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Un mistero per Teo il bibliotecorso. Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 5 anni in un formato agile, perfetto per le letture con mamma e papà. Una nuova avventura di Teo il bibliotecorso, in una storia che parla di animali, amicizia, amore, mistero. La Biblioteca d'Inverno sta per riaprire, ma quando Teo e Linda si svegliano dal letargo estivo scoprono che tutti i libri sono stati rubati! Chi sarà il misterioso ladro? Età di lettura: da 5 anni. -
Ma là c'è ancora luce.... Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 3 anni in un formato agile, perfetto per le letture con mamma e papà. Una storia che parla di animali, amicizia, famiglia, amore, crescere, dormire. È già tardi e a poco a poco cala l'oscurità. Ma là c'è ancora luce... Una casa. Vediamo un po' cosa succede là dentro. Età di lettura: da 3 anni. -
Il mio migliore amico. Ediz. a colori
Un libro divertente e poetico che celebra il rapporto tra i bambini e i loro migliori amici a quattro zampe, in una variegata collezione di migliori amici: bambini e cani, grandi e piccoli, per celebrare la bellezza dell'amicizia tra cani ed esseri umani. Un libro che parla di animali, amicizia, gioco, avventura, crescere. Il mio migliore amico è morbido, caldo e comodo come un batuffolo di cotone... Età di lettura: da 3 anni. -
La criniera di Leo leone. Stampatello maiuscolo. Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 5 anni con il testo in stampatello maiuscolo, perfetto per le prime letture! Una storia che parla di animali, amicizia, diversità, crescere. Età di lettura: da 5 anni. -
L'unicorno Artù. Stampatello maiuscolo. Ediz. illustrata
Un libro illustrato per bambini dai 5 anni con il testo in stampatello maiuscolo, perfetto per le prime letture! Una storia che parla di magia, avventura, amicizia, scherzare. “Artù ama gli scherzi. Oggi Artù vuole fare uno scherzo ai fenicotteri blu.” Età di lettura: da 5 anni. -
Adesso... leggo io! 3 storie per primi lettori. Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 5 anni, perfetto per le prime letture. Una straordinaria raccolta di storie appassionanti, facili da leggere e accompagnate da tante illustrazioni divertenti, giochi ed esercizi. Età di lettura: da 5 anni. -
Pizzeria «Alle tre chiocciole». Una storia in 5 minuti! Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 5 anni. Una storia in 5 minuti per chi legge lo stampatello maiuscolo e un testo breve e semplice, perfetto per le prime letture. “Tre chiocciole sapevano fare la pizza. La prima impastava, la seconda aggiungeva pomodoro e mozzarella, la terza infornava…”. Età di lettura: da 5 anni. -
Carciofonzolo. Una storia in 5 minuti! Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 5 anni. Una storia in 5 minuti per chi legge lo stampatello maiuscolo e un testo breve e semplice, perfetto per le prime letture. “Conoscete la storia di Raperonzolo, la principessa con i capelli lunghissimi? Certo che la conoscete! Ma forse non conoscete la storia di suo cugino Carciofonzolo…”. Età di lettura: da 5 anni. -
Il libraio di Belporto. Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 5 anni. Una storia in 15 minuti per chi legge lo stampatello minuscolo e un testo lungo e semplice, perfetto per le prime letture. ""Belporto è un intrico di viottoli pieni di casette colorate e viuzze lambite dalle onde. Elio ci passa in mezzo cercando di non fare rumore, perché è ancora presto..."""" Età di lettura: da 5 anni."" -
Chi sono io? Ediz. illustrata
Dolcezza, timidezza, stupore, gioia... Quante sono le emozioni che colorano la vita dei bambini? Tantissime, e ognuna, piccola o grande, resta per sempre.Un libro illustrato per bambini dai 3 anni, che invita alla consapevolezza emotiva, incoraggia ad accogliere ogni esperienza che, momento per momento, contribuisce a creare la nostra identità. Un album dedicato ai piccoli lettori curiosi e a quelli più grandi che vogliano guardare la vita con stupore e meraviglia. Un album che parla di crescita, emozioni, sentimenti, identità, famiglia. Età di lettura: da 3 anni. -
Ivano il Terribile. Ediz. a colori
Un libro illustrato per bambini dai 6 anni perfetto per le prime letture e per fare i primi passi in autonomia nel mondo dei libri. Una storia divertente di animali, amicizia, crescita, natura, famiglia. Un bambino disubbidiente e capriccioso abbandona sorella e genitori e fugge nel bosco. Diventa un ragazzo selvaggio amico di orsi e lupi, fino al giorno in cui incontra di nuovo la sua famiglia. Cosa accadrà? Età di lettura: da 6 anni. -
L' età straniera
Nella dozzina del Premio Strega 2019 proposto da Benedetta Tobagirn""L'età straniera"""" racconta un mondo vocale: è nelle voci che questa storia e tutte le storie si sviluppano - le parole di Florin che mancano, quelle in cui Leo si rifugia.rnLeo non studia molto, ma è bravo a scuola. Non fuma tanto, ma un po' d'erba sì. Ha una madre, Margherita, che lavora come assistente sociale e un padre che è stato matematico, è stato intelligente, è stato vivo l'ultima volta nel mare e poi è scomparso tra le onde con il pigiama e le ciabatte. Leo odia i pigiami, le ciabatte e non si fida più del mare, forse di nessuno. Odia tutte le cose fino a quando nella sua vita non arriva Florin, un ragazzino rumeno che non studia, non ha una casa, non ha madre né padre - o magari sì ma non ci sono - e si prostituisce. Florin si prostituisce e la madre di Leo decide di ospitarlo, sistemandolo nella camera del figlio, perché l'appartamento è piccolo e perché «forse potete farvi bene l'un l'altro». Leo che non ha mai fatto l'amore con nessuno e Florin che fa l'amore con tutti condividono la stessa stanza. Leo pensa di odiare Florin, che comunque è meglio di una cosa, è vivo. Leo è tutto cervello e Florin è tutto corpo: questo pensa Leo, che racconta la storia. La """"scimmia"""" lo chiama, come una delle tre scimmiette: Iwazaru, quella che non parla. In realtà entrambi i ragazzi sono ancora forti di una fragile interezza, perché sono adolescenti e hanno ferite profonde ma corpi e sentimenti giovani. Comincia così, tutta storta, l'avventura del loro viaggio a occidente, fra estraneità e appartenenza: mistico per Leo - in continuo contatto con un tribunale immaginario che cerca di convincerlo di avere ucciso il padre - e fisico per Florin - in balia di uomini violenti in un mondo più violento ancora. """"L'età straniera"""" racconta un mondo vocale: è nelle voci che questa storia e tutte le storie si sviluppano - le parole di Florin che mancano, quelle in cui Leo si rifugia."" -
L' invenzione del vento
Giovanni è un ragazzo di buona famiglia, ossessionato dalle tavole da surf come certi adolescenti dal sesso; disegna tavole con palme e arcobaleni, onde alte come palazzi. Pietro è il figlio del benzinaio di corso Francia, a Roma. I due sono amici e frequentano il liceo Farnese, costruito per far fronte all'espansione della borghesia lavoratrice: una scuola che non c'era per una classe sociale che non c'era. Così, alla fine degli anni Settanta, nella capitale del settimo stato più industrializzato al mondo, in piena esplosione del debito pubblico, due ragazzi vivono il sogno del loro ""mercoledì da leoni"""", ma con il windsurf, la tavola con la vela che a entrambi permetterà prima di scivolare sull'acqua e poi, pian piano, come per attitudine, sulla vita. Giovanni rientrerà nel percorso da bravo borghese che gli toccava, e Pietro rincorrerà le onde fino all'oceano, ciascuno dei due pensando all'altro come all'amico che è riuscito a realizzarsi. Perché Pietro ha sì seguito il suo sogno da windsurfer ma ha finito per imbarcarsi in affari poco chiari che gli impediscono di rientrare in Italia, e Giovanni ha abbandonato il sogno di essere un campione senza che il sogno abbia abbandonato lui. Lorenzo Pavolini torna al romanzo con la piccola storia di due giovani appassionati di windsurf e la grande Storia del ventennio che chiude il Novecento. Dalle onde del lago di Bracciano a quelle dell'oceano, questa è l'avventura di due ragazzi con i capelli al vento che hanno contribuito all'epica del windsurf in Italia, e hanno costruito le tavole con le quali gareggiare, perché i grandi sogni non sono mai solo metafore."" -
Non c'è stata nessuna battaglia
«La nostalgia di Bugaro ha più la parvenza di un lucore sulle cose del tempo passato, soprattutto sui luoghi. C'è un'attenzione maniacale dello scrittore nel descrivere la luce che tocca i luoghi, che illumina le strade, le piazze e le persone» - Demetrio Paolin, La LetturarnUn pomeriggio d'estate, un gruppo di amici quindicenni si dà appuntamento nel solito luogo di ritrovo, una piazza nel centro di Padova. È la metà degli anni Settanta, la stagione dei cortei e delle occupazioni, degli scontri fra manifestanti e polizia; i giovani protagonisti, però, non fanno politica, né sono interessati alle ideologie che infiammano il periodo. Si muovono in Vespa da un punto all'altro della città, in mezzo a una folla di ragazzi in perenne movimento, animati soltanto dalla voglia di andare, di incontrarsi. Nel corso della giornata uno di loro, Nick The Best One, viene presentato a una ragazza, la Canova, e tra i due scatta un autentico colpo di fulmine. Un altro, Tod, litiga con un coetaneo e dà il via a una violenta scazzottata. Un altro ancora, GMT, spera di rivedere l'ex fidanzatina, che la famiglia ha allontanato dalla città dopo un grave incidente stradale da lui causato. L'ultimo del gruppo, il vecchio Andrea, si esibisce in lunghe impennate con la Vespa per far colpo sugli amici. Quel pomeriggio, come un lampo di luce intensa, è destinato a restare nella memoria dei protagonisti: li terrà segretamente uniti nel corso del tempo, nonostante i silenzi e le distanze che, inevitabilmente, si frapporranno alle loro esistenze. Tra crisi familiari e riavvicinamenti, cadute nel crimine e nella tossicodipendenza, sogni realizzati e desideri delusi, il romanzo di Romolo Bugaro segue il percorso del gruppo anche nei decenni successivi, intrecciando i destini personali alle trasformazioni del paese. In tutti i protagonisti, rimarrà vivo il ricordo della musica e delle voci di quel pomeriggio ormai lontano nel tempo, pieno di sole e gente in movimento: quella giornata resterà il centro nascosto, il fondamento segreto delle loro vite. -
Il confine
Fabio Meda ha perso tutto: la moglie, l'onore, il rispetto dei colleghi. Ed è stata solo colpa sua. Da capitano dell'Arma è stato degradato a carabiniere semplice e trasferito da Milano nello sperduto paesino maremmano di Velianova. Ora passa le sue giornate tra turni noiosi in caserma, prostitute e serate solitarie davanti alla tv. Ma quando a un rave nei boschi tra Siena e Grosseto vengono rapiti tre ragazzi, l'anonima stazione dei carabinieri di Velianova si trasforma nel centro di comando della caccia all'uomo tesa a catturare quello che i giornali hanno cominciato a chiamare l'Orco. Un'operazione a tappeto che vede coinvolto il capitano Rio, il miglior elemento dell'Arma. All'inizio semplice spettatore disinteressato, Meda verrà obbligato a occuparsi del caso da un vecchio debito contratto con uno strozzino. Prima sfruttando la storia del mostro per il proprio tornaconto grazie all'incontro con lo spudorato Treanni; poi giocandovi un ruolo da protagonista in seguito al ricatto della misteriosa Nevena. Ma più Meda porta avanti la sua indagine personale e non autorizzata, più le sue ossessioni esplodono in tutta la loro virulenza. Chi è l'Orco? Quali segreti nasconde il lussuoso resort che domina la vallata? E che cos'ha fatto Meda per finire in mezzo a quell'immenso lago verde fatto di alberi e silenzio? Le risposte sembrano celarsi nelle indecifrabili profondità del bosco. Per risolvere il caso, Meda dovrà intraprendere un doloroso viaggio dentro se stesso. Solo allora giungerà alla verità. La più terribile, inaspettata e disperata possibile. -
Il figlio maledetto. Testo francese a fronte
Nel pieno delle guerre di religione, in una notte di tempesta, Jeanne de Saint-Savin dà alla luce un bambino fragile e delicato. Il marito - un uomo d'armi rude e brutale - rifiuta di riconoscere quel figlio tanto dissimile da lui. Étienne, il «figlio maledetto», crescerà esiliato in una capanna in riva all'oceano; dialogherà con le onde, con i fiori e con le stelle, e sarà votato a un destino di amore e di morte. In questo singolare racconto, scritto tra il 1831 e il 1836, Balzac si muove alla ricerca di suspense e di atmosfere da romanzo gotico, e al tempo stesso si immerge in riflessioni sorprendenti sulla natura del pensiero e delle passioni, sui rapporti tra energia e materia. Questa edizione illumina di nuova luce un testo poco conosciuto che pure ispirò a Baudelaire i versi di Benedizione sull'infanzia del poeta: «Sotto la protezione invisibile di un Angelo, il Figlio diseredato s'inebria di sole, e in tutto ciò che beve e in tutto ciò che mangia ritrova l'ambrosia e il nettare vermiglio. Gioca col vento, parla con la nube, s'inebria cantando della via della Croce, e lo Spirito che lo segue nel suo pellegrinaggio piange a vederlo lieto come un uccello dei boschi». Introduzione di Alessandra Ginzburg. -
Il cappello di Leonardo. Storie sulla forma delle immagini
A Leonardo il cappello è stato messo in testa o tolto a seconda che si volesse raffigurare l'immagine del pittore (con cappello) o del genio universale (senza). Oggi prevale questa seconda interpretazione, e quello che è stato a lungo considerato il suo ""autoritratto"""" altro non è che il disegno di un vecchio saggio. Certamente opera di Leonardo, ma realizzato quando non aveva ancora quarant'anni, mentre pensava ai lavori dell'Ultima Cena e al sigillo dell'Uomo vitruviano. Da questo spunto e motivo iconografico, dall'ossessione di trovare un cappello rivelatore, parte la ricerca suggestiva, colta e appassionante di uno storico dell'arte tra i più brillanti. Che interesse può avere il cappello di Leonardo? Si corre il rischio di vederne ovunque, e non dove sono realmente. Ma il cappello che generalmente si mette e si toglie ai personaggi non gioca forse con lo stesso principio di ricezione e di obliterazione, delineazione e cancellazione che consiste nel montaggio e smontaggio dei singoli elementi che compongono l'immagine? Diventando così motivo di svelamento e rivelazione nella sovrapposizione delle sue singole parti: antica e modernissima strategia di tutte le arti, impossibilitate a prescindere da lacerti e memorie di ciò che è solo apparentemente scomparso."" -
La scena
Un aneddoto, riportato da Samuel Sharp e poi ripreso, tra gli altri, da Diderot, Nietzsche, Croce, Lacan, racconta di un predicatore a Largo di Castello a Napoli che richiama la folla, distratta dal chiasso dei burattini, agitando il crocefisso e gridando: «Questo è il vero Pulcinella!». Intorno a questa dialettica costitutiva, a questa scena simbolica, si raccoglie «tutta la massa eterogenea di racconti, cronache, osservazioni» sulla ""scena"""" italiana. E, ancora, si dipana una scena immaginaria, in cui si riuniscono «tutte le attività """"ludiche"""" attraverso le quali una società si rappresenta, dando una sorta d'immagine pubblica di sé»; infine, si rivela una terza scena, definita reale, «nella quale si ritrovano tutti quei fatti spettacolari (i riti punitivi, soprattutto), di cui né la scena simbolica, né la scena immaginaria possono rendere conto». Postfazione di Piermario Vescovo."" -
«Venere e Adone» di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l'Europa
Fra gli indiscussi capolavori di Tiziano si annovera il Venere e Adone, di cui si conoscono molte varianti, la più nota delle quali è la tela del Museo del Prado di Madrid, eseguita nel 1554 per il re di Spagna Filippo ii. A partire dalla discussione delle prime due versioni del soggetto, andate perdute, il saggio - che inaugura una nuova collana ideata dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore - esamina per la prima volta e in maniera esaustiva la genesi della creazione di tutte le successive varianti, analizzandone gli elementi di continuità e le distinzioni e inserendole nelle corrette coordinate storiche e contestuali. Seguendo un metodo di indagine dinamico e interdisciplinare, si indagano inoltre le ragioni sociali e culturali che favorirono il successo dell'opera. Attraverso un confronto con le opere di Veronese, Carracci, Rubens, van Dyck, Poussin, fino a Lemoyne e Picabia, il saggio dimostra come questo modello iconografico e tipologico abbia continuato ad attrarre l'interesse di committenti e artisti nei secoli a seguire e come Venere e Adone sia da ritenere una delle immagini fondanti della cultura pittorica e visiva europea. -
Venezia città delle asimmetrie
Una serie di chiavi di lettura su Venezia, aspetti noti e meno noti attraverso le lenti delle sue particolarissime asimmetrie: dalle origini alla singolarità delle sue architetture, da riflessioni storiche, economiche e culturali al secolare e continuo conflitto tra mare e terra, tra insabbiamenti, indesiderati apporti di fiumi e invasioni marine. Una laguna paradossalmente opera più dell'uomo che della natura, equiparabile alle mura delle antiche città fortificate. Fino a svelare l'anomala asimmetria tra vero e falso attraverso la storia della Carta nordatlantica in possesso di un nobile veneziano del Cinquecento, Nicolò Zeno, che tentò di attribuire a Venezia, con insperato successo, la primogenitura della scoperta dell'America. La stessa Carta che Elisabetta I d'Inghilterra usò per sostenere, davanti al mondo di allora, il proprio diritto alle conquiste coloniali inglesi. Per quattro secoli, attorno alla sua autenticità e all'attendibilità del racconto a cui si accompagnava, si è svolta una vera e propria battaglia culturale e scientifica che ha coinvolto, senza esiti definitivi, storici, geografi, cartografi e studiosi del mondo anglosassone ed europeo. Lo studio particolareggiato di un antico documento veneziano, quasi dimenticato negli archivi della Bibliothèque nationale de France, conclude il volume permettendo un'analisi completamente diversa e risolutiva di questo piccolo giallo storico.