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Frida Kahlo. Una biografia
La biografia illustrata della grande pittrice messicana vista attraverso gli occhi e la creatività di María Hesse, artista spagnola che sa coniugare illustrazione e testo in un'esperienza visiva quasi tattilernrn«La biografia illustrata da María Hesse per le edizioni Solferino offre una chiave interessante e intrigante per arrivare dritti al cuore del “Fenomeno Khalo“.» – Stefano Bucci, Corriere della SerarnrnUn corpo segnato dal dolore e dalla passione, abitato da immagini impetuose e seducenti: Frida Kahlo fu molto più che sofferenza e angoscia, fu un'artista piena di vita. La sua pittura è lacrime e sangue ma anche festa e luci. Visse sempre agli estremi, oscillando dal colore al nero, dalla felicità alla tristezza più profonda, dalle risate ai canti. Fu una donna appassionata che non si rassegnò mai a restare nell'ombra del suo grande amore, il pittore Diego Rivera, e combatté per realizzare tutti i propri sogni, uno a uno. Visse con intensità i passaggi tragici quanto quelli più gioiosi dell'esistenza e questa grande forza è entrata come una magia nei suoi quadri. -
Il mestiere più difficile del mondo. Come si «diventa» genitori
È un compito difficile, o addirittura «impossibile» come scriveva Sigmund Freud, fare i genitori? È sicuramente difficile perché più o meno consciamente si vorrebbe a propria immagine e somiglianza un figlio che, invece, può prendere strade imprevedibili e inattese. Troppo spesso si desidera letteralmente costruirlo, mentre si può solo preparare il terreno in cui crescerà, curandolo, proteggendolo e amandolo. Questo libro illustra come sono cambiate le famiglie negli ultimi anni e come sono cambiati i padri e le madri. Le famiglie si sono ristrette, nascono sempre meno bambini e vengono al mondo quando i genitori, nella maggior parte dei casi, hanno superato i trent'anni. Così i piccoli vivono fin dall'inizio la vita degli adulti, vanno con loro in pizzeria o in viaggio, condividono le loro conversazioni e i loro litigi, situazioni in cui sfumano i confini generazionali. Questo libro, inoltre, ripercorre le varie tappe della nascita e della crescita dei bambini di oggi, capaci fin dai primi giorni di vita di interagire con i genitori e di condividere scambi, ritmi, emozioni e stati d'animo. E sottolinea come siano papà e mamma a dover trasmettere i codici delle interazioni e delle comunicazioni affettive, che consentiranno ai figli di affrontare le tappe successive dell'infanzia e dell'adolescenza e di entrare nel mondo adulto. -
Arrivano i fratelli Hood
Missouri, 1863. Frank e Jesse Hood sono due fratelli che mal sopportano i soprusi dell'esercito nordista nei confronti degli agricoltori durante la guerra civile americana. Dopo l'ennesimo torto subito ad opera dello spietato tenente MacKenzie che incendia la loro fattoria, Frank e Jesse decidono che la misura è colma. Insieme agli amici, figli degli altri fattori, organizzano una compagnia di giovani banditi per necessità che darà filo da torcere all'esercito nordista finché la fine della guerra rimetterà ogni cosa al suo posto. Età di lettura: da 8 anni. -
Parigi. Le grandi città dell'architettura. Ediz. illustrata
«Io non immagino una megalopoli. Ho sempre detto che un architetto che si propone di costruire una città è come uno scrittore che vuole scrivere un'intera biblioteca. Sarebbe una follia. L'architettura è un atto di modifica, temporanea, del luogo. Non costruiamo uno spazio, ma costruiamo nello spazio, che è in continua mutazione.» (Jean Nouvel). Le grandi città dell'architettura: un progetto realizzato con il Politecnico di Milano e «Abitare» alla riscoperta delle principali città del mondo. Un'originale lettura delle peculiarità abitative e delle sfide progettuali più recenti, attraverso l'accurata selezione degli edifici e degli interni di maggior rilievo: un vero e proprio itinerario architettonico urbano che esplora i modi di abitare la città. La riflessione critica di tante firme autorevoli dell'architettura contemporanea, anche alla luce dei loro progetti, coglie e decifra la trama dell'evoluzione dal Moderno alla città del futuro. -
Polvere nera
Cina, 1275. Qing ha tredici anni e vuole diventare un'alchimista come suo padre, Shu, che sta lavorando a un importante esperimento: il gioco della polvere nera (che in Occidente diventerà nota molti anni più tardi come polvere da sparo). Un brutto giorno però, la ragazza scopre che suo padre è stato rapito. L'unica soluzione è chiedere aiuto al grande sovrano Kublai Khan. E per arrivare fino a lui, Qing dovrà unirsi a un convoglio di viaggiatori provenienti da molto lontano. Fra loro c'è anche un diciassettenne di nome Marco Polo... Età di lettura: da 8 anni. -
La morte della verità. La menzogna nell'era di Trump
In questo libro agile e pungente come la sua prosa giornalistica, Kakutani mette in campo le sue sterminate letture e frequentazioni per lanciare un provocatorio appello alla forza salvifica della ragione.rnrnrnMentre per più di trent’anni decideva sulle colonne del «New York Times» le sorti di autori del calibro di Ian McEwan, Jonathan Franzen, Norman Mailer, Michiko Kakutani non ha mai smesso di riflettere sul concetto di verità. Che valore ha la certezza dei fatti in una società in cui le teorie complottiste imperano, le ideologie risorgono, l’attendibilità della ricerca scientifica è continuamente messa in discussione, le fake news dilagano ovunque? E in una politica in cui il voto di milioni di americani ha portato alla Casa Bianca un presidente con una cronica e riconosciuta abitudine alla menzogna?rnLa sua analisi è spietata, quasi un’autopsia. Kakutani decreta la morte della verità e ci accompagna nel percorso storico, sociale, culturale che ci ha portato al punto in cui siamo. Una vicenda cominciata qualche decennio fa, con il relativismo e il decostruzionismo, proseguita con il culto narcisistico del sé, il complottismo, la riscrittura in soggettiva della storia, il discredito della scienza, e propagata alla velocità della luce dalle nuove tecnologie. L’assalto alla verità non ha colore politico, viene sia da destra sia da sinistra, è una minaccia globale, perché «senza verità, non ci può essere fiducia, e senza fiducia, la democrazia zoppica». -
Il tuo sguardo illumina il mondo
Vincitore Premio Speciale della Giuria, Città di Rapallo, 2019«Gli anni della nostra amicizia sono stati per me gli anni della grande libertà. Libertà di essere come sono» scrive Susanna Tamaro a Pierluigi Cappello, il poeta scomparso nel 2017, tenendo fede a una promessa che si erano fatti prima che la malattia li separasse. Quella di scrivere un libro insieme.rnrn«Il libro mi ha consentitio di cogliera la radicale importanza che Susanna Tamaro consegna alle parole, alle parole della poesia in particolare, nel sanare le ferite dell'anima» - Eugenio BorgnarnrnIl tuo sguardo illumina il mondo è un racconto sull'amicizia, la morte e la forza della poesia.rnrnIl libro è questo. Un libro delicato, profondo e commovente che ripercorre gli anni brevi e intensi della loro amicizia. Un’amicizia speciale, limpida e luminosa, riflessiva e inquieta, capace di analizzare la tormentata complessità di questi tempi, senza lasciarsene mai sopraffare. Un’amicizia suggellata anche da due modi diversi di affrontare la disabilità. Per Pierluigi, l’essere costretto su una sedia a rotelle, a causa di un incidente avvenuto da ragazzo. Per Susanna, una sindrome neurologica che l’ha confinata, fin dai primi anni di vita, in una dimensione di fragilità e solitudine. Un libro capace di affrontare le asprezze dell’adolescenza, la crudeltà che si abbatte sui diversi, sulle persone sensibili, su chi non si arrende alla banalità del male. Un libro che racconta anche l’amore, la capacità di cambiare e la salvezza che passa attraverso la scoperta delle parole. Un libro che non ha paura di parlare dell’anima e del mistero che ci avvolge, della vita e della morte, e del senso profondo del nostro esistere. -
La montagna scintillante. Karakorum 1958: il racconto inedito della conquista del Gasherbrum IV
Un documento straordinario che restituisce la dimensione epica di una grande impresa attraverso le parole del suo indimenticato protagonista.rnrnÈ una lotta veramente disperata la nostra, fra la realtà e noi stessi, ma alla fine siamo noi a vincere e alle 12:30 esatte le nostre bandierine sventolano o meglio sbattono al vento burrascoso della vetta. Siamo sulla punta massima del GIV a 7980 metri di quota.»rnCosì Walter Bonatti rievoca la conquista del Gasherbrum IV da parte della spedizione italiana il 6 agosto del 1958. Un’epica impresa tra le nevi perenni del Karakorum, diversa da tutte le altre, compiuta su una via che nessuno mai più ripeterà nei successivi sessant’anni.rnSOLFERINO e il CAI – Club Alpino Italiano collaborano e pubblicano il racconto del grande alpinista attraverso il Museo Nazionale della Montagna di Torino, che ne ha curato la realizzazione. La storia rimasta nascosta per decenni e che riemerge oggi nelle pagine scritte da Walter Bonatti al ritorno dall’avventura, ci fa rivivere una delle grandi pagine della storia delle scalate himalayane.rnBonatti riscrive la storia con rivelazioni sulla spedizione, il ricordo dei compagni Carlo Mauri, Riccardo Cassin, Bepi De Francesch, Toni Gobbi, Giuseppe Oberto, Donato Zeni e Fosco Maraini, i dettagli e le difficoltà estreme del lento ed emozionante avvicinamento alla vetta e qualche polemica al rientro in Italia. Un documento straordinario che restituisce la dimensione epica di una grande impresa attraverso le parole del suo indimenticato protagonista. -
La cena perfetta
La cena è forse uno dei momenti più speciali per chi ama cucinare. Invitare a casa gli amici è un piacere. Cucinare per loro lo è ancora di più. Dedicarsi il giorno prima alla spesa e poi, nel pomeriggio, mettersi ai fornelli in attesa della sera rappresentano il vero piacere. Curare ogni dettaglio, dalla piega del tovagliolo alle luci. Scegliere i piatti da usare. La tovaglia. E poi, stare lì a mixare le portate, pescando dalla propria memoria, o dalle suggestioni arrivate leggendo altri libri. Questo, e molto altro, è comporre la cena perfetta. Che poi è il tema di questo libro: una raccolta di 64 ricette, scelte con cura una per una tra tutte quelle preferite dall'autrice, a metà tra tradizione e innovazione. Ogni stagione è organizzata in quattro menù: dalle occasioni speciali ai pasti informali. E non mancano le foto d'autore per un volume da consultare quando si cucina, ma anche da sfogliare comodamente sul divano o, magari, prima di andare a letto. Perché le ricette raccolte sono qualcosa di più di semplici gesti pratici. Raccontano il cibo e il bello delle stagioni. Con tutti i consigli per rendere il pasto il momento (perfetto) da trascorrere con gli altri. -
Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile
Paolo Borrometi, giornalista, sfuggito a un attentato delle cosche, racconta la criminalità che affronta ogni giorno in Sicilia.rnrn«L'autore si considera un redivivo, un morto che cammina, inseguito com'è da sicari incaricati di farlo saltare per aria, come è documentato attraverso intercettazioni tra mafiosi di quelle cosche tra Ragusa e Siracura che hanno saputo ramificarsi, espandersi e prosperare.» - Paolo Graldi, Il Messaggerornrn«Ogni tanto un murticeddu, vedi che serve! Per dare una calmata a tutti!» rnNelle intercettazioni l'ordine è chiaro: Cosa Nostra chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ma questo non ferma Paolo Borrometi, che sul suo sito indipendente La Spia.it denuncia ormai da anni gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all'ombra di quelli legali. Dallo sfruttamento e dalla violenza che si nascondono dietro la filiera del pomodorino Pachino Igp alla compravendita di voti, dal traffico di armi e droga alle guerre tra i clan per il controllo del territorio. Le inchieste raccontate in questo libro compongono il quadro chiaro e allarmante di una mafia sempre sottovalutata, quella della Sicilia sud-orientale. Il tutto filtrato dallo sguardo, coraggioso e consapevole, di un giornalista in prima linea, costretto a una vita sotto scorta: alla prima aggressione, che lo ha lasciato menomato, sono seguite intimidazioni, minacce, il furto di documenti importantissimi per il suo lavoro, sino alla recente scoperta di un attentato che avrebbe dovuto far saltare in aria lui e la sua scorta. I nemici dello Stato contano sul silenzio per assicurarsi l'impunità, e sono disposti a tutto per mettere a tacere chi rompe quel silenzio. Il primo libro di Paolo Borrometi è una denuncia senz'appello su un fenomeno ritenuto in declino e in realtà più pervasivo di sempre, da combattere anzitutto attraverso la conoscenza del nemico. Perché il potere della mafia, come diceva Paolo Borsellino, è anche un fenomeno sociale, fatto di atteggiamenti e mentalità passive contro cui l'unico antidoto è l'esempio della resistenza e della lotta. -
Cacio & pepe. La mia vita in 50 ricette
Chi è davvero Alessandro Borghese? Una persona che si diverte ancora a cucinare, come quando aveva sedici anni, nonostante tutti i problemi. Sembrerebbe questo il segreto del suo successo.rnrn«Impossibile derubricarlo a semplice libro di ricette, anche se di ricette ce ne sono tante; si rischierebbe di riporlo in cucina, e di ritrovarsi sporche di farine o unte d'olio le decine di pagine in cui Borghese racconta la sua storia» - Corriere della SerarnrnUn grande cuoco, personaggio televisivo e imprenditore rivoluzionario, certo. Ma esiste anche un altro lato, più intimo e nascosto, raccontato per la prima volta ad Angela Frenda, food editor del Corriere della Sera. Un ritratto inedito dall’infanzia a oggi. Senza dimenticare le 50 ricette. Quelle che gli hanno cambiato la vita. -
Aicron. Storie di una ricostruzione fantastica
Norcia rinasce nella fantasia dei bambini di una scuola primaria e prende nuova vita. Diventa per esempio Aicron una Norcia al contrario, oppure Corc, la città dove c'è quasi tutto. Oppure Scimmibinchi: il paese dove tutti, per legge, devono essere felici. Ma per essere davvero felici, scopre il Sindaco, bisogna conoscere la tristezza. Questo lo sanno bene i bambini di Norcia, dopo il terremoto del 2016: è dalla loro immaginazione che nascono i cinque paesi raccontati in questo libro. E così una fine diventa un nuovo inizio. Non solo nella fantasia. L'idea di questo libro nasce dai laboratori condotti dall'illustratrice Giulia Orecchia nella scuola «De Gasperi-Battaglia» di Norcia nell'anno scolastico 2016-2017. Le illustrazioni sono il frutto dell'immaginazione inesauribile degli alunni, che ha dato forma e colore a cinque nuovi paesi e che ha ispirato a cinque autori per ragazzi altrettanti racconti. Molto diversi l'uno dall'altro, ma tutti con un unico fulcro: come si possa cominciare dalla fine, da una perdita, per trasformare un evento terribile e traumatico come un terremoto in un nuovo inizio. E come questo inizio possa insegnare a tutti qualcosa sulla vita, sulla resistenza, sulla solidarietà. Età di lettura: da 8 anni. -
La banda di Tamburello
Un giallo che ha il fascino della narrazione orale e il ritmo della pièce teatrale, scintillante di invenzione linguistica, tenerezza, suspense e divertimento.rnrnUn ex fascista con la gola tagliata può voler dire una cosa sola: vendetta politica. Certo, la guerra è finita da quasi vent'anni, Marione Orsi si era pentito dei suoi trascorsi e ormai picchiava solo la grancassa. Ma certi malanimi durano a lungo, o almeno così la pensa il brigadiere Cantatore. Caso archiviato. E allora perché gli omicidi continuano? Mentre la rinomata banda del paese si trova a suonare La leggenda del Piave a ogni prova con una voce in meno, la paura comincia a diffondersi. E il bel commissario Eriberto Passalacqua, chiamato da Lucca a occuparsi della faccenda, si trova a fare i conti con un gruppo di sospetti piuttosto insolito: un cornista frustrato, due clarinettiste affascinanti con due mariti gelosi (nonché cacciatori e quindi armati), per tacere di una perpetua vergine, un oste bestemmiatore e il meccanico di Castelnuovo... Sono troppe le tracce che si confondono e troppi i cadaveri che si accumulano tra le montagne dell'Appennino ferite dalle cave, dove i boschi nascondono l'orizzonte del mare e i pettegolezzi coprono la verità. Pierfrancesco Poggi fa rivivere l'Alta Versilia dei primi anni Sessanta in un intreccio che porta alla ribalta personaggi ed eventi come su un palcoscenico. -
Il diritto di essere umani. La battaglia di una vita
«Una società non è davvero democratica finché non si sposta decisamente verso la voglia di capire.» È a questo desiderio che Umberto Veronesi si è ispirato nella sua ricerca, nel suo lavoro quotidiano di medico e nella sua vita. Da qui è partito per cercare di comprendere un mondo sempre più complesso e più sfuggente, ma anche capace di offrire grandi opportunità a patto di saperle vagliare in modo critico, libero, responsabile. Alla base di tutto sta il nostro diritto di essere umani - donne o uomini, sani o malati, stranieri o cittadini. Un diritto che si esercita nell'arte dell'ascolto, nel confronto con gli altri, nella passione per la scienza e per la conoscenza, nel rispetto profondo della dignità di ciascuno. Che parli della sua «medicina della persona» o delle ultime frontiere della bioetica, dell'inutilità del dolore o del lusso della salute, della miseria della guerra o del miracolo della pace, Veronesi mostra nei pensieri raccolti in questo libro un'empatia e un acume che sono la traccia della sua essenza più profonda: quella del vero umanista, che vive a fondo la propria realtà senza mai smettere di immaginare un futuro migliore. -
In viaggio con lo zar
Chi è quel giovane che devi accompagnare senza far domande? Dice di essere un principe, però cammina con il peso dei contadini. Annusa l'orizzonte come se gli fosse proibito. E sogna un grande treno capace di unire ciò che è stato e ciò che sarà. Chiediglielo, quando sarete soli. Età di lettura: da 8 anni. -
La regina dei pirati
Non tutte le cose tornano. Ingannami e io non ti mentirò; incatenami e ti lascerò libero. Coprimi di stracci e sarò una dei mari. Dimenticami e sentirai la mia storia, in ogni porto del mondo. Età di lettura: da 8 anni. -
Non rivedrò più il mondo
Ahmet Altan è stato travolto dall’ondata di arresti che ha seguito, nel 2016, il fallito colpo di stato del 15 luglio contro Erdogan. Da allora è recluso in un carcere nei pressi di Istanbul. L’accusa a suo carico è di aver favoreggiato il golpe tramite «messaggi subliminali». rnrnNel febbraio 2018 il suo processo-farsa si è concluso con un’atroce sentenza: ergastolo senza condizionale. Non rivedrò più il mondo è il messaggio che Altan lancia dalla sua cella: è un testo breve, che contiene molti universi. È uno scioccante diario di prigionia, dall’irruzione della polizia in casa di Ahmet e del fratello Mehmet fino alla notizia della condanna a vita in regime duro. È una galleria di personaggi e incontri miserabili in cui l’ingiustizia prende corpo e volto. È un inno all’immaginazione e al suo potere di evadere dalle quattro mura che la costringono riconquistando aria e spazio. È un ragionamento di straordinaria lucidità sui concetti universali di vita, morte, tempo, destino. È un elogio della scrittura come forma irrinunciabile di dignità dell’individuo. Da un lato, c’è un «corpo in trappola», dall’altro «una mente che non si curava e rideva di ciò che sarebbe accaduto al corpo, si credeva intoccabile ed era intoccabile ». Le parole di questa mente che non si rassegna al silenzio, strappate al regime di massima sicurezza, colpiscono come sassi e lasciano una traccia indelebile. -
I colori delle stelle. L'avventura di Van Gogh e Gauguin
Con una scrittura evocativa e vibrante, Marco Goldin ci accompagna per mano nei luoghi provenzali, tra notti stellate e campi di grano, tra gli uliveti e le piccole montagne delle Alpilles, in Bretagna e a Auvers-sur-Oise dove Vincent morirà. Fino al momento cruciale della partenza di Gauguin.rnrnI due mesi che i pittori Vincent van Gogh e Paul Gauguin vissero insieme nella Casa Gialla ad Arles, dal 23 ottobre al 23 dicembre 1888, restano tra i momenti più intensi e decisivi dell’intera storia dell’arte. Intensi e talvolta anche drammatici: Vincent si taglierà un orecchio alla vigilia del Natale, Paul fuggirà a Parigi… sessanta giorni che questo romanzo ricostruisce attingendo alle fonti, dai giornali alle lettere tra i due artisti, e restituendo con sensibilità non solo la storia ma le atmosfere, le ispirazioni, i moti dell’anima. Alla ribalta come veri e propri protagonisti troviamo anche, naturalmente, le decine di quadri che i due artisti dipinsero nelle settimane passate in Provenza, tra il lavoro en plein air nei campi e lungo i canali e quello nel piccolo studio, al piano terra della casa in place Lamartine. Con una scrittura evocativa e vibrante, Marco Goldin ci accompagna per mano nei luoghi provenzali, tra notti stellate e campi di grano, tra gli uliveti e le piccole montagne delle Alpilles, in Bretagna e a Auvers-sur-Oise dove Vincent morirà. Fino al momento cruciale della partenza di Gauguin dal porto di Marsiglia, sulla nave Océanien, per Tahiti. È il primo giorno di aprile del 1891 e un pittore va incontro al suo destino. -
Paura. Trump alla Casa Bianca
Bob Woodward non è solornun Premio Pulitzer, è un’iconarnmondiale del giornalismorninvestigativo.rnrn«Le rivelazioni di Woodward su Trump sono esplosive.» - The Washington Postrnrn«Un ritratto maledetto della presidenza americana.» - CBS Newsrnrn«Nell’era delle “verità alternative” e dei tweet corrosivi,rnWoodward è il gold standard della verità.rnFear è esplosivo, devastante, clamoroso.» - The Washington PostrnrnIl reporter Bob Woodward, che svelò lo scandalo Watergate costringendo Nixon alle dimissioni, dipinge una Casa Bianca caotica e disfunzionale, in preda di una perenne crisi di nervi, guidata da un presidente infantile e irascibile che non risparmia insulti ai collaboratori, i quali a loro volta lo ritengono (per usare un eufemismo) non all'altezza del compito. Collaboratori che, per esempio, per non eseguire gli ordini fanno semplicemente sparire i documenti. O definiscono gli uffici presidenziali «uno zoo senza gabbie» o «Crazytown». E in cui il presidente è «un idiota» e ha «l'intelligenza di un bambino di quinta elementare». È il quadro che emerge dall'inchiesta di Woodward, un veterano del giornalismo investigativo. Alle prime anticipazioni sul libro, Trump e alcuni dei suoi più stretti funzionari hanno dovuto immediatamente smentirne il contenuto: il presidente ha «cinguettato» più volte dando a Woodward del bugiardo. Il contenuto del libro è difeso dall'autore con la solita asciutta fermezza: le sue fonti, tutte anonime, sarebbero i protagonisti stessi della vicenda, persone con cui il giornalista ha parlato «per centinaia di ore». E il presidente si è rifiutato di ricevere Woodward, prima della stampa del libro, diversamente da Bush o Obama, per fornire la propria versione dei fatti. «Trump può dire quello che vuole» replica Woodward «ne ha diritto secondo il primo emendamento, ma il geniale direttore del ""Washington Post"""" ai tempi del Watergate, Ben Bradlee, usava dire che nel faccia a faccia la verità alla fine viene a galla. E la verità verrà a galla, anche questa volta.»"" -
La vita vera
Un romanzo potente e delicato sulla forza e sulla resistenza di una donna, che è già tale anche se è poco più di una bambina. rnrn«Adeline Dieudonné entra nella scena letteraria con la potenza di una guerriera» - L'Obsrnrn«Un romanzo magnifico, nel territorio letterario tra Stephen King e Alice attraverso lo specchio» - Le Mondernrn«Adeline Dieudonné salva la sua storia dagli incubi creando una magnifica eroina di libertà e intelligenza. Questa autrice ha un futuro davanti a sé» - Le FigarornRivelazione della Rentrée littéraire francese, oltre al Premio Fnac 2018 e al Renaudot des Lycéens, ha ricevuto grande attenzione dalla stampa, vendendo in pochi mesi 150 mila copie e raggiungendo il primo posto in classifica.rnrnTra i prefabbricati del Demo, c’è una casa che non è uguale a tutte le altre. Ha quattro stanze, una per i genitori, una per la sorella, una per il fratello e una per i cadaveri. È qui che lei, la sorella, una ragazzina di dieci anni, deve combattere con i mostri che la circondano: suo padre, violento e rivoltante, sua madre, inconsistente come un’ameba.rnrnE poi ci sono gli animali impagliati che abitano nella «stanza dei cadaveri», frutto della forsennata passione paterna per la caccia, quasi animati da vita propria. Tutto nello squallore del Demo sembra trasformarsi in una feroce mattanza, persino l’abitudine di prendere un gelato dal carretto che suona il Valzer dei fiori.rnrnE questa violenza penetra in Gilles, il fratellino adorato, e lo trasforma: la sua testa si riempie di «parassiti » e la dolcezza di sua sorella non riesce più a riscaldarlo. Ma lei non cede: con un’ostinazione incrollabile, fa appello a tutte le sue energie per salvarlo, non importa a che prezzo.