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L'avventuroso Simplicissimus
Il romanzo ""L’avventuroso Simplicissimus"""" tedesco (1668), noto più comunemente come il Simplicissimus, è opera di Hans Johann Christoffel von Grimmelshausen (1621-1676). Considerato uno dei capolavori della letteratura tedesca, è senza dubbio quello che ha raccontato, per la prima volta, la guerra come luogo antieroico, occasione di violenza, crudeltà e nefandezze d’ogni tipo, dove l’uomo dà il peggio di sé. Per rappresentare la guerra dei Trent’Anni (1618-1648) quale mostro crudele e terribile, Grimmelshausen ricorse a una raffinata narrazione in prima persona del protagonista, nato durante la guerra e chiamato, da ragazzo, Simplicius Simplicissimus per la sua disarmante ingenuità. Divenuto scettico nel corso della lunga guerra, Simplicius scrive in età matura la propria vita da una prospettiva critica. Tra ciò che esperisce l’ingenuo Io narrato e il racconto che ne fa lo scettico Io narrante, Grimmelshausen riesce, sui diversi piani cognitivi del protagonista, a narrare in forma utile e divertente, com’è scritto sul frontespizio, la complessità della guerra, suscitando l’interesse del lettore e mantenendone viva la curiosità."" -
Pena capitale
Ciccio ha sedici anni e vive a Tor Bella Monaca, malfamata borgata della periferia romana. Tra amici, ragazze e corse in auto clandestine trascorre le sue giornate, cercando un modo per dare una svolta alla sua vita. Ma tutto sembra inutile e i sogni del giovane si scontrano inesorabili contro la violenza e il degrado che lo circondano e che sembrano avere la meglio su di lui. Riuscirà Ciccio a risollevarsi e a scampare a un destino che sembra già scritto? E che ne sarà degli altri ragazzi della Borgata? ""Pena capitale"""" è un romanzo che non risparmia niente e nessuno, entra dentro l’animo dei lettori e scava nei meandri della coscienza."" -
Il libro perfetto
"Lorenzo ha quasi quarant’anni, uno studio di consulenza avviato, un matrimonio appena finito e una storia da scrivere, di cui conosce la conclusione ma non l’inizio. Un viaggio nell’India nel Nord si trasformerà per lui in una straordinaria avventura: inseguirà le tracce del misterioso autore di un altro libro di cui è stato scritto l’inizio, ma non la fine. L’autore di questa seconda storia è Leo, un musicista che, come Lorenzo, si è recato in India alla ricerca di ispirazioni per scrivere la canzone perfetta. La ricerca di Leo porterà Lorenzo dalla mistica città di Rishikesh, attraverso le regioni del Punjab, del Kashmir e del Ladakh, fino a un monastero isolato della Valle di Nubra, circondato dalle vette dell’Himalaya. Un viaggio nelle affascinanti e selvagge regioni dell’India del Nord, attraverso il dedalo di religioni, etnie e culture che le caratterizzano. Ma anche un viaggio alla ricerca del sé perduto""""." -
Dietro lo steccato
"Irene deve affrontare l'assenza dell’uomo che ama, Vittorio, scomparso in circostanze poco chiare. Alla vigilia di un viaggio in India insieme, Vittorio non si presenta e Irene, pensando semplicemente di essere stata lasciata, parte ugualmente. Sola. Al rientro in Italia, convinta che si celi un terribile mistero dietro la scomparsa di Vittorio, Irene cerca disperatamente spiegazioni e in un crescendo di situazioni che si intrecciano e confondono, trova la verità scomoda, spietata e incontrovertibile. L’incontro apparentemente casuale con Pietro, medico che lavora in Africa, fa riaffiorare sospetti e visioni paranoiche mentre le pressanti attenzioni che l’uomo le rivolge, scambiate in un primo momento per tentativo di seduzione, si rivelano parte di un preciso disegno. Dietro lo steccato è il diario che Irene lascia alla sorella Agnese prima di tornare definitivamente in India, un'amara testimonianza che vorrebbe essere denuncia, ma rimane storia di fantasia. Forse""""." -
I colori della paura
Rosso, porpora, nero... Quanti e quali colori può avere la paura? Una raccolta di tre racconti in cui altrettante donne devono far fronte al pericolo che incombe e si insinua nelle rispettive vite. Una ragazza che viene aggredita nella propria casa; una moglie, madre coraggiosa di due figli, che cerca disperatamente di salvare la propria famiglia; infine una giovane donna rapita e tenuta prigioniera da un mostro. E per ognuna delle protagoniste la paura ha un diverso, terrificante colore. -
Io sogno anche di giorno
Azzurra Parisi è una ragazza introversa che lavora come ragioniera in un piccolo paese del centro Italia. Ogni giorno subisce passivamente le angherie della collega Gisella e la sua vita sentimentale è un disastro completo. Le cose cambiano quando conosce il nuovo direttore generale, Maurizio. È il principe azzurro che aspettava da tutta la vita? Un romanzo spiritoso, scritto in prima persona, dove risulterà impossibile non innamorarsi della protagonista. -
Pensieri
"I Pensieri di Giacomo Leopardi, una raccolta di centoundici riflessioni sull'uomo e la società, uscirono postumi nel 1845 a cura dell'amico Antonio Ranieri. Molti progetti leopardiani vennero via via abbandonati dall'autore stesso, sopraffatto dall'insorgere di nuove idee; i Pensieri tuttavia appartengono alle iniziative interrotte per cause esterne. A Napoli, infatti, dove il poeta si trovava in compagnia di Ranieri dal 1833, la stampa delle sue Opere presso Starita viene interrotta, e così anche la pubblicazione dei Pensieri, a cui Leopardi intendeva affidare le sue riflessioni sul carattere degli uomini e la loro condotta in società, come si esprime egli stesso pochi mesi prima di morire, nel 1837, in una lettera a De Sinner. Il filosofo morale non può distogliere lo sguardo dalla condizione in cui l'uomo si dibatte: è da questo convincimento che nasce quel “machiavellismo di società” che Leopardi intende mettere in risalto attraverso queste sue riflessioni. I Pensieri sono un modo originale di riutilizzare materiale dello Zibaldone e fanno da eco alle Operette morali e al Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani." -
Il mio prossimo romanzo
Uno scrittore gira per l'Italia con una pacco di manoscritti sotto al braccio. È alle prese con l'idea di scrivere l'opera definitiva, Bisanzio, il romanzo generazionale che gli permetterà di approdare alla grande narrativa internazionale e fare soldi con la scrittura. Per dare più spessore al romanzo inizia a pagare parenti e conoscenti perché facciano cose che abbiano a che fare con la trama, per avere materiale di scrittura omogeneo e vivo. Però, man mano che il protagonista cerca di far entrare le persone reali nel romanzo, i personaggi appaiono nella vita reale. Così, il personaggio principale si imbatte - nel mondo reale - nell'eroina di Bisanzio, e ha con lei un'avventura erotica che lo sconvolge. Incapace di distinguere realtà e fiction, il protagonista decide di smettere di scrivere e si impone di vivere realmente, abbandonando l'eterna narrativa, diventata ormai droga terapeutica. -
Le mani in faccia
Una storia incalzante, scritta a ritmi a tratti vorticosi, suddivisa in quattordici capitoli che sembrano quasi autonomi tra loro e che, se letti dall'inizio alla fine, ci lasciano una sorta di romanzo episodico, una storia che fa rimanere senza fiato. La storia di un uomo, Claudio Pedretti, e della sua solitudine, quella di una vita che cerca di continuo una rivalsa, e lo fa raccontando le sue ossessioni, i suoi errori, le proprie pulsioni ancestrali. Un antieroe della porta accanto, un personaggio che è il solo responsabile del proprio destino, al tempo stesso vittima e carnefice della propria esistenza, condannato a ripetere gli stessi errori in eterno. A far da sottofondo alla narrazione, una Bologna distratta, stanca e dimenticata, che alla fine, però, viene amata come poche città lo sono nei libri di oggi. I protagonisti vengono messi a nudo, spogliati delle proprie inibizioni, a volte derisi, altre, invece, guardati con ammirazione e commozione. Ma lo sguardo pietoso dell'autore cerca sempre di rivestire i loro corpi, come se provasse un pizzico di pudore nel mostrare a tutti la loro miseria. -
Pocofuturo
Questo libro è composto da quattordici racconti, brevi e meno brevi. Ritratti di adolescenti messi di fronte alla malattia, alla sofferenza o semplicemente refrattari a uniformarsi alle regole che qualcuno ha deciso per loro. Vite di giovani e meno giovani presi tra solitudine e incapacità di immaginare per sé o per il mondo un futuro credibile o anche solo accettabile. Il titolo alla raccolta, ""Pocofuturo"""", è stato scelto perché in qualche modo il futuro si è contratto, ha perso di significato, è scivolato verso un futuro prossimo, un presente dilatato, atemporale. Pochi sogni, nessun ideale da realizzare: ognuno chiuso nel proprio angusto mondo, spesso intriso di rimpianto, di rancore. Le uniche figure che conservano umanità, capacità di emozionarsi, energia vitale, sembrano essere i giovani marginali, le ragazze in fuga, i bambini che anche di fronte alla morte sono capaci di reagire, affrontandola. Così, tra le pieghe di un’esistenza che sembra cristallizzata nell’inerzia e nell’apatia, può apparire d’improvviso una possibilità nuova, una speranza, persino l’amore."" -
6662
Fantascienza? Noir? Bizzarro fiction? Distopia lisergica? Pamphlet metafisico? Eccentrica mistificazione? Ucronia selvaggia? Saggio che fonde paura e delirio, realtà e invenzione? 6662 è il resoconto di un viaggio quantistico che attraversa lo spaziotempo della narrazione umana, che rimodella l'universo della parola scritta, che trafigge tutti i libri del mondo, anche quelli che non sono ancora stati scritti. Una riscrittura sul palinsesto della Storia, che disegna la mappa di un territorio sconosciuto, posto ai confini estremi della finzione, in cui scrittori come William Burroughs, Don DeLillo, Jorge Luis Borges, Antonio Moresco, Roberto Bolaňo convivono con esseri misteriosamente demoniaci, Pietro Nenni è alla guida della repubblica socialista di Romagna, Giulio Andreotti è a colloquio con il grande veggente Rol in un eterno riproporsi della strategia della tensione degli anni Sessanta e Settanta, Hitler entra a Parigi nel 1940 in compagnia di sciamani e alchimisti, Wallenstein alla fine della Guerra dei trent'anni riporta i bizantini sul trono imperiale di Costantinopoli e un inquietante agente segreto alieno tenta di evitare il collasso finale degli universi paralleli mentre guerriglieri maoisti sulle Ande e profeti armati salafiti in Mesopotamia stanno costruendo la casa editrice definitiva. -
Diciotto ore di pensieri
L’amore è dare forma e voce ai propri sogni, per vederli poi germogliare nel piacevole gusto di un istante, anche se leggero, coccolati dalla dolcezza del vento che dal mare ci spinge su, sino alla cima delle colline, dove sul calore freddo della pietra più antica ci sediamo a osservare il mondo. Seduti, nella certezza che tutto questo amore, un domani, sarà vivo negli occhi dei nostri figli. Diciotto ore di pensieri è un viaggio silenzioso di conoscenza alla ricerca della verità interiore di un ragazzo che diventa uomo e che, attraverso il dolore del pianto, trasforma le lacrime in incanto, in un istante preciso e immutabile. Nell’intreccio di storie e avvenimenti, i pensieri diventano speranza nel domani che vivremo solo attraverso il respiro del cuore. Pablo è il protagonista di questa avventura. Il resto è solo storia da leggere. -
Nel mondo della donna. Conversazioni femministe (1906)
Libello pubblicato nel 1906, all'interno di una collana destinata a lettrici aristocratiche e dell'alta borghesia. Celato dietro uno stile elegante ma non sofisticato, l'autore affronta un tema cruciale per la società dell'epoca: il rapporto uomo/donna, e riesce a far luce su aspetti, ancora oggi, importanti. Egli vede nella ""imperfezione delle leggi e delle consuetudini e della morale"""", la causa principale della mancata emancipazione femminile, e alla luce delle scoperte scientifiche, arriva alla conclusione che, in natura, il maschio di ogni specie possiede un elemento biologico dell'iniziativa, ma che l'uomo, sul piano culturale, trasforma questa iniziativa in supremazia, diffondendo una cultura prevaricatrice che fa delle donne le principali vittime. Auspicando un disseppellimento della natura, immagina un futuro in cui la donna possa esprimere una femminilità che non sia sinonimo di debolezza, e la incita ad agire, affinché quella cultura basata sulla prevaricazione venga superata."" -
Uomini difettosi
Gli uomini difettosi - protagonisti di questa raccolta di racconti - sono uomini fallati come i vestiti ammucchiati alla rinfusa nelle ceste degli outlet. Uomini che pagano le conseguenze dei loro difetti: da Ermanno, il cameriere con le mani bucate a Ugo, lo psicologo con un disturbo dell’ipersessualità. Uomini violenti, come Oberdan, lo strozzino senza scrupoli e Attila, un narcisista psicopatico ossessionato da Facebook. Uomini pieni di sé, come Donato Giovanni che si è fatto una cultura con Wikipedia, o piegati dalla vita, come Dino che soffre di una grave cardiopatia. Fino a Dio - sì, proprio quel Dio - che ha scarsa o quasi nulla empatia e una mania compulsiva per i giochi di ruolo. Nove storie differenti, legate tra loro da un filo sottile. Ma nonostante qualche storia lasci l’amaro in bocca - e qualche altra finisca male - la chiave di lettura di questi racconti rimane comunque l’ironia. Quell’ironia che rende più tollerabile l’esistenza e l’ineluttabilità delle cose. -
L'Orientale
La prima volta che Rita vede quella barca, nel freddo inanimato di Amsterdam, non ne coglie che il nome, curiosamente uguale al suo eccetto che per una lettera finale. Chi è quell’uomo che la abita, seduto con imperturbabile distacco, e che le avvolge la mente con sapiente nodo come la cima alla banchina? La bellezza perfetta dell’inizio di una nuova vita trascina Rita in Sri Lanka, dove tutto ha la sembianza del sogno e l’illusione della felicità. Ma il destino non tarderà a condurre Rita a fare i conti con i propri demoni e con un realtà che fatica ad afferrare pienamente. L’amore per l’uomo misterioso e l’incontro drammatico con Mina tracceranno nella sua vita un cerchio che si chiuderà dove tutto è iniziato, là dove molti decenni prima, una vecchia barca che porta il suo nome, scivolava sulle acque metalliche di Amsterdam. -
Italo globali 2017. Protagonisti del mondo che cambia. Atti del Convegno (Roma, 30 marzo 2017)
Essere Italo Globale significa sapere cogliere le opportunità che stanno nascendo nel XXI secolo, interagendo con esse. Queste opportunità riguardano soprattutto l’imprenditoria, l’economia, la comunicazione, la creatività, l’innovazione e la scienza. Ancora oggi, molti italiani devono andare all’estero per mancanza di possibilità in Italia: ma allo stesso tempo, questa epoca densa di innovazioni impone di pensare in modo diverso, ragionando sia su una partenza per l’estero con un possibile ritorno in Italia sia su una semina di italianità nel mondo. Gli italiani che vivono fuori dall’Italia sono 5 milioni di persone. In tutto il mondo, la comunità di persone collegate all’Italia – i cittadini italiani in Italia e nel mondo, i discendenti degli italiani, coloro che sanno parlare la lingua italiana, e coloro che hanno un rapporto di amicizia con l’Italia – è stimata attorno ai 250 milioni di persone. All’interno di questa comunità Italo Globale, c’è un patrimonio di intelligenze che va coltivato, per il bene dell’Italia e degli italiani. -
La Traviata
"Il libretto della 'Traviata' viene concepito, scritto e editato nel 1853, nel bel mezzo del secolo, dalla casa Editrice Ricordi. La nobiltà, come classe sociale, non aveva nessuna intenzione di abbandonare il potere di governare sui popoli e stava ormai tentando con ogni mezzo di uscire dall'incubo della rivoluzione francese. Nel bel mezzo di una restaurazione assoluta della monarchia è stato quindi dato alle stampe il Libretto della 'Traviata' e vi si narra come una prostituta fosse di fatto il solo esempio di abnegazione e purezza d’amore al confronto con nobiluomini corrotti e ricchi bellimbusti dediti a feste e 'pazze gioie'”. (Dalla prefazione di Silvano Agosti)" -
Bioterapia nutrizionale nello sport femminile
Lo sport è salute. Ma se non ben calibrato, lo sport può portare a uno stato di affaticamento eccessivo che si può tradurre in malattia. La sindrome da sovrallenamento OTS (Overtraining Syndrome) può costare cara alla donna. Potrebbe darle problemi neurologici o immunitari e intaccarne la fertilità. I segnali del corpo sono diversi da persona a persona: depressione, affaticamento costante (astenia) e alterazioni del ciclo mestruale sono dovute all’alterazione del Sistema Nervoso Autonomo che compromette alcune funzioni biologiche. Quando lo sforzo fisico supera le fisiologiche capacità di adattamento da parte dell’organismo si può arrivare a uno stato di infiammazione cronica latente nell’organismo. E l’infiammazione apre la porta alla malattia. Lavorare sul Sistema Nervoso con l’utilizzo degli alimenti è possibile. Bisogna frenare l’asse dello stress e rifornire l’organismo dei nutrienti indispensabili, evitando pericolose oscillazioni glicemiche. Gli zuccheri sono fondamentali per il rifornimento energetico della donna sportiva ma non è mai consigliabile mantenere l’equilibrio glicemico di un organismo con integratori artificiali. -
Per rivedere ancora il tuo sorriso
Samantha è una giovane scrittrice dalla vita complicata e dal passato che picchia ancora duro, con tutto ciò che la particolare condizione comporta. Frank Goodwin è il protagonista dei suoi romanzi più famosi, o forse molto di più, per esempio uno spirito guida capace di condurla fuori dalle sabbie mobili di un vissuto ingombrante. Ma Per rivedere ancora il tuo sorriso è anche altro: la storia di affetti e valori umani consolidati, di nuovi rapporti nati dalle diverse occasioni che la vita pone sul cammino. Per rivedere ancora il tuo sorriso è Parma, Livorno, Milano, Los Angeles e Parigi; è la vicenda di un'amicizia robusta a tal punto da diventare terapia inconsapevole per i suoi protagonisti, talmente intensa da assumersi la responsabilità di parecchie altre sembianze, altrettanto soprendenti. -
L'uomo senza volto
È difficile non lasciarsi catturare dalla prosa nitida ed agile de L’uomo senza volto, romanzo postumo della scrittrice Clarice Tartufari (1868-1933) che oggi possiamo leggere grazie a questa nuova preziosa edizione. Romanzo al femminile, data la posizione di rilievo conferita alle donne nel discorso narrativo, ma anche, sorprendentemente, romanzo dell’uomo, del soldato, del reduce, le cui “intermittenze del cuore” sono illuminate con grande finezza di analisi psicologica e con uso sapiente del flusso di coscienza che cela e rivela frammenti di ricordo, emozioni presenti e passate, allucinazioni e speranze. [...] Attenta a registrare i cambiamenti della condizione femminile fin dalla sua novella d’esordio, Maestra (1887), nella quale vengono messi a nudo i patimenti e le molestie anche sessuali cui le donne erano soggette nell’ambito lavorativo, ne L’uomo senza volto Tartufari ci offre un repertorio di tipi femminili che inizialmente potrebbero sembrare stereotipati e monodimensionali e che invece mettono a fuoco il profondo contrasto tra conformismo borghese di genere e nascente spirito di emancipazione pre-femminista. Prefazione di Enrica M. Ferrara.