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Il fantasma di Canterville e altri racconti
Nelle tenebre illuminate da candele, da più di tre secoli, il fantasma di Sir Simon si aggira tra le antiche stanze del castello di Canterville. Da buon fantasma usa tutte le armi in suo possesso per terrorizzare gli inquilini del castello fino a quando arriva un'audace famigliola americana che lo sconfiggerà a colpi di fionda e scetticismo. Il fantasma, ormai stanco e sconsolato, verrà aiutato dalla dolce Virginia che cambierà per sempre il suo destino. A questo si aggiungono in questa raccolta altri celebri racconti del noto autore irlandese. -
Terra degli uomini. Ediz. integrale
"Terra degli uomini"""", romanzo che potrebbe sembrare a una prima lettura svincolato da una qualsivoglia struttura, è costituito da una serie di racconti a sfondo autobiografico, con spunti e riflessioni su tematiche care all'autore: l'essere umano che è responsabile del proprio destino e di quello dei suoi simili, l'amicizia, la fratellanza, la morte, l'eroismo, ma soprattutto la terra (evocata apertamente anche nel titolo) in tutte le sue diverse sfaccettature. È dunque evidente come Antoine de Saint-Exupéry, grazie ai suoi viaggi, abbia accumulato numerosi ricordi, emozioni ed esperienze che gli sono serviti ad accrescere la sua riflessione sul senso della condizione umana." -
Il ritratto di Dorian Gray. Ediz. integrale
Dorian Gray, giovane bellissimo che della bellezza ha un culto morboso e decadente, riceve dall'amico pittore Basilio Hallward un ritratto che lo raffigura nella pienezza della gioventù. Per un sortilegio, ottiene che i segni della decadenza fisica dovuta al trascorrere del tempo appaiano sul ritratto, lasciando indenne la sua persona. Si dà così a una vita dissoluta, ma l'immagine del quadro gli rammenta la sua reale identità. -
Orgoglio e pregiudizio. Ediz. integrale
Orgoglio e pregiudizio è non solo il romanzo più popolare di Jane Austen, ma anche quello in cui si realizza un equilibrio perfetto fra struttura e stile, e quello che esalta in maniera più distintiva lo smalto della sua arte. La vicenda narrata è delle più semplici, e dai suoi nudi fatti, scarni come sono, non sembrerebbe possibile giungere a un livello creativo che resta tra i massimi della letteratura inglese. Tutto prende il via da un avvenimento comune: un facoltoso giovanotto proveniente dall'Inghilterra del Nord, Charles Bingley, prende in affitto Netherfield Park, una tenuta nello Hertfordshire, suscitando la curiosità e l'eccitamento delle famiglie residenti del circondario, e della famiglia Bennet in primo luogo, che, con cinque figlie da maritare, vede nella circostanza dei potenziali sviluppi matrimoniali. Con un saggio introduttivo di Sara Poledrelli. -
Dalla parte di Swann. Ediz. integrale
L'opera, divisa in tre sezioni, può interpretarsi come un lungo e sapiente viaggio per comprendere il significato dell'arte, del tempo e dell'essenza umana. Il protagonista, identificabile con Proust, racconta la propria infanzia trascorsa nella città di Combray, la sua travolgente passione per la raffinata e opportunista Odette de Crécy e un viaggio a occhi aperti attraverso paesi fantastici evocati anche solo dal nome. I confini del tempo e della memoria si fondono in questa delicata analisi psicologica, dove tutto, anche il profumo di tè e madeleine, può diventare un appiglio per ritrovare sensazioni perdute. -
Mastro don Gesualdo. Ediz. integrale
Dopo le prime prove letterarie, ancora influenzato da un Romanticismo attardato e dalla Scapigliatura, Giovanni Verga, sin dalla novella Nedda (1874), tenta una nuova maniera narrativa, volta a rappresentare con sempre maggior realismo temi e personaggi ispirati alla natia Sicilia. Egli approfondirà e consoliderà con esiti sempre più rigorosi tale ricerca nelle sue raccolte e nei romanzi ""veristi"""", ossia I Malavoglia (1881) e Mastro don Gesualdo (1888). In quest'ultima opera, appartenente al """"ciclo dei vinti"""", Verga continua nella sperimentazione di canoni stilistici innovativi, al fine di rappresentare la condizione di un uomo che, pur avendo conseguito col proprio lavoro una posizione economica ragguardevole, è comunque destinato alla sconfitta, a un destino cieco e incomprensibile contro il quale è del tutto inutile ribellarsi."" -
Il principe. Ediz. integrale
Il Principe è un trattato di dottrina politica che parte da un punto di vista realistico e amaro. Poiché gli uomini tendono per natura a sopraffarsi gli uni con gli altri, è necessario che intervenga un potere al di sopra delle parti che valga a dominare il tumulto delle passioni. In tempi di corruzione e disordine questo potere spetta al ""Principe"""", cioè a una singola, fortissima personalità che dell'egoismo umano sappia fare uso economico e utile. Lo stile di quest'opera rappresenta un modello insuperato di concisione e di forza in cui la lingua si piega a tutte le esigenze del pensiero."" -
Storie filippiche. Epitome da Pompeo Trogo. Testo latino a fronte. Ediz. integrale
Le Storie Filippiche rappresentano uno dei perduti Graal della letteratura di Roma antica: una storia universale scritta in latino. Loro autore fu un uomo di origine gallica, Pompeo Trogo: proprio mentre Tito Livio componeva la sua monumentale Storia di Roma, scelse invece di narrare le vicende dei popoli più lontani, nel tempo e nello spazio. Al centro doveva spiccare la formidabile ascesa e caduta del regno macedone, da qui il titolo. Sfortunatamente, però, le Storie Filippiche sono andate perdute: tutto quello che ci resta è un Florilegio, composto qualche secolo dopo da un certo Giustino. La perdita è quindi parzialmente sanata? No: Giustino, pur limitandosi ad un'operazione apparentemente innocua come la selezione di brani, in realtà modifica nel profondo gli equilibri e le prospettive dell'originale. Il suo Florilegio, quindi, più che raccontarci la storia del mondo, rappresenta il biglietto di accesso a una camera delle meraviglie, in cui da ogni scaffale fa capolino qualcosa di stravagante: regine malvagie, sovrani obesi, bambini prodigio, fughe rocambolesche, passioni ed enigmi. Premessa di Giusto Traina. -
I sogni di un visionario
L'occasione della stesura del trattato viene suggerita ad Immanuel Kant da Emanuel Swedenborg, uno svedese suo contemporaneo che, tra il 1749 e il 1758, pubblica un'opera intitolata Arcana coelestia, in cui sostiene di essere in contatto diretto con il mondo degli spiriti e le anime dei defunti. Lo scritto di Kant, nato come risposta alle sollecitazioni di molti intellettuali che chiedevano una sua opinione in proposito, lasciò tutti spaesati e venne reputato destabilizzante e ambiguo perché non si comprese se egli sostenesse o meno l'immortalità dell'anima. Scopo di questo pamphlet antimetafisico è infatti quello di mostrare, con una provocante vena ironica, quanto incapace sia la natura dell'uomo di conoscere lo spirito e tutto quel mondo immateriale che lo circonda. Kant inizia così a porre i primi paletti ai limiti conoscitivi della ragione umana, che saranno poi rinsaldati nella futura dottrina della ""Dialettica trascendentale""""."" -
Le montagne della follia
Questo è il romanzo più avventuroso di Lovecraft, quello dove riesce a mescolare tutti gli elementi della sua narrativa. L'orrore cosmico sfocia in un senso di inquietudine sottile e contagioso. Si racconta di una spedizione scientifica in Antartide dove si susseguono scoperte sconcertanti. I protagonisti della storia vivranno una serie di eventi da incubo, tali da spingerli sull'orlo della follia. Lovecraft, nell'esporre la sua originale visione del mondo e con l'abile utilizzo della cara tecnica del flashback, riesce a tessere una trama ricca di intrighi, trasportando il lettore in un mondo onirico dominato da terrore e timori. -
Le confessioni. Ediz. integrale
Pubblicate postume tra il 1782 e il 1789, ""Le confessioni"""" di Jean-Jacques Rousseau sono il racconto autobiografico dei primi 53 anni di vita del filosofo e scrittore ginevrino. Dalla rievocazione di un'infanzia ricca d'incanto e di letture precoci, alla condanna dell'Emilio e del Contratto sociale che lo costrinse a darsi alla fuga per evitare il carcere, passando per la conoscenza della signora di Warens, prima guida materna poi amante, e per i numerosi vagabondaggi tra la Francia e la Svizzera alla ricerca di fortuna, senza dimenticare la frequentazione degli Enciclopedisti, Diderot e Grimm fra gli altri, e la successiva rottura con quella che definirà con disprezzo la """"cricca holbachiana"""", l'autore delinea un «ritratto d'uomo dipinto esattamente al naturale» e, insieme, un affresco di vita settecentesca tanto vivido quanto coinvolgente. Del resto, ciò che più di ogni altra cosa fa de """"Le confessioni"""" un poema moderno e un'intensa avventura spirituale, nonché quasi una supplica rivolta al lettore di ogni tempo perché voglia inoltrarsi nei meandri di un'anima e perché voglia afferrarne il senso più intimo, è la volontà dell'autore di dire tutto di sé, della propria umanità, senza nulla omettere di positivo o di sconveniente."" -
Le due baronesse
Chi non conosce Andersen come autore di fiabe? Eppure, almeno in Italia, non tutti sanno della sua produzione come romanziere. Per ""Le due baronesse"""", forse il migliore dei suoi romanzi, si tratta della prima traduzione italiana, benché l'opera venne pubblicata nel lontano 1848. Mentre nei romanzi precedenti (""""L'improvvisatore"""", """"Il Violinista"""", """"O.T. Un romanzo danese"""") Andersen si era dedicato alla rappresentazione della """"vita in Italia"""" (un argomento prediletto da pittori e scrittori dal periodo romantico in poi), in """"Le due baronesse"""" si concentra soprattutto sulla descrizione della """"vita in Danimarca"""", cercando di far rivivere in particolare le atmosfere di quello che in danese - e in svedese - viene chiamato herregaard (""""maniero"""", se si vuole, ma il dizionario non rende giustizia). Particolarmente suggestive le pagine dedicate alle Halliger, gruppo appartenente alle Isole Frisone settentrionali, nel Mare del Nord, sulla costa occidentale dello Jutland. Molti hanno ritenuto che le vere protagoniste dell'opera siano appunto le isole Halliger, con il loro suggestivo ambiente naturale. Sempre in tale ambiente lo scrittore avrebbe collocato più avanti, nel 1860, anche una lunga e magnifica fiaba, """"Una storia di dune""""."" -
Martin Eden
Il romanzo racconta il difficile percorso intrapreso da un umile marinaio, che lotta disperatamente contro tutto e tutti per diventare uno scrittore: in questo viene ispirato e sostenuto dal suo amore per Ruth, una ricca giovane di San Francisco, simbolo della società colta ed elegante. La vita di Martin si articola in una serie di vicende che pian piano lo porteranno alla piena consapevolezza di sé, attraverso incontri sbagliati, solitudine e amori travagliati. Martin Eden viene spesso letto come una biografia romanzata dello stesso autore che riflette nel protagonista elementi della sua vita, come le umili origini, il successo letterario, l'ascesa sociale e l'infelice amore per una donna benestante; in queste pagine tuttavia si ritrova la confessione disillusa e sincera del suo senso di fallimento. -
I Malavoglia
Ne I Malavoglia, romanzo verista, Verga sperimenta canoni stilistici radicalmente innovativi. L'estrema durezza della vita quotidiana delle popolazioni meridionali e la loro condizione di ""vinti"""", in balia di un fato cieco e incomprensibile, sono senz'altro fra gli aspetti più incisivi di questa narrazione."" -
Romeo e Giulietta. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue
Montecchi e Capuleti sono le due principali famiglie di Verona, da tempo nemiche. Romeo, appartenente alla prima, e Giulietta, alla seconda, si incontrano a una festa in maschera e si giurano eterno amore; il giorno dopo vengono celebrate le loro nozze da frate Lorenzo, ma, dopo che la notizia viene scoperta dai membri delle due famiglie, Romeo è costretto a fuggire da Verona. Avendo saputo della morte della sua amata, Romeo si reca dove giace Giulietta, addormentata: credendola realmente morta, il giovane si avvelena; al risveglio della fanciulla, vedendolo steso a terra morto, anche lei si suicida pugnalandosi. I capi delle due famiglie, venuti a conoscenza della tragica sorte dei due innamorati, decidono di conciliarsi tra loro e porre fine alle lunghe lotte. -
Il mercante di Venezia. Testo inglese a fronte. Ediz. integrale
Tra le opere più famose del grande autore, poeta e drammaturgo inglese, è doveroso citare ""Il mercante di Venezia"""", divertente commedia in cinque atti scritta tra il 1596 e il 1599. La vicenda, ambientata a Venezia e a Belmont, ruota attorno a due donne particolarmente astute: Porzia e Nerissa, mogli rispettivamente di Bassanio e Graziano, che si fingono avvocato e scrivano per difendere i loro interessi dall'usuraio ebreo Shylock. Ne """"Il mercante di Venezia"""" vengono affrontate diverse tematiche care all'autore, tra cui: il conflitto fra ego e amore, che caratterizza la personalità dell'ebreo Shylock il quale mette gli affari economici al di sopra delle relazioni umane; il pregiudizio e l'intolleranza tra ebrei e cattolici, questione nata dal forte e reciproco disprezzo tra le due religioni; la pietà e la legge, strumento da manipolare per scopi ingiusti, ma al contempo artefice di bene."" -
Aforismi. Ediz. integrale
Nella vasta e varia produzione dell'autore irlandese più amato - e insieme più odiato - nell'Inghilterra vittoriana, questa vivacissima raccolta di aforismi pubblicati nel 1901, ossia un anno dopo la morte, rappresenta la quintessenza del suo stile di vita, di pensiero e di scrittura. In frasi spesso fulminanti ed efficacissime, infatti, egli sa esprimere le riflessioni e gli affetti più profondi, originali e sentiti. In verità, sotto numerose battute scintillanti e paradossali, solo in apparenza ciniche, grottesche e superficiali, s'intravede una personalità irrequieta, ipercritica e oltremodo insofferente, che in poche righe riesce genialmente a comunicare una visione severa e amara dell'esistenza, della morale e della società. La sua sorprendente capacità di penetrazione nelle pieghe più riposte dell'animo umano, poi, ne fa un'acuto interprete e un originale continuatore della tradizione dei grandi moralisti francesi dei Seicento e del Settecento. -
Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde. Ediz. integrale
Cervantes, Dumas, Conan Doyle: scrittori il cui nome, forse, può non essere ricordato, o suonare polveroso e persino antipatico, specie a motivo di deludenti ricordi scolastici. Nessuno però ignora Don Chisciotte e Sancio Panza, D'Artagnan e Sherlock Holmes, personaggi di carta a cui è toccata la sorte d'essere più vivi e longevi dei loro creatori. Destino analogo pure per il Dottor Jekyll e per Mister Hyde, i quali - come vuole la leggenda - si racconta siano stati sottratti ad un incubo e messi su pagina da Stevenson nel 1886, dopo un rapido quanto forsennato travaglio scrittorio. Di che tratti il racconto è universalmente noto: il ""doppio"""", la lotta fra il Bene e il Male, una metamorfosi sconcertante, la Londra vittoriana e i suoi più perturbanti segreti, i pericoli tremendi che l'uomo affronta ogni volta che sfida l'ignoto, mirando, magari, a trascendere l'Humana condicio. Siamo dinanzi, forse, a un vecchio libro per nuovi lettori: lo """"strano caso"""", difatti, inizia da una porta, da un uscio a cui non si presta volentieri attenzione; eppure, Jekyll e Hyde aspettano inquietanti poco oltre... E, non per caso, chi già sta leggendo si trova similmente su una soglia: giusto il tempo di cambiare pagina e si è oltre, dentro i labirinti e gli abissi di un capolavoro senza spazio né tempo. Introduzione di Matteo Ghirardelli."" -
Le avventure di Pinocchio. Ediz. integrale
Per avere qualcuno che gli faccia compagnia, il falegname Geppetto costruisce un burattino e lo chiama Pinocchio. Se solo potesse trasformarsi in un bambino vero, pensa quella sera Geppetto prima di addormentarsi. Ed ecco che la Fata dai capelli turchini decide di esaudire il suo desiderio e con la sua bacchetta magica dà vita al burattino. Ora Pinocchio può parlare e, se si comporterà bene, un giorno diventerà un bambino vero. Ed è il Grillo parlante a consigliarlo nel modo migliore. Le raccomandazioni del grillo, però, non bastano a fermare Pinocchio dal combinare marachelle. ""Le avventure di Pinocchio"""" rimane uno dei capisaldi della letteratura classica per ragazzi, un inno alla fantasia. Età di lettura: da 8 anni."" -
Peter Pan. Ediz. integrale
Peter Pan nasce dalla fantasia dello scrittore inglese J.M. Barrie e diviene famoso in tutto il mondo per il fascino che suscita nei bambini e negli adulti. È un bambino che vola e si rifiuta di crescere, trascorrendo un'avventurosa infanzia senza fine sull'Isola che non c'è. Nel corso delle sue mille peripezie conosce un mondo variopinto fatto di Sirene, Fate e Pirati, mescolando fantasia e realtà in un gioco emozionante e coinvolgente. Oltre che in due opere letterarie e in un'opera teatrale, Peter Pan ha popolato le pagine di fumetti e animato film e cartoni animati, diventando il simbolo di chi rimane bambino, se non con il corpo, con l'anima e la mente. Età di lettura: da 9 anni.