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Branded content. La nuova frontiera della comunicazione d'impresa
Il Branded Content rappresenta una grande novità nel mondo della comunicazione d'impresa. Tre elementi principali ne alimentano la diffusione: l'esigenza per le aziende di limitare costosi investimenti in pubblicità; la spinta dei social media che stimola le aziende a diventare publisher capaci di proporre validi contenuti informativi ed educativi; la notevole disponibilità di canali, anche televisivi, interessati a ospitare contenuti di qualità di fonte aziendale, a costi molto bassi o nulli. Sebbene il fenomeno stia diventando sempre più rilevante, sono ancora pochi i testi che aiutano ad inquadrarlo e a comprenderlo. Con una scrittura scorrevole e informale, un taglio pragmatico e una ricca serie di case histories (illy, Hyunday, CocaCola, Lacta Greece, Ibm) e interviste ai maggiori esperti sul tema, il volume si propone di colmare questa lacuna spiegando ed esaminando: che cos'è il Branded Content e che cosa lo differenzia da altri strumenti (come il product placement); che cosa significa per un'azienda diventare autore e produttore di contenuti e come può farlo con successo; quali mezzi l'azienda ha a disposizione per far apprezzare dall'audience il suo Branded Content, studiando in particolare il ruolo dello storytelling; come cambiano i rapporti tra aziende e agenzie di comunicazione; come il Branded Content possa declinarsi nell'ambito della comunicazione via web e social media. -
Migliorare le prestazioni sportive. Superare il doping con la psicologia sperimentale applicata al movimento
Il testo si propone di approfondire le tematiche della prevenzione del fenomeno doping offrendo una chiave di lettura originale e proponendo un'alternativa per il miglioramento della prestazione atletica. Tale alternativa, ancora poco conosciuta in Italia, è rappresentata dalla psicologia sperimentale dello sport, disciplina che studia il ruolo dei processi cognitivi nel regolare le condotte degli atleti. La prima parte del libro è concentrata sulla descrizione del fenomeno doping. Sono illustrate le tappe storiche, la diffusione tra la popolazione e le normative che ne sanzionano l'utilizzo. Vengono poi presentati gli aspetti psicologici e sociali che determinano l'adozione di pratiche dopanti. La seconda parte è dedicata alle alternative. In essa viene illustrato l'approccio sperimentale alla psicologia dello sport e vengono presentate nei dettagli due tecniche di intervento al fine di fornire una sorta di guida pratica per l'applicazione concreta degli strumenti psicologici finalizzati all'ottimizzazione della prestazione. Il libro si rivolge agli studenti di psicologia e scienze motorie ed in generale a coloro che operano in ambito sportivo, ovvero atleti, allenatori, preparatori atletici e psicologi dello sport. -
Le compulsioni psicopatologiche. Tra controllo degli impulsi e dipendenza
Gli studi internazionali ci dicono che le compulsioni sono in cosante aumento nel mondo, e non solo tra le giovani generazioni. Si tratta di dipendenze psicologiche legate alla mancanza di controllo degli impulsi che nella loro coazione a ripetere, intensa e costante, diventano patologiche nel comportamento e nell'interiorità delle persone che le praticano. Da cosa dipendono? È opinione degli autori che il senso di vuoto, di smarrimento, di confusione sui punti di riferimento e i valori etici storicamente riconosciuti, siano legati ad alcuni presupposti storici recenti, che hanno contribuito alla formazione culturale di questa patologia: il consumismo, che ha portato a una ridistribuzione delle ricchezze, ma ha dato vita anche al bisogno di consumare; i desideri si sono via via affievoliti, specialmente nei più giovani, e la bussola di riferimento psichico si è disorientata. A questo si aggiunge il fenomeno della globalizzazione, indubbiamente positivo per molteplici aspetti, ma anche Torre di Babele per la perdita di punti di riferimento all'interno d'alcune famiglie. Internet, infine, ha sicuramente arricchito il mondo, ma lo ha confuso ulteriormente perché ha modificato le abitudini e il sistema delle comunicazione, non ancora completamente pronto per un trasformazione culturale così impetuosa. -
Shoe report 2014. Sesto rapporto annuale sul contributo del settore calzaturiero al rafforzamento del Made in Italy
Per il sesto anno consecutivo viene presentata la situazione e la possibile evoluzione del settore calzaturiero italiano. Come di consueto sono messi in luce i fenomeni maggiormente rilevanti dell'anno e inoltre viene effettuata un'analisi approfondita su un panel di imprese. Si esaminano in tal modo i comportamenti di queste ultime nei confronti dell'attuale ciclo economico, prendendo in considerazione l'andamento degli ordinativi, del fatturato, del clima di fiducia, dell'occupazione e degli investimenti. Ma quest'anno si è anche effettuato un approfondimento particolare sui Distretti calzaturieri italiani attraverso un doppio strumento: un Focus Group effettuato in ogni realtà distrettuale e un questionario ad hoc sulle condizioni attuali del Distretto, sulle sue trasformazioni nel tempo e sulle sue prospettive future. -
Legge di stabilità e finanza pubblica in Italia
Il volume raccoglie i risultati di una ricerca del CREI dell'Università Roma Tre su ""Legge di stabilità e finanza pubblica in Italia"""" svolta da Monica Auteri Piero Bini, Bruno Bises, Ambra Citton, Antonio Di Majo, Francesco Forte, Paolo Liberati, Cosimo Magazzino, Fabrizio Mattesini, Paolo Naticchioni, Giuseppe Pisauro, Gian Cesare Romagnoli, Antonio Scialà e Gaetana Trupiano. La ricerca ha avuto come riferimento la Legge di stabilità per il 2014 e la sua inadeguatezza a invertire le aspettative di continuazione della recessione, in corso dal 2008, che ha dato luogo alla perdita di 9 punti percentuali di reddito prodotto e a una disoccupazione pari a 6 milioni di persone, conteggiando cassaintegrati e anche chi è fuori dal mercato del lavoro perché scoraggiato e senza speranza di trovarlo. Per una politica economica che doveva affrontare questi gravi problemi, insieme al mantenimento dei livelli acquisiti di servizi sanitari e sociali dopo il superamento dell'emergenza finanziaria da parte del governo Monti e con il contributo importante della BCE, la finanza pubblica italiana poteva fornire con difficoltà nuove risorse provenienti da un aumento della imposizione data l'alta pressione fiscale raggiunta. Per questa ragione si è guardato con interesse alle risorse che possono essere rese disponibili attraverso il processo di Spending Review ancora non definito e con questo scopo la ricerca ha guardato alle dimensioni del governo nel periodo post-unitario."" -
Percorsi di ricerca educativa. Gli editoriali di Cadmo-Itinerarios de investigación educativa. Los editoriales de Cadmo. Ediz. bilingue
La pubblicazione di Cadmo ha avuto inizio nel 1993. In oltre vent'anni ha raccolto importanti riconoscimenti internazionali (ISI, Scopus, Aeres) che ne hanno fatto un riferimento non solo per la ricerca educativa in Italia ma anche per molti studiosi che operano in altri paesi. Cadmo segue una linea di autonomia e di rispetto per gli apporti derivanti da differenti ambiti culturali, accettando contributi, oltre che in italiano, anche in varie altre lingue. Quel che conta è promuovere una idea del progresso dell'educazione non vincolata a sensibilità locali ma aperta ai tanti modi in cui nel mondo contemporaneo l'educazione contribuisce a realizzare condizioni di progresso e libertà. Gli editoriali che qui sono raccolti (2003-2012) si riferiscono ad aspetti dello sviluppo recente della ricerca educativa. -
L' identità della differenza. Ri-pensare la «Relazione» nei sistemi sociali
La relazione esiste in un contesto, ma non è un contesto; esiste tra i fatti, ma non è propriamente un fatto; si manifesta nelle interazioni interpersonali, ma non si riduce ad azione intenzionale; è una realtà distinta attraverso la quale edificare la nostra identità. Ciò non significa che essa avvenga prima della nostra identità personale (ciò che ""io sono per me""""), ma sicuramente contribuisce a strutturarla definendo anche l'identità sociale (ciò che """"io sono per gli altri""""). In questo libro si assiste a un """"ri-pensamento"""" filosofico e sociologico che pone la questione """"dell'identità della differenza"""" come radice problematica degli elementi costitutivi della """"relazione"""". Nel tentativo di rintracciare """"l'essere della relazione"""", D'Alessandro si domanda: """"È possibile ripartire dall'essere della relazione per ri-pensare l'identità della persona? In che modo la relazione declina i concetti di identità e differenza? Con quale linguaggio si ri-costruisce l'identità dell'essere della relazione?"""" Partendo da tali interrogativi, l'autore di questo testo ricco di sentieri di ricerca inesplorati, vuole rintracciare l'Heidegger """"filosofo dell'essere e sociologo dell'identità"""", stabilendo una comparazione con la sistemica luhmanniana e con la mia sociologia relazionale, a partire dalle idee chiave di: identità, differenza, relazione, registro del tempo, riflessività."" -
Forme e materiali della città fantastica
"Forma e materiali della città fantastica"""" è una passeggiata fra città letterarie dove il vagabondaggio si muta nell'osservazione di precise tipologie che permettono di individuare caratteristiche ricorrenti, descrivibili attraverso casi esemplari. Le città sono state raggruppate per il disegno del loro perimetro, il tracciato interno delle vie e delle piazze e il materiale che si fa forma. Seguendo un ordine che parte dalle radianze del cristallo fino a una sorta di ritorno simbolico all'Eden, con le città di vegetazione, si susseguono sei categorie: cristallina, circolare, ortogonale, labirintica, metamorfica, arborescente. Trovandoci non a seguire vicende, ma a esplorare città, abbiamo seguito le vie di un """"fantastico meraviglioso"""" in un percorso d'immagini suscitate essenzialmente dal racconto degli scrittori per privilegiare il potere della """"vista interna"""", l'audacia della mente creativa (dello scrittore come del lettore), non indotta dalla confusione visiva dei media. Non si tratta, inoltre, di un lavoro per catalogazione, ma per fioriture significative dentro un argomento continuamente suscettibile di arricchimenti. Nel sogno e nel tempo letterario, gli scrittori hanno da sempre edificato città inesistenti, mondi fiabeschi, luoghi ideali, geometrie reinventate." -
Qualità della vita urbana e approccio delle capacità. Perché e come promuovere le «capacità urbane» degli abitanti più svantaggiati
Il tema della qualità della vita urbana è centrale per architetti, urbanisti e policy maker. Ciononostante è pressoché impossibile rintracciare una definizione univoca e condivisa del concetto stesso di qualità della vita urbana. In particolare, non esiste consenso diffuso sulla scelta del riferimento teorico cui guardare per costruire una definizione efficace e al contempo usabile per definire strumenti metodologici e operativi adeguati. In questo volume l'autrice presenta i primi risultati di una ricerca volta a costruire una proposta di reinterpretazione del concetto di qualità della vita urbana basata sulla teoria dell'approccio delle capacità (capability approach) e definire, a partire da essa, alcuni strumenti metodologici e operativi a supporto della definizione e della valutazione delle politiche e dei progetti urbani pubblici, per le città dei paesi ad economia avanzata, con particolare attenzione nei confronti di quelli finalizzati a promuovere la qualità della vita urbana degli abitanti più svantaggiati. -
Il lavoro (che) educa. I percorsi di istruzione e formazione professionale
Questo volume ha per oggetto quei percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (Iefp) che hanno debuttato a regime nell'a.s.f. 2010-2011 dopo un lungo periodo di sperimentazione e nasce da due motivazioni di fondo: accrescere l'apporto attualmente esiguo della riflessione pedagogica al dibattito scientifico, politico e culturale sul tema in questione e presentare agli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze della formazione o dell'educazione una realtà che, mentre è sconosciuta ai più, rappresenta un possibile sbocco occupazionale e un privilegiato campo d'applicazione del sapere e delle competenze pedagogiche, educative/formative e didattiche. Il testo sviluppa una disamina critica delle sollecitazioni europee che hanno esortato la revisione italiana della formazione professionale iniziale, così come degli aspetti politici, normativi, progettuali, metodologici, didattici e formativi connessi con la fase embrionale, la genesi e l'implementazione di tali percorsi; indaga la risposta dell'utenza e i feedback delle imprese/organizzazioni mediante il vaglio di vari livelli di soddisfazione; suggerisce proposte per il rafforzamento di una formazione pedagogicamente orientata; e illustra le sfide principali che si impongono ai percorsi stessi. -
Fare rete in edilizia per costruire e ristrutturare. Un nuovo modello di business per le imprese artigiane
Il comparto edile artigiano del nostro Paese è oggi messo a dura prova su diversi fronti: la crisi economica che dal 2007 ha investito il mondo globalizzato con pesanti ricadute sul settore dell'edilizia; le modifiche richieste dall'introduzione di nuove normative cogenti (certificazioni energetiche e ambientali); i cambiamenti in atto nei clienti/consumatori che sono sempre più attenti ai principi di eco-sostenibilità nella fase di acquisto; la volontà delle istituzioni e dell'opinione pubblica di non tollerare più comportamenti poco attenti alla responsabilità sociale (sia verso le persone, sia verso l'ambiente) da parte delle imprese edili. Serve un nuovo modello di business per il settore, più efficiente e replicabile, destinato sia alle singole imprese che alle aggregazioni e alle reti. Questa pubblicazione incoraggia le imprese artigiane ad adottare modelli, standard e protocolli, da un lato, per stare sul mercato qualificando il proprio servizio a ogni livello e, dall'altro, per dotarsi e dotare tutto il comparto di nuovi elementi di competitività: costruttivi, organizzativi, di marketing, di comunicazione, di reputazione presso le istituzioni e l'opinione pubblica. -
Sense-making. La nuova economia del valore
La produttività non cresce, in Italia, ormai da più di un decennio. Insieme alla crisi finanziaria, forse è questo il problema più importante che condiziona le possibilità di ripresa e di sviluppo del nostro paese. La stagnazione della produttività segna, inoltre, in modo particolare il nostro paese, che, in tutto questo periodo, ne ha risentito assai più dei suoi principali competitors. Che cosa è successo, in Italia, per determinare, dal 2000 in poi, una situazione del genere? E come fare a venirne fuori, senza farci (troppo) male? Questa ricerca, sviluppata dal t.Lab del CFMT (Laboratorio del Terziario che Innova) prova a fornire alcune risposte, che potrebbero avere rilevanti applicazioni pratiche. Sulla scorta delle esperienze di una trentina di aziende innovative, esposte nel volume, i ricercatori del t.Lab forniscono in questo libro una ""mappa"""" del grande potenziale di valore a cui potremmo avere accesso portando avanti la trasformazione dei modelli produttivi attuali, con un crescente investimento in assets immateriali come la ricerca, il capitale umano, le nuove tecnologie, il marchio, la rete commerciale e di servizio al cliente. Il libro fornisce al lettore una chiave di lettura del problema produttività, e dei possibili rimedi, che, in una certa misura, è fuori dagli schemi."" -
Identity matters. Architettura tra individualismo e omologazione-Architecture between individualism and homologation. Ediz. bilingue
Lo sviluppo tecnologico e l'abbattimento dei confini nazionali (in alcuni casi metaforico e in alcuni casi effettivo) ha innescato un inevitabile processo di uniformazione anche delle metodologie di progettazione e dei risultati che ne conseguono per cui ha perso senso parlare di architettura definita, tra l'altro, da precisi caratteri territoriali e geografici. Eppure è innegabile che alcune ""mentalità nazionali"""" sopravvivano anche all'interno del mondo culturale globalizzato. Basti pensare alle architetture di Herzog & de Meuron che, al di là dell'esito formale di volta in volta differente e del successo globale che le contraddistinguono, sono certamente caratterizzate da pragmatismo professionale, rispetto del luogo, attenzione alla scala, rigore ed estrema accuratezza dei dettagli costruttivi; proprietà che indubitabilmente si possono riferire al sistema di valori tipici del complesso di doti morali e intellettuali del mondo elvetico, in particolar modo attinente all'area germanofona della Svizzera. A partire da questa considerazione si è cercato di comprendere, attraverso un lavoro svolto sul campo, qual è il parere di alcuni architetti - selezionati a prototipo di un orientamento di pensiero - sull'argomento riguardante l'influenza dei tratti distintivi delle culture locali sulle modalità di produzione dell'architettura."" -
Cultura della sicurezza e salute nella piccola-media impresa. Un'indagine nel comprensorio forlivese
La sicurezza sul lavoro è un tema dibattuto dai principali media sociali e rappresenta un forte catalizzatore di interesse da parte dei principali interlocutori istituzionali. Salute, sicurezza e lavoro rappresentano una triade di forte impatto nelle politiche sociali anche in tempi in cui le risorse economiche dei diversi Paesi scarseggiano. Questi i presupposti che hanno mosso le esigenze conoscitive della ricerca-intervento, promossa dal Ce.Um.S (Centro di Studi Avanzati sull'Umanizzazione delle Cure, sulla Salute e la Sicurezza Sociale - Università degli Studi di Bologna) insieme all'Ausl di Forlì U.O.P.S.A.L. (Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) e che è alla base di questo volume. I suoi risultati dimostrano come il concetto di sicurezza e di salute siano divenuti argomenti fortemente interrelati e rilevanti per gli aspetti conoscitivi, applicativi, nonché pratici sul territorio forlivese, assunto a riferimento dell'indagine. Fra gli altri principali esiti rilevati, si evidenzia l'emergere di un modello integrato di cultura della sicurezza che contempla un'attenzione specifica e sui generis verso i modelli comunicativi (e interattivi) che avvengono all'interno dei piccoli gruppi. Inoltre, i maschi adulti, sorprendentemente, paiono essere più attenti al tema rispetto alle giovani donne. -
Risorse sovraumane. Autoritratto dei manager italiani di oggi
Chi sono i manager italiani di oggi? Possiamo ancora descriverli come individualisti, egoisti, interessati solo al potere e ai soldi? Mentre la società si è andata sempre più managerializzando, l'identità professionale dei manager si è pian piano modificata. I manager oggi si fanno portatori di una nuova cultura centrata sul merito e sulla responsabilità. E questo proprio nel momento in cui la crisi economica ne mette a dura prova la stessa sopravvivenza. I manager italiani non si identificano più in un ruolo professionale privilegiato, autoreferenziale e subordinato agli interessi aziendali. Si riconoscono piuttosto nel ruolo di combattenti che mettono in campo strumenti e doti personali per dare un contributo decisivo allo sviluppo delle aziende e del paese. Storia individuale e collettiva trovano un punto di incontro nella ricerca incessante di nuove basi su cui rifondare stili di vita, modi di pensare e soprattutto modi di lavorare. Ed è così che le biografie personali evolvono in modo straordinariamente coincidente con la revisione del modello stesso del capitalismo occidentale. Le testimonianze autorevoli che accompagnano il testo creano un ponte tra l'evoluzione socioantropologica dei manager e i mutamenti del contesto politico ed economico, alimentando nuove domande. Interrogativi consegnati a un pubblico composto di figure manageriali, ma anche di un più vasto spettro di addetti ai lavori. -
Il discorso sulla contraffazione nell'età della riproducibilità. Un approccio multidisciplinare
Nell'ottobre 2011 il Dipartimento di Scienze della Mediazione linguistica e di Studi interculturali dell'Università degli Studi di Milano organizzò un grande convegno internazionale su una tematica, quella della contraffazione, oggetto di vari studi e pubblicazioni; il convegno coinvolse studiosi di numerose lingue e culture ma anche letterati, giuristi, economisti. Il volume vuole non solo esserne la testimonianza ma anche un ulteriore approfondimento con contributi di nuovi giovani studiosi desiderosi di partecipare a un lavoro di ampio respiro che coinvolge sempre di più specialisti di varie discipline, professionisti e mondo del lavoro. L'intento è quello di ribadire la primordiale importanza di un approccio pluridisciplinare e plurilinguistico per cogliere correttamente tutti gli aspetti della società contemporanea e del mondo globalizzato. Se, infatti, l'accordo è unanime nel riconoscere che il dibattito sulla contraffazione e sulla riproduzione ha radici molto antiche, negli ultimi decenni, anche grazie all'evoluzione tecnologica, esso ha assunto un ruolo sempre più importante con ripercussioni rilevanti in ambito economico e sociale. Ecco perché i vari contributi che compongono il volume si prefiggono di analizzare le ricadute giuridiche e normative, economiche e politiche, sociali ed etiche della contraffazione. -
Le vie contemporanee dello sviluppo locale. Cooperazione, comunicazione, agricoltura, partecipazione
Le nuove strategie di sviluppo locale e la loro quotidiana sfida alla crisi e alla marginalità meritano un focus particolare e una attenzione esclusiva. Gli autori hanno provato a declinare lo sviluppo locale in alcuni suoi lineamenti, a fotografare alcune tendenze, a proporre soluzioni. La multidisciplinarietà dei saggi intendono garantire un prospettiva plurale e ampia, tesa a evidenziare come certi percorsi possono implementare le comunità e alcune parole chiave dello sviluppo possono riempirsi di senso. Il volume propone un primo capitolo sulla programmazione territoriale in relazione allo sviluppo umano. Il passaggio successivo vede un'analisi della partecipazione nei processi istituzionali con particolare enfasi sulle pratiche di democrazia. Un altro punto di vista che viene approfondito è il rapporto tra cooperazione internazionale e sviluppo. Due capitoli sono legati all'agricoltura nei processi economici e nella ricerca agronomica per la cooperazione allo sviluppo. La prima parte si conclude con un approfondimento e la relazione tra associazionismo e sviluppo. La seconda parte apre con una proposta di sviluppo del programma ART-UNDP e si conclude con una case study su un progetto che verrà svolto fino alla fine di dicembre 2014 in un territorio complesso e difficile quale è la frontiera tra Haiti e Repubblica Dominicana, avendo al centro della ricerca la comunicazione del territorio. -
La macchina della parola. Struttura, interazione, narrazione nel talk show
Come funziona il talk show d'approfondimento? Quali sono i meccanismi che garantiscono la convivenza tra informazione e intrattenimento, la creazione di uno spazio televisivo che assume a tratti la stessa rilevanza delle arene più o meno tradizionali della politica? Per comprendere il ruolo di questo format televisivo nella costruzione del dibattito pubblico in Italia dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri sono fondamentali alcuni elementi: la struttura dello studio, ossia la messa in scena di un salotto destinato a ospitare una discussione riservata agli addetti ai lavori, o viceversa di una piazza in cui ad essere centrale è la ""voce"""" del pubblico in studio; il ruolo del conduttore, suadente padrone di casa o agguerrito tribuno; il rapporto che il conduttore instaura con gli ospiti in studio, anzitutto politici e giornalisti, e che configura una perpetua lotta di legittimazione; la capacità di mettere in scena in una """"sfera pubblica elettronica"""" processi di narrazione capaci di rendere la politica, pur nell'epoca della sua delegittimazione, un prodotto prelibato. Durante tutta la Seconda Repubblica i corsi e ricorsi della telepolitica italiana hanno messo al centro il potere di mediazione del giornalista e la necessità per il politico di passare con successo la """"prova tv"""", oppure la forza espressiva di una politica debordante, che arriva a monopolizzare i meccanismi della media logic."" -
Bernbach pubblicitario umanista. La prima raccolta dei testi del più grande tra i mad men
Presentare Bill Bernbach per la prima volta non soltanto come il mad man che cambiò il linguaggio dell'advertising, ma come un intellettuale totalmente immerso nella cultura materiale. Questo il vero intento della raccolta dei testi di Bernbach che qui si presenta, un'operazione che, a più di 100 anni dalla sua nascita (New York 1911) è senza precedenti. Dai suoi scritti, raccolti qui attorno a tre temi forti, emerge ben chiaro che il linguaggio pubblicitario, con la sua capacità sintetica di muovere parole e immagini, era uno strumento destinato ad andare oltre gli scaffali del supermarket. Era un vero linguaggio della modernità. E la proposta di Bernbach non era una semplice scommessa sul futuro dell'advertising: il suo progetto si proiettò dal microcosmo dell'annuncio pubblicitario al mercato, toccò l'intera civiltà della comunicazione fino a raggiungere il cuore della democrazia moderna, ossia la costruzione del consenso. In un epoca in cui la pubblicità e il linguaggio delle merci pervadono ogni ambito, le idee di Bernbach diventano non solo un manuale per comunicatori e pubblicitari, ma anche un testo sulla democrazia. -
Faremicrocredito.it. Lo sviluppo del potenziale del microcredito attraverso il social business in Italia
Il volume nasce da una ricerca volta a valutare il potenziale di microcredito in Italia, a partire dalla Regione Emilia e Romagna, con l'obiettivo di riflettere sui dati rilevati e sulla possibilità di realizzare iniziative virtuose, coerenti e adeguate al contesto. Il lavoro di ricerca ha individuato quattro popolazioni considerate escluse o a rischio di esclusione, dal punta di vista finanziario e sociale. Per queste persone, ma anche per le Comunità di cui sono parte, l'applicazione del microcredito in forma di social business potrebbe costituire un vantaggio consistente. Si tratta di detenuti, giovani Neet, cittadini stranieri e pazienti psichiatrici. Attraverso una simulazione si cerca di comprendere in che modo e con quali benefici - economici e non solo - si possano immaginare nuovi scenari, anche nell'ambito delle politiche pubbliche.