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Real life english
Perché quando parlano gli inglesi o gli americani non ci capisci quasi niente? Perché la maggior parte dei corsi si concentra soprattutto sulla grammatica. E per rispettare la regola ti insegnano dei dialoghi totalmente innaturali. Il 90% dell'inglese che viene insegnato nei corsi tradizionali è la lingua formale, cioè quella che nella vita di tutti i giorni si usa solo il 10% delle volte. Il vero inglese che usiamo fra noi normalmente non viene mai insegnato. Se vuoi imparare l'inglese che parliamo davvero noi inglesi e americani devi conoscere i dialoghi della vita reale. In ""Real Life English"""" prima guardiamo l'inglese vero, e solo dopo ci occupiamo della grammatica e di tutto il resto. Preparati a scoprire cosa può capitarti al pub, a casa, nei negozi, in giro per le strade e in molti altri posti. Preparati a scoprire la differenza tra il British English e l'American English. A imparare la vera pronuncia con i file audio online (gratuiti, of course)."" -
Il primo mistero. La storia segreta di una vita che nasce
È il primo grande mistero: da dove veniamo? Dove hanno preso le informazioni le nostre cellule nella fase iniziale della vita? Quando gli occhi hanno iniziato a vedere, e cosa vedevano? ""Il primo mistero"""" risponde a queste (e a tante altre) domande, ma soprattutto racconta la vicenda di ciascuno di noi, dalla prima cellula al primo respiro. Tra storia della scienza e divulgazione medica, Katharina Vestre ci svela mille fatti curiosi mentre narra «una storia di parenti lontani, di gemelli sconosciuti, placente pericolose e strani moscerini della frutta»: un viaggio unico in un universo nascosto e ancora in parte inesplorato, che ci spiega come siamo diventati ciò che siamo."" -
Abbastanza
«È l'anno della maturità, a Milano, il duemiladiciotto, tutti con lo sguardo rivolto agli smartphone e il cielo grigio che però nessuno guarda mai. All'inizio di questa storia i protagonisti non sono amici. A dirla tutta nemmeno si piacciono. Come succede spesso prima dei vent'anni, però, dei perfetti sconosciuti diventano amici inseparabili e reciprocamente indispensabili con la velocità e la leggerezza di una foglia gialla che si stacca da un albero e si appoggia al suolo. E, più o meno, questo è il caso di Ange, Leo, Cate e Marco e un sacco di altra gente che si incontra nei locali di Milano. Ma detto in questo modo sembra tutto di una banalità estrema. Potrei dirvi tante altre cose, per convincervi che non è così, tipo che a un certo punto due di loro si innamorano, che poi partono, tornano, litigano e fanno pace, si divertono molto e quasi sempre, piangono, vivono, viaggiano, ascoltano musica, ballano e bevono un sacco di birre. Qualcuno addirittura studia e si prepara diligentemente all'esame. E intanto il cielo è diventato azzurro. Però, più che altro, è figo se lo leggete, che spero sia un po' come viverlo, perché quello era il mio intento mentre lo scrivevo. Farlo vivere a chi l'avrebbe letto, dico. Il tutto è raccontato un po' come capita, in ordine sparso, con qualche flashback e persino qualche flashforward, che è il contrario del flashback, cioè racconta prima una cosa che capita dopo, da tanti punti di vista diversi. Che poi è un po' come quando lo vivi, l'anno della maturità, che è tutto un po' un casino.» -
Il libro delle porte. Petrademone. Vol. 1
Nessuno è chi sembra o pensa di essere, i poteri si rivelano, i mondi paralleli si toccano. La nebbia si alza densa a Petrademone, e per Frida e i suoi amici comincia l'Avventura che cambierà le loro vite per sempre.A pochi metri dalla quercia la paura prese il sopravvento sulla curiosità. La nebbia cominciò rapidamente ad alzarsi, aumentando di volume e consistenza come una panna che monta. Frida la sentì sopra le ginocchia, poi intorno ai fianchi e su, su fino alle spalle. Quella gelida foschia la stava inghiottendo.Quando si sentì avvolgere il collo e riempire la booca, venne colta dal panico. Voleva gridare, ma la voce le s'incastrò in gola. Eppure non fu quell'abbraccio ghiacciato a farle tremare le vene. Fu un suono cavernoso e disumano che udì distintamente.Un ringhio. ""Stai lontana dal grande albero!""""Quando arriva a Petrademone, la tenuta fra i monti in cui gli zii allevano border collie, Frida è chiusa in un bozzolo di dolore. Ha perso entrambi i genitori e l'unica cosa che le rimane di loro sono brandelli di ricordi in una scatola. Ma in quello che potrebbe essere il posto ideale dove guarire le ferite dell'anima, qualcosa striscia nell'ombra sotto la grande quercia. I cani della zona spariscono senza un guaito, come se un abisso li avesse ingoiati. La zia, colpita da una malattia inspiegabile, rivela a Frida un importante segreto di famiglia. Insieme ai suoi tre nuovi amici e altri improbabili alleati, la ragazza si ritrova così a indagare fra strani individui che parlano al contrario o per enigmi, un misterioso Libro delle Porte e creature uscite da filastrocche horror. Nessuno è chi sembra o pensa di essere, i poteri si rivelano, i mondi paralleli si toccano. La nebbia si alza densa a Petrademone, e per Frida, Tommy, Gerico e Miriam comincia l'Avventura, quella che cambierà le loro vite per sempre."" -
L' albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini
Samuele Finzi e la sua famiglia vivono a Firenze, seguendo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c'è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi ""tesori"""". Ma con l'emanazione delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori entrano in clandestinità, Samuele si deve nascondere in collina, mentre i suoi tesori rimangono nell'olivo..."" -
Quante tante donne. Le pari opportunità spiegate ai bambini
Le bambine giocano con le bambole, i bambini con le costruzioni. Le donne fanno le segretarie e gli uomini i presidenti. Ma chi lo ha deciso? Non a tutte va bene così! Ecco allora un modo per imparare a lottare per i propri sogni, a capire che da grande si può fare la mamma e la casalinga, ma anche la sindaca e l'inventrice o, perché no, la fotografa di ragnatele e l'accompagnatrice di sirene. -
Chiama il diritto, risponde il dovere. Ediz. a colori
Giocare con le parole può essere un modo per capire che un diritto violato è un sentimento ferito, che a ogni diritto corrisponde un dovere e che è proprio il dovere a garantire il rispetto dei nostri diritti. Così ogni filastrocca si trasforma in un piccolo inno alla libertà di fare le proprie scelte di vita e di lasciarle fare agli altri, nel rispetto reciproco. -
Neverworld
In Neverworld, Marisha Pessl dà vita a un mondo vivido e inquietante facendo di questo romanzo dalle atmosfere suggestive una lettura che, in un susseguirsi di colpi di scena, lascerà il lettore senza respiro.rnRischiavo di rimanere bloccata qui per sempre. Qui, nel Neverworld, dove non sarei mai invecchiata. Non avrei mai avuto una famiglia. Non mi sarei mai innamorata. Ero un orologio funzionante in un mondo senza tempo.rnQuando Beatrice frequentava il liceo, Jim, Martha, Whitley, Kipling e Cannon erano la sua famiglia, i primi veri amici che avesse mai avuto. Loro sei erano come un club, una società segreta invidiata da tutti gli altri studenti. E per tutti l'improvvisa e misteriosa morte di Jim, il più carismatico del gruppo e fidanzato di Bea, era stata un terremoto, di quelli che inghiottono la città e spazzano via ogni cosa. Un anno dopo, in occasione del compleanno di Whitley, Beatrice torna nella villa dove il gruppo era solito trascorrere lunghissime nottate a raccontarsi segreti, amori, piani per conquistare il mondo, sperando di trovare risposta alla domanda che ancora la tormenta: cosa è successo davvero al suo ragazzo? Perché, di questo è certa, i suoi (ormai ex) amici sanno molto più di quanto non diano a vedere. La notte corre via veloce, tra balli scatenati in un locale del centro, un po' troppi Moscow Mule, battute imbarazzanti e silenzi imperscrutabili, fino all'epilogo, un incidente d'auto dal quale il gruppo esce apparentemente illeso. Ma una volta rientrati alla villa, accade l'impensabile: un uomo misterioso bussa alla porta e, candido, annuncia una verità sconvolgente: sono tutti morti. O meglio: sono tutti ""quasi"""" morti, incastrati tra la vita e la morte, prigionieri in una sorta di limbo, il Neverworld, dove il giorno appena vissuto è destinato a ripetersi all'infinito. Solo uno di loro potrà scampare a questo incubo e tornare alla vita vera, ma dovranno essere loro stessi a decidere chi. Una scelta difficile, impossibile. Dopo un primo momento di incredulità, a mano a mano che alla negazione si sostituisce la lucida accettazione della realtà, inizierà a essere chiaro a tutti che l'unica speranza di scampare a un destino tanto crudele è fare fronte comune e aiutarsi l'un l'altro e, soprattutto, che la chiave di volta è legata in modo indissolubile alla scoperta di cosa è accaduto davvero la notte della scomparsa di Jim."" -
La chimica degli opposti
Ci sono casi in cui bisogna scendere in trincea e combattere contro tutto e tutti. Casi in cui vale la pena di rischiare per proteggere ciò che più amiamo.rnPrima di Mina la mia vita era come un puzzle già completato. Poi è arrivata lei, che ha rovesciato il mio bel puzzle sul pavimento. Devo ricominciare tutto da capo e cercare di immaginare dove posso mettere i vari pezzi, anche se ora alcune tessere non entrano più nel punto in cui entravano primarn L'atmosfera è elettrica e la gente è molto carica da entrambe le parti. Poi scorgo lei. I suoi occhi. Non ne ho mai visti così. Di che colore sono? Nocciola e verdi con pennellate d'autunno e frammenti di smeraldo. E io me ne sto lì con in mano il mio cartello, mentre lei è qualche passo più in là, vicino a un poliziotto, e tiene stretto il suo. Il primo incontro con Mina è un fulmine a ciel sereno per Michael. Avviene per caso, durante una manifestazione organizzata dal nuovo partito politico fondato dal padre di lui che, con la scusa di difenderne i valori originari, si oppone all'accoglienza dei rifugiati arrivati via mare nel Paese. Il problema è che Mina sta dall'altra parte della barricata. Anni prima, infatti, ancora bambina, è scappata dall'Afghanistan insieme alla mamma e, dopo un viaggio lungo ed estenuante, è sbarcata in Australia, dove, come rifugiata, ha posto le basi per una nuova vita. Non è stato per niente facile, perché, come dice sua madre, ""stare in un nuovo Paese è come camminare con una protesi. Ci vuole il doppio del tempo perché la mente e il corpo si adattino"""", però Mina sembra avercela fatta. Si è lasciata alle spalle la sofferenza e il dolore passati, è diventata una ragazza coraggiosa e fiera, e una studentessa talmente brillante da riuscire a vincere una borsa di studio per frequentare una scuola privata prestigiosa, la stessa di Michael. Ed è proprio qui che le loro vite si incontrano, o meglio si scontrano, nuovamente. Fin da subito infatti è chiaro a entrambi che appartengono a due mondi diversi, lontani da ogni punto di vista, eppure l'attrazione che li spinge l'uno verso l'altra è troppo grande, troppo potente per ignorarla. E quando la situazione intorno a loro si surriscalda, è altrettanto chiaro che non è più possibile accettare un mondo in cui tutto è bianco o nero. Sarebbe più facile, ma significherebbe rinunciare al sentimento che li unisce. E nessuno dei due è pronto a farlo. Forse, alla fine, ci sono casi in cui bisogna scendere in trincea e combattere contro tutto e tutti. Casi in cui vale la pena di rischiare per proteggere ciò che più amiamo."" -
Diario di bordo
Ama oltre il marernLa vita del Capitano, il giovane protagonista di questa fiaba di mare, è fatta di poche, semplici cose: la sveglia all'alba, il profumo del caffè al mattino, il sorriso dolce di Nonna Lucia, la pesca al porto di Siracusa per ricavare il necessario per tirare avanti, le pedalate nelle vie affollate di Ortigia, gli odori e i sapori della sua amata città. Una vita che si trascina sempre uguale, un giorno dopo l'altro, senza grandi emozioni. E dire che c'era stato un tempo, solo pochi anni prima, in cui il Capitano solcava le onde con il suo Poseidone, un tempo in cui spingersi sempre più al largo con la sua barca lo rendeva felice, lo faceva sentire vivo. Dal giorno terribile in cui il suo primo amore, il mare, gli si è rivoltato contro, però, tutto è cambiato. Lui è cambiato. E per lenire il dolore, non ha trovato altro modo che voltare le spalle alla sua passione più grande, finendo inevitabilmente per perdere se stesso. Ma se nelle vene ti scorre acqua salata al posto del sangue, non puoi sfuggire per sempre al mare. Poco importa la meta del viaggio, o la sua durata, quel che conta è prendere il largo. Perché il mare, quando lo navighi, ti costringe a guardare dentro te stesso e a capire di cosa hai davvero bisogno. E solo navigandolo, con fiducia e coraggio, puoi scoprire nuove cose di te e del mondo. E magari incontrare anche l'amore, quello vero, che ti rivoluziona l'esistenza e ti fa bene al cuore. -
Il silenzio dell'amore
A cosa ha assistito Catherine di così tremendo e sconvolgente da farle perdere temporaneamente l'uso della parola?rnrn«Avvincente, misterioso. Emotivamente autentico» - Sophia Kinsellarn«Potresti far finta che sia una storia inventata» mi dice con un tono sommesso e cantinelante. Una storia come quella che raccontavo sempre quando i bambini avevano gli incubi.«Pensa a qualcuno a cui puoi raccontarla» continua, e questo è facilissimo. È la nostra storia, la mia e la tua, e quindi, ovviamente, la racconterò a te.rnCathrine non riesce più a comunicare con il marito, i figli e gli amici. I dottori dicono che l'unico modo per superare questa situazione è affrontare il proprio passato e così, come un nastro che si riavvolge, Catherine riparte da lui, da Lucian, il suo più grande amore. Sin dal giorno del loro primo incontro, ai tempi dell'università, entra a far parte dell'esclusivo mondo di Lucian, una sfarzosa élite composta dai suoi ricchi e privilegiati amici. Questa fiaba però si sgretola la notte in cui Catherine, senza apparente ragione, decide di abbandonare Lucian, devastandolo nel profondo. Ma cosa l'ha portata a sacrificare tutto? Dopo quindici anni, il ricordo di quell'amore continua a vivere nei suoi pensieri, nonostante sia ormai sposata con un altro uomo. E quando un giorno, prima di finire su quel letto di ospedale, ritrova Lucian, la passione tra loro esplode di nuovo, con forza travolgente. Ma entrambi non si rendono ancora conto che quanto è accaduto anni prima non può essere dimenticato e che scoprire la verità porterà a conseguenze terribili. -
Speriamo per il meglio
Con un coraggio disarmante, Speriamo per il meglio parla senza riserve di cosa significhi amare e soffrire oggi. Una storia contemporanea dirompente e magnifica, carica di una forza emotiva universale.rn«Una lettura elettrizzante» - Dagens Nyheterrn«Un'autenticità rara» - Aftonbladetrn«Carolina ha il coraggio di parlare anche di ciò per cui solitamente si prova vergogna» - FeminarnrnrnUn pomeriggio, mentre sta allattando suo figlio di otto mesi, Carolina riceve una email dal suo compagno che contiene una serie di password e di istruzioni pratiche in caso venisse a mancare improvvisamente. Da principio si preoccupa, poi però si innervosisce – è tipico di Aksel comunicare in modo asciutto e privo di tatto. La mail finisce così: «Speriamo per il meglio!». Cinque mesi dopo, Aksel è morto.rnrnIn un puntuale resoconto tra passato e presente, seguiamo la storia d’amore tra Aksel e Carolina, dall’appassionato primo incontro ai mesi di corteggiamento in cui lei cerca di trovare un posto nel cuore di un uomo che la ama, sì, ma che è di poche parole, per nulla romantico, e rivendica i suoi spazi e i suoi tempi. È Carolina a premere sull’acceleratore, è lei che organizza le vacanze, che spinge per andare a convivere, avere un figlio.rnrnNello stesso tempo viviamo i drammatici momenti che seguono la scomparsa di Aksel, quando Carolina si ritrova a trentasei anni completamente sola con un figlio e non ha la più pallida idea di cosa fare. E quello che viene dopo: il senso di colpa, il cuore aperto a metà.rnrnPotrà innamorarsi ancora? -
La città di Smeraldo e altri racconti
Eleganti e intensi, gli undici racconti della Città di Smeraldo affrontano grandi sentimenti: la solitudine e il bisogno, il rimpianto e il desiderio, con lo stile inconfondibile di una delle più amate scrittrici contemporanee.rn«Appassionante... acuto e delicato.. Eccezionale» - New York Times Book Reviewrn«A leggere La città di Smeraldo dopo La fortezza, dopo Il tempo è un bastardo e Manhattan Beach, si ha l'impressione di ritrovare nelle undici storie pubblicate qua e là nel corso del tempo, gli antecedenti di tutti i libri a venire, una specie di promessa» - Paolo Giordano, La LetturarnE pensò che New York era proprio questo: un posto che scintillava da lontano anche quando lo raggiungevirnrnGirovagando in un mercato cinese, Sam incontra per caso il truffatore che gli ha rovinato la vita e trascina moglie e figlie fino a Xi'an pur di scoprire la verità su quell'uomo. O forse la verità che riguarda lui stesso? Lucy vive una luna di miele da favola con il marito Parker a Bora Bora, ma la sua felicità è meno reale di quanto non voglia credere. Rory è un assistente fotografo che realizza il sogno di vivere a New York, fino a che non entra in contatto con il lato più inospitale della città. Modelle e casalinghe, banchieri e studentesse, gente comune alla continua ricerca di sé. Che sia la scintillante Manhattan o la sperduta provincia dell'Illinois, il lontano Oriente o l'Africa keniota, i protagonisti di queste storie vogliono trovare qualcosa al di fuori della loro esperienza quotidiana. Eleganti e intensi, gli undici racconti della Città di Smeraldo affrontano grandi sentimenti: la solitudine e il bisogno, il rimpianto e il desiderio, con lo stile inconfondibile di una delle più amate scrittrici contemporanee. -
Il sole in testa
Sorretti da uno stile magistrale, in grado di rendere appieno le sfumature della lingua vissuta e parlata nei vicoli di Rocinha, i racconti del Sole in testa ci narrano storie già conosciute di corruzione e di innocenza, di violenza e di miseria, di colpa e razzismo, di droga e di morte. rn«La voce che rompe il silenzio dei favelados» – Il Venerdìrn«Seu Matias è nato cieco. Non ha mai visto il mare o le armi o le donne in bikini. Malgrado ciò, vive la sua vita, va dappertutto come se abitasse in un mondo fatto apposta per quelli come lui. Gente che non vede, però ascolta, annusa, tocca, sente e parla. E, nel suo caso, parla molto bene. Il lavoro di Seu Matias è toccare il cuore delle persone sugli autobus.»rnRocinha è la favela più grande non solo di Rio de Janeiro, ma del mondo. È una baraccopoli gigantesca dentro la quale quotidianamente vivono, amano, lavorano, si picchiano, giocano, sognano e muoiono oltre 70 mila persone. Rocinha è il luogo dove sono ambientati quasi tutti i racconti del Sole in testa. In questi tredici piccoli capolavori – salutati con entusiasmo in tutto il mondo – Geovani Martins ci regala una serie indimenticabile di istantanee, di ritratti che non solo ci fanno entrare nell'universo crudo e spietato della favela – luogo di scontro tra diverse gang e dove la violenza della polizia spesso fa a gara con quella della criminalità – ma nelle menti e nei cuori delle persone, di quei ragazzi e di quegli uomini che quotidianamente cercano di inventarsi un'esistenza. I bagni di mare, l'estasi della droga, il cameratismo e le risate: qualsiasi cosa serve a rendere meno inaccettabile una realtà intrisa di angoscia, paura e disperazione. Questo libro, sospeso tra l'immaginario di Tarantino e la denuncia neorealistica di Pasolini, combina in modo stupefacente il ritmo cinematografico serrato di un Irvine Welsh con la tradizione realistica dei racconti di Jorge Amado. Sorretti da uno stile magistrale, in grado di rendere appieno le sfumature della lingua vissuta e parlata nei vicoli di Rocinha, i racconti del Sole in testa ci narrano storie già conosciute di corruzione e di innocenza, di violenza e di miseria, di colpa e razzismo, di droga e di morte. Storie già lette mille volte. Ma con umorismo, grazia e senza compiacimento, Martins riesce – come solo i grandi scrittori sono capaci di fare – a raccontarcele per la prima volta. -
Il libro di Talbott
A distanza di quattro anni dal suo ultimo romanzo, l'autore di Fight Club torna con un'opera spiazzante, ingegnosa, politicamente scorretta, in cui fa esattamente quello che gli riesce meglio: mettere alla berlina le assurdità della società contemporanea e smascherare le teorie complottiste che giacciono latenti nella psiche degli americani.rnAccumula cibo, e il cibo andrà male; accumula denaro, e marcirai tu; e se si accumula potere, marcirà la nazionernIl passaparola scatta solo tra persone fidate. ""Il Giorno dell'Aggiustamento sta arrivando."""" La gente fa circolare un misterioso libro nero-blu, una sorta di pamphlet profetico, memorizzandone le direttive rivoluzionarie. Messaggi radiofonici e televisivi, cartelloni pubblicitari e il web ripetono ossessivamente gli slogan di Talbott Reynolds: si avvicina il giorno della resa dei conti per la classe dirigente e le élite culturali. Una fantomatica Lista su internet – I Meno Amati d'America – identifica i bersagli. Il popolo non sarà più sacrificato alla nazione, il surplus di giovani maschi non verrà mandato al macello nell'ennesima guerra in Medio Oriente, ma a cadere saranno le teste di politici e giornalisti, professori e notabili – anzi, per la precisione, le loro orecchie. Sinistre. Con la Dichiarazione di Interdipendenza, gli ex Stati Uniti vengono ridefiniti secondo criteri razziali, e la popolazione ridistribuita in base al colore della pelle e alle preferenze sessuali. Il simile con il simile, nei tre nuovi stati-nazione di Caucasia, Blacktopia e Gaysia. Non che tutto fili liscio in questa America post apocalittica, intendiamoci… A distanza di quattro anni dal suo ultimo romanzo, l'autore di Fight Club torna con un'opera spiazzante, ingegnosa, politicamente scorretta, in cui fa esattamente quello che gli riesce meglio: mettere alla berlina le assurdità della società contemporanea e smascherare le teorie complottiste che giacciono latenti nella psiche degli americani."" -
Donne di spade. Il volo delle aquile
Bellissime, anticonformiste, spregiudicate, le donne di spade di questo nuovo avvincente romanzo di Cinzia Tani – secondo volume di una trilogia dedicata agli Asburgo – conquistano la scena muovendosi tra le maglie di un secolo, il Cinquecento, che sembra consacrato unicamente alla glorificazione di cavalieri, principi e sovrani. rn«Io so che Filippo ha un debole per voi... Ho visto come vi guarda. D'altronde è giusto, siete talmente bella!» Ana ride e si tocca la benda di velluto nero che le copre l'occhio. «Anche con questa?»rn«Sapete bene che quella benda vi dà un tocco di mistero, avete qualcosa in più delle altre donne»rnrnMaddalena, Flora, Agnes, Dorotea: in modo diverso, ciascuna si renderà protagonista della sua vita rivendicando fino alle estreme conseguenze il diritto alla propria libertà, in una vertiginosa oscillazione fra temerarietà e calcolo, orgoglio e ipocrisia, bisogno di amare e sentirsi amate e cieco desiderio di riscatto. Un discorso a parte merita Ana de Mendoza, l'imperscrutabile rampolla di un'influente famiglia spagnola, il cui mistero pare racchiuso nella benda nera che porta sull'occhio. Tanto abile a tirare di scherma quanto a tessere intrighi a corte, la sfuggente Ana ha gettato attorno a sé un potente incantesimo capace di soggiogare lo stesso re. Cinzia Tani ci introduce nelle grandi corti d'Europa del XVI secolo, e lo fa con la consueta passione, svelandoci i meccanismi del potere politico, proprio mentre la Storia si appresta a celebrare il tramonto di Carlo V, l'imperatore del Sacro Romano Impero, e si fa teatro di una cruenta guerra di religione sotto la spinta di Filippo II, determinato a difendere a oltranza il cattolicesimo contro gli eretici e gli infedeli. Intanto i fratelli Acevedo, Gabriel, Manuela e Sofia, le cui vite hanno preso direzioni molto diverse, a distanza di anni dall'omicidio dei genitori sono ancora in attesa di sapere la verità. Raimunda, la governante che ha assistito al delitto, ormai anziana, è finalmente pronta a rivelare tutto ciò che è accaduto quella notte. -
Alzati e corri, direttora
Con grande ironia e felice leggerezza, Silvia Volpi ha scritto un giallo delizioso, spumeggiante, tutto al femminile, da leggere con il sorriso sulle labbra.rnrn«Morotti, questo omicidio sa di femmina. Lo senti il profumo?» Boia de', se lo sento... pensa Tommaso senza muovere le pupille da quelle di lei.La direttora ritrae tutto il corpo e si mette in posizione eretta e composta sulla scrivania.rn«Ora smetti di scantucciarmi lo scrimolo e vai a lavorare».rnrn Elsa Guidi, quarantasette anni, un marito affettuoso ma distratto, due figli adolescenti che la fanno disperare quanto basta, tutte le mattine si alza e corre: il modo migliore per iniziare la giornata è infilarsi le scarpe da running quando ancora tutti dormono e avviarsi nel quartiere lungo le vie silenziose di Pisa. In realtà, questo momento tutto per sé è una scusa per annusare l'aria in città prima di tutti. Da un paio d'anni Elsa è a capo della ""Piazza"""", il quotidiano con sede sul Lungarno di fronte alla chiesa di Santa Maria della Spina. La """"direttora"""" comanda a bacchetta tutti e non le manda a dire a nessuno, a partire dalla riunione delle dieci, in cui affida i vari pezzi della giornata. Il suo bersaglio preferito è Tommaso Morotti, """"il Moro"""", cronista di nera con gli occhi dolci e le spalle larghe. Trentatré anni, livornese, è arrivato da qualche mese al giornale ma ha già creato non poco scompiglio. Innanzitutto nella vita di Paola, segretaria della Guidi, vittima dei suoi occhi neri e dei suoi modi gentili ma impertinenti. Quando, in una bella mattina di primavera, un giovane elettricista precipita dal terrazzo di un condominio in centro, la direttora non ci pensa due volte a scatenare il suo segugio migliore e a chiedergli di raccontare la storia della persona dietro quel corpo sul selciato: un bravo giornalista deve arrivare al cuore del lettore. Le cose si complicano però quando al giornale vengono recapitate un paio di buste anonime apparentemente legate al suicidio dell'uomo. Intervistando alcuni negozianti della zona, il Moro si accorge che qualcosa non torna. Direttora e nerista, in corsa contro il tempo per battere la concorrenza sulla notizia, si buttano a capofitto nell'indagine, non senza punzecchiarsi in continuazione. Chi arriverà per primo alla verità?"" -
La memoria dei corpi
Dopo Com'è giusto che sia, Marina Di Guardo ci regala un nuovo, sorprendente thriller, un meccanismo a orologeria dalle tinte rosso scuro di Basic Instinct, un tuffo nei luoghi oscuri che si annidano in ognuno di noi.rn«Aprì la porta nel silenzio più totale. Deglutì, si schiarì la voce ed entrò con passo sicuro. Per la prima volta, varcando quell'ingresso, non si sentì il bambino impaurito e soggiogato che era stato un tempo. L'avrebbe cercata in ogni angolo della casa, ma soprattutto lì. Per non perderne la memoria»rnGiorgio Saveri non ha nemmeno quarant'anni ma sulle spalle ha accumulato abbastanza delusioni da ritirarsi a vivere nella magione di famiglia, una lussuosa e antica villa sulle colline piacentine ricca di opere d'arte. Unico contatto con il mondo è Agnese, la domestica che l'ha cresciuto al posto della vera madre, una donna algida morta molti anni prima in un incidente stradale, e del padre dispotico, che fino al giorno del suo suicidio non ha mai perso occasione di denigrarlo pubblicamente. Tutto cambia la notte in cui Giorgio si imbatte nella fascinosa Giulia, che ha il dono di capirlo come mai nessun'altra persona prima ma che di sé racconta poco, e che lo imbriglia in una relazione ambigua e ad alto tasso erotico. Quando però Agnese scompare nel nulla, Giorgio non ci sta, e inizia a indagare. Presto, il cerchio intorno alle bugie di Giulia si stringe, ma lei non è l'unica a nascondere segreti... -
Brexit Blues
Marco Varvello, corrispondente del TG1 da Londra, ha scritto, a partire da sé e dalla sua doppia cittadinanza (passaporto italiano e britannico), un romanzo corale che racconta l'atmosfera di disagio che ha segnato e continua a segnare la vita quotidiana, non solo politica, del Regno Unito. rn«Un Brexit Blues che risuona malinconico da Londra alla Scozia, dal Galles all'Ulster, come un sinuoso assolo di sax» - Marco Varvello, RobinsonrnLo spirito di Brexit ha già lasciato il segno sulla vita di Londra. Ha graffiato la sua faticosa ma bellissima convivenza globale. Ha scavato solchi di divisione e incomprensionernBrexit, British exit – sintesi concisa ed efficace – domina le preoccupazioni di milioni di famiglie europee che vivono Oltremanica, 700.000 italiani compresi, e dell'intera società inglese. A prescindere dalle conseguenze future si percepisce già da tempo un malessere diffuso. Marco Varvello, corrispondente del TG1 da Londra, ha scritto, a partire da sé e dalla sua doppia cittadinanza (passaporto italiano e britannico), un romanzo corale che racconta l'atmosfera di disagio che ha segnato e continua a segnare la vita quotidiana, non solo politica, del Regno Unito. E dunque, evocate da quella atmosfera, ecco una sequenza straordinaria di storie: un ex ministro che organizza attentati, una guerra tra condomini, un triangolo finanziario che finisce nel sangue, una centrale nucleare cinese a due passi da Londra, le cure dell'NHS, il Servizio sanitario britannico, elargite come indulgenze a un villaggio romeno. Ne sortisce un grande racconto surreale, ironico e grottesco. Tale da comprendere in un solo colpo d'occhio la complessità e la varietà umana di un evento che ci riguarda tutti. A cavallo fra due mondi, Varvello ha mescolato realtà e finzione e ci consegna a un presente e a un futuro che non parlano soltanto inglese. -
Tutto chiuso tranne il cielo
Una scrittrice straordinaria, pronta a raccogliere ogni sfida, capace di coniugare una sorprendente lucidità e un sentimento di grande tenerezza verso i propri personaggi.rnQuanto indietro c'è da andare, prima di trovare una versione intatta di noi stessi?rnrnJulian è un diciannovenne esile e pallido, la sua anima è azzurra come la sua chioma. Mangia pochissimo, ha sempre in mano il cellulare, ma sente e osserva ogni cosa. Abbraccia tutti, poi scappa. Se permettesse a qualcuno di toccarlo davvero si troverebbe a dover affrontare sentimenti dai quali ha preso una distanza di quasi 10.000 chilometri: quelli che separano Milano da Tokyo. Dopo un anno trascorso in Giappone è proprio a Milano, il luogo della sua ferita originale, che Julian sta tornando. Siamo all'inizio dell'estate, ad accoglierlo trova la desolazione della città oppressa dalla canicola e la vita annodata da cui era scappato: credeva che la realtà avesse smesso di fargli del male, invece si trova a dover realizzare che il suo rapporto con la realtà si era semplicemente interrotto. Si sente ancora prigioniero di un segreto a cui non riesce a dare un nome, come se fosse vittima di un maleficio – e forse a lanciarglielo è stato Christian, il suo splendido e sfuggente fratello maggiore. Julian si separa sempre di più dal proprio corpo, ma una fantasmagorica serie di incontri lo trascina in avanti quasi suo malgrado. C'è An, la sua migliore amica cinese, che da lui vorrebbe qualcosa di più che amicizia; Leo, il cassiere trentaduenne di un supermercato, disincantato come un saggio orientale e cinico in modo tutto occidentale; Cloro, una celebre youtuber che domina gli altri con disinvoltura, ma è fragile come una bambina; e poi Dante, il quarantenne dissacrante e commovente che lo accompagna nella riscoperta di sé. Julian dovrà ritrovare la sua voce e affrontare la difficoltà di comunicare emozioni complesse in un mondo in cui tutto è sempre più rapido e superficiale. Tra nuovi personaggi e conoscenze familiari, Eleonora C. Caruso mette in scena tre generazioni con profonda empatia, e con una scrittura unica, in cui si riconoscono una voracità, un'intelligenza e una sensibilità che fanno pensare a Pier Vittorio Tondelli. Una scrittrice straordinaria, pronta a raccogliere ogni sfida, capace di coniugare una sorprendente lucidità e un sentimento di grande tenerezza verso i propri personaggi.