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Il rischio nel piatto. La preoccupazione del consumatore contemporaneo
Il quadro che emerge dai mutamenti nei consumi alimentari è inquietante e contraddittorio. Agli interrogativi sull'insicurezza, dovuti alla penuria di cibo di qualche decennio addietro, sono subentrati quelli sulla qualità per eccesso di quantità. La nozione di sicurezza alimentare non si pone più in termini di quantità e di soddisfazione dei bisogni, ma di innocuità e di composizione chimica degli alimenti, di protezione dell'ambiente. Il consumatore odierno non sa più cosa si ritrova nel piatto. Nuovi rischi, di origine non certo naturale, ma generati dalla capacità manipolatoria dell'uomo: produzione, trasformazione e distribuzione presentano dinamiche che sfuggono al controllo degli stessi protagonisti. L'introduzione di innovazioni tecnologiche in campo alimentare, con possibili effetti sulla salute umana, impone maggiore precauzione e una nuova responsabilità sociale anche da parte della scienza e della tecnica. Le recenti crisi alimentari - oltre che aumentare il timore nei confronti del cibo - hanno provocato una messa in discussione della relazione di fiducia tra il consumatore e i diversi attori della filiera alimentare. La complessità dell'informazione crea un certo grado di confusione nel consumatore, che trova difficoltà ad orientarsi. I mezzi di comunicazione di massa forniscono informazioni spesso lacunose, se non contraddittorie, soprattutto su temi nuovi e mai affrontati in precedenza. -
Sviluppo e saperi nel Mediterraneo
Il Mediterraneo costituisce uno spazio che nel corso della storia ha saputo costruire affinità, comunanze e ""parentele"""", eppure ciò non è bastato ad evitare conflitti e contrasti tra le genti che ne abitano le sponde. Anche per questa ragione il contesto mediterraneo è stato spesso immaginato e rappresentato secondo visioni dicotomiche che rischiano di congelare la realtà per blocchi contrapposti che non ci aiutano nella riflessione. Eppure, oltre alla dimensione dell'immaginario, esiste una realtà vissuta che è sempre realtà socialmente costruita. Da ciò è nata l'esigenza di adottare una lettura maggiormente articolata, attraverso cui guardare la realtà e ridiscutere qualsiasi certezza assoluta o definitiva, rinunziando alla pretesa di capire tutto e subito e concentrandosi piuttosto su avvicinamenti graduali alla realtà, sulle particolarità presenti nel Mediterraneo e sulla loro possibilità di confrontarsi con altre specificità secondo uno spirito comune. In questo senso la prospettiva dei saperi locali può essere d'aiuto a comprendere meglio le differenze e le similitudini basate su """"saper fare"""", almeno in parte comuni. I saggi contenuti nel volume restituiscono pluralità e ricchezza di punti di vista sui temi proposti."" -
Quarant'anni di unione. Linee interpretative e materiali per una storia di Confcooperative Lombardia (1970-2010)
La Lombardia può essere considerata la patria di quel tessuto cooperativo e di piccola imprenditorialità diffusa che da sempre caratterizza il nostro sistema produttivo la straordinaria storia di Confcooperative Lombardia e dei suoi protagonisti indica la strada per fare in modo che sviluppo economico e solidarietà possano crescere insieme a beneficio di tutti. Dalle pagine del prezioso volume del Professor Pietro Cafaro sui primi quarant'anni di Confcooperative Lombardia, emergono in modo esemplare gli ideali che muovono ancora Confcooperative, in grado nelle sue attività di non guardare solamente al profitto, ma di offrire a tutti gli uomini l'opportunità di realizzare la propria esistenza nel modo più completo. La storia delle grandi tradizioni popolari del nostro Paese è una storia di un movimento continuo dal basso, di uomini e donne appassionati costruttori della società, difensori dei diritti di tutti, inventori di un metodo, quello cooperativo, che ha dato vita alla più singolare ""anomalia"""" economica che l'.Europa abbia conosciuto. (Dalla Prefazione di Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia.)"" -
Altre sociologie. Dodici lezioni sulla vita e la convivenza
Altre sociologie sono sociologie oltre la sociologia. Le discipline creano i loro territori, le loro frontiere, i loro ordinamenti, con regole di inclusione ed esclusione. Altre sociologie corrono accanto alla sociologia ufficiale, non intendono insidiarla, emularla o contestarla. Condividono anzi la passione per lo studio dell'altro - individui o gruppi umani - considerato come la più grande sfida che il ""soggetto"""" in quanto soggetto, capace di ragione e di azione, è chiamato ad affrontare nella sua millenaria vicenda formativa. La coniugazione tra vita e convivenza, come è elaborata dagli autori che formano il drappello di questo primo esercizio di altre sociologie, è cruciale e sostiene l'impegno all'analisi e alla ricerca fuori da schemi ripetitivi da costrizioni accademiche. Dal dialogo con Italo Calvino, Elias Canetti, Edmondo De Amicis, Simone de Beauvoir, Antonio Gramsci, Konrad Lorenz, Pier Paolo Pasolini, Luigi Pirandello, Karl Popper, Bertrand Russell, Gabriel Tarde, Pierre Teilhard de Chardin la sociologia """"ufficiale"""" può trarre specifiche meditazioni e originali stimoli in grado di elevare il tono e il senso del dibattito, peraltro languente, sulle forme e il destino della conoscenza - e della conoscenza sociale - nella modernità secolarizzata."" -
Marginalità e progetto urbano
L'economia globale produce un divario sempre maggiore tra i settori più ricchi e i settori più poveri della popolazione mondiale, ma anche all'interno di ogni singola società, accentuando l'ambivalenza congenita del vivere urbano: l'utopia della città come centro del benessere e della libertà e la marginalizzazione e la ghettizzazione di alcuni soggetti che la città non può o non vuole accogliere. Il contrasto tra la visione teorica di una società dominata da valori di eguaglianza e la pratica dell'inasprirsi delle differenze e dell'iniquità si traduce in una spazializzazione orientata a separare piuttosto che a integrare, che testimonia e reifica la frattura fra gruppi sociali definendone i confini morali prima ancora che fisici. Di fronte al crescere delle condizioni di marginalità subita dalla parte più fragile della popolazione, l'urbanistica è chiamata a prendere una posizione riscoprendo le sue responsabilità etiche. Partendo dalla convinzione che lo spazio rappresenti un elemento costitutivo dei fenomeni sociali e un aspetto importante del conflitto urbano, il volume esplora le diverse forme spaziali della marginalità, le strategie di sopravvivenza che si mettono in atto e le responsabilità disciplinari per la costruzione di una città giusta. -
Sociologia del benessere. La religione laica della borghesia
Nella sua evoluzione, la sociologia, seguendo la strada tracciata da altre discipline che si occupano dell'uomo, ha consolidato in larga parte un orientamento curativo verso la società, ritrovando la propria utilità nel poter dare un contributo allo studio delle ""patologie"""" sociali, allo scopo di guarirle, risolverle o comunque lenirle. Sia l'impostazione cattolica, sia quella liberale o quella marxiana si sono allineate in questa prospettiva con l'idea di contribuire al miglioramento ed al benessere della società in maniera sottrattiva, individuando i malesseri e la loro eziologia per sradicarli o risolverli, aumentando così il positivo funzionamento della società. Molto scarso è sempre stato invece l'orientamento opposto, quello cioè di contribuire ad aumentare il benessere della società studiando, appunto, come questo benessere si genera, si articola, e può magari essere aumentato, intervenendo in modo additivo sui processi positivi anziché in modo sottrattivo su quelli negativi. Questo volume raccoglie una serie di contributi che tracciano l'evoluzione dell'idea di benessere e la sua articolazione attuale, con lo scopo di far nascere un'attenzione in positivo sui modi di star bene e meglio, che via via l'uomo inventa."" -
La sociologia delle emozioni. Un'introduzione
La sociologia delle emozioni costituisce negli Stati Uniti una branca sociologica dotata di autonomia disciplinare e caratterizzata da un dibattito ormai ricco e articolato. In Italia, invece, malgrado lavori sociologici anche autorevoli su singole emozioni e specifici sentimenti, non si può certo dire che esista una tradizione di studi di sociologia delle emozioni, intesa come ambito di riflessione teorico-generale su di esse. Senza avere l'ambizione di colmare questa lacuna, il volume intende fornire una presentazione di tale disciplina sociologica attraverso alcuni itinerari di ricerca. Il primo tematizza spunti e intuizioni della sociologia classica, che pure si è raramente occupata in modo esplicito di emozioni; il secondo si sofferma sui contributi pionieristici, e quindi sulla nascita, di una sociologia delle emozioni in senso proprio, avvenuta negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni settanta del secolo scorso; il terzo prova a ricostruire le coordinate fondamentali del dibattito sociologico nordamericano sulle emozioni, che ha il merito di risultare, al di là delle specificità culturali, esplicativo a livello più generale del rapporto tra società ed emozioni; il quarto traccia un bilancio su quanto è stato scritto sinora nell'ambito della sociologia italiana sulle emozioni come categoria generale di rilevanza sociologica. Introducendo il lettore italiano a questo recente ambito sociologico, il volume si propone di costituire un utile punto di partenza per altri studi. -
Osservare la cultura. Nascita, ruolo e prospettive degli osservatori culturali in Italia
Il libro affronta un fenomeno relativamente recente, gli Osservatori culturali, la cui origine risale all'ultima parte del novecento, periodo in cui la cultura si trova ad affrontare nuove sfide legate alla crescente complessità e ai rapidi cambiamenti della società, mentre l'informazione, la conoscenza, le nuove tecnologie assumono un ruolo sempre più determinante. Gli Osservatori culturali, che giocano un ruolo di mediazione critica tra la società, la comunità culturale e i decisori politici, rispondono all'esigenza delle istituzioni pubbliche di disporre di strumenti conoscitivi di supporto alle proprie scelte e indirizzano la definizione delle strategie delle imprese; rappresentano luoghi di riflessione sulle relazioni tra le politiche culturali, sociali, ed economiche. Queste pagine trattano dell'evoluzione, delle funzioni, delle possibili prospettive degli Osservatori culturali nel contesto europeo e internazionale, incentrando altresì l'attenzione sulla realtà italiana. Tracciano un percorso che attraversa oltre due decenni per giungere a questi ultimi anni, in cui gli Osservatori culturali italiani, in particolare grazie al sostegno del Coordinamento delle Regioni, hanno visto un'effettiva affermazione: oltre la metà delle Regioni prevedono oggi, anche sulla base di leggi di settore, la presenza di un Osservatorio culturale. -
La nuova attività dei confidi. Profili gestionali, contabili e regolamentari
Il volume, frutto della collaborazione di esperti in ambiti diversi dell'operatività dei Confidi, nasce principalmente dall'esigenza di raccogliere in un quadro d'assieme le numerose novità regolamentari e operative sedimentatesi in questi ultimi anni. Il testo è pensato come un manuale gestionale per gli operatori del settore, oltre che per offrire spunti di riflessione, in ordine ai profili operativi e contabili che regolano la vita del Confidi. Muovendo da un esame della disciplina di vigilanza di settore, il volume si sofferma con un taglio pratico sulle condizioni di equilibrio economico di un Confidi, intendendo designare la sua capacità di ricercare e mantenere nel tempo un equilibrio aziendale. Successivamente vengono approfonditi alcuni fondamentali aspetti della sua attività quali le regole disciplinanti il rapporto convenzionale tra banca e Confidi, il ricorso a forme di mitigazione del rischio quali controgaranzie, la nuova configurazione della rete distributiva di agenti e mediatori creditizi, ecc. Poste, così, in evidenza le basi operative del Confidi, viene esaminato il bilancio in formato IAS che sarà chiamato a registrare le diverse forme di operatività, il trattamento dei crediti di firma in bonis e in default, le attività finanziarie disponibili e non, ecc. Il testo, pur nella semplicità della struttura, offre motivi di comprensione dello scenari in cui sarà chiamata a dispiegarsi la ""nuova"""" attività del Confidi."" -
Retention e formatori di valore. Trattenere talenti e competenze come pratiche del sapere
Le teorie o best practices economico-organizzative che hanno definito le linee guida per generazioni manageriali si frantumano, giorno dopo giorno, contro l'imprevedibilità di nuovi modelli socio-economici che influenzano e condizionano il modo di progettare e gestire le organizzazioni. Modelli economici e sociali che si modificano o si trasformano, senza soluzione di continuità, in qualche cosa di diverso che fa scoprire obsoleto ciò che appena prima avevamo compreso come il nuovo. Questo lavoro intende creare uno spazio di attenzione al valore che assumono le strategie di Retention e di disputa sul diverso ruolo richiesto alla Formazione. Lo sviluppo di competenze e sensibilità economiche trasversali a tutti i saperi aziendali, di cui i Formatori, gli Specialisti di Organizzazione e di Gestione delle Risorse Umane devono assumere piena consapevolezza, è indispensabile per proporre la Formazione come partner di pari dignità organizzativa della linea e renderne l'azione contributoria ai processi di guida al cambiamento che questa epoca impone. Antonio Isabella, conduce studi e ricerche sull'economia del lavoro e sull'efficienza delle organizzazioni. Ha fondato ""La Scuola di Sermoneta ai campi nuovi"""" per la formazione e consulenza manageriale allo sviluppo delle tecniche e abilità di direzione aziendale. Collabora e presta attività di docenza presso università private e pubbliche. È Professional Coach, Certificate Membership presso l'International Coach Federation."" -
Come si interpretano gli indici internazionali. Guida per ricercatori, giornalisti e politici
Come mai l'Italia è sempre in fondo nelle graduatorie internazionali su temi economici, sociali e di governance? Come è possibile che il nostro sia allo stesso tempo uno dei primi otto paesi più sviluppati e una nazione con scarsa competitività e forti diseguaglianze di genere (Global competitiveness index e Gender gap index), modesta liberà economica (Index of economic freedom) corruzione diffusa (Corruption perception index) e difficoltà di fare impresa (Doing business)? Il volume analizza nel dettaglio queste classifiche internazionali, gli indici sintetici da cui derivano e le istituzioni che li producono e promuovono. Ricostruire l'intero percorso che sta a monte dei risultati è una condizione imprescindibile per comprendere a fondo il significato delle graduatorie prodotte dai diversi indici. L'autrice inoltre si interroga su quanto questi indici internazionali siano legati a determinate dottrine economiche e su quanto la recente crisi economico-finanziaria stia cambiando la loro interpretazione. Il volume è rivolto sia ai cultori delle scienze umane interessati ad approfondire la metodologia di costruzione di un indice internazionale, sia agli utilizzatori di questi indici (giornalisti, politici, analisti, etc.), che solitamente hanno a disposizione solo i risultati senza conoscere le modalità della loro costruzione, sia a quanti sono interessati a capire il perché l'Italia ottiene risultati deludenti su molti indici internazionali. -
I colori del futuro. Indagine sul tempo libero e la quotidianità dei giovani immigrati di seconda generazione in Italia
L'esperienza migratoria è ormai una realtà che da anni interessa il nostro paese, e che oggi appare agli occhi dello scienziato sociale, e non solo, come un fenomeno altamente complesso e in continuo mutamento. La letteratura nazionale sul tema delle migrazioni è assai vasta e comprende da un lato ricerche sulle caratteristiche strutturali dell'immigrazione italiana, dall'altro lavori, come questo volume, volti ad analizzare in che modo la società ospitante ha reagito e reagisce a questa nuova realtà. Nato nell'ambito del progetto ""Culture a confronto"""", promosso dalla Fitel (Federazione italiana tempo libero), l'obiettivo fondamentale del testo è quello di indagare i mondi vitali e la quotidianità dei giovani immigrati di seconda generazione residenti in Italia che a vario titolo partecipano alle attività culturali e ricreative promosse dai Cral regionali della Fitel. Il mondo dell'associazionismo, infatti, può a ben vedere esser considerato come un fondamentale strumento di mediazione interculturale volto, tramite iniziative e progetti, a promuovere la conoscenza delle differenze nell'incontro e nella convivenza tra persone appartenenti a universi culturali differenti. Partendo da questa premessa è stata condotta un'indagine conoscitiva su un campione ampio di giovani, che ha individuato un mondo inedito di rappresentazioni riferite alle aspirazioni, al tempo libero e ai sogni dei giovani immigrati italiani."" -
Le città nell'agenda politica nazionale. Una comparazione nell'Europa occidentale
Nelle città contemporanee si concentrano sempre più sia le sfide, sia le opportunità economiche e sociali. Ma cosa fanno a questo riguardo i governi dell'Europa occidentale? La risposta non è scontata, perché il ruolo degli stati nazionali è stato modificato dalla globalizzazione e dallo spostamento di poteri politici verso l'alto e verso il basso e dagli anni '90 anche le questioni urbane sono state affrontate in misura crescente su scala locale o dall'Unione europea. Utilizzando quattro casi (Francia, Germania, Regno Unito e Spagna), il volume fa il punto sul modo in cui le questioni urbane sono invece processate nelle agende politiche nazionali. In particolare, viene spiegato perché è difficile rintracciare vere e proprie strategie politiche nazionali per le città. I casi analizzati, relativi sia a sistemi politici unitari ma interessati da difficili processi di decentramento (la Francia e il Regno unito), sia a sistemi federali (Germania) o quasi-federali (Spagna), e caratterizzati dall'alternanza fra destra e sinistra al governo, presentano un panorama particolarmente interessante per chi lo osservi pensando anche all'Italia, impegnata in una incerta traiettoria di federalismo regionale o municipale. -
La sfida della comunicazione. Guida pratica al planning della comunicazione
Di media neutral planning si è parlato molto, soprattutto nel mondo anglosassone, ma molto meno di 'come metterlo in pratica'. Questo libro ha lo scopo puro e semplice di portare alla luce tutte le conoscenze acquisite dal mondo del marketing e della comunicazione sul tema e di scoprire quale possa essere il modo migliore, da parte delle agenzie di comunicazione e delle aziende, di affrontare ogni fase del planning. I curatori e gli autori sono persone che hanno avuto a che fare con il planning della comunicazione per parecchi anni. Il libro che hanno prodotto mette insieme le metodologie delle aziende market leader e delle agenzie di tutte le specializzazioni della comunicazione, oltre a un numero considerevole di case studies che mostrano come i maggiori brand sappiano sviluppare delle campagne media neutral. Il libro è strutturato in modo da accompagnare il lettore come in un viaggio attraverso i vari stadi di sviluppo del media neutral planning. Speriamo che possa avere l'effetto di aiutare chi si occupa di marketing e di comunicazione a pensare in modo innovativo a come contribuire al successo dei propri brand. Questa edizione italiana è arricchita da un'appendice contenente dei casi di eccellenza realizzati in Italia negli ultimi anni, per essere più vicini alle necessità concrete dei lettori e per dimostrare che anche nel nostro paese il media neutral planning viene - talvolta - messo in pratica. -
Giovani e valori in un'epoca di grandi cambiamenti. Aspetti teorici ed empirici nella letteratura sociologica
La cultura giovanile e il quadro dei suoi valori, in termini generali, rappresentano il tema centrale del volume, che mette a fuoco in un frame articolato e complesso la nuova dimensione esistenziale dei giovani. Si tratta di un'analisi che, attraverso l'esame attento degli aspetti teorici ed empirici della letteratura sociologica, mira a ricostruire il percorso che devono affrontare i giovani contemporanei nel loro processo di transito verso la vita adulta. Il volume mette in risalto la frattura fra il tempo presente ed il tempo della tradizione in uno scenario che intende sottolineare le mutate condizioni che interessano i giovani, anche in riferimento all'evidente processo di crisi delle storiche agenzie di formazione e di socializzazione, che sembra propiziare un clima di ""incertezza"""" e di """"vuoto"""" entro il quale i giovani """"rischiano di perdersi""""."" -
Rileggere le competenze invisibili. Percorsi narrativi e prospettive narratologiche nella formazione continua
L'Europa con la Strategia 2020 continua a chiedere di investire sulla risorsa-uomo e sulla sua competenza strategica dell'apprendere ad apprendere nella prospettiva di una crescita economica, sociale e personale competitiva, ma anche intelligente e sostenibile. Partendo dal modello motivazionalista di Spencer e Spencer, il volume si offre come guida epistemologica e didattico-metodologica per incentivare il riconoscimento e lo sviluppo di quelle competenze spesso invisibili, ma che appartengono al soggetto e che possono fare la differenza sia sul piano professionale sia su quello esistenziale. Al centro delle riflessioni e dei percorsi c'è l'adult learner con le sue emozioni, la sua biografia, le sue relazioni, le sue dinamiche comunicative in tutto l'arco della vita e nei diversi contesti formali, non formali e informali. Il testo è destinato ai formatori, formatori dei formatori, facilitatori dei processi, adulti che operano nei settori dell'educazione, della comunicazione, della sanità, del management, della consulenza e della mediazione. -
Valutare i fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua. Il conto di sistema Fondimpresa in Lombardia dal 2007 al 2010
A partire dal 2003, in attuazione di quanto previsto dalla legge 388 del 2000, sono stati attivati i Fondi Paritetici Interprofessionali per la Formazione Continua. Si tratta di organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali, chiamati a gestire un nuovo sistema regolativo della formazione continua basato sul principio di concertazione. Il volume presenta i risultati delle attività di monitoraggio e valutazione realizzate tra marzo 2007 e settembre 2010 sui primi tre Avvisi a regime di Fondimpresa in Lombardia (Avviso 1/2006, 1/2007 e 2/2008). L'obiettivo del lavoro è duplice: da un lato, restituire agli operatori del sistema alcuni elementi di riflessione utili al miglioramento del sistema; dall'altro, avviare un dibattito sul ruolo della valutazione nei Fondi Paritetici Interprofessionali per la Formazione Continua. Per questo, oltre a illustrare il disegno della ricerca valutativa finora sperimentato, vengono proposte sollecitazioni utili al disegno di un modello di valutazione sempre più rispondente alle specificità del sistema. Il libro è rivolto prevalentemente agli stakeholder del sistema Fondimpresa in Lombardia, con l'auspicio che possa contribuire alla crescita di una cultura della valutazione della formazione continua. -
Forme, dimensioni e meccanismi dell'innovazione tra economia, organizzazione, politiche e istituzioni
Il tema dell'innovazione ha acquisito una crescente rilevanza nell'ambito della sociologia economica, del lavoro e dell'organizzazione. In primo luogo, la problematica dell'innovazione ha contribuito a consolidare una concezione dell'impresa alternativa a quella dell'economia neoclassica. I tentativi di aprire la scatola nera dell'innovazione hanno così dato luogo al variegato filone degli innovation studies, che raccolgono contributi provenienti da alcuni settori degli studi di management, dalla sociologia economica e dell'organizzazione. In secondo luogo, gli approcci di sociologia dell'organizzazione hanno enfatizzato come l'innovazione sia una pratica. L'innovazione è così parte di un programma di ricerca che, dalla teoria della dipendenza dalle risorse, all'ecologia delle popolazioni organizzative, sino al neo-istituzionalismo organizzativo, analizza la relazione che intercorre tra le dimensioni organizzative e l'accesso alle risorse materiali e simboliche che permettono alle organizzazioni di nascere, crescere e riprodursi. Nel convegno annuale dell'Associazione Italiana di Sociologia, sezione di Economia, Lavoro e Organizzazione (AIS-ELO) del 2010 si è affrontata da più punti di vista la tematica dell'innovazione, includendo non solo l'innovazione economica a livello d'impresa, ma anche quella organizzativa, istituzionale e nelle politiche pubbliche. Il volume presenta i lavori discussi nelle quattro sessioni in cui era articolato il convegno. -
Lean healthcare. Trasformare la sanità a partire dall'esperienza del paziente
Royal Bolton Hospital: un ""caso di studio"""" di trasformazione Lean di un ospedale tra i più noti a livello internazionale. Questa è la storia raccontata nel libro di David Fillingham, il CEO che alcuni anni fa lanciò uno dei più pervasivi cambiamenti che abbiano interessato un ospedale del Regno Unito. L'esperimento, allora pioneristico, ha prodotto una metodologia specifica - il Bolton Improvement Care System (BICS) - che trasla efficacemente i principi del Lean Thinking al contesto sanitario. Partendo dalla riprogettazione di alcuni """"percorsi"""" dei pazienti, sui quali sono stati conseguiti risultati sorprendenti in termini di efficacia clinica oltre che di efficienza, la trasformazione Lean del Bolton Hospital ha interessato progressivamente altre aree organizzative, inclusi i servizi clinici interni e quelli amministrativi, per arrivare a modificare in profondità la cultura organizzativa. Questo itinerario riveste oggi un grande interesse per quanti in Italia si occupano di """"intensità di cure"""", di contenimento dei costi e di eccellenza nel servizio al paziente. Tra i primi esperimenti italiani, nati """"dal basso"""" si distinguono quelli degli Ospedali Galliera di Genova, della ASL 10 di Firenze. L'edizione italiana del libro di Fillingham costituisce, per chi ha responsabilità di gestione, uno stimolo ad intraprendere con coraggio e in prima persona i percorsi di innovazione qui raccontati."" -
La gestione delle reti idriche. Atti del Convegno (Ferrara, Maggio 2010)
Il Centro Studi Sistemi Idrici (CSSI) nasce dall'esperienza maturata in oltre un ventennio da un folto gruppo di docenti universitari appartenenti a una quindicina di Atenei, sparsi su tutto il territorio nazionale, con attività di ricerca nel settore dei sistemi acquedottistici. Il CSSI attualmente ha sede presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università di Trento. Il CSSI mira a promuovere attività di ricerca sui problemi connessi alle fasi di captazione, produzione, trasporto e distribuzione dell'acqua potabile, tenuto conto del particolare momento di trasformazione del settore sotto la spinta soprattutto della legge 36/1994. Un aspetto peculiare del gruppo è la stretta collaborazione con i tecnici delle Aziende che distribuiscono l'acqua potabile, come testimonia il Convegno: ""La gestione delle reti di distribuzione idrica: dagli aspetti tecnico-rogettuali a quelli economico-normativi"""", che si è tenuto a Ferrara il 20 maggio 2010 nell'ambito della manifestazione H2O - Accadueo 2010. Tale evento ha offerto ai ricercatori universitari e ai tecnici delle Aziende distributrici la possibilità di esporre i risultati delle loro ricerche, creando così l'opportunità di nuovi confronti e proficue discussioni. In questo volume sono raccolte le memorie presentate, durante il convegno, dai docenti universitari e dai tecnici delle varie aziende che operano nel settore delle reti acquedottistiche.""