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Notizie dalle tenebre
Nella sua lunga e felice carriera, Joe Lansdale ha scritto centinaia di racconti, spaziando con una libertà e un'inventiva senza eguali tra il giallo e l'horror, il fantastico e il western. ""Notizie dalle tenebre"""" raccoglie sedici racconti - scelti dall'autore e accompagnati da un'introduzione scritta appositamente per i lettori italiani - che portano il lettore in un universo costellato di avventura e mistero, tra tragedia e commedia: uomini inseguiti dalle proprie ombre e orsi parlanti, investigatori scalcinati e donne non troppo fatali, Elvis Presley e Huck Finn."" -
Come vincere un Nobel. Il premio più famoso della scienza
N come Nobel. Storie, retroscena, protagonisti del premio che ha cambiato l'immagine pubblica della scienza.rnrn Raccontando la storia e le storie del Premio Nobel, le singolari vicende, controversie e i conflitti legati al piú prestigioso premio scientifico del mondo, i loro riflessi e intrecci con la società, la politica e la cultura, Massimiano Bucchi riflette sull'immagine pubblica della scienza e sui suoi cambiamenti dal primo Novecento a oggi. Un percorso originale e avvincente per comprendere il ruolo sociale della scienza, attraverso le storie e i personaggi che hanno segnato il suo premio piú famoso. Dall'appassionante e tormentata vicenda del Nobel a Einstein, ai «fantasmi» dei Nobel clamorosamente mancati; dalle assegnazioni piú discusse alle scoperte premiate in seguito rivelatesi errate; dai premi Nobel che sono divenuti celebrità a quelli quasi completamente dimenticati. Il volume si basa su una ricca e in parte inedita documentazione, frutto di oltre dieci anni di ricerche presso la Fondazione Nobel e l'Accademia Reale delle Scienze di Svezia, dove è custodito l'Archivio storico delle proposte e decisioni sui premi Nobel. -
Memorie d'una ragazza perbene
Il primo «tempo» dell'autobiografia di una donna che voleva prima di tutto essere libera.Le tappe obbligate di un'educazione sentimentale, l'inevitabile scontro con la famiglia e l'ambiente sociale dell'alta borghesia francese conservatrice e bigotta, i meschini pregiudizi d'un mondo in declino insieme con i primi dubbi, i contrasti sentimentali, le tensioni, accompagnano il lungo viaggio verso la conquista di sé, fino agli anni dell'università e l'incontro con alcune tra le piú note figure della cultura francese, da Simone Weil a Raymond Aron, da Merleau-Ponty a Roger Vailland e Jean-Paul Sartre. -
Il respiro del buio
"Il respiro del buio"""" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia di chilometri che sanciscono l'ingresso in una nuova vita. Il servizio militare in Cecenia è finito, è tempo di tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso significato. È un altro uomo quello che arriva alla stazione di Bender, e un'altra è la città che lo accoglie: identica a un primo sguardo, eppure diversa. Rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla Cecenia, Nicolai vive il suo """"dopoguerra"""" di solitudine, ansia, paura. E, soprattutto, odia. Odia gli edifici, le strade, l'umanità """"pacifica"""" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa di civiltà. Per provare a fare i conti con le atrocità subite e commesse, decide allora di intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l'unico ritorno possibile: la Siberia. Immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una vita semplice e quieta. Ma un passato così pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e quella che sembra una possibilità di riscatto può rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta al punto di partenza. Così, può succedere che un impiego in una ditta di sicurezza privata a San Pietroburgo si trasformi in una nuova guerra, più nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in divisa, eppure, se è possibile, ancora più pericolosa. Una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze..." -
Gli innamoramenti
Gli innamoramenti disegna una ""cartografia dell'amore e dei sentimenti"""" in cui tutto ciò che crediamo di sapere sulla vita e sulla morte viene messo in dubbio e continua a tormentarci.«Un'ipnosi ad andamento lento. Un'anatomia del sentimento amoroso, implacabile» – Concita De Gregorio, la RepubblicaLuisa e Miguel sono la coppia perfetta. María Dolz, che lavora in una casa editrice, da anni li osserva ogni mattina al caffè, e da quel rapporto trae la forza per affrontare la propria vita. Ma all'improvviso tutto cambia: Miguel viene accoltellato dal custode di un parcheggio, e María, sconvolta dalla tragedia, non può fare a meno di avvicinarsi alla vedova. Dopo qualche tempo intreccia una relazione con Javier, il migliore amico del defunto, e presto intuisce che questi è innamorato di Luisa. E che la storia è molto piú complicata di quanto possa sembrare. Tra domande e rivelazioni, Gli innamoramenti disegna una """"cartografia dell'amore e dei sentimenti"""" in cui tutto ciò che crediamo di sapere sulla vita e sulla morte viene messo in dubbio e continua a tormentarci, come il ricordo di una donna osservata attraverso la vetrina di un bar."" -
Limbo
La vigilia di Natale, Manuela Paris torna a casa, in una cittadina sul mare vicino Roma. Non ha ancora ventotto anni. È assente da tempo, da quando è andata via - ancora ragazza - per fare il soldato. In fuga da un'adolescenza sbandata, dalle frustrazioni di una madre che cerca attraverso di lei il proprio riscatto e dalle lacerazioni della sua famiglia. Con rabbia, determinazione e sacrificio, Manuela si è faticosamente costruita la vita che sognava, fino a diventare sottufficiale dell'esercito e comandante di plotone in una base avanzata del deserto afghano, responsabile della vita e della morte di trenta uomini. Ma il sanguinoso attentato in cui è rimasta gravemente ferita la costringe a una guerra molto diversa e non meno insidiosa: contro i ricordi, il disinganno e il dolore, ma anche contro il ruolo stereotipato di donna e vittima che la società tenta di imporle. L'incontro con il misterioso ospite dell'Hotel Bellavista, Mattia Rubino, un uomo apparentemente senza passato e, come lei, sospeso in un suo personale limbo di attesa e speranza, è l'occasione per fare i conti con la sua storia. E per scoprire che vale sempre la pena vivere - perché nessuno, nemmeno lei, è ciò che sembra. Cronaca, affresco e diario, storia d'amore e di perdita, di morte e resistenza, spiazzante e catartico, ""Limbo"""" si interroga anche, e ci interroga, su cosa significhi, oggi, essere italiani."" -
Io viaggio da sola
Queste pagine sfuggono a una semplice definizione: sono un corso di autostima, un racconto divertente, un diario involontario, un manuale intemperante. Soprattutto sono vive, effervescenti, e fanno meglio - molto meglio - di una seduta dall'analista. Fanno quello che farebbe una cara amica. Se sei giù, ti fanno venire voglia di metterti in ghingheri e uscire. Se sei incline a guardarti l'ombelico, ti fanno venire il sospetto che là fuori, in mezzo alla gente e alle cose che ancora non conosci, si giochi una parte importante della partita. Viaggiare da sole significa buttarsi con curiosità nei luoghi in cui capita di trovarsi per scelta, per lavoro, per fuga. Significa cambiare valigia (""è il trolley l'invenzione che più di ogni altra, pillola anticoncezionale inclusa, ha contribuito alla liberazione delle donne""""); scegliere l'albergo giusto, mangiare a un tavolo per uno senza sentirsi tristi. Anche da sole si può prendere un aperitivo sulla terrazza di un bar di Istanbul guardando il Bosforo. E dirsi che, certo, per mangiare le ostriche sarebbe meglio essere in due, ma in fondo la scelta peggiore è non mangiarle affatto. E a poco a poco, grazie alla forza dei pensieri e della scrittura, le pagine di questo libro trasmettono un'energia davvero contagiosa, ti spingono a partire anche da fermo, preoccupandoti di aprire delle porte e non di chiudere casa."" -
Manituana
1775, all'alba della rivoluzione che generò gli Stati Uniti d'America. Lealisti e ribelli si contendono l'alleanza delle Sei Nazioni irochesi, la più potente confederazione indiana. Nella valle del fiume Mohawk, indigeni e coloni convivono da decenni. Scelte laceranti travolgono il futuro di una comunità meticcia: il viaggio deve cominciare, fino alla capitale dell'Impero, e la via del ritorno è già sentiero di guerra. Un cacciatore irochese abbandona i boschi e i romanzi di Voltaire. Un guerriero del Clan del Lupo interrompe la traduzione del Vangelo e imbraccia il fucile. Un baronetto di Sua Maestà compare nei sogni di bianchi e indiani. Una donna guida il suo popolo attraverso le fiamme. Dopo anni di ricerche e scrittura, la nuova narrazione dell'officina di cantastorie nota coi nomi ""Luther Blissett"""" (ieri) e """"Wu Ming"""" (oggi). Un romanzo epico sulla nascita di una nazione e lo sterminio di molti mondi possibili."" -
I miserabili. Vol. 1-2
Una grandiosa commedia umana, un romanzo epico ed enciclopedico, visionario e sentenzioso, ""scritto per tutti i popoli"""" da un """"patriota dell'umanità"""" in lotta contro le ingiustizie della società. Le beffe del caso e gli imperativi del destino, la colpa e la redenzione si incarnano in una galleria di tipi esemplari, da Jean Valjean al vescovo generoso, dalla buona prostituta Fantine al crudele poliziotto Javert. E ancora borghesi e rivoluzionari, orfani e galeotti, angeli e mostri... In un alternarsi di tinte fosche e luminose, Hugo riassume la propria visione del mondo e della storia, consegnandoci un quadro che oggi ci appassiona anche per quello che possiamo scoprirvi al di là delle sue certezze: le contraddizioni, le ambiguità, le passioni segrete di un intero secolo."" -
Grandi speranze
«Mi spiace confessare che non ebbi paura di dirle l'enorme bugia...»La misteriosa fortuna che la sorte assegna all'orfano Pip, il suo altezzoso rifiuto dei vecchi amici, le sventure e le sofferenze che segnano il suo percorso esistenziale verso una consapevole maturità costituiscono la base di un racconto dove il senso di colpa e la violenza si fondono con spunti grotteschi nei quali la commedia assume connotazioni caustiche e crudeli. Dal momento in cui, nelle spettrali paludi del Kent, Pip si imbatte in Magwitch, un forzato evaso, fino all'ultimo incontro con la bella e cinica Estella che suscita in lui sterili emozioni e turbamenti, il lettore si trova coinvolto in una vicenda tanto drammatica quanto affascinante. -
La locandiera
Scritta nel 1751 e portata in scena per la prima volta nel 1753 al teatro Sant'Angelo di Venezia, ""La locandiera"""" è ancora oggi la commedia goldoniana più amata e rappresentata nel mondo. Lucido ritratto di una realtà sociale in crisi, con questo testo Goldoni ci regala un personaggio che, in netto contrasto con il passato, domina la scena utilizzando non solo le arti della seduzione femminile, ma soprattutto astuzia, intelligenza, ragione. L'edizione è completata da una ricca introduzione, un'appendice su alcune delle più significative proposte sceniche del Novecento italiano, una nota biografica e una bibliografia essenziale."" -
L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
Scelto da IBS per la Libreria ideale. ""L’avvento della riproducibilità tecnica e la sua diffusione mediante la fotografia segnano la possibilità di emancipare l’arte rispetto all’ambito del rituale: venendo meno i valori dell’unicità e dell’autenticità, si apre la possibilità di conferire all’arte una nuova valenza politica"""". Una riflessione ancor oggi attuale.rnrn""""L'importanza che Benjamin attribuiva a 'L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica' (e da ciò l'esigenza di una edizione come questa, che finalmente permettesse di comprendere nel loro insieme la sua genesi e tutte le sue 'varianti') risulta evidente dalla nota lettera a Kraft del dicembre del 1935: egli afferma con enfasi di ritenere di avervi fissato la cifra dell''ora del destinO' che è scoccata per l'arte. Non può trattarsi, quindi, di una semplice fenomenologia delle più recenti tendenze, né dell'apprezzamento del loro carattere rivoluzionario rispetto alla espressione artistica tradizionale, e neppure di una teoria delle nuove Muse: fotografia e cinema. L'ambizione è incomparabilmente maggiore: si tratta di comprendere la crisi del fatto artistico, dell'arte in quanto tale, di una filosofia della crisi dell'arte, destinata, per ciò stesso, ad assumere i toni di una vera e propria filosofia della storia."""" (Massimo Cacciari)"" -
Cantata dei giorni dispari
Eduardo De Filippo nelle commedie riunite sotto il patetico ed espressivo titolo di ""Cantata dei giorni dispari"""" (i """"giorni dispari"""" sarebbero, secondo un detto napoletano quelli più tormentati, più difficili) ha dato un ritratto tra i più felici della vita italiana negli anni del dopoguerra, ma ancor oggi attuale, esemplificandola in assurdi schemi simbolici, ma umanizzandola in personaggi, sentimenti, problemi immediati ed estremamente legati alla realtà popolare."" -
Sorgo rosso
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché leggere i grandi autori internazionali vuol dire aprire gli occhi sul mondo. Un romanzo epico nel quale le microstorie dei personaggi si srotolano insieme alla grande storia della Cina, tanto che viene da chiedersi chi sia il vero protagonista: gli uomini o la Cina? E poi la domanda è inutile, perché sono la stessa cosa.rnrn«""Sorgo rosso"""" è il grande armadio della nostra infanzia. È lì che troviamo tutte le parole e i giochi e le cose spaventose della vita» – AchengrnrnLa storia epica, grandiosa di questo capolavoro della letteratura cinese contemporanea, si staglia sullo sfondo degli sconfinati campi di sorgo «che in autunno scintillano come un mare di sangue». Dal banditismo degli anni Venti, alla cruenta invasione giapponese degli anni Trenta e Quaranta, fino al periodo che precedette la Rivoluzione culturale, Sorgo rosso racconta le avventure e gli amori del bandito Yu Zhan'ao e della sua famiglia, in un affresco che ritrae un intero popolo, tutto un Paese. Un Paese dalle campagne brulicanti di anime sperdute - contadini, soldati, monaci buddisti, maghi taoisti - in cui «un vento maschio spazza una terra femmina» e il sangue versato è «morbido e liscio come piume d'uccelli»."" -
Franny e Zooey
«Tanto per cominciare, Zooey era un giovanotto piccolo, dal corpo estremamente esile. Da dietro (soprattutto dove gli si vedevano le vertebre) sarebbe quasi potuto passare per uno di quegli sparuti bambini di città che ogni estate vengono spediti alle colonie a ingrassarsi e prendere il sole. Visto in primo piano, di faccia o di profilo, era straordinariamente, spettacolosamente bello. La sorella maggiore mi ha pregato di dire che assomigliava all'""esploratore mohicano ebreo-irlandese dagli occhi azzurri che morí tra le vostre braccia al tavolo della roulette di Montecarlo"""". Secondo un'opinione piú generale e meno campanilistica, a salvare in extremis quel volto dall'eccessiva bellezza, se non addirittura dallo splendore, era un orecchio che sporgeva leggermente piú dell'altro. Per conto mio, comunque, non condivido affatto né l'uno né l'altro di questi punti di vista. Ammetto che il volto di Zooey fosse un volto bellissimo, quasi perfetto. Come tale, naturalmente, era passibile di quella stessa varietà di giudizi scorrevoli, imperterriti e spesso capziosi cui è soggetta ogni autentica opera d'arte. Penso resti solo da aggiungere che una qualunque delle cento minacce giornaliere – un incidente d'auto, un raffreddore di testa, una bugia prima di colazione – avrebbe potuto deturpare o imbruttire la sua generosa bellezza nel giro di un giorno o di un minuto. Ma quello ch'era indeteriorabile, quello che qualcuno ha categoricamente definito una gioia di tipo imperituro, era un autentico esprit impresso su tutto il suo viso, specie negli occhi, dove attirava l'attenzione come una maschera di Arlecchino, e a volte disorientava.»"" -
L'Agnese va a morire
«L'Agnese restò sola, stranamente piccola, un mucchio di stracci neri sulla neve».rnrn«L'Agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza [...]. Piú esamino la struttura letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre piú grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]». (Sebastiano Vassalli) -
Lettera sulla felicità
L'uomo che vive con l'animo sereno è paragonato da Epicuro a colui che, al sicuro sulla terraferma, osserva con distacco il mare in tempesta. Questa è l'immagine epicurea della felicità, che ben rappresenta quale sia lo scopo ultimo della filosofia: procurare piacere all'uomo, allontanandolo dal ""mare in tempesta"""" delle false ansie, dei timori e dei cattivi pensieri e, soprattutto, distogliendolo dalle acque agitate dei desideri irrealizzabili. Per afferrare il vero piacere, quello che porta alla felicità, non servono infatti chissà quali ricchezze: basta imparare ad allontanare la sofferenza e vivere del necessario. Saremo così liberi dai falsi bisogni, felici di ciò che abbiamo, capaci di affrontare la sorte e, nel caso arrivi di più, pronti ad apprezzarlo. La traduzione di Angelo Pellegrino, condotta con rigore filologico, è accompagnata da una puntuale introduzione - che ricostruisce la figura di Epicuro e il significato della sua opera - e da altri celebri testi epicurei, che sono stati sovente ripresi anche dalla mistica cristiana: le """"Massime Capitali"""", il """"Gnomologium Vaticanum Epicureum"""" e la """"Vita di Epicuro""""."" -
Rosa candida
Lobbi ha ventidue anni quando accetta di prendersi cura di un leggendario roseto in un monastero del Nord Europa. È stata la madre, morta da poco in un incidente d'auto, a trasmettergli l'amore per la natura, i fiori e l'arte di accudirli, il giardinaggio. Cosi Lobbi decide di lasciare l'Islanda, un anziano padre perso dietro al quaderno di ricette della moglie, e un fratello gemello autistico. Lascia anche qualcun altro: Flòra Sòl, la figlia di sette mesi avuta dopo una sola notte d'amore (anzi, precisa lui, ""un quinto di notte"""") con Anna. Con sé Lobbi porta alcune piantine di una rara varietà di rose a otto petali, molto cara alla madre, la Rosa candida. Questi fiori saranno i silenziosi compagni di un viaggio avventuroso come solo i viaggi che ti cambiano la vita sanno essere. Ad accoglierlo al monastero c'è padre Thomas, un monaco cinefilo che con la sua saggezza e una sua personale """"cine-terapia"""" saprà diradare le ombre dal cuore di Lobbi. Ma sarà soprattutto l'arrivo di Anna e Flòra Sòl in quell'angolo fatato di mondo a provocare i cambiamenti più profondi e imprevisti nell'animo del ragazzo. Perché, per la prima volta, Lobbi scopre in sé un desiderio nuovo, che non è solo amore per la figlia e attrazione per Anna: è il desiderio di una famiglia."" -
Il mio nome è Rosso
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché questo romanzo racconta una civiltà a cavallo tra Occidente e Oriente, tra laicità e religiosità, segnata da eccessi ma anche da una grande consapevolezza. La Turchia: un paese in cui le contraddizioni culturali si percepiscono nettamente. Per metterne in rilievo tutti gli aspetti più oltranzisti (e per altri versi più interessanti), Pamuk ricorre al romanzo storico, pur essendo chiaro che intende anche denunciare una situazione contemporanea.rnrnUn romanzo d'amore, una storia di intrighi e di misteri che conducono fino alle stanze segrete del palazzo del Sultanom l'eccezionale talento narrativo e la grande sensibilità poetica di Orhan PamukrnrnIstanbul, 1591. In una città scossa da antiche inquietudini e nuovissime tentazioni, tra i miniaturisti del Sultano si nasconde un feroce assassino. Per smascherarlo, Nero è disposto a tutto, anche a rischiare la vita. Perché se fallisce, per lui non ci sarà futuro con la bella Seküre, non ci sarà l'amore che ha sognato per dodici anni. Libro corale, carico di passione e di suspense, questo straordinario romanzo di Orhan Pamuk restituisce la ricchezza e la malinconia di un mondo al tramonto. Nel contrasto tra i due vecchi miniaturisti, Zio Effendi e Maestro Osman, Pamuk riassume una discussione che continua ancora oggi nel mondo islamico, diviso tra modernità e tradizione. -
Il re pallido
La trasfigurazione in forma narrativa di un anno che David Foster Wallace, nel bel mezzo degli studi universitari, trascorse lavorando per il Centro controlli regionale dell'Agenzia delle Entrate di Peoria, nell'lllinois. Un romanzo labirintico, che tra finte prefazioni e digressioni, minuziose descrizioni che ricordano i cataloghi dell'epica antica e sintesi fulminanti, riesce a trasformare gli eventi più ordinari in avventure miracolose. Una gigantesca macchina tra saggio e racconto, popolata da un'umanità insieme buffa e dolente e sorretta dall'ambizione quasi filosofica di raccontare la noia, ossia tutto ciò che di solito viene escluso dalle storie perché ritenuto privo di interesse. E che qui viene evocato con grande empatia, nel suo inscindibile misto di banalità e dignità.