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Nuove alleanze per il terzo millennio. Città metropolitane e periferie recuperate
Il cambiamento, condizione alla quale è sottoposto in generale lo stato del mondo, ha assunto oggi andamenti tumultuosi, caotici, spesso preoccupanti, che impongono nuove alleanze per poterlo governare. Questo saggio, ripercorrendo i sentieri della scienza e della cultura, va alla ricerca di un metodo che possa con maggiore efficacia utilizzare in ambito imprenditoriale l'immaginazione creatrice dei giovani attraverso il vaglio e la costante verifica di esperienze consolidate. Mediante l'avvio di nuove alleanze vengono riproposte collaborazioni fra le peculiarità che furono tipiche del Rinascimento italiano e la razionalità dell'Illuminismo francese - collaborazioni da attuare grazie appunto a propositive alleanze tra fondazioni culturali e istituzioni imprenditoriali dei due paesi. Coniugando tradizione consolidata e innovazione proiettata nel futuro, il libro discute di una ""Cultura Nuova"""" imprenditoriale affinché l'impresa possa avere una più significativa presenza sul territorio svolgendo la funzione antica e nuova di """"impresa enciclopedia"""". Allo scopo di sperimentare queste finalità viene anche esposto un """"metodo"""" di intervento nell'edilizia - il """"Laboratorio del restauro nuovo sostenibile"""" - che estende le modalità culturali di restauro alle nuove sfide sul territorio urbano, proponendo due obiettivi prioritari: la valorizzazione delle antiche fabbriche e il recupero e la rivitalizzazione delle periferie urbane degradate."" -
Per la costruzione del paesaggio futuro. Architettura e natura. Atti del 1º Convegno diffuso internazionale (Terni, 17-21 settembre 2013)
Il volume raccoglie gli atti del I Convegno internazionale che si è svolto nel 2013 a San Venanzo, in Umbria, nell'ambito dell'evento Architettura e Natura, premio Simonetta Bastelli. È stato definito convegno diffuso poiché non si è svolto solo all'interno di una sala congressi. È stato parte integrante dell'intero evento che si è sviluppato in più luoghi ed in più giorni, e ha compreso incontri interattivi, lezioni, tavole rotonde, dibattiti e relazioni scientifiche. La pubblicazione raccoglie i contributi di tutti i relatori e rappresenta in pieno il valore scientifico ed illustrativo del convegno di cui è espressione. Tema conduttore è l'approfondimento del rapporto tra Architettura e Natura, con l'obiettivo di fornire idee, contributi ed esperienze per la costruzione del paesaggio futuro. Il legame tra natura e architettura è molto stretto: fin dall'antichità l'elemento architettonico ha dialogato con quello naturale. Il rapporto tra Architettura e natura, nella progettazione, è una parte fondamentale del paesaggio antropico. Tale connessione può avvenire in vario modo: negli edifici, ma anche con una completa e corretta progettazione degli spazi esterni. In sintesi il costruito deve instaurare una forte relazione con il sistema naturale, contribuendo alla creazione di un nuovo paesaggio. L'apporto della natura offre molte possibilità di sviluppo. L'architettura può e deve necessariamente comunicare con la natura. -
Mediterranei. Traduzioni della modernità
Il volume costituisce l'esito del lavoro di docenti e dottorandi svolto nel primo anno del XXIX ciclo del Dottorato in Architettura e Costruzione (Draco) sul tema dell'architettura mediterranea. Un argomento complesso e forse tra i più travisati dalla letteratura di architettura. L'individuazione di una specificità dell'architettura mediterranea porta ad ammettere che la globalizzazione non è un magma indifferenziato in cui tutto coesiste all'interno di un'omologazione totale. Per questo non si può più parlare di un solo Mediterraneo, ma, come suggerisce il titolo di questo volume, di molti Mediterranei, i quali divengono, nel mondo contemporaneo, tutt'altro che il prodotto di culture spontanee, architetture senza architetti, ma luogo, tutto artificiale, di un fertile sincretismo. Il testo raccoglie contributi e riflessioni di autorevoli studiosi sui temi e le opere di architetti tra i quali Cini Boeri, Luigi Cosenza, Fernandez Del Amo, Sedad Eldem, Aris Kostantinidis, Giovanni Michelucci, Dimitris Pikionis, Fernand Pouillon che ricostruiscono un mosaico straordinario di esperienze e costruzioni dell'architettura nel bacino mediterraneo. -
L' Europa dei cittadini. Cittadinanza e democrazia nell'Unione Europea
Il 1° novembre del 1993 entrava in vigore il Trattato di Maastricht che, accanto al completamento del processo di integrazione economica, istituiva la cittadinanza europea. Primo esempio al mondo di cittadinanza transnazionale, la cittadinanza europea ha rappresentato un passaggio fondamentale del processo di integrazione, il punto di approdo e di partenza di un'Europa dei cittadini che, malgrado tutto, riesce a far sentire la sua voce. Se da una parte è intervenuta a ufficializzare diritti già acquisiti negli anni dai cittadini europei - la libertà di circolazione e il diritto di voto per le elezioni del Parlamento europeo - dall'altra ne ha stabiliti di nuovi, quali il diritto di petizione al Parlamento, di accesso ai documenti e di iniziativa nei confronti della Commissione. A vent'anni dalla sua istituzione, la cittadinanza europea fa i conti con i cambiamenti che hanno investito le società contemporanee: l'intensificarsi dei processi migratori e la progressiva affermazione di società multiculturali, gli accresciuti livelli di mobilità propri di un mondo globalizzato, la rinascita di un cosmopolitismo su scala globale, la crisi dei sistemi di welfare nei paesi industrializzati sono solo alcuni dei fattori che hanno riacceso il dibattito sulla cittadinanza, evidenziandone i limiti se non addirittura le inversioni di tendenza rispetto al percorso che ha condotto alle conquiste della modernità. -
La partecipazione dei cittadini in sanità. Italia ed Europa a confronto
Il concetto di partecipazione, dopo essere entrato prepotentemente nell'agenda politica alla fine degli anni Sessanta, è stato protagonista di mutevoli vicende e alterne fortune. In particolare nel nuovo millennio, soprattutto in ambito sanitario, sono stati introdotti più ampi meccanismi di coinvolgimento della popolazione, sia per migliorare la qualità dei servizi sia per rispondere alla crisi che ha investito i sistemi di welfare. L'obiettivo di realizzare la possibilità di un'effettiva redistribuzione del potere decisionale a favore dei cittadini, sostenendo concretamente il processo di democratizzazione, è stato troppo spesso eluso anche a causa di elementi intrinseci ai concetti di riferimento, che si prestano a interpretazioni polimorfe e ambivalenti. La complessità delle questioni affrontate risulta evidente dalle posizioni contrastanti presenti nel dibattito attuale, oltre che dalla frammentarietà della letteratura prodotta in quest'ambito. Il volume intende rispondere a questa difficile sfida, attraverso un percorso critico riguardante gli approcci teorici e le declinazioni empiriche, proponendo un ""disegno valutativo"""" e un framework coerente con la prospettiva comunitaria. Negli ultimi capitoli il modello individuato è stato applicato, comparativamente, all'analisi di alcune delle pratiche di partecipazione introdotte di recente dai sistemi sanitari europei tra le quali, per l'Italia, le Società della Salute toscane."" -
Percorso demenza. Le raccomandazioni SIQuAS sull'integrazione tra sanità e sociale come chiave di lettura
Le demenze comprendono un insieme di patologie caratterizzate da deficit funzionali e da disturbi comportamentali che compromettono l'autonomia nelle attività quotidiane, sono causa di gravi disabilità e influenzano in modo incisivo la qualità della vita del paziente e dei caregiver. In considerazione del loro crescente aumento, della complessità della malattia e dei costi dell'assistenza in termini sanitari, sociali ed economici, rappresenteranno sempre più uno dei principali problemi socio-sanitari. Gli autori, dopo aver effettuato una revisione della normativa nazionale e regionale, delle linee guida e delle raccomandazioni disponibili in letteratura, nella diagnosi e gestione della demenza, hanno proceduto nel loro lavoro attraverso un approccio di benchmarking, per identificare un modello di riferimento standard. Sono stati presi in esame tre modelli di buona pratica a livello regionale (Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna) e messi a confronto con i criteri della Raccomandazione SIQuAS. Nell'analisi svolta è stato inserito anche il modello Lazio, basato sulla recente normativa. La check list elaborata è stata posta a base dei tre contesti aziendali osservati (ASL RME; ASL RMD; ASL Viterbo). Questo approccio ha consentito l'individuazione di un Percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (PDTA/Demenza). Il governo clinico della demenza richiede, come tutte le patologie croniche, un approccio sistemico, che integri le varie competenze professionali socio-sanitarie e i vari setting assistenziali, che veda un superamento della logica prestazionale e ponga invece maggiore attenzione agli outcome del paziente in termini di qualità di vita dello stesso e della sua famiglia. -
Sviluppo territoriale. Dal disegno della ricerca alla valutazione dei risultati
Come si studia un territorio? Quali segni esso esprime? Con quali strumenti possiamo coglierli? Quali tecniche di analisi possiamo utilizzare sia per analizzarlo come studiosi, sia per trasformarlo e programmarne le sorti? Così pervasivo nei dibattiti di senso comune così come in quelli politici, il concetto di territorio soffre della mancanza di una chiara definizione operativa perché è connesso a diverse dimensioni, come, ad esempio: tra natura e cultura, tra attore e struttura, tra simbolico e materiale che caratterizzano l'attuale dibattito delle scienze sociali. Questo libro, rivolto ai ricercatori delle scienze umane, agli amministratori locali e agli altri attori che agiscono a livello territoriale, nasce da un'esperienza ventennale di studi e ricerche-azione caratterizzate dal tentativo di coniugare il valore della natura, dell'equità e del benessere delle generazioni presenti e future con disegni di ricerca robusti e consistenti, in tema di sviluppo sostenibile. Inoltre, il testo illustra possibili percorsi di ricerca che tentino di restituire con efficacia descrittiva, interpretativa e valutativa le interazioni complesse che, nello spazio e nel tempo, si instaurano tra la società e l'ambiente. -
Liberare la storia. Prospettive interdisciplinari sul perdono
I più recenti studi di psicologia e antropologia affermano che gli effetti nel soggetto che perdona sono notevoli: il perdono contrasta meccanismi mimetici, libera dalla rabbia, dal risentimento, dall'odio generando positività e serenità dentro e fuori di sé. È curativo. Chi perdona sviluppa atteggiamenti pro-sociali trasformando un accadimento negativo in una occasione per scoprire nuove risorse interiori e vivere in modo rinnovato con sé e con gli altri. Il perdono libera la propria e altrui storia. Partendo da queste consapevolezze e avvalendosi di testimonianze e realtà letterarie, filosofi, psicologi e teologi si sono confrontati in un gruppo di ricerca triennale per studiare le condizioni di possibilità del perdono, la sua natura e processo. Gli autori hanno trovato un linguaggio comune e approdano a idee condivise in una visione articolata e unitaria al contempo, risultato di un lavoro sinergico. Il lettore entrerà così in contatto con esempi di perdono vissuto e sarà accompagnato nell'elaborazione teorica dall'ausilio di esperti di diversi settori disciplinari. -
Paesaggio urbano. Tra residui e risorse
Il progetto della città richiede sempre più decisamente un approccio ampio, che possa connotare adeguatamente lo spazio urbano attraverso la condivisione di strategie, pratiche di gestione, metodologie tese ad accrescerne i livelli di qualità e a sviluppare forme di ri-appropriazione da parte degli abitanti. La continua mutazione del ruolo di molti spazi richiede capacità adattative e possibilità di reinvenzione che hanno maggiori possibilità di sviluppare trasformazioni virtuose se sono fondate sulle attese delle comunità locali. L'urbanistica e l'architettura del paesaggio si trovano oggi a riflettere, seppur da diversi punti di vista e scegliendo differenti dimensioni scalari, sulla qualità dello spazio compreso tra i ""margini dell'edificato"""", riscoprendone (dopo che si è definitivamente infranto il mito della crescita e dello sviluppo senza fine) significati e possibili nuovi temi di trasformazione e progetto, muovendo da posizioni consolidate verso nuove forme di """"ibridazione""""."" -
Case temporanee. Strategie innovative per l'ermergenza abitativa post-terremoto
É possibile alloggiare decine di migliaia di persone contemporaneamente, in tempi brevi, in modo confortevole e a basso costo, per risolvere l'emergenza abitativa post-catastrofe in ambito urbano senza compromettere definitivamente il territorio? Come? Questo libro indaga le possibili risposte per mettere a punto un modello avanzato fatto di strumenti e procedure per la realizzazione di un sistema edilizio residenziale aperto, ad alta densità e totalmente reversibile. Primo atto è la disamina delle azioni intraprese a seguito del terremoto che ha colpito L'Aquila il 6 aprile 2009, analizzando errori e meriti di un'operazione extra-ordinaria. Il secondo aspetto analizzato è la proposta di un'innovazione di processo e di prodotto per definire un sistema adattabile e reversibile e per riempire il vuoto normativo sul tema delle realizzazioni temporanee ad uso abitativo. Il risultato di questo studio è il progetto SATOR - sistema abitativo temporaneo organizzato reversibile, e cioè un sistema aperto multipiano fatto di invarianti e variabili, adattabile a diversi contesti e sistemi costruttivi disponibili sul mercato. È stato quindi messo a punto un sistema di procedure e strumenti - tra gli altri un capitolato e i possibili scenari di dismissione - atti a rendere possibile il ritorno al grado zero della costruzione, oltre a garantire un basso costo dei sistemi edilizi liberando risorse per la ricostruzione delle case definitive. -
Raccontare Shakespeare ai bambini. Adattamenti, riscritture, riduzioni dall'800 a oggi
Il volume si occupa della storia culturale della ricezione infantile di Shakespeare in Inghilterra nelle versioni narrative dall'800 a oggi. Si tratta di un fenomeno che incrocia il rapporto tra letteratura ""alta"""" e cultura popolare e la questione del canone, la storia dell'istruzione in Inghilterra, il fenomeno emergente della fan fiction, le questioni dell'adattamento, l'evoluzione delle identità di genere, e le inevitabili """"manipolazioni"""" del testo shakespeariano. Dai fratelli Lamb all'inizio dell'Ottocento fino ai romanzi contemporanei che trasportano i plot shakespeariani dalla Danimarca all'Ohio, questo volume percorre la storia di come la cultura anglosassone ha trasmesso (e trasformato) i drammi di Shakespeare dalla forma teatrale alla forma narrativa, nel tentativo di rendere il Bardo accessibile e accattivante per i giovani lettori. Un'operazione non semplice e soprattutto non innocente, dal momento che ogni trasformazione formale sottende delle precise scelte ideologiche. In questi testi emerge spesso la preoccupazione di proteggere il lettore non solo dall'impatto di situazioni adulte ma anche di identità di genere considerate pericolose - di qui la tensione tra la convinzione che Shakespeare debba essere parte della letteratura e della cultura infantile, e la necessità che questo incontro avvenga in modo protetto e mediato. Questo volume intende approfondire tutte queste tematiche e presentarle a un pubblico non necessariamente specialista."" -
La sicurezza urbana indivisibile. Le politiche locali di prevenzione integrata
Il carattere indivisibile della sicurezza urbana non è disciplinato dalla legge e le norme che vengono di volta in volta introdotte, anziché delineare un sistema, si riducono soprattutto a dare vita a nuove figure criminose, a nuovi istituti, ovvero a scelte di deterrenza simbolica per contrastare migrazioni illegali, prostituzione e tossicodipendenze. Gli interventi che non fanno parte di un sistema di rimedi non potranno mai incidere sui tratti fondamentali della società insicura. La mancanza di norme adeguate ha rafforzato, per reazione, la consapevolezza del necessario cambiamento che si manifesta nella spinta dei Comuni a coordinarsi con l'azione dello Stato. Se la sicurezza urbana continuerà a restare divisa fra ""attori"""" diversi non sarà possibile superare le difficoltà che rendono difficile creare sinergia tra impostazioni e tra funzioni che, per troppo tempo, non hanno saputo convergere adeguatamente sul problema. Lo Stato, le Regioni e i Comuni devono costruire un forte partenariato per la sicurezza, come sta avvenendo in molti Paesi europei. È urgente disciplinare la sicurezza urbana nel suo carattere indivisibile, assegnare alle politiche di prevenzione lo spazio loro proprio, creare politiche integrate di sicurezza che prefigurano un leale partenariato, capace di coniugare competenze e sinergie e di dare slancio a una corresponsabilità non episodica, che affronti la sicurezza urbana nel coordinamento."" -
Il governo locale in Sicilia. Materiali per la riforma
Il volume raccoglie le analisi e le riflessioni di un nutrito gruppo di economisti, geografi, giuristi, politologi, sociologi, urbanisti dei quattro Atenei siciliani (Catania, Enna, Messina e Palermo) che, con il sostegno dei rispettivi Rettori, si è ritrovato unito a partire dall'idea di dare un contributo al processo di riforma del avviato da tempo dall'Assemblea Regionale Siciliana e recentemente approdato nella legge n. 8 del 24 marzo 2014 istitutiva in Sicilia dei liberi Consorzi di comuni e delle Città metropolitane. L'iniziativa, partita con l'organizzazione di una serie di incontri e seminari, si è presto concretizzata in un'analisi dei principali nodi della riforma e poi, sottoscritto da una ventina di studiosi, in un alle Forze politiche regionali perché non sottovalutassero i problemi che la riforma poneva e soprattutto non li ignorassero. La decisione di abolire le Province e istituire i liberi Consorzi e le Città metropolitane ""rivoluzionerà"""", infatti, tutto il sistema di governo locale perché riguarda l'assetto territoriale, il rendimento economico delle istituzioni, i meccanismi di partecipazione democratica, le condizioni dello sviluppo economico. Si tratta quindi di una iniziativa che richiede una visione strategica e che non può essere guidata dall'alto con logica autoritaria ma deve essere spinta dal basso, cominciando dai Comuni, dalle loro Comunità e dalle molteplici relazioni che hanno contribuito all'identità territoriale."" -
L' amministrazione consolare. Profili di diritto nazionale e ultrastatale
Negli ultimi anni il diritto pubblico è stato sottoposto alla crescente influenza dei principi derivanti dai livelli normativi extrastatali. Tale tendenza, rilevante nell'Unione Europea, come nel diritto internazionale e globale, delinea un sistema originale e complesso, nel quale il ruolo dei giudici è fondamentale. Il libro, precisamente, esamina: l'evoluzione dell'amministrazione consolare; la sua disciplina internazionale (anche in relazione alla European Convention of Human Rights e all'American Convention on Human Rights); le questioni teoriche che essa pone nei confronti delle tradizionali nozioni del diritto pubblico (e, quindi, della sovranità e della cittadinanza). All'approccio teorico il volume affianca l'esame di alcune esperienze nazionali, ritenute di volta in volta utili per comprendere l'approccio di ciascun ordinamento verso tale materia, nonché l'approfondimento della disciplina europea, nell'ambito della quale i principi sulla protezione consolare configurano un importante contributo alla riflessione sul rapporto tra il diritto sopranazionale e quello degli Stati membri. -
La governance dei consumi. Presenza e progettualità della società civile nel mercato
Nel rispetto dei principi neo-liberistici, si diffonde in seno alla società europea un crescente interesse delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e dell'opinione pubblica verso quelle forme di riflessività e libertà responsabile, giunte a compiuta formulazione nel continente nord-americano negli anni Settanta, oggi ""laboratorio di sperimentazione"""" di soluzioni alla gestione delle fonti di rischio e problematicità caratteristiche dell'economia della conoscenza. Si tratta di proposte che maturano in modo non sempre lineare, a opera di nicchie di consumatori e di un selezionato insieme di produttori e distributori con sensibilità etiche, destinate - nel medio-lungo periodo - a perseguire il ben-essere individuale e collettivo secondo schemi alternativi a quelli sin qui dominanti. A partire dalla considerazione che l'agire di consumo rappresenta da sempre uno strumento di inclusione e partecipazione, il volume delinea il ruolo delle scelte e delle pratiche di acquisizione e uso dei referenti nell'esercizio della cittadinanza sociale, individuando le ragioni e le modalità della mobilitazione consumerista negli assetti industriali e post-industriali, nonché le modalità di strutturazione della tutela del consumatore e delle cosiddette politiche del consumo. Inoltre, ricostruisce e analizza criticamente le culture del consumo impegnato, circostanziando le ragioni della critica e le caratteristiche dei comportamenti responsabili e antagonisti."" -
Sperimentare e innovare nella scuola. Strategie, problemi e proposte mediaeducative
Il processo che conduce all'innovazione didattica si configura come un percorso articolato e ricco di stimoli sia per la figura del docente che per quella del ricercatore. La strategia della ricerca-azione (R-A), qui sinteticamente delineata, rappresenta un utile frame per compiere insieme un cammino che volge al cambiamento, perseguendo contemporaneamente finalità educative e obiettivi di ricerca. Nel volume vengono illustrate le caratteristiche salienti di un percorso di R-A, specificatamente finalizzato a sperimentare un curricolo di Media Education nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. L'analisi dei dati mette in luce i punti di forza di un curricolo mediaeducativo, ma anche quelli di debolezza di una scuola che ancora mostra molte difficoltà di fronte a una progettazione e a una modalità di valutazione orientate alle competenze. Se poi si tratta di competenze mediali, la questione si complica ulteriormente. Il testo si presenta come una guida per sperimentare attività mediaeducative a scuola, promuovendo una collaborazione tra insegnanti e ricercatori, al fine di mettere in luce buone pratiche e costruire nuovi modelli teorici utili all'innovazione didattica. -
Autonomia istituzionale e performance aziendale nei sistemi di pubblico impiego. Il caso del Friuli Venezia Giulia
Il tema del rapporto tra autonomia e performance è centrale nel dibattito sulla pubblica amministrazione, dove essendo l'autonomia generalmente considerata elemento di buona governance in grado di favorire lo sviluppo di soluzioni adatte ai contesti e migliorare così la qualità delle risposte ai bisogni dei cittadini. L'argomento viene affrontato in rapporto al tema specifico del pubblico impiego, che oltre a rappresentare un'importante componente della spesa pubblica, costituisce snodo fondamentale di cambiamento e tema centrale nelle agende di governo regionali e nazionali. Il riferimento empirico è costituito dall'esperienza autonomistica del Friuli Venezia Giulia, che negli ultimi quindici anni ha sviluppato un proprio sistema di pubblico impiego regionale e locale. Il caso offre evidenze per certi aspetti sorprendenti e suggerisce considerazioni e proposte di carattere generale che arricchiscono la comprensione del complesso ed articolato rapporto tra autonomia istituzionale e risultati aziendali. -
Le «mie carte». Inventario dell'archivio di Mariano Rumor
L'Inventario dell'archivio di Mariano Rumor consegna agli studiosi una ricca documentazione rappresentativa della lunga e intensa opera dello statista vicentino, a partire dall'immediato secondo dopoguerra sino alla sua morte. Nel rispetto del processo di sedimentazione naturale, le carte sono ordinate e inventariate secondo severa norma scientifica. Relazioni ufficiali, discorsi editi e inediti, appunti manoscritti, carteggi, articoli e resoconti giornalistici, frammenti di scritture e materiale di vario genere aprono straordinari percorsi di ricerca sulla figura e sul ruolo di Rumor, che in mezzo secolo - come uomo di partito e delegato in organismi internazionali, ministro e presidente del Consiglio per cinque mandati - ha attraversato stagioni politiche e sociali assai difficili e ""sofferte"""". I complessi documentari, citati nella loro interezza, attengono soprattutto ai temi concernenti i lavori parlamentari, la Democrazia cristiana, gli altri partiti e movimenti, le associazioni cattoliche, l'Unione europea e quella mondiale democratico- cristiana, le varie espressioni della politica nazionale, gli appuntamenti internazionali. La rassegna stampa di un quarantennio di vicende istituzionali e partitiche, insieme con un apparato di fotografie ufficiali e familiari, completa l'indice delle dieci sezioni che formano l'Inventario."" -
Il giudice che guardava al futuro. Gian Paolo Meucci e i diritti dei minori
Il volume ripercorre l'opera di Gian Paolo Meucci (1919-1986), Presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze tra il 1966 e il 1986. Il suo impegno nel promuovere un profondo rinnovamento della sfera del diritto minorile, fino ad allora contraddistinta dal ricorso alla punizione e alla correzione, lo ha portato a essere considerato «il prototipo più conosciuto», «l'icona più prestigiosa» di magistrato minorile, «antesignano e maestro» di tutti quei giudici che hanno saputo mettere al centro, solo più tardi, i bisogni e i diritti dei minori, contribuendo in questo modo a una più vasta revisione della cultura relativa all'infanzia, all'adolescenza e quindi ai diritti all'educazione, alla vita, all'autonomia, alla socializzazione, alla non-discriminazione. Con particolare attenzione vengono analizzati i rapporti che Meucci ha intrattenuto con alcune figure di spicco della sua epoca, tra le quali don Lorenzo Milani, don Giulio Facibeni, Giorgio La Pira, Alfredo Carlo Moro e Giorgio Battistacci. Riconsiderato a distanza di tre decenni, l'impegno di Gian Paolo Meucci ci restituisce un'esperienza che, sul piano teorico e metodologico, è risultata precorritrice di alcuni principi fondanti del nostro sistema penale minorile, marcando forti interconnessioni con gli ambiti delle scienze dell'educazione. -
I vuoti che crescono. Un mese di sociale 2014
I vuoti che crescono è il titolo dell'appuntamento di riflessione del Censis ""Un mese di sociale/2014"""". Nella dimensione della rappresentanza degli interessi e delle identità, cosa viene dopo il destino """"a perdere"""" di Senato, Cnel, grandi sindacati, confederazioni datoriali? Il segmento degli adulti di 50-70 anni sembra abbandonato al triste destino di esuberi, prepensionati, """"esodati"""", """"staffettati"""", senza alcun meccanismo utile per conservare almeno una porzione di quell'importante capitale umano. Assistiamo poi a un crollo di fiducia nella carriera scolastica come strumento di mobilità sociale, rivelato dagli alti tassi di abbandono scolastico e dalla crescente disaffezione per i percorsi di studio universitari (specie triennali). Infine, senza le Province, e senza un'articolazione alla scala provinciale di uffici pubblici (dalle Prefetture alle Camere di commercio), di organizzazioni di categoria e di aziende di servizi locali, come si può rimodulare la dimensione territoriale intermedia? Bastano Unioni di Comuni, Città metropolitane e smart cities?""