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Storie insolite della seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale è stata un evento terribile, il più grande conflitto militare della Storia umana. Una catastrofe che, nelle sue numerose interpretazioni, è ancora capace di dividere le opinioni di storici e studiosi. Persistono infatti numerosi misteri, enigmi e problemi che a causa del segreto di stato non trovano soluzione. L'autore si ripropone qui di raccontare, attraverso 20 short stories, pagine di guerra sconosciute, eventi rimossi dalla memoria o mal raccontati del secondo conflitto mondiale. In questo libro vengono svelati alcuni tra i segreti più gelosamente nascosti del terzo Reich, le tragedie dimenticate o volutamente nascoste di entrambi gli schieramenti belligeranti e le storie di spie e agenti doppiogiochisti che, attraverso avventurose imprese, hanno dato un fondamentale contributo alla sconfitta del nazismo. -
I gioielli indiscreti. Ediz. integrale
Tratto da un antico fabliau intitolato ""Le chevalier qui faisait parler les cons et les culs"""", """"I gioielli indiscreti"""" narra di un sultano che, per combattere la noia, usa un anello magico ricevuto da un genio e capace di far parlare i """"gioielli"""" delle donne verso cui è rivolto. Attraverso le involontarie nonché scandalose confessioni, che le dame cercheranno di censurare in ogni modo, Diderot dipinge un vivace e impietoso quadro della società parigina, svelando i vizi di tutte le classi sociali. Nulla potendo contro gli effetti magici dell'anello del sultano, le dame di corte sono costrette, loro malgrado, a svelare con i loro """"gioielli"""" i segreti intrighi di corte, pericolosamente simili alle insidie e alle congiure della società parigina contemporanea, della quale Diderot tratteggia un quadro vivace e impudico."" -
Memorie del sottosuolo. Ediz. integrale
Il romanzo Memorie del sottosuolo esce a puntate nel 1865 sulla rivista ""Epoca"""", in un momento cruciale della vita personale e lavorativa dello scrittore. Questo romanzo si divide in due parti: nella prima si trova il vero e proprio monologo filosofico contro il positivismo e il romanticismo; la seconda parte, invece, tratta la rievocazione memoriale della storia accaduta al protagonista che l'autore usa per dare credito alla malvagità nell'animo degli uomini. Il protagonista delle Memorie, che ha tratti autobiografici di Dostoevskij, è un uomo timido, senza risorse e che viene respinto nel sottosuolo dalla brutalità della vita sociale. Per questo motivo il protagonista cerca di sfogarsi contro qualcuno che si trova più in basso di lui e decide di tormentare Liza, una misera prostituta alle prime armi, che incontra in una gelida sera di neve."" -
Persuasione
"Persuasione"""" racconta la contrastata storia d'amore tra due giovani, l'aristocratica Anne e il borghese Frederich, il cui sentimento è capace di superare la differenza di classe sociale e una pausa di sette anni. Scritto con un senso di malinconia e tenerezza del tutto insolito per la Austen, """"Persuasione"""" è un romanzo profondamente influenzato dalla sensibilità romantica che si andava affermando in Inghilterra nell'Ottocento. La protagonista, Anne Elliot, è un'eroina diversa dal solito che, superficialmente, può apparire fragile e debole, ma in realtà non lo è. Lo stile del romanzo è immancabilmente diverso dal brioso e ironico """"Orgoglio e Pregiudizio"""" e mostra tutta la maturità e la pacatezza di una donna che ha ormai, superati i turbolenti anni della giovinezza, trovato nella saggezza conquistata con l'età la sua principale forza." -
Via col vento
Rossella, figlia sedicenne di un immigrato irlandese in Georgia, è abituata a vivere in una società ricca e dai valori aristocratici, in un Sud che si presenta con due volti: uno reale e uno ideale. L'inizio della guerra sconvolge il suo intero mondo, costringendola ad affrontare distruzione e privazioni, per le quali non è preparata, assecondando la forza e la risolutezza del proprio carattere anche quando questo significhi adottare comportamenti che portano con sé lo stigma di una società che vuole restare fermamente ancorata nelle vecchie tradizioni. -
Il trattato sulla tolleranza
In quest'opera Voltaire chiama a raccolta l'Europa illuminista per fare della tolleranza un simbolo da invocare e da innalzare contro le forme di superstizione che minano alle fondamenta la pacifica convivenza fra gli uomini; un simbolo che metta in guardia da tutti i dogmatismi e i fanatismi religiosi o culturali che corrompono la natura umana, e che così pervertendola la costringono all'intolleranza, all'iniquità e alle guerre più rovinose. Da qui la necessità di ""codificarlo"""" nel trattato ponendosi un fine più che alto e nobile: aprire gli occhi e toccare i cuori ben fatti di chi lo legge affinché la luce della civiltà non si spenga."" -
Napoleone alla conquista dell'Italia 1796-97 e 1800
Due secoli fa un grande generale invadeva l'Italia. Vinceva battaglie e razziava opere d'arte, mentre il canto dell'inno francese risvegliava speranze di libertà. Nasceva così la leggenda di un condottiero abile e spietato, servitore di potenti e sapiente costruttore delle proprie fortune: Napoleone Bonaparte. Un immaginario inviato speciale annotava giorno per giorno la tumultuosa attività politica e militare del generale. Quel giornalista altri non è che Gianni Rocca, abile narratore delle storie di guerra dell'Italia e degli italiani. -
L' arte della guerra
L'arte della guerra, ispirato agli insegnamenti di Sun Tzu, fu probabilmente scritto nel IV secolo a.C. ed è pertanto considerato il più antico manuale bellico. È ispirato a un unico chiarissimo principio: il modo migliore per essere certi di vincere una guerra è assicurarsi la vittoria ancora prima di cominciare a combattere. Ciò significa studiare l'avversario, i suoi punti di forza e di debolezza; conoscere alla perfezione il terreno di battaglia, ma anche i propri limiti; giocare di sorpresa, con manovre e scelte tattiche inaspettate; e soprattutto contare sulla massima velocità nelle informazioni (che saranno carpite al nemico da un nutrito esercito di spie) e nell'organizzazione delle contromosse. Tutto ciò farà sì che ogni azione abbia la massima efficacia possibile ed eviti inutili stragi. ""L'arte della guerra"""" è diventato oggi un libro di culto anche per migliaia di manager e dirigenti aziendali."" -
Miti d'Oriente. Dalla Cina al Giappone all'India, tutti i racconti mitologici e le loro origini
Dalla Cina al Giappone, i miti orientali sono in grado di illustrare con tratti vividi le credenze più radicate dei popoli. Nati a partire dal substrato culturale e religioso, i racconti mitologici orientali affascinano per la pluralità di punti di vista e di spiegazioni possibili a fenomeni che noi, uomini moderni, siamo abituati a spiegare ricorrendo alla razionalità scientifica. Ci tuffiamo così in un mondo in cui l'uomo, grazie all'intervento divino, è in grado di influire radicalmente sulle vicende del mondo. -
Storie dei lombardi
«La patria di un uomo è il posto dove è nato», dice Brera. E il suo posto era la Lombardia. E fin qui è facile intendersi. Ma dove si ferma la sua Lombardia, dove pone i suoi confini e stabilisce le sue dogane è più difficile da capire. Perché la Lombardia di Brera è una terra dalla geografia mobile. Arriva, o sarebbe arrivata, se il Po fosse stato più generoso di acqua, fino a Venezia. Ma nessuno può escludere ed è Brera per primo a non escluderlo, che i termini della Lombardia potrebbero essere fissati all'altezza della Sicilia. E già questo sarebbe un modo inedito di vedere le cose d'Italia. Ma nella duttile geografia breriana meridiani e paralleli sono cedevoli cornici di un quadro fluttuante. E allora, la Lombardia, nell'idea o sogno di questo Gran Lombardo, potrebbe anche finire a Pechino, se è vero che Po è parola di origine cinese. Insomma, la Lombardia è il mondo intero e non poteva essere diversamente per Gianni Brera, autore di storie universali. -
La guerra dei bottoni. Ediz. integrale
"La guerra dei bottoni"""" racconta le avventure di due gruppi di ragazzi, chiusi nel loro mondo, provenienti da due paesi diversi (Longeverne e Velrans, che nella realtà corrispondono a Landresse e Salans). Sono organizzati come un esercito (capo, luogotenente, soldati semplici) e si fanno la lotta da generazioni e generazioni, avendone in pratica dimenticato il motivo. Il premio? Bottoni, ganci, spille, stringhe sottratte ai prigionieri di guerra, ma anche, come ricorda varie volte il capo Lebrac, l'onore. Il linguaggio è ricco di espressioni dialettali della Franca Contea e non sono risparmiate scurrilità. Tre sono gli adattamenti cinematografici, tutti ambientati in epoche diverse: """"La guerre des boutons"""" di Yves Robert del 1962 e """"La guerre des boutons"""" di Yann Samuell del 2011 sono ambientati negli anni '60, mentre il regista Christophe Barattier, sempre nel 2011, ambienta la sua trasposizione (La nouvelle guerre des boutons) durante la Seconda Guerra Mondiale, per trasmettere un messaggio pacifista. Per la sua trama, il romanzo rimane sempre attuale ed è una lettura adatta ai ragazzi e agli adulti, in ricordo del loro periodo fanciullesco e delle loro marachelle. Età di lettura: da 10 anni." -
La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath
Pubblicato postumo nel 1943 perché ritenuto erroneamente dal suo stesso autore non all'altezza, questo romanzo fa parte del cosiddetto ""Ciclo dei Sogni"""" che comprende tutta la produzione fantastica di Lovecraft. Protagonista del racconto e dell'intera saga onirica è Radolph Carter e le sue avventure nella dimensione parallela della Terra dei Sogni dove arriverà fino al monte Kadath. L'uomo sarà costretto ad affrontare mostri terribili e questo viaggio assumerà di volta in volta tratti grotteschi e inquietanti, tipici della poetica del visionario Lovecraft."" -
L' animale che dunque sono
L'animale con la sua diversità ci obbliga a ricordare le nostre origini e a ricominciare ad essere uomini. Ma cosa significa essere un essere umano? Cosa ci distingue dall'animale? La storia del pensiero occidentale è percorsa da questa domanda potente e spesso censurata: è possibile stabilire un confine fra uomo e animale? La risposta è racchiusa nel termine logos, l'unione fra ragione e parola, che aggiunge all'essere vivente umano quel qualcosa che lo trasforma in «animale dotato di parola» e «animale razionale». In realtà la differenza fra uomo e animale, concepita come verità inconfutabile, l'irragionevolezza dell'animale a confronto con la ratio umana, è da secoli utilizzata dalla filosofia occidentale per giustificare e legittimare la prevaricazione, a volte spietata, dell'uomo sull'animale. -
Intelligenza in natura. Saggio sulla conoscenza
In questo libro l'antropologo Narby conduce il lettore in un viaggio attraverso le forme dell'intelligenza in natura, attingendo alla contemporanea ricerca scientifica così come ai dati raccolti in anni di studi sulle culture indigene dell'Amazzonia, suo campo di ricerca. Ne emerge un quadro affascinante, attraverso un racconto partecipato e ben scritto, in cui la più aggiornata ricerca scientifica, in qualche modo avvicinandosi alle forme tradizionali di conoscenza, si interroga sulle condizioni e le modalità con cui l'intelligenza si esprime in natura, dalle forme di vita più elementari fino agli esiti più raffinati dell'evoluzione biologica. Conoscere l'intelligenza in natura significa interrogarsi su come gli esseri animati conoscono il mondo e interagiscono con esso. Questa la sfida culturale, prima ancora che scientifica, che Narby lancia con questo suo libro coinvolgente. -
Il sapere dei segni. Filosofia e semiotica
Il sapere dei segni è antico quanto l'uomo. Muovendo dalle primordiali incisioni sulle pietre e dalle figure delle divinità arcaiche, il percorso del libro frequenta luoghi singolari ed emblematici, come la pratica poetica dell'ideogramma, le immagini musicali dei chiostri, i giochi formativi della coscienza infantile, la comunicazione gestuale della lingua dei Segni. In ogni tappa del cammino il sapere emerge come replica e figura dell'inconcepibile, come ritmo della vita che si confronta con la metamorfosi e il ritorno, con la perdita e la restaurazione, con la memoria e l'oblio. In questo confronto tra la verità e la vita il sapere dei segni scopre il destino che da sempre lo lega alla figurazione provvisoria e al segreto musicale del ritmo, in quanto aritmetica prima dell'esperienza; e poi comprende l'opera selettiva della morte: la grande creatrice dei segni come figure transitanti della verità. -
Odi-Carme secolare-Epodi. Testo latino a fronte
Gli Epodi e le Odi di Orazio portano un soffio di novità nella tradizione poetica di Roma antica. Con i primi Orazio trapianta a Roma un nuovo genere d'invettiva letteraria: la sua indignazione verso personaggi ignoti o fittizi si fa più manierata rispetto all'aggressività dei giambi di Catullo, ma le forme metriche che egli elabora si fondano, per la prima volta, sull'originale adattamento dei più complessi metri usati da Archiloco di Paro. Con le Odi il poeta si cimenta nel recupero delle forme della lirica greca arcaica (con particolare predilezione per Alceo), mai affrontato dai suoi predecessori, se si eccettuano gli eccentrici esperimenti di Levio e i pochi carmi prettamente lirici di Catullo. Un duplice rinnovamento letterario, riconosciuto, per il suo carattere epocale, dallo stesso Augusto, che ad Orazio affidò la composizione del solenne Carme Secolare, a suggello dell'ammirazione per un poeta capace di esprime in forme 'antiche' sentimenti moderni: dalla ricerca della vera felicità alla saggezza del modus, dalla malinconica consapevolezza della fuga del tempo alla gioia per i prudenti e pacati 'naufragi' d'amore. -
La Germania. Testo latino a fronte
Nella ""Germania"""", tra le poche opere etnografiche superstiti dell'antichità, composta probabilmente all'inizio del II sec. d.C., Tacito delinea a tutto tondo il ritratto degli antichi Germani: forti, coraggiosi, saldi moralmente, ma, nonostante questo, ancora barbari e lontani dalla civiltà romana. Questo scritto offre al suo autore anche l'opportunità per condannare la dilagante corruzione dei Romani e per far conoscere le istituzioni dei Germani che, a partire dal Medioevo, avranno un ruolo notevole nel quadro politico europeo. Il frequente confronto, più spesso lo scontro, tra mondo germanico e mondo latino nel corso dell'età moderna, a partire dalla riforma protestante fino al Novecento, farà della Germania uno dei testi classici più letti e discussi, anche se di frequente deformata da interpretazioni faziose, ideologiche e, come al tempo del nazismo, criminali."" -
In difesa di Archia. Testo latino a fronte
Riscoperta nel 1333 da Francesco Petrarca, l'orazione ""In difesa di Archia"""" rappresenta un appassionato elogio della poesia e dell'humanitas, e pertanto divenne subito un testo chiave per la genesi del concetto stesso di umanesimo. Ma la Pro Archia è anche un'orazione profondamente politica, in cui Cicerone riflette, sullo sfondo della crisi della repubblica, sulla funzione sociale e civile della poesia."" -
Il fato. Testo latino a fronte
Nel rivalutare il ruolo di Cicerone nella storia del pensiero antico, i critici hanno recentemente sottolineato e apprezzato la passione con la quale egli rivendica un proprio spazio nel dibattito su uno dei principali motivi della filosofia ellenistica: la contraddizione tra la necessità del fato stoico e il libero arbitrio. Composto nel 44 a.C., all'indomani della morte di Cesare, come ultimo momento di una riflessione teologica già avviata dall'Arpinate con i dialoghi ""De natura deorum"""" e """"De divinatione"""", il trattato """"De fato"""" segna inoltre il ritorno alla tecnica delle Tusculanae disputationes, con l'abulia fatalistica dei boni viri contrastata in un discorso continuo aperto alle soluzioni delle varie scuole di pensiero."" -
Iscrizioni funerarie latine. Sopravvivere alla morte. Testo latino a fronte
Moltissimi, e quasi tutti anonimi, sono gli autori delle molte migliaia di iscrizioni funerarie ritrovate in ogni parte dell'impero romano. Pur caratterizzate da grande varietà di supporti ai quali corrisponde una grande difformità dei testi incisi sullo specchio epigrafico, unico è il fine che induce alla loro realizzazione: il desiderio di sopravvivere alla morte, lasciando memoria di sé alle generazioni future. Le parole incise sulla pietra, rievocando i mestieri esercitati e le imprese compiute, illustrando le qualità manifestate durante la vita, sono una solida realtà che consente al defunto di occupare, oltre la morte, il ricordo degli uomini tanto a lungo quanto dureranno le generazioni future.