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Bacio feroce
Sigillano silenzi, sanciscono alleanze, impartisconornassoluzioni e infliggono condanne, i baci feroci.rnBaci impressi a stampo sulle labbra per legare animarncon anima, il destino tuo è il mio, e per tutti il destinornè la legge del mare, dove cacciare è soltanto ilrnmomento che precede l’essere preda.rnrnLa paranza dei bambini ha conquistato il potere,rncontrolla le piazze di spaccio a Forcella, ma da solarnnon può comandare. Per scalzare le vecchie famiglierndi Camorra e tenersi il centro storico, Nicolas ’ornMaraja deve creare una confederazione con ’o Whiterne la paranza dei Capelloni. Per non trasformarsi darnpredatori in prede, i bambini devono restare uniti. Edrnè tutt’altro che facile. Ogni paranzino, infatti, inseguernla sua missione: Nicolas vuole diventare il re dellarncittà, ma ha anche un fratello da vendicare; Drago’rnporta un cognome potente da onorare; Dentino, pazzorndi dolore, è uscito dal gruppo di fuoco e ora vuolerneliminare ’o Maraja; Biscottino ha un segreto darncustodire per salvarsi la vita; Stavodicendo non èrnscappato abbastanza lontano; Drone, Pesce Moscio,rnTucano, Briato’ e Lollipop sono fedeli a Nicolas,rnperò sognano una paranza tutta loro...rnFra contrattazioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, lernvecchie famiglie li appoggiano per sopravvivere orntentano di ostacolarli – come il Micione che prova arnriprendersi le piazze seminando discordia direttamenternin seno alle paranze. Una nuova guerra sta perrnscoppiare?rnProsegue il ciclo della Paranza dei bambini ernRoberto Saviano torna a raccontare i ragazzi deirnnostri giorni feroci, nati in una terra di assassini ernassassinati, disillusi dalle promesse di un mondo chernnon concede niente, tantomeno a loro. Forti di fame.rnForti di rabbia. Pronti a dare e ricevere baci chernlasciano un sapore di sangue. -
La zona cieca
Dopo quasi dieci anni, torna in edizione maggiore il romanzo vincitore del Premio Campiello 2008, che ha visto il debutto di Lidia e Lorenzo: personaggi amatissimi dai lettori, che tornano più volte nell'opera di Chiara Gamberale.rnrnNel pomeriggio di un 29 febbraio, in uno scalcinato luna park, Lidia e Lorenzo si incontrano. Raro come il giorno che li ha fatti conoscere e fuori dal tempo come quel luna park, un sentimento li lega fin da subito, anche se all'apparenza non potrebbero essere più diversi da come sono: Lidia, conduttrice radiofonica di «Sentimentalisti Anonimi», è fin troppo abituata a guardare in faccia il suo dolore, Lorenzo, scrittore narcisista e inafferrabile, riesce a sopportare la vita solo ingannando se stesso e gli altri. Eppure il bisogno di essere amata di lei permette a Lorenzo di entrare in contatto con la sua zona cieca, cioè quella parte di noi dove ognuno è sconosciuto a se stesso. E la paura di amare di Lorenzo permette a Lidia di fare altrettanto. Proprio per questo, se cercarsi è per tutti e due naturale e necessario, stare insieme sembra impossibile e più Lorenzo mente, più Lidia si fa ossessiva, più Lidia chiede, più Lorenzo elude, illude e tradisce. Fino a che arrivano le lettere di Brian, un improbabile ex musicista che, per la prima volta, regala a Lorenzo la sensazione di potere ascoltare e a Lidia quella di venire ascoltata... -
Babylon-Berlin
La prima delle inchieste dell'ispettore Gereon Rath, nella Berlino dei ruggenti anni Ventirnrn«Il tramonto della Germania di Weimer in un grande romanzo criminale» – Frankfurter Allgemeine ZeitungrnrnBerlino, 1929. La capitale tedesca è una città sull'orlo dell'abisso, dove covano tutte le tensioni, tutte le angosce e tutte le deliranti ambizioni di un paese uscito a pezzi dalla guerra. Rivendicazioni operaie, complotti ultrareazionari, lotte politiche creano un cocktail micidiale in quella che è la più americana delle metropoli europee. Il giovane commissario Gereon Rath, appena arrivato da Colonia, oltre che con la frenesia della città deve vedersela con la propria insofferenza per essere stato confinato alla Buoncostume. Mettere in gabbia prostitute che sui set pornografici si accoppiano con i sosia della defunta grandezza prussiana - dall'ex imperato-re Guglielmo II a Federico il Grande al generale Hindenburg - non è esattamente la sua aspirazione. Mentre Gereon e la sua squadra si immergono nella vita notturna popolata di night clandestini per ogni gusto, di coca e traffici illeciti, scoppia qualcosa di simile a una guerra civile. Il primo maggio i comunisti infrangono il divieto di manifestare e su interi quartieri popolari cala uno stato d'assedio, alla fine del quale i morti si contano a decine, quasi tutti vittime di pallottole partite da armi della polizia. I giornali parlano con sdegno di ""Maggio di sangue"""". Il prefetto cerca di sviare l'attenzione sul caso di un misterioso omicidio: da un canale è stata ripescata un'auto di lusso con al volante un uomo in abiti elegantissimi, le mani maciullate in seguito a torture. Segni d'identità: nessuno. Testimoni: zero."" -
Gatti molto speciali
Un libro prezioso e magico. Il regalo perfetto per i lettori di Doris Lessing, per gli amanti dei gatti e per gli appassionati di libri in generale.rnrn""Che può esservi mai di altrettanto grazioso, di altrettanto delicato di un gatto? Che cosa, se non una creatura dell'aria?""""rnrnL'amore di Doris Lessing per i gatti viene da lontano. Ha sempre convissuto con loro, fin dal primo gatto in Persia, quando aveva tre anni. Poi da bambina, in Sudafrica, e a Londra, da adulta, in un viaggio attraverso gli anni e i continenti che ha come filo conduttore i molti gatti che hanno fatto parte della sua vita. Alcuni aggressivi, altri più sornioni, tutti in cerca di attenzione, questi animali eleganti e misteriosi si trasformano in creature straordinarie sotto lo sguardo attento del premio Nobel per la letteratura Doris Lessing."" -
La Splendente
Finalista al Premio Fondazione Megamark 2018rnUna narrazione modernissima che parla il linguaggio del mito. L'incredibile opera prima di un autore giovanissimo che riscrive la guerra di Troia raccontando la storia, piena di umanità, di altri ragazzi. Antichi eroi.rnrnLa Splendente ha vinto il premio Calvino, il riconoscimento italiano più prestigioso per le opere prime.rn«Le mani perverse di un artigiano immane si erano divertite a costruire Troia. Le mura si stendevano su tutto l’orizzonte visibile, come se tracciassero il confine stesso della terra. E loro non erano che uomini, gli ultimi figli degli dei, rossi di sangue come neonati, bianchi nella luce delle stelle e nel pallore dell’angoscia per ciò che li attendeva.»rnrn«Non nascerà mortale più bello di lei», così profetizza Zeus, nei panni del cigno che feconda Leda; e così, con la nascita di Elena la Splendente, inizia questo romanzo che racchiude in sé tutto il cosiddetto «Ciclo troiano». Storie che arrivano da lontano, da teogonie e miti antichissimi che cantano il destino comune di dèi e uomini, per narrare una parabola funesta e accecante: il passaggio dall'età dell'oro a quella del ferro, la fine del tempo degli eroi. Storie che si intrecciano proprio in virtù della bellezza di Elena, la più desiderata, la più contesa e imprendibile. Ma Cesare Sinatti non si limita a riattualizzare i miti, allontana gli dèi e attenua il loro controllo sui destini individuali, intrecciando i modi dell'epica a quelli della tragedia (quella antica e quella moderna, da Euripide a Shakespeare), portando prepotentemente in scena l'umanità dei sentimenti e delle passioni dei protagonisti. Tolti alla fissità del mito, Odisseo, Agamennone, Menelao, Achille e Patroclo, ma anche Epipola, Clitemnestra, Penelope e molti altri ancora, emergono da queste pagine con estremo nitore...rnPeriodo/Luogo/Soggetto: VIII a.C., Grecia antica -
Non è mezzanotte chi vuole
Una donna torna nella casa dell'infanzia per guardare se stessa e ascoltare le voci dei suoi genitori. Ne nasce un romanzo ad altissima intensità emotiva, che l'autore considera tra i suoi più riusciti.rnrn«Dopo cena scendevo sulla banchina per ascoltare le onde nel buio, pensavo indicandone unarn– Quella è la mia vita.rnE subito dopo un’altra vita, e un’altra, e un’altra, fra non molto nessuno si ricorderà di me, la certezza di venire dimenticata mi spaventava perché, non essendo, non ero mai stata e, se non ero mai stata, chi è esistito al mio posto, chi esiste fino a oggi al mio posto, consuma il mio pasto, dorme nel mio letto, usa il mio nome e scomparirà contemporaneamente a me...»rnrnLa storia si sviluppa nel breve lasso di tempo di un weekend, che la protagonista e principale voce narrante trascorre nella casa delle vacanze della sua infanzia in procinto di essere ceduta ai nuovi proprietari. L'addio alla casa si dilata in una sequenza caotica di aneddoti e di ricordi relativi al passato drammatico della sua famiglia: c'è il fratello sordomuto nato da una relazione extraconiugale della madre che il padre ha accettato annegando la delusione nell'alcolismo, un altro fratello che si suicida traumatizzato al ritorno dall'Angola. E ci sono le vicende passate e presenti della protagonista: l'adorata amica d'infanzia che ritrova nella veste di una scostante dottoressa quando viene operata di un tumore al seno, il matrimonio infelice con un uomo mediocre, l'insoddisfacente relazione lesbica con una collega e il desiderio di farla finita come il fratello, gettandosi dalla scogliera. Intorno, tutta una galleria umanissima di personaggi secondari e, come sempre nei romanzi di Lobo Antunes, oggetti e animali che assumono temporanee valenze antropomorfe per farsi a loro volta partecipi delle vicende umane. -
La posta del cuore della señorita Leo
Un'appassionante storia d'amore, coraggio e solidarietà. Un inno all'importanza dei sentimenti e della comunicazione, e alla forza della parola scritta e orale.rnrn«Tre, due, uno... In onda! Una timida presentatrice radiofonica. Tante lettere in cui gli ascoltatori le confidano i loro sogni e problemi. Una catena di eventi che la porterà a dare voce alla gente comune.»rnrnOgni sera, alla stessa ora, l'intero paese si ferma in ascolto davanti alla radio. Mentre nelle case si diffondono le prime note della sigla musicale, nel piccolo studio di calle Caspe, a Barcellona, cala il silenzio, una luce inizia a lampeggiare e due labbra dipinte di rosso si avvicinano al microfono per augurare la buona notte agli ascoltatori. Sono le labbra di Aurora, la presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna postfranchista degli anni settanta: «La posta del cuore della señorita Leo». Quando Aurora viene scelta come voce del programma, di certo non immagina quanto quel lavoro le cambierà la vita. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un'amica via etere. Persone come Germán, un rappresentante di biancheria intima che ogni sera ascolta quella voce calda e rassicurante e sogna di trovare l'amore; Sole, che non ha il coraggio di affrontare il marito violento; ed Elisa, un'adolescente che soffre per la scarsa attenzione dei genitori. Nelle lettere che le mandano queste persone, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l'emittente censura la maggior parte delle missive perché per politica il programma deve mantenere un tono più frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria. Dopo anni di remissiva ubbidienza e anonimato, avrà una missione nella vita: salvare le lettere della gente comune e dare voce alle storie del cuore, che meritano tutte di essere ascoltate. -
La maligredi
C'è stato un Sessantotto aspromontano, in pochi lo conoscono: Criaco ce lo racconta nel romanzo avventuroso di un ragazzo che sogna di cambiare il Sud.rnrnEsiste una generazione di calabresi cresciuta fra cunti, miracoli di santi e dèi. A quei tempi il furto era vergogna, il sopruso arroganza e nelle rughe di Africo insegnavano a non frequentare i peggiori. E la mafia, che c'era stata, che c'era, vedeva restringersi rancorosa il proprio spazio. A quei tempi cresce Nicola, e con lui gli amici Filippo e Antonio, compagni di avventure. Ragazzini che vanno a scuola, o, meglio, che marinandola si avvicinano alla piccola criminalità. Ma l'arrivo improvviso di Papula, un ragazzo più grande, che lavora in Germania e torna in paese parlando di rivoluzione, solleva un vento nuovo per tutto l'Aspromonte e fa sognare gli uomini, le donne e i ragazzini. E allora a San Luca prende a pulsare la protesta operaia e Platì diviene la patria del cooperativismo contadino. È il Sessantotto aspromontano - in pochi lo conoscono, ma c'è stato. Fa nascere la speranza di fondare un mondo nuovo, di ottenere diritti: i poveri scoprono di aver bocca e idee; le donne trovano il coraggio di scioperare contro gli gnuri; i figli si rivoltano contro i padri, i fratelli contro i fratelli. E poi tutti, insieme, contro i compari. Lo Stato, invece, si mette dalla parte del potere locale, dei malandrini, di coloro che, per mantenere i propri privilegi, sono pronti ad azzannare al collo i migliori. È così che nell'Aspromonte arriva la maligredi, ossia la brama del lupo quando entra in un recinto e, invece di mangiarsi la pecora che gli serve per sfamarsi, le scanna tutte. E, quando arriva, racconta Criaco, «la maligredi spacca i paesi, le famiglie, fa dei fratelli tanti Caini, è peggio del terremoto e le case che atterra non c'è mastro buono che sa ricostruirle». -
Tempi d'oro per i morti
Se in Miami Blues il detective della Squadro Omicidi Hoke Moseley è quasi una figura secondaria della storia, con Tempi d'oro per i morti Willeford approfondisce il personaggio fino a farne l'investigatore meno eroico e più divertente di tutto il genere noir.rnrn«Un purosangue.» - Antonio D’Orrico, Sette del Corriere della SerarnrnReduce da un divorzio, senza una lira, vicino alla pensione, trasandato e sovrappeso, anche se tenta di mettersi a dieta, il detective della Squadra Omicidi di Miami Hoke Moseley è pieno di casini. Il capo gli ha sbolognato una valanga di casi irrisolti sulla scrivania. Dovrebbe istruire la sua nuova giovane e voluttuosa collega di origine cubana Ellita Sanchez che però attraversa un momento esistenziale ancora più complicato del suo. L'ex moglie gli rispedisce le due figlie con una lettera accompagnatoria e senza diritto di replica. E, problema per niente irrilevante a Miami, deve trovare casa. Ma chiamato a indagare sul caso di un giovane morto di overdose in un quartiere danaroso della città, quella che sembra una semplice uscita di routine diventa qualcosa di diverso quando incontra l'attraente matrigna del ragazzo. Forse questa bella donna che vuole portarselo a letto potrebbe essere la soluzione a tutti i suoi problemi? O forse è solo l'inizio di una catena di eventi ancora più imprevedibili e sfortunati? -
Il dottor Zivago
Boris Pasternak nacque nel 1890 a Mosca. Il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le più accese esperienze di rinnovamento letterario. Ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimenticò mai la più genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l'opera poetica e, ancor meglio e di più, il romanzo. La sua poesia, così improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorità; egli stesso - non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la libertà dell'arte e del pensiero - sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di Peredelkino presso Mosca, dove morì nel 1960. Fu in questa volontaria solitudine che maturò e fu scritto II dottor Zivago. Il premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l'eco enorme e l'impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall'isolamento né ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. Unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che II dottor Zivago si inserisce - per dirla con le parole di Eugenio Montale -""per l'ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana""""; e tuttavia, come scrisse Edmund Wilson, esso """"non è affatto un romanzo d'antico stampo ... è un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto Joyce, Proust, e Kafka e ... s'è allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio ... l'intero libro è una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell'autore""""."" -
Giaguari invisibili
Finalista al POP, Premio Opera Prima 2018.rnTre ragazzi e tre ragazze nell'età inquieta e meravigliosa in cui tutto sembra insieme offrirsi docilmente e sfuggire crudelmente. Il diciottenne Rocco Civitarese ci porta nel tempo irripetibile dell'ultimo anno di scuola.rnrn""A studiare le femmine (Freud!) aveva speso quattro anni di liceo. Sbarcavano dalle medie senza fianchi, trucchi o armi di seduzione. Gnucche. Dopo un anno, metamorfosi al quaranta percento, erano irriconoscibili. L'adolescenza aveva rimpolpato cosce, tette, affilato i visi e delineato il carattere. A diciotto anni... Anna a diciotto anni? Tre giorni, settantadue ore di fila insieme? I neuroni di Pietro si erano ammutinati""""rn rnPavia. Pietro, Giustino e Davide sono iscritti all'ultimo anno di liceo. Un'età senza compromessi, in cui tutto pare a portata di mano, ma anche pronto a sfuggire per sempre. Giustino, che da anni sta insieme a Laura, sogna di fare il fumettista, ma si sente già fuori tempo massimo; Davide, detto Golia, è un buon giocatore di basket, ma sulla sua strada incrocia la disinibita Lucilla e il sesso diventa una distrazione irresistibile. E Pietro teme di fallire il test di Medicina, dovrebbe studiare intensamente, però è preso con tutto se stesso da Anna - Anna Pettirosso. Conquistarla non è affatto semplice: in parte perché davanti a lei Pietro perde ogni audacia, in parte perché è stato qualche tempo prima con la sorellina di Anna, che ha lasciato malamente e che è ancora innamorata di lui. I tre amici, infatti, sono spavaldi e cinici quando si tratta di rapporti con le ragazze, fragili e spaventati quando entrano in gioco sogni e speranze. Anna, Laura e Lucilla sono il loro controcanto femminile, in una generazione che ha insieme il bisogno di sognare e quello di trovarsi un futuro con i piedi per terra. Una generazione che ha scoperto presto il sesso, capace sì di confondere ed emozionare, ma anche di ingabbiare maschi e femmine dentro i cliché crudi e semplificati di predatori e prede. E mentre Pietro sprofonda nel desiderio di Anna, non viene mai meno il senso della sfida per un domani con lo sguardo puntato sulla propria felicità."" -
Alba
Dodici racconti, alcuni dei quali autobiografici, in cui le figure femminili sono protagoniste. Una raccolta scritta durante la prigionia dal deputato curdo prigioniero in Turchia.rnrnLe storie di Selahattin Demirtas sono dedicate a tutte le donne del mondo che sono state uccise o sono rimaste vittime di violenze. Le figure femminili sono protagoniste dei dodici racconti, alcuni dei quali autobiografici, che compongono questa raccolta: Madri, giovani, bambine, donne in carriera, di estrazioni diverse ma tutte accomunate dal ritrovarsi a combattere per affermare la propria libertà, l’indipendenza dalle convenzioni, il diritto di amare. Spaziando dalla storia di una coppia di rondini, che diventa metafora della violenza di genere e di stato, a quella di Seher, che insieme all’amore trova la morte, passando per la vicenda kafkiana di Nazan e quella struggente di mastro Hamdullah e della bella Rukiye, Selahattin Demirta si rivela un talento narrativo capace di coniugare ironia, critica sociale e scavo psicologico con una scrittura avvincente e piena di ritmo. Una bambina di cinque anni, un ricordo d’infanzia, una lettera al censore della corrispondenza della prigione in cui è detenuto diventano per lui il prisma attraverso cui scomporre la luce di un’umanità ricca di sentimenti ed emozioni. Toccanti, divertenti, poetici, questi racconti offrono uno spaccato della vita in Turchia in un momento storico delicatissimo. Non si sa perché il loro autore sia in prigione. Forse perché è troppo sensibile? O perché gli sta a cuore l’umanità? Alba è un libro importante. -
Vittoria
Vittoria è senza lavoro, senza un compagno e riesce a stare in casa senza precipitare nell'angoscia solo il tempo di dare da mangiare al gatto. La sua rete di salvataggio saranno gli amici e un'inattesa svolta professionale: la fotomanzia.rn""Mi piacerebbe trovare davvero la magia.rnNon quella dei tarocchi o delle manciate di sale grosso, ma quella in cui mi rifugiavo da piccola, dove tutto era possibile e fantastico. Negli anni ho scordato una delle magie più potenti: la leggerezza. Perché si può esorcizzare il dolore con la capacità di ridere. E si può essere straordinari senza prendersi terribilmente sul serio.” rnVittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e di certo non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un'amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese di quarantasei anni con alle spalle alcune pubblicità di successo, Vittoria è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita, sostenuta da un valido bagaglio di buon senso, dall'ironia e dal suo grande amore: Federico. Quando però lui se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in piena crisi creativa, Vittoria si ritrova al contempo senza compagno, senza lavoro e con l'angoscia di non sapere più cosa le riserva il futuro. A corto di opzioni e di soldi per pagare le crocchette a Sugo, il suo fidato gatto, finirà per fare quello che ha sempre disdegnato e che, suo malgrado, le riesce benissimo: leggere i tarocchi a una pletora di anime gentili che, come lei, hanno il cuore spezzato. Tra la carta dell'Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party lisergico, ritroverà anche la creatività, scattando fotografie ai suoi clienti e arrivando a inventarsi una nuova professione: la fotomanzia. Così, senza rendersene conto, tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda, trovando la forza di rialzarsi, di dare agli altri e di credere in se stessa."" -
Giochi cattivi
Finalista al Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi 2019Un'amicizia tra due ragazzini, un incidente che li dividerà per sempre, un segreto che ne dasconde un altro: Donati ci porta in montagna, raccontandone il lato oscuro, tenebroso, inquieto.rnrn""Donati è uno scrittore con un talento naturale, e Giochi cattivi è un romanzo letterario che tiene il lettore agganciato alla pagina e intanto lo spinge a esplorare le domande più profonde su infanzia, famiglia, vergogna e potere"""" - Michael Heyward, Text PublishingrnrnrnrnRoberto e Mario sono in quell'età in cui non si è più bambini ma non si è ancora ragazzi. È l'estate del 1981 e loro giocano a diventare grandi, a Madonna della Neve, piccola frazione di Avio, in provincia di Rovereto. Dividono il mondo in bambini-bambini, i più disprezzabili, come Paolino, il fratello di Mario, e bambini-adulti, come loro; saggiano la reciproca resistenza al dolore colpendosi con bastoncini di legno; stanano le bambine che frequentano una colonia dando fuoco a qualche albero intorno alla struttura; scavano una buca per saggiare le proprie paure. La prova più grande? Tentare l'ascesa fino alle Colme, una passeggiata impegnativa e pericolosa anche per gli escursionisti più esperti. Nella vacanza Roberto è accompagnato dalla nonna, i genitori sono rimasti in città perché la madre è malata, gravemente - nessuno ancora lo ha detto a Roberto, che però intuisce. Il peggioramento della salute di lei impone un rientro anticipato in città, tuttavia prima di concludere la loro estate insieme i due amici decidono di disubbidire e affrontare da soli il sentiero per le Colme, rischiando tutto, anche l'innocenza. Trent'anni dopo, la morte del padre costringe Roberto a tornare nella villa di famiglia, scivolando in un crescendo di rivelazioni e svelamenti verso il passato che aveva rimosso, verso quell'ultima estate in montagna."" -
La felicità del cactus
Uno degli esordi più attesi dell'anno.rnA Susan Green non piacciono le sorprese. Né le emozioni. Né le persone. Quello che piace a Susan Green è avere tutto sotto controllo e occuparsi della sua collezione di cactus, che stanno zitti e hanno poche pretese. Ma anche il cactus più spinoso fiorisce.rnrn«Una protagonista originale, coinvolgente e totalmente credibile.» - Graeme Simsionrn«Un romanzo brillante e spassoso su una donna che impara a lasciarsi andare.» - Daily MailrnSusan Green adora l'efficienza e la pianificazione. Con buona pace di famiglia e colleghi, che la trovano fredda e difficile da avvicinare. Ma la vita di Susan ha perfettamente senso... per Susan. Ha un appartamento a Londra tagliato su misura sulle sue esigenze, un lavoro che soddisfa la sua passione per la logica e un accordo del tutto civile e congeniale che le garantisce adeguati stimoli culturali, e non solo, senza ricorrere a inutili sdolcinatezze. Guai perciò a tentare di abbozzare un qualsiasi coinvolgimento emotivo e accorciare le distanze: Susan punge, come i cactus che colleziona. Eppure, si sa, la vita sfugge a ogni controllo. Perciò quando Susan si trova a dover fronteggiare i due eventi più imprevedibili di tutti - un lutto e una gravidanza - il suo aplomb inizia a vacillare. Tutto il mondo sembra impazzito, sia dentro che fuori di lei. Mentre, suo malgrado, si scopre a sorridere come una sciocca svenevole davanti a un banale referto medico, suo fratello Edward, che non ha mai combinato niente nella vita, finisce per ereditare quasi tutti i beni di famiglia. Ma proprio quando Susan inizierà a capire di non poter fare tutto da sola, riceverà aiuto dalle persone più insperate. E l'inflessibile femminista di ferro, la donna combattiva e spinosa come i suoi cactus, si troverà a fiorire. -
Le sorelle Donguri
Un romanzo che insegna a mettersi in gioco, a lasciarsi andare al caso, spesso foriero di sorprese inaspettate.rnrnGuriko, rimasta orfana da ragazzina, nella solitudine della sua stanza gestisce, insieme alla sorella Donko, un sito di posta per persone in difficoltà che si chiama «Donguri shimai» (Le sorelle Donguri). Donko è tanto energica e indipendente quanto la sorella è solitaria e taciturna. Questo fino a quando il messaggio di una donna che lamenta la perdita del marito induce Guriko a ripensare a Mugi, il suo primo amore, incontrato ai tempi della scuola e poi sparito nel nulla. Segretamente cova da sempre il desiderio e la speranza di ritrovarlo, decide allora di interrompere la propria clausura e di andare a cercarlo. Banana Yoshimoto, attraverso la delicata voce narrante di Guriko, ci parla di temi quali la morte, il superamento del dolore, il potere salvifico della condivisione della sofferenza e del motivo del sogno che scioglie tensioni e problemi. -
Due sirene in un bicchiere
Un piccolo b&b su un'isola del Mediterraneo. Cinque ospiti in cerca di una tregua dalla frenesia delle loro vite. Un inno all'amicizia, ai rapporti veri, al bisogno di rallentare e di rimettere a fuoco chi siamo.rn«Federica Brunini mantiene un passo leggero su un tessuto narrativo avvincente e imprevedibile, ricco di simbologie.» - PanoramarnAl b&b delle Sirene Stanche - quattro stanze su un'isola del Mediterraneo nascoste dietro a un portone turchese, una cucina sempre in movimento e una grande terrazza sul mare - non si arriva per caso. Non è in nessuna guida turistica né lo si prenota online o con un'agenzia di viaggio: bisogna scrivere una lettera e motivare la propria richiesta, e poi attendere che una busta azzurra con il simbolo di una sirena giunga a confermare il soggiorno. Lo sanno bene Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara, i cinque nuovi ospiti che approdano sull'isola per una vacanza detox che promette di rimettere in forma corpo e anima, e di aiutarli a trovare le risposte che cercano. Ad accoglierli ci sono Dana, trent'anni e la voglia di migliorare la vita di tutti con un po' di yoga, meditazione e i suoi celeberrimi centrifugati bio, e Tamara, pittrice di mezza età che ama il mare, il silenzio e la solitudine del suo atelier. Insieme gestiscono la locanda offrendo sessioni di yogaterapia, arte, cucina, chiacchiere e tanto relax, lontano da cellulari e tecnologia. Ma cosa succede quando il passato irrompe scardinando il presente? Da cosa e da chi si nasconde Tamara, tanto da non lasciare mai l'isola? E chi sono Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara? Sono davvero chi dichiarano di essere o mentono, prima di tutto a se stessi? Tra giornate di sole, avventure e una nottata drammatica che tiene tutti con il fiato sospeso, gli ospiti del b&b trasformeranno la loro vacanza in una tregua necessaria in cui riscoprire chi sono e chi vogliono diventare, perché «quello che succede è l'unica cosa che sarebbe potuta accadere» e «il momento in cui qualcosa avviene è sempre quello giusto». -
Cox o il corso del tempo
Finalista del Premio Lattes Grinzane 2019.Una favola barocca sul potere e la tecnica, sull'Oriente e l'Occidente, su come solo il racconto sappia sconfiggere il tempo. Pericolo, poesia, precisione, bellezza e crudeltà.rn«La potenza e l’eleganza della lingua di Ransmayr.» - Frankfurter Allgemeinern“Il Maestro Alister Cox era invitato, a nome del Figlio del cielo e sommo imperatore Qiánlóng, a recarsi alla corte di Beijıng e a prendere alloggio, primo uomo occidentale, in una Città proibita per crearvi, secondo i progetti e i sogni dell’Eccelso sovrano, opere mai viste per il supremo e massimo cultore e collezionista di orologi e automi.”rnIl grande imperatore cinese Qiánlóng, l'uomo più potente dell'epoca, invita alla propria corte a Beijing il celebre orologiaio inglese Alistair Cox. Vuole che costruisca per lui preziosi e raffinatissimi strumenti che sappiano misurare le diverse velocità con cui scorre l'esistenza umana, nei suoi svariati momenti: il tempo dell'infanzia, dell'amore, della felicità, della malattia e del morire. E, infine, un orologio capace di misurare persino l'eternità. Sullo sfondo dello splendido XVIII secolo cinese, Christoph Ransmayr narra l'incontro di due figure storiche che, nella realtà, non si incontrarono mai... -
Del resto e di me stesso
Una raccolta di cronache inedite del grandissimo premio Nobel per la letteratura José Saramago.rnrn«Di questo mondo e degli altri» (Feltrinelli, 2016) raccoglieva una parte delle cronache scritte da José Saramago tra il 1968 e il 1969 per i giornali di Lisbona «A Capital» e «Jornal do Fundão». Le cronache sono, come è noto, il primo regolare esercizio della prosa del futuro Nobel: vi si può scorgere, in filigrana, allo stato embrionale, quell'immenso tessuto finzionale dei romanzi, in cui la meravigliosa potenza dell'invenzione permette allo scrittore di sviluppare il disegno ardito di storie che comunicano una nuova visione dell'infinita ricchezza e pluralità dell'uomo e del mondo. È in tale prospettiva che vanno lette quelle lontane cronache, in cui, come afferma lo stesso Saramago, «c'è già tutto». Valeva dunque la pena di continuare, con l'integrazione di quelle ""storie"""" non contemplate nella precedente raccolta, quella straordinaria avventura, quel singolare viaggio, fino al termine, attraverso il mondo dei ricordi che l'autore ha fissato sulla carta, «perché non si perda nulla di quei minuti d'oro, ore che risplendono come soli nel cielo tumultuoso e immenso che è la memoria. Cose che sono anche, con il resto, la mia vita»."" -
Hotel del Gran Cervo
Un divertentissimo giallo alla Simenon, ambientato in un paesino delle Ardenne, con un protagonista davvero memorabile: Vertigo Kulbertus, un commissario a pochi giorni dalla pensione, caustico e intelligente come pochi.rnrn""Un capolavoro di humour nero. Un gioiellino dai riflessi tenebrosi, deliziosamente caustico, crudele quanto divertente"""" - Téléramarnrn""""Quando si amano le atmosfere alla Simenon, non si può che adorare questo romanzo"""" - Le Figaro LittérairernrnGiunto in un piccolo comune delle Ardenne per girare un documentario su una celebre star del cinema trovata morta quarant'anni prima nella vasca da bagno di una stanza d'albergo, il giovane Nicolas Tèque assiste a un susseguirsi di barbari omicidi. Spetterà all'eccentrico, irriverente e bulimico ispettore Vertigo Kulbertus, a pochi giorni dalla pensione, scoprire cosa si nasconda nel passato denso di segreti e rancori degli abitanti di Reugny. Omertà e ipocrisia, invidia e avidità serpeggiano in questo borgo sonnolento che sopravvive grazie agli introiti di un improbabile centro motivazionale per dipendenti aziendali...""