di Cremona e di Mantova. Nel corso dell'indagine emerge chiaramente l'intento pedagogico di giungere alla costruzione di una nuova immagine di città, in cui la dimensione politica, al di là del puro aspetto amministrativo, potesse completarsi nella consapevolezza di un'identità collettiva mediante un processo di riqualificazione dei luoghi pubblici e forme popolari di autocelebrazione quali la toponomastica e l'inaugurazione di monumenti. Questa, in sostanza, la funzione dei principali miti identitari qui elaborati o ripresi nel corso del secondo Ottocento (Baldesio e Stradivari a Cremona; Virgilio, Sordello da Goito, i Gonzaga e i Martiri di Belfiore per Mantova). Un volume, dunque, dalle molte sfumature e dalle tante implicazioni e sollecitazioni, che invita a riflettere ancora una volta sul significato talvolta frainteso di ""piccole patrie""""."" -
Gli indicatori di prestazione del negozio. I numeri che orientano le decisioni
Che cosa va bene nel mio negozio? Che cosa può essere migliorato? Come posso aumentare il numero di persone che lo frequentano? Come posso vendere di più? Come posso vendere ""meglio""""? I punti vendita sono tanti e diversi tra loro: grandi e piccoli, alimentari e non alimentari, generalisti e specialisti, mono e multimarca, indipendenti e affiliati. Ogni realtà, ogni categoria merceologica, ogni strategia ha la sua specificità, ma tutti gli esercizi commerciali operano nell'ambito delle stesse """"leggi fondamentali"""" del commercio. Questo libro è stato scritto nella convinzione che """"fare commercio"""" sia una professione che richiede alcune competenze trasversali, indipendenti dal tipo di formula commerciale con cui si opera. Un vero e proprio manuale operativo, pensato per chi gestisce nella quotidianità un punto vendita, che descrive i principali e più utilizzati indicatori di prestazione del negozio. Il testo è arricchito da esercizi pratici aiutano il lettore a impadronirsi dei concetti proposti e ad applicarli da subito nel suo punto vendita."" -
Medicina naturale per prevenire e curare il cancro
Negli ultimi anni una grande quantità di studi scientifici ha dimostrato la capacità antitumorale di varie sostanze naturali ed ha evidenziato i meccanismi biologici attraverso cui essa si realizza. Tali scoperte hanno rivoluzionato le prospettive della prevenzione e della cura dei tumori. La più recente evoluzione dei saperi consente ora di valorizzare e utilizzare non solo le risorse che da sempre fanno parte del nostro potenziale patrimonio energetico, ma anche quelle che costituiscono un nostro immenso e ancora largamente inutilizzato capitale terapeutico. C'è un'altra analogia che emerge da questo paragone. Così come le energie rinnovabili consentono di realizzare uno sviluppo eco-sostenibile, la medicina naturale permette a sua volta di attuare una cura bio-sostenibile, perché non produce la tossicità della chemioterapia. Il testo non solo realizza una sintesi dei dati scientifici attualmente disponibili sulla prevenzione e la cura naturale del cancro, ma soprattutto spiega come una specifica associazione di sostanze possa da un lato potenziare la risposta immunitaria del paziente oncologico e dall'altro attaccare i molteplici processi che sostengono la malattia tumorale. Il volume non vuole indurre ad abbandonare le normali misure adottate per contrastare i tumori, ma spiega come queste possano essere proficuamente integrate e potenziate. Un libro semplice e consultabile da chiunque ma al tempo stesso documentato e argomentato. Che può davvero aiutare. -
Pratica ed etica del management teatrale. Per una ridefinizione dell'«organizzazione ed economia dello spettacolo»
La cultura teatrale si confronta realmente con l'economia e con il mondo che cambia? Lo spettacolo dal vivo è conscio di essere un settore aziendale che produce beni e servizi e che soggiace ad un mercato? Organizzazione ed economia dello spettacolo è accettata come disciplina che forma i manager dello spettacolo? I teatri, classicamente sospesi tra tradizione e modernità, vengono oggi investiti da una crisi globalizzata che si scoprono impreparati ad affrontare. Ma se è vero che ogni crisi si porta dietro un'opportunità, ecco che oggi lo spettacolo ha l'occasione di lasciare vecchie posizioni e farsi finalmente riconoscere come azienda, come industria culturale che crea prodotti fondamentali per la comunità. L'autore, ripercorrendo le ragioni storiche dell'organizzazione dello spettacolo in Italia, ne fotografa lo status attuale e delinea, adattandoli, gli strumenti ""aziendali"""" per formare i manager adatti per preservare e valorizzare lo spettacolo dal vivo."" -
La ragioneria e l'economia aziendale: dinamiche evolutive e prospettive di cambiamento (Siena, 8-9 maggio 2008)
La Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale - SIDREA - è un'associazione avente lo scopo di promuovere lo sviluppo della base scientifica della cultura economico-aziendale e dei principi di buon governo delle aziende di ogni tipo, dalle imprese alle aziende non-profit, alle amministrazioni pubbliche. L'Associazione intende anche offrire il proprio contributo alle Istituzioni che, a vario livello, assumono decisioni destinate ad incidere sulle condizioni di vita e sulla competitività delle aziende, nonché sul sistema della ricerca e dell'alta formazione nel campo economico-aziendale. In coerenza con la mission testé sintetizzata, SIDREA ha organizzato a Siena, in data 8-9 maggio 2008, un convegno dal titolo ""La Ragioneria e l'Economia aziendale: dinamiche evolutive e prospettive di cambiamento"""", con la partecipazione, in qualità di relatori, di autorevoli esponenti dell'accademia, della professione contabile e del mondo delle imprese. Gli atti del convegno sono pubblicati nel presente volume."" -
La controriforma della scuola. Il trionfo del mercato e del mediatico
La ""Riforma Gelmini"""" finirà per colpire gravemente la Scuola pubblica. Ha già iniziato a demolire due sue antiche architravi: il diritto di tutti allo studio e la qualità dell'istruzione. E la sta privando dei suoi due fondamentali princìpi di riferimento: la Persona e la Cultura. In cambio, la Controriforma del ministro - perché di questo si tratta - propone la medicina miracolistica del binomio scuola-azienda, destinata a ridurre la Scuola al ruolo di ruota di scorta delle imprese. I provvedimenti di questa Controriforma non si giustificano né in rapporto alle esigenze di sviluppo civile di uno Stato democratico, né in relazione alla crescita del sistema socio-economico. Nell'epoca attuale, la forza civile, democratica ed economica di un Paese è legata alla qualità delle competenze acquisiste nella formazione. Perciò, occorre garantire a tutti un'alfabetizzazione culturale forte fin dall'inizio della Scuola primaria. Il ritorno al maestro unico, la soppressione delle compresenze, l'accorpamento dei plessi scolastici - con il conseguente depauperamento degli spazi laborario-atelier - finiranno invece per indebolire l'efficacia della Scuola e per rendere più fragile l'alfabetizzazione dei nostri alunni. Il tenore delle competenze assicurate dall'istruzione di base tenderà ad abbassarsi, e ciò renderà più cagionevole la salute socio-economica del nostro Paese, e più incerte le sue prospettive di sviluppo civile e democratico."" -
Rifiuti & sviluppo. Il caso virtuoso del sistema Peccioli
Un piccolo paese, quello di Peccioli (in provincia di Pisa), ma con un'esperienza particolarmente significativa. Da tempo è in corso infatti un originale esercizio di sviluppo locale, a partire dalla risorsa rappresentata da una discarica cioè da un sito che normalmente è considerato come una realtà da cui difendersi o di cui liberarsi, in una sorta di comune intesa tra amministratori locali e cittadini. In questo caso il circuito si è invece rovesciato, trasformando ""l'oscuro oggetto"""" in un vero e proprio impianto industriale, caratterizzato da elevati livelli di sicurezza e da consistenti (e crescenti) risultati economici. Ma trasformando anche il rapporto tra cittadini e amministrazione, grazie a un """"metodo Peccioli"""" di partecipazione attiva che la classe dirigente locale ha saputo alimentare: attraverso la condivisione degli obiettivi, ma anche tramite il godimento di risultati concreti in termini di infrastrutture e di servizi, di cui la comunità ha tratto e trae profitto. Si è insomma investito su un'idea, ma anche sui cittadini che di essa devono e possono essere parte attiva."" -
Alternanza scuola-lavoro. Un'esperienza al Liceo E. Q. Visconti di Roma
Fin dal 1997 la legge 196 aveva aperto la strada a una collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, per favorire non solo l'ingresso di giovani nel sistema produttivo, ma anche per sollecitare e attivare all'interno della scuola innovazioni metodologiche che permettessero di rendere le strategie educative più duttili e soprattutto adattabili alle richieste avanzate dalla logica di funzionamento di una società i cui tempi e modi di operazione sono per forza di cose profondamente diversi dai tempi e dai modi naturali di ogni tipo di processo educativo. La legge 53 del 2003 e, due anni dopo, il decreto legislativo 77 hanno permesso di avviare una serie di esperienze, peraltro di portata più ampia di quella che era stata concepita originariamente. La natura essenzialmente formativa di attività di questo genere ha permesso di costruire percorsi formativo-didattici particolarmente interessanti dal punto di vista scolastico. L'esperienza svolta all'interno del Liceo Ginnasio E.Q. Visconti si è rivelata particolarmente stimolante sia per gli studenti che hanno partecipato all'iniziativa, sia per gli insegnanti che li hanno seguiti. La raccolta di materiali di lavoro qui presentata può fornire utili spunti di riflessione per chi, nel mondo della scuola, decida di avviare progetti di questo tipo. -
Crescita e sviluppo regionale: strumenti, sistemi, azioni
La XXVIII Conferenza Italiana di Scienze Regionali, che si è svolta a Bolzano dal 26 al 28 settembre del 2007, ha avuto come titolo generale ""Lo sviluppo regionale nell'Unione europea: obiettivi, strategie, politiche"""". Molti dei contributi che sono raccolti in questo volume rispondono al tema proposto. L'Europa, e più in generale il contesto internazionale, appare il livello di scala di riferimento, congruente alle relazioni e alle politiche dei sistemi regionali e nazionali e informa l'intero testo. Più in generale il volume è organizzato in tre parti tematiche. La prima affronta la questione degli strumenti analitici, cioè delle metodologie atte alla formalizzazione dei processi di crescita territoriale e dei nuovi concetti, non sempre pienamente formalizzati o formalizzabili, che emergono nelle scienze regionali. La seconda parte tratta della crescita e competizione dei sistemi regionali, sia alla scala europea e internazionale sia nel contesto regionale italiano. Infine, la terza parte, affronta il tema della governance e della programmazione regionale in Italia (in particolare il capitolo di Bruzzo e Carretta) evidenziando alcune aree di maggiore interesse relative all'ambiente, alle politiche dei trasporti locali e alle reti lunghe."" -
Le città del Mezzogiorno. Politiche, dinamiche, attori
Quali mutamenti interessano oggi le città del Mezzogiorno e quali politiche sono in atto o si profilano per i suoi scenari urbani? Pur nella persistente condizione di divario e di perifericità, diversamente articolata nei quadri regionali che compongono il Mezzogiorno, i paesaggi urbani sperimentano dinamiche di cambiamento che mutano nel complesso la geografia dell'Italia meridionale ed insulare. L'attenzione in questo volume è rivolta a casi di studio su città, sistemi urbani e aree metropolitane delle diverse realtà regionali del Mezzogiorno che permettono di evidenziare alcuni degli elementi di fondo delle politiche seguite negli ultimi anni, delle dinamiche che caratterizzano singoli spazi urbani e degli attori protagonisti del mutamento. Tra i persistenti fattori di debolezza emergono i cambiamenti, talvolta profondi, e le scelte che danno forma all'assetto attuale di città e di sistemi urbani. Pur nelle diverse sfumature che emergono dai casi di studio, una visione d'insieme consente, nell'ambito degli obiettivi che si era posta questa ricerca, di valutare le strategie messe in atto nei territori urbani meridionali per uscire dalla condizione di marginalità rispetto al contesto europeo e di delineare il rapporto che queste dinamiche stabiliscono con il quadro macroregionale. -
Etica dello sviluppo organizzativo e senso del lavoro. Verso la definizione di un approccio europeo
Il libro racconta un progetto di ricerca, avviato nel 2001 nell'ambito dell'Istituto Ceris CNR, volto ad identificare approcci efficaci allo sviluppo organizzativo che favorisca processi etici di sviluppo socioeconomico, in sintonia con la cultura europea. Il progetto si è svolto in modo esplorativo, coinvolgendo a mano a mano figure significative per lo svolgersi delle fasi previste, ispirandosi alla metodologia della ricerca azione. Particolarmente prezioso è stato fin dall'inizio il contributo di Francesco Novara, esperto internazionale di ergonomia delle organizzazioni e pioniere della psicologia del lavoro in Italia. L'approccio elaborato si è ispirato alle esperienze di Adriano Olivetti in Italia e di B.C.J. Lievegoed in Olanda e muove dalla visione dell'uomo e dell'organizzazione come due realtà in continua evoluzione sinergica, dove l'individuo diventa elemento integratore dell'organizzazione e non una delle variabili da trasformare. Il principio guida dello sviluppo sarà il miglioramento delle esigenze del cliente, scopo dell'esistenza dell'organizzazione. Lo sviluppo avverrà in modo sperimentale e si creeranno delle comunità a vari livelli caratterizzate dal fatto che gli individui acquisiranno consapevolezza per il proprio sviluppo del valore dell'appartenere ad un gruppo di lavoro e dell'utilità sociale dell'azione collettiva; essi lavoreranno secondo una visione di leadership orizzontale, , trasversale alle funzioni. -
Manuale critico sull'affido dei farmaci oppiacei
L'affido del farmaco è una modalità sempre più diffusa nella pratica dei Servizi delle dipendenze e in taluni casi rappresenta il 50% delle attività di prescrizione dei farmaci agonisti, anche se sono pochi gli studi e le ricerche che ne documentino in maniera rigorosa le forme di utilizzo. Il manuale grazie ai contributi di più esperti - vuole sistematizzare le conoscenze e fare il punto sull'esistente, analizzando i diversi aspetti che sono implicati: da quelli semantici (perché affido e non consegna) alle ragioni farmacologiche che giustificano le forme specifiche di utilizzo, agli aspetti normativi e giuridici che definiscono il campo e le modalità di applicazione, ai temi etici sottesi alle decisioni terapeutiche, agli effetti che queste pratiche di trattamento determinano sugli assetti organizzativi e viceversa, allo scopo di dare suggerimenti e indicazioni per migliorare le pratiche. La sezione dedicata a ciò che accade in Italia e in altre parti del mondo vuole mettere in evidenza ciò che si sa e si fa, sia attraverso il puntuale lavoro di ricognizione bibliografica e della letteratura disponibile per la parte internazionale, sia attraverso l'esperienza diretta e il resoconto ragionato di chi su questi temi ha riflettuto, sperimentato e provato a codificare. Un testo utile per i professionisti del sistema di intervento, per gli attori istituzionali e per chi vuole comprendere come essere vicini alle persone con problemi di addiction. -
La mediazione nel pallone. Storia del Progetto di mediazione sportiva all'Inter
Che cosa pensi si possa rompere in te in un conflitto aperto con qualcuno? Con questa domanda prende avvio il libro che descrive la storia del Progetto di mediazione sportiva dei conflitti, nato e sviluppatosi all'interno del settore giovanile dell'Inter a partire dal 1996. La mediazione dei conflitti è una pratica che si sta ormai diffondendo in diversi ambiti, da quello sociale, a quello familiare e penale. L'ambito sportivo, invece, non è mai stato, fino ad ora, considerato un settore a cui potesse essere utile la mediazione. La sfida del Progetto di mediazione sportiva dei conflitti è stata quella di capire come fare affiorare le emozioni degli ""uomini del calcio"""" e come """"intervenire"""" per favorire la loro gestione. Con il Progetto è nata la figura del mediatore sportivo dei conflitti che, dopo dieci anni di sperimentazione, ha assunto caratteristiche, strumenti di lavoro e modi di operare peculiari che in parte la contraddistinguono dal mediatore sociale, familiare e penale. Il libro è rivolto a tutti i professionisti che lavorano nel mondo del sociale, interessati alla mediazione dei conflitti e alla sua pratica nello sport.""