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Il filo delle Parche. Opinioni comuni e valori condivisi nel dibattito biogiuridico
Secondo un antico mito il filo della vita umana è tessuto, misurato e reciso nell'antro delle Parche, il luogo dell'indisponibile dove persino Zeus, re dell'Olimpo, non esercita alcun potere. Ad esso si richiama questa pubblicazione come all'archetipo di quanto non è alla mercé della volontà umana poiché concorre essenzialmente a costituirla. L'antro delle Parche, buio ed inaccessibile, è quindi una rappresentazione allusiva del limite per eccellenza, che mai dovrebbe essere riduttivamente inteso come ostacolo. Riconoscere ciò che limita senza pensarlo come un ostacolo da superare o da evitare: è questa, infatti, la sfida che l'attuale avanzare delle biotecnologie impone ai biogiuristi che non accettino di farsi confondere dallo strepitio mediatico e di ""legittimare"""" la volontà del più forte. Gli autori di questo volume affrontano i principali temi e problemi (eutanasia, fecondazione assistita, diagnosi preimpianto, eugenetica, sperimentazione, donazione degli organi, integrità fisica, consenso informato) che riguardano il """"dominio"""" delle Parche, ricercando la recta ratio, che sola consente di decidere nel vivere e nel morire, rispettando quanto nel limitarci ci rende autenticamente liberi."" -
Di generazione in generazione. L'esperienza educativa tra consegna e nuovo inizio
La condizione di giovinezza è capace di assumere il proprio tempo in modo inusuale, costruendo una sorta di identità generazionale nella danza, unica ed originale per ogni generazione, con il tempo e con le altre generazioni. Oggi questa costruzione pare faticosa e incerta: debole è il sentimento di futuro, debole la densità e la forza della consegna degli adulti. Quali percorsi prende la ricerca delle giovanissime e dei giovanissimi, il loro esercizio di abilità per vivere il proprio tempo, per intrecciare gli accadimenti della vita personale, le scelte e le transizioni biografiche in una storia tra storie? E nella connessione partecipe e nel distanziamento mitico dal tempo storico, dai tempi sociali? Il nostro pare essere ""tempo opportuno"""" per riconquistare un respiro """"di generazione in generazione"""", nel quale riprendere il rapporto profondo con la propria filialità, con la relazione all'altro, con la consegna di futuro e con la capacità di inizio. Questo chiede di guardare alla scuola come luogo antropologico, alla conoscenza come esperienza del tempo, alle modalità per ritrovare l'infanzia e, insieme, alla capacità di consegnare e di lasciare. Chiede un esercizio di pensiero, una capacità di presenza, una modalità di cittadinanza """"per generazioni"""": è la ricerca di queste pagine, nate in luoghi diversi dell'incontro impegnativo tra le generazioni, e portatrici d'una prospettiva pedagogica ed etica, antropologica e politica."" -
Da sovrano a sistema. La metamorfosi dello Stato
La voglia di Stato che sempre più prepotentemente riemerge tra le pieghe di un tessuto sociale oramai deluso dai mercati e dalla sua presunzione di autosufficienza è tanto forte quanto contraddittoria. È forte perché rappresenta la sola prova di appello a cui si affidano un'economia paralizzata dalla crisi e una società a rischio di impoverimento. Ma è anche contraddittoria perché lo Stato si dibatte tra l'ansia di rispondere al sovraccarico di domande che proviene dalla collettività e la debolezza intrinseca dei poteri pubblici, sempre più sfrangiati da carenze di leadership, di buona organizzazione, di adeguatezza di campo e di mezzi. In questo complesso intreccio sta prendendo corpo la lenta trasformazione dello Stato ""da Sovrano a Sistema"""". Da un assetto istituzionale forte e centralizzato ad un assetto diverso, che non solo ha minori capacità di intervento ma che, strutturandosi su logiche poliarchiche e centrifughe, è caratterizzato da una minore efficacia decisionale a livello centrale e da risposte on demand che di volta in volta provengono dalla società. Il volume, realizzato dalla Fondazione Censis in collaborazione con tsm-Trentino School of Management, è un tentativo di mettere a fuoco le implicazioni di questa complessa trasformazione, puntando su una cultura nuova capace di adeguare la macchina amministrativa alle esigenze di governance che lo Stato sistema oggi richiede."" -
Dalla parte dei genitori. Strumenti per vivere bene il proprio ruolo educativo
"I genitori sono inadeguati, i genitori sgridano troppo o sono troppo permissivi, i genitori non sono più quelli di una volta. I genitori sbagliano"""".... Per fortuna! Perché l'errore - ovviamente a patto che non provochi danni irreversibili - rappresenta un'opportunità importante di crescita e cambiamento per i bambini ma anche per gli adulti. I genitori oggi sbagliano, è vero. Però, proprio per questo, possono trasformarsi in figure veramente educative, il cui obiettivo è crescere figli autonomi, vitali, responsabili, che abbiano fiducia nei loro genitori. Si va sempre in cerca della ricetta perfetta per migliorare la vita dei bambini, e si dimentica che quella ricetta siamo noi, che la ricetta sta nella capacità di noi adulti di comprendere e agire al meglio il nostro compito di educatori." -
Gli equilibri aziendali con riferimento agli enti locali
Le condizioni dell'ambiente economico e sociale influiscono sul comportamento delle aziende. A sua volta, il grado di sviluppo eco-nomico del mercato è strettamente legato a quello delle imprese e alle politiche pubbliche. Solo attraverso un esame degli equilibri aziendali è possibile prevenire e risolvere situazioni di potenziale dissesto e, quindi, evitare che esse si ripercuotano a catena nel campo economico e sociale. I grandi crack finanziari nazionali e internazionali degli ultimi anni hanno richiamato l'attenzione sulla problematica del conseguimento e del mantenimento degli equilibri aziendali, sia nelle aziende private che in quelle pubbliche. Inoltre, l'affermarsi di principi di responsabilità etica e sociale richiede considerazioni maggiormente articolate per la valutazione degli stati di equilibrio. L'aziendalizzazione della pubblica amministrazione impone che anche questo settore applichi, al suo interno, principi economico-aziendali e, conseguentemente, adotti strumenti di ispirazione privatistica per la valutazione degli equilibri. Del resto, nonostante si debba intervenire su questioni di estrema complessità, oggi come non mai nel comparto pubblico emerge con forza la necessità di disporre di nuovi strumenti contabili, in grado di fornire informazioni utili alla valutazione dello ""stato di salute"""" delle singole realtà."" -
Casi di politiche urbane. La pratica delle pratiche d'uso del territorio
Casi di politiche urbane. La prima parte del titolo di questa raccolta, che presenta dodici scritti elaborati nell'ambito del dottorato di ricerca in Politiche Pubbliche del Territorio dell'Università IUAV di Venezia, ha un doppio significato. Innanzitutto, indica semplicemente quello che dice: gli scritti trattano di politiche che riguardano l'ambiente urbano. Il secondo significato è, almeno per gli autori, altrettanto banale, ma fondamentale: le politiche, nelle aree urbane, ""accadono"""". Non sono, cioè, da riguardare come un insieme di azioni che diversi attori intraprendono """"congiuntamente"""" al fine di realizzare degli obiettivi che in qualche modo riescono a condividere. Bensì, costituiscono degli eventi. Detto altrimenti, l'esito delle politiche è eventuale: non dipende, soltanto, dalle intenzioni - e dal comportamento efficiente - di quanti considerano se stessi (e sono considerati) come gli attori: i policy makers. Ma l'esito (che c'è sempre: sia desiderato che non; gradito o meno, per qualcuno o per tutti) dipende essenzialmente dall'insieme delle interazioni in cui alcuni attori si coinvolgono intenzionalmente, altri sono invece coinvolti, e però colgono l'occasione del loro coinvolgimento ancorché involontario - per realizzare loro obiettivi particolari, altri e ulteriori rispetto a quelli assegnati ufficialmente alle politiche."" -
Design per la WebTv. Teorie e tecniche per la televisione digitale
Lo sviluppo tecnologico della televisione digitale multicanale comporta strategie di comunicazione integrata capaci di utilizzare al meglio le piattaforme disponibili e di articolare l'offerta di contenuti nel rispetto dei contesti di fruizione e dei differenti pubblici. In tal senso la WebTV, più di altri canali digitali, appare un mezzo di comunicazione dotato di specificità e potenzialità particolarmente orientate all'innovazione, implicando il progetto di veri e propri sistemi di comunicazione, costituiti da contenuti e interfacce per la relazione e l'interazione con l'utente. Il volume propone una riflessione sul contributo del design al sistema delle nuove televisioni e si rivolge da una parte alla comunità scientifica del design, dall'altra ai professionisti del settore, offrendo un quadro significativo di visioni e pratiche di progetto per la WebTV, attraverso interviste a interlocutori privilegiati, casi ed esperienze di ricerca applicata. Il tutto inserito in una cultura politecnica capace di coniugare orientamento al mercato con l'attenzione al ruolo e ai bisogni dell'utente. In questo senso, il design è in grado di affrontare un progetto particolarmente complesso, che va dal singolo artefatto di comunicazione (per esempio gli elementi di identità del canale) alla produzione dei contenuti delle rubriche, al progetto della relazione con l'utente, alle interfacce, alla strategia editoriale. -
Formare alle professioni. Diplomatici e politici
Quando e come il diplomatico è divenuto uno specialista? In che termini si è affermato storicamente, se si è affermato, il politico come professionista? In cerca di risposte a queste e ad altre domande, i testi del volume offrono una riflessione storiografica interdisciplinare su due figure chiave del nostro tempo, sulle radici culturali, le pratiche, le tradizioni e le disposizioni normative che ne hanno via via precisato le competenze e strutturato i percorsi, fra background privati e sfide pubbliche, dal servizio al principe al servizio allo Stato. Sono itinerari per nulla scontati quelli che conducono dalle virtù rinascimentali alle skills contemporanee, nei quali strategie informali e pedagogie latenti hanno a lungo dominato il tempo dell'istruzione e dell'apprendistato, mentre la percezione sociale del valore professionale è andata intrecciandosi sempre più indissolubilmente con l'autopercezione come corpo coeso di esperti, di addetti ai lavori. -
Civilisation, laicité, liberté. Francesco Saverio Salfi fra Illuminismo e Risorgimento
L'impegno politico ebbe inizio per Francesco Saverio Salfi (Cosenza 1759 Passy 1832) alcuni anni prima dello scoppio della Rivoluzione in Francia, allorché, stimolato dall'incontro con la cultura illuminista, egli mosse i primi passi nei luoghi-simbolo dell'intellettualità cosentina inserendosi a pieno titolo nel dibattito aperto da alcuni anni dai riformatori meridionali circa le eccessive ingerenze della Chiesa nella sfera secolare. Fermamente convinto dell'indispensabilità dell'educazione popolare, conditio sine qua non per un progressivo incivilimento della società e unico mezzo attraverso il quale il popolo potesse acquisire una piena coscienza della propria condizione e, conseguentemente, dei propri diritti, Salfi propugnò sempre, con coerenza e convinzione, l'avvento - in un'Italia finalmente unificata - di un governo costituzionale fondato sulla sovranità popolare. Dall'excursus della vasta produzione letteraria accumulata da Salfi lungo tutto l'arco della sua vita, emerge dunque la figura di un intellettuale che, nel suo lucido pragmatismo, rimase del tutto estraneo a ogni forma di riflusso moderato e instancabilmente impegnato nella battaglia per la conquista di irrinunciabili diritti civili e politici e per la creazione di un'Italia libera e democratica. -
Rivista di giurisprudenza ed economia d'azienda (2009). Vol. 5
Meritevoli di segnalazione in questo numero sono innanzitutto due recenti sentenze, rispettivamente del Tribunale di Vicenza e del Tribunale di Rovereto, che pur nelle diverse prospettive delle conseguenze di diritto civile, la prima, e della definizione dei doveri generali di comportamento degli operatori, peculiarmente interessante la sezione di diritto bancario, la seconda, affrontano il tema comune degli ""obblighi di informazione"""", emerso in modo prepotente nell'attuale crisi finanziaria, a dimostrazione dell'immediata attualità delle questioni decise dalla giurisprudenza di merito riportata nella Rivista, che l'editoriale del Prof. Giovanni Battista Alberti, Presidente dell'Associazione che ne è titolare, opportunamente sottolinea. Per la sua peculiarità nell'ambito del diritto commerciale va poi segnalata un'ordinanza del Tribunale di Verona sulla possibilità di revoca ante causam, in via cautelare, di un amministratore di società, mentre fra le pronunce della sezione dedicata al diritto tributario va evidenziata quella della Commissione regionale di Venezia, che affronta la questione dell'imposta di registro nel trust immobiliare. Infine, nella sezione di diritto del lavoro ritorna il tema della rilevanza disciplinare della violazione dei limiti del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, decisa dal Tribunale di Venezia."" -
Tracce transnazionali. Vite in Italia e proiezioni verso casa tra i migranti ecuadoriani
Questo libro utilizza la lente del transnazionalismo per mettere a fuoco una catena migratoria che collega l'Ecuador all'Italia. Lo studio, che coniuga la sofisticatezza teorica con una ricca analisi empirica, prende in considerazione molteplici pratiche transnazionali, ma rivolge particolare attenzione all'ambito privato della vita familiare e della sfera interiore dell'identità. L'autore mostra che nella sfera pubblica la vita degli immigrati è sempre più situata nel contesto della società ricevente; benché, ovviamente, essi rimangano in contatto con la madrepatria, ciò avviene per lo più sul terreno di un patriottismo simbolico. Questo complesso intreccio - la coesistenza di un impegno con la propria ""casa"""" privato e interiore, e di un fattuale disimpegno, nella sfera pubblica - complica senz'altro l'impostazione teorica del transnazionalismo. A partire da un lavoro di campo accurato, che ha abbracciato l'Ecuador meridionale e l'Italia settentrionale, il libro di Boccagni è un esempio di una scienza sociale rigorosa e approfondita sul piano empirico, e al tempo stesso stimolante sul piano teorico."" -
Il mestiere di insegnare. Diversi modi di interpretare la professione dell'insegnante nella scuola superiore
Chi sono, cosa pensano, come agiscono gli insegnanti delle scuole superiori? Tutti crediamo di conoscerli: ne abbiamo o abbiamo avuto infatti quotidiana esperienza, come nostri insegnanti o come insegnanti dei nostri figli. E tuttavia le rappresentazioni giornalistiche e televisive più diffuse e influenti li raffigurano in modo irrealistico e stereotipato. Le narrazioni dei media ci consegnano macchiette e casi-limite: la debole e imbelle vittima degli scherzi sadici di studenti bulli; l'incallito assenteista e doppiolavorista; o all'opposto, l'ammirevole missionario che dedica ogni istante e energia all'educazione e al recupero di studenti incolti, turbolenti o deprivati. I professori e le professoresse in carne ed ossa non riescono a riconoscersi in queste semplificazioni scandalistiche o apologetiche. Il mestiere dell'insegnante è una condizione complicata e complessa, esposta ai rischi dell'insuccesso, attraversata da molteplici e non facili contraddizioni e dilemmi: descriverla e analizzarla non può che essere fatto con molti chiaroscuri. -
La trasformazione logistica del territorio urbanizzato
La ricerca è frutto di una convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il Dipartimento di Economia dell'Università di Napoli ""Federico II"""". Attraverso l'individuazione di quattro leve di sviluppo logistico territoriale e mediante l'applicazione di un' apposito modello di logistica economica, entro uno schema Espon, si perviene all'individuazione, in un ordine di priorità, di siti maggiormente idonei all'insediamento logistico per la trasformazione di aree vaste in filiere territoriali logistiche e di aree urbane e metropolitane in città logistiche."" -
L' ebreo Fred Wander, straniero in patria
Il 10 luglio 2006 si è spento all'età di 89 anni a Vienna lo scrittore ebreo Fred Wander, del quale Einaudi ha pubblicato le memorie di Auschwitz (Il settimo pozzo). La sua famiglia proveniva dalla Galizia austriaca, nella quale il padre ucraino l'aveva trasferita per sottrarla ai pogrom zaristi. Il vero nome del futuro Wander era quello di Fritz Rosenblatt. La scelta del cognome Wander non fu casuale: in tedesco Wanderer è il viandante, e questa immagine corrispondeva all'animo profondo dello scrittore. Wander visse nell'angoscia gli ultimi anni della Repubblica austriaca, in questo libro ricostruiti fino all'Anschluss nazista sulla base di inedite carte vaticane. Dopo l'Anschluss Wander si mise in salvo fuggendo in Francia, dove però cadde nelle mani dei nazisti. Deportato ad Auschwitz, si salvò dallo sterminio e poté tornare a Vienna. Sospinto dall'amore per Maxie, una comunista austriaca, Wander finì per accettare l'occasione di lavoro che gli venne offerta nella Germania comunista, il cui regime finì per disgustarlo. Dopo la morte di Maxie, avvenuta nel piccolo villaggio di Kleinmachnow (sobborgo di Berlino), nel 1983 Wander tornò nella sua Vienna, riconciliato con la patria, che gli ha conferito i più prestigiosi Premi letterari austriaci. Oggi egli riposa accanto alla sua Maxie nel piccolo cimitero di Kleinmachnow. -
Milano 2009. Rapporto sulla città
Il Rapporto 2009 è costruito attorno a un fuoco unitario: riflettere sui giovani nella città e in specie sulla questione/sfida educativa. L'obiettivo è quello di interrogarsi sulle modalità con cui Milano scommette e investe sui giovani, facendosi carico dei disagi e delle difficoltà che manifestano, formandoli a un agire responsabile. Se Milano deve fare molto, molto di più per le giovani generazioni anch'esse hanno un compito e una responsabilità da esercitare dentro la città. Il volume approfondisce alcuni temi di grande rilevanza e attualità: le nuove emergenze educative quali i fenomeni di disagio, aggressività, bullismo; lo stato di salute della famiglia e delle altre agenzie di socializzazione ed educazione; i luoghi fisici e virtuali di incontro e scambio delle giovani generazioni; il sistema educativo di ogni ordine e grado; l'azione della Pastorale giovanile e la formazione politica dei giovani milanesi. Ne risulta un quadro complesso, in cui non si nascondono le difficoltà, ma si segnalano le opportunità per una azione educativa che interpella ciascuno. Una lettura utile e interessante, dunque, non solo per specialisti, ma per tutti coloro che condividono una tensione educativa. -
Crescere toccando. Aiutare il bambino con deficit visivo attraverso il gioco sonoro. Uno strumento per educatori e terapisti
Uno strumento utile per tutti coloro che, per motivi personali o professionali, intendono affinare le loro conoscenze e competenze operative nel settore della minorazione visiva, in particolare per ciò che riguarda i bambini ipovedenti e non vedenti, anche con minorazioni aggiuntive. I musicoterapisti che intendono operare in questo campo potranno trovare specifiche indicazioni ed esempi pratici sulle necessarie integrazioni e modificazioni alla metodologia operativa. Inoltre, il testo può essere utilizzato da educatori, psicologi, psicomotricisti, logopedisti e da tutti coloro i quali, svolgendo attività di tipo educativo o riabilitativo in questo campo, intendono affinare le proprie capacità di relazione e interazione e le proprie competenze in tema di utilizzo del gioco sonoro. Vengono indicati criteri per progettare e valutare l'accessibilità e la fruibilità extravisiva di differenti spazi di vita. Il testo è inoltre corredato da schede di approfondimento, utili strumenti operativi per affrontare importanti aspetti e quesiti ricorrenti. -
La conoscenza come valore d'impresa. Stato e prospettive del settore dei servizi informatici nel Veneto
Come assicurare la sostenibilità economica di un business? Come favorirne innovazione e sviluppo? Quali le risorse chiave di un'impresa? Queste domande, sempre cruciali per manager e policy-maker, diventano ancora più pressanti, quando le difficoltà dell'economia mettono in discussione schemi e modelli di analisi consolidati. Il volume affronta il tema della conoscenza vista come risorsa chiave la cui gestione sta alla base della creazione del valore economico. Partire da questo presupposto significa esplorare nuovi riferimenti concettuali e operativi per valutare stato e prospettive di un sistema economico e identificare possibili policy per il suo sviluppo. Vengono illustrati in particolare i risultati di una vasta indagine sul settore dei servizi informatici che rappresenta un esempio paradigmatico di industria ""ad elevata intensità di conoscenza"""" dove la fonte del vantaggio competitivo può essere direttamente ricondotta alla capacità di acquisire, creare, integrare, elaborare, immagazzinare e recuperare conoscenza, e trasferirla poi ai clienti incorporata in soluzioni a specifici problemi. In linea con i più recenti sviluppi della letteratura economico-manageriale, lo studio prende come riferimento interpretativo la nozione di KIBS (Knowledge-Intensive Business Services)."" -
Relazione sulla situazione economica del Lazio 2008
In questa difficile fase di crisi internazionale, il Rapporto annuale sulla situazione economica del Lazio vuole offrire uno strumento per analizzare le dinamiche congiunturali e strutturali della regione. Un approccio istituzionale che guarda alle potenzialità del tessuto economico e alle criticità da affrontare, cercando di fornire spunti utili a chi deve compiere scelte strategiche per superare le difficoltà della fase attuale. Il Rapporto si articola in tre parti. La prima esamina il contesto internazionale, nazionale e la congiuntura regionale, la seconda, invece, analizza le dinamiche del sistema produttivo laziale valutando, oltre alla struttura imprenditoriale, la capacità attrattiva della regione nel contesto globale, i suoi punti di forza e le sue criticità. Lo studio è condotto attraverso una ricognizione delle principali infrastrutture, materiali e immateriali, un'analisi di benchmark territoriale e degli investimenti esteri. Segue un approfondimento sullo stato del Lazio rispetto alle indicazioni e agli obiettivi europei, alla Strategia di Lisbona, all'utilizzo dei Fondi Comunitari per lo sviluppo, alla domanda e all'offerta turistica. La terza parte del Rapporto presenta, infine, una panoramica delle diverse attività del sistema camerale a sostegno dello sviluppo del territorio, esaminando, in particolare, l'azione informativa, il sostegno allo sviluppo, le attività di promozione e l'accesso al credito. -
Darwin e Dunant. Dalla vittoria del più forte alla sopravvivenza del più debole?
Nello stesso anno in cui usciva L'origine delle specie di Charles Darwin si combatteva la gloriosa battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859, che fece sorgere in Henry Dunant, grazie alle sue conseguenze di morte e di sangue, l'idea di quella che oggi è la più grande organizzazione umanitaria e laica del mondo, la Croce Rossa Internazionale. Nello stesso momento, Charles teorizzava e dimostrava il suo evoluzionismo per selezione naturale come vittoria del più forte e del più adatto, mentre Henry, al contrario, vedeva e faceva vedere il mondo con gli occhi delle vittime, trasformandolo nel soccorso o nell'aiuto per il più debole. Puro accidente storico o mondi che devono coesistere? Natura e Cultura in conflitto fra loro? Futuro dell'uomo concepito nello stesso momento in maniera opposta? Forte e debole che si implicano a vicenda? In modo agile e secco, seguendo un approccio rigorosamente scientifico, empirico e conseguente, il testo mette a confronto i due autori, li valuta oggi per il futuro, tratta per ""capi"""" tutte le variabili principali e le varie posizioni in gioco, fa capire come Darwin e i darwinisti non possano vivere da soli, allo stesso modo per cui Dunant non può essere appeso all'umanità astratta della sua filantropia."" -
Lessico grammaticale in Cina (1859-1924)
La grammatica, in Occidente disciplina di studio antica e prestigiosa, esiste in Cina da solo un secolo e mezzo: proprio nel 1859 compare il primo testo grammaticale redatto in lingua cinese, un semplice manuale di latino. Prima di allora, la pur solida tradizione cinese di studi linguistici non aveva inventato quasi alcuna categoria sintattica propria. Il processo di introduzione dello studio grammaticale in Cina si intreccia alle vicende politiche e sociali che hanno caratterizzato gli ultimi decenni dell'Impero e i primi anni della Repubblica. Inizialmente, la crescente necessità di formare personale in grado di parlare le lingue straniere spinge a imparare acriticamente la grammatica occidentale. Solo alla fine dell'Ottocento quest'ultima è impiegata per descrivere anche la lingua cinese. Allora però, assieme allo scopo didattico, fini culturali e politici ne influenzano lo sviluppo: la grammatica diviene lo strumento con cui dar forma ad una lingua comune nazionale, parte della più ampia costruzione di una nuova identità. Mediante l'analisi della terminologia grammaticale, si comprende che accanto a problematiche culturali, l'impiego della grammatica in Cina pose anche sfide concettuali e lessicali, cui i linguisti diedero risposte differenti.