Sfoglia il Catalogo ibs007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2701-2720 di 10000 Articoli:
-
Rispondi se mi senti. Le inchieste di Magdalena Hansson. Vol. 1
Nel Värmland, regione di torbiere e boschi infiniti nella Svezia centrale, è arrivato l'autunno, tempo di caccia all'alce. Petra Wilander, alla guida della stazione di polizia di Hagfors, è pronta per una nuova battuta insieme alla sua squadra. Dopo ore di appostamenti tra abeti e cespugli di mirtilli, alla fine di una giornata dove più spari sono riecheggiati a lungo tra le montagne, due membri del gruppo non fanno ritorno: un uomo è morto e una ragazzina di tredici anni è scomparsa. Potrebbe essere stato un incidente? O è più probabile che qualcuno abbia approfittato dell'annuale raduno per regolare dei conti in sospeso? Mentre le indagini seguono il loro corso, anche la stampa si butta a capofitto sul caso. Magdalena Hansson, reporter del Värmlandsbladet che rischia di ritrovarsi disoccupata a causa dei tagli minacciati dall'alto, vede in quella morte sospetta l'occasione per rilanciare la testata locale per cui lavora. Si è lasciata alle spalle la redazione di un grande quotidiano della capitale per tornare alla cittadina della sua infanzia, desiderosa di offrire ai suoi figli una vita più semplice e protetta. Nessuno come lei conosce luoghi e persone di quella piccola comunità isolata: la sua esperienza, unita all'ostinazione e al garbo che le sono propri, può risultare decisiva per andare a fondo del caso e degli scomodi segreti che racchiude. Nella cornice di una natura selvaggia e magnifica, divisa tra la passione per un lavoro senza orari e l'amore profondo per la sua famiglia, dopo i lunghi e solitari mesi della maternità, Magdalena Hansson decide di chiudere un occhio sui sensi di colpa e di riprendersi le emozioni di un'inchiesta ad alto tasso di adrenalina. -
Delitto a Stoccolma. Le inchieste di Annika Bengtzon. Vol. 4
Mentre Stoccolma si prepara a celebrare le Olimpiadi, una bomba esplode nello stadio principale della città, simbolo stesso dei Giochi. Dopo pochi giorni, un'altra bomba fa saltare un impianto sportivo, seminando il terrore. La polizia parla di atto terroristico ma, dalle pagine della Stampa della Sera, Annika Bengtzon conduce la sua personale indagine e scava nel mondo del comitato olimpico e della sua direttrice, donna potente e famosa, ma con molti lati oscuri nella vita privata. Appena promossa caposervizio di nera, Annika insegue una difficile carriera in una grande città: osteggiata dalla redazione, deve dimostrare ogni giorno che anche una donna madre di due bambini è in grado di fare bene il suo lavoro e di battere la concorrenza. -
Floppy disk
«[...] È la storia di un giovane senza un lavoro, spaesato nella Roma degli anni Ottanta. Forse proprio per questo, si aggrappa all'amico Carlo, che gli dà un compito in apparenza facile: andare a consegnare un misterioso floppy disk a una donna, Lisa Welmer, bellissima e spregiudicata, abilmente e cinicamente immersa in traffici su scala internazionale. Una torbida dark lady che si unisce, ai posti d'onore, alle dark ladies della narrativa e del cinema americano, alle donne sofisticate e altere di Raymond Chandler. Non a caso per anni ho soprannominato Cappelli ""il nostro piccolo Chandler"""".» (Giovanni Pacchiano)"" -
Leonardo in dialogue. The artist amid his contemporaries
Leonardo viene spesso considerato un artista isolato nella sua magnificenza. Il genio del Rinascimento è stato il focus di una conferenza dal titolo ""Leonardo e gli altri/Leonardo in dialogue"""" tenutasi al Kunsthistorisches Institut in Florenz nel settembre del 2015, durante la quale sono intervenuti leonardisti e studiosi appartenenti ad altri campi della storia dell'arte moderna. Dalla conferenza nasce l'idea di questa pubblicazione, che ha lo scopo di confrontare il lavoro dell'artista con quello dei suoi contemporanei e con l'arte del suo tempo, grazie a contributi di storici dell'arte esperti del suo lavoro e di altri studiosi internazionali invece nuovi all'analisi dell'opera del genio. Il dialogo con altri artisti quali Van Eyck, Bramante, Correggio, Raffaello e l'incisore Albrecht Dürer si affianca al racconto dell'enigmatico soggiorno del maestro a Mantova, al rapporto con la geologia, l'architettura, la scultura, il sogno e la natura. È proprio la combinazione dei vari e ampi campi di competenza che rende il volume unico nel suo genere e diverso dalle precedenti pubblicazioni su Leonardo, con un nuovo approccio tipico del dialogo interdisciplinare dell'istituto fiorentino."" -
Paesaggiointerno. Alessandro Papetti. Ediz. italiana e inglese
L'installazione ""Paesaggiointerno"""" di Alessandro Papetti è di recente entrata a far parte delle collezioni permanenti di Intesa Sanpaolo e sarà successivamente esposta in alcuni palazzi storici della Banca a Venezia e a Napoli per poi rientrare a Milano. L'inquietudine sottesa all'arte di Alessandro Papetti richiama, in """"Paesaggiointerno"""", a cui questo libro è dedicato, le diverse stratificazioni della sua intensa ricerca sul rapporto tra il """"sé"""" e il """"fuori di sé"""". L'opera pittorica è concepita strutturalmente come un vero e proprio spazio architettonico. È un invito a sperimentare, ancora una volta e a un anno dal precedente ciclo, una visione immersiva della sua arte. Durante l'osservazione lo spettatore, spostandosi all'interno dell'opera, diventandone contemporaneamente complice e artefice, ripropone il concetto stesso di movimento che ha generato il gesto pittorico. Chiamato ad """"abitare"""" l'opera entra in sintonia non solo emotiva, ma anche fisica, diventando parte in un gioco di rimandi tra dentro e fuori. L'analisi critica dell'opera è affidata a Luca Beatrice e Marco Bazzini. Il volume raccoglie anche un testo di Massimo Recalcati che prende in esame una serie di precedenti lavori dell'artista."" -
Politicamente corretto. Storia di un'ideologia
Il finale della ""Carmen"""" riscritto. Una petizione per rimuovere dal Metropolitan di New York un quadro di Balthus contestato per presunta pedofilia. Ovidio bandito dalle università americane perché offensivo e violento. Sembra non esserci modo di sfuggire alle censure imposte dal politicamente corretto, che si sforza di riscrivere la storia e la lingua, rimuovendo ogni potenziale fonte di discriminazione e producendo rocamboleschi eufemismi. Eugenio Capozzi ricostruisce le origini ed evidenzia le attuali contraddizioni di questa retorica collegandola a una vera e propria ideologia, che affonda le radici nella crisi della civiltà europea di inizio Novecento, cresce con la ribellione dei baby boomers negli anni Sessanta e, con la fine della guerra fredda, la morte dei totalitarismi e la globalizzazione, si impone come egemone in un Occidente sempre più relativista e scettico. Una visione del mondo che ha dato vita nel tempo a dogmi e feticci: il multiculturalismo, la rivoluzione sessuale, l’ambientalismo radicale, la concezione dell’identità come pura scelta soggettiva. Se oggi gli eccessi e gli aspetti grotteschi del politicamente corretto sono ormai evidenti, proporne un’analisi storica è ancor più necessario. Proprio quando un fenomeno culturale e politico appare avviato verso la parte discendente della sua parabola, infatti, può diventare oggetto di studio: svincolandosi dalla logica della contrapposizione polemica, è possibile capire come agisce concretamente sulle nostre scelte."" -
Uomini all'italiana 1968. La confezione Zegna dalla sartoria all'industria. Ediz. italiana e inglese
L'obiettivo del nuovo Gruppo Zegna al suo inizio nel 1968 è uno, e molto chiaro: conoscere la psicologia maschile per mettere a punto uno stile preciso ma volutamente duttile e aperto a suggestioni e cambi di rotta, ""italiano"""" perché deliberatamente scanzonato, come lo ha definito Gillo Dorfles, incontro di forze, di pulsioni opposte, ma che insieme rafforzano il proprio significato, nella consapevolezza che all'uomo viene fornita la possibilità di creare una riconoscibile immagine di sé, un sigillo estetico della propria personalità."" -
Anni Settanta. La Biennale di Venezia
La Biennale di Venezia attraversa gli anni settanta con una traiettoria che ne trasforma l'orientamento curatoriale. Dal conflitto ideologico innescato alla «Biennale poliziotta» del 1968 all'evocazione del rapporto tra arte e natura nel 1978, la rassegna compie una metamorfosi da cui emergono l'impostazione tematica e il ruolo dei critici militanti. Scompaiono i premi, l'ufficio vendite e le arti decorative, si mostrano videotape e performance; voci dissonanti vorrebbero abbatterne i padiglioni o renderla un organismo pervasivo, mentre l'espansione al di fuori dei Giardini si affianca all'ampliarsi delle sezioni di architettura. La sua storyline si compie tra l'innesto di condizionamenti politici e il cambiamento di gerarchie nell'ente, valicando le edizioni senza numero o il dissenso alla metà del decennio. La storia delle mostre di questa esposizione internazionale consente di creare cartografie di sguardi su protagonisti e momenti fondanti, ma anche di istituire raffronti attraverso lo specchio prismatico dell'arte contemporanea. -
Rosa Genoni. Moda e politica: una prospettiva femminista fra '800 e '900. Ediz. illustrata
Personalità poliedrica e complessa, Rosa Genoni (Tirano, 1867 - Milano, 1954) è sarta e designer, docente e giornalista, pacifista e protofemminista. Una figura centrale per la definizione di alcuni canoni del made in Italy, ancora poco conosciuta al grande pubblico e protagonista di questa monografia di Manuela Soldi, con una postfazione di Maria Luisa Frisa. Nel patrimonio artistico nazionale, nel crogiolo di tradizioni artigianali che attraversano la Penisola, Genoni individua il substrato ideale per un progetto originale. Una visione figlia del tempo, che non resta utopia isolata ma per decenni si concretizza nella formazione delle operatrici di moda milanesi, sue allieve presso la Società Umanitaria. Genoni concepisce una riforma del vestire che rende le donne protagoniste, da consumatrici e da lavoratrici, quando ancora il mondo dell'abbigliamento è inteso come recinto dove limitare l'espressione estetica femminile. Capovolgendo la prospettiva, Rosa disegna una moda non più subordinata a un pensiero maschile ed esterofilo, un abito che diventa opportunità primaria di manifestazione dell'interiorità, della creatività e del lavoro delle donne. -
L' operatore del bendessere. La via per vivere il meglio possibile
Convinto assertore della possibilità per ogni uomo di migliorare la propria esistenza in qualunque condizione ed età, Vittorino Andreoli ha fondato la disciplina del bendessere, aprendo un nuovo capitolo nelle scienze del comportamento umano. rnrnL’obiettivo è promuovere il bene riguardo al corpo, alla mente e alle relazioni sociali, partendo dall’analisi dei bisogni espressi dalle persone e avendo come riferimento non un ideale astratto ma i desideri possibili legati all’individualità e alla realtà concreta della situazione in cui si vive. La nuova disciplina ha bisogno sia di strategie originali sia di persone che, acquisite le giuste competenze, siano in grado di trasformare i principi in operatività. Questo volume segna la fase conclusiva dell’elaborazione di un metodo strutturato, molto diverso dalle mille tecniche che oggi si presentano come capaci di creare benessere, ma che rimangono pratiche isolate e generiche. L’autore delinea i requisiti che è necessario possedere per diventare promotori del bendessere, il bagaglio da acquisire e gli aspetti da potenziare, gli strumenti da costruire ex novo e quelli da reinventare. La seconda parte del libro è dedicata al gioco, a questa metafora dell’esistenza. L’esistenza come gioco, infatti, nella sua accezione di impegno gratificante, è la via per accedere a una vita diversa da quella ordinaria, una vita inventata e, proprio per questo, gioiosa -
Messer Taddeo
Scritto in esilio tra il 1832 e il 1834, quando fu pubblicato a Parigi, ""Messer Taddeo"""" racconta la storia d'amore tra Taddeo Soplica e Sofia, sullo sfondo della rivolta della città lituana di Soplicowo contro la dominazione russa, nell'arco di sole sei giornate tra il 1811 e il 1812. Intrecciando le vicende familiari dei protagonisti con le rivendicazioni di un'ideale patria polacca, in un microcosmo sociale di straordinaria pregnanza, Mickiewicz dà vita a uno dei maggiori poemi epici della modernità, tradotto da Silvano De Fanti in versi fluidi e incisivi che ne rispettano ritmo e forza espressiva."" -
La scienza, la morte, gli spiriti. Le origini del romanzo noir nell'Italia fra Otto e Novecento
In un mondo trasformato dal progresso tecnologico e dalle rivoluzioni industriali del xix secolo, gli ambienti culturali più diversi sono dominati dal Positivismo e da un forte impulso a estendere le metodologie scientifiche alle scienze dell'uomo: antropologia, sociologia, demografia, politica. Nello stesso periodo, però, alla vasta ricognizione delle tradizioni popolari e dei culti ancestrali si accompagna una crescente curiosità per l'aldilà, per il mistero, per tutto ciò che non può essere spiegato con fredde leggi biologiche o meccaniche. All'ignoto, all'occulto vengono allora applicate nuove metodologie d'indagine: nasce così il romanzo di investigazione che sfrutta entrambe le tendenze, spiegare con la scienza il mistero della morte. La scienza, la morte, gli spiriti si incunea in questa terra di mezzo, dove la letteratura del mistero muove i suoi primi passi all'ombra dei grandi romanzieri tra Otto e Novecento. Descrive quel ""filo nero"""", di matrice spiritista, che legava Conan Doyle a Francesco Mastriani e che ha attratto scrittori come Pirandello e Capuana. Il lato oscuro della letteratura italiana e la fascinazione per la morte hanno dato vita a un genere, il romanzo poliziesco e d'indagine, che ancora oggi sembra non conoscere crisi."" -
L' infame. Storia di Pietro Aretino
Pietro Aretino (1492-1556) è stato un personaggio controverso, giudicato spesso un malfattore, al punto da guadagnarsi l'appellativo di «infame». In realtà ha rappresentato una figura di spicco del XVI secolo non solo sul versante letterario, ma anche su quello politico e sociale, poiché ha contrassegnato, con i suoi comportamenti e i suoi rapporti umani, la stagione del primato intellettuale dell'Italia in Europa. L'etichetta di pornografo, assegnatagli per aver composto alcune opere di argomento osceno, ha impedito secolo dopo secolo di valutare oggettivamente il suo contributo allo sviluppo della civiltà rinascimentale, di cui egli appare senza dubbio uno degli interpreti più emblematici. Muovendo dalle recenti acquisizioni critiche e filologiche in un'articolata prospettiva interdisciplinare, il volume fornisce un ritratto complessivo dell'uomo e del letterato smentendo i pregiudizi che una lunga tradizione ha conservato, e offre una puntuale analisi storica della cultura cinquecentesca. -
Partorire con la testa. Alle origini della maieutica
Il termine «maieutica» si è introdotto nell'uso contemporaneo, dalla filosofia con i bambini alla politica, per sottolineare che si può partorire anche intellettualmente. Quando è iniziato l'accostamento, nella sfera educativa, fra parto e idee? Le origini potrebbero risalire al mito greco, che associava con più agio il ""partorire con la testa"""" agli uomini. La formula più nota è quella creata da Socrate-maestro, citato dal suo allievo Platone. Solo da Platone? Ripercorrendo le origini e ammettendo un'esigenza contemporanea di riflettere sul dialogo, viene da chiedersi quanto la dialogicità oggi sia più efficace di quella socratica, che forse, per dirla con Umberto Eco, cercava di sfinire l'interlocutore a favore delle proprie convinzioni."" -
«Non mi puoi cancellare dalla tua memoria». Lettere 1904-1939
L'incontro tra i due scrittori Stefan Zweig (Vienna 1881-Petropolis 1942) e Benno Geiger (Rodaun 1882-Venezia 1965), austriaci di nascita, avviene appena varcata la soglia di quel Novecento di cui i due amici nelle lettere che si scambiano nell'arco di 35 anni si fanno rappresentanti sintomatici, ambasciatori presaghi del finire di un'era. Tra la Vienna degli ultimi valzer imperiali e la Venezia degli ultimi carnevali, tra la Berlino di Borgese e la chiassosa, sempre più tentacolare Parigi dei flâneur urbani, tra la Salisburgo del festival, della musica e delle estive occasioni gioiose e la piccola Rodaun di Hofmannsthal si snodano le pagine di un dialogo talvolta esaltato, talvolta esacerbato, esasperato proprio perché collocato sull'estremo bordo di un mondo che va disgregandosi. Due artisti straordinari, un cammino che si intreccia a quello di tutta una generazione di intellettuali, una corrispondenza poco conosciuta, la cui portata deborda dal vasto campo del genere epistolare, che si fa metaletteratura, diario di viaggio, critica letteraria ben al di là delle mode collettive e delle teorie in auge, riflettendo una realtà complessa, eterogenea e mutevole che si avvicina all'essenza della letteratura stessa. Premessa di Marco Meli. -
Lungo la Pedemontana. In giro lento tra storia, paesaggio veneto e fantasie
Finalista al Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi 2019Vista dall'alto, la Superstrada Pedemontana è poco più di un segno che appare e scompare tra i campi e i centri abitati dell'alto Veneto. Eppure, con i suoi novantatré chilometri di gallerie, trincee e viadotti, è l'infrastruttura in costruzione più estesa d'Italia, e ha alle spalle una storia travagliata, costellata di polemiche e false partenze. La particolarità non sta però solo nelle sue dimensioni, ma nel territorio che la circonda: da Montecchio Maggiore a Spresiano, il tracciato si apre su un tessuto produttivo e sociale unico in Europa, un orizzonte ininterrotto di paesi, vigneti e fabbriche, proiettato allo stesso tempo nel futuro e legato a doppio filo alle proprie tradizioni. Paolo Malaguti, cultore e narratore di cose venete, nelle tappe che compongono questo libro ha deciso di esplorarne i margini in bicicletta, contrapponendo alla futura velocità dell'autostrada il punto di vista privilegiato della lentezza. Da questi due ritmi opposti deriva il racconto di un'opera pubblica che è un formidabile campo di metafore, cronache, vissuti e immaginari, e in cui, come i residui della Grande guerra riaffiorano dal terreno tra i campi di formenton e le villette incompiute, varie epoche sembrano coesistere nello stesso spazio. Nella tradizione degli scrittori che di questa regione hanno fatto il loro laboratorio narrativo (tra gli altri, Meneghello, Zanzotto e Rigoni Stern), il Veneto diventa così un punto di osservazione inedito sul resto del paese, in cui il coesistere di identità secolari e brusche accelerazioni sembra essere l'unica forza di cambiamento possibile. -
La verità, vi prego, sul neoliberismo. Il poco che c'è, il tanto che manca
In un mondo in cui ogni giorno si alzano nuovi muri e lo scontro politico si fa sempre più acceso, un nemico comune unisce destra e sinistra, populisti e democratici, reazionari e progressisti. Che siano le aziende a delocalizzare, l'«immigrazione selvaggia», la precarietà del lavoro o il diffondersi del virus Ebola, il libero mercato, il capitalismo o, nella sua definizione più abusata, il «neoliberismo» è il capro espiatorio perfetto per tempi confusi, l'elefante nella stanza che tutti, quando ce n'è bisogno, additano. A livello sia mediatico sia politico, il pregiudizio verso questo presunto ordine mondiale dipinge una realtà governata in segreto da una Spectre di economisti responsabile della distruzione di ogni garanzia sociale e di aver arricchito una ristretta cerchia di speculatori senza scrupoli, a scapito del novantanove percento del mondo. La soluzione per ovviare a queste tragedie sarebbe sempre la stessa: più leggi, più controlli, e quindi più Stato. Per sfatare la presunzione di chi pretende di saperne di più di milioni di persone che ogni giorno comprano e vendono beni e servizi, Alberto Mingardi ridimensiona il mito del mercato pervasivo e tirannico, e ripercorrendone la sua vera storia mostra come in realtà, nell'ultimo decennio, di politiche neoliberiste ce ne siano state meno di quanto si crede. Il che è paradossalmente un problema: è a quel poco di neoliberismo, infatti, che dobbiamo crescita e prosperità. -
Odissea
«La radice dell’Odissea è un albero d’olivo», ha scritto Paul Claudel. Su quest’albero radicato nella terra, Odisseo ha costruito il suo letto nuziale, al centro della casa, nel cuore del suo regno. È il perno intorno a cui ruota la sua vita, il punto di partenza che coincide con la meta. L’Odisseo di Omero è un guerriero che non ama le battaglie, un navigatore che non ama il mare. Il suo lungo viaggio di ritorno è un’avventura di dolore e di angoscia, la vera guerra è quella che combatte in patria, tra le mura della sua casa: per ricomporre gli affetti e restaurare il dominio, per poter vivere e invecchiare in prosperità e in pace. -
Eneide
Il viaggio di Enea, novello Odisseo, per fondare sui lidi italici una nuova Troia. E, al di là del racconto mitico, una società, la società romana impegnata a ricostruire una sua identità dopo le lacerazioni delle guerre civili sotto la guida di Augusto, il principe restauratore, il garante della pace. L’Eneide è il poema epico-storico che celebra, nel nome di Enea, Roma e la casa di Augusto, i principi e i valori della tradizione romana. Ma è anche, come l’Iliade e come l’Odissea a cui si ispira, un poema universale che parla alla coscienza e alla sensibilità di tutti gli uomini attraverso i temi immortali del suo canto: la violenza e la pietà, l’eroismo e la gloria, il dovere e il destino. Un’opera di altissima poesia, un modello per tutta la cultura occidentale. -
Iliade
Un mondo in cui la morte è evento dominante viene inondato di luce metafisica e fissato nell’immagine crudele di una forma perfetta e priva d’ombra. È il mondo perduto degli eroi, la privilegiata arena dei campioni, l’universo aristocratico dei principi: murato nelle sue leggi inesorabili, segnato da un tempo limpido e breve, bruciato dall’eccesso di splendore. Roberto Calasso lo ha paragonato a un «immane masso abbandonato nella pianura»; un masso che pesa su tutto l’immaginario greco, un universo pietrificato che proietta sull’Occidente innumerevoli figure carismatiche – Elena e Achille, Ettore e Andromaca, Priamo ed Ecuba, Patroclo, Paride, Odisseo, Aiace, Agamennone, Diomede: spesso richiamate dal loro poetico Valhalla per diventare materia di dissertazione di aneddoto di dramma di leggenda, ma pronte a rientrare nel loro ambito di privilegio e preclusione per riassumere, insieme al ruolo archetipico ed emblematico, il duplice volto dell’enigma. Nulla prima dell’Iliade, tutto dopo l’Iliade. Leggere questo poema significa ritrovare chiavi segrete, spesso dimenticate, che aprono mille porte: tutti gli aspetti di una grande civiltà hanno qui – e qui soltanto – le loro radici profonde.