Sfoglia il Catalogo ibs003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9801-9820 di 10000 Articoli:
-
Principi contabili. Vol. 16: Immobilizzazioni materiali.
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre 2017. -
Principi contabili. Vol. 17: Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto.
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre 2017. -
Principi contabili. Vol. 19: Debiti.
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre 2017. -
Principi contabili. Vol. 21: Partecipazioni.
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre 2017. -
Principi contabili. Vol. 24: Immobilizzazioni immateriali.
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre 2017. -
Principi contabili. Vol. 25: Imposte sul reddito.
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre 2017. -
Principi contabili. Vol. 29: Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre 2017. -
L'impatto delle situazioni di urgenza sulle attività umane regolate dal diritto
Non c'è campo della scienza giuridica che non debba misurarsi con l'urgenza. Al punto che il valore di un ordine giuridico può oggi essere misurato dalla sua capacità di reagire e 'soprattutto' gestire le situazioni emergenziali, riconducendo la società a una condizione di pacifica, civile e sostenibile convivenza. È questo il filo conduttore del volume che, mediante un approccio volutamente interdisciplinare, scandaglia la fisiologica coesistenza fra le situazioni di urgenza e la funzione-funzionamento di un ordinamento, nelle sue varie declinazioni settoriali. Si scopre così che la categoria dell'urgenza è tale da mettere crisi le teorie e i pilastri portanti su cui si regge uno Stato costituzionale e di diritto. A cominciare dal principio di legalità che, tra gli altri, involge la condotta dei pubblici poteri preposti al corretto andamento della macchina normativa statale e sovrastatale. Il tema, come si vede, rimanda a uno scenario complesso, carico d'implicazioni giuridicamente intricate e, perciò stesso, estremamente interessanti. Uno scenario che questo studio ha indagato sforzandosi di utilizzare una logica di rete armonica che, giacché capace di governare e tenere assieme contraddizioni e differenze, sottolinea la proficuità della interdisciplinare collaborazione, condotta con cura e diligenza da una eminente comunità di studiosi. -
Gli ammortizzatori sociali riformati
Gli ammortizzatori sociali svolgono un ruolo importante nel quadro complessivo dell'ampia riforma comunemente denominata Jobs Act. Il disegno di flexecurity al quale si ispirano la l. n. 183/2014 e i suoi decreti attuativi è inequivoco: coniugare l'allentamento dei vincoli - o, se si vuole, delle tutele - inerenti al rapporto di lavoro con la razionalizzazione e il rafforzamento, a bilanciamento, degli strumenti di politica sociale a sostegno dei lavoratori in stato o a rischio di disoccupazione. L'opera è primariamente dedicata all'analisi dettagliata dell'assetto che, all'esito di detto articolato intervento riformatore, hanno effettivamente assunto - non sempre in piena conformità agli intenti dichiarati - le discipline della cassa integrazione guadagni, del ""parallelo"""" sistema delle integrazioni salariali gestito dai fondi di solidarietà, dei trattamenti di disoccupazione. Ma l'analisi si estende anche - e non poteva essere diversamente - all'esame degli strumenti di politica attiva del lavoro, considerati nelle loro interrelazioni con le suddette forme di tutela dei redditi e con i meccanismi della cosiddetta condizionalità; agli interventi legislativi successivi ai decreti attuativi della legge n. 183, compresa la legge di bilancio per il 2018; alle prassi applicative, quali risultanti da una pletora di decreti ministeriali e di circolari, ai quali resta affidato, in via di fatto, l'assetto """"reale"""" della complessa, delicatissima materia."" -
Il matrimonio tra diritto ecclesiastico e diritto canonico
Il matrimonio, istituto che appartiene alla tradizione giuridica sia per le grandi religioni monoteiste sia per il diritto civile, vive oggi una fase di profondo rinnovamento. La transizione si registra all'interno di alcuni diritti confessionali e, in misura anche maggiore, nelle leggi statali che da una parte incidono sulla normativa in materia matrimoniale, dall'altra disciplinano nuove forme di unione civilmente riconosciute. Al contempo, alle innovazioni introdotte nei diversi ordinamenti (statale e confessionali) si accompagnano sensibili mutamenti nelle specifiche forme che, in materia matrimoniale, vengono assunte dai rapporti interordinamentali. Questo volume, che raccoglie contributi di diritto ecclesiastico, diritto canonico e diritto comparato delle religioni, si rivolge a studiosi e professionisti e si propone di fornire una panoramica di ampio respiro sulle attuali direttrici dell'evoluzione dell¿istituto matrimoniale: la prospettiva è quella del diritto civile italiano, che viene assunta nell'ottica di un ordinamento statale che concepisce e riconosce diverse vie per accedere allo status coniugale, ivi incluse quelle che si appuntano su forme di matrimonio religioso civilmente riconosciuto. -
Società , diritto naturale progressivo e diritto positivo critico: punti di incontro
Il diritto naturale progressivo di Renard è formato dall'insieme di principi della lex aeterna,che l'uomo coglie nel tempo per irradiazione e partecipazione. Questi si aggiungono a quelli conosciuti prima. In questo senso va intesa la storicità della concezione del diritto di Renard, che si qualifica appunto come diritto naturale progressivo. Il diritto positivo critico di Catania, invece, trae i suoi principi dalla effettività sociale, ed è, quindi, l'espressione degli interessi storici che la coscienza sociale presenta nel corso della sua storia. La differenza fra le due concezioni del diritto, quindi, sta nel fatto che l'una coglie i suoi principi nella lex aeterna e l'altra nelle esigenze della coscienza storica della società. Comunque, provenienza dei principi del diritto a parte, entrambe le concezioni hanno come punto d' incontro l'effettività storico-sociale dei loro principi. -
L' autonomia e le sue esigenze
Il volume propone una risignificazione del concetto di autonomia a partire dal rifiuto della sua accezione in termini di indipendenza in considerazione dell'inevitabile interdipendenza tra le differenti posizioni autonome. Tale ripensamento di una categoria così classica eppure tanto ambigua consente di cogliere i tratti salienti comuni ad ogni tipo di posizione autonoma, da quella dell'autodeterminazione personale a quella dei soggetti collettivi privati e pubblici fino alle autonomie territoriali e alle 'nuove' forme di autonomia. Il potere di 'darsi' e 'farsi' ordinamento nella consapevolezza dell'interdipendenza che accomuna tutti i tipi d autonomia consente una 'rilettura' dell'art. 5 Cost. -
Archivio Scialoja-Bolla (2018). Vol. 1
Il volume 1.2018 di Archivio Scialoja-Bolla è composto dai contributi discussi nella 22^ Riunione scientifica del Centro studi sui demani civici e le proprietà collettive dell'Università di Trento. Si tratta di contributi che si collocano nell'interfaccia tra differenti discipline con la finalità di sviluppare ed approfondire un'area trans-disciplinare e di rispondere alla richiesta di nuovi strumenti conoscitivi ed applicativi espressa da parte di studiosi e di amministratori dei dominii collettivi. Infatti, questi ordinamenti plurisecolari, anche consapevoli di manifestare nella loro lunghissima esistenza un sistema di valori di grande attualità, unitamente alla loro rilevanza economica nelle produzioni agro-silvo-pastorali tipiche del territorio, emergono di importanza sempre maggiore nei diversi profili ambientali in un sistema economia/ambiente in continua evoluzione. -
Diritto amministrativo europeo
L'amministrazione europea, composta tanto dall'amministrazione dell'Unione quanto dalle amministrazioni nazionali operanti in funzione comune, se ben operante è condizione essenziale per realizzare concretamente l'integrazione e per legittimare nei fatti l'Unione europea. Da sola non è però condizione sufficiente; i popoli europei hanno necessità di partecipare più direttamente al processo di integrazione, sia tramite le istituzioni comuni che con i parlamenti nazionali. Il volume mira a razionalizzare questa realtà multiforme e magmatica, utilizzando i migliori studi della scienza giuridica europea e gli apporti della giurisprudenza comunitaria e nazionale, come sempre fattore vitale per l'effettività del buon funzionamento del sistema. -
Consenso informato e DAT: tutte le novità
Il Legislatore, dopo essere intervenuto in tema di responsabilità professionale medica con la Legge Gelli-Bianco (Legge 08.03.2017 n. 124), ha completato l'assetto normativo in materia sanitaria, con un'apposita legge che disciplina il consenso informato e introduce le disposizioni anticipate di trattamento. La nostra disamina del testo normativo che tanto interesse ha suscitato nell'opinione pubblica, anche in ragione della delicatezza degli argomenti trattati, partirà dagli articoli 1 e 3 della Legge 14.12.2017 n. 219 (Gazzetta Ufficiale del 16.01.2018) che sono per l'appunto dedicati alla nozione di consenso informato, nonché alle modalità di adempimento di tale onere nelle ipotesi di persone incapaci d¿intendere e di volere (minori, interdetti, inabilitati, ecc.). Segue l'analisi dell'articolo 4 che disciplina le Disposizioni Anticipate di Trattamento, contribuendo, quantomeno ""in astratto"""", a colmare il vuoto legislativo relativo alle modalità di manifestazione delle volontà della persona, relative ad interventi di carattere sanitario che dovessero rivelarsi opportuni o necessari in relazione alla sua futura condizione clinica e di salute, nel caso in cui essa non sia in grado di esprimere consapevolmente e in forma attuale la propria volontà in merito. Il testo si conclude con l'esame dell'articolo 5 della legge ove si prevede esplicitamente la realizzazione di una pianificazione condivisa delle cure (PCC) nel caso in cui la persona sia affetta da una patologia cronica e invalidante o caratterizzata da inarrestabile evoluzione con prognosi infausta; si illustrano, le condizioni per l'attivazione, il contenuto, la forma e l'efficacia della PCC."" -
Scrivere in latino, leggere in volgare. Glossario dei testi notarili bilingui tra Due e Trecento
Risuonava spesso la voce dei notai del medioevo, in occasioni pubbliche e private. In particolare quando ci fosse da spiegare in volgare alle parti i contenuti di un contratto che sarebbe stato redatto in gramatica, cioè in lingua latina. Al latino il notaio affida la scrittura, sul protocollo che gli è proprio, ma è in volgare che egli descrive, spiega e racconta - e usando un linguaggio non troppo tecnico - perché chi non sa di diritto, e di latino, possa comprendere. Ecco un'importante opera di mediazione, non troppo diversa - alla fine - da quella che i professionisti del diritto, notai ma anche avvocati, continuano a svolgere ancora oggi nei confronti dei cittadini. Qualcuno di quegli antichi professionisti ha messo per iscritto la traduzione di formule e di schemi di atti per avere un brogliaccio da seguire, senza dover sempre lasciarsi guidare dall'improvvisazione. E di tutto ciò qualcosa è arrivato fino a noi, e anche in una lingua fresca e vitale. Sarà che il notaio che scrive l'atto in latino in terza persona, quasi sempre si rivolge in volgare direttamente al contraente con la seconda, e dopo settecento e più anni sembra d'esser lì ad ascoltare, dinanzi a persone vive e vegete. Queste parole, queste espressioni, queste brevi frasi sono insomma strumenti per la lettura in volgare d'un testo in latino; al tempo stesso prove d'autore di una nascente lingua giuridica che si caratterizza, in genere, per un legame di continuità con il lessico della compilazione giustinianea, da poco rinnovata a Bologna, e che è espressione d'un sapere tecnico diffuso e adattato alle esigenze d'un epoca nuova. Questo glossario ne vuole essere una diretta testimonianza. -
Prelievo fiscale e civiltà. Studi per una società di persone più uguali
La monografia è una raccolta eterogenea di materiale, volta a mostrare due convinzioni. La prima: i luoghi del diritto tributario ridotti a ""tecnica fiscale"""", anche volgare, si moltiplicano oppure si ampliano. Questo processo di mutazione allontana il Diritto dal """"principio"""" e lo avvicina a un lento atto di sepoltura, privo di coscienza. I principi tributari che regolano il prelievo fiscale hanno profonde radici culturali, bagnate dalla ingiustizia del più forte sopra il più debole e dalla consapevolezza che soltanto l'imposta, bene ripartita e bene raccolta, possa contrastare le diseguaglianze tra gli uomini: le facce con cui l'economia oggi appare nel mondo e la distribuzione della ricchezza ci impongono di ricordarlo. La seconda: il nostro ordinamento tributario muore compresso tra due necessità. Da una parte la necessità di riconcepire quanto di ottocentesco e non più attuale v'è in esso, dall'altra, quella di costruire un sistema fiscale europeo, con tributi propri. La convinzione è che occorra governare questa inevitabile metamorfosi e cominciare a spostare verso l'alto dell'Unione Europea il cantiere delle riforme strutturali. La rotta, insomma, indicata dalla contemporaneità."" -
Autonomia e dignità della persona umana
L'autonomia come principio indica kantianamente l' indipendenza della volontà dell'uomo da ogni impulso o desiderio e la sua capacità di farsi guidare da una legge suggeritagli dalla sua stessa ragione. Di contro, l' eteronomia è la volontà dell'uomo suggeritagli dagli oggetti ""della facoltà di desiderare"""". Pertanto, l' autonomia è il principio della dignità umana. Quindi, soggetto di tutti i fini è ciascun essere ragionevole inteso come fine in se stesso, che come tale si pone quale coautore della ragione pratica universale. Di conseguenza quando si parla di dignità umana si intende dire che la vita dell' uomo si caratterizza per la sua superiorità morale nei confronti degli altri esseri viventi. Non si può dimenticare, poi, che né il singolo individuo, né la specie umana, nel suo complesso considerata, potrebbero continuare la loro esistenza se l'autonomia dell'agire umano non preservasse la dignità dell'individuo ed il valore intrinseco dell' ambiente naturale nel quale egli vive. Pertanto, per porre rimedio alla crisi ecologica, nel contesto giuridico si sono teorizzati i diritti della natura, che in parte sono stati legalmente regolamentati sia a livello nazionale che a livello internazionale."" -
Autonomia negoziale e devoluzione testamentaria. I contenuti atipici del testamento
Quale volto ha il testamento nel XXI secolo? Il volume, tracciando il percorso della dottrina e della giurisprudenza, affronta gli atti di ultima volontà e i loro possibili contenuti atipici. Parte del lavoro si concentra sul divieto di patti successori e sul contratto di affidamento fiduciario quale contenuto alternativo al testamento. Grande attenzione è inoltre riservata ai legati atipici, quali a titolo esemplificativo il legato di prelazione, il legato di contratto, di cubatura, di password, di mantenimento, di know-how, di diritto al sepolcro e di quota lite. -
""Diabolo suadente"". Celibato, matrimonio e concubinato dei chierici tra riforma e controriforma
Quella combattuta dalla Chiesa contro l'incontinenza e il concubinato clericale fu una lunga e aspra battaglia, le cui radici affondano nell'esaltazione della verginità rispetto alla condizione matrimoniale. Il celibato dei chierici ha per molti secoli rappresentato la tangibile testimonianza della funzione sacrificale attribuita ai ministri della Chiesa. La tradizionale visione del matrimonio e del celibato clericale, sviluppata dal diritto canonico medievale, si infranse con la Riforma protestante, che propose un'originale rivalutazione del matrimonio, non più visto soltanto come remedium concupiscentiae, bensì come vero e proprio diritto di tutti, laici e chierici. La risposta della Chiesa di Roma, sviluppata nell'ambito del Concilio di Trento, rilanciò la lotta contro il concubinato che, nel Cinquecento, assunse i caratteri di una battaglia teologica e ideologica contro i paesi protestanti. L'età della Controriforma, tutta tesa a concretizzare gli aneliti di riforma faticosamente formalizzati durante il concilio, vide, nella diocesi milanese, saldamente guidata da Carlo e poi da Federico Borromeo, un luogo di intensa sperimentazione, in cui l'astratta normativa tridentina trovò puntuale applicazione, come testimoniano i processi per condotta scandalosa celebrati nei confronti di alcuni chierici nella diocesi ambrosiana tra Cinque e Seicento.