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Riguardo un ritorno e altre tempeste
L’enorme massa oceanica esiste per dividere o per unire le persone? Le poesie raccolte in questo libro sembrano voler rispondere a questo quesito, senza mai arrivare a una fermezza conclusiva del proprio vagabondare. Riguardo un ritorno e altre tempeste racconta la quotidianità di due amanti che tornano a viversi dopo tanto tempo. La storia di un odierno Ulisse che dalla sua Penelope ha fatto ritorno: di ogni viaggio l’amore è la bussola che segna la rotta e chi ama torna sempre. Questo è il libro per chi ama sussurrare poesie con un bicchiere di vino, per chi nelle tempeste ritrova il meglio di sé e ritorna senza paura. Per chi del viaggio ama la meta. E la sua metà. -
I vers dal turner. I versi del tornare
I colori, gli odori, i suoni della natura sono sensazioni che, attraverso un uso sapiente del dialetto modenese, ci accompagnano in un viaggio infinito tra eredità, memorie del passato e momenti presenti di profonda riflessione. La natura, presenza costante e silenziosa, scatena ricordi che si rincorrono in un tempo senza tempo, quasi a coincidere con un solo e unico momento di quiete. -
Giudizio sospeso. Ricordi di lavoro con i matti criminali
"Scendendo le scale buie di via Ordanino, tanti e tanti anni fa, inviata dal mio giornale """"Il Giorno"""", mi viene incontro con una mano sul petto un tipo magro e allampanato, pochi denti e un volto spettrale: """"Mi fa male qui"""", indica al direttore Michele Schiavon che mi accompagna nella visita dell'Opg, il San Luigi, come tutti lo chiamavano. """"Ha accoltellato al cuore il suo amico"""", spiega lo psichiatra. E mi racconta di un altro internato che ha ucciso il suo bambino di 5 anni in preda a una crisi psicotica di fanatismo religioso, convinto che fosse il diavolo. Ho capito quel giorno, a Castiglione delle Stiviere, quanta sofferenza ci può essere anche nell'inconsapevolezza di avere fatto del male a qualcuno, ma ho capito meglio, anni dopo, quando ho saputo che quel padre, che si è reso conto di quello che aveva fatto e si è suicidato, quanto poco si conosca della mente umana, dei segnali di allarme e di richiesta di aiuto, fino a rendersi conto, solo dopo e neppure sempre, del danno irreparabile compiuto.""""" -
Senza l'urgenza del presente
La storia si svolge nel periodo che va dagli anni 70 ai giorni nostri. Francesco, uno studente liceale bresciano, è fermamente convinto che nel DNA di ogni individuo oltre ai caratteri somatici, come il colore dei capelli, degli occhi o della pelle, sia scritta anche la data della morte. Secondo lui, è presente un gene, una sorta di orologio biologico che, grazie alla produzione di una determinata sostanza, trasmette a tutte le cellule dell'organismo l'ordine di invecchiare fino al punto di non essere più in grado di svolgere le funzioni vitali. Sulla base di tale convinzione, terminata la maturità, va alla ricerca della facoltà e dell'università meglio attrezzata e quindi più adatta a portare avanti il tipo di studi che ha in mente. Questo lo conduce a Roma, dove riesce a convincere il direttore della facoltà di Chimica e tecnologia farmaceutica che la teoria su cui si basa l'intero progetto è valida e a incassarne il supporto. -
Farfalle tra le righe
Farfalle: simbolo di leggerezza, libertà e rinascita. Compiendo quattro metamorfosi, nella loro breve esistenza, ci insegnano che la vita continua anche quando termina un ciclo, una situazione, che tutto inevitabilmente si evolve e ogni volta è una rinascita spirituale oltre che fisica. Le farfalle alla nascita sono bruchi che strisciano, infine mettono le ali e alzandosi in volo diffondono bellezza, delicatezza, colore: metafora dei nostri talenti che, se lasciamo liberi di esprimersi, rendono più leggeri e sereni noi stessi e gli altri. Ecco allora che anch'io, nel corso della mia vita, tra alcune metamorfosi subìte e altre fortemente volute, sono rinata parecchie volte, cogliendo anche da esperienze negative, seppur con comprensibile fatica, stimoli nuovi. In questa raccolta lascio volare come farfalle i miei ricordi d'infanzia, alcuni racconti di tradizioni e modi di vita raccontati dalla mamma, dalla nonna e da anziani della loro generazione; commenti d'attualità personale, della mia città e d'interesse sociale; progetti e sogni. Tra radici del passato e idee per il futuro, tutto sembra meno evanescente, mettendolo nero su bianco. -
Anni di mercurio. Frammenti di diario raccolti e ordinati a cura di Chiara Marini
Francesco, il protagonista, medico chirurgo urologo in pensione, dopo una dignitosa e brillante carriera professionale svolta al di fuori dei grandi centri di potere della medicina, pur sentendosi ancora giovane e in salute, accetta malvolentieri l'incedere inesorabile degli anni. I colleghi della stessa generazione e nella stessa situazione, si accontentano di vivere nel presente, fatto di hobbies, musica e nipotini. Francesco, invece, non riuscendo a fermare il tempo, cerca di rievocare il passato, quello dei vent'anni, del liceo e dell'università, a cavallo del mitico '68 e degli anni che tutti ricordano, di cui tutti parlarono, che tutti avrebbero voluto vivere. -
Amori, tradimenti, arrosto e champagne
Un diario di bordo di cuori infranti, appuntamenti mancati, liti taglienti. Immerso in quotidianità distanti, in ambizioni, dialoghi, luoghi, profumi, voci, sensazioni, colori che apparentemente sembrano non essere legati tra di loro. Ma c'è un filo rosso a collegare le giornate di Lavinia, Ludmilla e Barbara. Tre estranee, tre compagne, tre amiche. Vite incrociate: sarà stata la penna dello scrittore, o uno scherzo del destino? Al centro, un uomo dalle mille facce. -
All'ombra di un albero di fichi. Sempre in cammino verso Santiago
"Mi stavo rilassando all'ombra di un grande albero di fichi riflettendo sull'insuccesso del cammino per Santiago che avevo dovuto sfortunatamente interrompere. Vivevo ancora la sensazione negativa di sconfitta e di smarrimento che quella decisione mi aveva provocato ma per la prima volta, dopo venti giorni circa da quando mi ero fermato, sono riuscito a pensarci individuando una prospettiva positiva, una ragione per valutare diversamente quel cammino 'mancato'.""""" -
Saint Anne. Leonardo da Vinci's ultimate masterpiece. Ediz. illustrata
La ""Madonna con il Bambino e Sant'Anna"""" è il frutto di una lunga ricerca che ha ossessionato Leonardo dal 1501 fino alla morte, nel 1519. Grazie all'accuratissimo restauro, la mostra permette di ammirare questo capolavoro come nessuno l'ha più visto dal tempo in cui l'artista l'ha dipinto. Il catalogo rivela, attraverso le campagne fotografiche condotte durante il restauro, tutto lo splendore dei colori utilizzati, mettendo in luce dettagli pressoché inediti dell'opera, e ne ricostruisce la tormentata creazione. La mostra offre inoltre l'occasione di vedere riuniti il dipinto del Louvre e il cartone preparatorio della National Gallery, insieme ai numerosi schizzi, studi e disegni preparatori autografi, permettendo al pubblico di farsi un'idea precisa del modus operandi di Leonardo e dell'impatto di quest'opera sui contemporanei. Vengono infatti radunate attorno alla """"Sant'Anna"""" più di 140 opere tra disegni e dipinti, che documentano come questo capolavoro della maturità artistica e tecnica di Leonardo abbia avuto una considerevole influenza sull'evoluzione delle arti."" -
I mesi del Bramantino. Ediz. illustrata
Un libro dedicato allo straordinario ciclo di arazzi del Bramantino conservato al Castello Sforzesco di Milano. I dodici Mesi Trivulzio, che prendono il nome dalla nobile famiglia milanese che li commissionò e ne fu in possesso fino al 1935, sono qui riprodotti in grande formato e con un gran numero di dettagli dai segni zodiacali, alle iscrizioni, dai misteriosi personaggi agli animali e alle piante - frutto di un'apposita campagna fotografica realizzata ad hoc da Mauro Magliani, uno dei migliori fotografi d'arte italiani. Il testo, scritto dai due curatori della mostra ""Bramantino a Milano"""", fa tesoro delle molte novità scientifiche emerse in questa occasione e si pone così come l'opera di riferimento su questi capolavori dell'arazzeria rinascimentale. Un'appendice della restauratrice Annamaria Morassutti fa il punto sulle vicende conservative del ciclo. Il ciclo dei Mesi fu commissionato dal marchese Gian Giacomo Trivulzio in occasione delle nozze del figlio Gian Nicolò con Paola Gonzaga, nel 1501. Fu intessuto da Benedetto da Milano e dai suoi collaboratori su cartoni del Bramantino nel primo decennio del XVI secolo. La lettura del ciclo comincia col Marzo, secondo il calendario in uso all'epoca, che faceva iniziare l'anno nel mese dell'Annunciazione alla Vergine, che è anche il mese in cui inizia la primavera, prima stagione dell'anno, e gli astri entrano nell'Ariete, primo segno dello zodiaco."" -
Giotto e compagni. Catalogo della mostra (Parigi, 18 aprile 15 luglio 2013). Ediz. francese
"Questa mostra non ambisce a presentarsi come una retrospettiva del grande maestro fiorentino - di fatto irrealizzabile, dato il carattere inamovibile di molte sue opere, affreschi, croci dipinte e grandi pale - ma vuole mettere in evidenza, a partire da una scelta significativa di pezzi, il suo contributo intellettuale e materiale, affrontando anche questioni quali l'organizzazione della sua bottega, la funzione materiale e liturgica delle pale dipinte, l'irradiamento della sua arte... Le tre tavole del Louvre, che sono molto rappresentative delle diverse fasi della sua produzione, costituiscono il punto di partenza dell'esposizione: il grande San Francesco d'Assisi che riceve le stigmate, proveniente dalla chiesa di San Francesco a Pisa, opera firmata degli anni giovanili; la monumentale croce dipinta, spesso trascurata dagli studiosi dell'artista a causa del suo cattivo stato di conservazione, ma oggi sottoposta a un importante restauro; e la notevole Crocifissione, acquisita dal museo nel 1999, che permette di ipotizzare l'attività del pittore e dei suoi allievi a Napoli intorno al 1330 e la sua influenza stilistica e iconografica al di là delle Alpi, favorita dagli stretti rapporti tra gli Angioini di Napoli e i loro cugini francesi. Altre prestigiose opere provenienti da collezioni francesi e non - disegni, manoscritti, tavole completeranno la presentazione di questo artista, il cui genio fu presto riconosciuto dai suoi contemporanei.""""" -
Alfagatto
Gli Alfagatti sono una razza speciale: sono, innanzitutto, i gatti di razza (e non) dipinti pelo per pelo, è il caso di dirlo, dall'illustratrice scientifica Gabriella Gallerani, in ordine alfabetico. A ciascuno la propria lettera per arrampicarsi, nascondersi, stiracchiarsi, giocare, sbadigliare o semplicemente stare in posa: e allora A come Angora, B come Bengala, C come Ceylon, D come Devon Rex. G come gatto (e come cosa sennò?), e ancora M come Maine Coon, P come Persiano, S come Siamese. fino a Zzzz come le 18/20 ore che un gatto trascorre quotidianamente a dormire. Ma gli Alfagatti sono anche ""i"""" gatti che hanno fatto la storia... e la letteratura, il cinema, i fumetti, la musica e, naturalmente, la felicità degli autori che hanno condiviso la vita con loro. Siano essi tigrati o pointed, rossi o neri, randagi o di razza, questi gatti hanno tutti una cosa in comune: hanno tutti un Nome. E allora ecco un alfabeto di oltre 600 gatti """"alfa"""", con altrettante piccole storie """"spulciate"""" da Paola Gallerani: senza Apollinaris, Bébert, Boise, Catarina, Giuseppe, Murr e Williamina, Twain, Céline, Hemingway, Poe, Morante, Hoffmann e Dickens avrebbero scritto allo stesso modo? E se siamo certi che si debba a Pulcinella La Fuga del Gatto per clavicembalo composta da Domenico Scarlatti, senza Elvis (il gatto, altrimenti sarebbe una vera domanda retorica), John Lennon avrebbe composto quelle stesse canzoni? Se non ci fosse stato Spithead, Newton avrebbe inventato la gattaiola? Gatti muse, nel senso più tradizionale..."" -
Chi ha paura di Ululò? Ediz. illustrata
Un'ombra minacciosa incombe sui giochi dei porcellini Purk e Pork e dei coniglietti Hip e Hop alla fattoria... è Ululò il lupetto, in cerca di amici ""per"""" merenda! Una favola ricca di suspense per scoprire che non sempre il lupo è cattivo! Età di lettura: da 4 anni."" -
Paolo Gallerani. Innesti e snodi. Ediz. illustrata
Paolo Gallerani è quasi un artista alieno che con questa mostra ci svela e ci rivela un percorso di ricerca personale particolarissimo, apparentemente non ascrivibile ad alcuna esperienza già catalogata dalla storia dell'arte, un percorso che riproduce l'evoluzione della nostra specie. -
L' autore e il suo archivio. Atti del Convegno (Losanna, 28-29 novemvre 2013)
Il volume propone una prospettiva originale sui lasciti documentari dei grandi protagonisti della cultura letteraria del Novecento. Superati punti di vista troppo specifici, o al contrario troppo generici, si è provato a misurare e illustrare nel suo complesso il rapporto tra l'immagine letteraria nota di un autore e quella ricostruibile dal suo archivio. La considerazione unitaria di tutti i materiali riconducibili a uno stesso soggetto, spesso distribuiti in varie sedi, non solo integra, e in molti casi corregge, la figura ""pubblica"""" e comunemente nota di chi scrive, ma consente di comprenderne in modo più corretto e pieno la vicenda personale e le scelte intellettuali. Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda, Gianfranco Contini, Vittorio Sereni, Giorgio Manganelli, Enrico Filippini, Luigi Meneghello, Federico Hindermann, accompagnati dagli scrittori svizzeri di lingua francese Charles Ferdinand Ramuz e Gustave Roud, escono da questa indagine rinnovati nel loro significato storico e letterario."" -
Michelangelo. La Pietà Rondanini nell'ospedale spagnolo del Castello Sforzesco. Ediz. illustrata
La città di Milano conserva, dal 1952, l'ultima scultura di Michelangelo Buonarroti, nato a Caprese, in provincia di Arezzo, nel 1475 e scomparso a Roma nel 1564. È un'opera rimasta incompiuta alla morte dell'artista, che su questo blocco di marmo si era impegnato per oltre un decennio. Rappresenta la Madonna in piedi, che regge il corpo morto di suo figlio Gesù, dopo la Crocifissione. Le due figure sono molto allungate, quasi filiformi: tanto diverse dalla potenza fisica che di solito accompagna le creature di Michelangelo. Nel blocco di marmo restano le tracce di una versione precedente, con personaggi caratterizzati da un'anatomia più robusta. L'intensità drammatica del rapporto tra Madre e Figlio, quasi fusi in un corpo solo, va intesa alla luce della profonda religiosità di Michelangelo. L'artista ha affrontato più volte il tema della Pietà, con tecniche e soluzioni differenti: a partire almeno dal gruppo nella basilica di San Pietro in Vaticano, scolpito quando Michelangelo aveva venticinque anni e inseguiva un'idea di bellezza completamente differente, con il florido corpo di Cristo sulle ginocchia di una Maria adolescente. A oltre ottant'anni riduce tutto all'essenziale, recuperando uno schema iconografico di tradizione medioevale. Le vicende della Pietà milanese sono ancora avvolte, per larghi tratti, dal mistero: la scultura si trovava nella bottega romana di Michelangelo al momento della sua morte il 18 febbraio 1564... -
Il diario di Gurty. Vacanze in campagna
Dal viaggio in treno all'incontro con gli amici e nemici di sempre (Fiore, Faccia di Chiappe e lo Scoiattolo che fa hi hi), dalla gita al mare alla fuga da casa, il rendiconto quotidiano della memorabile estate in Toscana della cagnetta Gurty con il suo umano Niccolò procede in un'alternanza di esilaranti situazioni e irriverenti considerazioni, condite dalle passioni culinarie di Gurty: bomboloni, ossi marci e pizza! Con un extra di 16 pagine di giochi, ricette, attività, test psicologici e i consoli di Gurty! Età di lettura: da 6 anni. -
«Parole dalla valle delle memorie risognate». Ricordi (sur)reali tra narrazione e art therapy
Le arti terapie, metodi che utilizzano i linguaggi artistici nel percorso di cura intrapreso dalla coppia paziente-terapeuta, mirano alla scoperta e allo sviluppo del potenziale creativo di ogni individuo, al fine di attivarne le capacità trasformative, alla ricerca di un ottimale equilibrio bio-psico-socio-spirituale. Appartiene a tale ambito la scrittura creativa, che ha dato origine alle storie contenute in questo libro. Ogni trama permette di entrare in un mondo in cui l'immaginazione si intreccia mirabilmente con la realtà. A sostenere il 'magico"" connubio tra fantasia e realtà interviene la descrizione sensoriale, che con la sua potenza evocativa trasporta il lettore attraverso stati d'animo contrastanti. Tramite la creazione di storie originali, che partono da elementi di realtà per poi essere, insieme al terapeuta, elaborate e riscritte, depurate dalle parti tossiche e, al contrario, arricchite di risorse fino a quel momento inesplorate, gli autori iniziano un percorso di cambiamento, che va dall'accettazione di sé alla mobilitazione di energie vitali, alla metamorfosi positiva del proprio 'stare al mondo""""."" -
Sacrificio e silenzio. Ediz. italiana e inglese
Riprendendo dei versi ben noti di Montale (""codesto solo oggi possiamo dirti / ciò che non siamo, ciò che non vogliamo""""), non siamo in grado di definire, se non per negazione, cosa sia questo volume: non è il catalogo della mostra Sacrificio e silenzio che s'inaugurerà il 14 marzo presso la Galleria Biffi, né è una collettanea filosofico-letteraria sul tema. In realtà è forse, senza volerlo, entrambe le cose. Se è possibile schematizzare un'idea che ha avuto un'evoluzione del tutto imprevedibile, possiamo dire che in principio era la mostra; ad essa si è affiancata, arricchendola di contenuti, la meditazione di Pablo d'Ors, la quale è stata accompagnata a sua volta da una serie di riflessioni personali commissionate ad hoc. Non sappiamo se siano mai nati libri in questo modo o se siano mai esistiti. A noi l'esperimento è piaciuto molto."" -
Rappresentare la storia. Letteratura e attualità nella Francia e nell'Europa del XVI Secolo
Il volume raccoglie i risultati del Convegno internazionale tenutosi a Perugia nell'ambito del progetto PRIN 2010/11. Il progetto si proponeva di indagare il complesso e variegato rapporto tra attualità e letteratura partendo dalla constatazione che i temi letterari del passato si prestano facilmente a raccontare i sentimenti che scaturiscono dalla tragica attualità del XVI secolo francese. Complesso è invece descrivere, con forme e linguaggi adeguati, il presente, gli eventi che segnano la vita di quegli anni. I fatti storici e religiosi, la scoperta del Nuovo Mondo, i rapporti con l'Inghilterra e la Spagna delineano le tappe più significative della vita della monarchia francese e lasciano tracce evidenti nelle opere del tempo. Come ricorda Montaigne, è meno rischioso scrivere sul passato che sul presente. La mancanza della distanza temporale impone cambiamenti nelle forme e nel linguaggio e distorsioni nella lettura del presente. Gli studiosi hanno indagato, anche in una prospettiva comparatistica, la presenza dell'attualità nella letteratura, dal teatro alla poesia, dalla preghiera ai discours, passando per tutti i generi letterari fino alla musica.