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Le affinità elettive
È un libro sul matrimonio, sulla morale familiare, sulla violazione delle convenzioni sociali, sulla necessità del sacrificio di chi le viola. L'ineluttabilità del finale tragico rinvia all'idea goethiana che dietro alle passioni degli uomini vi siano solo forze insondabili e beffarde che sfuggono alle ragioni della società e della storia. Le affinità elettive sono una storia tragica: alla tragedia della passione, alla natura trionfante si può opporre solo l'etica della rinuncia laica, la pace inviolabile del tempo e della morte nella cappella gotica dei due amanti. -
Bestiario
La scrittura di Cortázar affonda le radici nella precisione realistica. I vari quartieri di Buenos Aires, gli ambienti borghesi, le atmosfere familiari, i locali dove si balla il tango: il misterioso, l'irrazionale, il tragico germogliano dalla più corporea descrizione del quotidiano. È proprio lì che salti nel tempo, scambi di destini, apparizioni e stregonerie prendono forma e senso: la vita segreta di una società si carica di segni e tensioni inquietanti. Particolare suggestione ha il ""bestiario"""" metafisico di Cortázar: animali invisibili, come la tigre del racconto che dà il titolo al libro, o immaginari, o creati dal nulla come i coniglietti della """"Lettera a una signorina di Parigi""""."" -
Tutti i fuochi il fuoco
"Tutti i fuochi il fuoco"""" raccoglie alcuni racconti esemplari dell'arte di Julio Cortázar, l'autore che apre nuove vie nel genere in cui è un riconosciuto maestro e sgrana le sue amatissime ossessioni: il tema del doppio, la discontinuità fra spazio e tempo, l'irrazionale come alternativa al quotidiano." -
Un cuore così bianco
Un cuore cosí bianco è un romanzo sull'amore e sulla morte e su ciò che non si dovrebbe dire e su ciò che non si vorrebbe sapere, strutturato con grande abilità, in cui tutti i personaggi, con i loro dubbi e la loro possibile intercambiabilità, trasmettono un senso di profonda inquietudine e lasciano nel lettore una sensazione di realtà ineffabile e scomoda, precaria, impossibile da definire e difficile da accettare.«Ho scoperto (ma solo dopo averlo terminato) che ""Corazón tan blanco"""" parlava del segreto e della sua possibile convenienza, della persuasione e dell'istigazione, del matrimonio, della responsabilità di chi ha saputo, della possibilità di sapere e dell'impossibilità d'ignorare, del sospetto, del parlare e del tacere.»Juan si è appena sposato con Luisa, ma fin dal viaggio di nozze viene assalito da brutti presentimenti, da uno strano malessere. Capisce che la causa delle sue inquietudini va ricercata nei punti oscuri del suo passato, della sua famiglia, ma non può e non vuole scavare nelle sue origini. Sarà un suo amico d'infanzia a raccontargli del suicidio di Teresa, la giovane moglie di suo padre che lui credeva morta di qualche malattia. E sarà Luisa a fare luce sui segreti del passato, a dare una spiegazione a ciò che Juan non avrebbe voluto sapere.«Un cuore cosí bianco» è una citazione dal Macbeth. Lady Macbeth, saputo dell'assassinio del re Duncan da parte del marito, gli si rivolge con queste parole: «Le mie mani sono come le tue, ma ho vergogna di avere un cuore cosí bianco». E un cuore bianco lo possiede non chi è senza colpe, ma chi non è stato contagiato dalle parole e dalle colpe degli altri."" -
Le meraviglie del possibile. Antologia della fantascienza
Un appuntamento memorabile per i cultori del genere e per tutti coloro che amano la letteratura d'intrattenimento intelligente.Da una produzione ricchissima sono stati scelti ventinove racconti di autori importanti, da H. G. Wells a Robert Sheckley, da Philip K. Dick a Ray Bradbury, da Richard Matheson al grande maestro Isaac Asimov. Colpi di scena, dimensioni stravolte, ora grottesche ora caricaturali, interrogano il presente nello schermo deformato del futuribile, facendo di questa storica antologia, pubblicata per la prima volta nel 1959, una galassia di racconti vorticosi e incalzanti, destinati a rimanere nel tempo. -
L' isola di Arturo
Vincitore Premio Strega 1957rnrn«Una piccola, criptica Achilleide resuscitata» – Cesare GarbolirnrnArturo, il guerresco ragazzo dal nome di una stella, vive in un'isola tra spiagge e scogliere, pago di sogni fantastici. Non si cura di vestiti né di cibi. È stato allevato con latte di capra. La vita per lui è promessa solo di imprese e di libertà assoluta. E ora ricorda. Queste sono le sue memorie, dall'idillio solitario alla scoperta della vita: l'amore, l'amicizia, il dolore, la disperazione. Secondo romanzo della Morante dopo Menzogna e sortilegio (1948), L'isola di Arturo confermò tutte le qualità della scrittrice romana: l'impasto di elementi realistici e fiabeschi, la forte suggestione del linguaggio. Arturo, come Elisa in Menzogna e sortilegio, «si porta addosso la croce di far parte non di un oggi ma di un sempre». -
La signora Dalloway
«Aveva la perpetua sensazione, anche mentre guardava i taxi, di essere altrove, in mare aperto e sola; la sensazione che fosse molto, molto pericoloso vivere anche un giorno soltanto.»13 giugno 1923. Clarissa Dalloway, una signora dell'alta borghesia londinese, esce a comprare i fiori per la festa che sta organizzando per la sera. Passeggia per le strade di Londra, sfiora la vita di tanti sconosciuti, ma non ha il fare allegro di chi si prepara a qualcosa di lieto. Il suo incedere è incerto e continuamente ostacolato da pensieri che le affollano la mente, da ricordi che si intrecciano con la nostalgia di ciò che è sfuggito e mai potrà tornare. Desideri, angosce e paure della solitudine, della morte ma anche della vita, si rincorrono in un flusso incessante di parole che aprono ad altre parole. Con La signora Dalloway, qui proposta in una nuova traduzione, Virginia Woolf ci regala un grande romanzo lirico, capace di rivelare tutta la precarietà degli esseri umani, feriti dalle circostanze, inermi di fronte alle correnti della sofferenza e della gioia. -
Le onde
Sei amici si alternano in un monologo. Nei loro soliloqui ""dicono"""" fatti e vite, e """"pensano"""" riflessioni e sogni: la scuola e i giochi, i segreti e gli abbandoni, le rispettive famiglie e i desideri. Le voci si confondono in un unico fiato, come un'onda che racconta l'esistenza di ciascuno dei sei, e non solo la loro. Le onde sono la forma di questo romanzo: le onde del mare, della luce, del tempo, dell'emozione, dei gesti e dei dolori."" -
Follie di Brooklyn
Con un matrimonio fallito e una brutta malattia alle spalle, Nathan Glass torna a Brooklyn con l'intenzione precisa di cercare un buon posto per morire. Ma il caso ha in serbo per lui ancora molti avvenimenti, incontri ed emozioni.Quando hai vissuto a lungo come me tendi a pensare di aver ascoltato di tutto, di non poterti piú stupire di nulla. Ti viene pure voglia di vantarti della tua esperienza del mondo e poi, ogni tanto, ti ritrovi di fronte a qualcosa che ti catapulta fuori dal bozzolo di goduta superiorità, ricordandoti da capo che della vita non capisci un bel niente.Raggiunta ormai l'età della pensione, Nathan Glass ritorna a Brooklyn, la città dov'è nato e che ha lasciato quasi sessant'anni prima. Ha un solo e preciso desiderio, quello di cercare un buon posto per morire. Ma il caso ha deciso per lui diversamente. Gli amori infelici del nipote Tom, le avventure del libraio-falsario Harry Brightman, l'apparizione improvvisa della piccola Lucy, che rifiuta di svelare dove si trova sua madre, sorella di Tom. Nathan pensava di dedicarsi a un progetto, la scrittura di un Libro della follia umana, ma le follie sono lí, appena fuori dalla porta, nel piú vivo e colorato angolo di New York. Una commedia dalla trama apparentemente spensierata. Una commedia che termina però la mattina dell'11 settembre 2001, data oltre la quale i lieto fine diventeranno di colpo piú amari e difficili. -
I sommersi e i salvati
Un saggio imprescindibile per capire il Novecento e ricostruire un'antropologia dell'uomo contemporaneo.rnrn«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre» – Primo LevirnrnQuali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario e quali le tecniche per annientare la personalità di un individuo? Quali rapporti si creano tra oppressori e oppressi? Chi sono gli esseri che abitano la «zona grigia» della collaborazione? Come si costruisce un mostro? Era possibile capire dall'interno la logica della macchina dello sterminio? Era possibile ribellarsi? E ancora: come funziona la memoria di un'esperienza estrema? Le risposte dell'autore di Se questo è un uomo nel suo ultimo e per certi versi più importante libro sui Lager nazisti. -
Neve
Investita da una tormenta di neve, la città è un miscuglio di etnie e fazioni politiche. Ci sono turchi, curdi, georgiani, nazionalisti laici e integralisti religiosi. C'è la polizia segreta, c'è l'esercito e ci sono i terroristi islamici. Ka inizia la sua indagine, mentre la neve continua a cadere e le strade vengono chiuse. Kars è isolata. In città, Ka rivede dopo diversi anni Ipek, una compagna di università molto bella. Ka se ne innamora e sogna di portarla con sé in Germania. Per realizzare questo sogno, farà di tutto. La situazione precipita quando una compagnia di teatro mette in scena un dramma degli anni Venti, scritto in sostegno della laicità dello Stato fondato da Atatùrk, dove una donna, coraggiosamente, brucia il chador in pubblico. Durante lo spettacolo alcuni giovani del liceo religioso inscenano una protesta. E la serata finisce nel sangue. Ka viene coinvolto suo malgrado. È uno spettatore imparziale, ma molto confuso. Non sa nemmeno rispondere alla domanda: credi in Dio? Sostiene che a Kars ha ritrovato Allah, ma poi l'unica cosa che gli interessa è la ricerca, molto occidentale, della felicità. Il dilemma di Ka ruota intorno al confronto tra Occidente e Islam. -
I tre evangelisti: Chi è morto alzi la mano-Un po' più in là sulla destra-Io sono il tenebroso
In ""Chi è morto alzi la mano"""" un faggio è misteriosamente spuntato dal nulla nel giardino della cantante lirica Sophia Siméonidis, potrebbe essere uno scherzo, lo strano regalo di un ammiratore oppure un sinistro presagio. Ma quando nel giro di poche settimane una piccola strada residenziale di Parigi diverrà teatro di un omicidio ci vorrà molto intuito per riuscire a raccapezzarsi. Tre giovani storici disoccupati e squattrinati non sembrano la squadra più idonea per risolvere un caso di omicidio delicato e sfuggente, eppure a volte istinto e improvvisazione arrivano più lontano di quanto si possa immaginare... In """"Un po' più in là sulla destra"""", Louis Kehlweiler, mentre è in appostamento su una panchina, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All'apparenza ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi soliti due aiutanti. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna... In """"Io sono il Tenebroso"""" due giovani donne sono uccise a Parigi a colpi di forbice. La polizia è convinta di essere a un passo dal colpevole, il serial killer pronto a colpire ancora. Ma le cose, come sempre, non hanno mai una faccia sola... Un altro caso per l'ex poliziotto deluso dalla vita e i tre storici improvvisati detective."" -
Uomini tedeschi
Lichtenberg, Hölderlin, i fratelli Grimm, Goethe, Kant, Liebig (si, quello dei dadi per il brodo), Brentano, Büchner e un'altra dozzina. Sono il manipolo di intellettuali tedeschi fra Sette e Ottocento scelto da Benjamin per rappresentare, con un'antologia delle loro conversazioni epistolari, il quadro etico, intellettuale e più generalmente antropologico dell'""essere tedeschi"""". O meglio, di quello che era stato """"essere tedeschi"""". Benjamin pubblicò la prima serie di lettere nel 1931 sulla """"Frankfurter Zeitung"""" quando il nazismo era alle porte. La raccolta in volume usci nel 1936, quando Benjamin era già esule e doveva pubblicare sotto pseudonimo: il senso di contrapposizione di un'altra civiltà tedesca, sobria, appassionata, responsabile rispetto alla retorica e alla violenza del Reich non poteva essere più esplicita."" -
Al di qua del bene e del male. Per una teoria dei valori
La nostra epoca ha profondamente bisogno di una rinnovata filosofia dei valori. Non di una retorica sui valori, che associa la nozione di valore a quelle di tradizione, passato, memoria, religione o ideologia. C'è bisogno di pensiero vivo che faccia luce su un dato essenziale della nostra esperienza: i valori, come li incontriamo, attraverso la gamma della nostra vita emotiva e affettiva nei beni e nei mali di cui son fatte le nostre giornate, con le nostre decisioni, i comportamenti privati e pubblici. La filosofia, nata con Socrate per tradurre questa esperienza viva in conosenza vera, ha dato le dimissioni da questo suo compito. Eppure la sua anima migliore si era trasferita nel corpo di documenti e istituzioni che hanno cambiato la storia del mondo: dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo fino al sogno ragionevole di un'Europa unita in pace, libertà e giustizia. Ma dove lo spirito le abbandona, le istituzioni umane vanno in rovina. Questo libro interroga tutti noi, educatori e ricercatori, sulle cause di questo male dilagante. E conduce i llettore sulle tracce di una nuova cognizione del valore. -
Esercizi di meraviglia. Fare la mamma con filosofia
Un bambino si può trasformare in un piccolo filosofo, basta osservarlo con attenzione mentre esplora il mondo. Basta ascoltarlo mentre con le sue prime parole semplici si interroga su ciò che lo circonda. Ogni sua domanda è un modo per dare un significato alle cose, e ne rivela quel lato stupefacente che da adulti purtroppo si dimentica. Un bambino non sa cosa sia la verità eppure la cerca sempre con ostinazione, facendoci riscoprire con i suoi dubbi il piacere e la felicità di quella ricerca. E ci costringe a capovolgere valori e direzioni, a osservare la realtà con uno sguardo diverso, più ingenuo, capace di illuminarla. Perché se il pensiero è l'esercizio continuo della meraviglia allora i veri filosofi sono i bambini. Vittoria Baruffaldi ci mostra, con intelligenza e leggerezza, tutta la gioia di essere madre, lasciando che ogni affanno si dissolva nello stupore degli occhi grandi e curiosi dei nostri figli. -
Dono e perdono
Il tema del dono è uno tra i più presenti nel grande cantiere della ricerca e della riflessione contemporanea, ma in una società dominata dal mercato e sempre più individualista c'è ancora posto per l'arte del donare come atto autentico di umanizzazione? Oggi, poi, persino il perdono, atto che attira una curiosità mediatica morbosa e poco rispettosa, rischia di essere banalizzato. Chi è arrivato a perdonare sa però che questo è un cammino lungo e faticoso, compiuto a caro prezzo poiché deve fare i conti con il problema del male. Di fronte a esso le differenti vie religiose percorse dall'umanità hanno percepito che l'unica cosa seria che si può fare è ""soffrire insieme"""", praticare la compassione. Essa, anche secondo la rivelazione ebraico-cristiana, è l'unica risposta sensata che l'uomo può dare davanti alla sofferenza. Questo sentimento, questa passione, da assumere in primo luogo nelle relazioni interpersonali, non si può limitare a tale dimensione, ma deve aprire una strada a livello sociale e anche politico ed economico."" -
L' isola di Allah. Luoghi, uomini e cose di Sicilia nei secoli IX-XI
Se le vicende politiche e militari della Sicilia durante la dominazione musulmana sono state oggetto di svariate indagini, poca attenzione si è finora prestata alle condizioni materiali e sociali del vivere quotidiano di quell'epoca. Grazie a una scrupolosa ricostruzione storica e un uso attento delle fonti, Salvatore Tramontana fornisce con questo libro un quadro complessivo dei diversi intrecci tra uomini e territorio nei secoli IX-XI. Per la Sicilia si tratta di un periodo di profonde trasformazioni, e il grande sviluppo urbanistico, strettamente collegato alle attività agricole, artigianali e del commercio, diviene in breve punto di coesione e di armonia fra religione, cultura, legislazione, economia e potere. Il lettore potrà così osservare da vicino la realtà antropologica e culturale della Sicilia musulmana, cogliendone ogni aspetto e percorso attraverso le profonde relazioni che legano il clima, la struttura geografica e gli eventi catastrofici alle vicende umane, economiche, sociali, religiose e politiche di una realtà e di un'epoca di grande fascino e originalità. -
Livelli di vita
Tre leggendari pionieri ottocenteschi rivivono fra le pagine dell'originale e struggente mescolanza di fatti e finzione che è Livelli di vita: Fred Burnaby, colonnello della Guardia Reale ed esploratore dell'esotico, la «divina» Sarah Bernhardt, e Félix Tournachon, aeronauta e celebre fotografo ritrattista noto come Nadar. Ad accomunarli, un'incomprimibile passione per il volo, l'impulso sacrilego a issarsi a bordo di una cesta di vimini appesa a un pallone e, affidandosi a un precario equilibrio di pesi e correnti, sganciarsi dal regno che ci è deputato per conquistare lo spazio degli dèi. Una buona metafora per ogni storia d'amore. Quella immaginata fra Burnaby e Sarah Bernhardt, ad esempio. O quella, cinquantennale, fra Nadar e l'afasica moglie Ernestine. Oppure la storia d'amore, durata trent'anni e poi proseguita, fra Julian Barnes e la moglie Pat Kavanagh. Storie in cui «metti insieme due cose che insieme non sono mai state e il mondo cambia». Ma, perduta l'altezza, che cosa ci rimane? I ricordi, baluardi di una vita ancora intatta e densa e furiosa, tramiti di un discorso amoroso che non si esaurisce e non placa. In attesa di un vento da settentrione, capace di riportare in quota. -
Ragazze mancine
Adele ha trentadue anni e non ha mai lavorato un giorno in vita sua. Una mattina si sveglia e scopre che il suo mondo non esiste più: il marito ha dichiarato fallimento, ha prosciugato i conti in banca ed è scappato con l'amante. Come regalo d'addio le ha lasciato il gigantesco cane della sua nuova fidanzata. Ed è proprio mentre Adele tenta di liberarsene che una ragazza con una bambina in braccio le si fionda in macchina... Inizia così il nuovo romanzo di Stefania Bertola, con l'incontro-scontro tra due donne che non potrebbero essere più distanti: una pare uscita da una versione biellese di Beautiful, l'altra è ecocompatibile e spontaneamente zen, generatrice automatica di guai. Costrette dal destino a dividere una casa, alcune insidie, un'accanita nemica e un affascinante bugiardo, ciascuna imparerà dall'altra a ribaltare le proprie certezze. -
Il mondo fino a ieri. Che cosa possiamo imparare dalle società tradizionali?
Dai viaggi in aereo ai telefoni cellulari, dall'alfabetizzazione all'obesità, la maggior parte di noi dà per scontate alcune caratteristiche della modernità, ma per la quasi interezza dei suoi sei milioni di anni di vita la società umana non ha conosciuto nulla di tutto ciò. E se il baratro che ci divide dai nostri antenati primitivi può apparirci incolmabile, osservando le società tradizionali ancora esistenti, o esistenti fino a poco tempo fa, possiamo farci un'idea di com'era il nostro antico stile di vita. Società come quella degli abitanti degli altipiani guineani ci ricordano che, in termini evoluzionistici, le cose sono cambiate soltanto di recente, e questo libro ci offre un affascinante ritratto di prima mano di ciò che per decine di migliaia di anni è stata la vita dell'umanità, soffermandosi sul significato che le differenze fra quel passato ormai quasi scomparso e il nostro presente hanno per l'uomo di oggi. ""Il mondo fino a ieri"""" è il libro più personale scritto da Jared Diamond, che attinge a piene mani a decenni di lavoro sul campo nelle isole del Pacifico e da testimonianze sugli inuit, gli indios dell'Amazzonia, i san del Kalahari e molti altri popoli. Diamond non idealizza romanticamente le società tradizionali: alcune fra le loro pratiche restano per noi inaccettabili, ma è importante riconoscere dove e quando le loro esperienze hanno fruttato dei passi avanti nella società e nel comportamento umani.""