Sfoglia il Catalogo ibs006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4901-4920 di 10000 Articoli:
-
Valutare l'internazionalizzazione dell'università. Una proposta per il sistema italiano degli atenei
L'apertura dell'università alla dimensione internazionale è andata assumendo un valore strategico fondamentale, dalle conseguenze sempre più tangibili. La riflessione proposta nel volume si muove pertanto tra il piano dell'analisi teorica e quello della proposta concreta. Sul fronte analitico si dà conto dello stato dell'arte nel dibattito internazionale, per concentrarsi poi sullo scenario italiano, che vede al centro le innovazioni al quadro normativo introdotte dal MIUR e dall'ANVUR. Dato lo scenario in parte contrastato che ne emerge, è parso opportuno prendere inoltre in esame le effettive pratiche valutative in uso presso gli atenei. L'approfondimento, realizzato mediante studi di caso, ha interessato le università di Bologna, Udine e Trento, oltre al Politecnico di Milano. Sulla scorta dei risultati raggiunti, nel volume viene avanzata una proposta concreta, che si sostanzia nella definizione di un framework di carattere metodologico e di un sistema unitario di indicatori per la valutazione. Il dispositivo, delineato in modo da poter fornire un supporto utile sia ai singoli atenei che al sistema nazionale dell'Higher Education, è di tipo evidence-based, ispirato al concetto di comprehensive internationalisation. L'impianto risulta impostato su un doppio processo di valutazione, sia interna che esterna. Sul piano operativo, il testo fornisce un tool di strumenti differenziati, utili per determinare lo stato e l'evoluzione nel tempo degli atenei, a partire da un nucleo di fattori chiave per lo sviluppo di un'università dal respiro internazionale. Prefazione di Gaetano Manfredi. Postfazioni di Paolo Miccoli e Sandro Momigliano. -
Mai più sola nel bosco. Dentro le fiabe dei Fratelli Grimm
Finalista del Premio letterario per la Donna Scrittrice ""Rapallo"""" 2020C'è una fiaba in questo libro, e la fiaba racconta di una bambina e di una creatura misteriosa. La Creatura d'acqua scura che striscia nella soffitta è forse il fantasma di un uomo ucciso durante la Resistenza e il cui corpo è stato occultato nello stagno. La Creatura d'acqua scura somiglia - dal buio nel quale la bambina la incontra - al lupo che attende Cappuccetto Rosso, al ginepro che conserva vita e morte nei suoi rami, al fuso di Rosaspina bella addormentata nel bosco, alla mela avvelenata di Biancaneve. La Creatura d'acqua scura torna, come in una favola nera, ad avvertire, raccontare, raccordare la vita adulta e l'infanzia, le colpe e le assoluzioni, i morti propri e quelli degli altri, gli amici perduti e i luoghi ritrovati. Simona Vinci, raccoglitrice di erbe per l'arrosto, fichi per le conserve e storie per queste pagine, continua a dire della sua paura e della nostra, svelando perché abbiamo tutti vissuto nelle fiabe dei fratelli Grimm e come, qualche volta, torniamo a viverci. Un viaggio dentro e fuori """"il gusto della paura"""" di una scrittrice italiana che, per sua stessa ammissione, talvolta vede ancora l'invisibile."" -
La gabbia dorata. La storia di Faye. Vol. 1
La storia coraggiosa di una donna, usata e tradita, che decide di riprendere in mano il proprio destino. Un noir intenso e drammatico su inganno, riscatto e vendetta.rnrn«Con l'età ho capito che ho una voce pubblica e che la gente mi ascolta. Ora voglio usarla per parlare di temi che mi stanno a cuore» – Camilla LäckbergrnrnFaye sembra avere tutto. Un marito perfetto, una figlia adorabile e un lussuoso appartamento nel quartiere più elegante di Stoccolma. Ma, al di là della superficie scintillante, è una donna tormentata dai ricordi legati al suo oscuro passato a Fjällbacka, una donna che sempre più si sente prigioniera di una gabbia dorata. Un tempo era forte e ambiziosa. Poi è arrivato Jack, il marito, e lei ha rinunciato alla sua vita. Jack non è un uomo fedele, però, e quando Faye lo scopre, il suo mondo va in pezzi. Non le resta più niente, è distrutta. Fino al momento in cui decide di passare al contrattacco e di vendicarsi in modo raffinato e crudele... Faye non è certo la prima donna al mondo a essere stata umiliata dal marito, trattata come una stupida e costretta a lasciare il posto a una più giovane e piacente. Ma per lei è arrivato il momento di dire basta: «Unite siamo forti, non ci rassegneremo mai più al silenzio». -
Il segreto di Masa
Stribor Kralj, giovane giornalista con un profondo senso della giustizia, sta indagando sulle attività della criminalità organizzata nei Balcani. In particolare, gli interessa scoprire cosa lega i clan croati a quelli serbi, e chi offre loro copertura. Un'attraente collega di Belgrado lo mette su una buona pista: a quanto sembra, gli affari tra i clan al di qua e al di là del confine prosperano, e chi è al potere, oltre a fingere di non vedere, ne trae in entrambi i Paesi numerosi vantaggi. Nella sua rischiosa inchiesta, Stribor può di nuovo contare sull'appoggio dell'ispettore Vladimir Kovac, finalmente tornato in servizio alla polizia di Osijek dopo quattro mesi di riposo forzato. Intanto, alla redazione del giornale dove Stribor lavorava, arriva la lettera anonima di una studentessa che denuncia gli abusi subiti da un importante politico locale, e un caso che sembrava archiviato chiede di essere riaperto. Pochi giorni dopo, sul ciglio di una strada nei pressi della cittadina croata, viene ritrovato il corpo di una ragazza. È stato davvero un tragico incidente? Kovac e Kralj non ne sono convinti. Contrastati da colleghi e potenti di turno, conducono la loro privata caccia al colpevole, di nuovo fianco a fianco, cercando di far luce sulle verità più inconfessabili della buona società croata. -
Apnea
Sam Berger, ex sovrintendente della polizia criminale di Stoccolma, è di nuovo in fuga dalla giustizia, accusato di un omicidio che non ha commesso. Il fatto che Molly Blom, sua partner fortuita ed ex elemento di punta dei servizi segreti, sia in coma in un letto d'ospedale non aiuta: in quella storia marcia, tutti mentono e fanno il doppio gioco. Per quale motivo il capo del dipartimento informazioni dei servizi segreti sta aiutando Berger a nascondersi su un isolotto sperduto dell'arcipelago di Stoccolma? Qual è il misterioso incarico che vuole affidargli? Chi è realmente la talpa, il quisling passato dalla parte del nemico che cerca di incastrarlo? E dove può essere Aisha Pachachi, l'unica delle sette ragazze del caso Savinger che Sam e Molly non sono riusciti a liberare? Sembra che qualcosa di veramente orribile stia per accadere in Svezia, e Sam Berger ha l'impressione di trovarsi a mezz'acqua, in balia delle gelide correnti del Baltico. Lì dove mancano completamente i punti di riferimento, basta un istante per sbagliare direzione e, mentre si crede di portare a galla la verità, precipitare invece verso il fondo dell'abisso. -
I falsari. Come l'Unione europea è diventata il nemico perfetto per la politica italiana
In tutto il continente, come in una sorta di caccia alle streghe, le forze politiche emergenti si stanno coalizzando per mettere fine al progetto di un'Europa «unita nella diversità». In Italia, in particolare, siamo passati da Roma ladrona allo spauracchio della perfida Bruxelles, mentre chi inveiva contro la Casta ora siede nei banchi del governo, mettendo ogni giorno a repentaglio tenuta economica e reputazione internazionale del paese. Ma a chi giova davvero inimicarsi l'Unione europea? E qual è il suo peso reale nella vita di tutti i giorni? Per raccontare un fenomeno tra i più subdoli e destabilizzanti degli ultimi anni, con tono irriverente David Parenzo accompagna il lettore in un viaggio nelle istituzioni europee, con le loro virtù e contraddizioni, e smaschera le bufale dei «falsari» che lanciano accuse infondate contro i presunti lobbisti che si nasconderebbero nell'Europarlamento e gli sprechi dei burocrati di Strasburgo. Attraverso interviste esclusive, dati e analisi delle questioni più scottanti, Parenzo mostra gli ingranaggi che reggono la macchina comunitaria e muove un atto d'accusa contro i complottisti di tutta Europa, da Marine Le Pen a Viktor Orbán, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni. Per fare chiarezza e, soprattutto, per capire che direzione prenderanno l'Italia e il mondo nei prossimi anni. -
Fuori di sé
Finalista al Premio Strega Europeo 2019.rnrnUn romanzo intenso, potente e profondo. Migrazioni, razzismo, identità etnica e di genere: uno dei talenti più acclamati della letteratura europea si confronta con i temi caldi della contemporaneità.rnrn«L'esordio pluripremiato della tedesca di origini russe Marianna Salzmann ci spiega, attraverso la caccia a un fratello scomparso a Instanbul, cosa significa davvero essere profughi. Per sempre» – Susanna Nirenstein, RobinsonrnrnSono sempre stati in due, Alissa e Anton. In due nel minuscolo appartamento di Mosca in cui vivevano con i genitori. In due sul treno che, dopo trentasei ore, li condusse in Germania, in fuga dall'antisemitismo di un'Unione Sovietica ormai in pezzi. In due a scuola, tra gli insulti razzisti dei compagni e il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo. Quando Anton sparisce, l'unico indizio per seguirne le tracce è una cartolina che arriva da Istanbul, e anche se sopra non c'è scritto nulla, Ali sa che è lì che suo fratello si nasconde. Si lascia allora alle spalle la vita a Berlino, lo studio della matematica e gli allenamenti di boxe, e parte, impaziente di riunirsi al gemello - la persona che condivide i suoi ricordi, il suo specchio. Nella città sul Bosforo, le indagini di Alissa cominciano nel mondo sotterraneo di una metropoli scintillante e tentacolare, profondamente lacerata da una violenza politica senza precedenti. La ricerca di Anton diventa per Ali l'occasione per scavare nella storia della sua famiglia, segnata dalle vicende che hanno scosso l'Europa del Novecento, ma anche dalla violenza domestica, da incontri fortuiti, matrimoni combinati e grandi storie d'amore. E mentre intorno a lei parole come ""casa"""", """"paese"""", """"lingua madre"""" e """"genere"""" non hanno più alcun significato, Ali riesce a scavare anche dentro di sé e a interrogarsi su un corpo in cui non si riconosce, sull'eredità culturale che porta in dote e sui contorni di un avvenire senza certezze e senza confini."" -
A via della Mercede c'era un razzista. Lo strano caso di Telesio Interlandi
Tra gli ideatori delle leggi razziali del 1939, Telesio Interlandi fu direttore della rivista La difesa della razza. Ma chi era davvero? Cosa può dirci sull'Italia di oggi la sua storia? Giampiero Mughini la racconta in un libro che ha fatto scandalo, corredato oggi da una nuova provocatoria prefazione.rnrn""Il racconto di un uomo reale in mezzo ad altri uomini reali del suo tempo sciagurato. Non un mostro da maledire ogni volta che se ne pronuncia il nome""""rnrnrnrnNell'epoca desiderosa di oblio che fu il secondo dopoguerra italiano, la storia di Telesio Interlandi, l'intellettuale che più spudoratamente approvò le leggi razziali in Italia, fu dimenticata con un certo sollievo. Eppure la sua figura rimane centrale per capire il contesto culturale di quegli anni. Se infatti, grazie al rapporto personale con Mussolini, da direttore dal 1938 al 1943 della «Difesa della razza» Interlandi fu portavoce del fascismo più intransigente e fanatico, allo stesso tempo sulle colonne del «Tevere» e «Quadrivio» diede spazio alle migliori firme dell'epoca, da Vincenzo Cardarelli a Mario Soldati, da Luigi Pirandello a Corrado Alvaro, mostrando un fiuto giornalistico e una raffinatezza editoriale eccezionali. Nella sua vicenda Mughini si imbatté quasi per caso. «Perché non lo scrive lei il libro su mio padre che Sciascia non potrà mai scrivere?», fu la richiesta che, all'indomani della morte dello scrittore siciliano, Mughini si sentì rivolgere dal figlio di Interlandi, la cui figura avrebbe dovuto essere al centro di un volume concepito come un secondo Affaire Moro. Nacque così """"A via della Mercede c'era un razzista"""", che, sfuggendo alla distinzione tra saggio e romanzo, ricostruisce gli ambienti di una Roma degli anni trenta come una piccola Atlantide sommersa, ricca di fermenti, di battaglie di idee e di esperimenti che appartengono a pieno diritto alla cultura europea dell'epoca, e riesce allo stesso tempo a rivelare l'origine profonda di alcuni moti che scuotono ancora oggi l'Italia."" -
Luci in lontananza. Storie di migranti ai confini d'Europa
La geografia dei flussi migratori che stanno ridisegnando il Vecchio continente raccontata attraverso le storie di chi sfida la sorte nella speranza di una vita migliore, per portare in superficie ciò che etichette come «richiedenti asilo» e «migranti economici» non sono in grado di restituire.rn«Questo libro racconta i migranti ma dice di noi. Perché la nostra opinione (pubblica) conta» - Francesca De Benedetti, Il Venerdìrnrnrn Alla ricerca di risposte su una questione così complessa, emergono soprattutto domande: «Vogliono raggiungere l'Europa perché ci vive uno zio. E voi, non lo fareste? Ne hanno bisogno per guadagnarsi da vivere. Perché nel loro paese non possono farlo? Perché in Europa invece potrebbero riuscirci? Che rapporto c'è tra il posto da cui provengono e quello in cui sono diretti? Perché dovrebbero tollerare queste condizioni? A chi conviene regolare i loro spostamenti? E quante probabilità ci sono che gli Stati che trattano i migranti con tanta insensibilità si comportino allo stesso modo anche nei confronti dei loro cittadini?». Mettendo al centro le singole testimonianze dei migranti e seguendone gli spostamenti attraverso città, Stati e continenti, Daniel Trilling traccia una cartografia della migrazione e dell'Europa chiusa da confini nazionali, dove il mito dell'Unione europea garante di pace tra le nazioni e prosperità si sta sfaldando di fronte all'incapacità di tutelare quei principi di tolleranza e rispetto per i diritti umani su cui è stata fondata. In questo percorso l'autore include la sua stessa famiglia, scappata prima dalla Russia scossa dalla guerra civile e poi dalla Germania nazista. Perché ogni identità, ogni senso di appartenenza è frutto di un dislocamento precedente, del desiderio di approdare, un giorno, a un porto sicuro. Prefazione di Marco Damilano. -
Chiudete internet. Una modesta proposta
La rivoluzione digitale ha cambiato la nostra quotidianità, ha ridisegnato radicalmente il mondo che abitiamo, offrendo possibilità inaudite di sviluppo, di conoscenza e di divertimento. Allo stesso tempo, però, la promessa di nuova libertà si è rivelata campo di battaglia per altri monopoli, terreno fertile per interessi opachi, conflitti e forme crescenti di controllo e dispotismo. Osservatore entusiasta dei fenomeni della rivoluzione digitale riguardo all'avanzamento della libertà, alla riduzione della povertà globale e alla costruzione del mito dell'incontenibile progresso economico e tecnologico di questi anni, Christian Rocca lancia un duro j'accuse contro la società che vuole fare a meno della competenza e dell'esperienza. A minacciare seriamente il mondo contemporaneo è l'idea che i social network siano strumenti neutri e quindi non responsabili delle informazioni che veicolano. In un pamphlet che è allo stesso tempo sfida ambiziosa e proposta provocatoria per rivendicare i nostri diritti di cittadini digitali, l'autore definisce la necessità e analizza i vari modi possibili di regolamentare le grandi piattaforme digitali. Altrimenti non ci saranno rimedi da opporre alla fine del mondo come lo conosciamo. -
La vita invisibile di Ivan Isaenko
Ivan ha diciassette anni ed è uno degli ospiti dell'Ospedale per i bambini gravemente ammalati di Mazyr, in Bielorussia. Le radiazioni liberate nell'atmosfera dall'esplosione di uno dei reattori nucleari della centrale di Cernobyl il 26 aprile 1986 gli hanno provocato gravi malformazioni, ma non ne hanno intaccato lo spirito acuto, l'intelletto straordinario e il vorace appetito per i libri. Ogni giorno sarebbe uguale all'altro, nella vita di Ivan, ma il ragazzo riesce a trasformare tutto in un gioco, al servizio del proprio divertimento. A scuotere la sua routine arriva, però, una nuova residente dell'ospedale, Polina. Ivan all'inizio non la sopporta. La ragazzina gli ruba i libri, sfida le regole del suo universo magico, si fa amare da tutte le infermiere. Ma in breve anche Ivan ne è attratto in modo irresistibile. Comincia così una storia d'amore tenera e coraggiosa, che consente ai due ragazzi di scoprire il mondo come mai avevano fatto prima. Fino all'incontro con Polina, Ivan si limitava a sopravvivere, in uno stato di orgogliosa distanza dalle cose e dalle persone. Ora vuole qualcosa di più: vuole che Polina resti viva. -
Ritorno in Russia. Discorsi e conversazioni (1994-2008)
«Venticinque anni fa siamo tornati in un nuovo Paese. Io incontravo quella società nella quale il volere della sorte mi aveva fatto nascere ma non crescere. Non avevo particolari associazioni d'idee col passato e neppure rappresentazioni del possibile futuro di quei luoghi. Ne facevo semplicemente la conoscenza. Ma per mio padre tutto era ovviamente molto più complicato. Nonostante la sua esperienza personale e la conoscenza del passato, sognava una Russia del futuro guarita dai suoi mali. Lo spiegava così: anche in assenza di evidenti motivi per essere ottimista, l'incontro di quell'estate con centinaia di persone gli aveva restituito forze e fede. Era tornato a casa, e la sua casa era quanto aveva di più caro. Nei successivi quattordici anni non era più uscito dai confini del Paese». Gli interventi, introdotti da uno scritto del figlio Ermolaj e curati da Sergio Rapetti, contengono le riflessioni che Aleksandr Solzenicyn maturò negli ultimi anni della sua vita, in cui la prima e pressante preoccupazione fu tornare a parlare con la gente, ricomporre il quadro della situazione economica e sociale della Russia, per riprenderne la narrazione da dove si era interrotta. Non smise di evidenziarne eccessi e contraddizioni, di proporre letture che dessero conto delle mille facce di quella società: nazionalismo, panrussismo e rapporto con l'Occidente. Come ebbe a scrivere Vittorio Strada, «in questo mondo imprevedibile Solzenicyn è un possibile orientamento tra i pochi superstiti. Leggerlo, tra consenso e dissenso, aiuta a vincere il vuoto dell'indifferenza e a cercare una via verso qualcosa che non c'è più o forse non c'è ancora». -
Verrocchio, il maestro di Leonardo. Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo-14 luglio 2019). Ediz. inglese
La mostra ""Verrocchio, il maestro di Leonardo"""" a Palazzo Strozzi celebra, in occasione del cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Leonardo da Vinci, la figura di un artista che fu geniale interprete dei valori del Rinascimento nella Firenze medicea di Cosimo il Vecchio, di Piero e di Lorenzo il Magnifico e che, con la sua bottega e la sua multiforme attività, influenzò un'intera generazione di maestri in Italia e in Europa. Il catalogo della mostra, edito da Marsilio, si apre con un album di immagini in bianco e nero dei monumentali capolavori di Verrocchio non in mostra poiché inamovibili dalle loro sedi, e con i saggi dei due curatori che ricostruiscono magistralmente l'impegno artistico instancabile e versatile del maestro: Francesco Caglioti mette in luce la complessità della figura di Verrocchio scultore, analizzandone la formazione, i generi figurativi, gli allievi e i seguaci; Andrea De Marchi prende in esame la produzione pittorica verrocchiesca e la fondamentale influenza che esercitò su alcuni tra gli artisti più brillanti del Quattrocento fiorentino, da Bartolomeo della Gatta a Perugino, da Ghirlandaio a Lorenzo di Credi, fino all'immenso Leonardo. Il catalogo delle opere è suddiviso in undici sezioni che rispecchiano il percorso espositivo, creando un contrappunto costante fra sculture in marmo, figure in bronzo, in terracotta e in altri materiali plastici, pitture e disegni e restituendoci, tra autografi di Verrocchio e opere dei suoi tanti allievi, seguaci e imitatori, l'affresco di un'intera epoca. Chiude il volume un'ampia e documentata bibliografia raccolta da Francesco Caglioti. Catalogo della mostra, Firenze, Palazzo Strozzi, 8 marzo-14 luglio 2019."" -
Il tramonto di una nazione. Retroscena della fine
Ernesto Galli della Loggia ha raccontato negli ultimi vent'anni la crisi dell'Italia in tutte le sue forme: la politica scossa dalla fine delle appartenenze e dal trionfo dell'antipolitica, la società incapace di conciliare multiculturalità e salvaguardia della tradizione nazionale, i valori cristiani indeboliti sotto il peso di innumerevoli tensioni. Passando in rassegna tutti i sintomi di un malessere quotidiano - assenza di visione della politica, ristagno dell'economia, una giustizia dai tempi esasperanti, un sistema d'istruzione non più in grado di fungere da ascensore sociale, il divario Nord-Sud che si aggrava -, queste pagine ripercorrono la parabola dell'Italia incapace di essere protagonista del proprio tempo. Una metamorfosi tale da indurre l'autore a una considerazione solo apparentemente paradossale: «Sono nato italiano ma mi viene da chiedermi, a volte, se morirò tale». -
Le formazioni autonome nella Resistenza italiana
A lungo ignorata dalla storiografia, la Resistenza autonoma rappresentò una componente estremamente significativa del movimento di liberazione dal punto di vista numerico, militare e politico. Formazioni come il primo Gruppo Divisioni Alpine di Enrico Martini Mauri, le Fiamme Verdi o la Osoppo inquadrarono migliaia di uomini, che spesso portarono in dote l'indispensabile esperienza militare acquisita nel Regio Esercito. Fu grazie a uomini come Alfredo Pizzoni, Edgardo Sogno e Raffaele Cadorna che il clnai poté garantirsi la fiducia degli alleati occidentali. Finita la guerra, così come era nelle intenzioni dei leader della Resistenza autonoma, il paese rigettò ogni tentazione rivoluzionaria e si dotò di solide strutture democratiche. Questa raccolta di saggi restituisce per la prima volta alla Resistenza autonoma il ruolo che le spetta nella storia della guerra di liberazione, mettendo a confronto le esperienze politiche e militari di diversi contesti regionali. Saggi di: Marco Andreuzzi, Danilo Aprigliano, Alfredo Canavero, Eugenio Capozzi, Giampaolo De Luca, Ernesto Galli della Loggia, Rossella Pace, Marco Patricelli, Paolo Pezzino, Tommaso Piffer, Roberto Tagliani, Francesco Tessarolo, Roberto Tirelli, Fabio Verardo. -
L' effetto farfalla. I casi della sezione Q. Vol. 5
Marco ha solo quindici anni ma non ha mai avuto un'infanzia. È cresciuto in una banda di criminali il cui capo, il cinico e violento Zola, lo obbliga a un'esistenza squallida fatta di accattonaggio e piccoli furti. Ma non ha mai accettato quel destino, e un giorno riesce a disertare. Quando s'imbatte in un terrificante segreto che Zola e i suoi sono disposti a tutto pur di mantenere tale, la sua fuga si trasforma in una lotta per la vita. Quello che Marco non sa è che la sua famiglia non è la sola a volerlo morto. Banchieri, diplomatici e alti funzionari statali sono coinvolti in una truffa insanguinata che allunga i suoi tentacoli fino alla giungla dell'Africa centrale, e temono di cadere uno dopo l'altro come tessere di un gioco del domino se lui racconterà quello che ha visto. Neppure Carl Morck, alla guida della Sezione Q, è disposto a lasciarsi sfuggire il ragazzino dallo sguardo ardente incrociato per caso nelle strade di Copenaghen, e insieme ai suoi assistenti - la fantasiosa Rose e il sempre più misterioso Assad - è deciso a interrompere quella fatale catena di eventi. -
Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo
Lo Spazialismo - oggi riscoperto come una delle più significative avanguardie del secondo dopoguerra - è stato un movimento artistico polimorfo e difficilmente etichettabile, tanto da rimanere per anni incompreso dalla critica più vicina all'ufficialità. Il volume ripresenta (rende disponibile in traduzione inglese - per versione inglese) un'ampia selezione di scritti che permette di ricostruire il contesto in cui è nato. Le gallerie dirette da Carlo Cardazzo sono state il luogo dove ha preso corpo l'avventura spaziale di Lucio Fontana, che del movimento è stato fondatore e guida. Dall'incontro tra la capacità imprenditoriale, la forza d'utopia del gallerista e la capacità di Fontana di essere vitale, inventivo e provocatorio tanto da trascinare le giovani generazioni, si è sviluppato, in un decennio, il gruppo degli Spaziali. L'antologia, attraverso i Manifesti, le testimonianze degli artisti e le voci della critica dell'epoca restituisce il clima di questi rapporti, aprendo strade di approfondimento sui singoli protagonisti. -
Paolo Veronese. Nuovi studi e ricerche. Ediz. a colori
Nel 2014, in occasione delle mostre dedicate a Veronese alla National Gallery di Londra e al palazzo della Gran Guardia a Verona, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona, durante la manutenzione e revisione dei restauri effettuati nel corso degli anni, ha esteso le indagini e analizzato ancora una volta, con nuovi mezzi, le opere del pittore. Negli ultimi anni il perfezionamento delle tecniche e dei metodi che preservano l'integrità strutturale e funzionale delle opere d'arte, anche grazie all'attivazione a Verona del Laboratorio LANIAC (Laboratorio di analisi non invasive per l'arte antica, moderna e contemporanea), ha permesso un progressivo incremento delle conoscenze delle tecniche pittoriche e del disegno sottostante il dipinto. Il volume, curato dalla stessa Soprintendenza veronese, presenta i risultati della nuove ricerche sulle opere di Paolo Veronese, studiate mediante raggi X, infrarossi e scanner multispettrale, con testi di studiosi maturi o all'inizio della loro carriera. Lo scopo è quello di condividere le importanti ricerche effettuate negli anni, che spaziano dallo studio approfondito di dipinti come ""Il Martirio di San Giorgio"""", la """"Adorazione dei magi"""" e la """"Pala Marogna"""", alle ricostruzioni dei tessuti degli abiti delle figure delle tele e lo studio dei pigmenti contenuti nei dipinti, con una platea di esperti e interlocutori. Il libro è un contributo importante che testimonia il progresso della ricerca e i benefici dell'approccio scientifico sulla conservazione e l'interpretazione critica delle opere d'arte."" -
Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo
Strana davvero la vita! Il brillante Riccardo Fusco sembrava destinato a grandi cose e ora trascina la sua esistenza schiacciato dal successo della moglie regista che lo ha ridotto al ruolo umiliante di baby-sitter delle quattro figlie, tradendolo inoltre col primo attore di passaggio. Graziantonio Dell'Arco, una vecchia conoscenza del liceo su cui nessuno avrebbe scommesso una lira, è invece divenuto uno degli uomini più ricchi e famosi d'Italia. Ma anche lui ha i suoi guai, insolentito com'è dall'inimitabile dandy Yarno Cantini che lo ha additato alla nazione intera come il principe dei neo-cafoni. L'incontro fortuito tra i due amici di un tempo sembrerà dare a Riccardo una via di fuga dalla sua piatta esistenza catapultandolo nel mondo dorato del jet set, e a Graziantonio l'occasione di vendicarsi di Yarno, attraverso una storia piena di colpi di scena, dove in un esilarante gioco d'incastro tra presente e passato s'incontrano personaggi come Chatryn Wally Triny, la sofisticata critica newyorkese cui spetta di stabilire qual è il vino migliore del mondo, e la ributtante strega Lia la Bavosa detentrice dei segreti della magia lucana; l'avido latifondista Michelantonio Dell'Arco che da improbabile re del gas metano si trasformerà in re della gassosa, e il subdolo giocatore di biliardo Carmine Addario suo complice; l'artista Mikail Nikolaevic Trepulov, costretto a dipingere ritratti di Stalin e lo sfortunato pittore italiano Ernesto Dell'Arco. -
Rebus di mezza estate
Possibile che un pericoloso killer si aggiri indisturbato nelle impervie eppur domestiche Alte Langhe piemontesi? Parrebbe di sì, dato che fra residenze di campagna, calici di sauternes, bagna cauda e barbera, fastosi o scombinati matrimoni, avvenenti - o meno, alcune parecchio meno - signore firmate, pattuglie della polizia, castelli aviti, cascine crollate, lugubri marchesi, giovani formaggiai, astuti pataccari, vedove, cani, gatti, caprioli, cinghiali, volpi, tassi e ghiri, boschi, pizzerie, barche in costruzione nel porto dei Savona, scrittrici fasulle e giovinastri di paese, atavici odii fra vicini e patrimoni trafugati (ma altri solidissimi), un assassino misterioso semina in una manciata di ore una serie di sanguinosi omicidi. Una commedia nera, nerissima, e un inestricabile rompicapo di mezza estate (giugno, tempo stupendo, nelle più grandiose e segrete colline del nord Italia) risolto, com'è naturale, dal flemmatico maresciallo Giuseppe (Beppe) Buonanno comandante della stazione CC di Monesiglio coadiuvato da Sebastiano Guarienti, noto - molto noto agli affezionati lettori della saga farinettiana sceneggiatore nato a Bra (Cn). Finale, dunque nella tradizione. Forse.