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Quindicesimo rapporto sulle migrazioni 2009
Da quindici anni il Rapporto sulle migrazioni rappresenta un utile e puntuale strumento per conoscere e approfondire i diversi aspetti della realtà migratoria italiana e internazionale. Il volume analizza, come di consueto, alcuni ambiti di particolare rilievo quali il lavoro, la scuola, la situazione abitativa, la sanità, in riferimento a una popolazione che nel 2009 arriva a sfiorare i 5 milioni di presenze. -
Lavoro di comunità e intervento sociale interculturale
Lo sviluppo di comunità, inteso come un processo finalizzato al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche di una comunità, attraverso la partecipazione attiva dei suoi membri, è un intervento teso alla promozione della qualità della vita delle comunità. È utile precisare però che i programmi di community development sono solo una categoria di interventi tesi a migliorare la qualità della vita di una comunità: interventi sulle condizioni, che modificano le condizioni di vita dei destinatari; interventi sui soggetti, che potenziano le competenze delle persone; interventi sullo sviluppo di comunità, che mirano a sviluppare nei cittadini le capacità di individuare e risolvere i problemi e di cambiare le proprie condizioni di vita, in relazione ai propri bisogni. Un intervento di community development consiste, dunque, nell'accrescere la partecipazione attiva dei cittadini, cui consegue un aumento del potere e del controllo sulle proprie condizioni di vita. Muovendo da questa premessa, due gruppi di lavoro - uno promosso presso l'Università di Malaga in Spagna, uno presso l'Università di Palermo in Italia - hanno deciso di confrontare modelli di ricerca e di intervento, progettualità, percorsi formativi, letture di problemi e processi. I saggi contenuti in questo volume rappresentano un primo tentativo di sistematizzare questo processo di confronto, ma anche la misura tangibile di sinergie e di ""contaminazioni"""" fra diverse scuole di pensiero e culture dell'intervento."" -
Italiani e forze armate
Il volume consiste in una raccolta di scritti sui complessi e multiformi rapporti esistenti fra le Forze Armate e la società nazionale. Gli articoli sono raggruppati in quattro sezioni. La prima riguarda i nuovi compiti che vengono affidati alle Forze Armate nelle cosiddette operazioni di pace. Particolare attenzione è rivolta ai problemi connessi al peacebuilding ed al coordinamento con le organizzazioni non governative e con i comandi internazionali. La seconda parte riguarda la geopolitica e gli interessi nazionali italiani, nonché i problemi che si pongono in Italia alla pianificazione della politica estera ed alla condotta strategica degli interventi militari. La terza sezione riguarda problematiche specifiche alla condizione militare, dai problemi della leadership alle ricorrenti tentazioni sindacali e restauratrici nelle Forze Armate. Particolare attenzione è dedicata al dibattito - molto sviluppato dal termine della guerra fredda - sui modelli di convergenza e di divergenza fra i militari ed i civili. La quarta ed ultima parte tratta di due aspetti della storia patria che ancora influiscono sulle realtà militari italiane: la contrapposizione e la composizione della guerra di popolo e della guerra regia nel Risorgimento, e la strategia ed i rapporti fra militari e politici nella prima guerra mondiale, incluso il tema dell'apoliticismo delle Forze Armate, dibattuto dal dinamico ""modernismo militare"""" dei primi anni del Novecento."" -
Ina Casa Tuscolano. BIografia di un quartiere romano
Edifici in linea, cortili, torri disegnano parte di quella periferia romana che, tra gli antichi acquedotti, giunge fino ai Castelli Romani, dando forma al più grande quartiere capitolino del piano Ina Casa: il Tuscolano. Nell'Italia del secondo dopoguerra, obiettivo del piano è incrementare l'occupazione operaia attraverso la costruzione di case per lavoratori. Gli alloggi realizzati rispondono a un modello urbano e sociale ben preciso, quello del quartiere: articolazione tra spazio individuale e collettivo; oggetto di studio privilegiato della ricerca architettonica, urbana e sociale. A lungo ignorato dalla storiografia, in anni recenti si è assistito ad una vera e propria riscoperta del piano Ina Casa, nato per affrontare problemi di cui si riconosce ancora oggi l'attualità. D'altra parte, il valore architettonico di molte realizzazioni - tra cui la celebre unità d'abitazione orizzontale di Libera - pone importanti questioni legate al recupero. -
I cappelli della regina
I Documenti Raccontano Autunno 1917, Roma, Villa Savoia. ""Mi hanno detto che lei crea dei bellissimi cappelli, ma è anche moglie di un ufficiale dei bersaglieri, al fronte dall'inizio della guerra"""": così la regina Elena accoglie Maria Casalini, modista con negozio a Milano. È il culmine di una passione creativa, nata a Parma, in una famiglia segnata dalla difficoltà di vivere, e proseguita a Milano fino al prestigioso atelier di via Monte Napoleone. La vicenda di Maria si intreccia con la storia d'Italia tra Otto e Novecento: dai moti socialisti, all'""""inutile strage"""" della Prima guerra mondiale, cui partecipa, come ufficiale, il marito di Maria, Arnaldo Casalini. Questa è infatti anche la storia di un grande amore: da una parte, la modista dotata di grande estro, intuizione e volontà di emergere, al contempo moglie, madre, e geniale lavoratrice; dall'altra il bell'ufficiale, poi contabile alla Campari di Milano, sempre amato, ma più pensieroso e riflessivo. Se in tutto ciò esiste possibilità di scontro, Maria saprà mediare, convincere, rischiare e, quando occorre, rinunciare, facendo vincere il profondo amore e la passione che ha legato due personalità così diverse eppure così vicine. Intorno, una folla di personaggi, che disegna un affresco di quella lontana Italia, dalla sonnolenta, bonaria e opima provincia parmigiana alla grande città che provava a diventare metropoli europea."" -
Condividere competenze nelle organizzazioni. Un modello di intervento nelle banche
La crisi che il Paese sta attraversando pone radicalmente in discussione anche gli approcci ed i modelli di consulenza mana-geriale adottati dalle imprese, i sistemi di gestione e le metodologie, e soprattutto le 'culture' che questi veicolano: l'ideologia del successo cara a tanti 'guru' internazionali, le 'competenze di successo', certe visioni della leadership e della qualità del servizio. Occorre ripensare i modelli di intervento, ed ancora prima le concezioni del lavoro e dell'organizzazione che li ispirano. Il volume descrive un esempio concreto di come possa essere realizzato tale percorso di ridefinizione in un ambito specifico: la formazione e lo sviluppo professionale, l'apprendimento e la condivisione di competenze 'tacite' nelle Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia-Romagna. Nel testo si racconta in che modo si è operato per trasformare l'apprendimento e lo sviluppo di competenze e la loro condivisone tra lavoratori esperti e giovani neo-inseriti in una pratica organizzativa concreta. Il volume si conclude con alcune valutazioni sui problemi incontrati e sui punti di forza del metodo adottato, che costituiscono una risorsa preziosa per apprendere dall'esperienza. -
Progetto & multisensorialità. Come gli oggetti sono e come ci appaiono
Viviamo in un'epoca in gran parte dominata dalla specializzazione. Lo richiede lo sviluppo tecnologico, la sofisticazione dei mezzi di ricerca e di produzione, lo esige la complessità degli interventi. La cultura del progetto non fa eccezione. C'è lo specialista delle forme, quello del colore, quello delle luci, quello del suono, eccetera. E in tal modo, il progetto si articola in specialismi sempre più in dettaglio, che sembrano guardare la realtà solo con una lente d'ingrandimento. Ma nel progettare occorre invece guardare ""con il grandangolo"""". Poche sono le discipline che tentano di usarlo: sono quelle che non fanno riferimento ad aree professionalizzanti ma ad aree problematiche, che utilizzano e finalizzano tutti i saperi necessari ai loro obiettivi, allo scopo di ritrovare la trasversalità fra i vari approcci disciplinari al progetto. Questo libro vuole approfondire il mondo del percepito allo scopo di fornire agli operatori del progetto strumenti sugli aspetti sensoriali che rimangono relegati nell'ambito degli specialisti e sono sviluppati in corsi di studio altrettanto specialistici che difficilmente si occupano della trasversalità del sapere. Esperti in diverse discipline - del colore, della luce, della forma, della materia, del suono, dell'odore e del sapore - hanno indagato sul ruolo che la dimensione multisensoriale riveste nella loro disciplina e sulla dialettica fra aspetti sensoriali diversi."" -
Le nuove frontiere dell'integrazione. Gli immigrati stranieri in Toscana
Da quando l'immigrazione è divenuta uno dei fenomeni sociali più rilevanti del nostro paese, l'integrazione non è solo il tema principale a cui si guarda con grande attenzione ma anche un percorso irrinunciabile per la nostra società. L'integrazione necessita tempo, è una meta che non si acquisisce una volta per tutte, ma che viene costantemente perseguita; si declina a livello economico, culturale, sociale e politico. Proprio per questa sua natura multidimensionale, se si limita a un solo ambito, essa sarà necessariamente parziale. Ciascuna di queste dimensioni darà infatti vita a gradi diversi di integrazione, posizionati nel tempo in modo diacronico. L'integrazione, infine, è bidirezionale in quanto non riguarda solo gli immigrati ma anche e congiuntamente i cittadini del paese ricevente. Il volume propone una analisi della complessità dei processi di integrazione seguiti dagli immigrati presenti in Toscana cercando di evidenziare come la regione si collochi nel panorama nazionale e come, a livello locale, possano svilupparsi dinamiche specifiche e contestuali. Nonostante i quadri normativi di riferimento, le politiche sociali adottate a livello nazionale, le campagne di stampa che possono contribuire a un approccio stereotipato dell'immigrazione, l'integrazione è infatti sempre un fatto locale: ci si integra nel territorio, nella società e nella città in cui si vive e non in un luogo astratto. -
Dal brief di agenzia al piano mezzi. Scrivere i documenti della strategia di comunicazione
Sulla comunicazione sono stati scritti numerosi trattati da parte di svariate categorie coinvolte, da filosofi a sociologi, da linguisti a esponenti del marketing. Questo libro si differenzia dagli altri testi teorici e vuole essere una concreta alternativa per tutti coloro che intendono sapere cosa scrivere nei documenti della strategia di comunicazione e come scriverlo. Una guida preziosa per il lettore nella stesura dei documenti indispensabili al communication manager, che si sofferma a: individuare gli obiettivi di comunicazione dell'azienda; comprendere la funzione di tutti gli ""attori"""" interni ed esterni; definire le necessarie attività di comunicazione; trasformarle in documenti strategici al servizio dell'azienda; scegliere gli strumenti pratici di azione. Un manuale di rapida e facile lettura, corredato da numerosi esempi pratici, case history, modelli e schemi di riflessione rivolto a tutti coloro che, ai diversi livelli e nelle differenti funzioni aziendali, hanno il compito di comunicare la comunicazione e di condividerla: responsabili marketing e comunicazione, product e brand manager, responsabili relazioni esterne, agenzie di pubblicità ed imprenditori."" -
Novesi. I personaggi che hanno contribuito a cambiare il volto della città
Imprenditori, politici, ma anche giovani sportivi, presidenti di associazioni di volontariato e culturali, il maresciallo dei Carabinieri e il comandante della polizia locale, il parroco e il giovane coadiutore. Sono loro, con tutti gli altri cittadini, che fanno la storia del paese, o meglio: sono loro che rendono vivo il paese. Un paese, Nova Milanese, che negli ultimi anni è cambiato conquistando con dignità l'appellativo di ""città"""". Questo libro vuole rendere omaggio a tutti quei novesi, o naturalizzati tali, che nell'ultimo decennio con il loro operato hanno contribuito alla crescita del paese. Un libro di interviste, interviste informali, realizzate di fronte ad una tazza di caffè. Interviste che non vogliono essere assolutamente invadenti ma che vogliono offrire agli interlocutori l'occasione per raccontarsi un po' al di là del ruolo che ricoprono e dell'immagine che gli altri sono abituati a vedere. Qualcuno si è raccontato con grande confidenza e semplicità, qualcun altro con un po' più di ritrosia e timidezza, qualcun infine, ha fatto fatica a """"smettere"""" i panni ufficiali, ma tutti hanno accettato l'invito."" -
La finanza locale in Italia. Rapporto 2009
Il Rapporto sulla Finanza Locale in Italia, frutto della collaborazione di cinque istituti di ricerca nazionali e regionali, è giunto nel 2009 alla sua quinta edizione mantenendo inalterata la sua struttura articolata in tre parti. La prima, dedicata agli andamenti più recenti della finanza di Comuni e Province, intende offrire il massimo aggiornamento possibile di dati e informazioni riguardanti il tema complesso ed articolato della finanza locale. La seconda parte contiene, invece, approfondimenti monografici sui principali problemi che gli enti locali devono affrontare per garantire uno sviluppo locale ""compatibile"""" con le esigenze di bilancio imposte dal patto di stabilità, con una normativa in continua evoluzione e, non ultimi, con le nuove regole che il federalismo va via via delineando. La terza parte è infine dedicata ad argomenti di respiro """"europeo"""" con saggi riguardanti il decentramento e le riforme connesse, prendendo come riferimento casi esteri. La pubblicazione, come di consueto, vuole rappresentare un contributo di analisi e di lavoro per gli attori del sistema pubblico locale che fornisca anche spunti di riflessione e proposte per risolvere le criticità di questo livello di governo."" -
43° rapporto sulla situazione sociale del paese 2009
Il 43° Rapporto prosegue l'analisi e l'interpretazione dei più significativi fenomeni socioeconomici del paese, individuando i reali processi di crescita della società italiana. Su tali temi si soffermano le «considerazioni generali» che introducono il rapporto. Nella seconda parte, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell'anno. Nella terza e quarta si presentano le analisi per settori: dalla formazione al lavoro, dal welfare e la sanità, alle politiche pubbliche. -
La sanità della Lombardia. Il sistema sanitario e l'attività ospedaliera nel periodo 2003-2008
Nella trentennale e travagliata storia del Servizio sanitario nazionale (Ssn) italiano, nato con la Legge 23 dicembre 1978 n. 833 nel tentativo di applicare al nostro paese il modello di welfare sanitario britannico nato come ""modello Beveridge"""", la Lombardia ha introdotto con la Legge Regionale 11 Luglio 1997 n. 31 una innovazione per molti aspetti radicale. Integrando i principi generali di universalità e solidarietà posti alla base del Ssn con quelli di sussidiarietà e libertà di scelta, infatti, la riforma sanitaria lombarda ha espresso una nuova visione dei rapporti fra Sistema sanitario e cittadino-utente e dei rapporti fra il livello di governo (Stato/Regione) e la rete degli operatori (Asl e Aziende ospedaliere di diritto pubblico e di diritto privato).Questa nuova concezione, che fra l'altro affronta per la prima volta il problema del conflitto di interessi introdotto nella sanità italiana con la L. 833/78 e presente in tutte le altre Regioni, porta la Lombardia a promuovere un modello di sanità aperto e pluralistico, nel quale il centralismo programmatorio tipico dei modelli di tipo Beveridge viene superato, o almeno grandemente attenuato, dall'introduzione di strumenti che conferiscono, almeno in parte, un maggiore potere al cittadino/paziente, limitando così la discrezionalità politica e il peso delle burocrazie e dell'organizzazione."" -
Cannabis e problemi sanitari
La cannabis è la sostanza illecita più utilizzata nel mondo, dove si stima che nel corso dell'ultimo anno l'abbiano consumata almeno 159 milioni di persone. Il consumo è maggiore nelle aree urbane rispetto a quelle rurali, risulta più elevato per i soggetti con meno di 35 anni e per i maschi, inizia verso i 15 anni ed aumenta sino ai 23 per poi diminuire, è più frequente tra chi fuma sigarette e risulta diffuso non solo nei luoghi del divertimento notturno, durante avvenimenti musicali o in determinati contesti giovanili, ma anche tra i lavoratori. La sostanza viene utilizzata prevalentemente per l'effetto rilassante, per il piacere che provoca e per migliorare la socialità, con differenze rispetto al genere e all'età. Mentre la dipendenza da cannabis è il più comune tipo di dipendenza dopo alcol e tabacco riportata nelle ricerche sulla salute mentale nelle società sviluppate. Va comunque rilevato che, con l'eccezione degli incidenti stradali, incidono molto gli stili di vita di alcuni utilizzatori e la maggior parte dei danni sono sperimentati da una parte limitata dei soggetti che diventano consumatori regolari della sostanza. Il volume è suddiviso in quattro sezioni tematiche: studi epidemiologici, rischi e trattamenti, stili di consumo e utilizzo terapeutico. Riporta inoltre i risultati di studi recenti sui problemi collegati al consumo e relativi a uso di cannabis e psicosi, ricoveri ospedalieri, accessi al Pronto Soccorso, rischio di mortalità. -
Ecodistretti 2009. Made «green» in Italy: le politiche ambientali dei sistemi produttivi locali e dei distretti industriali
La pubblicazione presenta i risultati della ricerca Ecodistretti, che effettua un'analisi delle politiche di eco-innovazione che vengono realizzate dai sistemi produttivi locali e distretti industriali italiani. Il volume intende fornire al lettore una rassegna dettagliata delle esperienze e buone pratiche che i cluster d'impresa stanno realizzando in materia di gestione ambientale e green economy, mettendo in evidenza gli aspetti di eccellenza, ma anche le situazioni di criticità. Il tema dell'innovazione ambientale praticata dai cluster d'impresa è oggi uno dei fattori più interessanti per comprendere quali siano le migliori strategie da realizzare per poter uscire dall'attuale crisi economica. Per questo motivo i promotori e autori del rapporto non si sono limitati a presentare una rassegna di esperienze, ma hanno voluto fornire anche analisi e riflessioni sull'efficacia degli strumenti e strategie realizzate fino ad oggi dal sistema delle imprese nazionali. Nel testo sono inoltre contenute proposte operative per l'attuazione, nei cluster nazionali, di un percorso che gli autori definiscono ""made green in Italy""""."" -
Il segreto della vecchiaia. Una stagione da scoprire
Esiste un segreto che permetta, in età di vecchiaia, un approccio sereno e una buona qualità di vita? Da alcuni decenni questo tempo di vita è oggetto di ricerche da parte di studiosi di diverse discipline scientifiche. L'allungarsi della età media della vita ha come conseguenza positiva un aumento dell'ultima parte dell'esistenza, ma anche una serie di limitazioni personali e sociali, fisiche e psichiche che rendono questa ""stagione della vita"""" un tempo spesso subìto e vissuto con difficoltà. Il testo, da più prospettive disciplinari, tratta il tempo della vecchiaia e, come in un caleidoscopio, offre visioni differenti per una buona qualità della vita. Più che di un unico segreto, esistono infatti dei suggerimenti che anche le scienze umane sono in grado di offrire, pur nella consapevolezza che le esperienze, gli esempi, le indicazioni, anche scientificamente fondate, non portano a risultati sicuri quando si tratta di eventi legati all'unicità della persona; ogni persona, infatti, invecchia a modo suo e con esiti diversi. Il segreto per una serena esistenza fino agli ultimi giorni è frutto della """"scoperta"""" che ad ogni singolo è riservata; forse, come suggerisce il presente volume, è lo stesso segreto della vita, che va continuamente ricercato in ogni momento dell'esistenza; la vecchiaia è infatti il risultato di un progetto esistenziale che comincia fin dall'infanzia."" -
Giovani, cultura e famiglia
Il transito dal modernismo al postmodernismo, ha propiziato una evidente frattura presso l'intero sistema dei valori, conseguente all'ondata travolgente del dinamismo culturale ed in particolare del progresso delle tecnologie e della loro prepotente invadenza. Da codesto processo discende la crisi in atto, convalidata dalla desublimazione dei vincoli duraturi e stabili e dalla svalutazione delle strutture panottiche di sorveglianza: famiglia, chiesa, scuola e partiti, che rappresentavano il cemento della società. Con una celerità mai registrata nel corso della storia dell'umanità, nell'ultimo mezzo secolo si sono affermati tanti mutamenti, ancora in atto, che, richiamando una categoria culturale freudiana, hanno emarginato la società genitale, strutturata su norme e valori certi, ed hanno affermato quella pregenitale, dove risalta il primato del relativismo etico ed ideologico sul quale si struttura l'individualismo neonarcisistico, che assurge a nuovo stile di vita. Le relazioni di coppia, interessate da una rivoluzione culturale che libera la donna dalla atavica egemonia maschile e riconosce ai figli nuove possibilità e nuovi diritti, in un clima di inusuale democrazia, offre aperture ed innovazioni che affrancano gli individui dal pesante fardello che avevano portato i loro predecessori e più leggeri e più liberi si riversano per le strade del mondo, affrancati dai doveri e dalle norme del passato. -
Responsabilità sociale d'impresa e dottrina sociale della chiesa cattolica
Parlare di responsabilità sociale d'impresa è divenuto quasi un obbligo per tutti coloro che si occupano di aziende; proprio la grande diffusione di studi e applicazioni pratiche può fare sì che si proceda in modo un po' troppo trionfalistico, acritico ed astorico, rischiando di perdere di vista tutta la complessità, e talvolta la problematicità, legata al concetto di responsabilità sociale. É fondamentale pertanto approfondire l'analisi e la conoscenza delle basi etiche, talvolta differenti, che stanno alla base di studi ed applicazioni pratiche della responsabilità sociale d'impresa. Il presente lavoro studia le basi etiche della CSR secondo la Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica (DSC). In questo modo si arricchisce la DSC dell'apporto strumentale e concettuale di studi e applicazioni pratiche connesse alla responsabilità sociale, mostrando come questi non possano che basarsi su solidi principi etici e antropologici (per il credente fondati in ultima analisi su una Realtà Ultima Trascendente). Si contribuisce inoltre ad evitare che la responsabilità d'impresa poggi su basi deboli, che potrebbero farla scivolare, a parere di questo lavoro, verso applicazioni più strumentali, o conformi alla moda, che etiche in senso proprio. -
Il costo dei figli. Quale welfare per le famiglie?
Con questo volume inizia la nuova serie del Rapporto Cisf sulla famiglia in Italia che presenta i risultati della prima edizione di una propria indagine originale, che verrà ripetuta ogni due anni, su un campione di oltre 4.000 interviste statisticamente rappresentativo delle famiglie italiane. Il tema di questo Rapporto è il costo dei figli, affrontato come costo della famiglia, non concepito in termini meramente economici ma in un quadro di scelte culturali, sociali e politiche. Oltre alla distinzione tra costi di mantenimento (bisogni di base: alimenti, vestiario, igiene, istruzione) e costi di accrescimento (o allevamento: beni non indispensabili, oltre che il 'tempo dedicato'), il costo dei figli viene qui valutato a partire dall'idea che questi siano un valore il cui costo varia a seconda che lo si consideri un bene di investimento o di consumo, un bene meritorio o relazionale. Il Rapporto indica quali siano le implicazioni sulle politiche sociali e sul modello di Stato sociale che possiamo e dobbiamo auspicarci. Si tratta di smascherare le ipocrisie di una società che dice di amare i figli, ma è poco disposta a pagarne i costi. Siamo ancora lontani dall'avere una società sussidiaria nei confronti della famiglia con bambini. Il rischio di fondo è molto evidente: se l'Italia non organizza il suo sistema di welfare a misura dei figli andrà incontro a un progressivo impoverimento dato dall'invecchiamento della popolazione e dalla precarizzazione. -
Piatto pieno, piatto vuoto. Prodotti locali, appetiti globali. Atti della 3ª Giornata di studi «Le ricchezze dell'Africa». (Milano, 2 aprile, 2008)
L'Africa è celebre perché là il cibo, di tanto in tanto, manca. Le carestie, la siccità e le guerre determinano una fame da morire. Una fame nera. Le persone più sensibili sono rimaste davvero impressionate dall'immagine dei bimbi con il ventre gonfio, gli occhi teneri, le labbra assediate delle mosche. Ma tutta la commozione serve solo a raccogliere fondi, l'emozione non basta. Serve anche e soprattutto, capire. L'Africa è nota anche per la qualità, la varietà e la quantità di tutto il cibo che c'è. Cibo importante, interessante.