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Fabbriche d'Italia. L'architettura industriale dall'Unità d'Italia alla fine del secolo breve
Questo libro propone l'architettura della fabbrica come una possibile chiave di lettura della storia dell'Italia industriale. Uomini e luoghi di un comparto non secondario dell'industria edilizia italiana sono indagati per frammenti, ma in una prospettiva di lungo periodo, nel tentativo di porre domande condivisibili e di misurarsi criticamente su temi troppo spesso consumati generando ambigue confusioni: la storia dell'ambiente con l'ambientalismo ideologico; la supremazia imprenditoriale legittimata dall'esistenza di una ""massa critica"""" con l'oligopolio di un'élite di «affaristi»; il mecenatismo imprenditoriale e l'arte intesa come libera espressione creativa con le strategie di persuasione al consenso e al consumo praticate attraverso l'estetica industriale e il design del paesaggio; lo scontro dialettico e costruttivo tra professionalità tecniche e manageriali, necessario per mediare istanze di benessere sociale e modelli competitivi di sviluppo produttivo, con la sua riduzione a conflitti d'interesse tra pubblico e privato."" -
Habitare. Il paesaggio nei piani territoriali
Il principio dell'integrazione del paesaggio nelle politiche territoriali è uno dei fondamenti della Convenzione europea. Questo libro riferisce alla realtà italiana la proposta di alcuni argomenti relativi alla necessità ed alla opportunità di un'adeguata concezione paesaggistica dei piani territoriali ordinari per la presa in carico di tutti paesaggi, senza eccezioni di posizione e condizione. È attraverso il paesaggio, strumento di indicazione e progettazione, nonché prodotto ambientale, sociale ed economico, che risulta esplorabile nello scenario delineato una via concreta per l'efficacia del governo del territorio nei termini della sostenibilità dello sviluppo. Se i destinatari tradizionali di un libro come questo sono gli studenti ed i tecnici che si occupano di pianificazione territoriale, per motivi ed in modi diversi, occorre che degli argomenti trattati si diffondano congrue consapevolezze anche fra i politici, gli operatori sociali ed economici ed i cittadini. Il testo è pertanto uno strumento per la didattica universitaria e per l'innovazione della pratica tecnica ed amministrativa, ma anche per la promozione di processi culturali che intendano riconoscere nel paesaggio una importante dimensione della contemporaneità. -
L' apprendimento come esperienza estetica. Una comunità di pratiche in azione
La trama, che racconta il cammino compiuto, viene costruita utilizzando la metafora del viaggio e facendosi guidare dalla figura del pellegrino. A queste immagini è affidato il compito di rievocare un particolare processo di apprendimento in grado di produrre un sapere trasformativo sul mondo. Un apprendimento, educato alla forma del tempo e della percezione, capace di fare appello non solo all'intelletto, ma ai sensi; di farsi nutrire non solo dalle idee e dai modelli, ma anche dalla prossimità e dalla concretezza esistenziale, fatta dagli incontri con i corpi dei territori, con le persone che lo abitano, con i ricordi, le passioni e le emozioni che lo fanno vivere. È a questo sapere che il libro si affida per costruire un progetto-azione capace di riaprire relazioni significative, vitali e affettive con i territori e i luoghi attraversati nel viaggio. Nel racconto si aprono delle finestre che interrompono la linearità della trama: vere e proprie schede di approfondimento, curate dai diversi partecipanti all'esperienza, in cui vengono focalizzate alcune questioni metodolociche o restituiti particolari aspetti delle ricerche svolte. Come ogni resoconto di viaggio che si rispetti il libro si conclude con una sorta di bilancio del cammino compiuto. Un bilancio che nel guardarsi indietro, rilancia in avanti, consegnando alla ""comunità di pratiche"""" problemi, e questioni da affrontare ma anche possibili piste da esplorare per costruire un possibile lavoro futuro."" -
Antiche e nuove solidarietà. Trasformazioni e persistenze nelle famiglie in Toscana
La crescita anche in Italia di forme familiari ""anomale"""" rispetto al modello di coppia nucleare basata sul matrimonio ha contribuito a un nuovo sviluppo del dibattito sul futuro dell'istituzione familiare. C'è chi parla apertamente di crisi, chi invece pensa ad una trasformazione nelle forme e nei contenuti della convivenza tra genitori e figli, capace comunque di garantire il collante della socialità anche in un ambiente complesso come quello delle società tardo moderne. In entrambi i casi, l'analisi ha tendenzialmente prediletto ottiche di tipo demografico e statistico/quantitative che, se ben danno il senso di un importanti cambiamenti nel corso del tempo, mal si prestano, da sole, a cogliere il significato che assume per gli attori coinvolti ed a comprendere le modalità concrete di """"fare famiglia"""". Quali sono oggi le dinamiche parentali in zone microimprenditoriali relativamente coese? Quali le possibili forme di policy da adottare da parte degli attori istituzionali locali e nazionali? Su questi interrogativi si sviluppa questo volume soffermandosi sui profondi processi di crisi e di riorganizzazione economica e sulle radicali trasformazioni negli orientamenti culturali e negli stili di vita delle persone."" -
Esplorando l'agire maieutico nella formazione degli adulti. Storie di un divenire
Ogni uno, fecondato, possiede un bagaglio genetico in grado di avviarlo verso una progressiva costruzione di autonomo divenire. Sovente il contesto (educativo, professionale, politico, sociale), piuttosto che facilitare questa prospettiva, rema contro: con il rischio di cristallizzare la crescita in precari stati di dipendenza e disattivare la naturale tendenza ad affrontare la vita attingendo alle personali risorse sensoriali, emotive e mentali. Carlo Romano narra come, riflettendo e interrogando il suo agire educativo, abbia progressivamente strutturato situazioni di apprendimento in cui ciascuno, a partire dall'esperienza e dal fare, potesse essere protagonista della propria evoluzione. L'incontro con la maieutica reciproca di Danilo Dolci gli fa maturare una visione della formazione proiettata oltre il tradizionale spazio/tempo d'aula: fino ove arriva l'anima di ognuno. Il prosieguo del racconto descrive come, esplorando l'agire maieutico in un percorso di formazione, sia stato possibile coinvolgere gradualmente oltre l'aula i partecipanti alla pratica riflessiva e all'autonoma produzione di conoscenza. La narrazione si intreccia con le voci di cinque protagoniste che si interrogano, insieme al formatore, su come - nei diversi contesti di vita e professionali - è possibile rigenerare quel clima di reciprocità vissuto in fase di apprendimento, attivare coevoluzione creativa, elaborare nuovo sapere. -
Scritti per l'architettura della città
Questo libro raccoglie alcuni scritti elaborati in oltre 30 anni di attività e segue di due anni la pubblicazione Progetti per l'architettura della città di cui rappresenta il naturale sviluppo e completamento. Si tratta di pensieri in corso, in cui si mettono alla prova, prima ancora che in bella forma, interrogativi che riguardano l'architettura, il suo mestiere, le sue condizioni, la sua verità rispetto alla nostra vita. Interrogativi concepiti dentro la scuola ma attenti a sottrarsi a qualunque riduzione accademica dei ragionamenti e della loro logica interna, e che saggiano la disciplina: cioè proprio quanto proviene dall.esperienza di altri, e, disciplinando problemi e difficoltà, soluzioni e varianti, si offre come base di ragionamento; una disciplina di cui si continua a interrogare il senso e i meriti, le condizioni e le attuali caricature, per verificarne l'adeguatezza rispetto alla vita reale, all'obiettivo semplice della convivialità, a cui non bisognerebbe mai rinunciare, e a cui l'architettura dovrebbe dar luogo. Le città antiche lo fanno, ci fanno sentire bene, a casa, e questo fa parte della nostra umanità, che si sta sciupando in una rincorsa ottusa dietro le meraviglie della tecnologia e del marketing territoriale. -
Il welfare come costruzione socio-politica. Principi, strumenti, pratiche
Il libro origina da alcune domande fondamentali: dopo la deliberazione pubblica (delle vecchie e nuove arene politiche) il welfare è soltanto il regno della tecnica, sottratto alla ""creatività"""" degli attori? I processi di messa in pratica delle deliberazioni pubbliche, connessi al presidio del benessere sociale, hanno un carattere politico? Se sì, quale? La tesi di fondo qui sostenuta è che, soprattutto dopo le riforme degli anni '90 e 2000, accanto a una politicità """"maggiore"""" del welfare ne esista una """"minore"""" (ma non per importanza) della quale sono protagonisti attori locali non convenzionalmente politici. Essa merita di essere riconosciuta, osservata e problematizzata. Si sostiene inoltre che la """"politicità minore"""" del nuovo sistema di welfare può essere osservata a partire dall'uso pratico e situato che gli attori locali fanno di alcuni strumenti generati nel contesto culturale del New Public Management e della governance. Fra tali strumenti uno dei più importanti è la partnership tra soggetti pubblici e privati (molto spesso senza fini di lucro) per la programmazione e la gestione dei servizi. Il ricorso alle partnership pubblico-privato nel campo del welfare genera, da un lato, un nuovo contesto organizzativo nel quale possono essere riconosciuti molti attori, principi e strumenti al lavoro, dall'altro un welfare più """"ibrido"""", ponendo così più di una sfida al principio di cittadinanza sociale."" -
Vittime immigrate. Esigenze regolative e tutela dell'identità nella società complessa
Negli ultimi trent'anni le indagini di vittimizzazione hanno conosciuto una notevole diffusione, prima negli Stati Uniti e poi in molti paesi europei, e sembrano avere assunto un ruolo decisivo nel processo di rappresentazione e comprensione dei fenomeni criminali. Non solo tali studi hanno la funzione di rilevare le percentuali dei reati subiti, facendo emergere il numero oscuro che sfugge nelle rilevazioni ufficiali, ma offrono anche informazioni importanti sulla percezione della sicurezza, sulle paure dei cittadini, sulla capacità di governo del territorio. Di frequente, però, gli immigrati sono esclusi dai campioni elaborati per condurre siffatte indagini e si può osservare che le inchieste di vittimizzazione sinora svolte in Italia non prendono in considerazione la nazionalità della vittima. Per questo motivo, uno studio che inizi a porsi il problema della corretta individuazione e rilevazione del percorso di vittimizzazione degli immigrati si colloca, indubitabilmente, in un valido e utile filone di ricerca. Il volume, che raccoglie contributi diversi ma tutti tesi a uno sforzo comune, riflette sulla nascita e sullo sviluppo della vittimologia e dei suoi fondamenti epistemologici, sui meccanismi di costruzione sociale nella formazione e nella produzione della devianza degli stranieri, sui processi di criminalizzazione, sulla presenza degli immigrati in Campania, sulla vittima collettiva e, infine, sul legame tra la vittimizzazione e il concetto di sicurezza urbana. -
Gli archivi della scienza. L'Università di Torino e altri casi italiani
Il volume raccoglie i contributi presentati durante la giornata di studio sugli archivi scientifici dell'Università di Torino tenutasi a Torino il 5 giugno 2009 allo scopo di valorizzare, a cent'anni dalla morte di Cesare Lombroso e in concomitanza con la conclusione del riordino del suo archivio e con la riapertura del suo Museo, il notevole lavoro compiuto negli ultimi dieci anni dall'Università e dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta per censire, riordinare e garantire la conservazione e la fruibilità di questi archivi, che costituiscono un insieme di grande importanza per la storia della cultura scientifica contemporanea. -
Di padre in figlio. Una ricerca etnosociologica sul turismo balneare romagnolo
Quali cambiamenti ha comportato, a livello sociale e territoriale, l'eccezionale sviluppo della costa balneare romagnola dall'avvento del turismo di massa, al suo consolidamento e alla crisi successiva? Sulle attuali dinamiche sociali e d'imprenditoria del turismo locale quanto hanno influito la repentina crescita di una domanda standardizzata e quella successiva di soluzioni sempre più complesse e differenziate in termini di servizi? Nel tentativo di rispondere, almeno in parte, a queste domande il volume presenta un percorso di ricerca qualitativa e visuale, focalizzato sullo studio e l'evoluzione di alcune località balneari collocate sulla costa adriatica: Cervia, Milano Marittima, Pinarella. In una prima fase dell'indagine sono state individuate le principali trasformazioni strutturali. Attraverso lo studio di casi di due stabilimenti molto differenti fra loro, ma gestiti fin dall'origine da famiglie autoctone, emerge come oggi il territorio cervese offre ai turisti da un lato ricchissime e illimitate possibilità di scelta, e dall'altro un autentico ""ideale"""" turistico in cui una certa cultura imprenditoriale locale viene ancora costantemente richiesta quale tratto distintivo e qualificante delle località. L'esperienza maturata all'interno delle famiglie degli imprenditori locali, e trasmessa """"di padre in figlio"""", appare pertanto essere la principale garanzia di una preciso modello turistico."" -
Celiachia, malattia sociale. Un approccio multidisciplinare alle intolleranze alimentari
In questo libro si affronta il problema della celiachia, anche se in modo differente rispetto a quanto è stato fatto finora. La celiachia è una intolleranza severa al glutine, una proteina presente in molti fra i cereali di maggior consumo da parte dell'uomo. La celiachia ad oggi è ""curabile"""" esclusivamente con la rimozione di qualsiasi frazione di glutine dalla dieta quotidiana delle persone che ne sono colpite. Questo è il primo tentativo di occuparsi del problema della celiachia a tutto tondo, analizzando quindi intanto gli aspetti del danno procurato a livello biologico - con interventi di due fra i nomi più importanti a livello mondiale fra i celiacologi psicologico, psichiatrico e sociale, con la proposta di un nuovo modello del danno della malattia che prevede anche la Sonetness, indicatore di sofferenza sociale. Gli aspetti che fanno della celiachia un oggetto di studio molto interessante dal punto di vista sociologico non sono irrilevanti, intanto per le proporzioni endemiche della crescita della intolleranza al glutine nella popolazione mondiale, con ripercussioni importanti sui mercati alimentari e sui riti dell'alimentazione a valenza relazionale e poi perché di recente in Italia, paese all'avanguardia a livello mondiale negli studi, nella legislazione e nelle forme associative a sostegno della celiachia, la stessa è stata derubricata dall'elenco delle malattie rare del Ministero della Salute per approdare in quello delle malattie sociali."" -
Exilium. Oltre la psicosi
Nel Novecento intere popolazioni del mondo sono state costrette all'esilio, in un tragico contrappunto con i genocidi, i massacri di massa, le guerre civili che hanno mutato il corso della storia del mondo. Utilizzando l'esilio come parametro interpretativo, l'autrice ci fa imbattere nei sentimenti di odio e di vergogna e in alcune condizioni della vita umana come apolidia, guerra e morte. Questa estensione è affiancata da testimonianze storiche, letterarie e teatrali che esprimono la sofferenza ""esiliata"""" nella sua contemporaneità. Avvalendosi delle riflessioni metapsicologiche incentrate sui concetti di scissione, di abolizione della percezione interna, di rigetto e diniego (i concetti freudiani di Verneinung, Verleugnung e Verwerfung) il testo sottolinea l'inevitabile ridimensionamento che tali meccanismi apportano al meccanismo della rimozione, e segnala come l'esilio dell'Io nella psicosi attraversi uno squilibrio che danneggia l'Io e che viene visto all'interno di un unico paradigma strutturale traumatico. Di qui l'autrice sviluppa l'ipotesi dell'esilio dell'Io come di una forma transizionale della mente che oltrepassa la psicosi. Si tratta di una ipotesi teorica che scaturisce da una vasta esperienza clinica, ampiamente descritta, e si riaggancia alla proposta da Freud espressa nel Compendio di Psicoanalisi, dell'esistenza di un """"angolino dell'animo"""", dal quale l'Io vigila impotente anche nei casi più tragici della vita psichica."" -
Generazione Erasmus: l'Italia dalle nuove idee
Noi italiani siamo su un bus che viaggia al buio. E nel buio abbiamo paura di tutto quello che si muove. E dire che oggi, poi, tutto si muove veloce. Si muovono i popoli, si muovono le merci, si muovono le malattie e si muovono anche i giovani. Questo libro ha l'ambizione di puntare su tre elementi: l'energia, la formazione e l'idea. L'energia: vantaggio di un'età giovane che guarda a questo periodo di stagnazione come un'opportunità. La formazione: su cui l'Europa ha puntato quando ha investito milioni e speranze in programmi di studio come l'Erasmus (ma non solo), quando ha investito con brillante visione in una formazione che leggesse oltre i confini stabiliti a metà del '600 e presto destinati ad essere spazzati via. E un'idea che, con rispetto, mette nei libri di storia il confronto tra destra e sinistra, e invece contrappone a un approccio localista (modello di gestione dell'esclusione) un approccio internazionalista (modello di gestione dell'inclusione). Vogliamo guardare al futuro in maniera costruttiva e positiva, per questo motivo il percorso di letture e approfondimenti si apre con la prefazione di Hywel Ceri Jones, fondatore del programma Erasmus: 2 milioni di studenti, 33 Paesi coinvolti (5 candidati) olre 2.200 Università aderenti. La lettura di questo libro è rivolta a tutti coloro che in ambito politico a vario titolo ""decidono""""e a quanti, studiosi o semplicemente interessati, hanno a cuore il futuro del nostro Paese."" -
Aldo Moro nella storia dell'Italia repubblicana
Aldo Moro è scomparso ormai più di trent'anni fa e la fase di storia politica del nostro paese della quale fu uno dei protagonisti assoluti appare ormai lontana e conclusa. L'atmosfera è oggi meno condizionata dalle contrapposizioni del passato, gli studiosi dispongono di nuovi e importanti materiali archivistici; diffusa è la convinzione della necessità di avviare un bilancio storiografico di un'intera stagione della storia repubblicana (e di farlo cominciando dalle sue figure più autorevoli). Eppure, l'immagine che abbiamo di Moro appare ancora, per molti versi, legata alla sua tragica fine. È il ""caso Moro"""" che finora ha attratto l'attenzione: i 55 giorni del suo rapimento hanno come schiacciato i 62 anni della sua vita. Questo volume, nato da un'iniziativa dell'Accademia di Studi Storici Aldo Moro, propone un prima riflessione complessiva sull'attività politica dello statista pugliese: fornisce un analitico bilancio della situazione degli studi su Moro e raccoglie ricerche originali di una nuova generazione di studiosi che, giovandosi di una ricca documentazione inedita, testimoniano concretamente la possibilità di superare vecchi schemi e impostazioni."" -
Gli anziani nelle nostre case e nelle nostre città. Il maltrattamento
È un dato acquisito e consolidato che l'età media delle persone si è sensibilmente elevata e che l'invecchiamento e l'anzianità della popolazione sono fenomeni generalizzati. Il volume evidenzia proprio la difficile definizione del processo di invecchiamento, fortemente influenzato da variabili storiche e socioculturali, caratteristico ormai anche dei paesi in via di sviluppo. A partire dall'interrogativo cruciale, se la città oggi sia una città anche per gli anziani, il testo analizza lo stato di fragilità in cui spesso l'anziano si trova per ragioni cliniche e psicosociali che lo collocano in un contesto di precarietà tale da non poter essere in grado di difendersi e di lottare per se stesso, stato che lo espone a possibili situazioni di trattamenti inadeguati, che possono configurarsi come reati di maltrattamento privi di ogni tutela giudiziaria, diversamente dalla realtà internazionale. Il volume è frutto di un lavoro interdisciplinare che ha analizzato le tematiche secondo piani interpretativi appartenenti alla medicina, all'antropologia, all'etica, alla giurisprudenza, alla sociologia, alla geriatria, al fine di comporre uno ""sguardo"""" il più ampio possibile. L'obiettivo è promuovere l'universal design, ossia uno stile di progettazione che renda lo spazio costruito vivibile e accessibile per ogni persona. Una organizzazione efficace dello spazio abitativo e dello spazio urbano può favorire la ricostruzione e il mantenimento dei legami."" -
Istruzioni di sano egoismo
Se avete bisogno di sentirvi indispensabili per le persone che amate e perfino per i semplici conoscenti, forse pensate che buttandovi nel fuoco per tutti, sarete più stimati e considerati. Ma il triste paradosso è che vi succede il contrario. Perché? Perché, anche se avete un cuore di farfalla, spesso vi sentite bruchi? Oppure perché il vostro destino sentimentale, o quello professionale, pur cambiando protagonisti, rispecchia sempre il medesimo copione? Ebbene, in questo libro troverete risposte alle domande che vi ponete quando il vostro altruismo in ogni cosa della vita non viene ripagato. Ma non soltanto: scoprirete come diventare sani egoisti per salvarvi dall'amore ragnatela, dalla coppia maionese e guardarvi dagli avari sentimentali: perché l'amore non è mai annullarsi e perdere se stessi. Nella seconda parte del libro, tre mosse di self-help e di manutenzione dell'anima vi aiuteranno a dare ali all'autostima, rivalutare i difetti, cogliere le possibilità ed essere, con un po' di prezioso sano egoismo, non il ciliegio più bello del giardino, ma il migliore che potreste diventare. -
Traffico d'organi. Nuovi cannibali, vecchie miserie
Le cifre ufficiali dicono che 14.000 individui ogni anno restano con un rene solo, vittime di un'organizzazione che affonda le radici in una criminalità organizzata fatta di broker e di chirurghi senza scrupoli. Gente che non possiede niente, neanche il proprio corpo, divenuto l'ultima merce di scambio. Al prezzo di mille, diecimila, trentamila euro: la tariffa varia a secondo della geografia. Il traffico degli organi, liquidato per anni dalla comunità medica come una ""leggenda metropolitana"""" alimentata dalla fantasia di povera gente e da giornalisti malati di sensazionalismo, è una storia negata quanto antica: comincia negli anni Settanta, dacché l'avvento di farmaci antirigetto potenti dilata le possibilità di successo di un trapianto di rene fra estranei. Finalmente un libro racconta questa storia, ricostruendo i fatti di cronaca e gli scandali e tenendo conto di tutti gli attori in gioco: società scientifiche, governi, medici, istituzioni sanitarie, organizzazioni dei malati. Attori che cercano, fin quando è possibile, di nascondere una verità inquietante che mette tutti sotto accusa, in primo luogo i malati, gli acquirenti illeciti del corpo altrui. Attori che quando questo traffico diventa così vasto da non essere più negabile, come sollevati dalla loro ipocrisia, cominciano a discutere di una eventuale legalizzazione, dando improvvisamente per scontata l'impossibilità di combatterlo."" -
La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento
Nella società ipercomplessa, la comunicazione, intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza, ha assunto ormai una centralità strategica in tutte le sfere della prassi individuale e collettiva. La comunicazione costituisce, sia a livello di sistemi sociali che di organizzazioni complesse, il pre-requisito fondamentale per la riduzione della complessità, la gestione del rischio, la mediazione dei conflitti, il governo di quella imprevedibilità connaturata ai sistemi stessi. Il volume tenta di individuare le categorie concettuali utili per la possibile configurazione di un modello teorico interpretativo adeguato ad un sistema-mondo sempre più basato su una razionalità limitata. L'evoluzione dei regimi democratici, (teoricamente) fondati sulla trasparenza, sull'accesso alle informazioni, sul concetto di sovranità popolare e, da un punto di vista culturale, sulla mancata definizione del rapporto tra i valori fondanti della libertà e dell'uguaglianza, ha causato una radicale politicizzazione della sfera pubblica. In tal senso, l'economia interconnessa richiede una nuova sensibilità (etica) per le problematiche riguardanti gli attori sociali, il sistema delle relazioni (capitale sociale) e lo spazio del sapere ma anche, e soprattutto, una nuova cultura della comunicazione, orientata alla condivisione e all'intesa, in grado di incidere sui meccanismi sociali della fiducia e della cooperazione. -
Il mutamento climatico e il diritto alla salute
Il volume reca un contributo scientificamente rigoroso allo studio della relazione tra diritto, cambiamento climatico e salute. La salute umana, infatti, è destinata a dipendere sempre più dai mutamenti climatici, con notevoli ripercussioni tanto sulla società quanto sul diritto. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità tutte le regioni del mondo saranno interessate dal cambiamento del clima. I bambini e le popolazioni indigene ovvero coloro che hanno contribuito solo in minima parte all'aumento dei gas serra, che hanno determinato il minimo contributo all'aumento dei gas serra, sono in realtà i soggetti più vulnerabili ai rischi che il cambiamento climatico provoca sulla salute. Il testo argomenta con forza la rivendicazione di un diritto soggettivo alla salute che si pone di fronte alle trasformazioni sociali e sanitarie causate dalle stesse variazioni climatiche, aprendo così la strada verso una nuova prospettiva sociologico-giuridica riguardante questo diritto. In altri termini, si assiste ad un mutamento del diritto (in specie del diritto alla salute) che segue il mutamento sociale definito da tali variazioni. -
Tous azimuts. Il senso della scrittura
Il libro racconta una storia sulla scrittura attraverso l'esperienza di un autore che scrive a tutto campo o tous azimuts. Alla base di questa storia singolare sta la scommessa che i diversi tipi, generi e ambiti di scrittura specialmente delle scienze sociali e della letteratura - hanno un fondamento comune. Il lettore viene condotto a ripercorrere con l'autore una serie di tematiche che si è tradotta via via in libri e operazioni culturali originali: dalle ricerche sociologiche sul tempo alla proposta degli ""interstizi della vita quotidiana"""" come categoria strategica di analisi della società contemporanea, dalla messa a fuoco di Pinocchio come personaggio archetipico della letteratura universale alla proposta di una critica letteraria """"empatica"""" complementare a quella tradizionale, continuando con una serie di realizzazioni innovative nel campo della poesia, della fiction, del teatro sacro, della spiritualità, di una saggistica poeticamente orientata. Nel finale si parla del libro-sogno cui aspira ogni autore che si confronti con il senso e il mistero inesauribile della scrittura. Questo libro, che intesse un fitto dialogo con oltre duecento autori di scienze sociali, filosofia, letteratura, è stato scritto non solo per raccontare una storia intellettuale atipica ma per cercare di trasmettere e moltiplicare tracce di creatività. Per parlare del bello della scrittura tous azimuts e dell'importanza che i libri continuino a essere sognati prima ancora di essere scritti.""