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Una vita da libraio
Con puntuta ironia, Shaun racconta l'esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare. «Vendere libri è come fare il kamikaze: quando decidi, non c'è modo di tornare indietro». rnrn Una storia incantevole per chi crede che un libro sia per sempre. Un paesino di provincia sulla costa scozzese e una deliziosa libreria dell'usato. Centomila volumi spalmati su oltre un chilometro e mezzo di scaffali. Un paradiso per gli amanti dei libri? Be', piú o meno… Dal cliente che entra per complimentarsi dell'esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d'acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli piú assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Traduzione di Carla Palmieri. -
Le fedeltà invisibili
Cosa succede se le fragilità dei genitori ricadono sulla vita dei figli? Come può un bambino non restare fedele all'amore per la madre e il padre, malgrado ogni errore, malgrado ogni mancanza?rnrn«Un piccolo gioiello che scava nel profondo di quell'istituzione tanto fragile, tanto potente, che è la famiglia» - Marcello Fois rnrnCosa succede se le fragilità dei genitori ricadono sulla vita dei figli? Come può un bambino non restare fedele all'amore per la madre e il padre, malgrado ogni errore, malgrado ogni mancanza? Le fedeltà invisibili sono quelle che legano insieme quattro destini: Théo, figlio di una coppia divorziata; il suo amico Mathis che lo introduce a un gioco pericoloso; Hélène, l'insegnante la cui infanzia difficile le permette di vedere le ferite nelle vite dei suoi studenti. E Cécile, la madre di Mathis, con il suo equilibrio familiare esibito e ambiguo. Un romanzo teso, lacerante e luminoso, che incalza e lascia con il fiato in gola come un thriller ma tocca le corde profonde e segrete che legano genitori e figli, insegnanti e studenti, adulti e adolescenti. Traduzione di Margherita Botto. -
L' intruso
«Bella storia, bei personaggi, una scrittura coinvolgente. Da leggere». Massimo Carlotto «Un grandissimo romanzo nero». Maurizio de Giovanni «Ho iniziato a sfogliarlo e non sono riuscito a mollarlo piú» - Carlo Lucarellirnrn I detective Antoinette Conway e Stephen Moran non sono popolari alla Omicidi di Dublino: nessuno perdona a Antoinette di essere una donna e a Stephen di essere suo alleato. È per questo che a loro toccano solo le rogne e la routine di cui nessuno vuole occuparsi, come sembra essere l'assassinio di Aislinn Murray. L'hanno ritrovata in casa, riversa accanto a un tavolo apparecchiato per una cena romantica. All'apparenza, il classico litigio tra innamorati finito in tragedia. Ogni indizio incastra il ragazzo della vittima, ma Conway non è convinta, e resiste alle pressioni di chi vorrebbe chiudere l'incartamento in fretta. Troppe interferenze, troppe ombre nella vicenda. E quando inizia a indagare sul serio, quello che doveva essere un caso scontato prende una piega inattesa. È solo paranoia oppure, sotto la superficie scintillante, l'unità di punta della polizia nasconde qualcosa? Traduzione di Alfredo Colitto. -
Filologia dell'anfibio. Diario militare
Come affrontare quell'esperienza, infima più che infernale, che è stato il C.A.R. (Centro Addestramento Reclute)? Come raccontare il microcosmo dell'esercito, in cui si riproducevano gli stessi difetti, gli stessi vizi della nazione italiana nel suo complesso? Mari lo ha fatto con le armi dello scrittore fantastico che si avvicina a una realtà aliena, e con quelle del filologo, che usa analisi e spirito critico per evidenziare tutte le assurdità di un apparato tanto obsoleto e cristallizzato quanto, proprio per questo, paradossalmente affascinante. E, descrivendo in modo classificatorio e maniacale ogni momento di quei mesi, trasforma la dilapidazione e la noia in spettacolo letterario. Il volume, apparso in prima edizione nel 1995, è corredato dalle illustrazioni dell'autore. -
Il viaggiatore del secolo
Un'immortale storia d'amore sospesa in quello spazio senza tempo che solo la grande letteratura sa creare.Germania, XIX secolo. Nella sperduta cittadina di Wandernburgo approda una notte Hans, giovane traduttore giramondo. Quella che sembra soltanto una tappa nel suo viaggio si trasforma nella piú meravigliosa e seducente delle trappole: l'ingresso in un circolo letterario, l'incontro con un saggio suonatore di organetto, una catena di misteriosi delitti. E soprattutto l'amore irresistibile per Sophie; donna tanto sensuale quanto intelligente. Una passione che farà tremare letti e libri. Tutto lo trattiene in questo luogo bizzarro e senza confini, dove le strade cambiano ogni giorno posizione e da cui nessuno pare essere mai riuscito a ripartire. Guardando a Goethe, Mann, Borges e Calvino, Neuman ha scritto un romanzo ottocentesco con gli occhi di un uomo del ventunesimo secolo. Perché in fondo la storia degli esseri umani è sempre la storia di creature sperdute, straniere a loro stesse, che possono sperare di salvarsi solo se si affidano al cuore degli altri. -
Sotto un cielo cremisi
Hap e Leonard anche quando ci provano davvero a fare i bravi proprio non riescono a stare fuori dai guai. Questa volta si trovano coinvolti, un po' per caso e un po' per sfortuna, in un affare molto piú grande di loro, che li metterà di fronte a una implacabile e seducente killer a pagamento: Vanilla Ride.rnQuando Hap sente suonare il campanello della porta alle undici di sera, mentre è tranquillo e felice a letto con Brett, capisce subito che la sua tranquillità è destinata a non durare a lungo. La nipote di Marvin, un amico sbirro in pensione, è finita in un brutto giro di droga e qualcuno deve andare a recuperarla. Ovviamente quel qualcuno è Hap, perché se c'è di mezzo la lealtà non si tira mai indietro. E ovviamente non potrà non esserci con lui anche Leonard. Peccato però che il giro in cui è finita la ragazzina sia molto piú brutto del previsto. I piccoli spacciatori a cui Hap e Leo danno una lezione infatti sono legati alla Dixie Mafia e di mezzo c'è anche l'Fbi. Alla fine i due involontari detective si ritrovano a lavorare «informalmente» per i federali, accettando un accordo che ha tutta l'aria di essere una trappola... Un'altra avventura di Hap e Leo, tra battute fulminanti, sparatorie furibonde e persino un alligatore gigante. -
Divorare il cielo
Prendersi tutto. Assaltare i sogni. Divorare il cielo. Un romanzo potente e generoso, che restituisce al lettore l'antica meraviglia di una grande storia in cui perdersi. rn«Tre ragazzi di notte in una piscina; lo sguardo di una ragazza che dall'alto li scopre, li studia in silenzio, ne accompagna la fuga. È qui, in questa trasgressione insieme innocua e premonitrice, che inizia l'innamoramento per il romanzo di Paolo Giordano». - Corriere della Serarn«Questo romanzo è un dono del cielo». - SternrnLe estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall'ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi li vede tuffarsi in piscina, nudi, di nascosto, e quei tre ragazzi entrano come un vento nella sua vita. Sono poco piú che bambini, hanno corpi e desideri incontrollati e puri, proprio come lei. I prossimi vent'anni li passeranno insieme nella masseria lí accanto, a seminare, raccogliere, distruggere, alla pazza ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Al centro di tutto c'è sempre Bern, un magnete che attira gli altri e li spinge oltre il limite, con l'intensità di chi possiede solo passioni assolute e un'inquietudine che Teresa non conosce. -
L' ispettore Coliandro: Nikita-Falange armata-Il giorno del lupo
L'impavido Coliandro, sovrintendente della Questura bolognese, poi promosso ispettore, è una delle creazioni più felici di Lucarelli. Questo volume ne raccoglie le storie. ""Nikita"""" racconta l'aspetto noir e metropolitano di Bologna e soprattutto l'incontro di Coliandro con Nikita, una donna bella, giovane, ribelle e punk, più brillante e intelligente di lui. Insieme formano la coppia più strampalata e divertente della letteratura noir italiana: il poliziotto pasticcione, roccioso e impulsivo, e la pallida giovanissima sua protetta, che più di una volta deve proteggere. Con """"Falange armata"""" siamo in una Bologna scossa da fremiti di ogni genere. Coliandro s'imbatte in un molto verosimile complotto eversivo neonazista, al quale, purtroppo, sembra credere solo lui. Lui e Nikita. """"Il giorno del lupo"""", raccontando la storia della nuova mafia, più spietata di un branco di lupi, si rivela non solo precorritore della realtà, ma anche perfetta macchina logica che ne rivela il funzionamento occulto."" -
Almost blue
Un thriller nervoso e impeccabile, una storia d'amore e solitudine, una scrittura che sa dosare tensione emotiva e colpi di scena.rnrnUn ragazzo cieco ascolta la città con lo scanner, unica compagnia Almost Blue suonato da Chet Baker. Un assassino si reincarna nelle sue vittime, mentre nella sua testa vibra il rock piú metallico. Una giovane detective molto determinata scopre di essere donna, e tutta intera, in un universo tutto di uomini.rn rnNessuno vuole ammetterlo, ma a Bologna c'è un assassino seriale: è l'Iguana, che assume di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle «campane dell'inferno» che gli risuonano nelle orecchie. Tocca a Grazia Negro cercare di prenderlo, e piú delle sofisticate tecnologie che usa, le servirà l'intuito e la capacità di ascolto di Simone, cieco dalla nascita. Mentre cacciatore e preda si scambiano continuamente i ruoli, vediamo la scena ora con gli occhi attenti e ansiosi di Grazia, ora con lo sguardo febbricitante e doloroso dell'Iguana, o la percepiamo come un concerto di suoni e di voci, quando la soggettiva è di Simone. E la città che prende forma sotto i nostri occhi è insieme la sorprendente megalopoli italiana che si stende su tutta l'Emilia, e anche il teatro magico dove tutte le storie possono accadere. -
Guernica
Un magnifico romanzo breve, un noir visionario perfettamente ambientato nella Guerra di Spagna, rosso e nero come i sogni peggiori e come il sangue.rnrnChi è il lupo, il diavolo nero che sparge intorno a sé puro terrore? Perché fugge verso Guernica, come risucchiato da una calamita? Chi sono i due che lo cercano? Stanno cercando un morto, o un vivo? Che cosa li attende, a Guernica? La verità, come sempre nei libri di Lucarelli, appartiene al lettore, a libro chiuso. rnSpagna, 1937. In uno scenario di guerra feroce come ogni guerra, vivido e vero come fosse oggi, una strana coppia di italiani di parte franchista – il capitano Degli Innocenti e il suo attendente, l'indimenticabile doppiogiochista Filippo Stella – sprofonda nella ricerca di un cadavere che forse non è un cadavere, visto che taglia teste di uomini vivi. Che cosa troveranno veramente questi due moderni Chisciotte e Sancho, mentre intorno a loro da ogni parte si annuncia l'orrore, non è dato sapere, ma solo intuire. -
Un giorno dopo l'altro
Una poliziotta fragile ma volitiva, un killer capace di descrivere il silenzio e un giovane depresso incrociano le loro esistenze. Nessuno resterà indenne. rnL'ispettore Grazia Negro è alla ricerca di un serial killer che entra ed esce dalle autostrade fingendosi agente di commercio e cambiando di volta in volta identità. Il killer, Vittorio – affascinante, lucido, glaciale, convinto che fermarsi sul bordo della strada sia come essere una nota sbagliata nella musica –, offre i suoi servizi professionali su Internet con il nome di Pit Bull. Alex, cronicamente insonne, un pit bull ce l'ha davvero, e approfitta del suo lavoro presso un internet point di provincia per trovargli un padrone. Purtroppo però risponde all'e-mail sbagliata… Lucarelli accelera e rallenta il ritmo con esemplare abilità, spostando continuamente il punto di vista. Il risultato è un affresco corale di voci, suoni e immagini: un'indimenticabile storia di non-vite che si intersecano lungo le strade reali e virtuali del nostro paese. -
I numeri uno. La vita dei più grandi matematici del mondo
Un racconto avvincente e insieme una limpida spiegazione di teorie complesse e meravigliose.rn«Le opere di Stewart dimostrano che Hawking si sbagliava, e che si può far divulgazione di alto livello pur appagando una fetta consistente e qualificata del pubblico» – Piergiorgio OdifreddirnLa matematica non nasce nel vuoto: è creata dalle persone. Tra loro ce ne sono alcune di un'originalità e una chiarezza sorprendenti, quelle che associamo alle scoperte piú affascinanti: i pionieri, i visionari. Ian Stewart presenta le vite straordinarie ed eccentriche e le stupefacenti scoperte di venticinque tra i piú importanti matematici della storia, da Archimede a William Thurston. Sono scienziati, uomini e donne, vissuti in ogni parte del mondo, che hanno contribuito in modo cruciale allo sviluppo della matematica. Alcuni li conosciamo tutti, altri sono genî la cui fama non è grande quanto meriterebbero: Muhammad al-Khwarizmi (a cui dobbiamo le parole «algoritmo» e «algebra»), Isaac Newton, Carl Friedrich Gauss, Bernhard Riemann (il precursore di Einstein), Ada Lovelace (probabilmente il primo programmatore di computer) e Alan Turing. Le loro avventure umane e scientifiche rivivono in queste pagine, che sono un racconto avvincente e insieme una limpida spiegazione di teorie complesse e meravigliose. Traduzione di Daniele A. Gewurz. -
Una giornata di Ivan Denisovic-La casa di Matrëna-Accadde alla stazione di Kocetovka. Ediz. integrale
Un capolavoro stilistico messo a fuoco da questa traduzione, basata sull'edizione definitiva riveduta e corretta dall'autore. Le precedenti derivavano dalla prima edizione del racconto, frutto di compromessi tra l'autore e gli apparati di censura.rn«Sì, è insolito, anche lo stile, la lingua è insolita, non l'ho capito subito. Comunque mi sembra una cosa forte, molto» - Nikita ChruscevrnPubblicata nel 1962, ""Una giornata di Ivan Denisovic"""" è stata la prima opera a raccontare la vita in un Gulag di un uomo semplice, e a farlo dal punto di vista della grande letteratura russa, nel solco di Tolstoj e Dostoevskij. La stessa classica sobrietà si ritrova nei due racconti successivi. Protagonista di """"La casa di Matrëna"""" è una povera contadina, presso la quale va a vivere un ex deportato, che mitemente subisce ripetute ingiustizie. """"Accadde alla stazione di Kocetovka"""" illustra invece la parabola morale di un «uomo sovietico», nel quale il germe della sospettosità staliniana s'è tanto radicato da portarlo a commettere una mostruosa ingiustizia."" -
Berta Isla
Berta Isla è la storia di un amore imperfetto, come lo sono tutti. Di una relazione che si regge in fragile equilibrio sul segreto, su quanto non si vuole o non si può dire.«Un capolavoro. Marías è un maestro nel raccontare la mescolanza di grigiore e di passione, di mistero e di banalità, di segreto e di non detto» – Claudio MagrisBerta Isla ha sposato Tomás Nevinson nel maggio del 1974, nella chiesa di San Fermín de los Navarros, vicino alla scuola che entrambi hanno frequentato e dove si sono incontrati la prima volta. Lo ha sposato dopo essere stata la sua ragazza per anni senza mai fare l'amore con lui (perché tra buoni borghesi innamorati si usava cosí). Lo ha sposato conoscendolo da sempre, convinta di aver trovato il suo destino, ma senza sapere nulla di lui, nulla che fosse davvero importante. Eppure Tomás qualcosa di davvero importante lo stava nascondendo e non avrebbe mai potuto dirlo, a lei come a nessun altro. Qualcosa che avrebbe condizionato la sua esistenza e quella di sua moglie, per sempre. Berta Isla è la storia di un amore imperfetto, come lo sono tutti. Di una relazione che si regge in fragile equilibrio sul segreto, su quanto non si vuole o non si può dire. Perché nessuno come Marías sa mostrare il lato oscuro e insieme quello luminoso del sentimento, nessuno meglio di lui sa che ogni cuore che batte è un mistero, persino per il cuore che gli sta piú vicino.In appendice Ciò che mai si racconterà e due racconti di ritorno e speranza di Javier Marías.COME COMINCIAPer molto tempo non avrebbe saputo dire se suo marito era suo marito, in modo simile a come non saprebbe dire, nel dormiveglia, se sta pensando o sognando, se ha ancora il controllo della propria mente o se lo ha già perduto per lo sfinimento. A volte pensava di sì, altre volte di no, e a volte decideva di non pensare e di continuare a vivere la sua vita con lui, o con quell'uomo che assomigliava a lui, piú vecchio di lui. Anche lei del resto era invecchiata, per conto suo, in sua assenza, era molto giovane quando lo aveva sposato. -
Senti la sua paura
Con il tocco dei maestri dei noir, Swanson firma una storia capace di indagare le ossessioni del nostro presente, esplorando la natura della ferocia nelle sue incarnazioni più subdole.rn«Swanson è il nuovo maestro della crime story politicamente scorretta. Il vero erede di Patricia Highsmith. Come lei, svela il volto ordinario del terrore» - la RepubblicarnKate ha solo venticinque anni, ma da quando è rimasta vittima della follia di un ex fidanzato la sua vita si è congelata. Ha mollato l'università, si è barricata in casa per sfuggire alle crisi di panico. Per questo accoglie la proposta di un cugino che non ha mai incontrato come l'occasione per ricominciare. Corbin vive a Boston ma deve trasferirsi a Londra e le chiede di scambiare gli appartamenti. A destinazione, Kate trova una tremenda sorpresa: la sua vicina di pianerottolo è stata barbaramente uccisa. E suo cugino Corbin intratteneva con lei un rapporto complesso. Giorno dopo giorno, chiusa in una sontuosa scatola piena di porte e finestre, Kate deve affrontare una paura ancora più devastante degli spettri che popolano la sua testa. Questa volta potrebbe non uscirne viva. -
La vita fino a te
Un libro sull'amore di coppia. Vissuto, immaginato, sperato, fallito. L'amore che «non ti completa, ma ti comincia».rn«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che raccontano». - Michele Serra rn Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l'istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi. -
Belluno. Andantino e grande fuga
Vincitore Premio Dessì 2019 – sezione poesia.rnFinalista Premio Viareggio-Rèpaci 2019 per la poesia.rnDopo sette anni di silenzio, Patrizia Valduga pubblica un nuovo libro di versi: è un poemetto intitolato alla città dove passa le sue vacanze e dove la scorsa estate è scaturito da un improvviso Galgenhumor (l'umorismo di chi sta per essere impiccato, l'allegria dei disperati), consuntivo dei quindici lunghi anni vissuti senza Raboni.rn«Il libro più atipico di una delle voci più importanti e incisive della letteratura italiana contemporanea» – Giuria del Premio Giuseppe DessìrnNel fluire delle quartine di settenari e di endecasillabi ecco dunque Belluno, la piazza e le montagne che vede dalla finestra, e i nomi dialettali delle montagne formano un primo catalogo, un'orgia fonetica (si percepisce qui l'importanza che ha avuto per la poetessa aver tradotto Carlo Porta) che si fa subito filastrocca o litania; ecco il catalogo impietoso dei suoi fidanzati, che prendono la parola per accusare o per difendersi: «E non parlate tutti quanti insieme. Mi rompete la metrica, imbecilli. Ho nella testa qualcosa che mi preme… e non trovo nessuna rima in illi». Ma «come una voce dentro la sua voce», nella sua assenza Raboni è presente piú che mai, e si sdoppia in Johannes di Dreyer e si risdoppia in Don Giovanni di Da Ponte… Una Valduga cosí in presa diretta non si era mai vista: questi versi dell'umorismo e dello strazio si vanno facendo sotto i nostri occhi, mettono in versi il loro farsi versi, continuano a farsi il verso, si travestono da altri versi, per arrivare con la più grande semplicità e naturalezza a fare un appello per il grande poeta scomparso e a dare l'ultima parola a un saggio su di lui, sigillo di un sodalizio di vita e di poesia che non può non continuare nel tempo. -
Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo
Cinque storie di musica e malintesi, di abbandoni e incontri, di amori disincantati, cinque «pezzi» intrisi di una comicità stralunata che quasi impercettibilmente cede il passo a note malinconiche e crepuscolari.Il «notturno» in musica è una composizione di carattere lirico e melodico, veicolo di atmosfere sognanti e sentimenti ambivalenti, e in senso ampio ispirata alla notte. Nei cinque racconti di questa raccolta prevale l'ambientazione notturna delle scene cardine, la qualità onirica e comunque surreale delle vicende e soprattutto quell'alternanza di toni lievi e toni gravi che contraddistingue anche il genere musicale. Una sinestesia quasi perfetta, dunque. Ma con un'importante eccezione: se il rigore della costruzione di Ishiguro assorbe e maschera pressoché del tutto le tempeste della vita, è nel rapporto dei protagonisti di Notturni con la musica che il disagio si rivela. Cinque storie e un unico tema, quello che Ishiguro sa raccontare come nessun altro: il buffo spaesamento del vivere. -
Cose più grandi di noi
Questo libro è rivolto a chi, come Marghe, si avventura nell'impresa terribile e bellissima di trovare il proprio posto nel mondo. O a chi pensa di averlo già trovato. Dopo il successo di La regola dei pesci , Giorgio Scianna ha trovato una chiave intima e profonda per raccontare il terrorismo ai lettori di oggi. rnrn«Dopo poche pagine ero catturato da personaggi e trama, e sapevo di essere nelle mani di un maestro nel raccontare storie». - Joe R. Lansdalern«Sono proprio i ritratti psicologici dei protagonisti a dare pienezza a questi confronti incrociati madre-figlia, madre-padre, figlia-padre. Confronti sostenuti da padronanza dialogica e da una scrittura insieme ferma e delicata. Di grande equilibrio e senza cedimenti sentimentali, soprattutto in certi dialoghi ultimativi.» - Ermanno Paccagnini, La LetturarnrnrnrnrnA Milano si respira un'aria feroce. Le Brigate Rosse stanno perdendo la loro battaglia contro lo Stato, e proprio per questo il cono d'ombra della violenza può raggiungere chiunque. Lo sa bene Marghe, che a diciotto anni esce dal carcere e trova suo padre ad aspettarla. Ha dovuto parlare, raccontare ai giudici quel poco che sapeva per ottenere gli arresti domiciliari che sconterà in un trilocale proprio davanti a casa. Affacciandosi alla finestra, Marghe intravede la tavola apparecchiata, la madre e la sorella che abitano la vita di tutti i giorni, e soprattutto Martino – lo stralunato fratello di quattordici anni – che, in un modo inaspettato e pericoloso, la tiene in contatto con il mondo esterno. Perché da sola con il padre nel nuovo appartamento, Marghe scopre di essere ancora prigioniera. Delle tre stanze che segnano il suo perimetro di libertà, di un conflitto con la madre che gli altri non capiscono, ma soprattutto di se stessa. Perché Marghe, travolta da cose piú grandi di lei, ora ha addosso il marchio della traditrice. Giorgio Scianna torna a raccontare l'adolescenza come l'età piú rivoluzionaria della vita. Questa volta il suo sguardo si concentra sul momento cruciale degli anni di piombo e sulla storia di una famiglia messa di fronte alla prova piú dura. Iniziano gli anni Ottanta, l'aria sta cambiando: Milano lo sa, e lo sa bene anche Marghe, che quando esce dal carcere trova suo padre ad aspettarla. Come una bambina ubbidiente ha seguito il consiglio dell'avvocato, dissociandosi dal gruppo armato in cui si è trovata coinvolta quasi per caso. Ma la scarcerazione non è una liberazione: pur di uscire ha tradito tutti – compreso il suo Pietro, di cui ha perso le tracce – e ora non sa piú chi è. E cosí, agli arresti domiciliari, scruta la casa di fronte, dove l'altra metà della sua famiglia continua a vivere. rnrn -
Frattura
Yoshie Watanabe è vivo. È merito del caso, che da bambino lo ha fatto sopravvivere all'esplosione di Hiroshima; o della sua tenacia, che gli ha permesso di restare in piedi per decenni, nonostante le cicatrici. E per fuggire da quelle piú dolorose, quelle che non si vedono, Yoshie lascia il Giappone quando è ancora un ragazzo. Nessuna città e nessun amore, però, possono guarire le fratture dell'anima.rnrnrn «Neuman ci ricorda che la vita è un copione incompleto in cui i personaggi possono appena intuire la trama dalle battute che recitano» - El Paísrn«È agli scrittori come Neuman che apparterrà la letteratura del ventunesimo secolo» - Roberto Bolañorn Frattura è la storia di Yoshie, delle donne che lo hanno amato, di un secolo ferito, di un mondo lacerato; ma è anche e soprattutto un canto di resilienza in grado di illuminare la bellezza trascurata delle cose rotte. rn Il kintsugi è un'antica pratica giapponese che prevede l'utilizzo dell'oro – o di un altro metallo prezioso – per saldare i frammenti di un oggetto rotto. Grazie a queste pregiate riparazioni, l'oggetto rovinato diventa un'opera d'arte. Il kintsugi è la celebrazione delle cicatrici, l'elogio delle linee di frattura. Il signor Yoshie Watanabe è un uomo anziano, silenzioso, solitario. Anche lui, come un vaso rotto, porta i segni dei soprusi del tempo e della brutalità degli eventi. La sua vita prende una piega drammatica quando è solo un bambino. Sopravvissuto per una concatenazione di banali casualità all'esplosione della bomba atomica di Hiroshima prima, e scampato a quella di Nagasaki poi, Yoshie non ha piú nessuno. Dei genitori, delle sorelle, del Giappone in cui ha vissuto fino a quel momento, non rimane altro che un cumulo di ricordi e macerie. Yoshie cresce a Tokyo con una coppia di zii, ma appena può lascia il paese e si trasferisce prima a Parigi, poi a New York, a Buenos Aires, a Madrid, complice l'assoluta dedizione a un lavoro che gli permette di viaggiare. A scortarlo in quel vagabondare irrequieto non c'è solo la trama di bruciature che gli percorrono la schiena e le braccia: tracce invisibili, ricordi in dissolvenza, una sofferenza senza nome sono il bagaglio piú ingombrante di cui non può disfarsi. E cosí, dopo decenni passati a saldare e spezzare legami tanto intensi quanto effimeri, raggiunta la pensione, Yoshie torna a vivere a Tokyo, forse nella speranza di riconciliarsi con la sua identità. Ma nel 2011 il terremoto che precede l'esplosione di Fukushima lo costringerà a confrontarsi con i fantasmi del passato. A raccontare di Yoshie sono Violet, Lorrie, Mariela, Carmen, le donne che lo hanno amato, una per ogni città. Le loro versioni si somigliano appena, ma rivelano un'unica storia: quella di un uomo ferito, alla ricerca instancabile dell'oro che possa risanare tutte le fratture di una vita.