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Acqua buia
Sue Ellen ha sempre saputo che May Lynn sognava di diventare una star del cinema. Quando la ritrova annegata nel fiume Sabine, con i piedi legati a una macchina da cucire, decide con i suoi amici Terry e Jinx di bruciare il corpo e portare le ceneri fino a Hollywood. Un sogno forse irrealizzabile, ma che diventa realtà quando Sue Ellen e i suoi amici - un ragazzo bianco che tutti sospettano di omosessualità e una ragazza nera dalla lingua troppo lunga scoprono nel diario di May Lynn una mappa che li porta a dissotterrare un bel po' di soldi, più che sufficienti a pagarsi il viaggio fino alla Mecca del cinema, ma anche ad attirare le attenzioni di parecchia gente. Comincia così per i tre ragazzi una fuga a rotta di collo nel Texas degli anni Trenta, così caro a Joe Lansdale. Mentre sulle loro tracce, accanto a parenti avidi e tutori della legge corrotti, si staglia l'ombra di Skunk, un assassino spietato che vive nei boschi e taglia le mani alle sue vittime, avvolto nella leggenda eppure pericolosamente reale. -
Il respiro del buio
"Il respiro del buio"""" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia di chilometri che sanciscono l'ingresso in una nuova vita. Il servizio militare in Cecenia è finito, è tempo di tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso significato. È un altro uomo quello che arriva alla stazione di Bender, e un'altra è la città che lo accoglie: identica a un primo sguardo, eppure diversa. Rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla Cecenia, Nicolai vive il suo """"dopoguerra"""" di solitudine, ansia, paura. E, soprattutto, odia. Odia gli edifici, le strade, l'umanità """"pacifica"""" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa di civiltà. Per provare a fare i conti con le atrocità subite e commesse, decide allora di intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l'unico ritorno possibile: la Siberia. Immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una vita semplice e quieta. Ma un passato così pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e quella che sembra una possibilità di riscatto può rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta al punto di partenza. Così, può succedere che un impiego in una ditta di sicurezza privata a San Pietroburgo si trasformi in una nuova guerra, più nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in divisa, eppure, se è possibile, ancora più pericolosa. Una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze..." -
L' arte del Quattrocento a nord delle Alpi. Da Jan Van Eyck ad Albrecht Dürer
Le arti prodotte a Nord delle Alpi alla fine del Medioevo hanno suscitato fin dall'inizio del xix secolo l'interesse degli studiosi, che però, condizionati dalle proprie categorie spazio-temporali, le hanno per molto tempo associate al declino del ""Tardo Gotico"""", considerandole alla luce della successiva formazione degli Stati moderni. Questo volume si propone di comprendere l'intera dinamica geografica, interpretata secondo le identità politiche del periodo, all'epoca in cui tali identità erano ancora in gestazione. L'autore individua due modelli culturali. Il primo, imposto dal duca di Borgogna, Filippo il Buono, è rappresentato soprattutto da Jan Van Eyck: il suo illusionismo pittorico, che soddisfaceva le aspettative delle persone colte, nutrite della lettura degli antichi, si diffuse rapidamente in tutta Europa. Il secondo, forgiato principalmente alla corte di Massimiliano d'Asburgo, si distingue per lo sviluppo delle arti grafiche (disegno, incisione) e trova il suo emblema in Jheronimus Bosch: le sue invenzioni dimostrano un gusto retorico per la novità e il virtuosismo, e promuovono un fenomeno importantissimo per l'arte occidentale, la rinascita dei generi pittorici."" -
Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard
Tra i tantissimi ammiratori di Joe R. Lansdale esiste uno ""zoccolo duro"""" che ha sempre avuto un debole per la serie di romanzi che ha per protagonisti Hap (bianco, liberal e donnaiolo) e Leonard (nero, conservatore e gay). Da """"Una stagione selvaggia"""" a """"Sotto un cielo cremisi"""", i due detective dai metodi a volte spicci ma dall'etica (a loro modo) immacolata sono passati per ogni sorta di avventura, uscendone spesso malconci, sempre ilari e innamorati della vita e del loro mondo. La stessa cosa che accade in queste tre novelle - """"Le iene"""", """"Veil in visita"""" e """"Una mira perfetta"""" - nelle quali Hap e Leonard devono vedersela con una banda di rapinatori senza scrupoli, con la Dixie Mafia, con gli spacciatori di crack. E con la legge, sempre meno propensa a tollerare che i casi loro assegnati finiscano regolarmente in una ridda di liti, scazzottate, sparatorie."" -
Bizzarrie della provvidenza
"La bizzarria si scosta dalla consuetudine. L'imbizzarrito è uno sconosciuto capitato per sbaglio a una festa di nozze. Cosi furono i profeti della scrittura sacra. Abramo si sradica da casa, patria, affari, raggiunto da una voce a lui solo rivolta. È un ordine: """"Vai vattene"""", lo avvia a un vagabondaggio senza fine. Per singolare sigillo dell'intesa si circoncide il prepuzio, da se stesso. Non per mutilazione, ma in segno di apertura. Poi salirà su un monte per scannare suo figlio, dietro richiesta assurda. Poi si farà fermare a coltello sguainato sulla gola. È raffica di mosse infervorate dall'obbedienza alla voce. Abramo è banderuola di una sola brezza. Per molto meno di un ascolto simile, dei poeti, variante minore di profeti, Hölderlin, Walser, si avvitarono in un silenzio impenetrabile, nella tenuta stagna di un isolamento. Sentivano le voci, un parlottio di sala da teatro prima dell'alzata del sipario. Nelle pagine di questa sezione si narrano comportamenti sgangherati ma provvisti di giustifica sacra. """"Navigare es preciso"""", dicono i Portoghesi, dove """"preciso"""" sta per obbligatorio. Cosi è la bizzarria della provvidenza, la deviazione urgente di un singolo diventa apripista del percorso di tutti gli altri. Gli imbizzarriti di queste pagine sono esploratori."""" (Dalla premessa)" -
La bambina di neve
Alaska, 1920. Un luogo incontaminato e brutale. Specie per Jack e Mabel, giunti in questo territorio selvaggio da lande molto meno aspre. La coppia, un po' avanti negli anni, e senza figli, ha una vita dura, col lavoro atroce alla fattoria. Mabel, in particolare, oppressa dal rammarico di non avere figli, è sull'orlo della disperazione. La prima notte d'inverno Mabel e Jack tornano per un momento ragazzi e, tirandosi palle di neve, finiscono per costruire un pupazzo. Che prende la forma di una incantevole bambina di neve. Ma al mattino non c'è più nulla. E, in lontananza, una bimba bionda corre via tra gli alberi. La piccola, che dice di chiamarsi Pruina, torna più volte da loro. Pare una creatura dei boschi. Va a caccia di animali con a fianco una volpe, del tutto a proprio agio nelle lande innevate, è in grado di sopravvivere nell'asprezza dell'Alaska. Ma quale che sia la vera natura di Pruina, la bimba sembra destinata a cambiare per sempre la vita di Mabel e Jack. -
L' artista della sparizione
"Tre novelle, un trittico, o meglio un retablo a tre ante sulle quali Anita Desai dipinge tre personaggi silenziosi, tre figure marginali alle prese con valori e disvalori dell'India contemporanea. Ambientate in luoghi dove si stende l'ombra lunga della storia, le tre novelle descrivono spazi fisici e mentali sui quali tuttora incombe il passato. Ne sono protagoniste figure indolenzite, un anziano custode, una traduttrice frustrata e un artista segreto, ognuno a suo modo maestro della cancellazione di sé. E che tuttavia proprio cancellandosi impongono la propria presenza, una sorta di corporeità dell'ombra. Nel 'Museo dei viaggi ultimi', anta sinistra del retablo, un funzionario governativo viene invitato in una scolorita dimora a visitare i tesori collezionati da un padrone nomade e assente. Gli fa da guida nelle innumerevoli stanze un anziano custode, mentore che nulla ha da invidiare al Virgilio che accompagna Dante dagli inferi alle porte del Paradiso. Porte custodite, qui, da una figura sorprendente quanto inattesa, l'incarnazione stessa della storia e della simbologia indiana. In 'Tradurre, tradursi', altra anta del retablo, un'insegnante di mezz'età si misura con il mestiere di traduttrice ma, incoraggiata dai primi risultati e da un inedito senso di autorealizzazione, comincia a confondere la linea di confine fra chi scrive e chi traduce, fra pagina bianca e pagina già zeppa di segni. Mettendo così a repentaglio i suoi risultati, annichilisce i propri desideri."""" (Anna Nadotti)" -
Il teatro inglese. Storia e capolavori
Questo manuale presenta al lettore un rapido profilo del teatro inglese, della produzione drammatica che, tra tutte, rappresenta il contributo più ricco e vitale offerto in età moderna alla cultura teatrale dell'Occidente. In modo conciso, e tuttavia esauriente, il volume illustra le caratteristiche e il senso dei lavori e delle esperienze che dal tardo Medioevo in poi hanno dato vita e hanno costituito la vita del mondo teatrale inglese, cercando di dar conto degli autori più importanti e dei loro testi maggiori, di ciò che di quella produzione vastissima costituisce il patrimonio più duraturo e universale. La seconda parte del manuale contiene le schede relative a cento testi teatrali inglesi che sarebbe peccato non conoscere. Non necessariamente i maggiori in assoluto, non fosse altro per il fatto che anche i meno riusciti dei testi di Shakespeare - quelli che qui non compaiono - sono pur sempre superiori a buona parte dei testi del Novecento qui inclusi. E tuttavia le cento schede raccolte vanno comunque a formare un attendibile inventario di quanto, all'interno della produzione drammatica inglese, è in grado di superare differenze storiche, linguistiche e culturali per proporsi come repertorio ideale ai teatri di tutto il mondo. -
L'infinito
É notte fonda, mancano poche ore agli orali di maturità. Andrea si è addormentato ripassando le poesie di Leopardi. Che gli si materializza di colpo in casa. Ha ventun'anni, tanta voglia di scappare da Recanati, e una poesia che ha cominciato a scrivere subito dopo aver fallito la fuga: L'infinito. Un giovane poeta e un aspirante deejay. I due quasi coetanei si parlano: nonostante la distanza siderale delle loro mentalità, delle esperienze e del modo di esprimersi, familiarizzano, scherzano, fanno amicizia. Andrea ricapitola come può la storia contemporanea, illustra i progressi tecnologici, fa anche le prove dell'esame dando un'interpretazione dell'Infinito che a Giacomo non sembra per niente strampalata. Ma poi irrompe in casa il ciclone Cristina, la fidanzata di Andrea, e la commedia ha una svolta imprevedibile. Li ritroveremo tutti e tre alcuni mesi più tardi. Il giovane Leopardi ha imparato a conoscere la nostra epoca e le sue illusioni: ha molto chiaro in mente che cosa farne. La pièce di Tiziano Scarpa mette in scena le ansie giovanili di ogni tempo, tra sogni e disperazione, atteggiamenti spavaldi e senso di inadeguatezza, oggi come duecento anni fa. In un ritmo drammaturgico trascinante, che tiene insieme pirotecniche battute e momenti di profonda riflessione, il fantasma di Leopardi ci fa fare i conti con quanto sopravvive della nostra tradizione culturale e con quanto è già morto del nostro presente. -
Delitto al trentunesimo piano
In un futuro non lontano in cui lo Stato si fa carico di risolvere i problemi di tutti - abitazioni, disoccupazione, iniquità sociali -qualcosa inaspettatamente sfugge ai controlli. Una lettera minatoria viene recapitata nel palazzo dell'editoria, sede delle centinaia di testate del Paese, tutte scrupolosamente depurate di qualsiasi notizia possa turbare la serenità dei cittadini. Il caso viene affidato al cupo ispettore Jensen, che non appena inizia le sue indagini si trova invischiato nel misterioso trentunesimo piano di un palazzo che ne conta solo trenta. -
L' epidemia
Un intervento chirurgico ha trattenuto Jensen all'estero per ben tre mesi. Ora che potrebbe tornare a casa, però, glielo impediscono le condizioni sanitarie e politiche dello Stato: si è diffusa un'epidemia inspiegabile e fatale; dopo aver tentato invano di arginarla, il governo è fuggito. Da un Paese confinante, alcuni ministri chiedono a Jensen di indagare le cause del contagio, e il commissario si ritrova a dover affrontare una sorta di apocalisse: la mancanza di cibo, acqua ed elettricità ha abbrutito la popolazione, i sopravvissuti si barricano in casa, le strade sono pattugliate da ambulanze a caccia d'infetti. Jensen ha tre giorni per risolvere il caso; tre giorni per capire che il virus più letale si annida, sempre, nel cuore umano. -
La custode di libri
È una querula bibliotecaria di provincia la donna che parla dalla prima all'ultima riga di questo incantevole monologo. Il suo interlocutore è un ragazzo che usa il seminterrato della biblioteca come bivacco notturno. A lui la custode si rivolge mischiando vita privata, libri, invettive. E la confessione di un tenero rapimento verso uno studente di cui però contempla solo la nuca. La sua voce ci arriva sommessa, un po' nevrotica, la voce di una donna ferita da un amore andato male, chiusa in un riserbo che solo i suoi amati romanzi riescono a scheggiare. Li ama, li classifica, li commenta convinta che solo l'ordine monastico della biblioteca è medicina per il caos dei sentimenti e degli uomini tutti. E poi d'un tratto la sua voce si accende e dalla donna autoreclusa nel sottosuolo esce una pasionaria della letteratura, una tenace sentinella del silenzio, che dalla sua misera trincea di provincia difende la vertigine della bellezza letteraria contro il chiassoso vociare della subcultura di massa. -
L'educazione delle fanciulle. Dialogo tra due signorine perbene
Due voci diverse e perfettamente intonate dialogano in modo comico, ironico e universale sulle donne, gli uomini e l'amore.I primi libri, i primi tacchi alti, il primo bacio. I secondi libri, le centesime scarpe e i millesimi baci. L'approccio femminile alla vita a tutte le età. Un inventario dei comportamenti tipici di maschi e femmine di fronte all'amore, dagli anni Trenta a oggi. Un dialogo in cui si parla di tutto. Cucina ed eleganza, economia domestica e chirurgia estetica. Coppia, figli, sesso e lavoro. Della noia e della gioia di vivere da donne. Due voci diverse e perfettamente intonate dialogano in modo comico, ironico e universale sulle donne, gli uomini e l'amore. -
I diari della falena
In un elegante collegio, una ragazza di sedici anni affida al proprio diario i propri pensieri più intimi. L'oggetto della sua crescente ossessione è la sua compagna di stanza, Lucy Blake, e l'amicizia di Lucy con la loro nuova e inquietante compagna di classe, l'enigmatica e lunatica Emessa, pallida e dagli occhi ipnotici. Attorno a lei vorticano voci misteriose, sospetti e segreti, così come una serie di sinistre sciagure. Mentre la paura si diffonde per la scuola e Lucy non è più la stessa Lucy, fantasia e realtà si mescolano finché ciò che è vero e ciò che è solo immaginato si fondono in un incubo a occhi aperti che risveglia le ansie, la lussuria, e le paure dell'adolescenza. -
Vite a perdere. I racconti neri
Morti impreviste e forse, in realtà, fin troppo spiegabili; piccoli e grandi equivoci dietro i quali covano i mali di un'intera società, dal razzismo alla crisi dei rapporti personali e di coppia; uomini che si trascinano devastati dal ricordo di una guerra che ha segnato irreversibilmente la loro psiche; crudeltà, dolcezze, soprassalti di dignità: le ventidue storie di ""Vite a perdere"""" vanno a comporre un affresco ampio e variegato nel quale a scorrerci davanti sono trent'anni e più di storia americana. E ci offrono il ritratto a tutto tondo di un grandissimo artigiano della scrittura che ha saputo esplorare ogni forma possibile di racconto. Senza mai dimenticare quella che è la vocazione più autentica: la capacità di immergersi con sguardo spietato e partecipe negli abissi più neri della mente umana."" -
Antropologia economica. Storia, etnografia, critica
Per quanto l'antropologia si sia da sempre interessata al comportamento economico degli uomini e delle società (basterebbe citare i lavori di Karl Polanyi o il ""Saggio sul dono"""" di Marcel Mauss), riconoscendo in esso l'autentico enigma del rapporto sociale, raramente gli antropologi erano riusciti a influenzare gli economisti che bollavano le loro scoperte tutt'al più come esotiche curiosità. Gli sconvolgimenti dell'epoca attuale hanno scompaginato le carte e imposto di rivedere metodologie e modelli interpretativi: è così emersa una disciplina nuova e autonoma che intersecando diversi saperi studia specificatamente la produzione e la circolazione dei beni materiali e simbolici necessari al vivere collettivo da un punto di vista antropologico. Chris Hann e Keith Hart, tra i principali studiosi della materia, mostrano in che modo gli antropologi abbiano contribuito alla comprensione delle tre grandi questioni della storia economica moderna: lo sviluppo, il socialismo e il capitalismo globalizzato. Allo stesso tempo, gli autori sottolineano quali siano i rapporti dell'antropologia economica con la filosofia occidentale, la teoria sociale e la storia."" -
Romanzi. Vol. 2: La musica del caso-Leviatano-Mr. Vertigo.
In questo secondo volume dedicato ai più famosi romanzi di Paul Auster, quelli pubblicati tra il 1990 e il 1994, i protagonisti, alter ego dello scrittore, personaggi avventurosi e commoventi, pronti anche al peggio, combattono la loro battaglia con il destino. E Auster, romanziere del ""finché c'è vita c'è speranza"""", li accompagna, uno a uno, mentre si incamminano fiduciosi verso un incerto domani. Il primo protagonista è Jim Nashe [""""La musica del caso"""") che, grazie a un'eredità imprevista, molla il lavoro, lascia sua figlia e, alla guida di una fiammante Saab 900, vagabonda avanti e indietro attraverso l'America. Ma le cose non vanno nel modo sperato. Poi, Benjamin Sachs [""""Leviatano""""), uno scrittore di talento, invidiato per un matrimonio quasi perfetto e una vita di soddisfazioni, che a un certo punto viene travolto da un imprevedibile concatenarsi di eventi, da cui emerge che l'esistenza di ciascuno è in totale balia del caso. Infine, Walt (""""Mr Vertigo""""), un povero orfano senza futuro nella St. Louis degli anni Venti, che possiede un dono naturale, e trova qualcuno deciso a sfruttarlo."" -
Goodbye, Columbus e cinque racconti
Pubblicato per la prima volta nel 1959, ""Goodbye, Columbus"""" è la storia di Neil Klugman e della bella e determinata Brenda Patimkin. Lui vive in un quartiere povero di Newark, lei nel lussuoso sobborgo di Short Hills, e si incontrano durante una vacanza estiva, tuffandosi in una relazione che ha a che fare tanto con l'amore quanto con la differenza sociale e il sospetto. Questo romanzo breve è accompagnato da cinque racconti, il cui tono va dall'iconoclasta al sorprendentemente tenero."" -
Sono contrario alle emozioni
Cosa accade quando Vincenzo Malinconico, re dei rimuginatori, si perde definitivamente nel rimuginio? Se sei uno che prende sul serio i pensieri, che fa continuamente bilanci su quello che fa, anche mentre lo fa, ti basta un niente per lanciarti nelle domande più peregrine, quali: le emozioni che proviamo nell'ascoltare le canzoni che amiamo sono vere? Proviamo davvero quello che sentiamo? Cos'è quel piccolo freddo che ci assale dopo aver visto un film che ci ha commosso il cuore e il cervello? E da dove nasce il desiderio improvviso di prendersi un cane? E perché davanti a una notizia di malasanità ci monta dentro un'indignazione democratica, anche se l'ultima volta che siamo scesi in piazza è stato per aggiungere un grattino alla macchina? Nei tentativi di analisi amorose fai-da-te per ricomporre il senso di una storia finita, nelle recensioni estemporanee di brani, eventi, persone, nella ricerca vaga di un centro di gravita - anche se non è permanente va bene lo stesso -, le riflessioni prendono corpo in un libro agile dove la scrittura si palesa al lettore in una delle sue versioni più artigianali ed efficaci: quella di strumento per capire come la pensiamo sulle cose. -
Il cappello di Mr Briggs ovvero il mistero della carrozza 69
La sera del 9 luglio 1864, Thomas Briggs, benestante bancario della City, grigia figura della grigia Londra vittoriana, prende il solito treno per tornare a casa. A malapena si accorge di salire sulla carrozza 69: di certo ignora di star entrando, a suo modo, nella storia. Pochi minuti e alcune stazioni dopo, due pendolari trovano lo scompartimento vuoto e i sedili sporchi di sangue. Più in là due signore si lamentano col capotreno di essersi macchiate i vestiti per alcune gocce di una sostanza rossa entrata dal finestrino. Immediatamente le autorità ferroviarie capiscono che un orribile delitto si è appena consumato all'interno della carrozza 69. L'opinione pubblica è sconvolta. Per la prima volta in Inghilterra il treno diventa il palcoscenico di un omicidio: da rassicurante simbolo del progresso, il nuovo mezzo di trasporto svela la sua natura minacciosa, annunciandosi come un luogo pericoloso dove la violenza che attraversa la società può manifestarsi indisturbata. Spinta dalle pressioni della popolazione, del governo e dell'industria ferroviaria, Scotland Yard sguinzaglia i suoi uomini migliori. Inizia cosi una caccia all'uomo che non si limita alle strade di Londra ma proseguirà in un vero e proprio inseguimento transoceanico fino a concludersi in una New York scossa dalla Guerra civile. Sembra un romanzo giallo, antesignano di tanti ""omicidi ferroviari"""". Invece Kate Colquhoun riporta alla luce una storia vera e incredibile che di quei romanzi è stata l'ispiratrice.""