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7 cose di cui vergognarsi. Ora e allora
L'Italia è una Repubblica fondata sullo stato di crisi. Dall'attentato a Palmiro Togliatti, passando per il terrorismo, il piduismo, la corruzione endemica, lo stragismo mafioso, fino alla devastante pandemia da Coronavirus, il corpo del Paese viene segnato da ferite profonde, spesso non rimarginabili. Questo libro è uno straordinario ripasso dell'Italia peggiore compiuto attraverso la narrazione di un testimone diretto, Antonio Padellaro. Che da una cronaca della realtà nella quale si alternano orrore e ridicolo, in un flusso ininterrotto di memoria e di coscienza, ricava le sette cose di cui vergognarsi. Dall'adulazione dei potenti, all'invocazione dell'uomo forte, alla ricerca di protezione presso le massonerie, all'egoismo collettivo, fino alla noia di un'informazione sempre più ininfluente mentre la pubblica opinione è in balia delle Bestie social e della follia No Vax. Dedicato a chi è troppo giovane per sapere e a chi è troppo vecchio per ricordare, è un diario arrabbiato sugli errori da non ripetere. -
Il caso Khashoggi. Tutto quello che Matteo Renzi dovrebbe leggere prima di parlare di «rinascimento saudita»
La scena ha fatto il giro del mondo: Matteo Renzi sul palco del Future Investment Initiative a Riad con Mohammad bin Salman. Il leader di Italia Viva in quell'occasione ha definito il Paese arabo ""la possibile culla del nuovo Rinascimento"""" chiamando il padrone di casa """"my friend"""". Ma prima di stringere amicizie bisogna conoscere i propri interlocutori. Se si parla del principe saudita, infatti, non si può ignorare la vicenda di Jamal Khashoggi, giornalista e firma del Washington Post, ucciso nel consolato di Riad a Istanbul il 2 ottobre del 2018. Dietro quell'operazione si allunga proprio l'ombra di bin Salman. In questo libro vengono rese note le carte inedite che svelano il retroscena dell'omicidio. Tra cui il rapporto integrale di Agnès Callamard - la relatrice dell'HRC delle Nazioni Unite che ha indagato sul caso - e l'intervista alla stessa Callamard poi nominata segretario generale di Amnesty International. Viene poi pubblicato integralmente anche il report dell'Ufficio del Direttore dell'Intelligence Usa. Non mancano infine i colloqui esclusivi con la fidanzata della vittima, Hatice Cengiz, e Bryan Fogel, regista del docu-film """"The Dissident""""."" -
Sfascistoni. Manuale di resistenza a tutte le destre
Viviamo tempi sbandati, faticosi, pericolosi. E occorre resistere, magari partendo proprio da questo libro accorato e arrabbiato.È evidente che in Italia sia mancata una Norimberga. Il nostro Paese, infatti, non ha mai fatto i conti col fascismo e con la sua memoria storica. Proprio per questo già Beppe Fenoglio temeva che certi squadristi si sarebbero prima o poi riciclati, e dunque reinseriti, nelle istituzioni. E così è stato. Sfascistoni è al tempo stesso un catalogo e un manuale. Catalogo di soggetti politicamente e moralmente irricevibili, che proliferano nella destra italiana oggi baciata dai consensi. E manuale di resistenza, perché a questa politica degenere e vomitevole occorre resistere. In questo libro, scritto con arguzia e tagliente ironia, Andrea Scanzi mette in fila una lunga serie di fascisti dichiarati e mascherati, macchiette e pesci piccoli, camerati e criminali. Qualcuno vi farà persino sorridere, molti altri vi faranno rabbia e basta. Talvolta sullo sfondo c'è la presenza di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che, seppure dichiaratamente non fascisti, quel mondo lo cercano, lo titillano, lo corteggiano. Per poi far finta di nulla e cadere dal pero quando qualcuno – la solita ""sinistra comunista e moralista"""" – glielo fa notare. Viviamo tempi sbandati, faticosi, pericolosi. E occorre resistere, magari partendo proprio da questo libro accorato e arrabbiato."" -
Sono nel vento. Il racconto della Shoah tra pietre d'inciampo e civici giusti a Roma
Ma chi è Maria Piazza? Per rispondere a questo quesito, due studenti del Liceo Visconti di Roma si lasciano coinvolgere in una sorprendente avventura nella Roma ebraica, guidati dal professor Ricci, generoso insegnante di Latino. Partendo dall'ex ghetto, l'insolito trio s'immerge nella storia del complesso rapporto fra la città eterna e la sua antica comunità ebraica. L'imprevista camminata in un pomeriggio autunnale – fra la sinagoga, Largo 16 ottobre 1943, le Pietre d'inciampo e i Civici Giusti, il Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina e il portone del Collegio militare – svelerà loro che la storia, soprattutto quella con la S maiuscola, altro non è che la somma di tante storie individuali, capaci di fare la differenza. Nel racconto itinerante, Mattia, Francesco e il professore ricompongono gli eventi attraverso le tracce lasciate in quei luoghi da papi, condottieri e nazisti, ma anche da uomini e donne comuni, come Maria Piazza, che, scegliendo da che parte stare, vinsero la battaglia della loro coscienza e cambiarono il corso delle vicende umane. -
Sono nel vento. Il racconto della Shoah tra pietre d'inciampo e giusti a Milano
Ma chi è Piero Martinetti? Per rispondere a questo quesito, due studenti del Liceo Beccaria di Milano si lasciano coinvolgere in una sorprendente avventura nella Milano ebraica, guidati dal professor Brambilla, generoso insegnante di Latino. Partendo dalla Biblioteca Sormani, l’insolito trio s’immerge nella storia del complesso rapporto fra la capitale lombarda e la sua comunità ebraica. L’imprevista camminata in un pomeriggio autunnale – fra Torah, l’ex Hotel Regina, le Pietre d’inciampo e i Giusti tra le nazioni, il Binario 21 e Liliana Segre – svelerà loro che la storia, soprattutto quella con la S maiuscola, altro non è che la somma di tante storie individuali, capaci di fare la differenza. Nel racconto itinerante, Mattia, Francesco e il professore ricompongono gli eventi attraverso le tracce lasciate in quei luoghi da papi, condottieri e nazisti, ma anche da uomini e donne comuni, come Piero Martinetti, che, scegliendo da che parte stare, vinsero la battaglia della loro coscienza e cambiarono il corso delle vicende umane. -
Sono nel vento. Il racconto della Shoah tra pietre d'inciampo e i giusti a Bologna
Ma chi è Ferruccio Pardo? Per rispondere a questo quesito, due studenti del Liceo Minghetti di Bologna si lasciano coinvolgere in una sorprendente avventura nella Bologna ebraica, guidati dal professor Ferrari, generoso insegnante di Latino. Partendo dalle due Torri, l'insolito trio si immerge nella storia del complesso rapporto fra la città felsinea e la sua antica comunità ebraica. L'imprevista camminata in un pomeriggio autunnale – fra la Torah più antica del mondo, via dell'Inferno, le Pietre d'inciampo e i Giusti tra le nazioni, il Monumento della Shoah – svelerà loro che la storia, soprattutto quella con la S maiuscola, altro non è che la somma di tante storie individuali, capaci di fare la differenza. Nel racconto itinerante, Mattia, Francesco e il professore ricompongono gli eventi attraverso le tracce lasciate in quei luoghi da papi, condottieri e nazisti, ma anche da uomini e donne comuni, come Ferruccio Pardo, che, scegliendo da che parte stare, vinsero la battaglia della loro coscienza e cambiarono il corso delle vicende umane. -
L'industria pensante. L’area industriale di Avigliana e Sant’Ambrogio fra storia, memoria e nuove prospettive
Per innescare processi di sviluppo occorre, più che imporre modelli, promuovere cantieri di conoscenza e di progettualità relazionale e collettiva, in cui attivare e facilitare il coinvolgimento e la partecipazione dei diversi soggetti, costruire processi di apprendimento reciproco, di dialogo e di scambio. Facendo proprio tale assunto, questo libro ripercorre oltre due secoli di sviluppo industriale in Valle di Susa, raccontando le trasformazioni, le scelte e le innovazioni che hanno segnato la storia più recente, per indagare le dinamiche sottese a processi ancora in divenire e gettare uno sguardo sul possibile futuro di un territorio e sulla vita delle sue comunità. -
Soffio nel tempo
Io non ho avuto nulla dalla vita. La morte del mio unico figlio, era questo che mi spettava? Ti sbagli mamma, forse la ricchezza vera sta in quei venticinque anni, vissuti e poi donati. Se fossimo invecchiati insieme, non avrebbero avuto una tale forza. Tutto il nostro ""colloquio"""", quello che ci siamo detti e ci diciamo, testimonierà l'intensità del nostro rapporto che va oltre ogni umano confine."" -
La spia che amava. I segreti e la vita di Christine Granville, primo agente segreto britannico donna della Seconda guerra mondiale
«La spia che amava di Clare Mulley racconta l'incredibile vita di Christine Granville rendendo giustizia a una donna la cui storia è stata a lungo censurata. I lettori non si lascino ingannare dalla suspance degna di Ian Fleming: il mito questa volta è vero» - RobinsonClare Mulley ricostruisce accuratamente la biografia di una donna affascinante e misteriosa. Christine Granville ebbe una vita avventurosa, allo scoppio della II guerra mondiale abbandonò gli agi e i lussi dell'Africa coloniale per dare una svolta al corso della storia. Fu la preferita di Churchill tra gli agenti segreti britannici in tempo di guerra, motivo per cui la figlia Sarah Churchill ne ha interpretato il ruolo in un film degli anni '50, mai divulgato. -
Obaba Koak
Obabakoak, ossia Storie di Obaba, villaggio remoto e rappresentativo dei Paesi Baschi, protagonista designato che funge da sfondo a queste vicende, intrecciate via via sempre più. «Una raccolta di racconti, divisi in tre sezioni, tutti ambientati Obaba, luogo d'invenzione e acuta metafora dei Paesi Baschi» - Emiliano Reali, il Mattinornrn«Un po' surreali, un po' grottesche, un po' fantasmatiche, sono popolate da maestre, truffatori, scemi di paese, pastori, e ovviamente scrittori, e sono collegate fra loro da un unico filo, che all'inizio rimane abbastanza oscuro, e si dipana piano piano, arrivando a chiarirsi solo alla fine. In fondo, che cosa è la vita se non ""un tiro di dadi""""?» - Francesca Frediani, D la Repubblica«Scritto con una leggerezza e una raffinatezza davvero inusuali, in grado di trasportare il lettore in uno spazio quasi magico e in un tempo in un certo senso mitico, in qualche modo immobile, fuori dal fluire ordinario della durata, e che sembra rimandare a un’epoca probabilmente collocabile più o meno intorno agli anni Sessanta» - Mauro Trotta, il ManifestornrnÈ la narrazione stessa a farsi protagonista, arrivando anche a tessere le lodi del plagio, """"tutti i bei racconti sono già stati scritti, e se non sono stati scritti, vuol dire che non erano belli""""; spingendosi a dare consigli pratici su come attuarlo. Sarà la ricerca della parola conclusiva, quella incaricata di dare un senso a un'opera intera, a condurre alla sorpresa finale."" -
All'orizzonte
Un delicato racconto autobiografico per ragazzi capace di toccare anche il pubblico adulto.«Figlia di un dentista dell'esercito americano, si salvò perché il giorno di Pearl Harbor la nonna portò tutta la famiglia in spiaggia, ma il senso di colpa per essere sopravvissuta non l'ha mai abbandonata e attraversa tutto il libro, che aiuterà i più giovani a non dimenticare, a odiare la guerra, a capire, come stiamo sperimentando anche adesso, che siamo tutti connessi» - Annarita Briganti, Robinson Il giorno del bombardamento di Pearl Harbour Lois era lì, o meglio, avrebbe dovuto trovarsi lì, insieme al padre militare, ma la nonna era venuta a far loro visita e avevano pianificato una giornata in spiaggia... Dopo la guerra l'autrice è cresciuta tra gli Stati Uniti e il Giappone, che ha conosciuto attraverso occhi da bimba, e che ci riporta con intimità. Età di lettura: da 10 anni. -
La clavicola di san Francesco
21lettere pubblica il suo primo autore italiano, Daniele Nadir, che esce con il suo secondo romanzo, a quindici anni da ""Lo stagno di fuoco"""" (Sperling & Kupfer). L'autore si cimenta ancora una volta nelle sue tematiche preferite, creando un'avventura coinvolgente e, attraverso la sua sensibilità ecologista, si accosta in maniera suggestiva al tema della contrapposizione tra uomo e natura. Fabio e i suoi amici, cresciuti nel convento di Santa Maria a Roma, conoscono una vita scandita dalle preghiere della giornata e, mossi dal loro personale senso giustizia, non esitano a infrangere le regole per crearsi un mondo immaginario ogni giorno più affascinante e spericolato. Vent'anni dopo, casualmente le loro vite si intrecciano di nuovo e devono affrontare insieme nuove avventure, questa volta al di là di ogni immaginazione. L'amico Sebastiano - dedicatosi da tempo a una vita ritirata di preghiera insieme all'ordine francescano dei Semplici - è scomparso nel terremoto di Assisi del '97 e da allora non vi è più nessuna sua traccia. Il solo indizio rimasto è una polaroid con la foto di un affresco e la scritta """"Andrà tutto bene. S."""". Per scoprire la verità sarà necessario ripercorrere gli stessi passi compiuti da Seb prima di sparire nel nulla. Era sulle tracce del mistero della Clavicola di San Francesco, a lungo celata dallo Stato del Vaticano insieme alla sua storia, e per ritrovarlo Fabio e Giulia, con l'aiuto del fedele Pongo, dovranno riuscire a risolvere l'enigma, scavando in profondità nella storia del Santo fino ad approdare su un'isola cancellata da tutte le mappe. La clavicola di San Francesco, romanzo di avventura e ricerca storica, tra intrighi alla Dan Brown e slanci esotici alla Indiana Jones, assume sul finale i toni da thriller apocalittico, pur sempre mantenendosi aderente alla dimensione del reale. L'importanza e le difficoltà della convivenza pacifica tra uomo e animali sono messe in risalto attraverso la rievocazione del Giardino dell'Eden e dell'Arca di Noè, contestualizzati nella nostra epoca. I due protagonisti saranno infine costretti a mettere in discussione il primato dell'Uomo sulla Natura e ad accettare la cura dell'ambiente e dei diversi ecosistemi come presupposto fondamentale per la propria sopravvivenza."" -
Un' estate da morire
Meg proprio non la sopporta, sua sorella. Molly è bellissima e amata da tutti, mentre lei si sente solo diversa. Il loro rapporto cambierà un'estate, sullo sfondo della campagna inglese. Dall'acclamata autrice di letteratura per ragazzi, vincitrice di due medaglie Newbery, il romanzo, di ispirazione autobiografica, racconta momenti dolorosi della crescita con delicatezza e simpatia. Età di lettura: da 12 anni. -
Tokyo. Stazione Ueno
Vincitore del National Book Award 2020 – Letteratura tradottaUn ritratto sincero, privo di moralismi e toni drammatici, un quadro lirico e spietato della vita umana.«Sul calendario sono tracciate delle linee tra ieri, oggi e domani, ma nella vita non c'è delimitazione tra passato, presente e futuro. Ognuno porta da solo un tempo così enorme da non riuscire a sostenerlo, vive e muore...»Tokyo, Parco di Ueno. I ciliegi fioriscono e i visitatori possono ammirare le bellezze storiche della capitale, ma ai margini di questo idillio si consuma una tragedia silenziosa. Lo sguardo delicato del protagonista accompagna il lettore alla scoperta non solo di un luogo meraviglioso e dei suoi angoli più nascosti, ma anche del dolore e della dignità di chi, come lui, all'interno del parco non vive più, ma sopravvive. -
Gossamer
Da dove vengono i sogni? E gli incubi? Com'è possibile che ricordi anche lontani, emozioni, odori, si fondano in un sogno meraviglioso, col potere di portarci lontano dalle difficoltà della vita? E al contrario, quali mostri infondono nel nostro sonno incubi così terribili e realistici? Abilmente orchestrato tra leggerezza e intensità, un racconto divertente e dolceamaro, come i sogni e la vita sanno essere. -
Toni e Moni. Ovvero guida al romanzo regionale
La signora scrittrice l'ha promesso ai lettori: un romanzo a sfondo regionale con un bel lieto fine, ambientato nell'idilliaco paesino di Pontebbro sulla Menzogna. Una feroce e spassosa opera di satira contemporanea, di femminismo e di riflessione sulle contraddizioni del nostro tempo. Vincitore del premio letterario Wortmeldungen. -
Anastasia, di nuovo!
Un trasloco imminente e una dodicenne che lo affronta con brio e ironia: Anastasia non vuole saperne di trasferirsi! Ma forse non tutti i cambiamenti vengono per nuocere e nuovi amici si nascondono dietro ogni angolo.«Per cause che gli scienziati non sono stati ancora in grado di scoprire, i pesci rossi sono più adattabili delle ragazzine.»Scatoloni e ancora scatoloni! Anastasia è sicura di averlo letto da qualche parte: nei quartieri residenziali ci sono solo casalinghe coi bigodini e arredamento dozzinale. Cosa avranno da spartire con la mamma pittrice e il padre che lascia libri ovunque e ascolta Mozart? E lei? Vivace e impertinente, Anastasia è convinta che questo trasloco sia l'inizio della fine. Ma ormai ha dodici anni e di certo non si tirerà indietro di fronte a nuove avventure! -
Il diavolo in blu
Capolavoro di Walter Mosley in cui compare la prima avventura di Easy Rawlins, personaggio ruvido e arguto, investigatore improvvisato ma abile, che si trova costretto a proseguire le sue indagini tra frequentazioni sospette e locali di dubbia reputazione. Giallo dai dialoghi vividi nella Los Angeles nera del dopoguerra. -
Anastasia al vostro servizio
In questo episodio Anastasia decide di guadagnare tanti soldi, e intende farlo offrendosi come dama di compagnia per una ricca signora. Non si aspetta però di doversi ridurre a spolverare l'argenteria e a fare da cameriera al compleanno della nipote della signora Bellingham, dodicenne anche lei... La situazione in cui si è cacciata è piena di altre sorprese. Età di lettura: da 12 anni. -
Le dame del Faubourg
Il primo volume di una trilogia che ha venduto più di un milione di copie. Un romanzo accattivante, pieno di amore, di drammi e di gioie, allegro proprio come le donne e gli uomini del Faubourg sanno essereCol fagotto in spalla e il bastone da apprendista, Jean Cottion arriva alle porte di Parigi in una giornata di sole del regno di Luigi XI. Dopo aver lavorato alle dipendenze di maestri falegnami di tutta la Francia, si presenta alla porta di Pierre Thirion del Faubourg Saint-Antoine per l'ultima tappa del suo tour. Come una vena nel legno, il racconto si dipana attraverso i secoli in un vivace sobborgo parigino dove si intrecciano le vite delle badesse di Saint-Antoine-des-Champs, dei loro amici maestri mobilieri e di artigiani, nobili, borghesi... ma soprattutto delle donne di tutti i ceti sociali, famiglie unite dall'amore per il legno, materiale vivo e nobile. Jean Diwo è nato nel Faubourg Saint-Antoine e conosce il rumore della sega, il delicato sibilo della pialla e il profumo acre della colla bollente. Sognava da tempo di scrivere il favoloso romanzo di questa grande arteria parigina dove i carri della Storia non hanno mai smesso di circolare. In questa cornice sbozzata con scalpello e sgorbia, ha preparato questo impasto umano, lievitato dalla Storia, per farne un romanzo accattivante, pieno di amore, di drammi e di gioie, allegro proprio come le donne e gli uomini del Faubourg sanno essere.