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Filosofi all'alba del contemporaneo. Kant, Schelling, Schopenhauer, Nietzsche
I manuali parlano di un'età «contemporanea» che inizierebbe alla fine del Settecento con la Rivoluzione francese, ma in questo libro Barilli segue un metodo diverso che considera le varie epoche ricorrendo ai grandi eventi di natura scientifica e tecnologica. Per connotare quel periodo preferisce infatti osservare i primi passi dell'elettromagnetismo, che ha avuto tra i maggiori esponenti Alessandro Volta con la sua pila e Luigi Galvani con l'esperimento delle rane appese a una ringhiera metallica. Questo scoppio di nuove energie si registra in tutti i settori della cultura, nel campo delle arti visive, con le forme irregolari e inedite di Füssli, Blake, Goya, nella narrativa e nella filosofia. -
La barba del Manzoni
I luoghi e i personaggi sono gli stessi dei Promessi sposi, eppure in questo inedito romanzo di Piumini qualcosa non torna. Spetta al lettore scoprire cosa. Nell'attesa si può soltanto dire che se Manzoni parlava di spagnoli per intendere austriaci, anche qui avviene altrettanto e, con la scusa di una storia collocata in un tempo remoto, si parla di oggi, dell'uso improprio dei santi, della volgarità dei prepotenti, dei preti pavidi e degli avvocati disonesti. In sintesi (da non svelare): un prequel dei Promessi sposi. -
La borsa
Scritto nel 1896, questo saggio - ormai introvabile in italiano - mette sotto osservazione il tempio della finanza nell'epoca in cui la borsa valori diventa il simbolo stesso del capitalismo e, secondo l'opinione popolare, un'impresa fraudolenta progettata per abusare dei lavoratori onesti. Weber dimostra che gli scambi commerciali, nella loro ambivalenza, possono contribuire a creare o a distruggere i valori culturali, così come avevano demolito le fondamenta del patriarcato, creando tuttavia nuove opportunità per i salariati agricoli. In modo analogo, la stessa borsa ha facilitato l'espansione del mercato e ha consentito, al tempo stesso, nuove forme di criminalità e abusi. -
Casa d'altri
Un vecchio prete di montagna, confinato in un minuscolo e uggioso paese emiliano in cui non accade mai niente, riceve la visita di una vecchia solitaria e stanca che lava i panni al fiume. La donna vuole sapere se è possibile, in qualche caso speciale, diverso dagli altri, e senza fare dispetto a nessuno, derogare a una ""regola"""" della Chiesa cattolica. Di quale regola si tratti, lo si scoprirà solo alla fine del racconto, definito da Montale """"perfetto"""" e tra le maggiori prove narrative del Novecento."" -
La maestrina Boccarmè e altre novelle pedagogiche
Il mondo della scuola e dell'insegnamento, con i suoi attori, i suoi spazi, le sue dinamiche, si rispecchia fedelmente nella produzione letteraria di Luigi Pirandello, che a Roma, per ventiquattro anni, fu docente all'Istituto Superiore femminile di Magistero. Privo di un'autentica vocazione per quel ruolo, pressato da obblighi e incombenze mal remunerate e intralciato nel più stimolante cammino della letteratura, lo scrittore si rese tuttavia artefice di un'innovativa progettualità didattica - intuitiva, sperimentale e antilibresca - capace di valorizzare le individualità delle allieve e di rispettare il loro mondo interiore. Anche in virtù di questo, quando la scuola compare nei suoi racconti a far da sfondo alle vicende, non appare solo un luogo di frustrazioni e desideri inappagati, ma un ambito di istanze educative ancorate alla celebrazione dei più alti valori umani. Il testo contiene le seguenti novelle: La maestrina Boccarmè; Marsina stretta; L'eresia catara; Mondo di carta; Pensaci, Giacomino! -
Cani, topi e scarafaggi. Metamorfosi ebraiche nella zoologia letteraria
Nelle Melodie ebraiche di Heine, il principe Israele, a causa di «un sortilegio», viene trasformato in cane. Nella Metamorfosi di Kafka il protagonista si ritrova mutato in uno scarafaggio e il vocabolo Ungeziefer (parassita) di cui si serve lo scrittore praghese è lo stesso usato dai nazisti per definire l'ebreo-parassita. Non a caso, nei campi di sterminio venne utilizzato lo Zyklon B, acido prussico concentrato, un pesticida letale. Primo Levi ha fatto notare che «si doveva usare, e fu usato, quello stesso gas velenoso che si impiegava per disinfestare le stive delle navi, ed i locali invasi da cimici o pidocchi. Sono state escogitate nei secoli morti più tormentose, ma nessuna era così gravida di dileggio e di disprezzo». Attraverso le pagine della letteratura, questo libro ripercorre i modi in cui gli ebrei sono stati spogliati di umanità, considerati scarti umani e ridotti all'animalità. -
La felicità dei mobilifici
Come siamo giunti a considerare ""normale"""" ciò che avviene sotto i nostri occhi giorno dopo giorno? La mercificazione dei rapporti umani, la polarizzazione crescente fra ricchi e poveri, la pressione dei rifugiati alle porte dell'Europa, lo sfruttamento neocoloniale di ampie parti del Pianeta per nutrire il benessere dell'Occidente. Di tutto ciò andrebbe piuttosto colta l'assurdità, se solo sapessimo prenderne coscienza. Ingo Schulze, che ha sperimentato il passaggio dal socialismo reale al capitalismo globale, si serve in questi testi della propria esperienza biografica per approdare a una riflessione senza sconti sulle contraddizioni del presente."" -
Le malizie delle donne. Arte e potere della seduzione
Con un'ampiezza di visione storica insolita, ricorrendo alla testimonianza di testi e documenti a volte poco noti, questo libro individua le tematiche e l'intreccio di generi che, a partire dall'antichità greco-romana, hanno concorso a costruire la moderna tradizione delle ""malizie"""" e delle virtù femminili. Una vera e propria messe di giudizi, credenze, dialoghi, trattati, poemetti e testi di varia destinazione e forma, ispirati a preconcetti d'ordine sociale, religioso, o morale, persegue l'intento di svelare e denigrare le presunte arti incantatorie delle donne, oppure di idealizzarne le doti spirituali e intellettuali. Prefazione Daniela Marcheschi."" -
Comprare moglie. Cronache di schiavitù e violenza
In Congo c'è un uomo che da anni cura le donne vittime di stupri di guerra. O, meglio, come lui sostiene, le ""ripara"""". È un chirurgo e ha fondato un ospedale. In Bangladesh c'è un paese poverissimo ai confini con l'India che è diventato una piccola capitale del sesso a pagamento con ragazzine dai 13 ai 15 anni. In Afghanistan, Yemen, Nigeria e Ruanda sono numerosi i casi di giovanissime spose vendute dai genitori ad anziani mariti. Un business molto redditizio è il commercio di donne vietnamite, nordcoreane, del Laos e del Pakistan, costrette a matrimoni forzati, prostituzione e cybersesso. L'autore di questo libro, che da anni si occupa di diritti umani, ha scelto storie vere per raccontare le tragiche vicende che portano ogni giorno alla violenza, alla sofferenza e spesso alla morte, donne, ragazze e bambine di ogni età. Postfazione del politologo Gianfranco Pasquino. Prefazione di Emma Pomilio."" -
La Germania al di sopra di tutto
Lo scoppio della prima guerra mondiale e il comportamento della Germania durante il conflitto hanno origine nella ""mentalità tedesca"""" e nel suo carattere nazionale. Pubblicato nel 1915 e qui tradotto per la prima volta in Italia, questo testo di Durkheim rivela le dinamiche sociali di cui la guerra è il risultato. Come un medico con il suo paziente, egli guarda al caso tedesco decretando una diagnosi definitiva: la Germania pratica l'idealismo in modo patologico. Bruno Karsenti mostra come questo scritto condanni il nazionalismo, si inserisca in modo coerente nella sociologia di Durkheim e sia in perfetta sintonia con le riflessioni sui pericoli insiti nelle società moderne."" -
Il piegatore di lenzuoli. E altri poemi
Un uomo che di mestiere piega lenzuoli. Una mongolfiera che trasporta sapone e sale. Una valle vicino al Po dalla quale il profumo dei cembri risale i valloni fino alla Francia e all'Occitania. Il sale che matura in spuma nelle vasche di Trapani. Un uomo e una donna in una libreria, un boscaiolo costretto a trasformarsi in boia, un amore prodigioso e doloroso insieme in un giardino pieno di fiori. E una domanda: Tornò, Teseo, ad Atene? Lasciò davvero, sugli scogli di Nasso, la malinconica Arianna? Dalla penna di Roberto Piumini, dieci poemi editi e inediti. -
Un burattino nella rete. Tradurre Pinocchio in internet
Prendete le prime venti righe delle Avventure di Pinocchio di Collodi. Inseritele sul web e chiedete a un traduttore automatico la versione in inglese o in cinese, in russo o in arabo. Poi fate il percorso al contrario e provate a ritradurre il testo in italiano. L'effetto sarà sorprendente, da molti punti di vista, e spesso straniante. Questo libro tenta l'esperimento con cinquanta diverse lingue straniere. Come si modifica, dopo questo transito, la prima pagina di Pinocchio? Come e quanto il testo originale viene tradito dall'automatismo della macchina? Un semplice gioco offre lo spunto per una riflessione sugli strumenti che utilizziamo abitualmente e sul nostro sforzo per districarci nella babele delle lingue che contraddistingue il nostro paesaggio umano. -
Il servo Jernej e la sua giustizia
Il servo Jernej ha lavorato quarant'anni nella fattoria dei Sitar, ma, alla morte del padrone, il figlio eredita la proprietà e lo caccia in malo modo. Di chi è il podere e, per estensione, a chi appartengono le cose del mondo? A chi le ha ereditate senza aver fatto nulla o a chi se ne è preso lungamente cura? Jernej, nella sua sete di giustizia, pensa ingenuamente di poter esporre il suo caso ai tribunali e persino all'imperatore. Ma nessuno, nemmeno il parroco, gli dà la risposta sperata, portando il servo a dubitare anche della giustizia divina e della stessa esistenza di Dio. Tragico è l'epilogo di questo lungo racconto, scritto di getto in poche settimane, nel 1907, e qui proposto in una nuova traduzione e con un nuovo titolo. -
Manierismo contro età moderna. Shakespeare, Cervantes, Molière, Racine
La modernità di cui parlano i manuali scolastici è un periodo troppo esteso, non privo di fratture e di salti di qualità, tanto che converrebbe articolarlo in varie fasi. In questo originale contributo Renato Barilli rovescia la successione delle etichette e considera Shakespeare il massimo interprete del Manierismo. Il moderno, al contrario di ciò che pensava Vasari per le arti visive, viene dopo, ed è questione che riguarda il Seicento, con il Don Chisciotte di Cervantes a fare da apripista, dando scacco matto alle rimanenze tardo-medievali e introducendo nel modo più radicale e perentorio le istanze del realismo e della verosimiglianza. Se Shakespeare appare come il campione incontrastato del Manierismo, le motivazioni del Seicento più avanzato trovano espressione soprattutto in Francia, dove si agita la querelle des anciens et des modernes. -
Il popolo dei bambini. Ripensare la civiltà dell'infanzia
Riconoscere la «civiltà dell'infanzia» è stata una delle conquiste fondamentali della cultura umana. Questo libro si propone di spostare l'attenzione proprio sui bambini, sulle loro caratteristiche e peculiarità - spesso in conflitto con il mondo regolato e impostato dai più grandi - su come e perché si possano definire un ""popolo"""", depositario di una """"civiltà"""" specifica, di cui il gioco è l'emblema. La riflessione si articola attraverso un dialogo serrato tra le scienze e le arti, in un incontro tra saperi che può illuminare, nella sua insospettabile ricchezza, un patrimonio da rivalutare."" -
I colori del tempo. Otto scene di vita ebraica
Con il suo tratto inconfondibile, arricchito dalla lezione di Chagall e Picasso e dalla lunga esperienza nel mondo del teatro e dell'illustrazione, Emanuele Luzzati riassume in otto scene i luoghi fondamentali della vita ebraica e alcune delle principali festività religiose. La sinagoga - dove gli ebrei si riuniscono per pregare, studiare e discutere - la scuola e il cimitero, disegnano ""i colori del tempo"""" e prendono forma accanto alla celebrazione del matrimonio, a Rosh-ha-shanà, il Capodanno ebraico, a Sukkoth, la festa della capanne - che rievoca i quarant'anni trascorsi dal popolo di Israele nel deserto dopo la fuga dall'Egitto - al Seder di Pesach, la Pasqua, e a Channukkà, la festa delle luci. Conservate al Museo Ebraico di Bologna, le otto scene di vita ebraica sono tra le opere di più grandi dimensioni realizzate da Luzzati e compongono un poetico omaggio alla vita quotidiana del popolo del Libro."" -
Il profeta
Scritto in inglese nel 1923 e tradotto in oltre venti lingue, Il Profeta è il capolavoro di Kahlil Gibran. Con una scrittura incisiva e visionaria, il testo abbraccia i problemi fondamentali dell'esistenza, dall'amore al matrimonio, dai figli al lavoro, dal piacere alla bellezza, dalla religione alla morte. L'opera, qui proposta in una nuova traduzione e con il testo originale a fronte, è accompagnata da una nota di lettura firmata da Jean-Louis Ska, uno dei maggiori esperti del mondo biblico e della letteratura. -
Disobbedienza civile
Pubblicato nel 1849, questo breve saggio di Thoreau condanna le scelte del governo degli Stati Uniti in merito alla schiavitù nel Sud del Paese e alla guerra contro il Messico. Per questi motivi l'autore si rifiutò di pagare le tasse e venne incarcerato. Convinto che le leggi non vadano rispettate quando contraddicono la coscienza e i diritti dell'uomo, Thoreau fonda i primi movimenti di protesta e resistenza nonviolenta, in seguito rappresentati da Martin Luther King e Gandhi. Nota di lettura di Goffredo Fofi. -
Camminare
Inoltrarsi nella foresta e immergersi nella natura per allontanarsi dalla vita sociale e guarire i mali dell'animo ritrovando l'armonia. Questo splendido resoconto di pensieri, elaborato da Thoreau durante le sue escursioni solitarie e trascritto nel 1862, rievoca i grandi spazi vergini degli Stati Uniti. Una sezione è dedicata all'arte di camminare, che consiste anche nella capacità di staccarsi dai pensieri quotidiani per guardare dentro di sé ed entrare in sintonia con la natura incontaminata e selvaggia. Con una nota di Marina Corradi. -
Brividi sul divano. I telefilm di Alfred Hitchcock
La sera del 17 gennaio 1959 la Rai manda in onda per la prima volta Alfred Hitchcock presents, e precisamente il racconto sceneggiato Il falso indovino. La serie riassume tutti i caratteri del cinema e della televisione del grande regista: l'umorismo bizzarro, l'ironia, la suspense. I telefilm vanno in onda con una certa regolarità fino al 1967 e accrescono in maniera clamorosa la popolarità di Hitchcock. L'immagine del suo profilo stilizzato, che compare nella sigla, il prologo e il commento finale fissano infatti il suo nome e il suo aspetto nell'immaginario di un vastissimo pubblico. E danno un volto a temi e modalità narrative che ancora oggi aiutano a comprendere meglio qualcosa che riguarda tutti noi.