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Sul racconto. Una conversazione inedita con Paolo Fabbri
Se il telefono suona, siamo di fronte a due possibilità: James Bond può alzare il ricevitore oppure no, e questo naturalmente può indirizzare il racconto in due direzioni completamente diverse. In questa conversazione inedita con Paolo Fabbri, registrata a Firenze nel dicembre del 1965, Roland Barthes affronta il tema dell'analisi strutturale dei racconti a partire dalle intuizioni di Vladimir Propp, che suscitarono un dissidio teorico tra Claude Lévi-Strauss e Algirdas J. Greimas. E così, dall'Odissea a Sherlock Holmes, da Don Chisciotte a Madame Bovary, il racconto viene esaminato come un'architettura e una stratigrafia di sequenze. -
Una mappa delle arti nell’epoca digitale. Per un nuovo Laocoonte
La nascita del cinema e, alla fine degli anni Sessanta, del videoregistratore hanno segnato una svolta decisiva nel nostro modo di considerare le espressioni artistiche. La tradizionale divisione tra arti dello spazio (pittura, scultura, architettura) e arti del tempo (musica, letteratura, spettacolo), elaborata da Lessing nel Laocoonte, viene oggi messa in discussione perché tutto tende a confluire nel video: le mostre sono costellate di schermi, i libri sono accompagnati da cd e lo stesso accade a film e spettacoli teatrali. Caduto il discrimine dello spazio contro il tempo, l'epoca digitale assiste al riemergere di una distinzione elementare: i video brevi che escludono il racconto, l'intrigo, la trama (e dunque puntano solo su aspetti cromatici, tattili, sonori, corporali) e i lungometraggi, le telenovelas e gli spettacoli che si giustificano solo se sorretti da una narrazione e da un'opportuna lunghezza. Questo saggio di Renato Barilli offre una nuova chiave di lettura per comprendere ciò che sta accadendo nel mondo in cui viviamo. -
Dipinti a voce. Sopravvivere con l'arte in un lager nazista
Arrestato dalla Gestapo, François Le Lionnais viene deportato nel 1944 nel campo di concentramento di Mittelbau-Dora, destinato alla produzione delle ""armi miracolose"""" che, secondo la propaganda tedesca, avrebbero cambiato il corso del secondo conflitto mondiale. Ingegnere e matematico, si prodiga per sabotare una di queste - il sistema di guida missilistica V2 - ma agli occhi dei suoi compagni svolge un'altra attività, non meno vitale. Parla di teoria dei numeri, di elettricità e di chimica, ma soprattutto - durante i lunghissimi appelli che durano ore - è in grado di descrivere, persino nei dettagli e nei colori, dipinti più o meno celebri che conosce a memoria. Resoconto di un originale tentativo di sopravvivenza, questo testo - uno dei più brevi e sorprendenti sui campi nazisti - è la testimonianza strabiliante del potere dell'astrazione, un atto di estrema resistenza che segna la vittoria della bellezza sull'orrore trasformandosi in un autentico inno alla vita."" -
Pinocchio alla rovescia
Cosa fa il mare quando andiamo a dormire? Chi ha inventato le parole? Perché i piccioni muovono il collo avanti e indietro? Felipe ha molte curiosità, ma i genitori lo rassicurano: imparerai tutto a scuola. Eppure a scuola il corridoio è freddo e lungo, tutti devono stare in fila e le domande sembrano sempre inopportune. Costretto ad adeguarsi e ad assecondare le aspettative degli altri, il giovane protagonista di questo originale e provocatorio racconto di Rubem Alves è un Pinocchio alla rovescia, un bambino che diventa burattino, schiavo di una normalità imposta e di strutture educative incapaci di ascoltare, ma pronte a certificare e medicalizzare. -
Appunti sulla soppressione dei partiti politici
Nuova traduzione d'autore per un pamphlet divenuto un classico nella riflessione sui partiti politici. Macchine destinate a fabbricare passione collettiva, organizzazioni costituite in modo da esercitare un'oppressione sul pensiero dei membri, i partiti – afferma Simone Weil – hanno come unico scopo il loro potenziamento senza alcun limite. ""Ogni partito è totalitario in germe e come aspirazione. Se non è tale di fatto, è solo perché quelli che lo circondano non lo sono meno di lui""""."" -
Un' ecologia delle relazioni. L'uomo e il suo ambiente
In questo breve saggio Philippe Descola, uno dei maggiori antropologi contemporanei, introduce in modo semplice e originale alla pratica dell'antropologia e a un'""ecologia delle relazioni"""". La prima ricerca sul campo in Amazzonia gli ha consentito di vivere per anni con la tribù Jivaros Achuar, di osservare le relazioni degli amerindi con gli esseri della natura e di mostrare che l'opposizione occidentale tra natura e cultura tra gli Achuar non esiste. Descola definisce inoltre quattro modalità di relazione con il mondo - totemismo, animismo, naturalismo e analogismo - rendendo conto delle relazioni dell'uomo con il suo ambiente."" -
Breve storia della pioggia. Dalle invocazioni religiose alla previsioni meteo
Stendhal la detesta, i diaristi la intrecciano con le lacrime, i sovrani e i capi di Stato ne fanno un uso politico, rinunciando all'ombrello nelle cerimonie ufficiali per condividere con il popolo le avversità atmosferiche. Invocata in tempi di siccità, la pioggia suscita la paura dell'eccesso, delle alluvioni e dei diluvi, ma è solo alla fine del Settecento che la sensibilità individuale nei suoi confronti si intensifica; lo sforzo di guardare in alto per cogliere i segni della collera divina o dell'intervento diabolico viene vanificato dalla «secolarizzazione del cielo» e poi dalle previsioni meteo. Una lunga storia che Alain Corbin riassume in questo libro, con l'avvertenza, sulla scia di Roland Barthes, che «niente è più ideologico del tempo che fa». -
Piccolo elogio della non appartenenza. Una storia istriana
Racconto di una storia istriana, questo memoir assume la prospettiva individuale di un cucciolo dell'esodo che si è visto consegnare il peso di una memoria affidata al rimpianto e al rancore. Le parole tracciano un percorso di emancipazione dalle tentazioni identitarie e dal loro carattere puramente accidentale. È, infatti, il corpo morto della madre, più che la terra perduta, a restituire nuova, e forse inattesa, consapevolezza al senso dell'appartenenza. E a rendere possibile, per la memoria e per la storia, «un approdo diverso». Postfazione di Paolo Cammarosano. -
Il problema dell'uomo. Nuova ediz.
Pubblicato a Tel Aviv nel 1943, questo libro propone il primo corso di «filosofia della società» tenuto da Buber nel 1938 all'Università ebraica di Gerusalemme. L'occasione di mettere a fuoco l'essere dell'uomo nella sua peculiarità rispetto a ogni altro essere si intreccia con la testimonianza di una fase cruciale della sua vita: quella che vede l'emigrazione del filosofo dall'area geografica di lingua tedesca alla comunità ebraica in Palestina. In quest'opera l'autore presenta in modo dettagliato la sua idea della condizione umana e considera come differenza specifica dell'uomo rispetto a tutte le altre creature il suo configurarsi come essere sociale in forma peculiare. Secondo il filosofo, infatti, l'originaria socialità umana non è mediata dall'interesse, o dall'utilità, né dipendente dal sentimento empirico della simpatia o della compassione, ma si mostra come un «a priori» universalmente valido, che pone immediatamente in contatto l'«io» e l'«altro» in modo gratuito e nella reciproca disponibilità. -
I sentieri di Heidegger
Come si riconosce un sentiero? Come si può distinguere da una tesi teorica ben consolidata? Solo la vicinanza e la comunicazione consentono di scoprirlo e «soltanto chi cammina insieme sa che si tratta di un sentiero». Grazie a questa immagine Gadamer può affrontare il pensiero heideggeriano senza applicare a esso alcuno schema, mettendone in luce la complessità vitale più che la struttura concettuale. La tesi di fondo di questi «studi sull'opera matura» di Heidegger, dove Gadamer esercita l'arte ermeneutica al suo massimo livello stilistico, è che la direzione del pensiero del suo maestro si mantenga costantemente rivolta verso un unico obiettivo: pensare l'essere, aprirsi all'orizzonte originario dove la verità non è occultata da fraintendimenti oggettivanti, ma appare come evento e linguaggio, come equilibrio tra pensiero filosofico e creazione poetica. -
La dialettica di Hegel
Questa fondamentale raccolta di saggi, che ha visto la prima edizione italiana nel 1973 e una seconda edizione aggiornata nel 1996, testimonia quanto nel pensiero di Gadamer sia stata centrale l'interpretazione di Hegel e la scoperta del suo rapporto con il pensiero di Platone. In questo confronto tra Gadamer e Hegel si inserisce inoltre il pensiero di Heidegger, che occupa un posto di rilievo nella lettura del rapporto tra Hegel e la filosofia greca. In appendice al volume, tre lettere di Heidegger a Gadamer. -
Come fare cose con le parole
Insieme al Tractatus e alle Ricerche filosofiche di Wittgenstein, ""Come fare cose con le parole"""" è uno dei testi che hanno maggiormente influenzato la filosofia del linguaggio nel Novecento. Ricco di forza polemica e di intuizioni geniali, il lavoro di Austin ha segnato una svolta dalla concezione del linguaggio inteso come descrizione del mondo a quella del linguaggio come azione. La sua teoria costituisce ancora oggi uno strumento di classificazione e comprensione non solo per filosofi e linguisti, ma anche per gli studiosi di tante discipline: dalla giurisprudenza all'intelligenza artificiale, dalla sociologia alla teoria della letteratura."" -
Il caso Nietzsche. La ribellione fallita dell'Anticristo. Nuova ediz.
Questo libro nasce dalla constatazione che Friedrich Nietzsche, uno dei più fieri nemici del cristianesimo, ne è, a ben guardare, la più sorprendente conferma. Non si tratta semplicemente di un’opposizione speculare al cristianesimo che ne tradisce la nascosta influenza, come sostiene Heidegger: l’influenza nascosta esiste, ma il rifiuto nietzchiano ad ammetterla si basa su un’opposizione reale, su una scandalosa differenza cristiana che il nostro mondo sistematicamente respinge, proprio perché vi è estremamente vicino. Nietzsche reagisce alla rivelazione evangelica del desiderio e della violenza presenti dentro di lui come dentro di noi, ma il suo rifiuto diventa la rivelazione ultima, «escatologica» di questa violenza, la dimostrazione della verità della croce. -
Toccare, Jean-Luc Nancy
Testimonianza di una nobile e sincera amicizia, il libro è il generoso omaggio di un grande filosofo a un filosofo più giovane che da principio ne ha seguito le tracce per poi imporsi con un'opera originale. Derrida offre una lettura del pensiero di Nancy sotto un particolare angolazione, la questione del «tatto» in tutti i significati che la parola ha assunto nella cultura occidentale, da quello erotico a quello religioso. Il testo è accompagnato dai lavori di Simon Hantai. -
Paolo e i filosofi. Interpretazioni del cristianesimo da Heidegger a Derrida
Il primo incontro di Paolo con i filosofi risale al tempo in cui l’apostolo si trova ad Atene. Incuriositi dai suoi strani discorsi, alcuni epicurei e stoici lo invitano a parlare davanti all’Areòpago, ma quando lo sentono argomentare sulla risurrezione dei morti lo deridono e lasciano la platea. Due millenni più tardi, l’attualità delle lettere paoline riecheggia nella riflessione filosofica che si confronta con la nascita del cristianesimo. Questo volume – che colma un vuoto nella saggistica sul tema - prende in esame le riflessioni di Heidegger, Badiou, Žižek, Taubes, Agamben, Foucault, Vattimo e Derrida. -
La disobbedienza consapevole. Introduzione alla nonviolenza
La nonviolenza non è l'opzione di un'élite intellettuale, ma un'alternativa pratica che inizia dalla quotidianità di ciascuno. Essa non può dunque essere confusa con la passività o con l'indifferenza poiché sposta il piano del confronto dalla prova di forza a quello della riflessione sui valori e sulla giustizia, imponendo una modifica radicale nel modo di pensare della società civile. La riflessione di questo libro si snoda su due livelli: uno è storico, attraverso l'interpretazione di alcuni avvenimenti a partire dalla prospettiva nonviolenta, l'altro è filosofico-politico, sia attraverso il confronto con la tradizione occidentale sia proponendo una concezione tipicamente orientale, in cui la dimensione spirituale dell'essere umano svolge un ruolo essenziale. -
La favola delle api. Testo originale a fronte. Ediz. bilingue
Émilie du Châtelet (1706-1749), incoraggiata da diversi intellettuali e da Voltaire, di cui fu amante e compagna, ad abbandonare il mondo frivolo dell'aristocrazia parigina per abbracciare le lettere e gli studi scientifici, è considerata la donna dell'illuminismo per eccellenza. La sua Favola delle api, tentativo incompiuto e inedito di adattamento dell'opera di Mandeville ""The Fable of the Bees"""", conservata come manoscritto nella Biblioteca nazionale russa di San Pietroburgo, è il più antico tra gli scritti che ci sono pervenuti. Nato come progetto di traduzione, il testo comprende diverse sezioni interamente originali, in particolare i commenti e una lunga prefazione, in cui Émilie du Châtelet attira l'attenzione sulla condizione femminile nel Settecento e sull'esclusione delle donne dall'educazione filosofica e scientifica. Questo volume propone la prima edizione critica del manoscritto francese e, a fronte, la prima traduzione integrale."" -
Dell'aurora
Elaborata lentamente nei lunghi anni dell'esilio dalla dittatura franchista, Dell'Aurora è una straordinaria opera di pensiero che fuoriesce dagli schemi del discorso filosofico: una trama poetica in cui si riannodano, riconoscibili ma trasfigurate, le domande, le riflessioni e le ricerche che occupano la scrittura di tutta una vita. La ricerca di una diversa modalità espressiva della ragione raggiunge in questo testo un'espressione compiuta nella forma di una filosofia poetica. -
L' attualità del bello. Studi di estetica ermeneutica
Gli scritti raccolti in questo volume consentono di seguire il costante interesse di Gadamer per i significati teoretici dell'esperienza estetica. L'asse portante è costituito dall'ampio saggio «L'attualità del bello», dedicato al problema della legittimazione dell'arte nel mondo contemporaneo e incentrato sui temi del gioco, del simbolo e della festa. Nella seconda parte del libro compaiono altri scritti più brevi tesi a definire le peculiarità e la centralità dell'esperienza estetica. Nella terza e quarta parte si parla di pittura e poesia, atttaverso l'analisi della celebre Tempesta di Giorgione e del Ciclo di Kafka del pittore Willibald Kramm. -
Discipline, poteri, verità. Detti e scritti (1970-1984)
Interviste, conversazioni, recensioni, saggi e articoli costituiscono una parte poco nota dell'opera di Michel Foucault, una sorta di ""giornalismo filosofico"""" che in questo volume comprende il periodo che va dal 1970, anno della sua nomina al Collège de France, ai mesi che precedono la morte, avvenuta nel 1984. I testi spaziano dal problema della vita e del vivente alla nascita del bio-potere e agli effetti della medicalizzazione della società; dalla questione del crimine e della punizione a quella del disciplinamento e dei dispositivi di controllo e sicurezza; dai temi filosofici della verità e dell'identità ai problemi della sessualità e della soggettività, che si formano o si sfaldano nel punto d'intersezione e di conflitto tra desiderio e piacere.""