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Insieme si può!
Matteo ha solo due anni quando gli viene diagnosticata una malattia rara del sangue. L’ospedale diventa immediatamente la sua seconda casa, nell’attesa di trovare un donatore compatibile di midollo osseo. Matteo e la sua famiglia trascorrono le giornate fra visite specialistiche e passeggiate infinite per le corsie dell’ospedale. Durante una di queste, il bambino scopre una stanza vicina al suo reparto: la stanza dei giochi. All’interno, dimenticata da tutti, c’è una bellissima macchina rossa da corsa. Nell’istante stesso in cui la vede, Matteo decide che farà di tutto per averla, perché quello è il suo destino. Sembra l’inizio di una favola. Invece è tutto vero. La storia di Matteo è quella di un bambino come tutti gli altri, ma che a differenza dei suoi coetanei deve affrontare una sfida molto più grande di lui: la malattia. Lo farà con le sue risorse, le risorse straordinarie che un bambino di due anni possiede senza nemmeno saperlo: la grande fantasia, e l’immensa voglia di vivere. -
Cosa rimane dei nostri amori. La Trilogia di Caccuri. Vol. 1
Proposto per il Premio Strega 2020 da Ferruccio de Bortoli.rnrnUna “storia meridionale” il cui protagonista è Caccuri, un borgo calabrese che è un piccolo scrigno di ricchezze contrastanti, di asprezze e dolcezze insieme. Con i suoi odori, i suoi sapori, i suoi colori.rnE naturalmente i suoi misteri.rn«Ritornando a casa, mi venne in mente mio padre, lungo le strade e i posti che amava. L’odore di umidità e di finocchietto selvatico. Lo splendore soffuso del castello. Ecco la Caccuri a cui chiedevo conforto.rnPerché un paese, per quanto male potesse averti fatto, per quanto te ne fossi allontanato, era casa tua, il luogo della costruzione, degli affetti. Lo era stato, tanti anni fa, e continuava a esserlo ancora».Il 19 marzo 1964 nel borgo calabrese di Caccuri si festeggia San Giuseppe. Mentre Jacopo Jaconis, musicista e autore di colonne sonore, è a pranzo con la famiglia, un ragazzo, Saverio Marrapodi, viene trovato sgozzato in campagna a pochi chilometri dal paese. In un'abitazione lì vicino c'è anche il corpo senza vita di una vecchia e strana zitella, Ermelinda Guzzo, colpita a morte da un unico colpo di arma da fuoco. Mentre del corpo della fidanzata di Saverio, Silvia Spadafora, non si saprà nulla per molti anni. Il prete di Caccuri, don Marcello Poli, accusa degli omicidi il padre di Jacopo, ex preside del paese e amante della letteratura, una passione quasi maniacale trasmessa ai figli. Jacopo sarà così coinvolto suo malgrado in una lunghissima indagine per scagionare il padre dalle accuse, avendo come unico alleato il maresciallo Nisticò, anch'egli convinto dell'estraneità di Amilcare Jaconis. Sarà per il protagonista uno svelamento lento ma doloroso, che avverrà attraverso confessioni, indizi e tracce lasciati fra i libri, sullo sfondo di un paese che è sempre protagonista, silenzioso e ingombrante.rnProposto per il Premio Strega 2020 da Ferruccio de Bortoli: «Le province, i borghi nascosti e sconosciuti, i non-centri del nostro Paese dove il tempo scorre in modo diverso e la vita sembra non accadere. Sono queste le nuove grandi protagoniste della narrativa italiana degli ultimi anni, luoghi in apparenza silenziosi ma dove il vissuto dei personaggi fa un rumore assordante. È quella di Caccuri, quella di una Calabria genuina e inedita la provincia che Olimpio Talarico mette in scena tra le pagine di Cosa rimane dei nostri amori, raccontando l'intenso legame tra il borgo crotonese e le storie dei suoi abitanti. Un senso di repulsione e avvicinamento necessario caratterizza questo legame, un legame che ogni lettore riconosce come proprio. Un rapporto denso di amore-odio conduce chi legge a capire il senso del profondo radicamento nei confronti della propria terra, indiscutibile presupposto alla vita di tutti. Il pretesto per indagare questo particolare legame è dato da un crudo fatto di cronaca nera, che getta sulle più strette relazioni del protagonista una pesante ombra di sospetto. Il merito di Olimpio Talarico è quello di far scoprire ai lettori il proprio passato mentre li conduce tra le strade una Caccuri forte e cruda, calandoli in una lingua complessa e intrisa di... -
Il giardino invisibile. Terapia psicospirituale per giovani in difficoltà
Muglia individua una terapia psicospirituale rivolta a chi vive una condizione di fragilità, suggerendo un cammino introspettivo che riconduce all'infanzia del cuore sperimentata nel giardino dell'Eden. Il piano di intervento, che recepisce la psicologia del cuore dei Padri del deserto e il contributo delle neuroscienze, si propone di sanare le malattie dell'anima, contrastando i pensieri negativi. Le ispirazioni dell'Oriente cristiano sono rimodulate in funzione delle dipendenze che affliggono l'uomo post-moderno: internet, gioco d'azzardo, smartphone, cibo, sesso, lavoro, shopping compulsivo. L'autore affronta anche il tema dell'educazione alla fede nei luoghi di detenzione, divulgando i risultati del progetto innovativo realizzato presso l'Istituto Penale Minorile di Catanzaro. Prefazione di Luca Parisoli. -
Oltre le fazioni. L'altra faccia di guelfi e ghibellini
Guelfi, ghibellini, fazioni: termini molto usati e conosciuti, ma fino a che punto? Nell'ultimo decennio, diversi studi hanno messo in luce il ruolo non certo marginale delle aristocrazie locali nello stato visconteo-sforzesco, le quali riuscirono ad esercitare un potere non indifferente nei rapporti con il governo centrale. Le partes, considerate nell'immaginario comune semplice fattore di discordia e conflitto, ebbero in diverse occasioni un ruolo importante, come elementi di stabilità e di composizione dell'ordine cittadino. In questo testo si è cercato di far ordine tra gli studi ad oggi disponibili e di analizzare la situazione delle diverse città del dominio milanese. Uno sguardo particolare è dedicato ai tentativi di Bernabò Visconti, Filippo Maria Visconti e Ludovico Maria Sforza di contenere lo strapotere delle parti, rivendicando la superiorità del potere centrale, per andare ""oltre le fazioni"""". (In appendice, trascrizione integrale degli Statuta seu Capitula Sancte Unionis Civium Alme Civitatis et Comitatus Papie)."" -
L' Esercito del Regno delle due Sicilie 1815
L'Esercito dei regni di Napoli e di Sicilia, dopo la Restaurazione del 1815 cambia la propria denominazione in esercito delle Due Sicilie, spesso citato nei testi come Real Esercito o Esercito napoletano o, impropriamente, Esercito borbonico. Correttamente il nuovo nome venne formalizzato solo nel 1816 con la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie. Ferdinando, fino ad allora III di Sicilia e IV di Napoli, istituì una nuova entità statuale, il Regno delle Due Sicilie, ed assunse il titolo di Re del Regno delle Due Sicilie. La vicenda di questo esercito prosegui naturalmente negli anni in cui visse e durò la dinastia borbonica fino al fatale 1861. In questo secondo volume dedicato alle forze borboniche del periodo napoleonico vengono mostrate, attraverso le tavole del Cenni tutti i passaggi dallo stile francese a quello anglo austriaco, o per meglio dire tutte le strane commistioni tipiche di questo grande esercito meridionale a seguito della restaurazione decisa dal Congresso di Vienna del 1815. -
L' esercito del Regno delle due Sicilie 1815-1861
Tra i primi provvedimenti adottati da Ferdinando II salito al trono l'8 novembre 1830 a soli venti anni, ci fu quello della ristrutturazione dell'Esercito che negli ultimi tempi aveva subito un processo involutivo veramente preoccupante. Il giovane Sovrano agì con estrema decisione e severità e non esitò, con un ordine del giorno, a chiedere le dimissioni di un gran numero di ufficiali inetti ed incapaci, richiamando in servizio, reintegrandoli nel grado e nelle funzioni, gran parte di coloro che si erano compromessi nei moti del 1820. Riammise in servizio, destando grande scalpore, anche il Tenente Generale Carlo Filangieri, convinto, a ragione, che solo un Esercito ben addestrato, con soldati disciplinati e motivati avrebbe potuto sostenere con lealtà e fedeltà il Trono e difendere l'autonomia e l'integrità dello Stato. Tutto ciò non impedì al figlio di questi Francesco II di perdere trono e stato a seguito della spedizione garibaldina e agli eventi risorgimentali. -
La brigata ebraica e le unità ebraiche nell'esercito britannico durante la seconda guerra mondiale
Durante la seconda guerra mondiale, non meno di 35.000 ebrei provenienti dalla Palestina, allora sotto mandato inglese, servirono nell'esercito britannico come volontari. Verso la fine della guerra, nel settembre 1944, venne creata una Brigata Ebraica combattente, che servì sul fronte italiano. Intanto volontari ebrei provenienti dalla Palestina Mandataria servivano nelle più disparate unità dell'esercito inglese, in corpi non combattenti come i pionieri (Army Pioneer Corps), trasporti (Royal Army Service Corps), genio (Royal Engineers), ed in unità combattenti come l'artiglieria (Royal Artillery), aviazione (Royal Air Force), e marina (Royal Navy), e naturalmente la sanità (Royal Army Medical Corps). Non meno di 3500 donne servirono come ausiliarie nel ATS (Auxiliary Territorial Service) in vari compiti. I volontari ebrei della Palestina furono presenti in tutti i teatri bellici in cui combatté l'esercito britannico, dalla Francia nel 1940, Grecia e Creta nel 1941, i deserti dell'Egitto e della Cirenaica dal 1940 fino al 1943, Etiopia nel 1941, Sicilia ed Italia dal 1943 al 1945. -
Soldati dell'esercito di San Marino. XIX sec.
I primi elenchi di soldati sammarinesi risalgono al 1204, ma è del 1406 un documento che, con certezza, elenca un significativo numero di uomini cui erano affidati compiti di difesa e di ordine pubblico. Nel 1543 l'esercito sammarinese venne riformato per la prima volta in modo organizzato, ma è a partire dalla metà del '700 che prese inizio la moderna organizzazione delle forze armate della Repubblica. Nella seconda metà dell'800 si provvide a una ulteriore e nuova riorganizzazione dei corpi militari sammarinesi, pur tenendo fermo lo spirito delle tradizioni. Come era lecito attendersi, lo stile delle uniformi ricalcava assai quello del vicino esercito italiano, non senza qualche variazione di colore e di foggia. L'imolano Quinto Cenni era quasi di casa rispetto alla piccola Repubblica, per tale motivo non si sottrasse all'impegno di realizzare diverse decine di ottimi figurini di questo che è forse l'esercito più piccolo del mondo... In appendice le ultime tavole di Cenni sulla campagna del 1859, gli stati preunitari e le truppe di Garibaldi. -
Le mura di Bergamo e l'esercito veneto fra '500 e '600
Seconda edizione riveduta e corretta oltre che arricchita di nuove pagine, immagini e tavole a colori. Correva l'Anno del Signore 1590. Così scriveva un soddisfatto e pago Alvise Grimani, l'allora comandante veneto della piazza di Bergamo, al termine dei lavori di realizzazione degli oltre cinque chilometri di mura porte e bastioni: ""La città è tutta serrata con baluardi e i suoi membri quasi tutti terrapienati, compite le piazze, i parapetti e le traverse per coprirsi dalle vicine colline e la fortezza col circuito di tre miglia è bellissima"""". Bergamo, lo possiamo affermare senza tema di smentita, è una bellissima città; essa vanta un notevole numero di vestigia, monumenti, curiosità, ecc. Tuttavia ciò che la rende universalmente nota e unica è certamente il suo fantastico skyline. Un'ideale scenografia in cui si specchia una città lussuosamente piazzata su ameni colli, abbracciata da quella favolosa corona che sono le sue mura venete, a loro volta impreziosite da una splendida cortina di alberi tutt'attorno. In questo libro tuttavia, si racconta anche della Bergamo esistente prima delle mura rinascimentali."" -
Il foglio del palco. Copioni, canovacci e canzoni
La Compagnia dell'Auriga presenta una raccolta di testi composti per i suoi spettacoli musicali e per la prosa. Un lungo foglio di parole che poi diventa palco e quindi gesto, canto, presenza effettiva ed espressiva. Storie nate all'interno del gruppo, che è fonte prima di ispirazione grazie al carattere e alle personalità dei suoi membri. Storie, che nascono quindi già come lo specchio di chi le metterà in scena. Un legame diretto, pienamente sentito e pertanto, ancor prima di essere recitato, veramente vissuto. -
L'oblato
Terzo romanzo della cosiddetta «trilogia di Durtal», L'oblato mette in scena il personaggio che costituisce il doppio letterario dell'autore, convertitosi alla fede cattolica dopo avere accostato gli abissi della magia e del satanismo, come narrati nel romanzo L'abisso. Oblato, come indica il titolo, presso l'abbazia benedettina di Val des Saints - nome di fantasia per descrivere l'abbazia di Ligugé, dove Huysmans visse egli stesso come oblato -, Durtal è l'espediente narrativo attraverso il quale l'autore tesse la storia del rapporto fra il personaggio e la comunità monastica, e mediante il quale Huysmans descrive in memorabili pagine la liturgia cattolica, le sue idee sul cattolicesimo contemporaneo e soprattutto le sue riflessioni sulle questioni centrali della fede, fra cui il tema nodale della sofferenza. -
Il Sacro Romano Impero
Nella sua storia millenaria il Sacro Romano Impero ha costituito per l'uomo occidentale un richiamo ineludibile; la sopravvivenza di tale istituzione politica nell'Europa degli Stati nazionali, seppure in forma residuale e apparentemente anacronistica, testimonia quanto sia stata radicata la speranza in un mondo pacificato e unito nella diversità, propenso a tentare la difficile composizione fra la sua sfera temporale e quella spirituale. -
Il Paradiso sulla terra. Spunti di catechesi liturgica nella Messa
"Pochi riusciranno a scorgere il potente dramma soprannaturale in cui pure fanno ingresso ogni domenica"""", così in un suo recente libro Scott Hahn si accinge a parlare della celebrazione dell'Eucaristia. Una constatazione che sta anche alla radice di questa riflessione che, lungi dall'addentrasi in spinose questioni teologiche ma descrivendo passo passo e con semplicità il rito della Messa, desidera far intravvedere quel potente dramma, la continua discesa del cielo sulla terra. È il dramma della nostra fede, che per esprimersi in pienezza ha bisogno di un ambiente specifico costituito dalla liturgia della Chiesa, come ricorda papa Francesco nell'enciclica Lumen fidei (n. 40). Le occasioni, dunque, non sono ricercate altrove per dire qualcosa sulla Messa ma esistono nella Messa perché """"la migliore catechesi sull'Eucaristia è l'Eucaristia ben celebrata"""" (Benedetto XVI)." -
Politica, storia e filosofia
Il volume raccoglie tre ampi saggi di Eric Voegelin pubblicati in diverse fasi della sua ricerca filosofica e della sua carriera accademica americana e inediti nella nostra lingua. I titoli sono: Il liberalismo e la sua storia, Genesi intellettuale de Il principe di Machiavelli e Note su tempo e memoria in sant'Agostino, tre temi apparentemente assai distanti ma ai quali è sottesa la medesima prospettiva critica della modernità del grande filosofo della storia e della politica tedesco-americano. Prefazione di Daniele Fazio. -
Campioni del rosario. Eroi e storia di un'arma spirituale
Campioni del Rosario è la storia di una delle più care e diffuse forme di devozione mariana. L'autore ne indaga le origini trovando prove storiche a favore della «pia tradizione», che ne individua il fondatore in san Domenico di Guzman e poi, capitolo dopo capitolo - ciascuno grossomodo corrispondente a ogni singolo secolo dal XIII al XXI - propone al lettore excursus geo-storico appassionato, se non addirittura epico, permettendogli di scoprire - o riscoprire - santi e miracoli noti e meno noti, principi, condottieri ed eventi chiave per la storia dell'Europa e del mondo, nei quali il Rosario sembra aver giocato un ruolo tutt'altro che secondario. -
Avengers. Staccattacca e colora. Ediz. illustrata
Album attivo ispirato agli Avengers per sbizzarrirsi a colorare il team degli eroi Marvel e a completare gli scenari con gli adesivi riposizionabili. Età di lettura: da 5 anni. -
Avengers. Infinity war. Vol. 1
La storia del film Avengers Infinity War (parte 1) illustrata a colori. Età di lettura: da 5 anni. -
Captain Marvel. Libro gioca kit. Con 4 gadget
Un libro da leggere, ma anche un gioco tutto da inventare. Con le 4 figurine 3D dei supereroi Marvel e lo scenario, i bambini potranno divertirsi ad animare avventure sempre nuove. Età di lettura: da 3 anni. -
Contastorie. Piccole storie per grandi eroi. Marvel. Ediz. a colori
Questo titolo contiene 12 storie dedicate a Spider-Man e ai suoi amici. Il formato compatto e maneggevole, le illustrazioni a colori, i testi semplici e la font ad alta leggibilità, rendono questo libro perfetto per le prime letture indipendenti. I giovani lettori potranno vivere insieme ai loro eroi Marvel preferiti avventure spettacolari! Età di lettura: da 5 anni. -
Il libro delle risposte. Pocket. Gorjuss (cop. verde). Ediz. a colori
Dopo il successo del classico ''Libro delle Risposte'' delle Gorjuss, ecco la versione pocket, in formato pratico da portare sempre con sé. Pensato soprattutto per le lettrici più giovani, ha un prezzo decisamente contenuto. Quattro libri con quattro copertine diverse tra cui poter scegliere, pieni di risposte alle piccole, grandi domande di tutti i giorni. Età di lettura: da 8 anni.