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Il dono di Rachel
Un romanzo assolutamente originale e insolito, che sa toccare il cuore di lettrici e lettori. rnUn cast di personaggi indimenticabili, una storia d’amore e di speranza, capace di far riflettere su ciò che davvero ci rende umani.rnA volte, ci vuole qualcuno che ci ricordi cosa significhi essere ""umani"""". Qualcuno che ci mostri come parlare con il cuore, e ascoltare con il cuore. Qualcuno... o forse qualcosa?rnRachel Prosper ha tutto ciò che desiderava dalla vita. Un marito che ama tantissimo, ricambiata. Una figlia adolescente che è tutto per lei. E il lavoro perfetto per la sua mente così brillante e geniale.rnMa Rachel ha anche un segreto: qualcosa, dentro di lei, può rompersi all’improvviso e segnare la sua fine da un momento all’altro.rnForse è per questo che si dedica anima e corpo a un progetto scientifico dalla portata dirompente. Un esperimento tanto segreto quanto costoso in cui riversa, alla lettera, tutta se stessa.rnLa sua mente è il suo cuore, e Rachel pensa sempre a tutto. Forse perché sa che il suo tempo potrebbe scadere da un giorno all’altro…rnOra che Rachel non c’è più, Aidan è ormai solo con la figlia adolescente Chloe e con un dolore che ha spezzato entrambi, in modo apparentemente irreparabile.rnMa Rachel aveva pensato anche a questo. E ciò che ha lasciato dopo di sé è qualcosa che sembra impossibile e folle, eppure straordinariamente e profondamente umano.rnQualcosa… o forse qualcuno.rnUn’eredità. Anzi, di più: un ultimo regalo.rnUn dono di nome iRachel."" -
Sette giorni perfetti
Una settimana per conoscersi. Una settimana per innamorarsi. Una settimana per dirsi tutto. Tranne la verità... Il romanzo che sta conquistando i lettori di tutto il mondo.rn«Il mistero dietro la scomparsa di Eddie è una trovata incredibilmente geniale» - The New York Times Book Reviewrn«Attraverso personaggi assolutamente credibili, questo romanzo esplora le domande che tutti ci siamo posti quando siamo stati ignorati in amore e sviluppa una storia ricca di imprevisti e colpi di scena» - Graziarn«Un brillante romanzo d'esordio. Trama imprevedibile e colpi di scena mozzafiato» – BooklistrnrnSi incontrano per caso in un caldo pomeriggio di giugno alla fermata dell'autobus e fin dal primo momento Sarah e Eddie si piacciono da morire. A quasi quarant'anni e con un divorzio alle spalle, Sarah non si è mai sentita così viva. E le sembra che Eddie la aspettasse da sempre. Così, dopo una settimana perfetta passata insieme, quando Eddie parte per un viaggio fissato molto prima di conoscerla e promette di chiamarla dall'aeroporto, Sarah non ha motivo di dubitare. rnMa quella telefonata non arriva. E non arriva nemmeno il giorno dopo, né gli altri a seguire. Incredula, gli occhi fissi sullo schermo del cellulare che non suona, Sarah si chiede se lui l'abbia semplicemente scaricata o se invece gli sia successo qualcosa di grave. rnDopo giorni di silenzio, mentre tutti gli amici le consigliano di dimenticarlo, Sarah si convince sempre più che ci sia qualcosa dietro l'improvvisa sparizione. Tuttavia le settimane passano e Sarah non sa più darsi spiegazioni. Fino al giorno in cui inaspettatamente scopre di aver avuto sempre ragione. C'è un motivo se Eddie non l'ha più chiamata. Un segreto doloroso che li avvicina e insieme li allontana. L'unica cosa che non si sono detti in quei sette giorni trascorsi insieme... Il romanzo d'esordio di Rosie Walsh non è solo una storia d'amore che sorprenderà tutti quelli che sanno cosa significa aspettare una chiamata che non arriva, ma è molto di più. Scava nel profondo dei nostri sentimenti e delle nostre paure: la paura di non essere amati, la paura di essere rifiutati, la paura di affrontare il passato. E lo fa dosando sapientemente suspense e passione, emozioni e dramma, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. -
Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello
Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, ci indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono.rnrnQuesto libro parla di noi, persone connesse tramite i social network con le parole, forse lo strumento più immediato e potente che abbiamo a disposizione in quanto esseri umani. Eppure, spesso le usiamo in maniera frettolosa e superficiale, senza valutarne le conseguenze. Poiché le possibilità di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte dei fatti sono massime laddove non possiamo guardarci in faccia, in rete e in particolare sui social network le parole che scegliamo hanno un peso maggiore, su di noi e su chi ci sta attorno. Infatti oggi la comunicazione sul web appare avvelenata dal bullismo, dalle notizie false e dai continui conflitti. Ci sentiamo intrappolati dall’odio, dalla paura e dalla diffidenza.rnLa verità è che siamo diventati iperconnessi, viviamo contemporaneamente offline e online ed è una condizione complessa, che occorre imparare a gestire. Non esistono formule magiche ma, nel suo piccolo, ciascuno di noi può fare la differenza, curando con più attenzione il modo in cui vive – e quindi parla – in rete: di sé, di ciò che accade, degli altri e con gli altri. La nostra vita interconnessa non dipende, in ultima istanza, dagli strumenti e dagli algoritmi, e nemmeno dai proprietari delle piattaforme: sta a noi scegliere chi siamo e cosa vogliamo in rete.rnUna sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, ci indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono: imparando a padroneggiarli senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta accorta e consapevole delle parole. -
Un mondo che non esiste più
Una narrazione in fotografie e testi, due linguaggi che qui si fondono dandoci il ritratto di un'Asia appassionatamente vissuta, ma anche un ritratto di Tiziano Terzani. Un libro che far venire voglia di nuove mete, non solo geografichernrnTiziano Terzani non faceva solo il giornalista, ma anche il fotografo e spesso accompagnava i suoi reportage con i propri scatti. L'immagine è un'esigenza, diceva, lì dove le parole da sole non bastano. Quelle foto le rinchiudeva poi in grandi casse sperando di riuscire un giorno a riorganizzarle. Sua l'idea di farne un libro, come suoi sono i testi, editi e inediti, che affiancano le fotografie. Vedremo così finalmente luoghi e volti descritti nei suoi libri, l'oriente misterioso: «Ci andai in cerca dell'altro, di tutto quello che non conoscevo, all'inseguimento d'idee, di uomini, di storie di cui avevo solo letto». Rapporti semplici, belli, veri, con persone incontrate per caso oppure con re, guerriglieri o religiosi. Quasi fosse un film, vedremo Terzani addentrarsi in bicicletta nella Cina degli anni Ottanta o andare su un cavallo a trovare il mago-guaritore del Mustang, tra rovine dell'antico e simboli, spesso inquietanti, del moderno. Scatto dopo scatto, si segue il suo percorso che dal dramma della guerra e dai grandi avvenimenti della Storia lo conduce fino al suo rifugio di quiete nell'Himalaya. -
Qualcosa
Una storia che ha la leggerezza della fiaba e la profondità di un classico. Un'originalissima riflessione sul dolore, l'amicizia, l'amore e il (non) senso della vita a partire dallo «spazio vuoto» che ognuno ha dentro di sé.rnrn«Un romanzo sulla paura di essere veramente noi stessi» – Massimo Gramellinirnrn«Qualcosa di troppo, più che il nome della principessa del nuovo libro di Chiara Gamberale, è un ruggito a un mondo che viaggia con il pilota automatico. La sintesi più bella che potevano mettere insieme Qualcuno di Importante (il Padre) e Una di Noi (la Madre). Per lei non esistono pit-stop. Bisogna correre persino quando le ruote sono sgonfie. E fa niente se gli altri non ti capiscono» – Carlo Baroni, Corriere della Serarnrn«La Principessa Qualcosa di Troppo crescerà attraversando il dolore e scoprendo che l’amore, a volte, è questione di Niente» – Vanity Fairrnrn«Un romanzo che è anche una fiaba. E che ""suona"""" come una canzone» – Il Venerdì di Repubblicarnrn""""... E le prese all'improvviso, una grande nostalgia di Niente...""""rnrnLa Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma quando, per la prima volta, un vero dolore la sorprende, la Principessa si ritrova «un buco al posto del cuore». Com’è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, improvvisamente non ne provi più nessuna? Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante». Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare», del silenzio, perfino della noia: tutto quello da cui è abituata a fuggire. Tanto che, presto, Qualcosa di Troppo si ribella. E si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti, s’innamora di un Principe sempre allegro, di un Conte sempre triste, di un Duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure… Fino ad arrivare in un misterioso luogo color pistacchio e capire perché «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura». Chiara Gamberale, abituata a dare voce alla nostra complessità, questa volta si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo. Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, """"Qualcosa"""" ci aiuta così a difenderci dal Troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col Niente."" -
Missioni segrete
Le missioni segrete dei Reparti Speciali come nessun film le ha mai raccontate.rnrn«Non ti spiega cosa sono il coraggio e la paura. Ti insegna ad accoglierli entrambi.» - Roberto SavianornrnRischiamo la vita. Stiamo lontani da casa per mesi. Delle nostre missioni non possiamo parlare con nessuno: nemmeno con i nostri cari. per le azioni segrete non ci sono medaglie e, se ci sono, ci vengono date di nascosto. Perché lo facciamo? perché il giorno in cui abbiamo deciso di arruolarci abbiamo scelto di servire e proteggere lo stato.rnrnRiuscire a trasformare la paura in coraggio. Sapere che da una rapida scelta e da una semplice mossa dipendono la vita o la morte di più persone, ma anche la tua stessa sopravvivenza.rnQuesto e molto altro si richiede a un uomo del Gis, il Gruppo di Intervento Speciale dei carabinieri di cui il Comandante Alfa è uno dei fondatori.rnNato nel 1978, il Gis si è subito distinto per l’efficienza e la prontezza degli interventi, cui l’autore di questo libro ha spesso partecipato da protagonista.rnIn queste pagine, il Comandante ripercorre non solo gli anni della fondazione del corpo speciale ma soprattutto le missioni coperte dalla più assoluta segretezza, sia in Italia sia all’estero, e mai raccontate prima d’ora.rnBen pochi infatti sanno che fu il Gis a essere inviato in Libia a catturare gli autori della strage di Lockerbie, la cittadina scozzese sulla quale esplose un volo Pan Am per una bomba, causando la morte di 270 persone. O che al Gis fu affidato l’addestramento della polizia locale in Afghanistan, bersaglio continuo di attentati di Al Qaeda e dell’Isis. O ancora che al Gis si deve la cattura di pericolosissimi criminali di guerra nella ex Jugoslavia.rnIn un libro intenso e avvincente, il Comandante svela i retroscena delle missioni più rischiose, racconta la propria esperienza come addestratore di scorte e reparti speciali e fa luce sulla vita nascosta degli agenti che dal 1978 hanno difeso (e difendono tuttora) il popolo italiano ed europeo dal terrorismo. -
La devota
Dall’autrice di Dopo, un thriller che esplora con maestria la sottile linea che separa vittima e carnefice. rnrnLa vita di Julie Brookman sembra perfetta: un fidanzato attento, genitori affettuosi e ottimi voti a scuola. Davanti a lei un futuro roseo. La vita di Cora, invece, è un inferno: prima un padre violento, poi un marito crudele e psicopatico che l’ha tormentata senza pietà fino a farle credere di essere poco più di una marionetta nelle sue mani, una moglie follemente devota. Per lei non sembra esistere una via d’uscita. Julie e Cora sono due donne agli antipodi. Ma una notte le loro strade si incrociano tragicamente. Rinchiuse nella stessa casa, dovranno imparare ad avvicinarsi e conoscersi per rimettere insieme i pezzi della loro vita e, forse, trovare un modo per liberarsi. -
La leggenda dell'azteco
Scenari internazionali pieni di fascino, pericoli, intrighi; due protagonisti umanissimi in cui tutti ci possiamo riconoscere, il cui legame è fatto di passione e ironia; continui capovolgimenti di fronte e magistrali colpi di scena… Clive Cussler si riconferma un maestro nel tenere il lettore incollato alle pagine. rn«Le Fargo Adventures rappresentano senza dubbio uno dei gioielli della corona nell'impero letterario creato da Clive Cusserl.» - Publishers WeeklyrnI coniugi Sam e Remi Fargo sono sull’isola di Baffin, Canada, impegnati in una spedizione di ricerca ambientale, quando diventano testimoni di un ritrovamento sensazionale: una nave vichinga sepolta nei ghiacci, in perfette condizioni e carica di artefatti precolombiani provenienti dal Sudamerica. Sembrerebbe impossibile, ma nel corso delle ricerche emergono indizi sempre più evidenti che legano i vichinghi al culto del dio tolteco Quetzalcoatl e a un oggetto leggendario noto come l’Occhio del Cielo. Ma il ritrovamento della nave ha destato l’attenzione di persone dalla dubbia morale... rnI Fargo dovranno così fuggire attraverso giungle, templi e antiche sepolture inesplorate inseguiti da cacciatori di tesori, criminali e vecchie conoscenze. Riusciranno a giungere alla risoluzione del mistero che li avvolge prima che sia troppo tardi? -
A Milano nasce l'Italia. Le Cinque Giornate che hanno cambiato la nostra storia
In occasione dei 170 anni dalla rivolta di Milano contro il dominio austriaco, rnAlfio Caruso ci guida alla riscoperta delle Cinque Giornate che cambiarono l’Italia.rnGennaio 1848. Per protestare contro l’amministrazione austriaca, i milanesi presero un’iniziativa a dir poco sorprendente: decisero di non fumare più. L’obiettivo era chiaro: colpire le entrate erariali provenienti dalla tassa sul tabacco. Nel mese di febbraio, il dissenso raggiunse il palco della Scala: la popolarissima ballerina austriaca Fanny Elssler venne subissata di fischi appena entrata in scena e abbandonò il teatro. rnFurono queste le prime avvisaglie dei movimenti che si trasformarono di lì a poche settimane nelle Cinque giornate di Milano. Fra il 18 e il 22 marzo per la prima volta il popolo, la borghesia e la nobiltà combatterono insieme, e furono il massimo esempio di rivoluzione nel segno dell’egalitarismo: non ci furono capi preordinati, ogni strada, ogni quartiere decideva al proprio interno qual era la risoluzione migliore da prendere per scrollarsi di dosso quella che veniva considerata da tutti un’occupazione nemica.rnTra amori extraconiugali, intrighi e voltafaccia, divampa l’epopea delle lotte, delle barricate, dei professori che guidavano l’assalto dei propri studenti, delle alabarde della Scala trasformate in armi, mentre l’odiatissimo feldmaresciallo Radetzky era asserragliato nel Castello Sforzesco. Fino alla ritirata austriaca, che diede spinta alle speranze di tutta la penisola.rnIn un racconto emozionante e ricco di aneddoti inediti, seguiamo le gesta di uomini e donne che dando vita alla rivolta meneghina segnarono l’inizio del Risorgimento italiano. -
Avventure del capitano de Contreras
Nel decadente impero spagnolo degli ultimi Asburgo emerse un nuovo tipo di soldato: un miliziano di dubbia estrazione sociale, irascibile e incline al saccheggio. Come il capitano Alonso de Contreras, che narra in questo libro, con estrema cura e feroce naturalezza, le avventure della sua vita e i segreti del mestiere.rn«Una preziosa testimonianza diretta su carattere e vita dei soldati di professione nella Spagna dei Seicento.» - Arturo Pérez-Revertern""Il 1° ottobre dell'anno domini 1630, un signore prossimo alla cinquantina, che immaginiamo dall'aria truce ma in un certo modo accattivante, prese alloggio in una locanda romana dove in soli undici giorni mise per iscritto decenni di vita vagabonda e turbolenta. La sua. Tipo Jack Kerouac. Per quel ribaldo del Seicento le uniche anfetamine furono le proprie voluminose memorie. Più un'umanissima ambizione di essere ricordato dalla posterità. Alonso de Contreras - così si chiamava - ci è riuscito."""" - dall'introduzione di Marco CicalarnrnÈ il 1630 quando il capitano Alonso de Contreras affida alla carta e all'inchiostro le proprie memorie militaresche (e umane). Come fecero del resto molti tra i soldati spagnoli di fanteria dell'epoca all'approssimarsi del tramonto dell'esistenza; chi per ottenere favori o riconoscimenti, chi per vanagloria o nella speranza di lasciare una traccia di sé ai posteri. Tutti o quasi accomunati da una scrittura onesta e sobria, da un lato ereditata dall'abitudine al resoconto asciutto, tipica di soldati e veterani qual è Contreras, dall'altro per lo scarso se non inesistente bagaglio culturale dell'autore, che ne diventa paradossalmente il punto di forza. «Sono proprio l'assenza di ambizioni letterarie, la goffaggine narrativa, l'ingenuità tecnica a rendere così singolari quei racconti. Che, quanto ad esattezza priva di erudizione, naturalezza elementare, efficace e disinibita alta capacità descrittiva, superano la scrittura di mestiere trasformando ogni testimonianza in una miniera d'oro», come sottolinea l'autore della Prefazione. Disseppellita dall'oblio dopo tre secoli, infatti, l'autobiografia di De Contreras conquista la crème degli intellettuali europei di inizio Novecento, da José Ortega y Gasset a Sciascia, approdando sulla scrivania di Leo Longanesi negli anni '40 e ispirando, mezzo secolo dopo, ad Arturo Pérez-Reverte il personaggio del capitano Alatriste. Tra i suoi punti di forza, il linguaggio vero, amalgama di un parlato e della lingua franca che risuonava nei porti del Mediterraneo dell'epoca, la sua sincerità, la memoria strabiliante, lo slancio narrativo che mai si sovrappone alla verità e che lo rende incredibilmente moderno e attuale."" -
Sulla pista degli elefanti. La mia vita in difesa dell'Africa
L'amore per l'Africa e la difesa degli animali.rnUn'avventura senza frontiere.rn«Per difendere il mondo fragile e meraviglioso in cui viviamo occorrono forza, coraggio e determinazione: Bomben ha tutto questo.» - Comandante Alfarn""Nei grandi parchi africani ogni giorno si combatte una guerra che pochi conoscono. È una guerra fatta di imboscate e agguati, e non c'è recinzione al mondo che possa fermare spietati bracconieri che uccidono, mutilano e avvelenano. Contro di loro si batte un piccolo gruppo di uomini, i ranger, che passano i giorni e le notti nella savana cercando di fermarli. Io sono uno di loro.""""rnrnrnDavide Bomben – ranger, istruttore antibracconaggio e attivista animalista – accompagna il lettore nel cuore della Savana con i suoi paesaggi sconfinati e i suoi mille pericoli.rnBomben si è innamorato dell’Africa giovanissimo, fin da quando a tre anni il padre lo portò in Senegal. In Sulla pista degli elefanti racconta la sua lotta contro un business illegale tanto sconosciuto quanto inquietante, visto che oggi le zanne d’elefante sono pagate 5.000 dollari al chilo, il corno di rinoceronte tocca quota 90.000 e il bracconaggio negli ultimi 6 anni ha fruttato tra i 10 e i 12 miliardi di dollari. rnDopo aver lavorato nelle forze di sicurezza di una delle maggiori multinazionali del diamante, Bomben ha scelto di addestrare i ranger delle unità antibracconaggio che combattono la caccia di frodo. Negli scenari unici dell’Africa, i suoi allievi imparano sia le abitudini degli animali sia le tecniche di combattimento e le tattiche belliche, addestrandosi ad affrontare quella che ormai è una vera e propria guerra contro milizie senza scrupoli che per profitto personale sono disposte a distruggere uno degli ultimi paradisi del pianeta."" -
Il presidente è scomparso
Che cosa vuol dire davvero essere l'uomo più potente al mondo?rnIn contemporanea mondiale, il primo romanzo dell’ex presidente degli USA scritto a quattro mani con l’autore di thriller più venduto al mondo.rnrnI dettagli che solo un presidente conosce e la suspense che solo James Patterson sa creare per il thriller più avvincente e inaspettato degli ultimi annirnrnLa Casa Bianca è la residenza del Presidente degli Stati Uniti, la persona più osservata, controllata e protetta del mondo. E allora come fa un Presidente a scomparire senza lasciare traccia? Ma, soprattutto, perché dovrebbe farlo? Nato dalla collaborazione senza precedenti tra il presidente Bill Clinton e lo scrittore più venduto al mondo, James Patterson, Il presidente è scomparso è una storia mozzafiato proveniente dalle altezze vertiginose del potere. Un romanzo che rende davvero l’idea di cosa voglia dire sedersi nello Studio Ovale – la pressione eccezionale, le decisioni lampo, le opportunità stimolanti, il potere che corrode – che può essere definito come il thriller del decennio, che confronta le minacce più oscure che il mondo deve affrontare con gli interessi più alti possibili. -
Gli eroi di Via Fani. I cinque agenti della scorta di Aldo Moro: chi erano e perché vivono ancora
I cinque agenti della scorta di Aldo Moro: chi erano e perché vivono ancora.rnrn«Quando chiuderete le pagine di questo libro potrete dire di conoscerli e non potrete più dimenticarli.» - dalla Prefazione di Mario Calabresirnrn Il 16 marzo 1978, in via Fani, a Roma, le Brigate rosse rapirono Aldo Moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, due carabinieri e tre poliziotti. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono incentrate sulle figure dei terroristi, a cui sono stati dedicati articoli, libri, dibattiti e interviste, mentre le vittime venivano trascurate se non del tutto dimenticate. rnLo storico Filippo Boni ha sentito il bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello Stato e per farlo è andato nei luoghi in cui vivevano, a parlare con le persone che li avevano amati e conosciuti: genitori, figli, fratelli, e fidanzate a cui il terrorismo ha impedito di sposare l’uomo che amavano. rnIn questo libro, Boni ha raccolto le toccanti storie di vite umili ma piene di sogni e di affetti, restituendo così verità e memoria a quei corpi prima trucidati e poi dimenticati e al tempo stesso componendo uno straordinario affresco di un’Italia semplice e vera, che resistendo alle atrocità della storia si ostina a guardare al futuro. -
L'ultimo faraone
«Smith è bravissimo nell'architettare trame ricche di colpi di scena.» - il Giornalern""Tra tutti i personaggi che ho creato, Taita occupa un posto speciale nel mio cuore: parla con la mia voce, vede con i miei occhi."""" - Wilbur SmithrnÈ guerra. E stavolta, per l'Egitto, potrebbe essere l'ultima, sanguinosa battaglia prima della sconfitta. Perfino Taita, che nella sua lunga e tumultuosa vita ha attraversato vicende avverse e impensabili rovesciamenti di fronte, ora che è generale dell'esercito reale teme di veder crollare tutto ciò che ha costruito... Ma la vera minaccia è ancora in agguato, e si nasconde proprio in seno alla famiglia reale. Perché l'ultimo faraone potrebbe davvero causare la fine di un impero...rnPeriodo/Luogo/Soggetto: Antico Egitto"" -
Athena Protocol
Athena Protocol è l'agenzia segreta del nuovo millennio: globale, senza limiti e al femminile.«Una Mission Impossible gestita da giovani, brillantissime, ultra qualificate agenti. Shamim Sarif ha scritto un thriller feroce ed emozionante» – The New York Times«Incolla il lettore alla pagina. Una squadra al femminile straordinaria» – Kirkus Reviews«Un catalogo di personaggi appassionanti e veri; una trama in cui azione e colpi di scena si intrecciano in modo magistrale al ritratto della protagonista» – Publishers WeeklyJessie è una giovane agente dell'Athena Protocol, un'organizzazione segreta d'élite che promuove la giustizia, attenta a proteggere i più deboli e, in particolare, le donne abusate e sfruttate. Jessie è addestrata a scovare, catturare e consegnare alla Legge i signori della guerra, i terroristi, i capi delle organizzazioni responsabili dei traffici di persone e organi in tutti i continenti. Opera sotto copertura, in un mondo pericoloso e dominato dagli uomini, al fianco di altre donne come lei, ed è orgogliosa del suo lavoro. Jessie è una ragazza brillante, spericolata, un po' selvaggia. Ma soprattutto è arrabbiata. Ed è questa rabbia a farle commettere un errore imperdonabile: davanti a un efferato criminale che non avrebbe mai pagato per tutto il male provocato, spara e uccide. Quello sparo manda in pezzi la sua vita e tutto ciò in cui credeva: l'Athena Protocol, che vieta alle proprie agenti l'uso delle armi contro i prigionieri disarmati, la licenzia in tronco. Ma Jessie non si rassegna, decisa a prendere parte a tutti i costi alla nuova missione per la quale la sua squadra sta rischiando la vita, per dimostrare a se stessa e alle donne di Athena di meritare stima e rispetto. Sola e scoperta su tutti i fronti, Jessie non esita a sfidare i mille volti del pericolo, ma soprattutto decide di lottare contro le sue paure più profonde e un rancore che cova dentro di sé da troppo tempo... -
Eroi di una guerra segreta. Le scomode verità delle «missioni di pace» italiane
Eroi di una guerra segreta celebra il coraggio dei soldati italiani impiegati in pericolose missioni spesso sconosciute al grande pubblicornrn«Li ho visti sdraiarsi su una branda impolverata senza nemmeno togliersi il giubbotto antiproiettile. Chiudere gli occhi per un quarto d'ora e poi alzarsi, ricaricare il fucile e tornare a combattere sopra un tetto. Ragazzi di poco più di vent'anni con cui poco prima avevo scherzato in mensa, che sotto il fuoco dei mortai si sono trasformati in guerrieri. Guardandoli ho capito che cos'è il coraggio. Hanno combattuto e combattono guerre non dichiarate. Sono partiti per missioni di pace ma spesso si sono trovati al centro della battaglia. Qualcuno non è più tornato.»rnrnPoco è noto delle vicende che hanno segnato le missioni di pace dell'esercito italiano durante gli ultimi conflitti. Gli eroi di una guerra segretasono, ad esempio, i soldati italiani che tra il 2003 e il 2006 durante l'operazione Antica Babilonia hanno dovuto fronteggiare la rivolta delle milizie sciite nell'Iraq meridionale, a Nassiriya. Il 12 novembre del 2003, 19 italiani morirono a seguito dell'attentato presso la base Maestrale a Nassiriya. Ma sono anche i fucilieri del Reggimento San Marco, impegnati per cinque giorni nella difesa della sede dell'autorità provvisoria a Nassiriya nella battaglia di più vasta portata sostenuta dall'esercito italiano dopo la Seconda guerra mondiale. Moriva, dilaniato da un colpo di mortaio, il lagunare Matteo Vanzan. Per questi episodi sono stati decorati, in segreto, vari ufficiali e sottufficiali con medaglie al valor militare. In segreto perché queste e altre missioni all'estero furono definite ""missioni di pace"""". Meo Ponte, reporter di guerra che ha seguito in prima persona le vicende descritte, ricorda le vite perse e le battaglie vinte dei soldati italiani attivi nelle cosiddette """"missioni di pace""""."" -
Continuerò a sognarvi grandi. Storia di una rivoluzione tra i banchi di scuola
Questo libro è il racconto di quel processo di demolizione e ricostruzione, ma è anche e soprattutto il diario di un viaggio durato cinque anni, un’esperienza di scuola e di vita unica nel panorama di oggi, che ha portato un maestro e la sua classe al centro di una colorata, esplosiva rivoluzione.rnrnrn«Il maestro-sognatore a misura di bambino e genitori che apre un altro fronte rispetto all’idea (antica) che si ha dell’istruzione sui banchi.» - Il Venerdì di Repubblicarnrnrnrn«Grazie ai miei studenti ho capito che insegnare significa innanzitutto schierarsi. Scegliere questo lavoro vuol dire decidere con quale sguardo interrogare il mondo e tentare di costruire delle risposte di buon senso. Sentivo e sento tuttora che devo a loro questo impegno. Credo che la scuola debba ripartire da qui per riscoprire la sua bellezza, il suo senso profondo e con esso un po’ di gioia.»rn rnDavide Tamagnini è salito alla ribalta dell’opinione pubblica per il suo metodo didattico, che capovolge il modo tradizionale di esercitare l’insegnamento. In una scuola primaria in provincia di Novara, Davide è riuscito a costruire un percorso didattico innovativo e sperimentale, la cui punta dell’iceberg è la scelta di abolire i voti, ma non la valutazione. La pagella si presenta innanzitutto con tre colori: verde, giallo e rosso. Ogni colore indica il margine di progresso raggiunto o il miglioramento raggiungibile in una certa area dell’apprendimento. Ma è l’intero approccio di Davide all’insegnamento a essere innovativo: «Per portare la parola ’felicità’ dentro le mura scolastiche dobbiamo demolire il paradigma che lega scuola e noia. Si tratta di sconvolgere pratiche e credenze sedimentate per ricostruire un percorso in cui ciascuno si senta protagonista dell’apprendimento».rnQuesto libro è il racconto di quel processo di demolizione e ricostruzione, ma è anche e soprattutto il diario di un viaggio durato cinque anni, un’esperienza di scuola e di vita unica nel panorama di oggi, che ha portato un maestro e la sua classe al centro di una colorata, esplosiva rivoluzione. -
Nerone
Dalla prosa ammaliante di Margaret George, il ritratto inedito e incredibilmente moderno di un giovane uomo alle prese con le sue debolezze, le passioni, i picchi di ingegno e le inesorabili conseguenze della seduzione del potere.rnrn«Ben più della ricostruzione della vita dell'imperatore: un'intima esplorazione dell'identità e della fragilità di un uomo e degli ingannevoli effetti del potere.» – The Washington Postrnrn«La luce iniziava a filtrare nella stanza. Ormai era mattino. Il mattino del mio primo giorno da imperatore. Imperatore. A malapena capivo cosa significasse. La mancanza di sonno e le emozioni mi facevano girare la testa. Si dice che un uomo in punto di morte veda tutta la sua vita scorrergli davanti agli occhi, rapida come un lampo. Io stavo morendo, mi stavo lasciando alle spalle la mia vecchia vita e il vecchio me stesso. Era vero! Una specie di corteo mi sfilò davanti agli occhi: le navi di Caligola, la raccolta delle olive a casa di zia Lepida, la dimora di Alessandro Helios, le sabbie dell’arena dove mi allenavo, l’oracolo di Anzio, il gioco di Troia. Sedici anni di vita. Sedici anni che di certo non potevano avermi preparato adeguatamente a ciò che mi aspettava.»rnrnDiscendente dell'illustre dinastia Giulio-Claudia, Nerone è ancora bambino quando capisce che la Roma imperiale è un coacervo di rivalità e ferocia. Il solo fatto di essere destinato alla successione al trono mette a rischio la sua vita fin dai tre anni, quando lo zio Caligola tenta di annegarlo. Ma la sete di potere e di vendetta che dilaga nell'Urbe non gli impedisce di sviluppare una grande passione per la poesia, la musica e la cultura greca. Complici i suoi istitutori d'eccezione, fra cui spicca Lucio Anneo Seneca, Nerone diventa adulto molto presto. Ma il futuro imperatore non può dedicarsi, come vorrebbe, agli ideali di equilibrio e bellezza della cultura greca, perché nella spietata Roma del suo tempo ogni passo può essere l'ultimo. E ancor più che dalle macchinazioni dei nemici, Nerone deve guardarsi dalla persona a lui più vicina: sua madre Agrippina, una donna ambiziosa e senza scrupoli, il cui unico obiettivo è il controllo dell'impero. E proprio quando, attraverso inganni e subdoli espedienti, Agrippina conduce il figlio ai livelli più alti del potere politico, Nerone riesce a liberarsi dalla sua presa e a compiere il proprio destino, lasciando un segno indelebile nella Storia. Frutto di una approfondita e dettagliata ricostruzione dell'epoca, Nerone è il sontuoso romanzo di formazione di un ragazzo che la sorte ha chiamato a guidare il più grande impero del mondo. -
Se ami qualcuno dillo
Una storia familiare di crescita e redenzione. L'emozionante esordio narrativo di un attore molto amato.rnMio padre è la chiave di volta di tutta la mia vita. È il modo in cui guardo mia madre, gioco con mio figlio, sorrido a una donna. Proprio per questo è anche il principio generativo di quasi tutti i miei problemirnRoma, anni Ottanta. Marco, dieci anni, è innamorato cotto. Daniela è la bambina più bella del cortile e lui se la guarda tutti i giorni dal balcone. L'amore non corrisposto lo sta consumando, ma in casa c'è qualcuno molto più irritato di lui. Sergio, suo padre, non crede ai propri occhi: il suo figlio maggiore, rimbambito appresso a una femmina? Poi un pomeriggio, imbambolato dall'apparizione di Daniela sul terrazzo di fronte, Marco si lascia sfuggire una biglia che precipita per sette piani, centrando il parabrezza della macchina della signora Lelle. Sergio esce, guarda di sotto e finalmente urla contro il figlio il suo inappellabile Primo Comandamento: «Lo vedi a innamorasse che succede?... solo guai! Lascia stà le donne, so' solo 'na perdita de tempo».Roma, estate 2000. Marco, ventotto anni, fa l'attore, guida una decappottabile inglese e non si innamora più da un pezzo. Poi una mattina un telefono squilla in una stanza buia e cambia tutto. Sergio ha avuto un infarto, è in coma e potrebbe non risvegliarsi. La storia di Marco e di suo padre inizia da qui, dall'attimo in cui sfiorano la fine. L'infarto non uccide il corpo di Sergio ma resetta il suo cervello: al risveglio il vecchio Sergio, l'uomo tutto d'un pezzo che non sapeva fare una carezza ai suoi figli o dire ti amo a sua moglie (la quale, non a caso, l'ha lasciato), non c'è più. Al suo posto è arrivato un alieno, imprevedibile, folle e delizioso come un neonato che deve imparare da capo tutto del mondo degli uomini. Il nuovo Sergio non sa leggere né scrivere, ma balla, ride e sa quando fare una carezza o una dichiarazione d'amore. Sergio sa essere finalmente felice e sa insegnarlo agli altri. Marco è ancora in tempo per apprendere la nuova lezione? -
Anime feroci
Ogni storia ha due facce. E anche ogni matrimonio.«Una trama imprevedibile. Sospetterete di tutti e non vi fiderete di nessuno» – Daily Mail«Brillante e sconvolgente» – Publishers WeeklyCose che mi fanno paura: quando Charlie piange. Gli ospedali e i laghi. Quando Ian beve vodka nel seminterrato. L'Isis. Quando Ian si arrabbia... Il pensiero che in me ci sia qualcosa di sbagliato.La storia d'amore tra Maddie e Ian è iniziata con un incontro casuale: lui stava prestando servizio nell'esercito inglese nei Balcani, lei era una scrittrice e si trovava lì in visita alla sua migliore amica, Jo. Si sono innamorati a una festa, si sono sposati e quasi due decenni dopo vivono in una tranquilla cittadina del Kansas, in una bella casa, insieme all'amato figlio Charlie. Durante una vacanza in campeggio, però, Maddie resta coinvolta in un incidente che la segna gravemente. Per superare lo shock, la terapeuta le suggerisce di scrivere un diario. Poco a poco, la donna comincia a rivelare le sue paure per il disturbo da stress post-traumatico di Ian, le preoccupazioni per la sicurezza di Charlie e il passato tumultuoso di Ian con l'amica di Maddie, Jo. Il racconto di Maddie resuscita sedici anni di amore, paura e avventure turbolente vissuti tra i Balcani e l'Inghilterra, l'Iraq e Manhattan, fino alla tranquilla casa di famiglia in cui, un giorno, irrompe la polizia… Mobilitati dalla frenetica chiamata al 911 di un bambino, gli agenti non sono pronti alla scena del crimine che si trovano davanti. Al sangue che ricopre ogni superficie. Chi sono davvero Maddie, Ian e Jo? Qual è l'oscuro segreto che lega queste tre anime feroci? L'unica certezza è che niente è come sembra, in un vortice di suspense, azione e tensione psicologica che trascina il lettore fino al colpo di scena finale.