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Insegnare a insegnare. Il tirocinio nella formazione dei docenti: il caso di Torino
Con l'avvento della formazione universitaria dei docenti, il tirocinio si afferma quale dispositivo potenzialmente strategico per ""apprendere la professione"""", luogo di auspicato dialogo e di attesa integrazione tra sapere accademico, di carattere generale, e sapere pratico, riferito all'agire in situazione. Il tirocinio si configura quale snodo cruciale per l'attivazione di sinergie tra università e scuola grazie al lavoro di figure tutoriali dedicate, cui è attribuita la responsabilità di trovare le strade migliori per introdurre gli aspiranti insegnanti """"in campo"""", mettendoli in condizione di operare in maniera sempre più consapevole, autonoma, educativamente incisiva. Il volume, che si colloca nel contesto della ricerca nazionale Apred sul Supervisore di tirocinio, intende rispondere queste domande a partire da un inquadramento storico dei processi alla base dell'attuale assetto istituzionale-normativo, per prendere in esame la questione del partenariato scuola-università, focalizzandosi sui modi propri della """"didattica della pratica"""", con specifica attenzione al ruolo fondamentale della scrittura come strumento (auto)formativo. In relazione alla ricostruzione del caso specifico del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria dell'Università di Torino, condotta secondo una metodologia partecipata, che assegna agli attori in situazione il ruolo di """"fonti"""" conoscitive primarie, viene discussa e posta in prospettiva l'esperienza italiana della formazione dei docenti."" -
Città tra Europa e Cina. Globalizzazione e sostenibilità nella cultura urbana contemporanea
Le trasformazioni delle città degli ultimi decenni hanno fatto emergere una nuova ""questione urbana"""" che pone paesi molto diversi tra loro per storia, economia e struttura sociale, di fronte ad importanti temi di riflessione comuni. Tra questi: il dibattito sulla """"fine della città"""", favorito dalla crescita vertiginosa delle aree urbanizzate e dall'emergere di nuove strutture insediative che hanno rotto i tradizionali equilibri tra costruito e natura; la crisi ambientale e il paradigma dello """"sviluppo sostenibile"""", ormai da tempo indicato come la direzione verso cui dovranno tendere gli interventi di modificazione delle città; la globalizzazione, con gli aspetti opposti e complementari dell'omologazione e delle nuove disuguaglianze che, soprattutto nei paesi emergenti, rende urgente l'analisi critica del rapporto tra identità locali e trasformazioni globali. Da questo punto di vista l'esperienza cinese sembra poter riassumere, grazie alla forza con cui si manifestano, tutte le ambizioni, le tensioni e le sfide che le città sono chiamate oggi ad affrontare; un panorama in cui emerge Shanghai che, nella costante ricerca di una mediazione tra cultura orientale e occidentale, fornisce interessanti spunti per una riflessione sul futuro della postmetropoli."" -
Bus with high level of service (BHLS). Orientamenti di progetto per linee maestre di autobus in aree urbane e metropolitane
BHLS è l'acronimo di ""Bus with High Level of Service"""", termine che sintetizza un concetto di sistema di trasporto innovativo attraverso l'attribuzione di un carattere di qualità al tradizionale servizio offerto dagli autobus. Il BHLS nasce in Europa negli anni Novanta come sintesi di due spinte contrapposte nella ricerca di nuove soluzioni per il trasporto pubblico urbano. Da una parte la necessità di realizzare sistemi di trasporto efficienti ed efficaci per città sempre più afflitte da fenomeni congestivi, dall'altra l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative agli investimenti in infrastrutture e materiale rotabile tipici di sistemi su ferro come tram e metropolitane. L'affermazione del BHLS non è né repentina né codificata dalle norme, ma appare piuttosto il risultato di una progressiva evoluzione e adattabilità del già noto BRT americano. Il testo si propone come un documento guida per pianificatori, progettisti ed amministratori interessati ad una pertinente e razionale implementazione di un sistema di trasporto come il BHLS che appare suscettibile di diffusione anche in Italia."" -
Poteri pubblici e mercato dell'energia. Fonti rinnovabili e sostenibilità ambientale
L'incremento delle fonti rinnovabili - dipinte dalla scienza economica come un ""mito"""", per la loro incapacità di offrire una soluzione soddisfacente alle crisi energetiche; considerate da altri, viceversa, come una sorta di panacea per superare i limiti, politici ed economici, all'utilizzo degli idrocarburi è stato oggetto di una recente disciplina europea, in attuazione del Protocollo di Kyoto. In molti Stati si sta affermando la convinzione che tale incremento passi per l'estensione dell'intervento pubblico nel settore. Questo saggio tenta di rispondere ai seguenti interrogativi. Per ottenere gli obiettivi europei di incremento di energia da fonti rinnovabili è più utile introdurre vincoli all'iniziativa economica privata, limitarla con divieti o ricorrere a strumenti di mercato artificiali, come le certificazioni ambientali e gli incentivi? Quali limiti incontra l'intervento dei poteri pubblici rispetto alla scelta, assunta a suo tempo a livello europeo, di liberalizzare il mercato della produzione e di distribuzione dell'energia? Quali sono i nuovi ostacoli che, a livello nazionale ed europeo, si frappongono al loro raggiungimento, relativi alla qualità della disciplina nazionale e ai procedimenti autorizzatori? Quale vocazione specifica e quali competenze possiedono, rispetto alla realizzazione di questi obiettivi, i poteri pubblici e le autorità di regolazione nazionali?"" -
La sfida dell'intangibile. Strumenti, tecniche, trend per una gestione consapevole nelle organizzazioni e nei territori
L'indubbio periodo di crisi mette a dura prova tutte le tipologie di realtà organizzate. Se le basi del vantaggio competitivo negli anni '80 facevano riferimento a elementi tangibili, dagli anni '90 in poi l'attenzione si è spostata sempre di più su quelli intangibili che meglio si configurano come base del vantaggio competitivo, in un ambito in costante evoluzione. In un ambiente così dinamico la sfida implica la salvaguardia dei propri vantaggi competitivi, andando ad analizzarne le basi nel profondo. Quanto, quindi, non è di facile riproduzione da parte degli ""avversari"""" è la base del vantaggio competitivo e l'asset intangibile risponde perfettamente ai requisiti di non riproducibilità, non trasparenza, durabilità e non trasferibilità. Quali, perciò, le principali sfide? La prima riguarda la creazione e il mantenimento delle relazioni all'interno di una realtà organizzata, così come di quelle che la stessa realtà intende intrattenere e conservare con il territorio circostante. La sfida, ancora, riguarda la coerenza che tra di loro hanno le differenti tipologie di comunicazione che partono dall'organizzazione e che a questa arrivano. Rappresenta una sfida la gestione delle capacità e delle competenze, risultato di un apprendimento continuo in un certo ambito; queste prendono le mosse dal concetto di """"cultura di impresa"""", ne accrescono il significato e, infine, arricchiscono la conoscenza che si forma, in modo sinergico, all'interno dell'organizzazione."" -
Le implicazioni sociali del gioco d'azzardo. Il caso dell'Emilia Romagna
Il volume riporta i risultati di una ricerca biennale, diretta da Costantino Cipolla, riguardante le implicazioni criminologiche e vittimologiche del gioco d'azzardo in Emilia-Romagna. La ricerca, frutto di un protocollo d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e l'Università di Bologna, ha visto il coinvolgimento di giocatori, ex giocatori, figure apicali delle Forze dell'Ordine e operatori delle strutture di recupero di 9 province emiliano-romagnole, concludendosi con un Report nel dicembre 2013. Fra i principali esiti rilevati, si evidenzia come l'azzardo, quale ""nuova e incentivata forma di consumo"""", anche nel web, sia caratterizzato da un aumento del numero dei giocatori in valore assoluto e del gradiente criminogeno sotteso al poliedrico mondo del gambling, in misura direttamente proporzionale all'allargamento dei confini di quest'ultimo. Questo volume propone dunque degli orientamenti per la comprensione dei più recenti trend afferenti al mondo dell'azzardo, una significativa banca dati sulla correlazione fra gioco d'azzardo e crimine, attinente alla realtà locale ed al tessuto sociale dell'Emilia-Romagna, ed un'analisi delle politiche territoriali volte a contrastare gli effetti dannosi dell'azzardo, con riferimento sia alle condotte patogene che alla sicurezza e alla prevenzione delle attività illegali e delle infiltrazioni della criminalità organizzata e mafiosa sul territorio."" -
La TV è servita. Viaggi e sapori della cucina televisiva
Una vera e propria abbuffata. Questa è la sensazione che si prova anche solo scorrendo i titoli dei programmi di cucina che ormai da qualche tempo saturano i palinsesti televisivi. Ma qual è la motivazione di tanto interesse produttivo e soprattutto del successo che i diversi formati riscuotono nel pubblico? Il presente volume si propone come occasione di riflessione su un fenomeno che ha radici lontane, alle origini stesse della storia della televisione, di cui intreccia progetti culturali e strategie linguistiche al passo con le trasformazioni offerte dalla tecnologia. Dalla narrazione all'informazione, dall'inchiesta ai più recenti format internazionali il cibo e la sua preparazione sono dunque ingredienti essenziali di un'offerta televisiva che unisce tradizione e innovazione, offrendosi come luogo privilegiato di riconoscimento valoriale e identitario per un pubblico che ancora non sembra mostrarne sazietà. -
Giuseppe Sarto, vescovo di Mantova
Lo scopo di questo lavoro di ricerca storico-sociale è stato chiaro fin dall'inizio e cioè ricostruire al meglio il periodo, una decina d'anni (dal 1885 al 1894), di permanenza di Giuseppe Sarto a Mantova, quale vescovo di questa diocesi. Si tratta(va), in effetti, di una fase della sua vita poco nota, se non addirittura piuttosto oscura, interpretata in vari modi quale ""parentesi"""" o """"maturazione"""" o dimostrazione di un'intransigenza """"fino al midollo"""". Quello che però non mi era parso subito evidente era che, nello svolgere questo sforzo descrittivo, ci venivamo a trovare come gruppo di lavoro nella condizione di raccontare il percorso biografico di un sacerdote che, da Vescovo, sarebbe diventato addirittura Papa e poi Santo. Si riesce, in questo caso, a narrare il prima ignorando il dopo? È giusto farlo? Come questa inarrestabile e non voluta ascesa muta il fascio di luce proiettato sulla precedente pianura? Il tentativo che abbiamo fatto è stato quello di tenerci ancorati ai documenti ed alle prove mantovane per dar conto del dopo e per riuscire a comprenderlo in modo più approfondito. A volte però, inevitabilmente, la visione del fungo pienamente sviluppato consente di meglio dar conto e di intendere più correttamente il senso complessivo del micete o del fenomeno in questione. È, dunque, lungo questa ambivalenza metodologica che abbiamo condotto la nostra ricerca che, pur essendo ancorata a Mantova, non è sicuramente mantovana."" -
Comunicazione e partecipazione per il governo del territorio
I recenti esercizi di governo del territorio, affidandosi sempre più spesso ad una stretta collaborazione pubblico-privato e a strumenti che presentano una elevata discrezionalità, pongono con urgenza la necessità di offrire una legittimazione più solida alle decisioni del piano e del progetto urbanistico e di verificarne nel tempo le ricadute sulle modalità di governo del territorio. È questo il motivo per cui la comunicazione delle scelte urbanistiche e la costruzione su queste ultime di processi reali di partecipazione, sono oggi al centro di una estrema varietà di iniziative, che questo volume passa in rassegna con riferimento all'evoluzione nel tempo di esperienze di risalto nazionale, (il Progetto ""Città di Città"""" di Milano, il Piano Strategico e PRG di Jesi, il Piano delle Periferie di Roma, il PSC e il POC di Ravenna, ecc.) e ad altre che si riferiscono alle regioni Marche e Abruzzo. In queste due regioni, in ritardo sulla definizione di una riforma organica delle leggi di governo del territorio, si stanno sperimentando forme d'innovazione dei piani e dei progetti urbanistici e in genere delle politiche di governo del territorio, attraverso il ricorso a percorsi partecipativi che si avvalgono di sperimentate e nuove modalità di comunicazione."" -
Problemi sociali e rappresentazioni culturali. Una prospettiva di sociologia della differenza
La definizione sociale di ciò che costituisce un problema è storicamente e culturalmente relativa. E in tutti i contesti di vita si configurano come problemi sociali fenomeni che irrompono all'interno dei confini fisici e simbolici dell'ambiente societario e ne chiedono la ridefinizione. Nella società contemporanea a far problema è ancora innanzitutto ciò che esprime la diversità, considerata fonte di preoccupazione, se non una minaccia, per la comunità di appartenenza e i valori che questa condivide. Nel processo di problematizzazione della differenza e dei soggetti che la esprimono, i sistemi culturali svolgono un ruolo determinante. In particolare, il sistema mediale interviene potentemente non solo per la sua capacità di portare l'attenzione su particolari problemi, ma anche per quella di orientare l'opinione pubblica sulle possibili soluzioni. Da qui l'importanza di una lettura critica delle questioni sociali che a fatica cercano di uscire dai coni d'ombra dell'informazione o che rischiano di entrare nelle routines produttive solo in funzione degli interessi espressi dalle arene politiche contingenti. Assumendo una prospettiva di sociologia della differenza, il volume si interroga su cosa sta cambiando nell'incontro fra i vissuti difficili di particolari soggetti e le minacce percepite dal sistema, nonché nella rappresentazione che ne offre la stampa italiana. -
Cooperare è un'impresa. Promuovere cultura cooperativa per creare sviluppo e innovazione
Cooperare è un'impresa indica una realtà di fatto, ma anche una prospettiva. Cooperativa e impresa non sono termini antitetici, nemmeno però s'identificano. È un'impresa 'differente' che pone la sua ragion d'essere nel rispondere ai bisogni delle persone e della comunità territoriale in cui si inserisce. In realtà molte cooperative hanno smarrito il senso della loro specificità: promuovere cultura cooperativa diventa perciò necessario per non perdere la consapevolezza della propria originalità e contribuire alla realizzazione di una economia civile capace di operare per il bene comune. Cooperare è un'impresa segnala anche una duplice prospettiva: considerare le persone che lavorano nella loro multidimensionalità e lavorare secondo una logica di interdipendenza positiva richiede un'impresa, un impegno da parte di tutti quelli che vi partecipano perché questi criteri prendano forma nel quotidiano operare. L'impresa indica inoltre il senso dell'impegno: migliorare il proprio 'villaggio', non in una logica localistica ma inclusiva, promuovendo nelle persone una responsabilità civile che le rende cittadini attivi. Tutto questo non è facile, né scontato. Non basta chiamarsi cooperativa, occorre esserlo. Il volume, proprio a partire da queste parole chiave, propone una riflessione interdisciplinare, frutto di un percorso di ricerca-formazione, sulle differenti dimensioni che attiva il cooperare. -
Eserciziario di macroeconomia. Esercizi svolti e commentati per i corsi di economia politica II. Macroeconomia
Questo eserciziario è pensato per gli studenti dei corsi di Economia politica II e di Macroeconomia. Ogni capitolo è strutturato in modo da fornire sia gli strumenti teorici, sia quelli matematici, per la soluzione dei problemi proposti. Oltre agli esercizi svolti e spiegati nel dettaglio, in calce ad ogni capitolo ne vengono presentati alcuni per autoverifica, di cui è fornita la sola soluzione finale. -
Guido Canella 1931-2009
Nato a Bucarest nel 1931, e scomparso a Milano nel 2009, Guido Canella è stato uno dei protagonisti più importanti e originali dell'architettura italiana del dopoguerra. Il volume costituisce una riflessione approfondita, di architetti e di storici, sulla figura e l'opera di questo maestro della cultura italiana del progetto, al quale la Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano nel mese di gennaio 2012 ha voluto dedicare un convegno internazionale di studi, a riconoscimento del suo insostituibile contributo alla costruzione del proprio progetto culturale. In un proficuo confronto di autori e punti di vista anche generazionalmente differenziati, nelle pagine del volume i saggi di alcuni dei principali protagonisti dell'attuale architettura italiana si affiancano alle riflessioni originali e ravvicinate di colleghi del Politecnico di Milano e agli studi di giovani ricercatori che l'hanno avuto come docente nelle aule delle facoltà e dei dottorati italiani, mentre gli scritti di importanti studiosi stranieri collocano il contributo di Canella nell'ambito dell'architettura internazionale. Un ricco apparato iconografico delle opere e dei progetti accompagna i testi scritti, facendo di questo volume uno strumento prezioso per approfondire criticamente la figura e l'opera di Guido Canella e tramandare anche alle generazioni più giovani la sua lezione e la sua originale visione dell'architettura. -
Sport e adolescenza. L'educazione come promozione delle risorse
Lo sport può costituire uno spazio fondamentale di crescita delle giovani generazioni a patto che si evidenzino quelle condizioni di educabilità atte a conferirgli un ruolo decisivo nella promozione delle risorse personali. Il volume, a partire da alcune premesse di inquadramento storico del fenomeno sportivo, di ambito filosofico, socio-antropologico e pedagogico, volte a definire i concetti di corpo e di sport secondo visioni attuali in cui si riflettono le caratteristiche tipiche della società postmoderna, presenta uno studio esplorativo sul ruolo dello sport nella formazione di strategie di fronteggiamento in adolescenza. La proposta educativa che scaturisce dai risultati attribuisce una prioritaria importanza alle attività motorie e sportive nei processi di formazione dell'identità corporea e personale e conferma la necessità che lo spazio educativo dello sport sia agito consapevolmente e responsabilmente dai suoi operatori. Il volume si rivolge a tutti coloro, ricercatori, studenti, insegnanti ed educatori, che nutrono specifici interessi per gli ambiti motori e sportivi, al fine di indurre una riflessione sulla qualità educativa dell'azione espressa in tali contesti e sulle problematicità che essa spesso evidenzia. -
Edu-exergames. Tecnologie per l'educazione motoria
Questo volume si rivolge a tutti gli operatori delle scienze motorie come un pionieristico tentativo di percorrere ed intrecciare i punti di prossimità esistenti tra il mondo delle attività motorie e quello delle tecnologie informatiche all'interno del contesto formativo scolastico. L'obiettivo è ricercato attraverso la proposta di un framework teorico-applicativo, basato sulle teorie del controllo e dell'apprendimento motorio, da adoperare come riferimento per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni digitali definite educational exergames. Il testo affronta una lettura critica dell'attuale ruolo ricoperto dall'educazione motoria all'interno della scuola italiana, mettendone in risalto le criticità rispetto ai contesti teorici e normativi entrando poi nel vivo degli aspetti didattici dell'educazione fisico/motoria nella scuola primaria e secondaria di primo grado ed evidenziando le difficoltà operative e strumentali che i docenti devono giornalmente superare soprattutto per gli aspetti valutativi. Muovendo da queste premesse, il ragionamento proposto passa ad una rivisitazione della letteratura scientifica più recente sul tema della valutazione motoria, soffermandosi in particolare sugli aspetti metodologici e sulle caratteristiche degli strumenti adoperati a tal fine. La descrizione dei compendi per la classificazione delle attività fisiche di adolescenti e adulti completa la riflessione sull'attuale dibattitto della comunità scientifica. -
Dentro l'adolescenza. Lo psicologo clinico nel contesto scolastico
L'adolescenza per sua essenza vede l'emergere di bisogni e affetti che richiedono risposte non procrastinabili; nello stesso tempo rappresenta una fascia d'età della quale oggi è più che mai urgente occuparsi, cercando di identificarne i significati più profondi e la valenza dei cambiamenti, considerata la specificità del momento storico e contesto sociale attuali. A questo sono chiamati psicologi, educatori, insegnanti e genitori, che si trovano a confrontarsi con ragazzi che talvolta mostrano, ma sempre più spesso celano, forme di sofferenza che sembrano assumere sfumature sempre più complesse. In alcuni casi questo disagio assume un significato clinico, che richiede una precoce individuazione dei fattori di rischio di psicopatologia e di comportamenti devianti, dei quali abbiamo voluto dare una visione complessa ma comprensibile anche a coloro che si trovano coinvolti nella sfida e nell'esigenza di crescere un figlio. Nello stesso tempo questo libro vuole rispondere all'esigenza di mettere a disposizione di studenti, psicologi e operatori coinvolti nella gestione dell'educazione e della cura degli adolescenti un modello di intervento sul gruppo, declinato in specifiche tecniche descritte e applicabili nella scuola e nei contesti all'interno dei quali è necessario un intervento sul gruppo di adolescenti (per esempio nelle comunità o nei diversi settori formativi), incentrato su un vertice d'intervento integrato psicoanalitico e psicoeducazionale. -
Tracciare confini. L'immigrazione nei media italiani
La spinta ad erigere muri e barriere, ripristinare confini, trattenere ondate di profughi e migranti appare oggi una delle più urgenti priorità che coinvolgono l'Unione Europea. I media hanno un ruolo centrale nel definire i margini simbolici del nostro spazio, nel costruire le rappresentazioni dei fenomeni che caratterizzano la contemporaneità, nel fornire spiegazioni al profondo mutamento della società, come quello rappresentato dall'immigrazione e dalla presenza straniera. In una società che diventa di fatto plurale rispetto alla provenienza geografica e all'appartenenza culturale, l'informazione sul fenomeno migratorio e sui temi collegati (richieste di asilo, integrazione, confronto con culture e religioni diverse) appare spesso imbrigliata da distorsioni e stereotipi. Numerose ricerche, negli oltre trent'anni di esperienza dell'Italia come paese di immigrazione, sono state dedicate a indagare la capacità del giornalismo di leggere un fenomeno tanto complesso, la cui immagine mediale è spesso, invece, schiacciata sulla sola dimensione della cronaca nera, dell'insicurezza e dell'emergenza. Il volume riassume i contorni di questa fotografia statica della società italiana in rapporto ai fenomeni migratori, analizza le interpretazioni e i frame prevalenti nel discorso pubblico e la politicizzazione del tema, indaga la capacità di ""prendere la parola"""" da parte dei diversi soggetti coinvolti e delle stesse persone immigrate."" -
Educazione intergenerazionale. Prospettive, progetti e metodologie didattico-formative per promuovere la solidarietà fra le generazioni
Il volume nasce dall'incontro di competenze e di esperienze delle autrici, appartenenti a differenti aree pedagogiche, focalizzando la ricerca sul dialogo intergenerazionale tra giovani e anziani; asse comune su cui ruota l'approccio interdisciplinare, con l'intento di esplicitare gli snodi significativi di una riflessone teorica e di una progettualità sul campo che continuamente si alimentano e si ri-generano. I fondamenti dell'educazione all'intergenerazionalità, tracciati nella prima parte dell'opera, orientano l'agire educativo e formativo, in considerazione dell'apprendimento continuo e delle connessioni con le policies europee in materia. A fronte degli approcci descritti nei contributi teorici, la seconda parte del volume è dedicata all'analisi di esperienze di educazione all'intergenerazionalità realizzate a livello nazionale e internazionale, con lo scopo di individuare e comparare linee progettuali e approcci metodologici e di restituire uno spaccato dell'esistente e delle logiche ad esso sottese. -
Metodo e qualità dell'esperienza scolastica
Molti sostengono che il XXI secolo sarà necessariamente segnato dalle questioni formative che la network society sta ponendo alle nuove generazioni, dei nativi digitali, e alle vecchie, nate dopo la metà del Novecento. La scuola, in questo scenario, intesa come modello originario di ogni tipo di azione educativa, formativa e istruttiva è al collasso. Che fare? C'è bisogno di un pensiero sulla scuola che non si limiti a considerarla come qualcosa d'imprecisabile che ha effetti benefici o nefasti: bisogna ripensare l'educazione nella sua struttura di generazione di esperienze, che abbiano un valore e una qualità alta per tutti gli attori sociali della scena educativa e formativa. Solo attraverso un pensiero interessato a entrare in contatto con la materialità del lavoro di chi la scuola la vive tutti i giorni si possono promuovere sguardi inediti e indicare vie da percorrere verso cambiamenti concreti possibili. Per questo è necessario tematizzare la questione del metodo come qualcosa che riguarda gli insegnanti, i dirigenti, i genitori e gli studenti. In rapporto a questa necessità il Laboratorio permanente Cambiare la scuola: educare e istruire del Centro Studi Riccardo Massa come suo primo gesto ha promosso e realizzato le ricerche presentate in questo testo. Le ricerche consegnano ad educatori, formatori e insegnanti possibili strumenti di lavoro. -
Medici o ciarlatani? L'omeopatia nel Regno delle due Sicilie. Dal 1822 al 1860
Gli omeopati erano medici o ciarlatani? Alla domanda risponde questo libro che, attraverso una copiosa raccolta di fonti primarie, tratta le vicende del successo dell'omeopatia nel Regno delle Due Sicilie. L'indagine si sofferma sull'approccio terapeutico che, evitando salassi, sanguisughe e purghe, fa dell'omeopatia una ""medicina gentile"""" da preferire ai più tradizionali metodi di cura e studia il rinnovamento del rapporto medico-paziente, alla base della pratica medica omeopatica, che indirizza l'attenzione non alla malattia ma al malato nella sua integrità. È un libro che fa scoprire al lettore le ragioni dell'esclusione della medicina hahnemanniana dalla storia della medicina italiana e dimostra come il giudizio severo che medici e storici della medicina proiettano all'indietro sull'omeopatia sia gravato del più classico degli errori storiografici: il presentismo.""