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Mosè. Viaggio ai confini di un mistero rivelato e di una utopia possibile
Il bambino abbandonato in una cesta nella giuncaia del Nilo e allevato alla corte del Faraone. L'omicida costretto a divenire profugo nel deserto di Madian. Il liberatore del popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto e il suo legislatore. Tre religioni - ebraismo, cristianesimo e islam - si richiamano a Mosè e in ogni epoca della loro lunga storia ciascuna ne fornisce un ritratto diverso. Tutto ciò che sappiamo si trova in quattro dei cinque libri del Pentateuco e in qualche altro raro passo biblico. -
Senso e sensibilia
Quest’opera, pubblicata postuma nel 1962, raccoglie le note di Austin sui problemi della percezione e sui temi fondamentali della conoscenza, della certezza e della realtà. L’autore le preparò, a partire dal 1947, per le sue lezioni e per i famosi Saturday Mornings, incontri settimanali informali ai quali intervennero e si formarono coloro che sarebbero diventati, negli anni Sessanta, i più noti filosofi del linguaggio ordinario: Grice, Pears, Strawson, Urmson e Warnock. -
Per l'amore e per la libertà. Scritti sulla filosofia e sull'educazione
M. Zambrano pone al centro di questi saggi il tema della conoscenza in rapporto al problema educativo. Ne emerge una concezione di educazione nel significato più profondo con meditazioni sulla pedagogia, sulla società, sull'importanza del maestro. Una perla è il capitolo sulla Parabola sufi. -
I Catari e la civiltà mediterranea - Seguito da Chanson de la croisade albigeoise
Nei saggi raccolti in questo libro, Simone Weil dà ragione di una profonda continuità tra le grandi civiltà mediterranee dell'antichità e il Rinascimento romanico, indicando nella crociata albigese una svolta decisiva per la storia dell'Occidente, le cui conseguenze estreme ella poté misurare personalmente negli orrori della seconda guerra mondiale. Il volume è completato dalla traduzione dei passi della Chanson de la croisade albigeoise, commentati da Simone Weil. Opera di un contemporaneo, il poema offre un'immagine idealizzata della terra d'Oc, la ""patria del linguaggio"""", luogo per eccellenza del racconto cavalleresco, nel momento stesso in cui sta per inabissarsi."" -
Il caso Calas. Con il Trattato sulla tolleranza e testi inediti. Ediz. critica
La sera del 13 ottobre 1761 il primogenito del commerciante calvinista Jean Calas si suicida nella casa di famiglia a Tolosa. Il padre, anche sulla base di pettegolezzi del vicinato, viene accusato di omicidio, torturato e condannato all'altroce supplizio della ruota. Voltaire, che fiuta nel caso l'errore giudiziario e il fanatismo religioso, si occupa della vicenda con una serie di scritti e ne ottiene la riabilitazione. Questa edizione propone una nuova versione del celebre Trattato sulla tolleranza, condotta per la prima volta sul testo critico pubblicato nelle Oeuvres complètes de Voltaire della Voltaire Foundation di Oxford, e la traduzione dei più significativi scritti voltairiani che lo hanno preceduto e seguito. Sono inoltre proposti qui per la prima volta in italiano i testi attribuiti alla vedova e a due figli di Calas, ma concepiti e scritti dal patriarca dei Lumi sulla base delle informazioni giunte via via in suo possesso. -
Modernità al bivio. L'eredità della ragione romantica. Tre testi inediti e una conversazione
Tre testi mai pubblicati prima d'ora in Italia (La poetica romantica, Forza e senso, le due dimensioni irriducibili di una scienza dell'uomo e La spiritualità della vita e la sua ombra) e una conversazione, anch'essa inedita, offrono una sorta di bilancio dell'eredità intellettuale del filosofo canadese, tra i maggiori studiosi della società moderna e dei suoi disagi. Alle risposte di Taylor fanno da controcanto undici brevi interventi dei principali interpreti internazionali della sua opera. -
Storia dei marrani
Nel 1492, con la cacciata degli ebrei dalla Spagna a opera dei re cattolici Isabella e Ferdinando, inizia una nuova fase nella storia della penisola iberica. Fuggiaschi e dispersi per mezza Europa (da Amsterdam a Londra, da Livorno a Ferrara) e nel Nuovo Mondo, cambiando identità e spesso esternando apparente devozione cattolica, abbandonando di continuo famiglia, professione e ricchezza: ma in terra libera i marrani gettano la maschera, tornano all’ebraismo, fondano e animano le prime comunità moderne e divengono protagonisti di straordinarie avventure umane e di originali imprese economiche, politiche e intellettuali. Anche per questo la loro vicenda non appartiene solo alla storia ebraica, ma è un’odissea che attraversa l’intera storia della nascita dell’Europa moderna. -
Storia degli esseni
Prima della scoperta dei rotoli di Qumran, sul Mar Morto, si conoscevano gli esseni solo grazie alle fonti antiche. I monaci ripudiavano i piaceri e disprezzavano la ricchezza, vivevano in ammirevole vita comunitaria, non temevano la morte e credevano nella risurrezione dei corpi. Le giornate si alternavano tra lavoro e preghiera, immersioni nelle acque vive e partecipazione alla ""seudah"""", l'anticipazione del banchetto messianico. Negli esseni, Benamozegh vede i predecessori della Qabbalah e nella loro storia una fonte ricchissima di elementi utili per spiegare l'origine del cristianesimo."" -
Volti del mistero. Il conflitto delle immagini tra Oriente e Occidente
Oriente e Occidente hanno da secoli una diversa concezione delle immagini religiose. Da dove nasce questa differenza? Quali sono le motivazioni che hanno promosso o facilitato una valorizzazione così diversa dell'arte sacra? Il saggio, che si avvale di una ventina di immagini a colori, intende rispondere a questi interrogativi in un viaggio che parte dal III secolo e arriva fino alla recente riscoperta delle icone nel cristianesimo europeo. -
Rosa. Storia culturale di un fiore
Dalla lirica trobadorica a Dante, dagli emblemi gentilizi all'ermetismo, il viaggio della rosa prosegue negli ultimi due secoli attraverso le poesie di grandi autori ispirate ai moderni significati del «loto dell'Occidente».rn«Claudia Gualdana è una raffinata saggista che ci racconta la storia del ""fiore dei fiori"""": la rosa.» – Il VenerdìrnDall'Iliade a Borges la rosa è un fiore che accompagna la storia della nostra cultura sul piano letterario, figurativo, favolistico e del costume. Nel mondo classico essa indica amore e morte, nell'evo cristiano viene condannata a un momentaneo oblio per poi tornare a designare il sacrificio dei martiri e a comparire sulle facciate delle cattedrali. Simbolo della Vergine Maria, entra nelle Litanie lauretane e nella pittura, diviene emblema della Passione di Cristo e tale resta fino alla Riforma di Lutero, che la adotta nel suo sigillo personale."" -
Francesco. Un'altra storia. Con le immagini della tavola della cappella Bardi
Per la ricchezza degli episodi illustrati (oltre venti), la singolarità della loro scelta - quasi una sfida all'Istituzione - e la complessità del discorso figurativo, la tavola della Cappella Bardi, conservata a Firenze in Santa Croce, mostra un Francesco ben lontano dall'immagine cui siamo abituati. Essa offre infatti un ritratto del santo in netto contrasto con quello più noto (di Bonaventura e di Giotto) perché vengono illustrate le parti più inquietanti del programma di Francesco, ad esempio la conversione pacifica degli infedeli, il disprezzo del denaro, la radicale scelta a favore dei poveri e l'aiuto ai lebbrosi. Questa edizione del volume viene proposta in brossura con bandelle. -
Il ponte di Istanbul. Un progetto incompiuto di Leonardo da Vinci
Cinque secoli fa una lettera di Leonardo da Vinci parte da Genova per Costantinopoli, l'odierna Istanbul. È forse la risposta alla richiesta di progettare un ponte. In quell'epoca, le due città sono al vertice delle relazioni tra Oriente e Occidente, come spesso è accaduto nella storia, e sulle onde del Mediterraneo scorre il confronto tra turchi e genovesi, una realtà di lunga durata in cui si possono cogliere le molte, sottili sfumature di un costante e caleidoscopico panorama di incontri. In questa prospettiva, il geniale ponte progettato (e mai realizzato) da Leonardo da Vinci per il sultano Bayezid II e il centro di Galata - prima genovese e poi turca - diventano il simbolo di un rapporto mai interrotto tra due mondi. -
Il cinema dei papi. Documenti inediti dalla Filmoteca vaticana
Avvalendosi di documenti in gran parte inediti provenienti dagli archivi della Segreteria di Stato vaticana e della Gendarmeria pontificia, il volume racconta la nascita, avvenuta 60 anni fa, della Filmoteca vaticana, che con i suoi 8.000 titoli è un archivio unico nel suo genere e il principale deposito della memoria delle immagini in movimento dei pontificati novecenteschi. Un punto di vista originale per comprendere le profonde trasformazioni intervenute nell'immagine del papato e nel rapporto tra Chiesa cattolica e cinema. -
Nostalgia. Antropologia di un sentimento del presente
La nostalgia è il sentimento che, forse più di altri, ha accompagnato l'origine, lo sviluppo e l'affermazione del mondo moderno. Classificata come fissazione patologica o attitudine retrospettiva che frena ogni cambiamento, è stata liquidata in modo frettoloso per occultare l'insostenibile pesantezza del tempo presente. Tra pandemie e rischi climatici, dolore e speranza, la nostalgia ritorna ostinatamente a offrirsi come àncora di salvezza, strategia, risorsa, elemento creativo capace di misurarsi con il passato e di delineare possibili itinerari per il futuro. In modo paradossale essa si trasforma così da malattia legata al rapporto con i luoghi, desiderio di altrove e di tempi sconosciuti, in meravigliosa macchina del tempo che agisce come terapia della modernità criticandone i presupposti, le ingenuità e le menzogne. Capace di intercettare il pensiero apocalittico e quello utopico, di collocarsi dalla parte degli sconfitti e degli emarginati, la nostalgia mostra in questo modo anche un aspetto sovversivo che riconsidera potenzialità inespresse e vie mai percorse da un'umanità che non può più semplicemente sperare nelle proprie «magnifiche sorti e progressive». -
Lo storico e il poeta. Quattro saggi su Dante e la Divina Commedia
Lo sguardo di un grande storico avvicina i ricordi romani di Dante, che nell'ottobre 1301 fa parte dell'ambasceria che si reca da Firenze a Roma per incontrare papa Bonifacio VIII, e si confronta con tre canti della Divina commedia: il X dell'Inferno, dove gli eretici scontano la loro pena e il Poeta incontra Farinata degli Uberti e Cavalcante de' Cavalcanti; il III del Purgatorio, dove le anime dei morti scomunicati attendono di poter iniziare la loro purificazione (tra questi Manfredi, figlio di Federico II), e l'ultimo del Purgatorio, dove le anime che hanno compiuto l'espiazione attendono l'accesso al Paradiso. Introduzione di Chiara Frugoni. -
L' ultima nota. Musica e musicisti nei lager nazisti
I campi di sterminio nazisti avevano una loro colonna sonora. Ad Auschwitz, Terezin, Buchenwald e Dachau si faceva musica per molti motivi. Le SS imponevano ai prigionieri di accompagnare le torture, le marce verso il lavoro o le camere a gas con brani strumentali. Le piccole o grandi orchestre allestite nei lager servivano per intrattenere gli aguzzini nel fine settimana o per sostenere la propaganda nazista. Nei campi di sterminio si incontrarono musicisti di grande valore che riuscirono a produrre opere di notevole qualità. -
L' incantesimo della scienza. Storia di Gerbero che diventò papa Silvestro II
Il 12 maggio 1003 muore a 63 anni Gerberto d'Aurillac, già abate di Bobbio, arcivescovo di Reims e di Ravenna, papa con il nome di Silvestro II. Dialettico, matematico e inesauribile bibliofilo, l'inafferrabile papa dell'anno Mille è stato uno straordinario protagonista del Medioevo europeo e dell'evoluzione del sapere sperimentale. Si narrava tuttavia che fosse diventato famoso e potente grazie ai favori del diavolo. I detrattori e gli inesauribili avversari delle sue scalate al potere hanno osteggiato in ogni modo la sua cultura eterodossa. In un intreccio di scienza e magia, di vita reale e di leggenda ha così preso forma un mito che va oltre la biografia del personaggio e oltre il Medioevo, in un mutevole paesaggio di episodi e avventure che si organizzano in un indimenticabile quadro storico. -
Germania segreta
I saggi qui riuniti per la prima volta raccontano un aspetto essenziale, ma sconosciuto, del grande storico autore dell'innovativo I due corpi del re e contribuiscono a disegnare il tragitto esistenziale di un grande intellettuale europeo. Mentre gli anni '20 lo vedono prendere parte al circolo di Stefan George, l'avvento del Terzo Reich lo costringe - in quanto ebreo - ad accettare l'esilio negli Stati Uniti, dal quale non farà più ritorno. Sono gli anni che segnano una svolta decisiva, soprattutto nel suo modo di concepire, leggere e raccontare la storia, prima contro la barbarie del nazismo, poi contro la politica del maccartismo e le sue distorsioni della libertà accademica. Sullo sfondo di quegli anni si staglia una riflessione potentissima sul ruolo della Germania e sul senso della cultura europea. -
La leggenda del Grande Inquisitore. Nuova ediz.
Pubblicata per la prima volta nel 1891, viene qui proposta una lettura originale della Leggenda del grande Inquisitore, racconto inserito da Dostoevskij nei Fratelli Karamazov. Il confronto drammatico tra la figura di Gesù e quella del grande Inquisitore testimonia il contraddittorio rapporto dello scrittore con il cristianesimo nelle sue diverse forme storiche. Sebbene della Leggenda di Dostoevskij si siano occupati molti autori, l’interpretazione di Vasilij Rozanov è particolarmente incisiva e attuale: più che a una critica letteraria siamo di fronte a un’indagine filosofica che ben si attaglia ai problemi dell’uomo contemporaneo. -
La gomena. Testo latino a fronte
In virtù della loro arguzia o per i tipi comici che consegnano alla storia del teatro, alcune commedie di Plauto hanno beneficiato nel corso dei secoli di ampio successo e di frequenti messe in scena. È il caso del Miles gloriosus, con il personaggio del soldato vanaglorioso, o dell'Aulularia, con il tipo del vecchio avaro, che ha fornito fertile materia all'immaginazione teatrale di Molière ed è diventato uno stereotipo fecondo anche per il cinema e i fumetti. In questo contesto, una commedia come il Rudens (La gomena) occupa un ruolo del tutto particolare: scritta tra la fine del III e l'inizio del II secolo a.C., è una delle opere più innovative dell'epoca perché non è ambientata in una città, ma interamente su una spiaggia del Nord Africa, e si regge su un tema cui la sensibilità moderna riserva grande attenzione: la giustizia retributiva. Plauto presenta una vicenda in cui l'elemento femminile, tradizionalmente debole e sottoposto ad abusi e angherie, risulta decisamente centrale, a partire dalle protagoniste, doppiamente emarginate in quanto donne e in quanto schiave.