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Poesie. Letteratura e illuminazione. Testo giapponese e cinese a fronte
Il testo presenta la traduzione dell'intera raccolta di poesie «waka» in giapponese, dal titolo di «Sanshō dōei» comprendente sessanta poesie, più quindici poesie in cinese, dette «kanshi», raccolte sotto il titolo di «Sankyo», del maestro Zen giapponese Eihei Dōgen (1200-1253). Oggi il maestro Dōgen è considerato tra i maggiori pensatori del Giappone per la sua profondità di pensiero sia in ambito buddhista, sia per le sue intuizioni che spesso vanno al di là dell'ambito strettamente religioso. Ha esercitato un'enorme influenza sulla cultura giapponese ed è il capostipite di una delle maggiori scuole Zen attualmente presenti in Giappone, la So-to-. È famoso per i suoi testi dottrinali, soprattutto lo «Shōbogenzō», oggi annoverati tra i trattati di Buddhismo più studiati e apprezzati. Diversamente da questi, le poesie presentano l'aspetto più intimo del Maestro, in cui si scorgono le esitazioni, le difficoltà, ma anche la determinazione di seguire un'ardua via che porta all'illuminazione. Trattano della concreta esperienza di un grande maestro e mettono a nudo ciò che nei testi dottrinali non si trova, cioè l'esperienza del percorso della Via secondo una scansione cronologica che ci permette di seguire il percorso spirituale del Maestro fino all'ultima poesia scritta poco prima della morte. Il volume è curato da Aldo Tollini che è stato docente di lingua giapponese classica all'Università Ca' Foscari di Venezia. Si occupa di Buddhismo e di cultura giapponese medievale. Svolge anche attività di traduzione. -
Storia della mia gente
Un libro avvincente e appassionato, a metà tra il romanzo e il saggio, l'autobiografia e il trattato economico.rnrn«""Storia della mia gente"""" si fa sublime canto, sia epico che lirico, dell'industria e del lavoro umano» – Antonio PennacchirnrnIl rumore di una tessitura ti fa socchiudere gli occhi e sorridere, come quando si corre mentre nevica.rnrnStoria della mia gente racconta la crisi del sogno di un benessere economico a portata di tutti. Narra di come nel giro di qualche decennio lo scenario della piccola e media industria italiana sia mutato, e di come i suoi successi inseguiti e raggiunti da personaggi incolti e ruspanti spesso sbeffeggiati dal cinema e dalla letteratura appaiano oggi poco più di un lontano ricordo. Edoardo Nesi dà vita a un libro avvincente e appassionato, a metà tra il romanzo e il saggio, l’autobiografia e il trattato economico, e ci racconta, dal centro dell’uragano globale, la sua Prato invasa dai cinesi, e che cosa si prova a diventare parte della prima generazione di italiani che si ritroveranno più poveri dei propri genitori."" -
Loney
«Più cerco di dimenticare e più mi ricordo. Il peccato è così, no? Ti perseguita.»rnrn«Non è solo un buon libro, è strepitoso. Una storia straordinaria» – Stephen KingrnrnPer la voce narrante del romanzo Loney è tante cose insieme: uno strano nulla sulla costa del Lancashire, una stagione della vita, una casa che custodisce segreti, il ricordo delle vacanze di Pasqua trascorse laggiù insieme ai genitori, al fratello maggiore Hanny e a una piccola comunità fanatica in cerca di un miracolo impossibile. Loney è il tempo del legame esclusivo con il silenzioso, oscuro Hanny, fatto di muti scambi attraverso oggetti e piccoli giocattoli, e del rapporto controverso con due preti agli antipodi tra loro: padre Wilfred, morto in circostanze misteriose, e il giovane Bernard, forse troppo interessato alla vita e alle opere del suo predecessore. Anni dopo quello strano luogo mantiene ancora intatta la sua capacità di respingere e attirare con i suoi riti antichissimi, i macabri misteri, i prodigi sanguinosi. Pubblicato in prima battuta da Tartarus Press, piccolo editore specializzato in romanzi dell’orrore e del soprannaturale, poi portato a un pubblico più vasto da John Murray, editore inglese di lungo corso, Loney ha vinto il Costa First Novel Award 2015 e si è meritato subito la fama di classico moderno. -
Girl in snow
Un thriller dal passo classico, serrato e sconvolgente, che esplora le vite della porta accanto.rnrn«Un romanzo inquietante e lirico che parla di amore, perdita e orrore. Leggerlo è stato come entrare in un mondo in cui niente è come sembra» – Anthony Disclafanirnrn""Mi si spezza il cuore. Immagino che sia questa la differenza tra amare qualcuno – amare davvero qualcuno – e farlo da lontano.""""rnrnUn parco giochi qualsiasi in una cittadina di provincia del Colorado. La neve caduta ha avvolto tutto in un silenzio ovattato, quasi surreale: le case, le strade, i giochi, il corpo senza vita di Lucinda Hayes. Le indagini a Broomsville sembrano rivoltare macigni: sotto la superficie immacolata di una comunità apparentemente tranquilla si nasconde un brulicare di segreti, mezze verità e bugie destinati a venire a galla. Per Cameron, sensibile e bizzarro, Lucinda era la luce del sole. Per Jade era la ragazza perfetta che, forse suo malgrado, le aveva portato via tutto. Per Russ è un penoso caso da risolvere al più presto. Ma Russ è legato a Cameron, e questo toglie lucidità al suo giudizio. Ciascuno ha le sue ragioni per voler scoprire la verità. Che non può essere una sola."" -
Tipi non comuni
Che ve ne sembra dell'America? È la domanda che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche esplosione di pura comicità.rnrn«Era una macchina da scrivere, e non somigliava affatto alle macchine da scrivere che Bette conosceva. Quella di Paul Legaris aveva un'aria antica, sembrava un pezzo di età vittoriana, un apparato meccanico per la stampa coi martelletti curvi sulla carta arrotolata nel carrello. Paul batté un tasto cinque volte, ""toc toc toc toc toc"""", fece colare un po' d'olio tra le leve interne e ripeté l'operazione.»rnrnChe cos'hanno in comune un immigrato bulgaro smarrito tra le mille luci di New York, un magnate del futuro che s'innamora perdutamente di una signora in verde del 1939, una neodivorziata disillusa che prende le misure del nuovo vicino troppo interessante per essere vero, un bambino sballottato tra mamma e papà, un giovane attore in overdose promozionale? La colonna sonora delle loro storie: il ticchettio obsoleto e affascinante di una macchina per scrivere. Tom Hanks, che è un grande appassionato e collezionista di questi dinosauri della tecnologia, dedica loro diciassette racconti, tutti diversi, tutti in bilico tra passato e presente, tra realtà e illusione. Che ve ne sembra dell'America? È la domanda che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche esplosione di pura comicità."" -
L'estate infinita
In questa saga familiare, Edoardo Nesi dipinge l'affresco di una nazione giovane, piena di ambizione e coraggio, sulla quale splende la buona stella della crescita economica. L'estate infinita ci racconta un'Italia innamorata della vita, talentuosa e frenetica, laboriosa e sventatissima: l'Italia migliore di sempre.rnrn«Quella che descrive Nesi è un'Italia all'arrembaggio che cresce all'improvviso e senza regole, come presa da una febbre implacabile, dove ex operai diventano imprenditori e lavorano senza fermarsi mai» – Paolo Mauri, la Repubblicarnrn«In questo romanzo c'è l'Italia eroica, avventurosa, velleitaria, sgangherata, e per niente avvezza alle raffinatezze intellettuali» – Pierluigi Battista, Il Corriere della SerarnrnItalia, estate 1972: Ivo Barrocciai convince il padre ad aiutarlo nell'acquisto di un terreno dove impiantare una faraonica fabbrica di tessuti. Incarica della costruzione Cesare Vezzosi, un piccolo impresario edile, mentre lui si accinge pieno di entusiasmo all'esplorazione e alla conquista del mercato tessile europeo e americano. Vezzosi, a sua volta, coinvolge Pasquale Citarella nel progetto. Nel tempo in cui la fabbrica germoglia e matura in un percorso glorioso, mentre i tessuti danno vita a un volano di benessere e guadagni benefici, le vite private dei cinque personaggi coinvolti cominciano a perdere colpo dopo colpo, travolte dall'impeto di una vita troppo rapida. -
La via della montagna
Un viaggio affascinante che insegna non solo a contemplare la montagna ma ad ascoltarla e viverla.rnrn«Ma per volgere gli occhi lassù, ai monti e anche oltre le cime, è necessario rallentare il passo, affinare sensi e pensieri, ascoltare con l'anima ogni respiro.»rnrnDopo «Filosofia della montagna» Francesco Tomatis prosegue la riflessione sulla dimensione fisica e metafisica, naturale e culturale, economica e spirituale dell'ambiente montano. La montagna è colta in questo saggio denso di riferimenti e spunti come orizzonte e verticalità, ascolto e rifugio, tradizione ed esperienza. Il lettore è condotto passo a passo, come da una guida alpina, attraverso le idee e le esperienze di pensatori, scrittori e artisti che condividono una visione originale: la montagna quale fonte di vita e conoscenza piuttosto che oggetto di sfruttamento e scenario ludico. Senza pretesa di esaustività, l'autore si concentra su un nucleo di questioni: il valore esperienziale del cammino aperto in verticale, l'abitare alpigiano capace di elaborare una raffinata cultura del limite, a contatto con la natura e il suo mistero, la riscoperta della civiltà occitana e dei valori di fraternità e grazia, verità e libertà, non-violenza e laboriosità, coraggio e umiltà, il candore alpino inteso come dimensione alla quale elevarsi, ritornando a valle trasformati. Il percorso argomentativo evoca e ispira un'ascesa, fatta di altrettante tappe di una ricerca personale ma anche comunitaria: non è un caso che l'ambiente montano abbia favorito l'emergere di comunità libere, precorritrici di originali forme di convivenza. Diventa prezioso, oggi più che mai, confrontarsi con ""filosofie della montagna"""" elaborate da alpinisti e pensatori, riflettere su modelli di vita alternativi e rivoluzionari improntati alla cura della natura nella sua ciclica rigenerabilità. Ma anche a una rispettosa costruzione del paesaggio, alla ricerca di benessere e condivisione attraverso l'attingimento della dimensione spirituale essenziale a ogni vita. Un viaggio affascinante che insegna non solo a contemplare la montagna ma ad ascoltarla e viverla."" -
La lingua italiana. Storia varietà dell'uso grammatica
«Abbiamo cercato di descrivere l'italiano contemporaneo e di esaminare certi aspetti della sua storia che hanno spesso portato a domandarsi se una lingua ""italiana"""" davvero esista.»rnrnQuesto testo ormai classico offre da un lato un profilo storico e socio-linguistico dell'italiano moderno, e dall'altro una descrizione grammaticale che comprende sia l'aspetto fono-morfologico sia l'esame approfondito di una serie di argomenti sintattici. L'opera, che esiste anche nelle versioni inglese e tedesca, si rivolge sia agli studiosi di linguistica desiderosi di indagare su particolari fenomeni sia al lettore privo di preparazione specifica interessato a conoscere l'uso contemporaneo scritto e parlato dell'italiano. Di questo si presenta un'immagine realistica, che tiene conto, senza pregiudizi, della varietà e duttilità della nostra lingua oggi."" -
Guida alla scrittura. Vademecum per aspiranti scrittori
Un manuale dedicato a tutti colore che vogliono diventare scrittori.rnrn«Solo partendo dalla lettura si arriva alla scrittura, o meglio solo analizzando con attenzione un testo che funzioni perfettamente, scoprendone le regole che lo fanno funzionare, si possono poi stabilire quelle regole similari (magari personali), attraverso le quali potremo giungere a scrivere un nostro testo che funzioni.»rnrnQuesto manuale è dedicato a coloro che vogliono diventare scrittori. Per scrivere bene bisogna, prima di tutto, saper scrivere correttamente: il che significa conoscere le regole convenzionali della scrittura, cioè la grammatica e la sintassi. Questa «Guida alla scrittura» permetterà al lettore di impossessarsi degli strumenti per costruire correttamente una frase. Il libro è articolato in tre parti: nella prima si analizzano alcune nozioni teoriche partendo dalla lettura di alcuni testi esemplari; nella seconda si propongono veri e propri esercizi pratici di scrittura; nella terza si forniscono nozioni essenziali di grammatica in forma pratica, volte a prevenire l'errore e a offrire al lettore una sintassi normativa con cui creare, scrivendo, uno stile personale. -
Storia della lingua italiana. Nuova ediz.
Quest'imponente opera, qui presentata in una nuova edizione riveduta e corretta, è ormai considerata un classico, uno strumento fondamentale tanto per gli studenti quanto per gli appassionati di linguistica. È stata infatti la prima storia della lingua italiana a tener conto dei fattori sociali, oltre che di quelli geografici e temporali: l'analisi evolutiva dell'italiano diventa un fondamentale strumento di conoscenza per l'intera storia del nostro paese. Seguendo un ampio arco cronologico, che va dalla nascita del volgare fino al Novecento, Migliorini indaga i rapporti tra lingua parlata e lingua scritta, la coesistenza di dialetti regionali e lingua nazionale, i rapporti di scambio tra l'italiano e gli idiomi stranieri. Un indice completo dei termini analizzati agevola la consultazione del volume. -
Mai stati così felici
La storia di una famiglia eccentrica nella sua felicità di fondo, a tratti proprio per questo esasperante: quarant'anni di legami delicati, indissolubili e a volte micidiali.«Un romanzo toccante che ti lascia in bocca il sapore della terra» – The Irish Times«Ambizioso e scritto meravigliosamente» – The Washington Post«Un romanzo che ridisegna i confini della saga familiare» – The New York Times Book Reviewrn«Se Jonathan Franzen e Anne Tyler dovessero avere un erede letterario, sarebbe l'eccezionale esordio di Claire Lombardo» – The GuardianNiente era mai stato rassicurante, facile e bello come stare con i suoi genitori, la sua famiglia. Nessuno l'avrebbe mai guardata con la reverenza appassionata di sua madre, con l'orgoglio silenzioso e ardente di suo padre. Dentro di lei cresceva l'ansia di essere destinata a un'esistenza di delusioni.Chicago, anni settanta. David sta per iscriversi a medicina quando incontra Marilyn, studentessa di letteratura. Grande amore istantaneo, rapide nozze, tre figlie in rapida successione, poi, a distanza, la quarta. Una bella casa nei sobborghi; lui medico di famiglia, lei madre a tempo pieno, poi alla guida di un negozio di ferramenta. La fatica ordinaria della vita quotidiana, e quell'amore incrollabile, capace di rinnovarsi, di riaccendersi, di superare le secche e correre rischi e riprendere la sua strada. Una storia esemplare. Ma se i tuoi genitori sono stati così fortunati, o così abili, o tutt'e due le cose, non è detto che tu riesca a imitarli. Anzi. Dopo un'adolescenza complicata Wendy, la primogenita, vedova troppo presto di un marito adorato, cerca vie di fuga nell'alcol e nel sesso facile. Violet rinuncia alla carriera da avvocato per fare la mamma perfetta e scoprire che non lo è. Liza, accademica in carriera, aspetta un bambino che forse non vuole da un uomo che forse non ama. E Grace, la più piccola, nasconde i suoi fallimenti alla famiglia e diventa schiava delle sue stesse bugie. Liti e silenzi, confessioni e non detti, solidarietà e strappi sono le luci e le ombre di tutte le famiglie: niente di strano in questo. Ma l'arrivo di Jonah, quindicenne ombroso dato in adozione da Violet quando era troppo giovane per occuparsene, riporta a galla molte verità nascoste e rischia di incrinare per sempre la gioia inevitabile dei Sorenson. -
Il conte di Montecristo
Un personaggio maestoso per il romanzo più drammatico e umano di Alexandre Dumas.rnrnÈ il 1815 quando Edmond Dantès, giovane marinaio, sbarca a Marsiglia con la prospettiva di un futuro radioso: l'attendono la nomina a capitano del ""Pharaon"""" e il fidanzamento con la bella Mercédès. Ma una denuncia anonima infrange i suoi sogni, condannandolo alla reclusione di quattordici anni in una prigione del castello d'If. La disperazione lascia con il tempo il posto a un'incontenibile sete di rivalsa. Evaso dal carcere e assunta l'identità del ricco e misterioso conte di Montecristo grazie alla scoperta di un tesoro nascosto, Edmond diventa un raffinato giustiziere. Riuscirà ad annientare i suoi calunniatori con le loro stesse armi, attuando una vendetta metodica e implacabile. Un personaggio maestoso per il romanzo più drammatico e umano di Alexandre Dumas."" -
L'essere degli accidenti nell'Eucaristia. Testo latino a fronte
Al centro del trattato sull’Eucaristia di Giovanni Duns Scoto, nel IV libro del suo «Commento alle Sentenze», si trovano incastonate due questioni dedicate all’essere degli accidenti. Esse vantano un notevole interesse teoretico, non soltanto per un’adeguata comprensione della teologia eucaristica del maestro scozzese, ma soprattutto per definire la relazione da lui istituita tra metafisica e teologia, che rappresenta uno dei temi cardine del suo pensiero. È qui offerta la traduzione di tali questioni in cui il Sottile si interroga sullo statuto ontologico degli accidenti, corredata di introduzione, note e apparati. Il volume è curato da Davide Riserbato, docente a contratto di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e professore regolarmente invitato presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum e presso la «Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali» dell’Ateneo Pontificio «Regina Apostolorum» (Roma), dove tiene corsi di Storia della filosofia medievale. -
Cronache dalla polvere
Un mosaic novel sul cuore di tenebra del colonialismo italiano. Un'occasione per ricordare l'orrore della guerra e delle ideologie di superiorità della razza.rnrnQuesta è una storia di fantasmi del nostro passato. È la storia di un soldato alla fine del mondo. È la storia di un mondo abitato da uomini e iene. È la storia di un camerata che se ne fregava. È la storia di una donna alla ricerca di se stessa. È la storia di un sogno di gloria infranto. È la storia di una piccola grande vendetta. È la storia di tre uomnini alla deriva. È la storia di un ragazzo che voleva solo suonare il jazz. È la storia di una bambina che racconta le storie.rnrnNel 1936 l'esercito italiano conquista la capitale dell'impero etiope, Addis Abeba. Per quelle popolazioni un nuovo inizio: la pace romana, come la definì Benito Mussolini. «Cronache dalla polvere» racconta questa pagina di storia dell'Italia dimenticata e troppo a lungo taciuta: l'occupazione dei territori dell'Abissinia da parte delle truppe fasciste. Il regime ambiva a farne il fiore all'occhiello dell'Impero italiano ma si trovò a reprimere con atroce violenza la resistenza dei fieri guerriglieri arbegnuoc. Le truppe italiane insieme alle camicie nere si resero protagoniste di rastrellamenti, distruzioni e massacri di uomini, donne e bambini, abbandonando umanità e pietà. Perdute per sempre in quelle terre lontane da Roma. Le popolazioni locali non hanno mai dimenticato quel passato di inaudita violenza. «Cronache dalla polvere» è un'occasione per ricordare l'orrore della guerra e delle ideologie di superiorità della razza. Questa storia batte al tempo inesorabile dei tamburi di guerra, respira polvere e vento e ha gli occhi dei suoi protagonisti: soldati italiani, guerriglieri etiopi e alcune misteriose presenze. Fantasmi. Il paesaggio africano del secolo scorso rivive con una vena fantastica grazie al racconto corale del collettivo di scrittrici, scrittori e illustratori in tutta la sua spettacolare intensità e drammaticità. -
Bompiani story. Valentino Bompiani, avventure di un editore
«Anche il più sciagurato degli scribacchini ha lavorato tre o più anni per un libro. Come non rispettare questa fatica? Per un editore la sua vita è lì: egli cerca di fare un discorso scegliendo quelli che lo fanno meglio di lui». Valentino Bompiani è tutto in questa frase, nella quale esprime con sorniona umiltà la sua vocazione: circondarsi di donne e uomini di talento, amplificarne le voci, dare alla loro creatività una veste (tipo)grafica in grado di portarli lontano - dunque pubblicare libri. -
Magia nera
Una serie di racconti al limite tra vero e fantastico, che qualche volta pescano nei ritmi della fiaba tradizionale, qualche volta si spingono al limitare della distopia, dando la ribalta a personaggi sulla soglia di una scelta indispensabile e terribile, che cambierà la loro vita.rnrn«I roghi non illuminano le tenebre.»rnrnE se fosse vero? È questo che ci si chiede dopo aver letto i racconti di Loredana Lipperini. Squarci di luce e ombre lunghe su vite all'apparenza normali: mogli che perdono i mariti nella monotonia della quotidianità, madri che vivono nel ricordo di figli morti troppo presto o che devono fare i conti con la depressione post partum. Ma. C'è sempre un ma, perché all'improvviso le pagine prendono fuoco, e passioni, paure, rabbia si fanno incandescenti e bruciano di magia, annichiliscono, salvano o condannano senza rimedio. Con omaggi innamorati a Stephen King e H.P. Lovecraft e una scrittura sicura e limpida, l'autrice ci rapisce dalla realtà e ci regala quel finale inatteso a cui finora non abbiamo ancora assistito. Ma forse, chissà. -
Nessuno ritorna a Baghdad
Miraggi e incontri, scorci di storia e storie minime si compongono in un grande affresco che attraversa un secolo e oltre: un romanzo intriso di nostalgia e umorismo, delusioni e speranze per una famiglia di ebrei di Baghdad che affronta a testa alta un destino collettivo di viaggio, sradicamento e – forse – riconciliazione.rnrn«Viaggiare è soltanto fare provvista di ricordi, aver fame di nostalgia.»rnrnLa memoria è fatta di dettagli, parole, piccoli cortocircuiti. Il ricordo più bizzarro e remoto riaffiora in un certo cibo, in un taglio di luce londinese che pure nulla ha a che vedere con il bagliore abbacinante del deserto, oppure mentre si risponde al telefono, che anche senza più fili continua a unire chi ha scelto di andare lontano e chi si è fatto portare lontano da qualcun altro. Tutto è cominciato lì, a Baghdad, all'inizio del Novecento, o forse qualche millennio prima; a Baghdad, dove Flora, Ameer e Violette sono rimasti giovanissimi e soli quando Norma, madre inquieta destinata a mutarsi in matriarca senza età, è partita, prima di tutti gli altri, per inventarsi un'altra vita oltreoceano. New York, Milano, Gerusalemme, Londra, Haifa, Teheran, Madrid: il mondo è piccolo per chi ha la diaspora nel sangue e sa già, sa da sempre che ci sono viaggi senza ritorno. -
Voci di scrittori arabi di oggi e domani
Questi racconti, all’insegna della sperimentazione di generi e forme, ci raccontano di un mondo in trasformazione di cui la letteratura, come sempre vero e proprio sismografo della società, rende testimonianza.rnSe il panorama odierno è caratterizzato da una continua sperimentazione che prevede il ricorso all'intertestualità, alla polifonia, alla moltiplicazione dei punti di vista nel testo, alla giustapposizione di stili e linguaggi, la stessa libertà viene reclamata anche nell'uso della lingua araba.rnDopo Voci di scrittori arabi di ieri e di oggi, volume che ha presentato al pubblico italiano le opere dei maestri della letteratura araba del Novecento, questa nuova antologia ci apre una finestra sulla produzione contemporanea in quella lingua, fornendoci una panoramica sulla creazione letteraria di questo inizio di XXI secolo attraverso le voci di autori provenienti da Maghreb e Mashreq, dalle coste meridionali del Mediterraneo e dal Vicino Oriente. -
Danteide
Un mondo così piccolo era diventato una storia universale. Come Dante ci sia riuscito rimane un mistero. Per provare a svelarlo e a sfiorare un brandello di verità resta forse una sola possibilità: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Prendere quindi gli uomini che attraversarono la sua iride per distribuirli in una storia. E tentare così di vivere, con i suoi occhi, le vite degli altri.rnrnDante era giunto nell'urbe forse il 25 marzo 1300. Attraversando le tappe della città eterna trovò l'ispirazione per una grande opera. La sua stessa vita gli aveva fornito gli attori, la sua testa i mezzi, le sue letture i riferimenti, i suoi viaggi gli sfondi. Al resto avrebbero pensato il suo talento. Quest'ultimo avrebbe saputo fondare in uno stile ancora da inventare tutto quello che era stato ospitato fino a quel momento dal suo cervello.Sono le dieci del mattino del 27 maggio 1865. A Ravenna due manovali trovano per caso una cassetta di legno. Stanno per gettarla tra le macerie quando qualcuno nota sul coperchio una scritta: Dantis Ossa. La scoperta muove una città intera, e un vortice di persone - assessori, periti, notai, medici e scienziati - inizia a ruotare attorno a una sola ossessione: la testa di Dante. Tutti vogliono sapere perché quel cranio si trovi lì, quale sia la sua storia e soprattutto il peso del suo cervello. Per conoscerne la grandezza in realtà bastava vedere cosa avesse prodotto: la Commedia, il più bel libro mai scritto dagli uomini. Dante lo aveva creato attingendo da ciò che aveva vissuto, rubando saperi, storie e segreti, e lo aveva popolato di figure per lui familiari, quelle che avevano respirato la sua stessa aria: Paolo e Francesca, il conte Ugolino, Farinata, Cavalcanti, Guido da Montefeltro, Ezzelino e gli altri. Erano tutti legati. Eppure un mondo così piccolo era diventato una storia universale. Come Dante ci sia riuscito rimane un mistero. Per provare a svelarlo e a sfiorare un brandello di verità resta forse una sola possibilità: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Prendere quindi gli uomini che attraversarono la sua iride per distribuirli in una storia. E tentare così di vivere, con i suoi occhi, le vite degli altri. -
Il regno della paura
«Ripenso con affetto alla mia giovinezza, ma non la raccomanderei a nessuno come modello. Anzi, mi considero fortunato a esserne uscito vivo.»rnrnLa ribellione contro l'autorità costituita: è questo il cuore del libro che avete tra le mani, a firma dell'autore americano più folle degli ultimi decenni, Hunter S. Thompson. Molte delle storie narrate prendono vita nei mesi immediatamente successivi agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 sullo sfondo del proliferare delle operazioni di polizia e militari, ma l'inventore del ""gonzo journalism"""" ci racconta anche (tra le altre cose) del suo primo scontro con la legge all'età di nove anni, degli inizi della sua carriera giornalistica e della Chicago di fine anni sessanta. Come in tutti i libri di questo autore di culto, memoria e autobiografia si mescolano alla creatività immaginifica e potente di un vero e proprio genio delirante, confondendosi e offrendoci sguardi inediti, caustici e inimitabili sulla realtà degli Stati Uniti contemporanei.""