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Osservatorio finanziario regionale. Vol. 31: La finanza regionale 2008.
L'Osservatorio finanziario regionale è una pubblicazione periodica, prevalentemente statistica, curata dall'Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie del Consiglio nazionale delle ricerche. Oggetto del volume sono i bilanci di previsione delle regioni. Unico nel suo genere, rappresenta un utile strumento informativo per organi istituzionali, università, istituti di ricerca e amministrazioni pubbliche. Obiettivo dell'Osservatorio finanziario regionale è costruire, con riferimento alle regioni e province autonome prese in esame, una base di dati omogenea, regolarmente aggiornata, coerente con precise ipotesi di ricerca. In questo numero viene inoltre presentata una sintesi dei dati finanziari dal 2002 al 2008. -
Usabilità percepita. Teoria, metodo e applicazioni per la valutazione di prodotti industriali
Secondo Jordan ci troviamo ""in un'era in cui i consumatori non sono più disposti ad accettare la mancanza di usabilità, quale prezzo da pagare all'estrosità tecnica"""". Se l'approccio User Centered Design pone l'utenza al centro del processo progettuale, il metodo della valutazione dell'usabilità consente di verificare quanto un prodotto sia usabile attraverso il coinvolgimento diretto dell'utente. Tuttavia, oggi, in un mercato in rapida evoluzione, soprattutto tecnologica, l'usabilità del prodotto, intesa come la capacità di un prodotto di essere efficace, efficiente e soddisfacente nell'uso, è diventata elemento di valutazione già in fase d'acquisto. Gli utenti, infatti, divenuti più esperti, non si lasciano più trascinare esclusivamente dal prezzo o guidare dalle campagne promozionali, ma sono alla ricerca di un prodotto che manifesti la sua intuibilità e semplicità già in fase di scelta. Quando si progetta un oggetto quindi, occorre non solo dotarlo di livelli adeguati di usabilità, ma anche e soprattutto consentire all'utente/acquirente di coglierne la presenza, prima che abbia la possibilità di usare il prodotto e scoprirlo. Prodotti usabili, ma che non dicono di esserlo, rischiano di rimanere sugli scaffali dei centri commerciali; al contrario, prodotti che creano aspettative di usabilità non avendole deludono e quindi impediscono la fidelizzazione."" -
Paesaggio e reti. Ecologia della funzione e della percezione
Le ipotesi teoriche che questo libro avanza sottendono uno sviluppo applicativo, finalità che, nell'ambito del paesaggio, risulta particolarmente difficile perché ambiguo è lo stesso significato del termine, e progettare l'ambiguità è esercizio non del tutto semplice. Questa ambiguità, mai risolta, del termine paesaggio ha richiesto di introdurre il tema argomentando su alcune delle figure retoriche che esso può assumere e di concluderlo analizzandone le implicazioni analitico-progettuali, spesso condizionate da un approccio unilaterale, quasi manicheo, solo estetico o solo funzionale ecologico. Questa antinomia tra le due idee di paesaggio oggi più diffuse, quella geo-ecologica e quella estetico percettiva, provoca profonde lacerazioni all'interno del campo teoretico e, quindi, anche disciplinare; ma la distanza tra queste due antitetiche concezioni si annulla se si considera, in ogni caso, il paesaggio come una forma di organizzazione in cui esista un'implicita relazione tra i suoi vari elementi, nel primo caso di tipo ecologico, nel secondo di tipo percettivo, permettendo così, in ambedue i casi, di descrivere e valutare l'organizzazione paesaggistica attraverso le regole della topologia delle reti. Superare questo dualismo costituisce, quindi, la finalità ultima dell'apparato concettuale del libro. -
Il contributo della ruralità allo sviluppo. Il Cile quale laboratorio applicativo
Le aree rurali di molti Paesi del Sud del mondo sono diventate il principale polo di attrazione di molta parte della popolazione rurale. Se nel 1950 la popolazione mondiale era pari a 2,5 miliardi di individui, dei quali il 29,7% risiedeva nelle aree urbane e il 70,3% nelle aree rurali, nel 2009 la popolazione a livello globale cresce a 6,7 miliardi quasi equamente divisi tra aree urbane e aree rurali. Per il 2030 le Nazioni Unite prevedono che il 60,3% della popolazione mondiale risiederà in ambito urbano e il 39,7% in ambito rurale, con percentuali opposte rispetto a quanto registrato negli anni cinquanta del secolo scorso. Sulla base dei precedenti dati appare opportuno chiedersi se le grandi città del Sud del mondo, parzialmente degradate dalla crescente migrazione, saranno in grado di supportare la prevista massa d'urto demografica di provenienza rurale. A tal fine s'intende proporre un approccio di sviluppo - la nuova ruralità - che rivaluti il ruolo del mondo extraurbano, passando da una logica settoriale a una territoriale e che superi la visione politica riduttiva di aree rurali destinate alla sola produzione agro-zootecnica e forestale. L'obiettivo è la promozione di sistemi territoriali integrati fondati sul ""dialogo"""" socio-economico tra il mondo urbano e il mondo rurale e che abbiano in se stessi gli elementi per una maggiore stabilità anche di natura politica."" -
Principi contabili per il terzo settore
La rendicontazione economico-finanziaria delle aziende non profit è stata sino a pochi anni addietro oggetto di scarsa attenzione e vista essenzialmente come un adempimento formale. Ad oggi la comunicazione economico-finanziaria e il ""bilancio"""" delle aziende non profit sono, al contrario, considerati sempre più un fondamentale strumento di legittimazione sociale. Il presente volume ha l'ambizione di individuare ed esaminare le principali problematiche di informativa contabile. A questo fine sono illustrate le principali indicazioni inerenti alla predisposizione dei prospetti di sintesi, la contabilizzazione delle più rilevanti operazioni e poste di bilancio, l'argomentazione (ancora di frontiera) delle tecniche contabili delle operazioni di aggregazione aziendale. L'esempio più autorevole ed evoluto in materia a livello nazionale è rappresentato dalle raccomandazioni contabili della commissione """"Aziende non profit"""" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, che rappresentano il punto di riferimento della disciplina. Il volume dedica ampio spazio anche alla disamina dei principali orientamenti esistenti a livello internazionale, al fine di comprendere se - ed eventualmente con quale modalità - le tecniche esaminate - originate e sviluppate in contesti culturalmente, socialmente e tecnicamente difformi - siano importabili anche nel contesto nazionale."" -
Indici di integrazione. Un'indagine empirica sulla realtà migratoria italiana
Misurare il grado di integrazione della popolazione immigrata rappresenta uno degli obiettivi importanti e attuali nel panorama della ricerca che ha per oggetto il fenomeno della presenza straniera in Italia. Il volume vuole offrire, attraverso i risultati di un'apposita indagine campionaria che ha coinvolto circa 12mila immigrati localizzati in 32 diverse realtà territoriali, un contributo per cogliere, con rigore scientifico e con un approccio oggettivo, gli aspetti differenziali del processo di integrazione e per verificare, alla luce delle risultanze empiriche, la validità di un insieme di ipotesi sui fattori che ne determinano la dinamica. -
Chi ha visto Pasqualina? Ediz. italiana e inglese
I testi che troverete in questo libro sono stati scritti dai bambini delle aree abruzzesi colpite dal terremoto e dall'autrice nel maggio 2009, quando ancora il ricordo e le ferite provocate dal ""mostro"""" erano fresche e visibili. Il lavoro è stato portato a termine con entusiasmo e in brevissimo tempo, con il coinvolgimento delle insegnanti delle scuole primarie di Roseto degli Abruzzi, nel comune intento di poter realizzare al più presto una raccolta di fondi. Il libro che ne è scaturito non ha quindi solo un valore letterario, pedagogico o didattico, ma soprattutto è una forte, accorata richiesta di aiuto da parte dei bambini stessi. Il progetto di scrittura ha come valore l'amicizia e la solidarietà. La novella è infatti una storia di amicizia tra due bambini: Lorenzo, che vive a Roma, e Lucia, che vive nella città de L'Aquila. E si ispira alla storia vera di una cagnolina, chiamata Pasqualina dai soccorritori che l'hanno recuperata ancora viva sotto le macerie, nella domenica di Pasqua. Anche nel nostro libro Pasqualina compirà un miracolo: farà ritrovare i due amici nella tendopoli della città de L'Aquila, dopo una avventurosa ricerca, nel lieto fine descritto e disegnato dai giovani autori. Età di lettura: da 9 anni."" -
Il noi politico del Nord Est. Migranti locali e Victor Turner
L'Italia contemporanea vive drammaticamente i profondi cambiamenti imposti da un rapido e consistente flusso immigratorio. Questi cambiamenti appaiono più pronunciati nelle aree in cui, fino a un recente passato, l'immagine e la memoria erano legate all'emigrante con la valigia di cartone in partenza per le Americhe. Tuttavia, nessuna immagine viene sostituita in modo indolore e automatico. L'irruzione dei migranti sulla scena pubblica locale e nell'agenda politica nazionale provoca infatti non solo un turbamento nella vita quotidiana, ma anche la necessità di una ridefinizione del Sé, in questo caso costituito dai locali e dai migranti, tesi nello sforzo di un collettivo processo di immaginazione di un modello di convivenza. Lo studio presentato ha preso avvio a Padova per poi allargarsi ai contesti più ampi della Provincia e della Regione. Gli eventi sono stati considerati come spazi di riflessività pubblica in cui gli attori, per mezzo della narrazione e di performance di tipo politico, hanno presentato se stessi e hanno messo in scena le loro reciproche rappresentazioni. I dati raccolti suggeriscono che ciascuna delle due parti costruisce la sua identità politica in relazione all'altra parte e che nessuna delle due può costruirsi a prescindere dall'altra. Per cogliere questo contesto in trasformazione è stato considerato il modello processuale elaborato da Victor Turner, il dramma sociale come strumento fra i più capaci a svelare il senso di ciò che sta avvenendo nelle pratiche di integrazione. -
Atlante concettuale della salutogenesi. Modelli e teorie di riferimento per generare salute
Che cosa produce salute? Perché, pur vivendo in uno stesso contesto patogenico, alcune persone continuano a godere di buona salute? Quali fattori consentono una miglior risposta di adattamento a condizioni ambientali avverse? In che modo si possono favorire i fattori salutogenici? A partire da queste domande, ed in particolare grazie agli studi di Aaron Antonovsky, sociologo e docente di sociologia della salute, si è sviluppato l'approccio salutogenico, un tipo di pensiero e di azione che, invece di occuparsi della insorgenza delle malattie, pone il proprio focus sulla comprensione dei processi salutogenici e sul ruolo degli agenti che li influenzano. Seguire un approccio salutogenico significa ripensare la concezione della salute, rivedere i quadri teorico-concettuali che la inquadrano, individuare nuovi strumenti e 'lenti' con le quali guardare i meccanismi di generazione della salute. Il presente Atlante concettuale si rivolge a policy makers, managers di servizi sanitari, professionisti del settore sanitario, docenti ed educatori, operatori sociali, soggetti impegnati in reti civiche di solidarietà, a tutti i promotori di salute e a tutte le persone che siano interessate a guardare e costruire la realtà secondo un'ottica salutogenica. -
L' occupazione culturale in Italia
In questo volume si presentano i risultati della ricerca sull'occupazione culturale in Italia negli anni 2004-2006, finanziata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. La ricerca è stata condotta - secondo la metodologia messa a punto da Eurostat - a partire da dati Istat della rilevazione sulle forze di lavoro finora inediti. Essa riguarda sia i professionisti con qualifiche culturali dovunque occupati, sia gli occupati nei settori culturali veri e propri, quale che sia la loro mansione e la loro qualifica professionale. Sono stati rilevati il volume, l'andamento, le caratteristiche sociodemografiche e la ripartizione settoriale - patrimonio, arti visive, spettacolo dal vivo, audiovisivi, editoria - di una categoria di lavoratori potenzialmente trainante per il nostro paese, ma finora scarsamente analizzata nel suo complesso. I risultati sono anche stati messi in relazione con altri dati settoriali di fonte ufficiale (Enpals, MiBAC, ecc.) e con l'andamento ben più dinamico riscontrato in precedenti rilevazioni più parziali relative agli anni 1970-1990. Al fine di un rilancio dell'occupazione culturale, anche in funzione anticongiunturale, appare necessaria un'inversione di tendenza nel calo delle risorse finanziarie destinate alla cultura negli anni Duemila: fra le maggiori determinanti dell'attuale ristagno. -
Cinema e disabilità visive. L'esperienza filmica senza colore
Nella storia del cinema, le pellicole a colori e quelle in bianco e nero sono state usate per esprimere significati diversi. Inizialmente il colore era riservato al genere fantastico o al musical, mentre il bianco e nero era considerato più adatto a rappresentare la realtà del quotidiano. Oggi la maggior parte dei film è a colori e si ricorre al bianco e nero per evocare un periodo storico, per sottolineare un tono espressivo della pellicola o di un suo momento, talvolta quasi soltanto per permettere al colore di irrompere nella scena segnando caratteri, appartenenze, tensioni. Il colore ha assunto ormai un ruolo tanto importante nella narrazione cinematografica da essere protagonista anche quando è assente. Spettri differenti vengono vissuti dallo spettatore come egualmente ""realistici"""", così ora è il gioco dei contrasti, la saturazione, la quantità e la qualità della luce, che divengono portanti, assieme al colore, nel racconto filmico e nella definizione del ritmo narrativo. Ma come si esprime questo racconto nell'esperienza di chi quei colori, quella luce, quei contrasti non riesce a percepire appieno o per nulla? Questo libro nasce con l'intento di considerare la disabilità un punto di partenza per nuove riflessioni, per nuovi modi di intendere la comunicazione, la socialità e la formazione. Nasce con l'intento di sollevare interrogativi e di suscitare risposte ancora inesplorate."" -
Regimi urbani e grandi eventi. Napoli, una città sospesa
Fin dalle origini i grandi eventi si sono presentati come dispositivi in grado di accelerare la trasformazione urbana e di rappresentare il potere. Ma mentre prima si trattava di un potere ""su"""", oggi - nella prospettiva della governance - emerge un potere """"di"""". I grandi eventi si presentano infatti non solo e non tanto come occasioni con cui le città costruiscono manufatti simbolici e sistemi di mobilità, tesi alla cattura di risorse economiche esterne e di flus turistici, ma piuttosto come dispositivi di innesco per la costruzione di este territorialità, materiali e immateriali, i cui effetti moltiplicativi appaiono giocarsi sulle fertili e reciproche relazioni che attivano. Ciò solleva questioni relative alla capacità degli eventi di presentarsi come fratture dell'esperienza, meccanismi generatori di nuove forme di governo e mappe sociali della memoria, operatori di connessioni multiple con cui dialogano la città che si rappresenta e quella che si esprime. I grandi eventi, dunque, com opportunità di mutamento possibile, in grado di catalizzare e dinamizzare risorse lungo processi estesi di rigenerazione della città e nei suoi aspetti materiali e immateriali. Eventi come processi esplorativi, pre-testi narrativi scatenanti il senso dei mutamenti possibili, inneschi per generare nuove corni occasioni cumulative dove sperimentare percorsi autonomi e inediti che fanno leva su quella capacità di dar voce al patrimonio immateriale sedimentato nei paesaggi, territorializzato nella memoria e nei saperi diffusi."" -
Centri commerciali naturali. Strategia e strumenti di network marketing a servizio del commercio, del turismo e del terziario
Con un approccio fortemente interdisciplinare, la presentazione di una case history applicativa significativa (progetto ""City Mall"""") e secondo la più moderna accezione del marketing territoriale e urbano a cui tale tema è strettamente connesso, il volume affronta la tematica della creazione dei Centri Commerciali Naturali all'interno di piccoli e medi centri storici soffermandosi sulle principali problematiche organizzative, giuridiche e di gestione economico-finanziaria relative alla loro costituzione. Applicando efficacemente i principi base del visual merchandising, del marketing esperienziale e del marketing relazionale e utilizzando una specifica metodologia di marketing capace di coinvolgere ed unire in modo innovativo i principali stakeholders cittadini, si dedica particolare attenzione alla riflessione su come il singolo operatore economico, attore del Centro Commerciale Naturale, possa contribuire al successo dell'iniziativa conseguendo notevoli vantaggi per la propria attività sotto l'aspetto dell'immagine, della comunicazione, della gestione e della redditività. L'obiettivo è fornire a soggetti pubblici e privati strumenti di marketing strategico ed operativo idonei a realizzare un Centro Commerciale Naturale grazie anche a location di valore storico-artistico, tipiche del centro cittadino."" -
La comunicazione interna nelle fasi di sviluppo, crisi e ripresa dell'azienda. Cooperazione creativa e alleanza nelle relazioni organizzative
La comunicazione interna è l'insieme dei processi di interazione che generano le risorse immateriali catalizzanti per il funzionamento dell'impresa: la conoscenza che alimenta i processi di lavoro e l'alleanza dei collaboratori. Questa definizione è volta a superare il concetto che la comunicazione interna si svolga dentro i confini organizzativi dell'impresa. Tale proposta è sostenuta dai risultati di due indagini promosse dal Laboratorio Comunicazione interna dell'Università IULM e presentate in questo volume. I manager della comunicazione interna di aziende italiane intervistati sono consapevoli che la comunicazione interna contribuisce a generare la conoscenza e l'alleanza dei collaboratori. È quindi cruciale attivare comportamenti di comunicazione attivi quali la cooperazione creativa e la diffusione di conoscenza. Una survey su un campione di imprese italiane nel frangente della crisi 2008-2009 ha rivelato cinque strategie di comunicazione interna: trasparenza, coesione, sottoutilizzo della comunicazione interna, non assunzione di responsabilità, attivazione. La scelta delle strategie è stata influenzata dalla storia relazionale e dal tipo di risposta delle aziende alla crisi. Il libro si rivolge a studiosi, manager, consulenti, formatori e studenti che vogliano aggiornare le proprie conoscenze sulle tendenze della comunicazione interna nelle imprese italiane. -
La costruzione dell'architettura. Strumenti e procedure operative per l'elaborazione tecnica del progetto
Il testo, rivolto alla formazione universitaria e professionale di base, esamina l'orientamento metodologico e i contenuti relativi allo studio degli strumenti e delle procedure finalizzate all'elaborazione tecnica del progetto di architettura. Questo, attraverso la spiegazione e l'analisi degli apparati per il coordinamento logico, la verifica e il controllo del progetto, in rapporto ai vincoli, alle regole e alle condizioni della fattibilità reale. L'obiettivo scientifico e disciplinare del testo consiste nel far acquisire la capacità operativa e il sapere pratico necessari ad affrontare e a risolvere le principali questioni pragmatiche del progetto di architettura. E, nello specifico, la trattazione affronta i riferimenti teorici e strumentali diretti all'""educazione empirica"""" e all'assimilazione dell'abilità """"tettonica"""" nel manipolare gli aspetti di carattere regolamentare e normativo, ambientale e urbanistico, morfo-tipologico, funzionale e strutturale, produttivo ed esecutivo del progetto. L'elaborazione tecnica è intesa quale mezzo di comprensione, di esplorazione e di azione, esercitata nei confronti della composizione tecnologica dell'organismo architettonico (in accordo ai principi dell'architectural engineering)."" -
La formazione generativa. Un nuovo approccio all'apprendimento e al benessere delle persone e delle organizzazioni
A cosa serve oggi la formazione e quale formazione serve? Mai come in questo tempo vengono poste alle persone delle sfide che impongono loro una profonda generatività, e la formazione non può più limitarsi solo ad accompagnare i manager e i professionisti nelle trasformazioni interne ed esterne al mercato e all'organizzazione. Occorre quindi una formazione generativa, capace da un lato di aprire possibilità innovative alle persone cui si rivolge, dall'altro di stimolare e rafforzare il loro desiderio di costruire. Le persone e le organizzazioni sono poste in situazioni estramamente stressanti, che provocano disorientamento accompagnato da un profondo disagio, un sentimento di impotenza e un'incapacità di rispondere. La formazione generativa, dunque, lavorando sulla capacità e il desiderio di rispondere, è portatrice di benessere oltre che di sviluppo. Si tratta di un benessere che, in letteratura, viene definito eudaimonico, legato alla realizzazione del potenziale umano e alla sua crescita armonica. È una formazione che, oltre a rafforzare le competenze delle persone, si rivolge alla loro domanda di significato, alle loro esigenze di motivazioni più profonde. Nel volume sono trattati tanto i fondamenti concettuali e teorici, quanto le caratteristiche metodologiche ed alcune componenti, sia in termini di contenuti, sia di strumenti, di questo approccio fino a presentare alcune esperienze esemplificative. -
Come comunicare il terzo settore. Che la mano sinistra sappia quel che fa la destra
Consolidare il rapporto con gli utenti fedeli ed aumentare le opportunità di contatto con quelli potenziali sono divenute attività strategiche per qualsiasi organizzazione, in particolare per quelle che operano nel non profit. Da qui l'enfasi sulla comunicazione, da molti ritenuta come la soluzione in grado di assicurare una corretta veicolazione all'esterno delle nostre attività. Troppo spesso, però, l'ansia di voler comunicare tutto e subito si trasforma nella ""comunicazione del nulla"""" evidenziando distorsioni che riguardano la consapevolezza e la razionalizzazione delle risorse-strumenti a disposizione. Ed è proprio in questo spazio grigio che il presente manuale vuole collocarsi, per offrire - attraverso esempi e suggerimenti pratici - alternative concrete e misurabili che tutelino il valore della comunicazione nella promozione di sé e della propria organizzazione. Mentre il se comunicare non è più in dubbio, il come comunicare è spesso legato a parametri soggettivi e non omogenei. Ed è su quest'ultimo punto che si focalizza l'attenzione degli autori, attraverso uno strumento utile per l'autoformazione ma anche per il confronto su situazioni quotidiane. Un manuale operativo per consolidare i rapporti con una utenza fidelizzata e per conquistare una utenza potenziale con fatti concreti e sostanziali."" -
Il cronogramma. Uno strumento per la psicoterapia
A partire dal movimento della terapia familiare sono stati sperimentati diversi strumenti di lettura per narrare e cogliere l'appartenenza familiare dell'individuo nel tempo. Il cronogramma si propone all'interno di questa tradizione, utilizzando il tempo come strumento epistemologico, come chiave di lettura delle storie familiari e terapeutiche, come una mappa per riflettere e per agire. In questa prospettiva, si propone di aiutare a penetrare negli eventi delle storie trigenerazionali, a cogliere i significati simbolici che si strutturano nel tempo attraverso delle convenzioni trans generazionali, a fornire strumenti e risvolti operativi a chi lo utilizza. Partendo da una strutturazione descrittiva, il cronogramma è uno strumento, sintattico, semantico e pragmatico, da utilizzare prevalentemente in tre contesti: nell'ambito clinico, dove consente una lettura diagnostica delle storie, incide sull'azione terapeutica e potenzia il lavoro di supervisione; nell'ambito formativo, dove aiuta a ricostruire i processi personali e familiari utili nel processo di costruzione dell'identità dell'apprendista terapeuta; nell'ambito della ricerca, dove si propone come strumento per la raccolta e l'organizzazione di dati sulle famiglie e sui processi terapeutici. -
Up & down. Solitudine e potere nella coppia
Il presupposto di ogni relazione sta nel diritto di ogni essere umano al riconoscimento della propria unicità. Sentirsi unico e riconosciuto nella propria originalità significa, infatti, sentirsi soggetto. A questa nozione perveniamo solo grazie alla relazione con l'altro. Ma sentirsi unico comporta sentirsi anche, per certi versi, inevitabilmente solo. Perciò, conquistare il diritto a sentirsi soggetto richiede, oltre ad affrontare la relazione con l'altro, anche di tollerare la solitudine che l'essere soggetto comporta. Non è sempre facile, particolarmente in una relazione intima come quella di coppia. Ci uniamo nell'illusoria attesa di non sentirci mai più soli, ma inevitabilmente sperimentiamo, prima o poi, momenti di doloroso isolamento. Per uscirne, siamo tentati di barattare la nostra unicità per abbandonarci al conformismo e all'inautenticità, oppure rischiamo di soggiacere al potere dell'altro, o ancora, e più frequentemente, reagiamo cercando di ridurre il partner a oggetto del nostro potere, di costringerlo a concedere ciò che sembra negarci e che riteniamo all'origine della nostra solitudine. Per quali vie solitudine e potere si intrecciano nella coppia? Quali ne sono le manifestazioni? In che modo questa realtà complessa affonda le sue radici in una storia multigenerazionale? Come possiamo cercare di scioglierne i nodi? Questo libro rappresenta un tentativo di fornire qualche indicazione per rispondere a queste domande. -
Aspetti economici e gestionali delle imprese di e-learning nell'economia della conoscenza
La crescente attenzione rivolta alla tematica dell'e-learning è connessa ai rilevanti vantaggi che tale modalità di apprendimento consente di ottenere nell'ottica della formazione continua, la quale costituisce un'esigenza sempre più diffusa. Si osserva infatti che gli individui e le organizzazioni si confrontano e interagiscono con un ambiente caratterizzato da repentini e continui mutamenti e da crescenti livelli di complessità; si assiste pertanto alla riduzione del ""ciclo di vita"""" delle conoscenze e delle competenze sviluppate. L'e-learning rappresenta peraltro un business particolarmente interessante, al quale partecipano varie tipologie di operatori - in molti casi appartenenti a settori connessi (ICT, editoria, produzione multimediale ecc.) -, i quali sono motivati dalle opportunità di qualificare l'offerta formativa, raggiungere nuovi target potenziali o diversificare il portafoglio di attività. Appare chiaro, tuttavia, che in Italia le potenzialità di sviluppo di questa metodologia formativa non sono ancora espresse in modo adeguato. È plausibile affermare che alla crescita degli investimenti in e-learning non ha corrisposto una contestuale """"crescita culturale""""; ciò può essere osservato sia con riferimento alla domanda, sia all'offerta.""