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Ferrante Aporti tra Chiesa, Stato e società civile. Questioni e influenze di lungo periodo
In occasione di quattro convegni svoltisi, in successione, a San Martino dall'Argine, a Mantova, a Cremona e a Brescia, tra il 2008 e il 2009, si è voluto discutere su Ferrante Aporti e sul suo tempo, ma con uno sguardo al nostro presente e al nostro futuro. ll volume originato da tale dibattito, nelle sue quattro sezioni (immagini ragionate dai fondi aportiani tra Cremona e Mantova, le questioni e i temi teologici, etici, pedagogici, la rete dei rapporti nella società ottocentesca, prospettive di lungo periodo nelle proposte culturali per l'infanzia), offre al lettore il quadro articolato di una riflessione civile che seppe declinarsi in concreti laboratori dell'educare e diffondersi ben al di là di un dato contesto e di un dato arco temporale, in dialettica interazione con una necessaria analisi etico-politica, antropologicamente e teologicamente fondata. Ventun contributi di diversi autori e due note introduttive restituiscono il quadro di una ricerca aportiana in movimento, che ha tratto spunto dalla celebrazione del 150° anniversario della morte, ma che si è dilatata, in occasioni e momenti temporalmente diversificati, in nuovi approfondimenti. -
Campagne 2013. Diciotto casi di comunicazione in un anno vissuto pericolosamente
Nel 2013, per la prima volta, anche gli investimenti su Internet hanno subito una flessione. A fronte di budget più contenuti, agenzie e aziende sono andate alla ricerca di cosa e come comunicare per difendere le loro marche. Oggi, la scelta degli strumenti di comunicazione è sempre più complessa, come la necessità di formulare nuove tecniche narrative. Anche l'unconventional, spesso utilizzato in Italia come strumento dettato da scarse risorse economiche, ha raggiunto un livello qualitativo molto elevato, diventando, talvolta, il punto di partenza per un ampio progetto di comunicazione multimedia. La pubblicità, è stato detto più volte, è uno specchio della società e come tale riflette i sentimenti, le aspirazioni, i sogni delle persone. Per questo, osservare alcuni esempi di campagne di comunicazione che sono state realizzate in un particolare periodo, può servire a farci un'idea più precisa di come le marche abbiano saputo reagire a una situazione di difficoltà crescenti per la maggioranza della popolazione. Così, accanto a forme ludiche di comunicazione (quando la gente è triste è buona cosa farla sorridere), sono nate campagne che mirano a far riflettere sul momento che stiamo vivendo, quasi per darci coraggio, ricordandoci che di fronte alle difficoltà l'importante è non arrendersi. -
Conoscere la depressione bipolare. 80 domande e risposte
Capita a tutti di avere alti e bassi o di accorgersi di stare bene o male a seconda dello stato d'animo del momento, del tempo o di altro ancora. Per chi soffre di disturbo bipolare, però, le oscillazioni sono talmente marcate da determinare un profondo malessere e disagio al punto da non riuscire più ad avere una vita normale. Che cos'è la depressione bipolare? Quali sono i suoi sintomi? Cosa si può fare per curarla? E, soprattutto, si può curare? Impostato per domande e risposte, scritto in un linguaggio semplice e chiaro, questa guida offre a chi soffre ed ai loro familiari informazioni per capire questo disturbo e, basandosi sulle più aggiornate metodologie di intervento terapeutico, propone una serie di consigli per affrontarlo efficacemente, prevenirne i peggioramenti e arginarne le sue manifestazioni più problematiche. Si può uscire dunque dalla depressione bipolare? Sì, ci dicono gli autori. Seguendo una farmacoterapia e una psicoterapia, si potrà contenere il senso di inadeguatezza e stabilizzare il tono dell'umore. E come il paziente riuscirà a tollerare le improvvise accelerazioni e le brusche frenate potrà, finalmente, mantenere il timone della propria vita. -
EMDR. Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Caratteristiche distintive
Questa guida introduce il lettore al trattamento con l'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) un trattamento evidence-based per la cura del Disturbo Postraumatico da Stress (DPTS). Il protocollo EMDR è oggi apprezzato e utilizzato da clinici di ogni tradizione terapeutica come un rigoroso protocollo di intervento sulle memorie traumatiche presenti in una ampia gamma di patologie. L'intervento con l'EMDR si focalizza sui ricordi traumatici che si ritiene abbiano contribuito ad alimentare e mantenere il disturbo ma anche sulle situazioni attuali che stimolano i comportamenti disadattivi e sulle risorse da acquisire per favorire il cambiamento. Come gli altri titoli della serie, anche questo si concentra sui 30 punti fondamentali che caratterizzano e distinguono il trattamento con l'EMDR dalle altre prospettive cognitivo-comportamentali. Nella prima parte l'autrice descrive gli aspetti teorico-clinici distintivi dell'EMDR, dalla ricostruzione storica del disturbo, al modello dell'Adaptive Information Processing (AIP), alla centralità delle memorie traumatiche nella genesi e nel mantenimento della sofferenza psicologica. Nella seconda parte, descrive l'applicazione per fasi del protocollo nei suoi aspetti principali e gli elementi fondamentali per l'elaborazione dell'esperienza traumatica con alcune esemplificazioni cliniche. -
Morire altrove. La buona morte in un contesto interculturale
Un tempo alla morte ci si preparava e morire bene era considerato una vera e propria arte. Oggi lo scenario appare profondamente cambiato. Da una parte, sembra che i simboli tradizionali con cui l'Occidente si rapportava alla morte si siano logorati; dall'altra, il fenomeno della globalizzazione porta sempre più a confrontarsi con immagini della morte e del morire che appartengono ad altre culture. Il più diretto impatto di questo cambiamento è senz'altro sulle istituzioni sanitarie. Quali strategie adottare per accompagnare adeguatamente chi si trova a terminare i suoi giorni lontano dal proprio paese d'origine? Come rispondere alle sue richieste di poter morire in modo coerente con la propria immagine di buona morte? Alla sfida che la morte solleva in sé, si aggiunge quella più specifica del morire ""altrove"""". Tale sfida richiede che nelle cure di fine vita e nell'approccio agli specifici problemi etici che esse oggi sollevano si metta seriamente a tema la dimensione culturale. Spesso reificata e semplificata, si tratta di una dimensione nella quale al contrario, specialmente per quanto riguarda la morte e il morire, si intrecciano trame di senso estremamente articolate."" -
La ricerca sui gruppi comunitari in salute mentale. La valutazione clinica delle reti sociali e la psicoterapia di comunità orientata alla recovery...
I dispositivi terapeutici gruppali comunitari, sviluppati dalla tradizione di ricerca degli interventi ad orientamento analitico, rappresentano ormai una metodologia indispensabile al perseguimento della nuova mission comunitaria dei Servizi di Salute Mentale ed allo sviluppo di una nuova cultura dell'Inclusione Sociale. La ricerca su questi dispositivi ha dimostrato come la salute mentale non possa più essere considerata un ambito ""isolato"""" della sanità pubblica, e come la """"cura del mentale"""" debba essere costantemente calata ed adeguata ai un contesti sociali in continuo mutamento dove si incontra il disagio. Il libro fornisce un contributo empirico ed esperienziale che, lungi dal proporsi come esaustivo, mira ad offrire alcuni spunti di riflessione sugli approcci terapeutici gruppali e comunitari all'interno dei Servizi di Salute Mentale, provando al contempo ad introdurre elementi critici capaci di rimettere in discussione prassi cliniche talvolta cristallizzate, se non totalmente superate. Viene anche presentata una nuova ondata di ricerche orientate al paradigma del recovery, che stanno aprendo nuove possibilità di valutazione dell'efficacia clinica e del benessere organizzativo dei servizi curanti."" -
La terza casa. Come adattare la nostra casa ai cambiamenti della vita
Questo libro vuole essere una riflessione sul rapporto che esiste fra noi e la nostra casa, osservando come cambiano le esigenze e i desideri con l'avanzare dell'età. Molto spesso pensare alla casa che abitiamo significa studiarne le funzioni, osservare i locali, ricercare dimensioni e arredi, soffermarci sull'estetica dei materiali e dei luoghi. Ma tutto questo non basta: dobbiamo riflettere sui significati che ha la casa per noi e pensare con attenzione alle esigenze che la nostra età richiede: la casa risponde ai nostri bisogni? Ci sostiene in modo adeguato? con il passare del tempo ha bisogno di qualche cambiamento? cosa possiamo fare perché la nostra casa sia adatta alle esigenze di un'età più matura? E questa è, appunto, la TerzaCasa, che deve rispondere a tre esigenze fondamentali: vedere il nostro passato e sentire che esso ci appartiene e ci sostiene, custodire oggetti di amore raccolti negli anni, valorizzare la nostra storia e mantenerne forte la memoria; vivere con attenzione il presente, studiando e migliorando la qualità di vita di tutti i giorni, pensando alle nuove esigenze del fisico e ai desideri per trascorrere il tempo libero, adeguando di conseguenza gli spazi, utilizzando i materiali, gli arredi e le tecnologie più idonee; pensare con consapevolezza al futuro, mettendo in atto accorgimenti in grado di fare prevenzione, con scelte volte alla sicurezza fisica e alla serenità psicologica dell'abitare. -
Lusso e benessere nell'Italia del Settecento
La riflessione su lusso e benessere, che implica categorie come felicità, bisogni, desideri e passioni e che il dibattito contemporaneo sta recuperando a livello di analisi economica, costituisce un percorso inedito per proporre una rilettura del Settecento italiano, focalizzata sulla ricostruzione delle implicazioni politiche del discorso economico. Le trasformazioni materiali che investirono il Settecento europeo e atlantico stimolarono una nuova discussione sul lusso, che in Italia si pose direttamente al cuore della politica delle riforme. Nella fase cruciale in cui un nuovo dibattito economico si legò all'affermarsi di inediti modelli di consumo, più disinvolti rispetto a quelli fortemente condizionati dai rigidi schemi delle gerarchie sociali tradizionali, la riflessione sul lusso prima, e sul benessere poi, veicolò infatti per tutto il secolo un potente e complesso linguaggio politico, che mirò anche a intaccare elementi strutturali dell'antico regime. In tale prospettiva il tema, che porta a interagire attraverso un prisma sfaccettato questioni culturali, filosofiche, politiche, sociali, economiche e materiali, permette di penetrare il Settecento italiano su molteplici e differenti piani, dai movimenti dell'economia alla politica delle riforme, dall'analisi economica alla riflessione politica, dalle trasformazioni sociali e l'emergere di nuovi gruppi ai mutamenti nella cultura e nelle mentalità. -
I disturbi della comunicazione nella popolazione multilingue e multiculture
Negli ultimi anni l'Italia ha assistito a un profondo cambiamento della sua struttura sociale: da nazione di emigranti è diventata una nazione di emigrati. Così, se negli anni '60 del secolo scorso erano diffusi i dialetti, e l'introduzione della televisione è servita ad uniformare l'utilizzo della lingua Italiana, nel XXI secolo, accanto all'Italiano, si parlano le più svariate lingue: dall'arabo al cinese, dall'albanese al rumeno, senza dimenticare il filippino, lo spagnolo e numerosi altri idiomi. In ambito sanitario si sono quindi aperti nuovi scenari e, in modo particolare in ambito comunicologico, la gestione del paziente multilingua/multicultura con disturbi di comunicazione e linguaggio è diventata una delle sfide più attuali per il foniatra e il logopedista. La pratica clinica foniatrica e logopedica trova non poche difficoltà nella diagnosi e nella riabilitazione dei disturbi della comunicazione e del linguaggio nei soggetti multilingua/multicultura. Relazione Ufficiale della Società Italiana di Foniatria e Logopedia (SIFEL), questo volume si avvale della collaborazione dei più importanti esperti italiani in ambito di multilinguismo/multiculturalismo. La prima parte del libro è dedicata agli aspetti generali del multilinguismo/multiculturalismo in Italia: dalle definizioni di persona multilingua/multicultura, si passa all'analisi delle caratteristiche demografiche del multilinguismo. -
Architettura e paesaggi della villeggiatura in Italia tra Otto e Novecento
Un tempo pratica esclusiva delle élites aristocratiche, nel corso dell'Ottocento la villeggiatura si trasforma in una diffusa consuetudine borghese, divenendo nella seconda metà del Novecento un vero e proprio fenomeno di massa che pone le basi per nuove tipologie urbane e per la trasformazione di interi paesaggi. In Italia le infrastrutture create ad hoc, gli spazi della socialità, le architetture dell'accoglienza, le residenze, le attrezzature provvisorie costruiscono l'immagine delle città per la villeggiatura misurandosi con i modelli internazionali, incentivando in alcuni casi l'espansione dei centri storici e in altri la nascita di nuovi nuclei fisicamente distinti. Sviluppando i contributi presentati al convegno Architettura e paesaggi della villeggiatura. Luoghi in Italia e in Trentino Alto Adige nell'Ottocento e nel Novecento, promosso a Madonna di Campiglio dal Centro interdipartimentale di ricerca per l'archivio e l'interpretazione del progetto architettonico e urbanistico dell'Università di Napoli ""Federico II"""" (oggi Centro interdipartimentale di ricerca per i beni architettonici ambientali e per la progettazione urbana), il volume offre articolati spunti di riflessione sulle trasformazioni urbane poste in essere in Italia per il consumo del loisir e sulle relative architetture nelle diverse tipologie: temi già indagati da altre """"storie"""" o in altri paesi, ma solo di recente all'attenzione della storiografia dell'architettura italiana."" -
Tra patria e campanile. Ritualità civili e culture politiche a Firenze in età giolittiana
Firenze in età giolittiana si presentava come una città vivace sospesa tra i rapidi cambiamenti dell'età contemporanea e i vincoli della forte tradizione storica; ormai parte integrante del recente Stato italiano, ma ancora fiera e orgogliosa delle proprie radici artistiche e artigiane; in bilico insomma tra Patria e campanile. Al suo interno era presente un fitto mosaico composto da associazioni culturali, partiti politici, sindacati e confraternite cattoliche alle prese con il senso di appartenenza locale e nazionale in un periodo di fondamentale importanza nel processo di costruzione dell'identità degli italiani. Alla base di questa operazione non vi erano solo provvedimenti politici e amministrativi, ma anche manifestazioni e celebrazioni volte a ""fare gli italiani"""" che spesso sfociavano in aspri contrasti tra i diversi attori sociali. Il libro vuole essere una storia culturale della città e delle sue molteplici componenti indagate attraverso il fitto calendario celebrativo degli anni dell'età giolittiana; non solo attraverso lo studio delle feste annuali come lo Statuto, il Primo maggio o il Venti Settembre, ma anche grazie all'analisi delle commemorazioni risorgimentali. Nel volume trovano spazio, infatti, l'anniversario di Curtatone e Montanara, della Rivoluzione Toscana, i centenari dei grandi personaggi del nostro Pantheon Nazionale, e, infine, l'anniversario del primo giubileo della Patria del 1911."" -
Come parla un terapeuta. La ristrutturazione strategica
Come parla uno psicoterapeuta? Il libro intende rispondere a questa domanda. Si aprono così le porte della stanza in cui terapeuta e paziente si incontrano per raggiungere un obiettivo comune: sconfiggere il disturbo del paziente. Il lettore viene così accompagnato a osservare in che modo il linguaggio può essere modulato dal terapeuta per introdurre nella vita del paziente un cambiamento rapido. La tecnica analizzata è la ristrutturazione - modalità introdotta da Paul Watzlawick - che qui viene spiegata e approfondita a partire dal lavoro terapeutico di un suo allievo d'eccezione, Giorgio Nardone. Commentando fin dalle prime pagine la terapia su un caso ossessivo, l'autore approfondisce passo passo diverse forme di ristrutturazione strategica: alcune molto note (come il paradosso e le analogie), altre introdotte dall'autore ex-novo (come il contrasto dei contrari e la ristrutturazione dei nessi causali). Psicologi, medici, psicoterapeuti, operatori delle relazioni d'aiuto e chiunque operi nell'ambito della salute troverà preziosa la lettura di questo libro, che si propone come un manuale di retorica applicata al cambiamento, in cui fa da protagonista il linguaggio, un prisma dalle tante sfaccettature in grado di moltiplicare la stessa luce in molti differenti colori. -
Il continuo e il discreto. Estetica e filosofia dell'esperienza in John Dewey
Questo volume intende essere una ricognizione del pensiero di John Dewey, con particolare attenzione alla fase matura, ma tenendo presenti le premesse già rintracciabili negli scritti precedenti. Al centro dell'indagine è l'estetica, luogo privilegiato per un ripensamento della nozione di esperienza, di capitale importanza per comprendere il pragmatismo deweyano: l'esperienza estetica, in particolare l'arte, non costituisce un riflesso esemplare dell'esperienza in genere, come vuole invece una lunga e importante tradizione della filosofia moderna. L'estetico, per Dewey, concentra e rende operative le componenti fondamentali del fare esperienza: esso è il suo elemento costitutivo. L'estetica, riqualificata come filosofia dell'esperienza tout court, risponde a una questione che anima il pragmatismo fin dalle sue origini: com'è possibile applicare regole generali a situazioni singolari, come le condotte di vita? L'estetica di Dewey sembra essere una delle risposte più radicali all'istanza, avanzata già da Peirce, che il pragmatismo si radichi nella concretezza della vita, senza con ciò rinunciare a porre la questione della validità universalità dei principî che informano il pensiero e l'azione dell'uomo. -
Evoluzione delle materie plastiche nel design per l'edilizia 1945-1990
L'impatto che l'avvento delle materie plastiche ha avuto sui prodotti e sull'industria ha rivoluzionato in pochi anni la vita delle persone, con una forza paragonabile a quella della rivoluzione informatica, investendo anche il design dei componenti per l'edilizia. A partire dal periodo della ricostruzione post bellica, l'entusiasmo per i nuovi materiali, da parte di architetti e imprese, incarna il clima di ottimismo, di sperimentazione e di fiducia nel progresso tecnologico e nella democrazia e apre un acceso dibattito sul ruolo che questi materiali possono assumere nel design dei componenti per l'edilizia e della casa, e sul loro rapporto con lo sviluppo tecnologico, il mercato, la cultura, la politica e la vita quotidiana. Attraverso le sperimentazioni, poco conosciute specialmente tra i giovani architetti e designer, portate avanti, in particolare dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, da architetti del calibro di Giò Ponti, Angelo Mangiarotti e Marco Zanuso, per gli interni e l'arredamento, e ancora Frei Otto, Renzo Piano e Mario Scheichenbauer, per gli studi sulle strutture e sull'edilizia industrializzata e per la ricerca di elaborazione di nuove forme, questo volume intende fornire un quadro dell'evoluzione delle materie plastiche nell'edilizia a partire dal dopoguerra fino ai primi anni Novanta ed evidenziare le loro potenzialità applicative. -
Diplomazia di celluloide? Hollywood dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda
L'appoggio in campo internazionale accordato alle majors dalle autorità statunitensi è stato frutto di un ""dovere istituzionale"""" o piuttosto di un auspicato ritorno in termini di condizionamento psicologico? Attraverso l'ausilio di fonti governative, l'autore tenta di chiarire se e come i responsabili della politica estera americana abbiano inteso sfruttare i film d'evasione quale mezzo per influenzare la mente (e quindi l'azione) degli spettatori oltreoceano durante i turbolenti anni che condussero il mondo dalla Seconda guerra mondiale alla Guerra fredda. Se a Washington l'esistenza di una """"questione cinematografica"""" giunge infatti a un definitivo riconoscimento con la """"guerra totale"""", la definizione di una """"politica cinematografica"""" avverrà soltanto nel contesto segnato dalla """"cortina di ferro"""", in cui il caso della Germania, esaminato in profondità, rappresenta un precedente per quanto riguarda l'impiego dei lungometraggi commerciali nel progetto (inizialmente legato al Piano Marshall) denominato Informational Media Guaranty Program. Il risultato finale è una narrazione, semplice ma allo stesso tempo rigorosa, di come il governo americano ha affrontato, con alterne fortune, il complesso problema dell'impatto di Hollywood sull'immaginario collettivo internazionale senza ledere il principio della libertà d'espressione, nonché quello considerato altrettanto sacro - della libera concorrenza."" -
Una Sicilia «senza». Atti del Convegno sulle condizioni di vita e salute in zone arretrate della Sicilia occidentale (Palma Montechiaro, 27-29 aprile 1960)
Può un'organizzazione sociale come quella meridionale sopravvivere senza uniformarsi ""ad alcune basilari modalità di organizzazione sociale di tipo """"moderno""""? La risposta alla domanda è ovvia: no, una collettività non può sopravvivere, salvo che non riesca a isolarsi drasticamente. Ma l'isolamento stesso, in quanto comporta una capacità di difesa da eventuali tentativi esterni di romperlo, vuole un adeguamento """"moderno"""" di quelle capacità di difesa. Una modernizzazione """"subita"""" di questo tipo ha caratterizzato le politiche di sviluppo del nostro paese, una modernizzazione """"senza"""" appunto. Di ben altra portata e qualità è la """"modernizzazione attiva"""", centrata nell'ambito dei processi identitari nei quali le collettività si riconoscono identificandosi in una determinata cultura, in progetti interessi e valori. La modernità delle collettività così intese ha un fondamento relazionale dal quale trae la forza e il dinamismo competitivo e relazionale. Processi di modernizzazione questo secondo tipo cercavano di portare avanti quanti promossero ed organizzarono col Centro studi e iniziative per la piena occupazione, fondato da Danilo Dolci, il convegno di Palma di Montechiaro del 27-29 aprile 1960. Gli atti di quel convegno offrono, con una straordinaria quantità di dati, analisi, riferimenti e testimonianze, uno spaccato di impressionante rilievo delle condizioni in cui versavano diverse aree della Sicilia."" -
Migrazioni femminili, politiche sociali e buone pratiche. Narrazione di sé fra segnali d'inclusione e distanze sociali
Il volume, risultato di un'indagine sull'inclusione sociale e lavorativa delle donne immigrate, approfondisce i nodi problematici ancora presenti nel loro quotidiano: il peso degli inciampi e delle restrizioni nell'area delle garanzie e del rispetto dei diritti; le dissonanze relazionali con l'ambiente ricevente; le difficoltà d'inserimento economico e sociale; gli sbilanciamenti sul piano della definizione di più gratificanti progetti di vita a dispetto del capitale culturale e delle credenziali formative di cui dispongono. Ovvero: è stato verificato che le categorie della diseguaglianza e della ""ostipitalità"""" continuano a compromettere le forme di relazione fra diversi anche in ambienti di tipo comunitario. Le quaranta storie di vita analizzate hanno portato all'identificazione dei fattori sui quali va concentrata l'attenzione per consolidare le """"buone pratiche"""" utili ad attivare relazioni costruttive fra autoctoni e stranieri. Il testo è stato pensato per tutti coloro che sono interessati alla conoscenza dettagliata del fenomeno migratorio declinato al femminile: ai ricercatori, ai decisori pubblici, agli assistenti sociali e a coloro che operano nelle organizzazioni di advocay e nei servizi per le politiche migratorie, sia nel settore pubblico che nel Terzo Settore."" -
Parlamento e decisioni di bilancio
Qual è stato il ruolo del Parlamento nelle vicende economico-finanziarie che hanno condotto l'Italia a essere uno degli Stati europei più colpiti dalla Grande Crisi iniziata nel 2008? L'ormai conclamato fallimento dei meccanismi di protezione dei diritti individuali per cui la Costituzione italiana era stata concepita è un problema di regole (innanzitutto costituzionali) o di applicazione delle stesse? Sono queste le domande principali a cui il lavoro tenta di rispondere, sulla base dei risultati di una ricerca ""empirica"""" svolta mettendo a confronto l'evoluzione delle fonti e delle prassi parlamentari, da cui la politica economica è stata veicolata, con le prestazioni dell'economia italiana, ricostruite attraverso i referti annuali della Corte dei conti. Una volta ottenuta un'immagine verosimile della situazione pre-crisi, l'analisi si è concentrata sulla revisione dei meccanismi di governance economica europea e sulla revisione costituzionale dei principi di bilancio. Ne è risultato un quadro preciso dei problemi endemici del sistema italiano che forse può contribuire alla progettazione dei mutamenti strutturali che da più parti sono ritenuti indispensabili alla sopravvivenza stessa del sistema, nazionale ed europeo."" -
Milano 2014. Expo, laboratorio metropolitano cantiere per un mondo nuovo. Rapporto sulla città
Tra inciampi e gravi scandali, la corsa verso l'Expo è entrata nella fase finale. Senza nascondere i problemi sul terreno (a partire dai ritardi dei cantieri), il Rapporto documenta come, in mezzo a incertezze e fiducia altalenante, la città stia cercando di concretizzare le aspettative di un rilancio economico e, ancor più, di una rinascita culturale e spirituale. E per il tramite delle sfide connesse al diritto al cibo, alla sicurezza alimentare, alla biodiversità, al consumo consapevole, ai sistemi di coltivazione ecocompatibili, a tutto ciò che in riferimento al tema della nutrizione si ricollega all'urgenza di dare forma a un modello di sviluppo sostenibile, oggi e per le generazioni future, da Milano per Milano e da Milano per il mondo si leva una domanda di giustizia sociale, di ""nuovo umanesimo"""" per usare l'espressione del Cardinale Scola. Una domanda che diventa simbolo di una società, una città e un Paese che vogliono esprimere, assieme a uno sguardo lungimirante, antropologicamente centrato e aperto alla solidarietà, la loro responsabilità morale. La retorica non basta. A ciascun cittadino, per il ruolo che occupa, l'opportunità e il dovere di contribuire; anche solo a partire da un rinnovato stile di vita."" -
Rivista di giurisprudenza ed economia d'azienda (2013). Vol. 10
In questo numero sono da segnalare le pronunce del Tribunale di Verona che riguardano il diritto bancario e, in particolare, le responsabilità della banca per abusi ""informatici"""" di terzi e relativi obblighi risarcitori per danni che subiscano i clienti dei servizi home banking, su cui ancora non esiste un orientamento consolidato. Nella materia del diritto tributario sono rilevanti le pronunce concernenti l'onere probatorio, sia rispetto alla presunzione di occultamento, in caso di scostamento tra il valore definito ai fini dell'imposta di registro e il corrispettivo di cessione, sia in caso di cessioni intracomunitarie ai fini IVA. Va poi segnalato, nella sezione del diritto del lavoro, una pronuncia del Tribunale di Verona che, in sede di reclamo, ha affrontato la delicata questione dei limiti e presupposti della solidarietà fra cedente e cessionario, in caso di trasferimento d'azienda, rispetto a crediti di lavoro del lavoratore dipendente. Nella giurisprudenza penale si segnala una pronuncia del Tribunale di Verona, concernente la confisca per equivalente in procedimenti penali per reati finanziari (tema controverso, su cui poi è intervenuta più volte la Corte la Cassazione, da ultimo Sezioni unite). Infine va segnalata l'ampia """"parte seconda"""" dedicata a commenti e ricerche, che riguardano il diritto bancario, il diritto fallimentare e il diritto penale dei mercati finanziari, in relazione alle innovazioni in corso derivanti anche dalla disciplina europea.""