Sfoglia il Catalogo ibs001
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6161-6180 di 10000 Articoli:
-
Diserzione al nemico. Fucilazione d'esempio
L'azione del romanzo del tutto immaginaria si basa su una storia vera, la fucilazione di Alpini nel comune di Cercivento. Siamo sul fronte italo-austriaco durante la Prima Guerra Mondiale, 1915-1918, sopra il valico di Monte Croce Carnico, in cima alla vetta Cellon, alcuni plotoni del Battaglione Monte Arvenis si rifiutano di obbedire all'ordine di un attacco suicida, propongono di attaccare di notte aiutati dalla nebbia e non in pieno giorno e senza copertura d'artiglieria. Per aver disobbedito a un ordine di morte certa, dato da un incompetente, vengono fucilati il primo luglio del 1916 a Cercivento. -
Il duca Cosimo I de' Medici e la fondazione di Cosmopoli
Per la prima volta un racconto storico per ragazzi ambientato nella Portoferraio rinascimentale. Tratta del rapporto di amicizia tra il Duca e un giovane del luogo di nome Giovanni. Età di lettura: da 12 anni. -
Un mondo di nuvole. Racconti, favole, miti e poesie degli alunni dell'isola d'Elba
La fantasia creativa degli alunni dell'Istituto G.Giusti di Marina di Campo prende forma nei tratti d'ichiostro che tingono i racconti, le favole, i miti e le poesie composte durante l'anno scolastico in aula, nei laboratori di scrittura o nella cameretta di casa. Questo libro è un viaggio che insegue immaginazioni e dialoghi liberatisi tra alunni, vecchi autori e docenti. La forza della parola di senso che grazie a una pratica cosciente di scrittura creativa dà vita ad altra arte, a nuove, vitali parole piene, a loro volta, di essenza. Età di lettura: da 7 anni. -
Cosmopoli: la città ideale. Sguardi contemporanei sulle architetture della Portoferraio medicea
Catalogo dell'esposizione legato al contesto delle celebrazioni per il Cinquecentesimo Anniversario della nascita di Cosimo I de' Medici.Gli artisti D'Arco e Lunghi hanno lavorato sulla percezione estetica e conseguente elaborazione artistica del complesso architettonico della città fortificata di Cosimo, odiena Portoferraio. Groppelli, invece, ha indagato sul dodecaedro, solido geometrico caro ai matematici e filosofi del Rinascimento. -
Il segno della ginestra. Il simbolismo neoplatonico presente nella poesia «La ginestra» di Giacomo Leopardi
Il saggio prende in esame in particolare La ginestra di Giacomo Leopardi, per analizzare numerose tracce neoplatoniche presenti nelle opere dell'Autore. Filosofia poco conosciuta e spesso travisata ma fecondissima, in quanto linfa vitale dell'Umanesimo rinascimentale, il Neoplatonismo annovera tra le sue fila personalità ben conosciute da Leopardi, quali Plotino, Ficino e il bizantino Pletone. Esaminare le reminiscenze neoplatoniche nei versi leopardiani non è immergersi solamente nella grande Poesia, comprendendone il simbolismo, ma anche in una filosofia affascinante, che aspira a vedere la Luce della Conoscenza «coll'occhio dell'intelletto», come scrive Leopardi. -
Provvista di Azzurro
Poesie intime, riflessioni profonde che nascono da l'osservazione dei piani interni del proprio essere: il vissuto, le emozioni provate. Una visione intima ed ironica della vita, lo sguardo dell'Autrice, infatti, spazia ed analizza 'frames' della propria storia personale, immagini racchiuse nella cornice del ricordo: scene di vita matrimoniale, la raccolta di lumache, l'amore, una guarigione ed infine ancora riquadri dedicati all'isola, la sua isola, l'Elba. -
Formazioni rocciose dell'Elba occidentale
Cote, tozze, lisce e pinzaloni. Con questi nomi, che conservano l'asprezza dei monti elbani occidentali, venivano e vengono ancora chiamate le bizzarre formazioni granodioritiche che costellano ogni vallata, ogni cresta del Monte Capanne. Furono presenze rassicuranti per gli uomini di ogni tempo, che le usarono probabilmente come segnali per la divinità e poi, molto più avanti, come prosaici segnacoli naturali per delimitare il pascolo delle capre. E ci aspettano ancora, lassù dove volteggiano i falchi, con il loro bagaglio millenario di emozioni. -
I Medici a Portoferraio 1548-1737
La storia di Portoferraio è indissolubilmente legata al nome di una famiglia: i Medici, signori di Firenze. In questa opera sono presentate le notizie biografiche, comprensive di quelle relative all'Elba, dei sette granduchi della dinastia, da Cosimo I fino a Gian Gastone. Il fondatore della città fortificata di Cosmopolis-Portoferraio trasformò un luogo divenuto da secoli «tutto salvatico e rozzo» in «un sito tanto gagliardo che più non si può dir». -
San Piero nel censimento del 1841
Questo studio condotto da Fausto Carpinacci, nato da una considerazione storica sul censimento effettuato dal Granducato di Toscana nel 1841, illustra un genuino spaccato del paese elbano di San Piero durante la prima metà del secolo decimonono. L'autore illustra così quel mondo da lui tanto amato ripercorrendone antichi tracciati rurali come la Via del Piano e la Strada di Cote Pinzuta, accennando alla viticoltura e all'estrazione del granito, rispolverando gli antichi registri parrocchiali e gli statuti della Confraternita della Natività di Maria. -
Le solidarietà misteriose
«Non era amore il sentimento che regnava tra loro. Non era nemmeno una specie di perdono automatico. Era una solidarietà misteriosa. Era un legame senza origine dato che nessun pretesto, nessun evento, in alcun momento, aveva deciso che fosse così.» Claire, traduttrice di mezza età, abbandona il suo appartamento e le comodità della vita parigina per tornare a vivere in Bretagna, in una fattoria a picco sul mare. La sua non è una fuga ma un ritorno, una riscoperta e una riappropriazione dei luoghi, dei suoni, delle immagini, dei gesti della sua infanzia. I paesaggi bretoni, le coste di granito punteggiate da fiori gialli, licheni, i campi di megaliti, i paesi aggrappati alle scogliere diventano le tappe di un percorso in cui la donna ritrova se stessa, fa pace con il suo passato, elabora un lutto e un amore. Ad accompagnarla, un dolce legame con una vecchia insegnante di pianoforte, la solidarietà misteriosa che la lega al fratello e una comunione profonda, fisica e spirituale, con la natura di cui diventa lei stessa un elemento. Un romanzo di formazione e trasformazione, una prosa delicata e luminosa, «chiara» come la sua eroina. -
Le camionette del regio esercito. FIAT-SPA AS/37, SPA-VIBERTI AS/42, FIAT SPA AS/43, desertica 43, i reparti che le impiegarono. Ediz. illustrata
Le camionette progettate per i reparti speciali del Regio Esercito, progettate per operare nel deserto sahariano, giunsero troppo tardi per poter esser impiegate in quel settore. Usate poi dai reparti della RSI e da quelli tedeschi in Italia nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale furono usate in compiti di Pubblica Sicurezza nel secondo dopoguerra. -
I volontari di Garibaldi. La loro storia raccontata dai soldatini
Il settimo volume delle monografie edite dal Gruppo Modellistico Trentino è una storia per immagini dedicata ai Garibaldini, i cosiddetti Volontari di Garibaldi. In esso, come un esercito in parata, i soldatini realizzati ci conducono e illustrano un momento importante e fondativo per la storia, la cultura, la civiltà del nostro paese: il Risorgimento. Risorgimento, ovvero rinascita, di ideali, di speranze, di attese mai sopite. Una rivolta contro regimi assolutistici e situazioni vecchie, sedimentate, anacronistiche, per aprirsi con entusiasmo, contraddizioni, slanci, ideali e bassi compromessi, alla novità che, attraversando l'Europa, ne ha cambiato la fisionomia e l'orizzonte, soprattutto in Italia. Chi meglio dei Garibaldini può rappresentare questo fenomeno di cambiamento, rivolta, fermento popolare e patriottico? Tramite la realizzazione dei figurini storici, Ugo Giberti ripercorre l'epopea garibaldina e assieme a Flavio Chistè, attraverso un'accurata ricerca storica, i due autori propongono un'inedita visuale della storia Risorgimentale. -
Perugia
Storia, arte, cultura e memoria del territorio si affiancano allo scatto fotografico, utile per incuriosire e per narrare le virtù di Perugia, già conosciuta ma ben più ricca di quanto si possa immaginare. Questa gradevole opera è un invito al viaggio nella bellezza. -
L' occhio del matematico. Da Pitagora alle piramidi
"L'occhio del matematico"""" di Claudio Zanetti è un libro che sarebbe sicuramente piaciuto a Piero Della Francesca e a Arturo Reghini. Ma che cosa potrebbe mai accomunare due personalità apparentemente così diverse e vissute per di più a cinque secoli di distanza? Che cosa potrebbe accomunare uno dei massimi artisti del Rinascimento a un filosofo, esoterista e libero muratore del XX secolo? Molto più di quanto si pensi! Furono entrambi due grandissimi iniziati, costantemente alla ricerca della conoscenza della natura e della comprensione delle forze che la regolano, appartennero entrambi a una delle massime tradizioni misteriche della storia, quella eleusino-pitagorica, ma furono soprattutto due grandi matematici. La matematica è l'alfabeto con il quale Dio ha scritto l'universo, amava dire Galileo Galilei, e questo Claudio Zanetti ce lo ricorda in ogni singola pagina del suo libro, prendendoci per mano su un sentiero che ci permette di capire chi siamo e come è fatto l'universo che ci circonda, passando dai misteri dei numeri all'enigma delle piramidi e ai segreti degli antichi costruttori, fino ad arrivare alle inconfessabili verità dell'economia, della finanza e della politica. Prefazione di Nicola Bizzi." -
La bellezza. Carme nautico
Una nuova nautica ad oltre quattro secoli da Bernardino Baldi? O forse il frutto di un nuovo monito plutarchiano-dannunziano? Un intento didascalico sussiste e si palesa in questo poemetto di Andrea Laiolo, così come la metafora della navigazione abbraccia qui un riferimento esplicito all'eroismo della vita di poeta in quanto tale. -
La morte attiva
Vengono qui riuniti per la prima volta in un solo volume le poesie, i racconti e i pensieri sparsi di Mario Marchisio, con l'aggiunta di svariati inediti. «Al principio sovrano del disfacimento universale tentano invano di opporsi le ingegnose architetture del corpo e della mente. Ma tutto crolla in maniera inesorabile, trascinando con sé frammenti di preziose verità e appassionate vicende d'amore. I versi e le prose di Marchisio rappresentano una parafrasi di questo drammatico processo in cui si celebra il dominio della morte attiva, fino ai bassifondi dell'anima, con uno slancio che è al tempo stesso analitico e visionario. Forse soltanto al culmine del male, sembra dirci Marchisio, l'orizzonte del conoscere e del sentire diventano nuovamente possibili. Dopo un'immensa, amarissima risata». -
Insula ed altre poesie
La poesia di Paolo Traversa veicola un curioso contrasto di fondo. Da un lato, infatti, l'ispirazione è con ogni evidenza elegiaca, proiettata a rievocare le impressioni e i ricordi della prima adolescenza e della giovinezza, così come la geografia di un toccante mythos autobiografico; dall'altro lato, la forma poetica appare spesso frantumata in versicoli, con un effetto ritmico non sempre integrabile alla vena elegiaca dell'autore. -
Firenze città santa dei Templari
Essere un cavaliere post-templare non significa solo indossare il mantello bianco con la croce rossa, cosa che può essere anche un mero atto folcloristico, se chi porta tale livrea (nel senso nobile del termine) non è supportato dalla consapevolezza che sotto il mantello e dietro ogni forma rituale tradizionale vi è una dimensione spirituale che affonda le proprie radici in tempi remotissimi, precedenti di millenni la costituzione dello stesso Antico Ordine. In questo saggio cercheremo di parlare della Militia Christi (nome ufficiale dei Templari) in chiave esoterica più che storica, essendo infatti ormai stato sviscerato nei minimi dettagli l'aspetto storico dell'epopea templare. Credo e spero, quindi, che ""Firenze città santa dei Templari"""", possa finalmente far conoscere ad un pubblico più ampio, rispetto a quello dei salotti culturali tradizionali, quelli che erano i valori fondanti del mondo medievale nel quale operavano i Cavalieri dell'Antico Ordine, quegli stessi valori che poi sono alla base di un mondo sano, indipendentemente dall'epoca storica perché sempre attuali, ovvero la Fede, la Forza, la Libertà e la Rettitudine."" -
Un' ode alchemica di Fra Marcantonio Crasellame Chinese
Uscito nel 1925 sulla rivista Ignis e firmato con lo pseudonimo di Maximus, ""Un'ode alchemica di Fra Marcantonio Crasellame Chinese"""" di Arturo Reghini è uno studio interpretativo di uno dei più noti testi alchemici del XVII° secolo. Un testo che è stato, fra quelli italiani in materia, probabilmente il più largamente citato e tradotto negli ultimi quattro secoli. La Lux Obnubilata suapte natura refulgens. Vera de Lapide Philosophico Theorica, metro italico descripta, et ab auctore innominato Commenti gratia ampliata (questo è il suo titolo completo) vide la luce nel 1666 a Venezia, con l'enigmatica firma di """"Fra Marcantonio Crasellame Chinese"""". Si tratta di un'ode a soggetto alchemico in lingua Italiana, composta da tre """"canzoni"""", preceduta da una prefazione in Latino e seguita da un proemio e poi da un commento. L'opera venne a lungo attribuita a Otto Tachenius, un medico, farmacista e alchimista tedesco del XVII° secolo, ma nel 1956 Pericle Maruzzi dimostrò che questo straordinario testo alchemico è stato in realtà scritto dal Marchese Francesco Maria Santinelli, un nobile ed iniziato pesarese, poeta e cultore di Alchimia molto vicino alla Regina Cristina di Svezia."" -
Camillo Agrippa: la quintessenza del Rinascimento
Il Rinascimento fu indubbiamente la principale e più palese prova di forza di tenaci tradizioni misteriche sopravvissute, come un fiume carsico, all'avvento del cristianesimo e ai secoli bui del medioevo. Quella straordinaria stagione nota come Rinascimento, infatti, mostra chiaramente l'impronta di questa continuità iniziatica e misterica in tutte le espressioni che l'hanno caratterizzata: dall'arte alla letteratura, dalla filosofia fino all'architettura alla scienza. La riscoperta della classicità e la rinascita delle scienze e delle coscienze che si ebbe in Italia, e di riflesso nell'intera Europa, a partire dalla fine del XIV secolo non fu dovuta a una semplice casualità, né tanto meno alla cieca mano del destino, bensì all'operato di scuole iniziatiche che presero atto che il momento era propizio per uscire dall'ombra e che l'umanità necessitava, dopo secoli di forzato oscurantismo, di un nuovo balzo evolutivo nel segno della tradizione e degli dei immortali. In questo contesto ben si inserisce la straordinaria figura di Camillo Agrippa, poliedrico matematico, astronomo e architetto del tardo Rinascimento, ma anche un grande umanista, un filosofo neoplatonico e un iniziato.