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Dal primo all'ultimo banco
Dal primo all'ultimo banco è un libro che racconta storie: la storia di Federico, Amir, Nicola, Marta, Carlo, Silvia, Veronica, Daniele. Storie di quotidiana follia, di gioventù apparentemente storte, ma allo stesso tempo piene di speranza, di alunni ""periferici"""" come li definisce l'autrice. """"A ciascuno di noi viene chiesto di scoprire che tipo di figlio sia"""" scrive Laura Giulian che, a partire dalla parabola del Padre misericordioso, approfondisce le storie dei suoi alunni, adolescenti impegnati nella ricerca della propria unicità e identità, un impegno che richiede ogni energia, perché è profondo, radicale e totalizzante."" -
Bizzarro destino
Tra l'Occidente e l'Oriente si snodano le fasi cruciali di una storia d'amore affatto banale, i cui protagonisti, incuranti della distanza che le rispettive culture impongono loro, sfidano l'impossibile pur di stare insieme. L'incontro è casuale, una miccia che accende una serie di esplosioni imprevedibili; il sentimento che si affaccia nei loro cuori, ben presto invade con la sua luce accecante l'orizzonte comune, legando per sempre le loro vite. All'inizio, tra loro, vi è soltanto un sontuoso cancello... poi un muro, infine un continente intero. Ma non esiste barriera che possa arginare l'impetuoso incedere del destino... un destino bizzarro, tempestoso e ricco di passione. Una storia di coraggio, prima ancora che d'amore. Una favola moderna per riflettere sul potere delle emozioni e dell'autodeterminazione, nonostante quello che la società gretta e arrogante impone. Un forte no che rompe con la tradizione per dire sì a una vita nuova. -
Da ribelle a eroe di guerra. La vita di Antonio Cortejosa Vallejo, spagnolo di nascita e italiano di adozione, attraverso due guerre e la libertà conquistata a caro prezzo
«Non è stato facile per me decidermi a raccontare le vicende umane e militari di Antonio Cortejosa Vallejo, mio padre. Da piccolo mi affascinava la sua figura di marinaio, di lupo di mare, così lo immaginavo dalle conversazioni che captavo curioso ogniqualvolta ne avevo la possibilità. Da ragazzo ero convinto che il mio futuro sarebbe stato nella Marina da Guerra, seguendo le sue orme, salvo poi rendermi conto di patire il mal di mare in maniera a dir poco imbarazzante. Come la gran parte di coloro che hanno sofferto per vicende belliche, papà era abbastanza schivo se non reticente nel raccontare episodi di vita vissuta, specie in famiglia, ma molti erano gli amici con i quali aveva condiviso le lotte per la libertà e che ne conoscevano la storia. Da liceale e anche in seguito ero un ""piazzarot"""" di prima categoria, cioè un abituale frequentatore della, o meglio, delle piazze di Montebelluna e dei relativi bar, luoghi deputati agli incontri, alle chiacchiere, alle confidenze, allo scambio di opinioni, alle domande e alle risposte. Luoghi dove le differenze di età non contavano, era invece importante avere interessi e sentimenti comuni, un background culturale, sociale e psicologico condiviso. Nelle piazze e nei locali di Montebelluna, dalla Taverna alla pasticceria Bernardi solo per citarne un paio, ho raccolto più testimonianze su mio padre, da chi lo aveva conosciuto e apprezzato in vita, che tra le mura domestiche (...)» (dalla prefazione dell'autore)"" -
La cura del tempo
Il tempo quanto può cambiare una persona? Quanto può influire sulle sue idee e sulle sue scelte? Ma soprattutto, quanto può cambiare le sue priorità? È a queste domande che risponde il protagonista del romanzo, un fotografo del National Geographic che per tutta la vita ha messo il suo lavoro davanti a ogni altra cosa. Un viaggio introspettivo che parte da lontano, che tocca molte vite, che scava nell’intimità con l’imparzialità dell’età adulta. Un percorso a ritroso nella memoria di chi è finalmente disposto a mettere in discussione le scelte fatte e a riconoscere gli errori commessi. Un resoconto a cose fatte, di chi è invecchiato con coerenza sudando ogni cambiamento, ma che è consapevole di aver lasciato andare avanti la propria vita per inerzia, senza la volontà di imprimerle una direzione precisa. Una vita ricca di avventura che però gli ha fatto perdere tanto… -
Mamma, leggiamo insieme? Ediz. a colori
Avvicinare i bambini alla lettura è un compito importantissimo e quanto mai delicato, poiché l'approccio al libro dovrebbe nascere in modo naturale e costituire un momento di svago e non un'imposizione. ""Mamma, leggiamo insieme?"""" è una raccolta di 50 storielle brevi e divertenti, suddivise per aree tematiche affini alla quotidianità dei più piccoli: il momento della buonanotte, quello del pasto, l'alternarsi delle stagioni, la scoperta della Natura... Favole capaci di parlare ai bambini stimolando la loro curiosità e la fantasia, grazie a un linguaggio semplice e diretto, all'uso frequente della rima e a una nutrita serie di immagini colorate e accattivanti che le accompagnano. L'obiettivo è quello di coinvolgere i più piccoli in un'avventura straordinaria – la lettura – che, se avviata con lo spirito giusto, li accompagnerà per tutta la vita. Età di lettura: da 5 anni."" -
Tutto su mia madre... e. Romanzo autobiografico tra avventura, arte, musica: amore per la bellezza
Da un lato la bellezza, naturale e umana, attraverso la quale, superata l'estetica, si arriva alla storia e all'identità, personale e collettiva. Dall'altro le ferite mai rimarginate di un pauroso incidente, dalle terribili conseguenze. In mezzo una pacificazione mai raggiunta tra queste due anime contrastanti. -
Una partita lunga un secolo. Cent'anni della Salernitana (e di Salerno)
Nel calcio c'è una classifica che, alla fine, conta più di tutte: è quella distinta non dai punti, ma dal tempo, dall'arco di vita che segna il cammino di una società e di una squadra e ne modella i tratti, fino a definirne identità e carattere. Il secolo di vita lo vedo ben portato sulle spalle della Salernitana; e proprio perché la squadra granata rimanda l'immagine di una squadra che, indipendentemente dalla categoria, ha sempre qualcosa da dire o da trasmettere. Solo in due occasioni, la prima nel lontano 1946-1947 e più recentemente nel campionato 1998/99, la Salernitana ha conosciuto la serie A. Ma è fuor di dubbio che la considerazione di cui essa è circondata va ben oltre la sfera di questi due traguardi massimi. Non sono state poche, e tantomeno secondarie, le strade alternative attraverso le quali la Salernitana è riuscita a imporsi all'attenzione e a far parlare di sé [...] Prefazioni di Dino Zoff e Nino Petrone. -
Riflessioni
«Irene Torrisi Bertelli realizza proprio questo: una raccolta di suoi pensieri, quasi estemporanei, che sono l'essenzialità più vera di un sentimento interiore nutrito e fortificato con la riflessione più intensa. Un libro che potremmo definire ""pulito"""", dove questo termine sta a sottolineare la limpidezza degli intenti dell'autrice, ma anche quel senso bellissimo che hanno i sentimenti di arrivare diretti all'anima di chi li condivide con noi, di chi è pronto ad ascoltare.» (dalla prefazione)"" -
La realtà sottile. La mia creta
Noi siamo un frammento del tutto. Razionale e irrazionale, logica e sentimento, corpo e anima. L'uomo è un essere complesso che nel corso del tempo si è ancora più evoluto, trasformando con la scienza e la sua intelligenza il mondo in cui vive. ""Io sono una cosa tra le cose che fluttuano senza riposo nel mare dell'essere, e porto un petalo di rosa tra le labbra e una spina nel cuore. Io sono una cosa"""". Il binomio tra spiritualità e materialità è costante in questa raccolta di scritti come ci evidenzia anche l'alternarsi delle poesie allo sviluppo delle riflessioni più razionali e scientifiche, dal dualismo materia-spirito alle religioni monoteiste, dalla morte al razzismo, dalla scienza e dalla ragione al cristianesimo. L'importante è trovare la strada per realizzare i propri sogni, per percorrere le proprie strade nel sentiero della vita e """"se anche giù per la china io scivoli, no, non avverrà che mi spenga nel buio. Io so innalzare anche dal fondo una vetta, e piantarvi l'alloro""""."" -
Una storia capovolta
Donatella, ripercorre un lungo sentiero come in mondo incantato e in alcuni momenti tragicomico... nel quale i numeri hanno una forma, un dimensione che accompagnano la sua vita come in una fiaba dalle mille avventure e dalle mille sfaccettature. Un bizzarro inizio la sua nascita, avvolto da un amore materno fagocitante. Troppo caldo quel nido dal quale spiccare il volo e troppo presto è costretta a cabrare in picchiata, dimostrando una forza interiore inaspettata che comprenderà di avere nel corso della sua esistenza. Lei analizza, osserva, ma il più delle volte agisce di istinto, di impulso, in buona fede, mossa da amorevole umanità e da passioni che la attraversano nel pieno del loro fuoco. Poco riflessiva e impantanata in un amore materno che la imbriglia e allo stesso tempo la sospinge verso mete più elevate, anticonvenzionali ed esclusivamente sue. alle volte lo fa, mordendosi le labbra. Intrecci di voluttà trattenute e poi... vissute. Nel suo animo c'è una mamma bambina, che custodirà il suo cuccio sempre con tenerezza ed assoluta, infinita dedizione. Donatella, una valchiria dal cuore d'oro. -
Il giro di chiave
Questa è la storia di un rapporto unico, indissolubile, quello tra sorelle. È la storia di una malattia che arriva all'improvviso e prende il sopravvento. È la storia di un distacco doloroso, di paure affrontate con coraggio, della lotta contro il tempo, ma è anche una storia che racconta di affetti familiari e di due sorelle unite da un legame molto intenso. Perdere la sorella maggiore per l'autrice è stato come perdere una parte di sé e ci dona un racconto intimo e toccante, dalla grande forza, ripercorrendo sentieri bui e raccontando le proprie personali emozioni. La sua lettura del mondo, le sue riflessioni, l'amore per la vita, il suo andare con l'acceleratore sempre al massimo godendosi ogni istante, hanno fatto di lei una donna straordinaria, capace di illuminare col suo sorriso tutte le strade delle persone che hanno avuto la fortuna di incrociarla, conoscerla... -
Semi
"Prima di addentrarci nella lettura di questi aforismi, dovremmo forse capire che già il titolo è esso stesso un aforisma che, se sciolto, suonerebbe più o meno così: la parola e l'azione sono semi di pensiero. Nella filosofia dell'autore infatti ogni azione, sia in atto che in potenza, è un seme di pensiero, qualcosa cioè che è o sarà veicolo di frutti, e quindi in ultima analisi di un nutrimento concreto e soprattutto spirituale. A patto però che l'aforisma non resti in un cassetto asfittico del nostro pensiero, ma sia trascinato dal vento nel terreno giusto, sia cioè condiviso in un'esperienza e in uno spazio comune... e quale migliore esperienza comune della lettura?""""" -
Diverso da chi?
Quando scopre della transessualità della figlia, Luigi si sente perso, derubato di tutte le sue convinzioni. Non sa come gestire la situazione né come aiutare Roberta ad affrontarla. La prima grande difficoltà è abituarsi al suo nome, ""Giorgio"""", e reimpostare pronomi e aggettivi al maschile. Un intralcio legato alla forma, una cosa che sembra minuscola, una sciocchezza, ma che è il preludio di altre vicissitudini. Già, perché i problemi non risiedono tanto nel piccolo nucleo familiare quanto nel mondo là fuori, intriso di pregiudizi, futili moralismi e ipocrisia, che ha innalzato muri invalicabili per separare i """"normali"""" dai """"diversi"""", come se questo avesse un qualche senso. Luigi si mette a nudo, confessa i suoi limiti e le sue difficoltà e nel farlo espone anche le incongruenze e le brutture della società e della Chiesa. La legge non contempla parole come """"normale"""" e """"diverso"""" e nemmeno il cuore di un padre."" -
La pagliuzza d'oro
Ha un'essenza l'anima? Qual è la sua consistenza? La risposta a queste domande è leggera e preziosa come una pagliuzza d'oro che ci invita a una sua ricerca. È quello che prova a fare in questo libro Giuliano Adler, ripercorrendo alcune tappe della vita di Amedeo Bülow, evitando scelte scontate, preferendo soffermarsi su avvenimenti anche obliqui che caratterizzano la formazione dell'identità del protagonista. Un romanzo di formazione che si svolge sullo sfondo di una Trieste mitteleuropea, dove si susseguono eventi, suoni, dettagli dilatati, aneddoti e riflessioni, che non cedono alla nostalgia e che coinvolgono il lettore in questo viaggio appassionato. -
Il ricordo di voi mi è necessario
Nicola è un quarantenne borghese e sieropositivo che fugge in Africa per nascondere a se stesso e ai suoi cari il suo stato, pensando che in quel luogo potrà trovare molti esseri umani con il suo stesso dramma e viverlo con più distacco e accoglienza. Con il passare dei giorni e il male che comincia a deteriorare il fisico e la mente, sente la necessità del ritorno alle sue radici per dare l'addio alla propria esistenza. Così, Gianpiero Santilli inizierà il racconto proprio dalla seconda parte per mettere in luce i personaggi che hanno rappresentato la vita del protagonista e la sua scelta di fuga per paura di non essere compreso. ""Il ricordo di voi mi è necessario"""" è la cronaca di un grande dolore per una sessualità non accettata, e mai vissuta con normale serenità, e una malattia ancor meno accettata e vista come qualcosa di sporco da un ambiente ipocrita che si professa libertario e agisce nella direzione opposta."" -
Il cuore non dimentica il dolore
Se è vero che ogni perdita è l'occasione per una metamorfosi, forse nessuno meglio di Missaglia può raccontare il processo con cui lutti, malattie e distacchi possono trasformarsi in una vitalità lucida e affamata di speranza, di relazioni, di gioia. Metamorfosi dopo metamorfosi, ci mostra che è possibile “lasciar andare”, tenere stretto solo ciò che davvero ha valore e avere cura delle proprie cicatrici senza restarne schiavi, perché solo il dolore riconosciuto apre il cuore alla vita. -
Verso l'infinito
Molteplice e polifonica. È questa la cifra peculiare della poesia di Gaetano Caforio, una poesia che chiaramente nasce dall'anima dell'autore per raggiungere quella del lettore e far vibrare in essa quelle stesse corde che sommessamente risuonano, come in un armonioso arpeggio, nelle pagine che racchiudono queste liriche. Verso l'infinito è una poesia dell'anima, dove spiccano i momenti, gli incontri, gli affetti familiari: è un commovente tributo d'affetto che riannoda in maniera ferma e decisa, i fili del proprio mondo familiare filtrato anche attraverso una sofferta memoria e fatto di presenze vivificanti pure nella loro lontananza e di assenze laceranti, di quelle, cioè, che determinano, nel tessuto degli affetti, delle smagliature che solo la fedele memoria può ricucire. -
Bambina borotalco
Dare un nome alle cose aiuta a mettere ordine nel caos, a delimitare i confini di un universo che altrimenti risulta confuso e indefinito, impossibile da domare. ""Disturbo borderline di personalità"""". Quando arriva la diagnosi, scritta nero su bianco, a Tea crolla il mondo addosso: tutti quegli anni a pensare che le stranezze del suo carattere, la continua altalena tra entusiasmo e disperazione, le crisi di ansia e di depressione, l'abuso di alcool e farmaci, non avessero una motivazione precisa o fossero comunque imputabili a proprie mancanze o difetti. Dopo la paura iniziale di fronte alla diagnosi, però, si fa strada una luce nuova, quella che deriva dalla consapevolezza e validazione dei propri sentimenti ed emozioni. Grazie all'aiuto della terapia cognitivo-comportamentale e all'appoggio della propria famiglia, Tea scopre che è possibile muoversi in equilibrio su quella fune sottile che divide la normalità dalla pazzia, che se anche dovesse cadere riuscirà a rialzarsi e a trovare appigli dove prima c'era solo dolore e disperazione. Come le sue amate montagne che resistono immobili al freddo e alle intemperie, lei - anima bucolica - ha imparato a rimanere salda e robusta di fronte a ogni cambiamento della vita."" -
Creators. The past
Otto Dei, otto Lord, otto alieni governano e dirigono la nostra galassia: i Creators. Da tempo immemorabile essi custodiscono le memorie dei diversi sistemi stellari all'interno di piccole sfere chiamate Lens, otto Lens per otto Creators. È ora che i Lord si riuniscano per discutere le sorti dei cieli e procedere verso una nuova era ma alcuni pianeti sono usciti dal disegno divino a cui erano stati predestinati, tra cui... la Terra. Un viaggio tra costellazioni e universi paralleli, figure mitiche e reali dove il mondo degli dei si riflette e intreccia con le vicende umane. In una favola interstellare sarà compito di una dea, aiutata da una mortale coraggiosa e tenace, battersi per ristabilire l'ordine del pianeta. Riusciranno a portare a termine la loro missione? Come nell'otto rovesciato, simbolo dell'infinito, l'inizio nasce dalla fine così anche il finale di Creators aprirà la porta al prossimo episodio della trilogia. -
Ho addomesticato un ragno e altri racconti
"È un messaggio d'amore questo libro di Cinzia Posenato, lo è per il mondo tutto che ospita noi esseri umani, inquilini pes-imi se non addirittura - spesso - pericolosi, che dimentichiamo quanto sia importante il rispetto reciproco, con i nostri simili ma anche con chi con noi divide la terra. È un punto di vista immersivo, non di chi """"fuori da"""" ma compenetrato tra le altre forme di vita e con esse decide di divedere questo straordinario percorso che è (e non dovrebbe) essere la vita""""."