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Tempesta elettrica. Poesie e scritti perduti
Nell'estate del 1971, al momento della sua tragica e misteriosa morte, il leader dei Doors aveva scritto più di settecento pagine di poesie, aneddoti, epigrammi, saggi, racconti, soggetti e sceneggiature. Raccolte e riordinate dagli amici, quelle pagine sono confluite in questo volume, che ripropone, con l'originale a fronte, liriche e appunti. -
Perché non l'hanno chiesto a Evans?
Chi sostiene che il golf è uno sport tranquillo e rilassante non si è mai trovato nella situazione di Bobby Jones che, per un tiro maldestro, scopre uno sconosciuto morente precipitato da una scogliera. Da quel momento, la vita di Bobby si trasforma in un susseguirsi di disavventure provocate dalla sua curiosità e dall'intraprendenza di Frankie, la sua graziosa amica. Ma chi vuole uccidere i due giovani? Chi è la donna ritratta nella fotografia trovata nella tasca dello sconosciuto? E, soprattutto, chi è il misterioso Evans nominato dallo sconosciuto prima di morire? -
Cacciatore di mafiosi. Le indagini, i pedinamenti, gli arresti di un magistrato in prima linea
Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Pasquale Cuntrera: nomi famosi, nomi infami, che rimangono scolpiti nella memoria di tutti perché rappresentano la mafia delle stragi dell'estate del 1993, dell'uccisione di Giovanni Falcone e Pietro Borsellino, del potere di Toto Riina e Bernardo Provenzano. Catturare questi uomini, spesso latitanti per anni, nascosti tra le pieghe di una Sicilia e di una Palermo in cui il territorio spesso sfugge al controllo dello stato, è un'impresa investigativa di grande difficoltà: si tratta di saper parlare con i pentiti, conoscere il modo di ragionare dei mafiosi, muoversi tra la criminalità comune, le donne dei capimafia e alcuni spietati assassini. Alfonso Sabella è stato per anni magistrato inquirente a Palermo, al tempo del pool antimafia guidato da Giancarlo Caselli. Ha catturato Bagarella e Brusca, ha visitato le camere della morte dove avvenivano le torture e le uccisioni più cruente, ha raccolto i racconti di pentiti maggiori e minori e soprattutto ha accumulato una enorme riserva di storie. Storie con tutta la violenza delle guerre di mafia di cui fanno le spese anche gli innocenti, storie di intercettazioni telefoniche e imboscate per strada, storie in cui le gesta dei mafiosi si modellano sui film e la televisione. Soprattutto storie vere, che ci fanno vivere in prima persona le emozioni, i drammi, le delusioni e i trionfi di un magistrato che per anni è stato un cacciatore di mafiosi di professione. -
La regina della casa
Samantha Sweeting, 29 anni, è un avvocato di successo, la tipica donna in carriera. Ma proprio mentre aspetta di essere nominata socio si accorge di aver commesso un errore che le costerà il posto. Sconvolta, fugge dall'ufficio e si ritrova in aperta campagna. Chiede informazioni in una splendida casa, dove i proprietari la scambiano per una delle candidate al posto di governante. E la assumono, senza sapere che Samantha è una ragazza dal quoziente intellettuale stratosferico che non ha la più pallida idea di cosa significhi tenere in ordine una casa... -
Martin Eden
Grande classico della letteratura americana, ""Martin Eden"""" è il romanzo di maggior respiro di London e, come gran parte della sua sterminata produzione, muove da uno spunto autobiografico; è a queste pagine, infatti, che lo scrittore ormai maturo affida la confessione sincera e disillusa del suo senso di fallimento. Martin Eden è un rozzo marinaio che salva la vita del giovane Arthur, rampollo di una ricca famiglia, e viene quindi accolto in casa sua. Qui conosce la sorella di Arthur, Ruth, che diventa per lui un'ossessione amorosa e un simbolo della società colta ed elegante verso la quale vorrebbe elevarsi. Un destino inaspettato ma fortemente perseguito lo porterà a diventare scrittore e a scoprire, amaramente, che non sempre la meta vale il viaggio."" -
Perciò veniamo bene nelle fotografie. Nuova ediz.
A sette anni dalla sua prima edizione, Mondadori ripubblica in una versione aggiornata e con il commento di uno tra i suoi primi lettori, Andrea Cortellessa, il libro di esordio dell'autore de ""Le vite potenziali"""".rn«L'esordio più sorprendente degli ultimi anni. Uno dei pochissimi romanzi all'altezza dei tempi» - Andrea Cortellessa, TuttoLibrirn«Un canto dolente e rabbioso» - Giorgio Falco, La Repubblicarn«Uno degli scrittori più incisivi nel raccontare il nostro presente» - Cristina Taglietti, La Letturarnrn""""Non si muove nessuno, qua, perciò veniamo bene nelle fotografie"""": sono i versi implacabili che sintetizzano la condizione di una generazione, quella del protagonista di questo romanzo e dei suoi amici, talmente precari da risultare fermi, paralizzati. L'io narrante è un dottorando in storia che, con l'amico Teo, operatore di call center, si trasferisce dalla provincia veneta nella Padova universitaria: centoventi euro al mese per mezza stanza, uso cucina e bagno in un appartamento condiviso con altri quattro coinquilini in un quartiere popolare, dove gli studenti e i giovani lavoratori si mescolano alle famiglie di nigeriani, moldavi e magrebini. Tra una sbronza con alcolici di sottomarca, un pomeriggio in sala prove con la sua band punk-rock e la scrittura di una tesi sulla guerra del Piave, il protagonista combatte con un barone universitario che sembra preferirgli una collega carina, mentre l'amica Mara si barcamena tra provini e corsi di recitazione dove i maestri ci provano con le allieve, Teo intraprende una carriera da tagliatore di teste in una multinazionale, Los dopo la laurea in matematica decide di espatriare in Belgio e Arturo continua a offrire a tutti il bicchiere della staffa al bar dell'albergo in cui lavora di notte. A scandire i giorni di questi trentenni affetti da rabbie colossali, gioie inquinate e nostalgie cattive è un'eterna attesa, la ricerca di una via di fuga che li conduca fuori dalla loro sala d'aspetto, da quel """"nulla tenace che neanche hanno voglia di ammobiliare""""."" -
L' amore va nell'umido? Raccolta differenziata dei miei disastri sentimentali
Questo libro è l'esilarante resoconto di un anno di incontri con uomini conosciuti on (e off) line, un fenomenale campionario di situazioni imbarazzanti e buchi nell'acqua, un bestiario straordinario di esemplari di maschio di ogni habitat e specie.rn""Per quale motivo una donna dovrebbe voler andare a letto con uno che bacia un delfino? O arraparsi davanti all'immagine di un uomo sdraiato sul bagnasciuga accanto a un cammello? Ma questo non è neanche il peggio. Perché il peggio su Tinder sono, e sempre saranno, quelli che si fotografano con la mamma o la nonna. E vi assicuro che a volte è davvero difficile capire se si tratta della nonna o di un cammello""""rn """"Se la merce è rimasta sullo scaffale, un motivo ci sarà..."""" Daniela, che passati i trent'anni osa essere ancora single, se l'è sentito dire più di una volta. È una frase che la fa arrabbiare, si rifiuta di essere paragonata a un barattolo esposto al supermercato, ma una parte di lei vuole sentirsi scelta, desiderata, ha bisogno che lo sguardo maschile certifichi che in fondo non è poi tanto male, anche se ogni volta che si guarda allo specchio vede solo un ammasso di imperfezioni da correggere, dentro e fuori. E così decide di farsi un profilo sulla app di incontri più gettonata del mondo, dove un sacco di sue amiche hanno trovato l'amore, o se non altro del sesso più o meno soddisfacente: Tinder. Questo libro è l'esilarante resoconto di un anno di incontri con uomini conosciuti on (e off) line, un fenomenale campionario di situazioni imbarazzanti e buchi nell'acqua, un bestiario straordinario di esemplari di maschio di ogni habitat e specie, dal bipolare stagionale allo Shrek di Roma Est, dal sosia di Padre Pio al turista americano in cerca della dolce vita. Ma è anche un manifesto in difesa dell'imperfezione e della confusione esistenziale, un vademecum per ragazze che non si piacciono abbastanza ed è, soprattutto, il prezioso racconto della stagione decisiva nella vita di una donna: quella in cui impara finalmente ad accettarsi, affrontando i fantasmi del passato e facendo pace con i propri reali desideri."" -
Su questa pietra. Storia di un uomo che andava a morire
Vincitore del Premio Alessandro LeograndeLa prospettiva da cui Ramazzotti racconta la vicenda è in tutti i sensi unica: da una parte per la sua posizione irripetibile di narratore-testimone, dall'altra per il suo sguardo delicato, rispettoso e capace di mettersi continuamente in gioco. rn«Il viaggio di Pietro D'Amico raccontato ora da chi quel giorno stava lì con lui» - Caterina Pasolini, Il VenerdìrnLe sue ultime parole le ha dette a me: in pratica, a un estraneo. Furono cinque, o meglio quattro, perché una era il mio nome. Disse: «Ti scorderai di me».rnSe ne è andato lasciandomi, insieme a quelle parole, il peso di un'eredità che mi accompagnerà per sempre: «Non importa come mi chiamo» disse, «ma fa' che non mi dimentichino, promettimelo, giuramelo su quanto hai di più caro».rnDurante il suo lavoro di fotografo e reporter, Sergio si imbatte in un'occasione inaspettata e spiazzante: accompagnare in Svizzera una persona che sta andando a morire. L'uomo, affetto da una grave malattia neurodegenerativa, ha deciso di ricorrere al suicidio assistito e, dopo una lunga trafila medica e burocratica, ha finalmente ottenuto la ""luce verde"""", il permesso di morire. Vuole che Sergio racconti la sua storia, quella di chi è """"costretto a umiliarsi, viaggiando lontano da casa come una specie di clandestino, per poter esercitare fino alle estreme conseguenze il proprio sacrosanto diritto al libero arbitrio, che nel nostro paese ci viene negato"""". Ma non vuole avere un nome né un volto, nessuno deve poterlo riconoscere. Di fatto, per Sergio significherebbe trascorrere con lui le sue ultime quarantotto ore sulla Terra. Sergio accetta. Questa è la storia vera di quelle quarantotto ore e dei millequattrocento chilometri che i due uomini hanno percorso insieme: dal momento in cui si sono stretti la mano fuori da un aeroporto del Sud Italia fino a quello in cui l'uomo gli ha rivolto le sue ultime parole sulla poltrona di un monolocale di Basilea. È questa la """"clinica svizzera"""" in cui Erika da otto anni accompagna i pazienti al suicidio, dopo essersi scambiata decine di lettere con ognuno di loro e averli incontrati e visitati per concedere loro la """"luce verde"""". Con scrittura elegante e densa, Ramazzotti riesce, in questa storia vera che a tratti pare sconfinare nel romanzo, ad accendere in noi un rovello di riflessioni e domande di portata universale, un duello etico interiore, e mette in moto un'altalena di emozioni contrastanti che culminano con la sorpresa per il dénouement finale: un nome, un cognome e uno spaventoso segreto che sono un vero e proprio colpo di scena, una scoperta capace di rimettere in discussione tutte le certezze che avevamo accumulato fino a quel momento."" -
I fratelli Michelangelo
Una galleria di personaggi memorabili, ognuno geniale e fragile a modo suo; un intreccio tanto solido quanto imprevedibile; una penna che spazia con maestria tra i registri letterari.rn«Così si avviano verso la villa, l'inquietudine che comincia a prenderli tutti e quattro, a renderli consapevoli che tante premesse, e una notte come quella passata, non possono non preludere a qualcosa di inusuale, forse clamoroso, magari terribile»rnAntonio Michelangelo è un uomo che ha attraversato il Novecento: dirigente di alcune delle maggiori aziende del paese, artista riconosciuto in più campi, i suoi risultati pubblici sono eguagliati solo dai disastri privati che è riuscito a inanellare. Un giorno, dopo anni di silenzio, i suoi cinque figli, avuti da quattro diverse compagne, ricevono da lui un solenne invito a raggiungerlo a Saltino di Vallombrosa, la località in mezzo ai boschi della Toscana dove si è ritirato. Quattro di loro – Enrico, Louis, Cristiana e Rudra –, ognuno con aspettative diverse, si mettono in viaggio da Tel Aviv, Bali, Londra e Stoccolma per partecipare a questa misteriosa riunione familiare. Santoni ci racconta le vite dei quattro fratelli e li conduce uno dopo l'altro verso l'appuntamento col padre: Enrico, cresciuto nella convinzione di essere figlio di un altro uomo, sta passando un periodo in Israele proprio alla ricerca delle radici del suo presunto padre; Louis si barcamena da anni tra lavoretti in un villaggio turistico di Bali, tentativi imprenditoriali nel subcontinente indiano e traffici illeciti; Cristiana, ossessionata dall'ambizione di emergere nella scena dell'arte contemporanea, si sposta convulsamente tra le capitali europee di tendenza in cerca di una svolta; mentre Rudra, sportivo e biologo, si è trasferito giovanissimo il più lontano possibile dalla sua famiglia disfunzionale, ha sposato un ragazzo svedese e oggi lavora in una scuola materna. Per la prima volta nella storia della famiglia, i fratelli saranno sotto lo stesso tetto: cosa vuole da loro Antonio Michelangelo? È forse in fin di vita? Vuole disporre delle sue ultime volontà? Oppure ha deciso di rivelare ai figli qualcosa di importante, terribile, inconfessabile? Una galleria di personaggi memorabili, ognuno geniale e fragile a modo suo; un intreccio tanto solido quanto imprevedibile; una penna che spazia con maestria tra i registri letterari: siamo di fronte all'opera della maturità di un romanziere puro, capace di costruire un'epica familiare contemporanea degna del Wes Anderson dei Tenenbaum e del Franzen delle Correzioni. -
Nel grande vuoto
"Nel grande vuoto"""" segna il debutto non convenzionale di una nuova, giovanissima ed eclettica voce, capace di tessere in un hard boiled cyberpunk la spietata fotografia della nostra società.rnrnEckhart è la mia immagine, il mio avatar, la faccia con cui mi presento ai clienti. È anche la mia maschera preferita. In un certo senso io sono Eckhart, anche se non sono affascinante come lui, con la sua aria da uomo della strada e i suoi whisky and soda; non vivo nemmeno in uno studio sottomarino. Esistono per davvero studi sottomarini, di sicuro ce ne sono a Venezia, ma io non sto a Venezia, io sto nell'abitacolo della mia vecchia Lux parcheggiata nell'ansa disseccata del Tevere, all'ombra di un ponte senza nome. Io sono Meister Eckhart e Meister Eckhart è me. Sono un debunker privato.rnrnrnIl Crollo ha scavato un profondo precipizio nella storia del mondo, e quel che è rimasto dell'umanità vive con un'idea confusa del proprio passato, perennemente connessa all'Aion, l'onnisciente insieme organico di menti che grazie alla Realtà Aumentata offre a chiunque la possibilità - ovviamente a pagamento - di mostrare agli altri un avatar, una versione tridimensionale contraffatta di sé dietro cui trincerarsi e nascondere i propri fallimenti e le proprie solitudini. Finire, anche solo per pochi minuti, in Tendenza: ecco il sogno che tiranneggia la vita di ognuno. Ma un mondo in cui tutto è camuffabile è un mondo in cui tutto è manipolabile: immersi in un maelstrom informatico che abbaglia con mondi fittizi, pop-up e banner pubblicitari, gli esseri umani si ritrovano alla mercé di fake news, improvvisati guru e finti salvatori. L'unico modo per proteggersi è ricorrere ai debunker, detective privati e demistificatori che setacciano la Rete ripulendola dalle menzogne telematiche. E uno dei migliori in circolazione è sicuramente Meister Eckhart, anche perché rispetto ai suoi colleghi ha un vantaggio segreto: grazie a un difetto all'impianto spinale, Eckhart se si copre un occhio vede il mondo vero, spogliato dal doping dell'Aion. Quando alla porta del suo ufficio bussa la fascinosa Eva, decisa a far luce sulla morte misteriosa del figlio Ivan e sulla sua ancor più inspiegabile scomparsa dall'Aion, Eckhart accetta il caso, senza sapere di avere appena commesso l'errore più terribile della sua vita." -
Sei bellissima così
I sogni sono come le principesse delle fiabe, non muoiono, si addormentano. E per tornare in vita hanno bisogno del bacio che solo l'amore sa donare.rn""So che non credi a chi giura amore eterno la notte di San Lorenzo sotto il cielo di una stella cadente, non credi alla cena del 14 febbraio e ai baci Perugina che sigillano un 'armistizio' dopo una lite, non credi ai fidanzati su Facebook che aggiornano continuamente il loro stato sentimentale. Non credi alle frasi fatte, non credi all'amore che sa solo di mille parole incastonate all'interno di trame da film, ma so di certo che credi a quando ti guardo, a quello ci credi. Credi agli sguardi e soprattutto alla complicità che c'è tra chi, attraverso l'ascolto del silenzio, è consapevole di amarsi."""" Mirko Sbarra, con questa collezione di pensieri, compone una sorta di Canzoniere moderno dedicato a tutte le donne, sua principale fonte di ispirazione insieme alla Natura. Donne bellissime anche quando non lo sanno, perché nessuno glielo dice, bellissime così come sono, nella loro unicità, quando non cercano di uniformarsi a un modello imperante. """"Sei bellissima quando la sera, prima di andare a dormire, dai l'ultimo sguardo dalla finestra e cerchi nel cielo buio la luna per confidarle quel segreto che ti porti dentro. E così dai un'altra buonanotte alla vita. Sei bellissima quando ti specchi nella vetrina di un negozio e ti accorgi che stai crescendo, ma non sei cambiata. Sei bellissima e non lo sai quanto bene fai a chi ti sta intorno."""" Sbarra racconta l'eternità delle emozioni, l'importanza dei sogni e dei sentimenti, i bagliori dell'anima davanti all'amore: non è mai troppo tardi per credere all'amore, a patto di aver conservato dentro di sé la sincerità e lo stupore dei bambini di fronte all'infinito. """"Puoi ingannare la ragione, ma il pensiero del cuore non riesci a controllarlo."""""" -
Quando arrivi, chiama
Anna Mittone racconta con ironia l’amore e le incomprensioni che caratterizzano il rapporto madre-figlia, mettendone in luce con coraggio anche i lati oscuri e i sensi di colpa, dal punto di vista di una mamma incasinata e impaurita quanto brillante e adorabile.rnPosto che esistano genitori di figli adolescenti all'altezza del compito, quelli non eravamo noirnSilvia ha quarantasette anni, un ex marito e una figlia adolescente, Emma. Tra madre e figlia si alternano momenti di grande complicità ed epiche sfuriate - la normalità, insomma - fino al giorno in cui Emma parte con la sua classe per un viaggio di studio che la terrà lontana da casa per un anno, in Canada. Silvia l'accompagna all'aeroporto insieme a Luca, il suo ex marito e, proprio quando pensa che quella giornata non potrebbe contenere più emozioni di così, un drammatico imprevisto la inchioda alle sue peggiori paure: un attentato terroristico sconvolge l'aeroporto Charles de Gaulle durante lo scalo dei ragazzi. In preda al panico, Silvia decide su due piedi di partire per Parigi insieme a Michele, il padre di un compagno di Emma, conosciuto poche ore prima all'aeroporto. I due salgono in macchina diretti in Francia e, in un clima di dolorosa incertezza, dandosi il cambio alla guida tra una lacrima e una battuta per sopravvivere, durante quel lungo on the road avranno l'occasione di conoscersi. Anna Mittone racconta con ironia l'amore e le incomprensioni che caratterizzano il rapporto madre-figlia, mettendone in luce con coraggio anche i lati oscuri e i sensi di colpa, dal punto di vista di una mamma incasinata e impaurita quanto brillante e adorabile. -
I Tarquini. La dinastia segreta
Con la consueta, straordinaria accuratezza storica, combinata a una altrettanto invidiabile «vis narrativa», Emma Pomilio ricostruisce la vera storia dell'ascesa di Lucumone, il generale etrusco che la Storia poi ci consegnerà con il nome di Tarquinio Prisco e il titolo di Quinto re di Roma.rnLucumone guardò il re riflettere, sempre più convinto che fosse un uomo pericoloso. Ormai credeva fermamente che Anco Marcio avesse bruciato vivo il suo predecessore con la moglie e i figlioletti... Ma non solo per la brama di potere, Soprattutto per amore di Roma. Quella città trovava uomini che l'amavano più di loro stessi e che per lei avrebbero commesso qualunque delitto.rnTarquinia, sei secoli prima di Cristo. In occasione di una gara a cavallo, Lucumone, giovane e ancor più ambizioso mercante etrusco, si invaghisce della nobile Tanaquil, indovina e abile interprete dei segni degli dei. Dovrebbe essere condannato a rimanere un sogno impossibile, il suo – Tanaquil è promessa sposa al potente principe Murinas – ma Lucumone non è abituato a rinunciare ai propri desideri, né gli mancano l'astuzia e l'abilità per realizzarli. Con un'impossibile prova di coraggio, capovolge il finale già scritto della gara, e insieme riscrive anche il destino di Tanaquil. Le conseguenze del suo oltraggio, però, non si fanno attendere, convincendo Lucumone a tentar miglior fortuna in una città vicina in forte e inarrestabile espansione, Roma. Accolto a corte, Lucumone mostra presto qualità preziosissime agli occhi di Anco Marcio, l'attuale re: straordinario intuito politico, granitica affidabilità, grandi doti militari e – «dulcis in fundo» – infinita disponibilità e generosità economica. Ma non tutti vedono in Lucumone, che presto cambia il suo nome nel romano Lucio Tarquinio, un potente alleato: per altri, lo straniero è solo un pericoloso concorrente alla corsa al trono, da eliminare con ogni mezzo… Nessuno può sospettare che tra le mura del palazzo si sta giocando una partita più ampia, che getta lo sguardo già oltre la generazione di Anco Marcio e Lucumone, posandosi su Macstarna, meglio conosciuto come Servio Tullio. Con la consueta, straordinaria accuratezza storica, combinata a una altrettanto invidiabile «vis narrativa», Emma Pomilio ricostruisce la vera storia dell'ascesa di Lucumone, il generale etrusco che la Storia poi ci consegnerà con il nome di Tarquinio Prisco e il titolo di Quinto re di Roma, ma anche del giovane condottiero che quest'ultimo sceglie come suo erede, quel Servio Tullio che, nato schiavo, diventerà il primo tiranno della Città eterna, e dopo aver combattuto i privilegi dei patrizi in una lotta senza quartiere, aprirà la via al cambiamento, con grandi riforme che porteranno Roma a diventare una potenza nel Mediterraneo. -
L' ultima mano di burraco. Quattro coinquilini e un'indagine (per non parlar del gatto)
Serena Venditto ci conduce, con penna ironica e brillante, nel cuore di una Napoli frizzante e colorata e dentro le vite ingarbugliate di un gruppo di amici fuori dagli schemi, riuscendo a fondere con grazia la freschezza di una commedia romantica e una trama gialla finemente orchestrata.rn«Io dico che è un codice, Malù» disse il commissario De Iuliis con decisione.Malù corrugò la fronte, gli occhi verdi persi nel verde del tavolo. E in quella misteriosa teoria di carte.«Io dico che hai ragione, Teo»rnChiaia, centro di Napoli. Dopo una tranquilla cena in famiglia con la moglie e i figli, che si è conclusa con una partita a burraco, Temistocle Serra, distinto professore universitario di Teoria dei giochi e delle decisioni, muore. Omicidio, suicidio o morte naturale? Stabilirlo spetta alla polizia, ma c'è una cosa che le forze dell'ordine proprio non riescono a fare: interpretare una sequenza di carte da gioco che l'uomo ha lasciato sul tavolo prima di morire, in un ordine che non può essere certo casuale. Un messaggio in codice, forse, come nei romanzi di Agatha Christie e di Ellery Queen. E chi meglio di Malù, archeologa col vizio della letteratura gialla, può aiutare a risolvere l'enigma? E così il commissario De Iuliis la coinvolge nel caso in qualità di consulente investigativo («Proprio come Sherlock Holmes!» esulta lei). E Malù a sua volta trascina nell'indagine la sua famiglia d'elezione, gli amici con cui condivide il caotico appartamento di via Atri 36, a due passi da Spaccanapoli: Ariel, traduttrice di atroci romanzetti rosa nonché esperta giocatrice di burraco; Samuel, rappresentante di articoli per gelaterie di origini sardo-nigeriane; Kobe, talentuoso quanto sgrammaticato pianista giapponese; e ovviamente il gatto nero Mycroft con il suo fiuto infallibile. Cosa voleva indicare Temistocle Serra con quel codice: il nome del suo assassino? La localizzazione di un tesoro? Una misteriosa formula? E soprattutto: chi era davvero il professore, e quali segreti nascondeva? I quattro coinquilini proveranno a scoprirlo, e anche Mycroft avrà modo di miagolare la sua. Serena Venditto ci conduce, con penna ironica e brillante, nel cuore di una Napoli frizzante e colorata e dentro le vite ingarbugliate di un gruppo di amici fuori dagli schemi, riuscendo a fondere con grazia la freschezza di una commedia romantica e una trama gialla finemente orchestrata. -
Il ritratto
Proposto per il Premio Strega 2020 da Paolo Sorrentino.rnrnUn romanzo elettrico, una grande storia d'amore, in uscita in contemporanea in Italia e in Inghilterra.rnrnStava accadendo davvero. Valeria era lì per farsi ritrarre. Era una donna davanti a un'altra donna. Era un'amante davanti alla moglie dell'uomo della sua vita.rnrnValeria Costas, scrittrice acclamata e tradotta in tutto il mondo, ha dedicato la vita ai suoi libri e al suo grande amore, il noto imprenditore Martín Aclà. Vive sola a Parigi, mentre Martín abita a Londra con la moglie e i figli: i due sono amanti da più di venticinque anni, e nessuno sa di loro. Quando Valeria scopre dalla radio che Martín ha avuto un ictus, il suo mondo crolla. L'idea di perderlo è devastante. Deve trovare un modo per raggiungerlo, stare con lui, salvarlo, o almeno dirgli addio. Si avventura così in un piano maldestro e spericolato: commissiona il proprio ritratto alla moglie di Martín, la pittrice Isla Lawndale, e grazie a questa bugia riesce a insinuarsi in casa loro. Nella grande e caotica villa nel centro di Londra in cui l'uomo che amano giace in coma, Valeria e Isla si ritrovano una davanti all'altra, affascinate e intimorite l'una dall'altra. Isla sa chi è davvero la donna che le siede di fronte? Valeria le dirà che Martín le aveva appena chiesto di passare i prossimi anni insieme? E cosa ha capito Antonia, la figlia adolescente di Isla e Martín, della doppia vita del padre? Giorno dopo giorno, durante le sedute per il ritratto, Valeria e Isla si studiano e cominciano a raccontarsi, creando un'intimità sempre più profonda, dispiegando la loro fragilità e la loro forza. In un'altra versione della storia, forse, sarebbero state amiche. In questa potrebbero essere ancora in tempo ad aiutarsi. Le bugie, i ricordi e i segreti si rincorrono e si intrecciano in una commovente e luminosa danza di passione e compassione. Il ritratto è un inno alla vita e un canto d'amore, portato avanti da due personaggi immensi e vulnerabili che, sulla soglia del precipizio, crollano e si rialzano, con dolore e con grazia, mentre l'amore della loro vita e tutto quello che pensavano di essere sta scomparendo.rnrnProposto per il Premio Strega 2020 da Paolo Sorrentino: «""Il ritratto"""", come tutti i libri seri, non si accontenta di essere una cosa sola. È classico e nuovo. Sa essere rigoroso, senza rinunciare alla libertà della divagazione. È ironico, ma s'impernia sulla gravità della perdita, della mancanza, dell'eterna sconcertante fluttuazione dei sentimenti. Sono solo alcune delle ragioni per cui """"Il ritratto"""" è un libro bello e importante»"" -
Le parole lo sanno
Marco Franzoso affronta con delicatezza e passione il romanzo sentimentale, non ha paura del cuore, e costruisce un orologio di emozioni che suona con precisione assoluta, che ossessiona e convince. Una storia d'amore? Forse. rnrn Alberto scopre di avere un male incurabile: invece di condividere l'inquietudine con chi lo circonda si procura un bastone e degli occhiali da cieco e si rifugia in un luogo già remoto, al riparo anche da se stesso. Entra in un parco, si siede su una panchina. Qui trova, forse per la prima volta, lo stupore di essere vivo. Accanto a lui si siede una giovane donna, Flavia. Si parlano. Flavia si racconta e si confessa. Ha un bambino, e un marito ossessivamente geloso. Nasce qualcosa di semplice, inatteso, che sembra parlare con la voce profonda del destino. L'intesa, il desiderio di ritrovarsi, l'attrazione: l'amore insomma, che nessuno dei due cercava e che li sorprende senza difese. Alberto è sempre più coinvolto in quelle confessioni di violenza subita e, non avendo nulla da perdere, entra nella vita di Flavia come la provvidenza. Tuttavia se il suo drastico intervento abbia liberato o condannato all'infelicità la donna che ama non è dato sapere. Perché Flavia, com'è arrivata, un giorno come un altro scompare per sempre. Ad Alberto non resta che scrivere: affidare a un diario il racconto di ciò che è accaduto, ormai sicuro che ""le parole sanno sempre dove andare"""" e che quindi, in un modo a lui ancora sconosciuto, prima o poi arriveranno a Flavia. È questo il destino delle parole e il destino di ogni racconto che dicono l'amore, liberi entrambi dalla vuota comunicazione a tutti i costi che è dei tempi nostri. Siamo di fronte a una storia dentro una storia, dentro un'altra storia ancora, in un meccanismo concentrico e tecnicamente perfetto. Una dichiarazione d'amore per la letteratura, perché scrivere – e leggere – realizzano il passaggio del testimone più universale e intimo. D'altra parte, si sa, chi legge ama. Marco Franzoso affronta con delicatezza e passione il romanzo sentimentale, non ha paura del cuore, e costruisce un orologio di emozioni che suona con precisione assoluta, che ossessiona e convince. Una storia d'amore? Forse. Struggente, estrema. Un'opera che riverbera l'intensità dei classici russi e accende il ritmo incalzante di un romanzo d'azione, che non molla mai il lettore."" -
Cos'hai da guardare
Una storia esemplare, una storia con tante aperture e nessun finale possibile: solo la nettezza di quella domanda senza punto interrogativo, “Cos’hai da guardare”.rn«Un libro di ricordi, pensieri in libertà, in cui intreccia la sua Livorno e la (quasi) altrettanto sua Bologna. O per meglio dire, l'Appennino» - Paola Gabrielli, Corriere di Bolognarn«Demoni cercano angeli, non si sa se per divertirli o per farne trofeo, o chissà se nella noia della cattiveria c'è un trasgredire a essere buoni»rnLui, Roberto Rondelli, è uno degli ultimi “maledetti” della canzone e della poesia italiana, un artista che porta con sé la beffarda, dolente, orgogliosa eredità umana e politica della sua Livorno, fondata, come racconta lui stesso, “da ladri, prostitute, prigionieri politici”.rnRondelli ha scritto e continua a scrivere canzoni che sanno di amori difficili, di rabbia e malinconia, e soprattutto continua a fare del palco, da vero performer, la sua vera patria, mescolando il graffio della comicità e della provocazione al ripiegamento della ballata.rnIn Cos’hai da guardare Rondelli fa i conti con chi l’ha messo al mondo, con la città che lo ha visto crescere, con le donne – beatitudine e dannazione -, con la solitudine, con l’alcol e la droga, con la musica – sfida e bellezza. Attraverso uno sbilenco andare e venire di immagini e un benefico disordine degli affetti tornano la dolce figura della madre, lo sguardo interrogativo del padre, i fantasmi dell’apprendistato sessuale, le prime grandi avventure musicali (i Beatles, Lou Reed, Iggy Pop ma anche Guccini, e naturalmente il faccia a faccia con l’altro grande livornese, Piero Ciampi), il premere del mondo a cavallo del millennio, il dolce sgomento di avere figli a cui passare il testimone. Lo vediamo farsi portare in galera per “atti osceni”, patire la morte dell’amico bassista Alessandro, suonare per ragazzini leucemici, ricominciare sempre da una donna, vivere la nicchia preziosa della propria arte come la vera salvezza. -
La volpe
La Volpe segna il grande ritorno del maestro della spy story moderna che trascina il lettore in una corsa contro il tempo in un intrigo internazionale di agghiacciante realismo e attualità nel mondo dello spionaggio tecnologico.«La volpe dimostra perché dal 1971 in poi non c’è stato un altro autore come Forsyth che distilla thriller con una conoscenza delle regole del gioco non sempre così disponibili ai suoi molti imitatori» - Matteo Persivale, La LetturarnrnAdrian Weston, ex capo dei servizi segreti britannici, viene svegliato nel cuore della notte da una telefonata del Primo Ministro che gli comunica una notizia scioccante. Gli impenetrabili sistemi informatici del Pentagono, della CIA e dell'NSA, l'agenzia per la sicurezza nazionale americana, sono stati violati da un nemico sconosciuto subito soprannominato ""la Volpe"""". Scatta la caccia all'uomo e, sorprendentemente, si scopre che il responsabile dell'attacco è Luke Jennings, un innocuo adolescente inglese dotato di un'intelligenza fuori dal comune, ignaro delle conseguenze del suo gesto. Gli americani chiedono l'estradizione, ma Weston ha un'idea: se Luke è in grado di fare questo, perché non utilizzarlo a proprio favore contro i nemici dell'Occidente? Il ragazzo dovrà trovare il modo di usare al meglio l'arma più potente e più imprevedibile di tutte, l'unica arma che non è possibile controllare. Nel fare questo però viene inevitabilmente esposto a gravi pericoli e, anche se vive nascosto in un'apposita struttura protetta, diventa l'uomo più ricercato del mondo. Qualunque cosa accada Luke non deve cadere nelle mani sbagliate. Perché ciò che può derivarne è impensabile… La Volpe segna il grande ritorno del maestro della spy story moderna che trascina il lettore in una corsa contro il tempo in un intrigo internazionale di agghiacciante realismo e attualità nel mondo dello spionaggio tecnologico."" -
Il giorno prima. Riverdale
Il romanzo che racconta come è iniziato tutto e che non potrà che appassionare gli amanti della serie americana ispirata ai fumetti di Archie Comics.rnEcco com'eravamo quell'estate Archie, Betty, Veronica e io. Il 4 luglio si stagliava davanti a noi come una promessa infranta. Le nostre vite sembravano separate, ma erano già intrecciate in modi che non avremmo mai immaginato.rnrn""La nostra è la storia di una città, una piccola città. E delle persone che in quella città ci vivono, incrociando i rispettivi cammini come palline da flipper impazzite. Vista da lontano, si presenta come tante altre identiche cittadine sparse nel mondo: sicura, ordinata, innocente. Ma appena ti avvicini, cominci a intravedere delle ombre nascoste sotto la superficie. Ogni piccola cittadina ha i suoi segreti. Una delle storie di Riverdale - di molti di noi a Riverdale - raggiunse il clou la notte prima della Festa dell'Indipendenza, quando gli eventi finirono per convergere in catastrofici punti di flessione da cui non ci saremmo mai ripresi; senza saperlo, eravamo tutti a un punto di svolta. A noi sembrò che fosse la fine di qualcosa."""" Ma che cosa è accaduto di preciso durante quella notte? Perché Jughead e Archie, che per tantissimo tempo sono stati praticamente fratelli, hanno quasi smesso di parlarsi? Com'era la vita newyorkese della viziata e capricciosa Veronica Lodge prima del suo arrivo a Riverdale? E da quanto tempo la dolcissima Betty, la perfetta ragazza della porta accanto, è innamorata del suo vicino dai capelli rossi? Attraverso l'alternarsi di molteplici punti di vista, """"Riverdale - Il giorno prima"""" racconta i segreti dell'estate che condusse a quel fatidico 4 luglio, l'estate che cambiò tutto nella vita di Archie, Jughead, Betty e Veronica, e dell'intera comunità di Riverdale."" -
L' età della luce
In una narrazione che procede in un'alternanza tra passato e presente, questo romanzo, un esordio sensuale e rabbioso, ci mostra come un'artista visionaria e innovativa sia riuscita a liberarsi dal cono d'ombra di un uomo per brillare di luce propria.rn«Un tuffo nella vita di Lee Miller e la sua lotta per essere presa sul serio in un mondo di uomini» - Madeline Miller, autrice del bestseller di Circe e La canzone di Achillern«Un tuffo in una città eclettica, un'immersione nel mistero di un'epoca» - Timern«Figure leggendarie come Cocteau, Man Ray e Kiki de Montparnasse prendono vita, ma nessuna vibra come Miller. Feroce nella sua indipendenza ma carica di insicurezza, ha passato anni a lottare per cercare la sua voce. Ed è valsa la pena aspettare» - Entertainment Weekly""Io voglio scattare fotografie, non diventarne una"""" dichiara la modella di """"Vogue"""" Lee Miller nel 1928 quando si trasferisce a Parigi, decisa ad abbandonare il suo ruolo di musa per trasformarsi in un'artista. L'incontro fondamentale sarà quello con il famoso surrealista Man Ray; lui resta ammaliato dalla sua bellezza e la vorrebbe come modella, ma lei riesce a convincerlo a prenderla come assistente e insegnarle i segreti del mestiere. Però, mentre lavorano fianco a fianco nella camera oscura, il carisma manipolatorio di Man Ray porta inevitabilmente la loro sfera privata e professionale a fondersi e da quel momento la vita di Lee cambierà per sempre. Dai cabaret della Parigi bohémienne ai campi di battaglia di un'Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale, dalle scoperte di nuove tecniche fotografiche alla documentazione della liberazione dei campi di concentramento come prima reporter donna, Lee porta avanti le sue passioni con feroce indipendenza. Sarà però sempre tormentata dalla difficoltà di conciliare i suoi desideri romantici con la sua ambizione artistica, e dalla domanda su quanto è disposta a sacrificare perché questo possa avvenire.""