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Baruffe d'amore. Le piccole guerre di coppia
Acredine, esasperazione, rancore, contrarietà, impazienza, malessere, frustrazione, disamore, insoddisfazione, inganno, disgusto, collera... quante sfumature di amaro può assumere la micro-conflittualità di coppia? In essa non c'è nulla di insignificante. Sotto la sua superficie carica di elettricità, sempre pronta a scoccare scintille, si nascondono spiegazioni senza fine. Per l'insopportabile abitudine di abbandonare in giro la biancheria sporca o cercare affannosamente le chiavi nella borsa senza mai trovarle saremmo perfettamente disposti, in certi momenti, a buttare via un'intera relazione. Siamo ossessionati da futili dettagli, meditiamo lungamente meschine vendette. Sgradevole, a volte devastante, ma pure incline a sconfinare nella stramberia o nella comicità conclamata, l'ostilità reciproca svolge un ruolo essenziale nel rapporto di coppia, producendo spesso effetti positivi. Come? Ce lo dice questo libro attraverso una serie di interviste - talora sofferte, talora esilaranti - in cui ci si stupirà, ma non tanto, di riconoscersi. -
Speranze
I filosofi che vanno per la maggiore, in Italia e fuori, sono da molto tempo quelli che sdottoreggiano sulla storia universale, sul destino della civiltà, sul senso della tecnica in generale, sul globale significato del sapere scientifico, quelli che sanno come e quando sono cominciati i nostri guai e dove inevitabilmente andremo a finire. Paolo Rossi, da quando ha cominciato a scrivere, ha polemizzato (a volte aspramente) con questo tipo di filosofia. Questo suo libro sulle ""speranze"""" è scritto in uno stile chiaro e asciutto, non è solo per i filosofi, ma per tutti coloro che non si accontentano di vivere e vogliono anche pensare. Si parla di visioni """"senza speranze"""", e quindi di letteratura apocalittica, delle previsioni catastrofiche fallite, della fine dell'Occidente, del masochismo degli intellettuali, dell'impellente bisogno, che molti di loro manifestano, di """"uscire dall'Occidente""""; ma si parla anche di """"smisurate speranze"""", di immaginari paradisi collocati in un altrove geografico, di coloro che hanno aspettazioni eccessive e coltivano il mito dell' uomo nuovo, dell'utopismo come ideologia diffusa."" -
Gli indoeuropei e le origini dell'Europa. Lingua e storia
Il libro ha un impianto molto semplice. La prima parte espone il tema: chi sono, quando vissero e dove abitarono originariamente gli Indoeuropei; che cos'era l'Europa prima di loro; quando sono arrivati in Europa. La seconda parte espone tutto quanto allo stato si può dire di loro: che tipo di società era, com'era la religione, la famiglia, la società, l'economia, l'arte, i nomi, i numeri, la razza. La terza parte è dedicata per intero alla lingua; la quarta fornisce una breve descrizione della ventina di popoli la cui lingua è riconducibile alla comune radice indoeuropea. L'ultima parte affronta il problema dei rapporti di parentela tra le lingue indoeuropee. -
Il controllo interno nella corporate governance. Principi, metodi ed esperienze
La letteratura accademica e la pratica professionale da sempre riconoscono l'importanza di un efficace sistema di controllo interno (SCI) come requisito per il buon governo societario. Tali principi sono ora affermati anche dai codici di autodisciplina della corporate governance e sono entrati a far parte del diritto societario, in Italia e a livello internazionale. L'insegnamento più importante dei recenti scandali societari, Enron e Parmalat sono tra i più noti, è che per dare un giudizio complessivo su un'impresa bisogna tenere conto che gli aspetti di competitività, redditività e business ethics sono intrinsecamente legati. È l'equilibrio tra queste tre dimensioni a dare lungimiranza e sostenibilità al disegno di sviluppo delle imprese. Il SCI mette a fuoco i comportamenti degli individui e dei gruppi nelle organizzazioni, fa assunzioni sulla razionalità limitata e sul potenziale di opportunismo, allo scopo di predisporre le salvaguardie di controllo necessarie per prevenire, scoprire e correggere errori e comportamenti fraudolenti. -
Politica e diritto. Karl Kraus e la crisi della civiltà
Quello di Karl Kraus (1874-1936) rappresenta uno dei percorsi intellettuali più rilevanti nati in seno alla cultura austriaca della prima metà del secolo scorso. Polemista, satirico e letterato, Kraus ha dato vita a un'attività pubblicistica torrenziale, confluita nelle trentasette annate della ""Fackel"""", la rivista che fondò nel 1899 e che, a partire dal 1912, redasse di proprio pugno. La sua lucida esperienza critica, troppo spesso costretta entro gli angusti spazi della satira d'occasione, rivela, accanto a una raffinatissima matrice letteraria, un profondo ancoraggio a un universo critico-culturale di straordinario interesse, in cui si intrecciano teoria linguistica, riflessione giuridica e battaglia politica. Attraverso l'esame dei presupposti ideali e culturali dell'attività pubblicistica di Kraus, Maurizio Cau ripercorre alcuni degli snodi centrali della sua biografia intellettuale: dal conservatorismo culturale che caratterizzò la lotta contro il giornalismo all'ostilità manifestata verso l'ideologia del progresso, dall'esame dei rapporti tra diritto e giustizia alla riflessione sui confini tra morale e criminalità, dai controversi rapporti con la socialdemocrazia austriaca alla feroce contrapposizione alla politica nazionalsocialista."" -
Contabilità ambientale. L'ambiente nei conti, i conti per l'ambiente
La contabilità ambientale è una disciplina ormai consolidata nata per analizzare congiuntamente i fenomeni economici (produzione, formazione del reddito...) e i fenomeni ambientali correlati (inquinamento, depauperamento delle risorse...). Conti ambientali standardizzati e confrontabili vengono prodotti da anni dagli istituti nazionali di statistica dei paesi membri dell'Unione europea, dell'Ocse, delle Nazioni Unite mentre finora meno diffusa e meno omogenea è stata l'applicazione della contabilità ambientale a livello d'impresa e di amministrazioni pubbliche. In questa fase storica, caratterizzata dall'urgenza della questione ambientale, ci si sta muovendo nella direzione dell'adozione obbligatoria di adeguati strumenti di supporto conoscitivo, a livello centrale e anche regionale e degli enti locali. Le amministrazioni pubbliche si troveranno nella necessità di dotarsi di questi strumenti e di formare il loro personale, ancora totalmente impreparato; lo stesso vale per le imprese e gli enti di ricerca. A questo pubblico potenziale il volume vuole fornire i fondamentali elementi concettuali e gli strumenti operativi e applicativi per mostrare come la disciplina della contabilità ambientale si contestualizza nelle varie realtà applicative: in un sistema economico-territoriale, nelle amministrazioni pubbliche, nell'impresa. -
Immigrazione e sicurezza in Italia
Marzio Barbagli è stato il primo in Italia ad affrontare in maniera esplicita il tema, politicamente scorretto, dei reati commessi dagli immigrati (soprattutto irregolari, ma anche regolari), destando inizialmente imbarazzi e critiche, ma imponendosi poi, grazie al suo inoppugnabile lavoro di ricerca e documentazione, come una delle voci più autorevoli e imparziali in materia, sempre chiamato in causa nei momenti di più acceso dibattito. In questo periodo di crescente preoccupazione sociale, mentre sono all'esame nuovi provvedimenti legislativi sulla sicurezza, Barbagli affronta in particolare nel suo libro tre questioni che dividono i cittadini e le parti politiche: gli effetti della Bossi Fini (è stata un fallimento o ha contribuito a contenere il flusso dei clandestini?); le conseguenze, sul piano delle attività illecite, dell'allargamento a Est dell'Europa, soprattutto dopo il 1° gennaio 2007 (ma è davvero giustificato l'allarme nei confronti di rumeni e rom?); come funziona, o non funziona, il meccanismo delle espulsioni e perché. Tutto questo e molte altre cose ancora sulla base di dati inediti, aggiornati al 31 dicembre 2007. -
Napoli dei molti tradimenti
Nel volume si racconta la grande infatuazione degli anni giovanili intrisi di radicalismo politico, alla ricerca del volto più autentico delle classi popolari; si scoprono le responsabilità di scrittori, cineasti e musicisti che a partire dagli anni '70 hanno reinventato lo stereotipo napoletano proiettandolo sul palcoscenico più vasto del multiculturalismo mediterraneo; si denuncia il fallimento dell'esperienza bassoliniana, rivelata dall'oltraggio dell'immondizia e dalla rivolta delle periferie; si mettono a nudo i limiti di una cultura cittadina, incerta tra gli ""eventi""""organizzati dalle nuove figure professionali degli operatori culturali e il mito della tradizione illuministico-giacobina del 1799."" -
Senza casa e senza paese. Profughi europei nel secondo dopoguerra
La fine del secondo conflitto mondiale lascia sullo scenario europeo, segnato dai lutti e dalle distruzioni, una moltitudine di persone che nel corso della guerra sono state deportate o hanno dovuto abbandonare il proprio paese. Nella sola Germania occidentale sono circa sette milioni. Frutto di un'approfondita ricerca, il volume riporta alla luce questa storia largamente dimenticata. L'autrice espone in primo luogo le politiche adottate dagli Alleati per risolvere la questione delle ""displaced persons"""", dai primi piani di rimpatrio ai successivi programmi di emigrazione nei paesi occidentali. Ricostruisce poi la quotidianità dei campi di raccolta, attraverso le storie di uomini, donne e bambini che hanno alle spalle l'esperienza della deportazione o della fuga, vivono la precarietà del presente e devono confrontarsi con le incertezze del futuro. Nel concreto di quell'esperienza umanitaria trova origine l'approccio delle società contemporanee alla questione dei profughi e vengono poste le basi del regime internazionale per i rifugiati ancora oggi vigente."" -
Finanza e credito in Italia
Il sistema finanziario assolve compiti fondamentali per il funzionamento delle moderne economie: fornisce l'infrastruttura del sistema dei pagamenti e trasferisce le risorse da chi risparmia - le famiglie - a chi investe - le imprese e le amministrazioni pubbliche. Il volume è una guida introduttiva alle principali caratteristiche della finanza in Italia, con particolare attenzione ai meccanismi del credito: analizza le decisioni finanziarie di famiglie e di imprese, la centralità del ruolo delle banche e infine 10 norme volte a tutelare la stabilità del sistema e la correttezza dei comportamenti degli intermediari, anche con indicazioni che consentono di interpretare le recenti e complicate vicende dei mercati finanziari. -
L' opera politica di Costantino Nigra
Il volume getta luce sull'opera politica di Costantino Nigra, e insieme apporta un prezioso contributo allo studio della politica estera italiana delle ultime quattro decadi dell'Ottocento. Fedele segretario e corrispondente di Cavour, brillante ambasciatore del neonato regno d'Italia, studioso di letterature e tradizioni popolari, raccoglitore e interprete di testi, la figura di Costantino Nigra è rimasta a lungo avvolta da un alone di leggenda, alimentato dal carattere segreto della sua missione parigina negli anni Cinquanta e dall'uso spregiudicato di una diplomazia parallela a quella ufficiale, tra Cavour e l'imperatore Napoleone III. Come, quando e perché negli ultimi centocinquant'anni leggenda e storia si frammischiarono nella figura di Nigra è uno dei quesiti cui il volume cerca di rispondere. Egli fu ai suoi esordi uno sconosciuto per il gran pubblico, e nulla di più, per gli addetti ai lavori, di ""quel segretario Nigra"""" - come lo chiamava senza simpatia Vittorio Emanuele -, fino a diventare nel corso del Novecento un personaggio da feuilleton: bello, abile, romantico seduttore, diviso in una sua presunta avventurosa storia d'amore fra l'imperatrice Eugenia e la contessa di Castiglione. A prescindere dal mito popolare, che lo dipinge talvolta in chiave rosa, talaltra in chiave nera - machiavellico, cinico intrigante -, questo volume, corredato da ampio apparato iconografico, si propone di restituirlo alla storia analizzandone l'opera politica."" -
Il ruolo e le caratteristiche delle imprese cooperative in Umbria
Nel processo di modernizzazione del capitalismo le imprese cooperative sono residui del passato? Oppure sono parte integrante di tale processo? Quali sono i fattori alla base della loro competitivita? E quali sono gli specifici percorsi perseguiti nella riformulazione organizzativa e di governance dei modelli di impresa cooperativa operanti nei vari settori economici? Il volume intende rispondere a tali interrogativi, con specifico riferimento alla realtà economica di una regione - l'Umbria - dove storicamente il movimento cooperativo vanta una lunga e interessante tradizione in tutti i settori dell'economia. E dove oggi, grazie alle fusioni e alle riorganizzazioni perseguite negli ultimi dieci anni, le imprese cooperative hanno raggiunto livelli dimensionali e organizzativi di particolare rilevanza. In questa logica, l'Umbria costituisce un punto privilegiato di osservazione, dimostrando, tra l'altro, che non esiste un modello istituzionale di impresa strutturalmente superiore sul piano competitivo: la competitivita non è un fatto meramente tecnico, bensì organizzativo, al quale contribuiscono ampiamente gli assetti di governance, i modelli decisionali, i valori culturali di fondo, il coinvolgimento emotivo e razionale delle risorse umane e dei soci. -
I bizantini
Alla civiltà bizantina si guarda oggi con rinnovato interesse: in essa infatti affondano le radici alcune importanti questioni contemporanee, come la definizione geografica e culturale dell'Europa, l'identità dei paesi est-europei, la frattura tra occidente e oriente. Il volume presenta un quadro critico dell'impero bizantino che intende da un lato dare un'immagine della vita dei bizantini, e dall'altro mostrare come esso appartenga in pieno alla storia dell'Europa, sinora ricostruita in maniera troppo ""eurocentrica"""". Dopo aver chiarito che cosa s'intenda per Bisanzio e come si considerassero i bizantini stessi, e dopo aver tracciato in una breve sintesi l'evoluzione dell'impero nei suoi undici secoli di vita, l'autrice illustra in un'approfondita descrizione il funzionamento dello stato, il ruolo della religione, la vita quotidiana dei cittadini, soffermandosi poi sulla cultura, e infine sui rapporti fra Bisanzio, l'Europa e il resto del bacino del Mediterraneo."" -
La scimmia pensante. Storia dell'evoluzione umana
Condividiamo con gli scimpanzè oltre il 98% del nostro Dna, eppure siamo molto diversi dai nostri cugini antropomorfi. Quello che ci pone in una posizione unica è la ricchezza della vita mentale e la capacità di immaginare un mondo esterno a noi. Come, quando e perché ciò è avvenuto? Come si sono fatte strada nel corso di milioni di anni le differenze grazie alle quali i nostri progenitori hanno acquisito quella manciata di caratteri - linguaggio, cultura, religione e scienza - che ci distaccano nettamente dagli altri animali con cui abbiamo condiviso tanta parte della nostra storia? Una risposta ci viene fornita da questa storia dell'evoluzione umana, che attinge alla biologia così come alle scienze cognitive, alla paleontologia, all'archeologia. -
La volontà debole
"Vedo il bene e lo approvo, e seguo il male"""", dice Medea nelle """"Metamorfosi"""" di Ovidio; """"Non ciò che voglio faccio, ma ciò che detesto"""", constata amaramente san Paolo nella Lettera ai Romani: due espressioni celebri della debolezza di volontà. Perché, malgrado tutto ciò che sappiamo sugli effetti nocivi della nicotina, si continua a fumare? Perché certi paesi autorizzano ancora la vendita di armi, nonostante se ne conoscano le conseguenze sulla criminalità? Ecco alcuni esempi moderni di acrasia. Cosa la rende possibile? Quali sono i suoi presupposti? E soprattutto, come può essere superata? Nell'affrontare questo problema classico - la possibilità di scegliere il male consapevolmente - Jon Elster attinge ai raffinati strumenti delle scienze sociali per proporre un panorama completo dei fattori che spiegano la debolezza di volontà e delle strategie utilizzate dagli individui e dalle istituzioni per porvi rimedio. Ulisse si fece legare all'albero della nave per resistere alla tentazione delle Sirene: le istituzioni possono fare altrettanto?" -
Il vocabolario della modernità. Progresso, crisi, utopia e altre storie di concetti
A Reinhart Koselleck, uno dei grandi protagonisti della storiografia contemporanea, dobbiamo l'elaborazione di un ambizioso e influente modello di storia concettuale, fondato sulla convinzione che la dissoluzione del mondo antico e la nascita del mondo moderno abbiano lasciato tracce vistose nella storia dei termini e dei concetti politico-sociali. ""Storia"""", """"progresso"""", """"sviluppo"""", """"emancipazione"""", """"crisi"""", """"utopia"""": interrogando le trasformazioni, in termini sia di continuità sia di scarto, di questo lessico è possibile cogliere le complesse dinamiche che hanno caratterizzato il passaggio alla modernità. Non solo: le riflessioni di Koselleck si prestano anche ad un fertile confronto con le grandi sfide della contemporaneità, dalla crisi ecologica al tramonto delle tradizionali forme di associazione politica, al problematico rapporto tra memoria e identità."" -
Costituzione, partiti, istituzioni
Leggere o rileggere gli scritti di Leopoldo Elia significa rileggere sub specie Constitutionis la storia politica dell'Italia repubblicana, rivisitare più ampiamente la storia del costituzionalismo, confrontandosi con i suoi nodi essenziali, ideologici e pratici, e riproporsi ricorrenti domande su oggetto e metodi della scienza costituzionalistica. Come sottolinea Valerio Onida nel presentare questa raccolta, teoria e prassi, diritto e politica, sistematica e giurisprudenza, storia delle idee e storia dei fatti, nella vita e nell'azione di Leopoldo Elia si intrecciano e si alimentano a vicenda. Quello che si delinea è un percorso ricchissimo, nel quale le sue diverse esperienze, di giudice costituzionale, di costituzionalista, di intellettuale, di studioso e uomo politico, vanno a comporre una straordinaria testimonianza di impegno etico e civile. -
Dei suoni e dei sensi. Il volto fonico delle parole
Frutto di una ricerca pluriennale sulla linguistica, in particolare sulla linguistica del parlato, il libro sfida l'ortodossia dominante nella disciplina riaprendo il dibattito su alcuni capisaldi delle teorie novecentesche. Senza negare l'importanza dei risultati prodotti nell'ultimo secolo dalle ricerche di indirizzo strutturale e/o generativo, Albano Leoni individua i limiti che l'interpretazione linguistica tradizionale incontra nella spiegazione del concreto funzionamento delle lingue. I paradigmi di analisi hanno spesso trascurato, secondo l'autore, i reali processi di ricezione e di comprensione del linguaggio, ingabbiandoli in uno schema lineare e predeterminato che procede, classicamente, dai fonemi alle sillabe, ai morfemi, alle parole e infine alle frasi. Contro questo tipo di rappresentazione del fenomeno linguistico, il volume suggerisce alcuni possibili cambiamenti di rotta utili a dare nuovi spunti e nuovo slancio alla disciplina: concentrare l'analisi sul materiale naturale e non su quello di laboratorio, prendere in considerazione non più soltanto il punto di vista del parlante ma anche quello dell'ascoltatore. -
Relazioni industriali e contrattazione collettiva
Dall'inizio dell'età industriale sindacati e associazioni imprenditoriali si fronteggiano per la regolazione del lavoro e delle sue condizioni. I sindacati non sono solo organizzazioni di rappresentanza, nate e cresciute per dare voce e identità ai lavoratori dipendenti, bensì anche un soggetto collettivo che intrattiene relazioni con altri attori, in particolare le imprese, spesso in chiave competitiva, altre volte in chiave conflittuale. Nelle esperienze industriali moderne, in cui il conflitto viene gestito, normalizzato, istituzionalizzato, tali relazioni sono soprattutto di tipo contrattuale. Il volume offre un quadro completo e aggiornato delle vicende della contrattazione collettiva, in una fase di significative trasformazioni. -
Psicologia dell'emergenza
Disastri, incidenti e lutti rappresentano eventi critici nella vita delle persone così come delle collettività. I processi psicosociali di individui, gruppi e organizzazioni nelle situazioni di crisi sono l'oggetto di studio della psicologia dell'emergenza. Cosa succede nella mente e nel corpo quando si è in pericolo? Che cosa ci porta ad abbandonare o meno i luoghi durante un'alluvione o un incendio? Quali sono le conseguenze psicologiche di eventi potenzialmente traumatici, e che cosa facilita la resilienza? Quando l'esperienza della perdita diventa un ""lutto complicato""""? Quali strategie mentali utilizzano i soccorritori che si trovano ad affrontare morte e sofferenza? Che impatto hanno disastri e incidenti sulle pratiche sociali e sulla vita di una comunità? Il volume offre una panoramica completa e aggiornata sul tema, presentando i modelli teorici, i dati epidemiologici recenti e una rassegna delle metodologie di intervento più efficaci per """"preparare"""" una comunità all'emergenza e per mitigare lo stress acuto nella fase successiva all'evento.""