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Cantare
Come quando copriamo col cemento un corso d'acqua e la sua forza trova lo sbocco per uscire verso la foce, così è cantare, per la sua originaria e universale bellezza. Una bellezza intrinseca che genera, alimenta e accoglie tutta la nostra vita. E quando Cristo, l'eterna bellezza, ci viene incontro, il canto trova nella dimensione rituale la forma e lo spazio che gli dà senso. Un senso che la stessa liturgia darà alla vita, perché verrà trasformata, trasfigurata, redenta dall'amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. -
Religione e secolarizzazione. La fine della fede?
Il desolante panorama offerto dal crescente numero di edifici sacri abbandonati o destinati agli usi più inconsueti richiama l'attualità della profezia di Nietzsche circa la morte di Dio. Uno sguardo più attento mostra tuttavia come le tematiche religiose (il sacro, il senso della vita e della morte) non scompaiano ma piuttosto si diffondano in maniera capillare e diversificata. Il libro indaga tale andamento mostrando possibili conseguenze a livello sociale, culturale e spirituale. Le nostre società ""laiche"""" sembrano incapaci di affrontare la gran parte delle problematiche odierne: migrazioni, crollo demografico, sfaldamento del tessuto sociale, crisi delle istituzioni e della politica, aumento della solitudine e del male di vivere. Tutto ciò rende improrogabile la ripresa del dialogo tra secolarità e religione. La posta in gioco è la sopravvivenza della nostra civiltà."" -
Persona
Persona nel linguaggio cristiano dice che autonomia e relazione sono inscindibili ed esprime così ciò che di più profondo hanno in comune Dio e la creatura umana. Nella «lingua speciale dei cristiani» persona è entrata per affermare che ciascuno dei Tre della Trinità è l'Assoluto nel suo essere relazione. Nell'incarnazione di uno dei Tre, Dio chiama ogni uomo a riconoscere e ad accogliere di essere «relatività verso il totalmente altro». -
Guarigione e sequela. Le opere del Messia nel Vangelo di Matteo
Nel Vangelo di Matteo, tra il discorso programmatico del monte (Mt 5-7) e il discorso missionario (Mt 10,1- 42), l'Evangelista inserisce la narrazione di dieci opere di Gesù (Mt 8,1-9,38). Leggendo questi due capitoli, siamo chiamati non solo a scoprire il volto autentico di Gesù, ma anche a interrogarci su come, in quanto suoi discepoli, sappiamo prolungare la sua missione e compiere le stesse opere che egli ha compiuto. Non si tratta quindi di opere prodigiose che dimostrano unicamente la divinità e la potenza di Gesù, ma di gesti di misericordia e di liberazione che dovrebbero continuare nella vita della Chiesa. Seguiamo il racconto di Matteo lasciandoci interrogare come Giovanni Battista sulla figura di Gesù (cf. Mt 11,2-3), ma anche lasciandoci toccare da lui, perché egli possa ancora oggi guarire ogni nostra infermità, dissipare la nostra cecità, farci attraversare il mare in tempesta, vincere tutto ciò che in noi è morte, per essere veramente suoi discepoli capaci di compiere le opere che egli ha compiuto. -
Colui che raccontò la grazia. Una rilettura da «Il Signore degli Anelli» di J.R.R. Tolkien
Il testo si raccomanda all'appassionato di Tolkien che vuole ritornare alla bellezza e potenza del dramma cristologico che sostanzia la narrazione. Ma si raccomanda anche al teologo che vuole continuare ad imparare come dire e raccontare universalmente la singolarità cristologica anche nel nostro tempo, ma ancor più a quello che vuole continuare a esporsi alla sconvolgente lezione dei Vangeli.rnrn""Una rilettura"""": ha duplice significato.rnrnIl primo rimanda al fatto, più volte ricordato nell’epistolario, della necessità di rileggere il romanzo per scorgervi le verità profonde e fondamentali che non sono evidenti da subito perché prendono vita come storia e come simbolo.rnrnIl secondo significato sotteso è una visione “nuova” dell’opera che, rispetto a tutti coloro che (in gran parte) continuano ancora a misurare la cattolicità del romanzo in base alla presenza esplicita o meno di Cristo o del “religioso”, vuole mostrare come solo uno sguardo diverso – dal punto di vista teologico-cristologico – sia più coerente con il testo stesso e possa rendere ragione della proposta tolkeniana (dall’introduzione).rnrnQui non è Toninelli che parla de Il Signore degli Anelli o di Tolkien, ma è Toninelli che fa parlare Il Signore degli Anelli attraverso Tolkien e Tolkien attraverso Il Signore degli Anelli.rnrnNon è facile conquistare e mantenere un tale equilibrio. Ma la passione più che decennale per questo testo, l’acribia nel confrontare i testi originali con quelli in edizione italiana, la notevole cultura del mondo tolkeniano... unite ad una connaturale esuberanza giornalistica e ad una solida competenza teologica, hanno condotto Toninelli a consegnarci un testo dove la qualità teologica potesse emergere non come “altra” rispetto al romanzo, ma proprio dentro le pieghe di una storia che, narrandosi, sta dicendo la Storia di Colui che è la Via, la Verità e la Vita di ogni storia (dalla prefazione di R. Maiolini)."" -
Da museo a giardino. La tradizione della Chiesa oltre il «dispositivo di blocco»
Il volume presenta un breve itinerario in 4 passaggi sul ""dispositivo di blocco"""", che è stato introdotto nel magistero cattolico per proteggere la Chiesa da ogni possibile dinamica, confermando la sua autorità mediante una """"negazione di autorità"""". Tale """"dispositivo"""" però induce la Chiesa ad una progressiva autoreferenzialità, cui ha reagito prima il Concilio Vaticano II e ora papa Francesco, con il suo magistero """"in uscita"""". «Andrea Grillo ha scelto un'immagine particolare per orientare la riflessione di queste pagine, quella della differenza tra un museo e un giardino. Si tratta di ambienti diversi, con vocazioni o finalità diverse: il museo conserva e protegge reperti rari, testimonianze di epoche perdute e documenti preziosi per riuscire a riscostruire una rappresentazione di quel che è stato e che non è più...L'immagine è di aiuto per comprendere il tema di queste pagine, che invitano anzitutto a riconoscere nella Chiesa cattolica una realtà viva e perciò bisognosa di essere curata come un giardino e non come un museo» (Giovanni Grandi)."" -
Gesù, un povero trai i poveri. Una lettura del Vangelo di Matteo
Il Vangelo di Matteo non è destinato a nutrire una curiosità. Esso invita il lettore a lasciarsi sedurre dalla persona che presenta e dalle parole che riporta; vorrebbe questa seduzione così forte da indurre a lasciare tutto per seguire Gesù e trovare in Lui la salvezza e la felicità. Colui che sedotto da Cristo entra nella sua comunità attraverso il battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, trova nel Vangelo di Matteo anche le regole della vita secondo il Regno, «un giogo dolce da portare e un fardello leggero» per chi dimora nella scuola di Gesù. -
Il principio Maria. Nuove prospettive dai manoscritti di Wilhelm Klein
In principio, in Maria, atto puro della creazione, il Creatore si crea una natura umana nella quale supera l'infinita distanza che lo separa dalle creature e si fa uomo. È questa, in sintesi, l'interpretazione del mistero di Maria che si intravede nei manoscritti di Wilhelm Klein, gesuita tedesco nato a Traben (Mosel) nel 1889 e morto a Münster (Westfalen) nel 1996 alla bella età di 107 anni. Una singolare figura di filosofo, teologo e maestro spirituale che non ha mai pubblicato una riga durante tutta la sua vita. Solo verso la fine degli anni '90 del secolo scorso, in Germania, sono apparsi pro manuscripto quattro densi volumi di commenti biblici, liturgici e spirituali. Questo libro è un invito a conoscere meglio l'autore e ad avviare una ricerca critica sulla radicalità del suo pensiero cristologico e mariologico. In esso vengono pubblicate, per la prima volta in Italia, alcune pagine scelte dei suoi manoscritti. -
Piangere
Piangere è un'esperienza che attraversa e accompagna l'esistenza di ogni persona. Seguendo le tracce delle nostre lacrime esploriamo infatti un paesaggio nel quale si intrecciano momenti inaspettati e sorprendenti, situazioni dolorose o sovrabbondanti di gioia che segnano i nostri volti. Piangere significa gridare ed esultare, invocare e lamentarsi, pentirsi e gioire. Le nostre lacrime raccontano di noi stessi e di quel Dio che le ha condivise di persona e le considera così preziose da raccoglierle tutte con tenerezza. -
Dall'uomo animale all'uomo spirituale
Il passaggio dall'uomo ""animale"""" a quello """"spirituale"""" in Cristo rappresenta il pilastro fondamentale su cui Paolo ha costruito il proprio pensiero antropologico. Questo volume, partendo dagli insegnamenti dell'Apostolo, si propone di descriverne le principali linee direttrici. Si rivolge innanzitutto agli studenti di teologia e può rappresentare un'agile sintesi per chi è già impegnato nella ricerca biblica. Ma è utile anche per quanti vogliono dedicarsi all'approfondimento di una tematica centrale per la fede cristiana."" -
Libere di essere? Dalla violenza di genere verso un nuovo rapporto tra donne e uomini
Il tema della violenza di genere è di bruciante attualità e dolorosa realtà per troppe donne che, prima di essere vittime di violenza, sono vittime del silenzio, dell'invisibilità e della cultura dominante, fondata sulla negazione delle donne come soggetti, sul dominio dell'Altro e sul ""consumo"""" dei corpi femminili e degli esseri umani in generale. Il nostro impegno come professionisti della psicologia e della psicoterapia, oltre che nel campo clinico, nelle case di accoglienza per le vittime di violenza e nei centri di ascolto, si colloca anche nel produrre stimoli culturali e nuove chiavi di lettura del rapporto tra i generi, per lavorare alla radice del fenomeno della violenza sulle donne."" -
Amintore Fanfani. Dal pensiero all'azione
Docente di Storia dell'economia all'Università Cattolica di Milano, Amintore Fanfani ha dedicato il primo periodo della sua vita agli studi, impegnandosi - come dimostrano gli scritti qui pubblicati - nella elaborazione di un modello di società aperta, incentrato sui valori di libertà e di giustizia, ai quali ha ispirato nel dopoguerra la propria attività politica. Intellettuale raffinato e insieme uomo di azione, ha saputo dare concretezza al progetto ideale attraverso scelte operative coerenti e adeguate nei vari settori della vita pubblica. Al di là dei meriti acquisiti come uomo di governo e di partito, Fanfani merita di essere ricordato per il grande rigore morale, esempio di quella ""buona politica"""" di cui si avverte oggi in modo particolare l'esigenza."" -
Rigeneriamo il mondo. La visione «superiore» di papa Francesco
Rigeneriamo il mondo, il titolo di questo libro, è anche l'auspicio profondo che abita le intenzioni dell'autore. Si tratta di capire quale visione possa guidare questa opera di rigenerazione e l'autore si ispira alla visione superiore di papa Francesco: superiore perché il pontefice ci esorta a cercare una via altra e più alta nel superamento delle tensioni tipiche dell'epoca della complessità. In questa prospettiva il libro attraversa, tra gli altri, i temi della speranza e dell'utopia, declinati su problemi di portata globale come l'immigrazione, la geopolitica, l'ambiente, il rapporto con le altre religioni. -
Il grande escluso o il profeta più grande? Lettura narrativa e pragmatica dell'esclusione di Mosè dalla Terra Promessa alla luce della sua vocazione
Come può Mosè essere definito «uomo di Dio» (D 33,1), «uomo di fiducia» (N 12'7), il «servo del Signore» (Dt 34,5), il profeta più grande in Israele (cf. Dt 34,10-12) e, allo stesso tempo, essere dichiarato così colpevole da meritare l'esclusione dalla Terra Promessa (cf. Nm 20,12) e una morte prematura al di qua del Giordano (cf. Dt 34,5)? L'estromissione dalla terra indica il fallimento della sua vita e della sua vocazione? Il presente volume intende offrire una nuova luce a tali interrogativi, molto dibattuti dagli esegeti di ogni epoca. Esso muove da un esame complessivo dei testi biblici relativi alla tematica e si avvale di metodologie esegetiche che consentono di studiare i singoli racconti nel loro sviluppo narrativo, focalizzandone la forza comunicativa. Il percorso prende avvio dalla verifica del pensiero con cui il narratore biblico valuta la vita e la missione di Mosè; prosegue con l'analisi della sua colpa e dei motivi della relativa condanna; infine, indaga l'effetto che tutta l'esperienza dell'esclusione ha avuto su di lui. Tale ricerca farà emergere la coerenza della narrazione biblica e dell'intera vicenda di Mosè e permetterà di rilevare l'importanza che questa storia ha per il lettore biblico di ogni tempo. -
Sine Templo nulla Scriptura. Il Tempio nell'Antico Testamento e nella storia d'Israele
Secondo la letteratura del Vicino Oriente Antico, e nello specifico, p.e., il poema Enuma Elish, i racconti di creazione del mondo terminano con la costruzione di un tempio-santuario per il dio demiurgo. Secondo Gen 1 con il racconto di creazione e Gen 3,24 con la collocazione dei due Cherubini all'ingresso del giardino, la realtà templare è prefigurata e anticipata. Il secondo libro delle Cronache esordisce con la costruzione del Tempio di Gerusalemme (2Cor 3-5) e termina con l'invito al popolo di salire verso di esso (2Cor 36,23c). Il lettore avrà modo di notare quanta parte della Bibbia è stata dedicata dagli autori biblici al Tempio e quanto esso sia stato centrale all'interno dell'ampio arco narrativo che va da Genesi all'ultimo libro della Biblia Hebraica, le Cronache, al punto che siamo persuasi che Sine Templo nulla Scriptura. -
Nascere
Siamo esseri mortali oppure, innanzitutto, esseri natali? Il nascere va riscattato da un pericoloso oblio che rischia di portarci alla dimenticanza di quella promessa e di quel debito vitali che attraversano ogni esistenza. Esplorare il nascere significa fare memoria di un dono al di là di una presunta autosufficienza, riconoscere il senso e la responsabilità del nostro nome. Nascere è la filigrana che ci lega al corpo di nostra madre e, allo stesso tempo, è un verbo al futuro anteriore perché dà inizio a un cammino ininterrotto che semina novità e speranza. -
L' analogia familiare della Trinità. Il contesto, la storia, un bilancio
È lecito parlare della Trinità mediante l'analogia della famiglia? L'autore cerca di rispondere alla domanda focalizzando l'ispirazione biblica di questa analogia e ricostruendone l'intricata vicenda storica: al diffuso utilizzo in oriente in età patristica segue, dopo la critica di Agostino, un lungo oblio nella teologia occidentale. Di fatto l'analogia familiare è assai ricorrente nel panorama teologico odierno. Il volume è frutto di una ricerca mirata a valutarne la legittimità e i limiti. -
La teologia del sacramento dell'ordine. Nell'iter di revisione postconciliare dei riti di Ordinazione
Nella storia dei Concili la ricezione del loro magistero è una fase oggi considerata attentamente. Essa trova nei libri liturgici una delle sue espressioni più significative. Anche l'insegnamento del Vaticano II sul ministero ordinato vive, nella riforma dei riti di ordinazioni, un importante momento della sua ricezione. Per individuarne i criteri ispiratori e quindi la teologia, questo saggio analizza, in modo diacronico e sincronico, l'iter di revisione dei riti di ordinazioni, iniziato negli ultimi mesi del Concilio, e conclusosi (editio typica) nell'agosto 1968. Il rapporto esistente tra lex orandi e lex credendi trova qui un interessante equilibrio tra la liturgia come fonte e la liturgia come frutto dell'insegnamento della Chiesa. Le scelte operate dal gruppo di lavoro sui riti di ordinazione (Coetus XX), in sinergia con il Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia e nel costante dialogo con la Sede Apostolica, sono un importante contributo per la teologia del ministero: esso è interpretato come servizio alla Chiesa, nella comunione tra vescovo, presbiteri e diaconi. Questo affinché la Chiesa possa essere apostolica anche grazie al carisma della successione, trasmesso sacramentalmente al vescovo unito al presbiterio e con i diaconi. Sarà così possibile, anche alla luce della editio altera (1989), trovare indicazioni preziose per interpretare il ministero oggi. In appendice vengono riportati gli Schemi, curati dal Coetus XX, che precedono i nuovi riti di ordinazione e costituiscono una importante testimonianza della riflessione teologica postconciliare. -
Il Natale. Il mistero della nascita di Gesù, della Chiesa e di ogni credente
Una conversazione sul mistero del Natale che non ci parla solo della nascita di Gesù Bambino: è una riflessione che dal presepe arriva alla risurrezione attraverso la croce e ci fa comprendere come l'itinerario di ogni credente si intrecci con l'itinerario stesso di Gesù. -
Bioetica e persona. Manuale di bioetica e Medical Humanities
Un testo sui problemi della Bioetica che, oggi, non può essere disgiunta dalle cosiddette medical humanities a cui appartiene. Per questo nella trattazione della materia vengono valorizzati i suoi contesti storici, antropologici, culturali, letterari, artistici, religiosi in cui si colloca. La parte speciale è articolata in tre parti: Fenomenologia descrittiva, Argomentazioni bioetiche, Prospettive religiose. Alla fine dei ogni capitolo, poi, vi sono alcuni rimandi che ne costituiscono parte integrante pur nella loro essenzialità: un'attenta selezione bibliografica; un elenco dei principali Documenti e normative; alcune Trasposizioni narrative (letterarie, artistiche, cinematografiche); Piste di ricerca per ulteriori approfondimenti.