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Il conoscitore di segreti. Una biografia intellettuale di Grazia Marchianò
Raccontare la vita di un uomo di conoscenza dei più noti ma meno compresi della letteratura del secondo Novecento, comporta l'espediente alchemico di estrarre l'anima del suo pensiero dalla materia biografica, alleggerendo anche quest'ultima per dare colmo risalto a ciò che di lui sopravvive negli scritti estemporanei e sistematici di quattro stagioni. Tali furono i periodi attraversati da Elémire Zolla tra l'anno di nascita in pieno regime fascista, il 1926, e il 29 maggio 2002, quando i suoi occhi si chiusero dinanzi al nitido presagio di un'epoca senza quasi contatto con l'ambigua grevezza del Novecento. ""Il conoscitore di segreti"""" si compone di una prima parte biografica e di una seconda parte antologica, che raduna un'accorta scelta di testi zolliani introdotti dall'autrice. Come le valve di una conchiglia, le due parti compongono un vibrante e unitario dittico della memoria da parte di chi ha condiviso per un quarto di secolo la vicenda di un maestro del pensiero accidentalmente italiano."" -
Uscite dal mondo
Affidare a un libro come se fosse un confidente speciale la parte più arcana di ciò che uno scrittore ha compreso di sé e dell'esistenza attraversando il Novecento come un viandante privo di patria e colmo di meraviglia ogni volta che incontrava uomini straordinari, è quanto ha fatto Elémire Zolla in ""Uscite dal mondo"""" (1992), ripubblicato nel primo decennale della morte con una penetrante introduzione di Grazia Marchiano. I tempi e gli spazi più distanti, dai primordi a un futuro alle soglie, si intrecciano sul filo di una narrazione che, al modo caratteristico di Zolla, è insieme storica, filosofica, poetica e estatica di una realtà cangiante a molte dimensioni."" -
La lanterna delle peonie. Storia di fantasmi
A San'yutei Enchó (1839-1900), uno dei declamatori più rappresentativi del Novecento giapponese, si devono famose storie umoristiche e di fantasmi, alcune originali e altre elaborate partendo da antiche leggende giapponesi e cinesi. Sulle orme del padre, comincia a calcare la scena fin dai sei anni sperimentando diverse modalità e generi di narrazione teatrale. Negli ultimi anni della carriera si dedica ad adattamenti di trame occidentali firmando testi come ""Meijin kurabe. Nishiki no maiginu"""" (""""Maestri a confronto. Il vestito da ballo di seta"""", 1894), che deriva da """"La Tosca di Victorien Sardou"""", a lui raccontata dal giornalista e scrittore di teatro Fukuchi Ochi, e per un caso elaborata prima di Tosca di Puccini, con il quale non ci furono mai contatti."" -
Novelle
Varie, extravaganti, occasionali, queste novelle - scritte tra il 1854 e il 1860 - si distribuiscono lungo la breve stagione creativa di Nievo intrecciandosi con i testi maggiori, nutrendosi degli stessi motivi. Esse rappresentano dunque un tassello di un'opera leggibile per rapporti e analogie oltre e più che per linee evolutive; ma rivelano anche, nella molteplicità tematica e formale, il percorso di uno scrittore alla ricerca di sé, aperto a sperimentazioni diverse. Il volume, introdotto dal ""Giornale di Pellestrina"""", diario di una vacanza trascorsa da Ippolito studente fra mare e laguna, ha al suo centro """"Le maghe di Grado"""". In uno scenario simile al precedente, con Venezia sullo sfondo, l'autore narra l'apparizione in paese di cinque giovani donne, il miracolo che trasforma in paradiso un luogo ostile, l'addio melanconico all'idillio estivo: un esperimento giocato su tonalità ironiche e serie, rievocative e riflessive, di felice riuscita. """"La vigilia delle nozze"""" che chiude il volume appartiene, insieme alla """"Voce della coscienza"""", alla tipologia della novella femminile. Nievo ne interpreta in modo personale, e ambivalente, la vocazione didattica e, per celebrare la simbiosi dell'amore coniugale, inscena il racconto del suo contrario, con discordia e separazione finale."" -
Trame digitali. Cinema e nuove tecnologie
Tenendo conto degli ultimi aggiornamenti e sviluppi interni a questo complesso rapporto, il volume osserva i principali mutamenti, le innovazioni, ma anche i recuperi dal passato avvenuti in seguito all'introduzione del digitale nell'ambito della narrazione filmica. Accostando l'analisi di film noti allo spettatore a quella di opere meno conosciute, vengono inoltre approfonditi, con elementi di originalità, gli aspetti tecnici ed espressivi interni alle varie fasi di realizzazione di un film, alla sua consultazione e alle nuove possibilità della visione. -
Una sfida al capitalismo italiano: Giuseppe Luraghi
La biografia professionale di Giuseppe Eugenio Luraghi (1905-1991) descrive il conflitto fra le ragioni della competenza professionale, quelle della proprietà tradizionale e quelle di una politica incapace di sostenere il patrimonio industriale del Paese. Una vicenda per diversi aspetti anomala di un dirigente che intende rivendicare il ruolo e la responsabilità dei manager nel contesto del capitalismo italiano, che, nella seconda metà del Novecento, appare invece condizionato dagli interessi delle grandi dinastie industriali o da quelli della classe politica. Pur in questo difficile quadro, Luraghi fu uno dei più importanti protagonisti della modernizzazione dell'impresa italiana, legando il proprio nome a prodotti-icona come la Giulietta e la Giulia, ma anche a grandi progetti culturali come le riviste ""Pirelli"""" e """"Civiltà delle Macchine"""". Basandosi sullo studio dell'archivio personale del manager-imprenditore, custodito presso l'Istituto di storia economica dell'Università Bocconi, il saggio ricostruisce la sua vicenda professionale a partire dalla formazione nella Milano del primo dopoguerra, dalla direzione della Pirelli, a quella della Finmeccanica, fino alla presidenza dell'Alfa Romeo negli anni sessanta-settanta."" -
Un' altra società. Carlo Michelstaedter e la cultura contemporanea
Carlo Michelstaedter è un personaggio affascinante del Novecento che tuttavia, sino alla fine della sua parabola, è rimasto uno studente, con l'opera maggiore che è una tesi di laurea, non discussa e pubblicata postuma. È un giovane che, dentro un orizzonte giovanile, guarda al presente e al futuro con una carica forte di idealità e si rivolge prioritariamente a un pubblico di giovani. Nel centenario della morte l'Università di Roma Tre, con la collaborazione della Provincia di Roma, gli ha dedicato nei giorni 23-24 novembre 2010 un Convegno Internazionale per esplorare le condizioni della cultura contemporanea nel rapporto e nell'attrito con la sua energia ribelle e con la sua richiesta alternativa. -
La via della persuasione. Carlo Michelstaedter un secolo dopo
"Carlo Michelstaedter. La via della persuasione"""" è il tema del 44° Convegno Internazionale promosso a Gorizia nei giorni 18-19 novembre 2010 dall'Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei con il concorso di Istituzioni ed Enti, in occasione del centenario della morte. Nell'ormai celebre prefazione all'opera maggiore Michelstaedter disegna, su uno schema oppositivo, l'albo d'oro dei persuasi. Il progetto di questo Convegno, che vuole sfuggire ai pericoli della ricorrenza celebrativa, è radiale: tra storia e mito, quale il rapporto dell'autore con i presocratici, con Socrate e Aristotele, con le fonti religiose, con Petrarca, con Leopardi, con Ibsen, con Beethoven? Quale il nodo tra filosofia, religione, letteratura, arte?" -
I virus non aspettano. Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter
Con le sue scoperte e le sue decisioni coraggiose e controcorrente si è imposta all'attenzione mondiale. I riconoscimenti internazionali non le mancano: eletta ""mente rivoluzionaria"""" del 2008 dalla rivista americana """"Seed"""", è entrata nella classifica dei 50 scienziati top di """"Scientific American"""" e nel settembre 2011 ha ricevuto il prestigioso Penn Vet Leadership Award, il massimo riconoscimento nel suo settore. Eppure Ilaria Capua, la scienziata che il mondo ci invidia, seppur consapevole dell'importanza dei traguardi raggiunti, non si ritiene un'eroina, una martire votata alla scienza, ma semplicemente una donna che crede fortemente in quello che fa e che, non senza fatica e difficoltà, è stata in grado di sfruttare le opportunità che la vita le ha presentato. Con molta sincerità e una buona dose di ironia racconta che il mestiere del ricercatore non è solo microscopi, stanzette buie e libri, ma può rivelarsi un'avventura intensa ed esaltante. Ne emerge il ritratto a tutto tondo di una donna al tempo stesso normale e straordinaria, che non si prende troppo sul serio e non ama andare in giro a dire quanto è brava. Perché brava lo è davvero."" -
Io voto Shakespeare. La coscienza perduta della politica
Shakespeare e la sua immaginazione sono il punto di partenza per questa curiosa analisi sullo stato della nostra politica condotta da Marco Follini. I testi del Bardo hanno plasmato la nostra civiltà letteraria e rivelato non poche verità politiche. Soprattutto, nell'opera di Shakespeare, è la coscienza a emergere, e il suo valore nel discorso pubblico. È proprio questo, a ben vedere, il punto in cui la nostra trama politica si è spezzata: sul palcoscenico italiano si affollano grida e stridori, promesse e imbrogli, proclami e furbizie, ma manca l'onestà intellettuale di ascoltare quella vocina che dentro di noi ci avverte quando stiamo sbagliando, o facendo del male, o giocando sporco, o tradendo noi stessi e i nostri principi. O più semplicemente esagerando. Addentrandosi nella selva dei personaggi del teatro shakespeariano si rimane sorpresi nel trovare affinità e similitudini con la politica dei nostri giorni e l'evasione diventa un modo per ritrovare il senso delle proprie azioni, per immaginare un altro mondo, e un'altra politica. -
Il battello smarrito
Nel paesino di Bellafonte sul Fiume, poco più di un borgo in un non meglio precisato entroterra italiano, la percentuale di ""matti"""" è sempre stata più alta della norma (pur essendo una piccola comunità il paese possiede il Nido delle Cicogne Nere, un centro di accoglienza e cura per gli afflitti da turbe psicologiche), ma da quando i suoi abitanti hanno cominciato a ricevere delle anonime missive di sventura, lettere di minacce e ricatti, uno dopo l'altro vengono colti da una misteriosa pazzia che li porta a compiere gesti plateali, sconvenienti e a volte pericolosi per la stessa comunità. Su queste missive e sul loro ignoto autore provano a indagare il sindaco del paese Orazio Dorogis e Giovanni Grifoni, il medico del centro di cura Nido delle Cicogne Nere. Ma alla follia dilagante non sembra possibile opporsi se non con la fuga: così i due, assieme a Paola la parrucchiera del paese, alla fragile e schiva ma giovane sposa Stefania, al parroco e ad altri notabili di Bellafonte, nonché a un'accolita di gente comune e mentecatti, partono su uno sgangherato battello, lungo il corso dei fiumi e poi sul mare, per sfuggire a un'apocalisse le cui tracce si rivelano durante il viaggio nei luoghi raggiunti dall'imbarcazione. La catastrofe, però, inizia a manifestarsi, anche all'interno del gruppo di imbarcati, nella figura di un misterioso assassino che colpisce senza motivi apparenti."" -
L' equazione africana
In seguito a un terribile lutto famigliare e allo scopo di superare il suo dolore, il dottor Kurt Krausmann accetta di accompagnare un amico in un viaggio alle isole Comore. La loro barca viene attaccata dai pirati al largo della Somalia, e il viaggio ""terapeutico"""" del medico si trasforma in un incubo. Preso in ostaggio, picchiato, umiliato, Kurt scopre un'Africa traboccante di violenza e intollerabile miseria, dove """"gli dèi non hanno più pelle sulle dita a furia di lavarsene le mani"""". Insieme al suo amico Hans e a un compagno di sventura francese, Kurt troverà la forza per superare questa prova? Yasmina Khadra ci guida in un viaggio vivido e realistico che, dalla Somalia al Sudan, ci mostra un'Africa orientale di volta in volta selvaggia, irrazionale, saggia, fiera e infinitamente coraggiosa. """"L'equazione africana"""" descrive la trasformazione lenta e irreversibile di un europeo i cui occhi si apriranno a poco a poco alla realtà di un mondo fino ad allora sconosciuto."" -
Il giardino di pietra
È una calda giornata di giugno, Josefin Cederén cammina con la figlia Emily lungo la strada di un quartiere residenziale di Uppsala, quando improvvisamente una macchina le investe con violenza, uccidendole. Quello stesso giorno, scompare Sven-Erik Cederén, marito e padre delle due vittime, ora principale sospettato del duplice omicidio. Ma davvero si è trattato di un dramma privato? È possibile che un uomo arrivi ad annientare la propria famiglia? Alla guida delle indagini, Ann Lindell, trentacinque anni, da quindici all'anticrimine di Uppsala, non ne è del tutto convinta. C'è anche un'altra pista che si fa strada: Cederén potrebbe essere coinvolto in un clamoroso scandalo farmaceutico internazionale. Impegnata nelle ricerche con la determinazione che la distingue, Ann intanto sente sempre più forte il desiderio di una vita normale, ma proprio quando è convinta che le cose comincino a girare nel verso giusto, si trova improvvisamente davanti a una scelta decisiva che rimette tutto in discussione. -
Scano Boa
«Sullo schermo della mente gli apparivarnsempre il ricordo dello storione,rnl’immagine del pesce dalle squamerndi metallo che significavano quattrini.rnMa tanti, una pioggia, come nei raccontirnche gli facevano i pescatori scappatirndue anni prima dalle zone alluvionate,rnle sere che si riunivano intorno allarngrande aia della fattoria padronalernper cantare in coro»rn«Un disperato, struggente,rnumanissimo canto all’ostinazionerne all’irriducibilità dell’uomo» - rnRomolo BugarornrnIn una sorta di versione fluviale del Vecchio e il mare,rnCibotto torna nelle terre e nei luoghi a lui più familiari,rnscavando tra le pieghe di un paesaggio solo in apparenzarnpiatto e uniforme, popolato da personaggi ruvidirne indimenticabili.rnrnIn un delta senza tempo, un delta incontaminato e quasirnmagico, arriva un terzetto disperato: un vecchio pescatorern«dall’accento romano pesante, marcato, quasi sfrontato...rna chi domandava da quale borgata venisse lui rispondevarnda quella del mare...», una ragazza, Flavia, «buttata nellarnvita come si gettano le cicche mezze spente sul ghiainorndei binari», e un cane «bastardo e felice» di nome Adolfo.rnA Scano Boa, in cima al Delta del Po, il vecchio vivernla sua ultima e disperata avventura: la pesca dello storione,rntornato a ripopolare le acque. -
Questa notte morirai
«Un thriller serrato con il valore aggiunto di uno scenario naturale magico.» - Antonella Appiano, Donna ModernarnNella moltitudine di isole e isolotti che si estende a perdita d'occhio al largo di Stoccolma, Körso è da sempre terreno proibito. Per molti anni quella piccola isola dominata da un'alta torre ha ospitato il durissimo addestramento di un celebre corpo di truppe scelte, rimanendo interdetta ad abitanti e turisti dell'arcipelago. Anche Thomas Andreasson, di nuovo in servizio all'anticrimine di Nacka, dal quartier generale di quel reparto d'elite si è per lo più tenuto alla larga, ma ora è lì che lo portano le indagini sulla morte sospetta di uno studente di psicologia, trovato impiccato nella sua stanza. Marcus Nielsen, ventidue anni, lavorava a una tesina sull'ambiente militare e stava raccogliendo materiale sui soldati dell'Artiglieria costiera che stazionavano a Körso. E forse è proprio in quel luogo, che solo uno stretto separa da Sandhamn e di cui nessuno sembra sapere nulla, che vanno cercate le ragioni della sua morte. Thomas decide di approfondirne la storia e si rivolge a Nora: chi meglio di lei, l'amica d'infanzia che nell'arcipelago ha trascorso ogni estate della sua vita, potrebbe aiutarlo nelle ricerche? Nora ha alle spalle un divorzio faticoso, ed è ben felice di potersi distrarre. In un'appassionante caccia alla verità sullo sfondo magico di una natura incantevole, Thomas e Nora intuiscono che il male del presente ha le sue radici nei drammatici segreti che l'isola custodisce. Segreti su cui, negli anni, in troppi hanno taciuto, alimentando una furia cieca che ora esige la propria vendetta. -
L' angelo di neve. Misteri d'Islanda. Vol. 1
«È avvincente il debutto di Ragnar Jónasson, il più giovane autore nella schiera di giallisti di qualità islandesi.» - Andrea Tarquini, la RepubblicarnSiglufjörður, cittadina di pescatori nel punto più a nord dell'Islanda, accessibile dal resto del paese solo attraverso un vecchio tunnel, è soffocata dalla morsa dell'inverno. La temperatura è ben al di sotto dello zero, il vento scuote le tegole, e la neve che cade incessante da giorni la fa sembrare un luogo incantato dove tutto può succedere. Finché qualcosa di inaspettato succede davvero. Una giovane donna viene ritrovata in un giardino priva di sensi, in una pozza di sangue. Un vecchio scrittore muore nel teatro locale in seguito a una caduta. Ari Þór, ex studente di teologia diventato poliziotto quasi per caso, si immerge nell'indagine malvolentieri, stretto tra la nostalgia della fidanzata rimasta a Reykjavík e la diffidenza di una comunità che fa fatica ad accoglierlo. In un clima di tensione claustrofobico, dovrà imparare a farsi largo tra l'attenzione morbosa della stampa e i segreti dei residenti, a convivere con le bufere sferzanti e a trovare la strada della verità in un buio senza fine. -
Introduzione alla storia della poesia giapponese. Vol. 2: Dall'Ottocento al Duemila.
Un invito aila conoscenza delle forme poetiche prodotte in Giappone nel XIX e nel XX secolo, che dialoga con i canoni scolastici e accademici - giapponesi e stranieri - di maggiore diffusione e rilevanza. Una panoramica che si affianca ai volumi Introduzione alla storia della poesia giapponese. Dalle origini all'Ottocento (Marsilio 2012), La narrativa giapponese classica (Marsilio 2010) e La narrativa giapponese moderna e contemporanea (Marsilio 2009). -
Lezioni per la democrazia
Incoraggiare i giovani a considerare la politica un servizio per i cittadini e non una pura dinamica di potere personale. Questo il principio ispiratore della scuola per la democrazia, promossa dall'Associazione italiadecide in collaborazione con ANCI Giovane, che organizza, a partire dal 2009, due cicli annuali di lezioni e confronti con i giovani amministratori. Esponenti del mondo delle istituzioni, della politica, dell'impresa e dell'università hanno trattato con loro temi e argomenti di carattere generale e fornito spunti e indicazioni utili tanto alla crescita dei singoli quanto alla promozione di un nuovo spazio partecipativo. Il volume, che raccoglie le lezioni magistrali svolte in occasione di quegli incontri, attraverso un fecondo confronto tra generazioni diverse si occupa delle condizioni fondamentali da cui deve muovere la politica contemporanea: la conoscenza del paese, la comprensione delle ragioni dell'altro, il confronto tra le varie esperienze, lo sviluppo della democrazia deliberativa. La scelta di rianimare la politica ridandole dignità si traduce in comportamenti virtuosi e nella disponibilità ad agire in vista di un solo scopo: restituire al nostro paese una reputazione offuscata. -
Pitturare il volto. Il trucco, l'arte, la moda
Il trucco è il principale mezzo attraverso cui mostriamo agli altri la nostra identità. Questo libro ne esplora l'universo, dalle pitture tribali al trucco cinematografico, dal ""velo"""" di cipria al velo come elemento religioso, fino alle ultime tendenze della contemporary face. Intreccio di pratiche, di mode, di elementi culturali, il trucco rivela il rapporto complesso tra il viso nudo e l'immagine che ciascuna donna vuol dare di se stessa. Dalle scarpe al vestito, dagli accessori al maquillage, dai gioielli all'acconciatura dei capelli, il trucco fa parte di un'unità visiva dove il senso circola con coerenza. Come l'abito segue le vicende della moda, così il trucco, sensibile ai modelli proposti dalle tendenze del momento, esprime la sua vocazione all'integrazione sociale. Ci si trucca per mimetismo, per evocazione, per plagio: il viso """"pitturato"""", imbellettato, """"vestito"""" ci parla della difficile relazione che ciascuno intrattiene con la propria immagine. Soprattutto, il trucco è piacere della variazione e desiderio di differenziazione individuale. Emerge, quindi, il tema della bellezza, ma di una bellezza controversa, poiché il trucco si pone al servizio dell'espressività, contro la standardizzazione dei modelli."" -
Readings: Il circolo Pickwick-Dombey e figlio-Un canto di Natale-David Copperfiled-Oliver Twist a teatro
«Ho il piacere di leggere per voi stasera»A 45 anni, nel pieno della sua maturità artistica e professionale, Charles Dickens è profondamente insoddisfatto: della famiglia, del lavoro, della propria immagine. Nasce così, contro il parere di tutti, il progetto di reinventarsi come ""lettore"""" delle proprie opere e di portare in scena, in stupefacenti one man sbows, alcune pieces tratte dalla sua produzione narrativa: i """"Readings"""" appunto, o copioni, che qui presentiamo nella prima traduzione italiana. Fu un successo travolgente. Per poco più di dieci anni, prima in tutto il Regno Unito e poi negli Stati Uniti, Dickens compie tournées entusiasmanti, che riempiono le sale di migliaia di spettatori ipnotizzati davanti ai quali egli """"recita"""" il mondo variegato e ricchissimo della sua narrativa, riportando in vita - condensati, riadattati e reinterpretati - i momenti, le scene e i personaggi più amati, da lui e dal suo pubblico. Da grande attore qual era, trasporta nella voce tutta la ricchezza inesauribile del proprio linguaggio, dalle sfrenatezze del comico alle melodrammatiche intensità del patetico, alle oscure pulsioni del tragico, in spettacoli di indimenticabile intensità emotiva di cui rimangono attonite e appassionate testimonianze. Niente, naturalmente, potrà restituire l'incanto di quei momenti; ma questi """"copioni"""", che conservano tutte le tracce del parlato e del processo di drammatizzazione, mostrano intatto l'affascinante percorso di un autore maturo che ritorna su se stesso.""