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Il servita melanconico. Paolo Sarpi e l'«arte dello scrittore»
Il volume si prefigge di ripercorrere il complesso itinerario di Paolo Sarpi scrittore. Medico dell'animo, pensatore che si inserisce originalmente nel filone della riflessione secentesca sul comportamento umano, consultore in iure della Serenissima, storico acuto e di profondo respiro intellettuale, fra' Paolo condensa nella sua prosa una vera e propria enciclopedia di ""professioni"""" che si intersecano indissolubilmente. In lui l'arte dello scrittore rivela di tener fede a un convincimento severo, secondo cui """"la materia de libri par cosa di poco momento perché tutta di parole; ma da quelle parole vengono le opinioni del mondo, che causano le parzialità, le sedizioni e finalmente le guerre""""."" -
Il viaggio di Alice. Una sfida controcorrente
Le avventure di Alice si possono leggere da infiniti punti di vista e soprattutto si possono leggere a ogni età. Si possono, infatti, leggere a due anni: o meglio a due anni si possono ascoltare per poi ""rileggerle"""" da soli seguendo le immagini del libro. Poi si possono leggere a sei/sette anni, quando la lettura inizia a non essere più un segreto per pochi: e a quel punto bisogna avere una buona traduzione per bambini, perché i bambini vanno accompagnati con garbo nella lettura. Poi si può ricominciare a undici anni: a questo punto Alice è molto coinvolgente, specie quando entra nello Specchio, perché se ne comincia a cogliere il lato """"matematico-logico"""", quel mistero che rimanda a un significato che va al di là della storia e che va cercato, indagato, oltre le righe, quasi come in un giallo da risolvere. A vent'anni Alice è un gioco, superbo, di logica. Infine, da """"grandi"""", Alice è un mistero che si svela, con significati differenti, ogni volta che si riprende il libro in mano. In Alice la soluzione è strettamente legata alla capacità del lettore di porsi delle domande: Alice vive con noi e insieme al nostro sguardo si trasforma. Non è per nulla tranquillizzante, come d'altra parte non lo è l'esistenza: può esser affrontata con passione oppure ci si può lasciare travolgere; si può mirare a essere, oppure si può mirare ad avere. Alice, ovviamente, ci accompagna sulla prima strada."" -
Come vendere il riso ai cinesi. Guida pratica al marketing interculturale verso la Cina per le piccole e medie imprese italiane
Il marketing interculturale è in grado di supportare imprenditori e manager nella creazione di un brand davvero globale, necessario se si vuole costruire una strategia di mercato a lungo termine in Cina, e di guidare nell'individuazione del giusto target attraverso valutazioni di tipo geografico, socio-demografico, psicografico e comportamentale. Fornisce indicazioni sulla consapevolezza dei consumatori e sulle componenti di costo da prendere in esame per determinare un prezzo di vendita; aiuta a capire il media ideale per promuovere i propri prodotti e servizi, chiarisce che in certe zone la radio è più diffusa della televisione e che, in determinati contesti, la sponsorizzazione di un evento può avere più risonanza di una pagina pubblicitaria su un giornale. Il marketing interculturale scandaglia i canali specifici del paese e individua quelli maggiormente funzionali alle esigenze della vostra azienda. Non fate l'errore di basare le vostre scelte su supposizioni, pregiudizi o informazioni di seconda mano senza verificarne la fonte, la credibilità e soprattutto il livello di aggiornamento, e non improvvisate una strategia affidandovi a ciò che avete appreso lavorando con altre realtà: in un paese come la Cina:questo può far naufragare anche il miglior dei business. -
Wellness organizzativo. Benessere e capitale umano nella Nice Company. Esperienze e strumenti a confronto
Si parla molto di benessere, e questo indubbiamente è un segno del grado di diffusione del malessere. Si parla molto di benessere dei singoli individui, ma poco si parla di benessere organizzativo. È da questo semplice assunto che è nata l'idea di questo libro, che presenta un approccio originale e innovativo nella letteratura manageriale. Con il termine ""Wellness Organizzativo®"""", gli autori intendono un nuovo modello di gestione delle organizzazioni, basato sulla massima valorizzazione, soddisfazione ed energia delle persone. Oltre alla descrizione del sistema e degli strumenti del """"Wellness Organizzativo®"""", il libro racconta dalla viva voce dei protagonisti alcuni casi concreti e significative esperienze di benessere in azienda, da Bmw a Ikea, da Ibm a Martini & Rossi, passando da una PMI, la Robur, fino alla Luxottica, che rappresenta il simbolo delle nuove politiche di welfare aziendale e di coinvolgimento dei collaboratori. Il libro inserisce le pratiche di """"Wellness organizzativo®"""" all'interno della discussione sulla opportunità di introdurre nuovi modelli di misurazione del Pil e sulla necessità di aggiornare indicatori e parametri che valorizzino la qualità della vita e il capitale sociale e relazionale. Un dibattito aperto che rafforza l'idea e le pratiche di benessere organizzativo, per la realizzazione di un nuovo modello di azienda, che gli autori chiamano la """"Nice company©"""", un modello di impresa etica e redditizia, che guarda al futuro e all'innovazione."" -
Internazionalizzazione e agroalimentare. Potenzialità e ipotesi di valorizzazione dei prodotti tipici mantovani
Internazionalizzazione è termine molte volte utilizzato in luogo di globalizzazione, specie quando si fa riferimento agli effetti economici e culturali di un mondo sempre più interconnesso. L'internazionalizzazione dell'agroalimentare viene applicata sui prodotti, dell'agricoltura e dell'industria di trasformazione, predisponendo tutti gli elementi utili perché essi possano essere venduti con meno difficoltà sul mercato internazionale. Questo volume sperimenta a livello locale-provinciale le ipotesi di valorizzazione internazionale dell'agroalimentare, come volano di sviluppo dell'intero indotto economico. L'esperienza nasce serendipicamente da una ricerca che aveva altri scopi dichiarati, come dato accidentale, quindi non sminuendo ma rafforzando il carattere innovativo nell'analisi dei diversi percorsi di internazionalizzazione per i prodotti agroalimentari. Le ipotesi che il volume propone sono interessanti sul livello locale specifico oggetto di studio, potendo altresì rappresentare una base significativa di riproducibilità per altri contesti geografici. La commistione tra innovazione e tradizione, tra tipicità e tecnologia, tra tecniche avanzate e sistemi originali tradizionali, è in un contesto dominato dalle spinte mondializzanti di un mercato che nonostante gli effetti perversi tuttavia non rinuncia all'istanza qualitativa. Essere presenti sulle tavole del mondo, per noi italiani, non è un'opzione ma una sorta di destino. -
Contro la criminalità organizzata in Europa. Una prima valutazione delle politiche penali ed extrapenali
È possibile misurare l'efficacia e/o l'efficienza degli strumenti penali ed extra-penali contro la criminalità organizzata nel nostro come in altri Paesi? Se sì, come? Qual è lo stato dell'arte in materia? Quali metodi e quali indicatori sono stati impiegati e quali si potranno utilizzare in futuro? Come valutare i costi ed i benefici di differenti opzioni politiche che possono avere un impatto sulla criminalità organizzata per procedere ad una scelta ponderata? Nel rispondere a queste domande, dopo una serie di considerazioni di carattere teorico, il volume presenta alcuni esempi, europei e nazionali, di ricerca applicata che hanno ad oggetto la costruzione di metodi e di indicatori per valutare politiche contro la criminalità organizzata, sia penali sia extrapenali. Nel libro si dibatte non tanto di ""cosa funziona e perché"""" contro la criminalità organizzata, quanto degli strumenti che la comunità scientifica ha a disposizione per determinare """"cosa funziona e perché"""", se sono sufficienti ed eventualmente come migliorarli. Il lavoro è frutto di una serie di riflessioni condotte in prevalenza da giovani criminologi nel contesto dello studio."" -
La creatività come identità terapeutica. Atti del 2º Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt
Questo volume raccoglie i contributi e i dialoghi maturati nel II Convegno della Società Italiana Psicoterapia Gestalt, svoltosi a Torino il 10-12 ottobre 2008. Organizzato grazie all'impegno di due istituti promotori, l'Istituto di Gestalt HCC (direttori Margherita Spagnuolo Lobb e Giovanni Salonia) e la Scuola Gestalt di Torino (direttore Mariano Pizzimenti), e di due istituti sostenitori, la Fondazione Italiana Gestalt (direttore Marilena Menditto) e la Formazione in Gestalt-Bodywork (direttore Peter De Veth), il convegno ha visto la presenza di molti altri direttori di scuole italiane di specializzazione in psicoterapia della Gestalt, oltre che, naturalmente, dei colleghi e allievi delle scuole. La presenza delle varie anime della Gestalt italiane con le loro talvolta spiccate differenze e il confronto nato da questo incontro costituiscono una risorsa straordinaria per lo sviluppo del nostro modello e della nostra comunità. Istituita come la casa aperta e comune per tutti gli psicoterapeuti della Gestalt italiani formati secondo precisi criteri di qualità europei, la SIPG è luogo di incontro e confronto, luogo di appartenenza che sostiene le differenze sulle imprescindibili linee di fondo poste in Gestalt Therapy. Excitement and Growth in the Human Personality da Perls, Hefferline e Goodman. -
La voce dei bambini nel percorso di tutela. Aspetti psicologici, sociali e giuridici
Il lavoro sul campo, in ambito sia socio-sanitario che diagnostico-terapeutico e giuridico, porta a costatare l'estrema debolezza dei bambini e degli adolescenti che sono bisognosi di tutela pubblica, perché non adeguatamente tutelati, nel loro percorso di sviluppo, dalle famiglie in cui vivono. La voce di questi bambini e ragazzi è flebile, quindi facilmente sopraffatta, spesso inconsapevolmente, dalla voce degli adulti che, a vario titolo, si occupano di loro. Operatori dei servizi sociali, educativi, psicologici, e giuridici non di rado, infatti, si trovano ingabbiati in diatribe ideologiche, stereotipi culturali, confusioni organizzative e procedurali, che finiscono per far scomparire la voce dei bambini, e non riconoscere il loro diritto a essere ascoltati e a essere posti al centro del disegno progettuale che li riguarda. Il bisogno di tutela dei cittadini in difficoltà e in particolare dei minori è un fenomeno in crescita a cui gli enti territoriali sono chiamati a rispondere con competenze particolari e specializzazioni sempre più raffinate, perché la scienza dello sviluppo infantile è in continua evoluzione. In estrema sintesi, possiamo dire che questo libro è un messaggio agli operatori dell'infanzia sulla necessità di amplificare la voce dei bambini fino a renderli diretti fruitori dei loro diritti, indicando concreti percorsi da seguire, con l'attribuzione di particolare efficacia, al lavoro integrato. -
Il clown professionale nei servizi alla persona. Materiali per la formazione del clown in corsia
Il clown professionale nei servizi alla persona è un operatore che integrando una solida formazione in ambito psicopedagogico ed etico-sociale con le tecniche mutuate dall'arte circense, dalla clownerie, dall'arte drammatica ed espressiva, si pone come educatore della persona che soffre, sia esso bambino o adulto, all'interno di contesti sociosanitari ed ospedalieri secondo la declinazione offerta dal concetto di alleanza terapeutica. Il testo presenta il processo di formazione di questo operatore facendo riferimento sia ai saperi teorici e teoretici fondativi sia alla loro traduzione nella prassi operativa. Saperi che si inverano in una didattica laboratoriale in cui le esperienze sono costantemente collegate alle questioni di senso e ai significati dell'agire educativo del clown in corsia nella logica del prendersi cura. Il presente saggio collettaneo vuole essere un manuale di formazione non solo per i futuri clowndottori, ma anche per coloro che, operando a diverso titolo nei contesti di cura e di aiuto, intendono approfondire il loro corpus teorico-pratico anche con le provocazioni che il Dottor Sogni lancia alla scienza medica e al più generale movimento di umanizzazione degli ambienti ospedalieri e di assistenza. -
Viaggiatori inattesi. Appunti sull'integrazione sociale delle persone disabili
"La disabilità, sia che si verifichi all'esordio della vita oppure sia un incidente di percorso, è sempre qualcosa di inaspettato per il suo presentarsi come rottura traumatica all'interno del viaggio esistenziale. La disabilità, esperienza personale inattesa, rende chi la sperimenta inatteso socialmente"""". Partendo da questo presupposto e utilizzando la teoria delle rappresentazioni sociali, Carlo Lepri presenta in questo saggio sei immagini attraverso le quali """"l'inatteso"""" viene socialmente riconosciuto: l'errore della natura, il figlio del peccato, il selvaggio, il malato, l'eterno bambino, la persona. Dall'analisi di queste figure e dal ruolo sociale che ad esse viene assegnato, l'autore introduce il concetto di """"bisogni di normalità"""" e lo presenta come fondamento di una psicologia inclusiva. Un saggio importante sui meccanismi che regolano l'inclusione sociale e un grido d'allarme per una integrazione """"in difesa""""." -
Lingua madre e lingua matrigna. Riflessioni su diglossia, bilinguismo sociale e literacy
Questo volume raccoglie una serie di contributi dedicati a questioni relative alla realtà linguistica delle aree postcoloniali (Africa, Asia, Oceania e Americhe), in cui l'incontro tra le lingue dei colonizzatori e dei colonizzati ha sviluppato varietà di contatto (pidgin e creoli), varietà locali - divenute in alcuni casi varietà standard nazionali - della lingua dei colonizzatori, dando vita, molto spesso, a contesti linguistici connotati da bilinguismo sociale, diglossia e multilinguismo. La deriva policentrica giustifica anche la complessa varietà di sentimenti conflittuali che si genera nelle comunità linguistiche colonizzate nei confronti di una lingua imposta che, sentita in principio come lingua matrigna si è, nella maggior parte dei casi, nativizzata, passando da lingua matrigna a lingua madre di quelle stesse comunità. In questa relazione dicotomica si inserisce anche la riflessione, sempre più attuale, sulla lingua letteraria, ormai non più considerata come modello per le varietà standard - in virtù delle continue escursioni verso tratti e varietà sub-standard da parte degli scrittori -, che si trasforma, in contesti postcoloniali e non, in strumento di analisi socio-culturale e politico-linguistica, favorendo discussioni su modelli e varietà da utilizzare. -
Forme e pratiche della perequazione urbanistica in Italia. Vol. 1: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria.
Il presente rapporto, articolato in sei volumi, intende rispondere all'esigenza di ricostruire un quadro unitario della molteplicità ed eterogeneità di esperienze che rappresentano il contesto operativo nel quale è stato applicato lo strumento della perequazione urbanistica. L'indagine, svolta attraverso un'ampia disamina dei contenuti fondamentali delle discipline legislative regionali, che presentano stati di avanzamento e profili riformistici profondamente diversi, si pone come uno strumento utile per comprendere le reali modalità di applicazione del principio perequativo. La restituzione del significato che ciascuna regione ha attribuito a questo istituto giuridico è integrata dall'analisi di alcuni piani urbanistici comunali selezionati al fine di mettere in luce le implicazioni e le potenzialità operative dei nuovi dispositivi di legge, nonché eventuali innovazioni in essi contenute rispetto alle indicazioni degli impianti normativi regionali. Questa duplice articolazione in disciplina legislativa e casi di studio è comune ai sei volumi, che si distinguono solo per i contesti regionali analizzati. Più nello specifico, il primo volume riguarda le regioni Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria. -
Ceti popolari. Una ricerca sulle nuove vulnerabilità sociali
Il volume si riallaccia alla ricerca su ""I ceti popolari in Italia"""", promossa dalla Fondazione Giulio Pastore tra il 2003 e il 2004, focalizzandosi però soltanto sul territorio della provincia di Siena. Oggetto della ricerca sono gli appartenenti ai cosiddetti ceti popolari, definiti da un punto di vista operativo come quei soggetti in possesso di un titolo di studio inferiore al diploma di scuola media superiore, residenti in provincia di Siena e con un'età compresa fra i 25 e i 49 anni. L'idea di concentrarsi sui ceti popolari nasce dalla constatazione che mentre esistono numerosi studi sull'area della marginalità e del disagio sociale così come, all'apposto, sul ceto medio, siano invece rari i lavori dedicati a quella parte di popolazione che vive in una situazione di - sotto molteplici punti di vista - subordinazione, senza tuttavia trovarsi per questo in una condizione di marginalità sociale. Si tratta di quella fascia di popolazione che, fino a qualche anno fa, avrebbe potuto facilmente essere identificata con la classe operaia. La ricerca si propone quindi di riportare alla luce un tema quanto mai attuale anche in una visione prospettica locale; oltre a delineare le caratteristiche, i problemi e le opportunità dei """"nuovi ceti popolari"""", il volume sottolinea il ruolo centrale che questi gruppi sociali hanno per lo sviluppo economico e sociale di un territorio."" -
Erranze. Attraversare la preadolescenza
L'intera esistenza personale è un essere-in-cammino, ma le tonalità dell'erranza si intensificano in alcuni particolari momenti della vita, in cui si accoglie l'apicalità dell'attraversamento e della trasformazione: l'età preadolescenziale è quella che, più di altre, si fa custode della delicatezza dei passaggi che hanno inizio. Il desiderio di creare legami autentici, la paura di fare scelte sbagliate, la nostalgia di un tempo che va dissolvendosi, la gioia di sentirsi autonomi: solo alcune tra le tante emozioni che caratterizzano l'erranza preadolescenziale, in quello spazio compreso tra la ""partenza"""" dalla terraferma, il distacco dai propri affetti originari e i primi """"scali"""" nella realtà circostante. La lente interpretativa dell'erranza che fa dell'attraversamento uno spazio fecondo e ininterrotto di ricerca, dell'errore una possibilità di crescita - aiuta a guardare meglio la realtà preadolescenziale, con le contraddizioni, le sfumature, i vissuti emotivi. Si tenta di superare, così, la problematicità di una condizione in cui il cammino non si mostra lineare e ben definito, e di aprirsi alla complessità di un tempo vissuto, che non si coglie se non mettendosi in ascolto dell'esperienza. La riflessione pedagogica sull'età preadolescenziale si intreccia qui con le parole e gli scritti di alcuni ragazzi e ragazze impegnati a comprendere le domande che si incontrano lungo il cammino e il senso dei diversi momenti vissuti: smarrimenti, incontri, scoperte, cadute."" -
Storia e Costituzione. Le basi giuridiche e istituzionali dei 150 anni d'Italia
Da sempre l'unificazione dei territori si fonda su un nucleo comune di regole e leggi, così è oggi per l'Europa che sta tentando di darsi una Costituzione, così fu per l'Unità dell'Italia quando lo Statuto Albertino divenne la base giuridica e istituzionale del Paese. Se i movimenti politici risorgimentali costruirono l'Italia in senso sostanziale possiamo dire che lo Statuto le diede la formalità. Per comprendere l'evoluzione dell'esperienza costituzionale italiana è quindi utile riprendere il percorso che dallo Statuto Albertino portò con fratture e continuità alla redazione della Costituzione italiana, i cui pilastri e istituti sono spesso frutto e soluzione a problemi passati. Il volume è frutto dello studio e della riflessione condotta durante i seminari sulla Storia della Costituzione repubblicana tenuti durante il corso di diritto costituzione della Prof.ssa D'Amico, e vuole essere un agile strumento di comprensione della genesi e della formazione della Costituzione Repubblicana, per studenti, curiosi o operatori dei servizi giuridici. La Costituzione è oggi al centro di un dibattito politico, invocata dai paladini della sua difesa o dai sostenitori di una radicale modifica, ma spesso entrambi gli schieramenti dimenticano le motivazioni storico-giuridiche che hanno portato alla scrittura di questo testo che costituisce il ""libretto di istruzioni"""" della nostra convivenza civile."" -
La spesa alimentare tra sicurezza, qualità e convenienza. Atti del Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori 2009
Il volume raccoglie gli atti del convegno sul tema della ""spesa alimentare tra sicurezza, qualità e convenienza"""", mettendo in evidenza come buona parte delle nostre esistenze di consumatori sia rivolta alla spesa alimentare, e sottolineando l'importanza di garantire prodotti sicuri, nutrienti e convenienti. Tra gli interventi: Massimiliano Dona, Luca Zaia, Mariastella Gelmini, Francesca Martini, Cosimo Piccinno, Carlo Cannella e altre autorevoli voci. L'incidenza della spesa alimentare sul totale dei consumi è ormai prossima al 20% del bilancio familiare: nel 2008 gli italiani hanno investito in media 475 euro ogni mese per alimentarsi, rispetto ai 466 euro del 2007. Questi dati confermano che una buona parte delle nostre esistenze di consumatori è rivolta alla spesa alimentare, il che è molto più di dire, semplicemente, che """"siamo quel che mangiamo"""". Osservando gli scaffali dei supermercati è naturale supporre che la macchina che muove il sistema alimentare contemporaneo funzioni benissimo. Ma possiamo essere certi di acquistare ogni giorno prodotti più sicuri, più nutrienti, più convenienti? La giornata di convegno in occasione del Premio 2009 è stata dedicata proprio al tema della """"spesa alimentare tra sicurezza, qualità e convenienza""""."" -
Il check-up finanziario delle PMI reggiane. Capire i numeri e la sostenibilità del ciclo gestionale d'impresa
La valutazione di efficienza gestionale, condotta secondo l'analisi dei bilanci, permette di quantificare la convenienza e la sostenibilità del ciclo d'impresa, tanto per il soggetto imprenditoriale che realizza l'investimento, quanto per i soggetti esterni che hanno relazione con l'impresa stessa. Tale analisi diventa di rilievo in particolare in situazioni congiunturali critiche, in cui è messa in discussione la sopravvivenza stessa dell'impresa, a fronte di dinamiche esogene avverse. In anni recenti, infatti, la crisi economica ha avuto un impatto anche su tessuti socio-economici locali che, storicamente, sono stati quasi pressoché estranei a situazioni di crisi diffusa. Obiettivo della ricerca è quindi quello di focalizzare l'analisi su una delle realtà economiche caratterizzate da maggior solidità strutturale a livello nazionale, cioè la provincia di Reggio Emilia, analizzando come il tessuto economico di questa risenta, o possa fare fronte, alla recessione internazionale. La ricerca è stata condotta attraverso l'analisi di un campione composto da 75 aziende del territorio locale, rappresentative delle PMI locali, cioè dell'ossatura del sistema economico della provincia di Reggio Emilia. L'analisi, condotta attraverso i dati economici, patrimoniali e finanziari emergenti dai bilanci d'impresa, a partire dal 2006, sino al 2009, consente di evidenziare tipicità reddituali e patrimoniali del sistema economico provinciale, in particolare per le PMI. -
Venticinque saggi di pedagogia
Venticinque accademici di ""ultima generazione"""" delineano, nei loro saggi, una mappa nazionale dei saperi educativi espressi oggi nelle Università, offrendo un'idea complessiva delle articolazioni che caratterizzano la """"giovane"""" cultura pedagogica universitaria. Da tale quadro essa appare interessata a raccogliere spunti da saperi confinanti, specialmente dotati di robustezza teorica, e drammaticamente confrontata con un mondo contraddittorio e precario, che chiede modelli e interventi educativi flessibili, da rimettere continuamente in discussione. Un panorama variegato, che nel volume si è voluto organizzare in cinque parti (Soggettività e intersoggettività; Tra culture; Problemi epistemologici; Generazioni; Le cose educative) sia per agevolare la consultazione, sia per avere un'idea complessiva delle articolazioni che caratterizzano oggi la """"giovane"""" cultura pedagogica universitaria. Da tale quadro essa appare interessata a raccogliere spunti da saperi confinanti, specialmente dotati di robustezza teorica, e drammaticamente confrontata con un mondo contraddittorio e precario, che chiede modelli e interventi educativi flessibili, da rimettere continuamente in discussione."" -
Venticinquesimo rapporto sull'occupazione in provincia di Trento
Le tematiche proposte e approfondite in questo XXV Rapporto sull'occupazione focalizzano inevitabilmente le ripercussioni che il protrarsi della recessione hanno determinato sul mercato del lavoro trentino nel corso del 2009 e del primo semestre del 2010. Una crisi che si auspicava di breve durata e che invece sta mettendo a dura prova il tessuto imprenditoriale e con esso anche larghe fasce dell'occupazione, ma al tempo stesso reclama un intervento pubblico, per entità ed articolazione, senza precedenti. I dati del mercato del lavoro, nello specifico, indicano che in un contesto di generale sofferenza, il prezzo più alto viene pagato dai lavoratori di sesso maschile ed in particolare dalla componente giovane e da quella immigrata della popolazione. Gli uomini sono stati più colpiti in quanto particolarmente presenti nei settori più esposti alla recessione: in primo luogo il manifatturiero e le costruzioni. I giovani hanno pagato soprattutto la mancanza di un inserimento stabile nel mercato, che li rende maggiormente esposti nel momento in cui si renda necessario procedere al contenimento degli organici. -
Informazione e management negli enti locali alla vigilia della riforma federale. La contabilità e i controlli nei comuni e nelle province italiani
La ricerca tratta un tema di particolare attualità alla vigilia dell'emanazione della legge delega per l'attuazione del federalismo fiscale: l'efficienza e l'efficacia delle amministrazioni pubbliche. Scopo del testo è di concorrere alla migliore conoscenza del modo di essere degli enti locali e di portare un contributo al processo di ridefinizione dell'intero settore pubblico italiano. La tradizionale scarsa funzionalità degli enti locali italiani verso i bisogni dei cittadini e il loro modesto grado di efficienza nell'uso delle risorse hanno portato il legislatore italiano, già negli anni '90, a intervenire con provvedimenti di revisione del loro assetto istituzionale e degli strumenti di programmazione e rendicontazione. Eppure è sensazione diffusa che i miglioramenti conseguiti, se reali, sono stati ben poco frutto delle innovazioni manageriali introdotte. Questa ricerca, nata nell'ambito dell'attività dell'Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali del Ministero dell'interno, ha indagato in modo ampio e approfondito tale realtà; se è bene che le lezioni della storia vadano considerate in sede di costruzione del futuro, i suoi risultati appaiono di interesse quando l'emanazione della legge delega per l'attuazione del federalismo fiscale rende di particolare attualità il tema dell'efficienza e dell'efficacia delle amministrazioni pubbliche.