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SAFYA. Un approccio transdisciplinare alla salute degli homeless in Europa
Il progetto Safya, di cui il volume rappresenta un primo passo verso la sintesi scientifica, vuole essere uno sforzo di leggere la complessità in vista di un'integrazione che attraversa discipline diverse (dall'antropologia, alla psicologia, alla medicina), ma che ha in comune il desiderio di essere esemplare nel promuovere luoghi che situano al centro la persona e non i suoi problemi o patologie, la comunità professionale e non i singoli servizi, la relazione che si rende prossima e non la prestazione che interviene, il tempo che cura e non ha fretta invece della performance. La parola Safya, salute nella lingua swahili, vuole descrivere la necessità di andare alle radici al fine di ripensare un approccio sanitario, garantendo quello sguardo di cura che è capace di creare integrazione, dando fiducia all'uomo e alla sua storia, cercando di superare quelle dinamiche di contenzione socio-sanitaria che caratterizzano le azioni nei confronti delle persone che vivono una condizione di grave marginalità. Ogni capitolo rappresenta quindi una sfida e un invito costante a riflettere per costruire percorsi scientifici e umani nuovi, capaci di vedere al di là delle singole discipline. Lavorare con le persone fragili rappresenta un modo per pensare e progettare il benessere di tutta la comunità. Modellizzare nuove e integrate modalità di intervento ha come orizzonte il ripensamento dell'intero sistema di presa di cura partendo dai margini. -
Self-employment e sostegno pubblico all'imprenditorialità. Il caso della provincia di Cuneo e dei programmi di creazione d'impresa
Questo volume presenta i principali risultati ed i percorsi di attuazione di due programmi di supporto alla creazione di impresa attuati dalla Provincia di Cuneo tra l'inizio del 2010 e la fine del 2013 all'interno della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 a titolarità della Regione Piemonte. I due programmi fanno parte di un più ampio intervento attuato secondo linee di indirizzo analoghe da tutte le Province del Piemonte nell'ambito di una delega ad esse conferita dalla Regione; tuttavia, l'incontro tra il disegno di policy definito ex-ante da Regione e Province ed il singolo contesto provinciale (o, addirittura, sub-provinciale) ha prodotto percorsi di implementazione ed esiti diversi e specifici a seconda dei territori. È per questa ragione che è interessante ricostruire che cosa è accaduto, in questo caso sul territorio della provincia di Cuneo, nel percorso di ""traduzione in pratica"""" dei due programmi al fine, da un lato, di comprendere quale distanza vi sia - anche in senso migliorativo - tra le intenzioni programmatorie e quello che è effettivamente successo e, dall'altro, di individuare possibili linee di prosecuzione di questa esperienza all'interno della imminente nuova programmazione dei Fondi Strutturali dell'Unione Europea."" -
Impresa futura. Nuove prospettive per l'impresa e il management del domani
Questo libro suggerisce una serie di riflessioni sul ruolo dell'impresa e del management negli anni futuri. Le difficoltà e la crisi che hanno colpito i mercati e le imprese negli ultimi anni hanno lasciato segni profondi nel modo con il quale si possono gestire le imprese. Ritornare ai sistemi e ai modelli di management del passato non è pensabile. Troppi i cambiamenti che sono intervenuti. Le nuove tecnologie, le rinnovate esigenze dei clienti, l'incombente e sempre più agguerrita concorrenza internazionale non lasciano spazio a una riproposizione acritica di logiche e di management ormai superate. Ecco allora in tredici capitoli una serie di riflessioni, di suggerimenti, anche di provocazioni, indirizzate agli imprenditori e ai manager di oggi e di domani. Scritto con un linguaggio fresco e moderno, Impresa futura si fa apprezzare per l'ampiezza delle riflessioni e per la profondità di alcune considerazioni, oltre che per la costante aderenza alla realtà delle imprese. -
L' agroalimentare abruzzese tra crisi e crescita. Rapporto 2013 sul sistema agroalimentare abruzzese
Il volume presenta in modo sistematico il settore agroalimentare abruzzese, affrontandone congiuntamente sia gli aspetti strutturali e congiunturali sia le criticità e potenzialità di sviluppo, nonché elaborando una riflessione sull'impatto della crisi economica sul settore. Il rapporto si propone come uno strumento di conoscenza della realtà regionale e si inserisce nella scia dell'ampia produzione di rapporti regionali realizzati negli ultimi anni in molte regioni italiane. Esso ha come obiettivo di supportare le scelte strategiche dei decisori politici e degli operatori economici del settore agroalimentare abruzzese che rappresenta, come il volume evidenzia, uno degli asset strategici per lo sviluppo regionale. Parallelamente, il testo vuole offrire uno strumento conoscitivo agli studiosi e agli operatori economici intra ed extraregionali, al fine di fare emergere il contributo del settore agroalimentare all'economia regionale e il ruolo che, in questo campo, l'Abruzzo può svolgere nel sistema nazionale e nella competizione internazionale. Promosso dal consorzio Agire, soggetto gestore del Polo di innovazione agroalimentare d'Abruzzo, il volume è frutto della cooperazione tra l'Università degli Studi di Teramo e l'Istituto Nazionale di Economia Agraria, sede regionale per l'Abruzzo, ed è stato realizzato con il supporto del CRESA (Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali) e la collaborazione di numerosi ricercatori operanti nel panorama nazionale. -
Le Corbusier dopo Le Corbusier. Retoriche e pratiche nel restauro dell'opera architettonica
Il restauro di un'opera autoriale, il difficile rapporto tra fama, memoria e oblio, sono alcuni dei temi che questo volume tenta di affrontare. Un racconto che passa attraverso la storia e la storiografia del restauro delle architetture lecorbuseriane, nel loro intreccio non solo con i diversi aspetti metodologici ma soprattutto con le pratiche del restauro. Pratiche che lo stesso Le Corbusier a partire dagli anni Cinquanta ha contribuito ad avviare, in un'ottica personalissima, come ben testimonia l'intricata vicenda della Villa Savoye, ma non solo. La lettura di diversi cantieri, dalle Ville La Roche e Jeanneret alla Cité de Refuge, prova a delineare in maniera organica il dibattito critico attorno al restauro della modernità architettonica. Una strada interpretativa che non tralascia di tenere insieme una storicizzazione della letteratura su Le Corbusier e la riflessione sul restauro delle sue architetture, anche contestualizzando l'ampio dibattito sul patrimonio e la patrimonializzazione che ha preso corpo in questi ultimi vent'anni. -
Educare la comunità
Un volume per gli studenti che si accostano allo studio delle discipline e dei percorsi operativi per l'educazione di comunità, ma anche il tentativo di segnalare lo iato fra una società ed una cultura che guardano alla dimensione dell'innovazione scientifica e tecnologica, ai principi di convivenza, ma che fanno fatica ad interrogarsi su chi ""curi la comunità"""", chi si faccia carico di accompagnarla e sostenerla nei complessi processi di trasformazione. Educare la comunità guarda, quindi, alle finalità stesse dei percorsi universitari, scegliendo di sottolineare la centralità della costruzione dei valori, della formazione di esperti e di operatori che, nella prospettiva lavorativa, ma anche in quella etica, sappiano scegliere di guardare alla comunità come al soggetto reale di sviluppo e di cambiamento. I saggi qui raccolti sono un tentativo di sistematizzare un processo di confronto, ma anche la misura di sinergie e di """"contaminazioni"""" fra diverse scuole di pensiero e culture dell'intervento educativo. Si tratta di aree scientifiche e di modelli spesso dissimili, testimonianza di una diversità che - come ne I musicanti di Brema - è armonia."" -
Pratiche educative nei servizi per l'infanzia
La pratica educativa è una dimensione di estrema rilevanza sia per chi opera nei servizi educativi, sia per chi si sta formando a svolgere una professione educativa, sia ancora per chi svolge attività di ricerca e di formazione. Ma che cosa si intende con ""pratica educativa""""? Quali sono le dimensioni che la costituiscono in particolare nel lavoro educativo con l'infanzia? E' possibile formare nella pratica? Il volume, che si rivolge in particolare a studenti e a quanti già svolgono professioni educative con la prima infanzia, muove dal principio dell'indissolubile connessione tra teorie e pratiche educative. Intende dare voce al pensiero pratico che guida il lavoro degli educatori impegnati nei servizi educativi e socioeducativi rivolti alla prima infanzia, fornendo un ampio repertorio di casi e situazioni rilevate dall'esperienza educativa sul campo."" -
La civiltà del fiume. Mincio paesaggio complesso
Il Parco del Mincio è l'ente che custodisce l'habitat fluviale dell'emissario del Garda, da Peschiera sino alla foce in Po. Un comprensorio fortemente tutelato che, al di là dell'innegabile valore naturalistico, offre un ricco panorama culturale dalle potenzialità ancora parzialmente inespresse. Il territorio del Mincio viene indagato - spingendosi talvolta oltre i confini giuridici del Parco - sottoponendolo a un'indagine articolata e multidisciplinare. I saggi, tutti specialistici, affrontano temi diversi con il comune obiettivo di leggere la stratificazione dell'intervento umano su un'area che ha vissuto per secoli in stretta simbiosi col fiume. Saggi di: Alberto Crosato, archeologo; Alberto Grandi (Università degli Studi di Parma); Fernanda Incoronato (Politecnico di Milano); Eugenio Camerlenghi (Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti di Mantova); Sara Protasoni (Politecnico di Milano); Carlo Togliani (Politecnico di Milano); Claudia Bonora Previdi (Politecnico di Milano); Laura Pierantoni (Politecnico di Milano). Il tutto è raccontato anche con le immagini, grazie agli scatti di un maestro della fotografia di architettura: Marco Introini (Politecnico di Milano). -
Educare e ricercare. Oltre la fine della pedagogia nella cultura contemporanea
Questo testo è frutto dell'interesse condiviso in un gruppo di pratici e teorici dell'educazione a tornare a guardare con rinnovata attenzione il lavoro educativo contemporaneo. Lungi infatti dall'essere soppiantato da esigenze altre, il lavoro educativo è però mimetizzato e nascosto da istanze che lo rendono irriconoscibile, come sottoposto a ""trazioni"""" di vario ordine che solo un paziente lavoro di ricerca può portare alla luce, riattrezzando uno sguardo pedagogico. Quel lavoro per cui è nato il """"Laboratorio Permanente. Il lavoro educativo: professione e formazione"""" del Centro Studi Riccardo Massa. Le ricerche che Il Laboratorio ha realizzato nel suo primo progetto (2011-2013) hanno permesso di leggere pratiche plurali da cui l'educazione emerge di volta in volta come: pratica che dà ancora senso al desiderio professionale delle nuove generazioni di educatori; fondale di progetti culturali dedicati ai giovani, o reticolo di significati tesi tra servizi educativi formali e agenzie informali come le famiglie; terreno comune di azione professionale ma anche di coabitazione multiculturale nella costruzione di équipe multidisciplinari; esperienza di qualità nelle riflessioni di attori educativi sociali del territorio e infine esperienza di secondo livello in cui, grazie al consulente pedagogico, genitori, figli, insegnanti e educatori si possono permettere di riflettere su pratiche e criticità dell'agire educativo."" -
La reputazione. Nel tuo nome, il tuo valore
I nuovi spazi virtuali hanno radicalmente cambiato le modalità di comunicazione e di partecipazione sociale modificandone anche l'impatto sulla reputazione. Il testo offre una panoramica interdisciplinare del concetto di reputazione e della sua espressione nei vari ambiti, pesantemente influenzata dalla pervasività della tecnologia nella società contemporanea. Le innovazioni tecnologiche introdotte dall'informatica, infatti, hanno oggi un'elevata portata sul piano sociale e culturale perché favoriscono la dinamicità delle relazioni, la partecipazione diretta e la valorizzazione dell'individuo. La reputazione, pur risentendo di tale influsso, ha intrinsecamente un valore sociale in quanto ""è determinata dall'espressione dei propri valori, dalla sfera di relazioni nel mondo sociale e dall'interazione con le risposte degli altri""""."" -
Volevo fare l'astronauta. Guida alla ricerca della vocazione lavorativa (e non)
C'è chi sin da bambino ha le idee chiare su ciò che vuol fare ""da grande"""" e c'è chi lo scopre solo strada facendo, per tentativi ed errori. E c'è chi è sempre insoddisfatto della propria attività, e per tutta la vita va in cerca di una collocazione professionale più sentita e più gratificante. Si tratta di trovare la propria """"vocazione"""" professionale, di riconoscere il """"richiamo del cuore"""" che indica come dare piena e migliore espressione al proprio potenziale. Non è sempre facile, ma chi ci riesce può realizzare nel lavoro (l'attività cui dedichiamo la maggior parte della nostra vita) i propri sogni e le proprie aspirazioni e trovare nella vita professionale senso e soddisfazione, evitando il rischio di sentirsi """"fuori posto"""" e di agire in ruoli non sentiti come propri, o per cui non è portato in termini di valori, talenti, capacità e ispirazione. Gli autori illustrano in che cosa consiste la vocazione lavorativa, come riconoscerla e come seguirla, imparando a superare i molti blocchi (l'educazione, la famiglia, i modelli sociali, il contesto, le paure più profonde) che spesso impediscono di assecondarla. E portano ad esempio una serie di storie vere, attraverso interviste e testimonianze di persone che hanno in vario modo (e con diverso successo) affrontato la sfida della vocazione. Con il duplice obiettivo di sottolineare l'importanza della scelta di un lavoro """"vocazionale"""" e di stimolare, anche attraverso appositi test, una riflessione personale sulla propria vocazione."" -
L' età nelle società in transizione. Un approccio morfogenetico
La giovinezza prende forma, come orizzonte di possibilità, dalle condizioni materiali, culturali e sociali nelle quali si svolge la transizione verso la vita adulta. Tuttavia sono le scelte e le condotte dei singoli giovani che vivono tali situazioni a rimodulare confini, identità e significati di quest'età nell'interazione con i pari e con gli adulti, negli spazi pubblici come nella vita privata. Partendo da una ricostruzione delle principali tradizioni di ricerca sulla condizione giovanile, il libro presenta un approccio sociologico che intende dar conto della duplice trasformazione nel tempo (morfogenesi) delle strutture della società e delle persone (giovani) nella società. Alla luce di questo modello si propone un'analisi dei mutamenti della giovinezza nel contesto italiano che va dal baby boom alla crisi economico-politico-sociale odierna ed abbraccia i principali ambiti di vita dei giovani: la famiglia, la carriera scolastico-lavorativa, la partecipazione sociale e il loisir. Al fondo, anche i giovani cresciuti nell'Italia della crisi sembrano avere premure simili a quelle delle generazioni precedenti (coltivare amicizie e affetti, divertirsi, avere un'occupazione, perseguire una missione o una passione personale). A cambiare sono piuttosto i modi riflessivi con i quali tali premure sono combinate e mediate con una realtà sociale sempre più incerta e provvisoria. -
La formazione nelle medicine tradizionali e non convenzionali in Italia. Attualità, esigenze, criticità e prospettive
L'attività di ricerca presentata nel volume si è incentrata sull'offerta formativa post laurea in Medicine Tradizionali e Non Convenzionali da parte delle università italiane, all'interno delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria e Farmacia. Il Sistema Sanitario italiano sta vivendo una fase di profonda ridefinizione, i cui esiti sono al momento difficilmente ipotizzabili. Inoltre il paradigma della Biomedicina e dell'Evidence Based Medicine, di cui è diretta espressione, nonostante i significativi successi nel campo delle patologie acute, si vede incalzato dalla Medicina Narrativa e dalla Low Medicine, che si fondano su una relazione di cura sempre più attenta alle esigenze dei singoli individui. Una controtendenza rispetto a procedure standardizzate e screening avanzatissimi che non sempre hanno dato risultati sperati e assieme all'esasperata tecnologizzazione dell'intervento medico hanno contribuito a creare ulteriore distanza tra i professionisti della cura e i loro pazienti. In questo mutato scenario, le Medicine Tradizionali e Non Convenzionali (CAM) costituiscono una possibile via per una nuova sanità in quanto più economiche rispetto alla biomedicina e comunque efficaci per molte patologie, più aderenti alle esigenze dei singoli pazienti, legittimate da conoscenze di salute radicate nel tempo e da ricerche che evidenziano risultati efficaci e/o migliori dei trattamenti della medicina convenzionale. -
Genere e religioni in Italia. Voci a confronto
Scopo del volume è contribuire, con approccio interdisciplinare, ecumenico e interreligioso, alla comprensione dei complessi intrecci che connettono la Sociologia della religione e la Sociologia del genere. Le relazioni tra genere maschile e genere femminile rivestono un ruolo cruciale nei libri sacri; ciononostante, la prospettiva gender-sensitive pare ancora scarsamente impiegata negli studi di Sociologia della religione. Di particolare interesse e rilevanza la presenza di contributi relativi alle diverse fedi e a prospettive teoriche e di ricerca sociale plurali. Tutti i saggi offrono un equilibrato ed efficace connubio tra l'importanza della tradizione e la presenza di spinte innovative nel rapporto tra differenze di genere ed esperienze religiose, personali e istituzionali. I ricchi capitoli contenuti in questo volume (scritti da sociologhe e sociologi; teologhe e teologi), aiutano pertanto lettrici e lettori a comprendere l'utilità della prospettiva di genere applicata all'universo religioso; al contempo offrono una panoramica aggiornata della produzione scientifica italiana in tema di genere, differenze e diseguaglianze di genere e culture del sacro. -
Manuale del perfetto imbecille. Riconoscerlo per evitare la catastrofe sentimentale
Potreste innamorarvi di un imbecille? Credete sia impossibile o che, fosse già successo, non ci cascherete più? E poi: pensate sia tanto facile riconoscerlo ed evitarlo nell'amicizia, nel lavoro e in affari? Ebbene, abbandonate le certezze! Probabilmente Adamo, vedendo Eva per la prima volta, sentendosi il padrone del Paradiso Terrestre, gonfiando petto e muscoli, l'avrà apostrofata più o meno così: ""Ehi, bella! Sai chi sono io?"""" E lei, senza scomporsi: """"Certo che lo so. Un imbecille!"""". Ma, vedete, da allora molte cose tra uomo e donna sono cambiate. Tra queste, una essenziale: non è più così semplice accorgersi di avere davanti un perfetto imbecille. Riconoscerlo significa non coinvolgervi con lui o almeno essere consapevoli della catastrofe sentimentale cui andreste incontro. Oggi, infatti, l'imbecille non sempre pare immediatamente individuabile perché spesso è laureato, raffinato, elegante, buon conversatore, perfino intelligente e magari anche bello! Nella prima parte di questo libro avrete la possibilità di riconoscere l'imbecille: Onnisciente - Matematico e tecnologico - Arrampicatore Sociale - Sedicente Genio - Neghittoso - Angelo - Tenebroso...e molti altri, contrassegnati da generica imbecillità. Nella seconda parte potrete verificare quanto siate soggette a innamorarvi di un imbecille. Utili e divertenti test vi aiuteranno a riflettere e a sondare gli aspetti più vulnerabili della vostra personalità e delle vostre predisposizioni affettive, erotiche e sentimentali."" -
Il prisma dei generi. Immagini di donne in tv
Il modo in cui noi tutti elaboriamo e sperimentiamo le nostre identità di genere è inseparabile dalla relazione costante con i materiali simbolici, le immagini, i discorsi che i media producono e offrono. I molteplici aspetti dell'esperienza vissuta, infatti, si ibridano con le forme di rappresentazione che, in un rapporto di reciproca influenza, vengono messe a punto dai media. Fra questi, nonostante le più recenti trasformazioni tecnologiche abbiano contribuito a espandere e diversificare le risorse dell'ambiente mediale, la televisione continua a mantenere un ruolo centrale e determinante nella produzione di immagini capaci di incidere sui processi di costruzione delle identità di genere. Il volume analizza le modalità attraverso cui il femminile viene declinato in una gamma di programmi televisivi: dalla fiction, italiana e americana, all'intrattenimento, alla pubblicità. Un territorio vasto ed eterogeneo, al cui interno, senza eccessivi attriti, sembrano riuscire a convivere conduttrici da prima serata e vallette mute, moderne Cenerentole e giovani donne in carriera, casalinghe disperate ed eroine armate, ballerine in abiti succinti e mamme premurose. In questo sfaccettato prisma dei generi, come emerge dalle pagine del libro, è comunque possibile individuare tracce e segnali di un cambiamento non lineare ma significativo che, erodendo i consolidati stereotipi del passato, oggi dà origine a forme decisamente più complesse e innovative di rappresentazione del femminile. -
Le basi amorali di una società avanzata. L'eterogeneità dell'azione volontaria organizzata nell'epoca dell'incertezza
Crisi, insicurezza, precarietà, rappresentano costanti delle relazioni sociali odierne. L'incertezza induce a cercare soluzioni personali a problematiche comuni e così, anche negli ambienti associativi, la ricerca del controllo sulle condizioni di precarietà che caratterizza la società contemporanea porta a ridefinire le dinamiche dell'agire collettivo. Il volume esamina le diffuse trasformazioni dell'azione volontaria e delle organizzazioni di volontariato nelle loro relazioni con l'attuale e profondo mutamento culturale e sociale. Se la transizione alla postmodernità, pur con le sue contraddizioni, mette spesso in discussione i modelli culturali che hanno assicurato la coesione sociale della società moderna, la dimensione della condivisione rimane un carattere costitutivo dell'ordine sociale. Un luogo di relazioni ove i cittadini, oltre ad essere portatori di bisogni, costituiscono una risorsa per la collettività. Alla sociologia, in particolare, si pone quindi il problema di comprendere adeguatamente l'attuale e vistosa multiformità, di fini e di assetti organizzativi, che la solidarietà assume, soprattutto in relazione alla ""recente"""" differenziazione sociale, enfatizzata anche dalla crisi economica, ed ai suoi impatti sul benessere e sulla coesione sociale."" -
La progettazione sociale nella web society
Questo volume costituisce il manifesto intellettuale e plurale di un'iniziativa formativa post-lauream, il Corso Universitario di Alta Formazione ""Dalla programmazione alla progettazione sociale"""" (diretto da C. Cipolla), attiva presso l'Università di Bologna, volta a colmare in senso eclettico una lacuna formativa ed operativa in cui vivono i professionisti che si occupano della tutela della salute, del benessere e della qualità della vita dei cittadini. Gli operatori si trovano oggi in una difficile situazione, caratterizzata da carenza di risorse economiche ed umane e di plasticità dell'apparato istituzionale, che rende inapplicabili i precedenti modelli e strumenti della programmazione. Si parla dunque di progettazione in senso del tutto svincolato dai paradigmi tradizionali, a favore di opzioni incrementali, eclettiche e """"molecolari"""". Nel solco dell'evoluzione storica, il pensare e il fare progettazione va collocato all'interno della web society, la quale richiede una rigenerazione dei ruoli in seno alle politiche e alle strategie operative delle istituzioni e dei servizi che si occupano di fornire risposte ai bisogni posti dalla domanda sanitaria e sociale dei cittadini."" -
Rivoluzione mobile. I cambiamenti sociali e di marketing introdotti dalle tecnologie mobili
Dopo tanta attesa, il 2013 è stato l'anno della consacrazione del mobile, che in molti paesi ha superato i PC nelle vendite, negli accessi a Internet e nel tempo dedicato all'uso. Alla generazione dei Millenials, mobile-first già da anni, vanno affiancandosi strati sempre più consistenti di popolazione e aree del globo normalmente ai margini del progresso tecnologico. Stiamo vivendo un nuovo salto evolutivo nella specie dell'homo digitalis, innescato da apparecchi che consentono a miliardi di persone di poter fare, sempre e dovunque, tutto ciò che precedentemente potevano fare solo in misura limitata e condizionata. È la rivoluzione mobile! La portata dei cambiamenti è enorme, ma la loro natura solo parzialmente decifrabile attraverso i segnali che vengono dalla società. Nel mondo dei consumi, invece, parecchie indicazioni sono già emerse e dovrebbero risultare chiare a quanti, per interesse culturale o necessità professionale, vogliano coglierle e interpretarle. Fa sorridere vedere fuori da tanti negozi l'adesivo che proibisce di fare foto nel punto vendita, cioè una pratica destinata a diventare tanto normale come andare a fare shopping in compagnia. Il marketing deve capire a fondo le molteplici novità in atto, smettere di resistere loro o di ignorarle e cominciare a rispondere adeguatamente. -
Dall'impresa al network. Profili di governance e modelli di business
Il tema dei network tra imprese è al centro del dibattito aziendale e manageriale da oltre quarant'anni. Nonostante gli studi che hanno ampiamente decantato le opportunità offerte dal fare rete, le imprese hanno talora esitato nell'avviare concreti processi aggregativi. La distanza tra richiami della dottrina e scelte delle imprese ha creato spazi incolmati in questo campo di ricerca. Nell'ultimo quinquennio, il tema è ritornato prepotentemente al centro degli studi e, questa volta, anche della prassi aziendale. Alcune domande sorgono quindi spontanee: dopo alcuni decenni di studi, cos'altro c'è da aggiungere su questo filone di ricerca? Perché il tema è tornato così rapidamente al centro del dibattito di studiosi, imprenditori e manager? La risposta è sotto gli occhi degli osservatori: un numero crescente di imprese si sono recentemente incamminate lungo percorsi aggregativi, nell'ambito dei quali i network non sono solo funzionali alla gestione di relazioni di complementarità tecnico-economica tra imprese, ma sono invece lo strumento impiegato per riconfigurare profondamente il proprio modello di business e per renderlo più coerente alle dinamiche di mercato.