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Gazzetta. Storia di una parola
Dal 1570 la parola ""gazzetta"""" servì a identificare uno strumento di informazione che da poco aveva fatto la sua comparsa. Era un foglio seriale, periodico e tendenzialmente pubblico, benché non ancora a stampa, e da Venezia si diffuse rapidamente in tutta Europa. Le gazzette entrarono in tipografia più tardi, agli inizi del secolo successivo in Germania, ma si trattò di un episodio meno rilevante di quanto si possa pensare, poiché già allora l'Europa era coperta da una rete fitta e ben organizzata che - più o meno a somiglianza delle moderne agenzie di stampa - svolgeva la funzione di alimentare di notizie i fogli periodici. La storia della parola restituisce aspetti reconditi o dimenticati della natura originaria di un oggetto che avrebbe avuto larga e duratura fortuna in tutto il mondo."" -
L' arte di produrre arte. Competitività e innovazione nella cultura e nel turismo
Il sottotitolo «L'arte di produrre arte» identifica in modo chiaro le dimensioni che vengono qui affrontate secondo diverse prospettive e chiavi di lettura: competitività e innovazione nella Cultura e nel Turismo. Nella prima sezione del volume viene fornita un'immagine della riorganizzazione in fieri nelle Industrie Culturali e Creative (ICC) in risposta alla crisi economica, con la scomposizione dei cicli di produzione, la delocalizzazione delle attività a più basso valore aggiunto e con la nascita di mercati per i prodotti intermedi e i servizi culturali. La seconda parte approfondisce gli impatti generati dalle nuove offerte di natura culturale e creativa sul turismo. Un paniere di casi studio italiani ed esteri consente di comprendere come la diffusione delle nuove tecnologie e la moltiplicazione delle forme di consumo turistico abbiano concretamente condizionato le politiche di settore e le offerte territoriali, con la nascita di nuovi importanti attrattori. La terza sezione del volume, privilegiando una visione sovranazionale, si focalizza sugli impatti prodotti dalla rivoluzione digitale sull'ecosistema di imprese culturali e creative e del comparto turistico, delineando opportunità, rischi e scenari derivanti dalla riorganizzazione nei sistemi di offerta di prodotti e servizi, così come nell'allargamento a scala globale dei mercati. Infine, la quarta parte presenta una serie di approfondimenti su temi chiave della ricerca, elaborati da esperti della materia e da operatori che all'interno di organizzazioni pubbliche e private quotidianamente hanno a che fare con le questioni dell'innovazione e della crescita socio-economica dei territori. -
Democristiani, cattolici e Chiesa negli anni di Craxi
Il lungo decennio caratterizzato dalla centralità politica assunta da Bettino Craxi si conclude nel 1992-1994 con la sconfitta del suo maggiore protagonista, la scomparsa del PSI e l’azzeramento della “Repubblica dei partiti”. Questo decimo volume della ricerca dedicata alla ricostruzione storico-critica di quelle vicende propone conclusivamente l’approfondimento del ruolo che fu allora svolto dai cattolici e dalla loro Chiesa, in appoggio alla Democrazia cristiana ma anche in contrasto all’azione riformatrice perseguita dai socialisti. Quella specifica “questione cattolica” che aveva caratterizzato in maniera tanto singolare la nascita, la crescita e lo sviluppo della Nazione italiana poté infatti giocare ancora, in quegli anni, un ruolo di rilievo sia nel condizionare che nel concorrere a determinare lo svolgimento della vicenda conclusiva della Prima Repubblica come la sua stessa fine traumatica. Il volume presenta una ricostruzione di quelle vicende e dei suoi protagonisti attraverso saggi di studiosi specialisti della storia politica italiana, accompagnati da un ampio apparato documentativo. -
Venezia. Cinema teatro Italia. Restauro e riuso. Ediz. illustrata
Il Cinema Teatro Italia a Venezia ha interpretato molti ruoli nella sua lunga vita. Da agglomerato di abitazioni, a tipografia rinomata, a cinema di sestiere, per poi essere abbandonato per decenni fino a risorgere nella sua interpretazione più recente, quella di supermercato. Le trasformazioni subite in quest'ultima fase della vita dell'edificio, particolarmente amato dai veneziani, vengono raccontate con perizia di dettagli e profonda passione dagli ""attori principali"""" coinvolti in un'incredibile operazione di restauro."" -
Italiana. Italy through the Lens of fashion 1971-2001. Ediz. a colori
Italiana vuole celebrare la moda italiana nel periodo cruciale dal 1971 al 2001 e raccontarla, evidenziando la progressiva messa a fuoco e affermazione di un sistema italiano della moda in quella grande stagione del Made in Italy che sancisce il ruolo da protagonista dell'Italian lifestyle nel mondo. Il volume realizzato in occasione della mostra racconta la moda italiana quale fenomeno policentrico alimentato da saperi e intelligenze diversi, con un importante apparato di immagini nate per le riviste, ma anche frutto della collaborazione con i designer, saggi inediti che approfondiscono i temi meno conosciuti e un'antologia di testi già pubblicati da autori italiani negli anni presi in esame. -
Restituzioni. Tesori d'arte restaurati 2018. Catalogo della mostra (Torino, 28 marzo-16 dicembre 2018). Ediz. a colori
La diciottesima edizione di Restituzioni, progetto ormai consolidato, prevede il restauro di ben 80 ""nuclei"""" di opere, appartenenti al patrimonio artistico del paese e databili dal periodo protostorico al XX secolo. Questa edizione illustra i restauri precisi e accurati che hanno portato a nuova vita capolavori di artisti quali Bellini e Cy Twombly, Van Dyck e Burri, nonché reperti egizi, ceramica apula, croci medievali e polittici rinascimentali. In ben oltre vent'anni di attività, sono più di un migliaio le opere d'arte, dal nord al sud dell'Italia, per non contare quelle all'estero, restaurate e """"restituite"""" alla collettività. La capillarità dell'attenzione di Restituzioni, che prende corpo in stretta collaborazione con le Soprintendenze e le altre istituzioni presenti sul territorio, è tratto distintivo del suo progetto, che opera pazientemente alla soluzione di problemi in un continuo concorso di competenze. Nel volume si presentano tutte le opere prese in carico in questa edizione, un totale di quasi 90 manufatti, ognuna delle quali si avvale di una dettagliata scheda di inquadramento storico-artistico e di una minuta descrizione degli interventi di restauro, entrambe corredate da una corposa documentazione fotografica che illustra il """"prima"""", il """"durante"""", e il """"dopo"""" di ogni manufatto."" -
Annali di architettura (2017). Vol. 29
Rivista del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. In questo numero: Werner Oechslin, ""Gli Architecture et Perspective Rudimenta di Martin Waldseemuller aggiunti nel 1508 all'enciclopedia di Gregor Reisch""""; Gloria Antoni, """"Giovanni Battista da Sangallo e la confraternita di San Giovanni Grimani per l'allestimento dello Statuario pubblico nella Libreria Marciana""""; Giovanni Santucci, """"Un progetto inedito per la fontana di Trevi del tempo di Clemente VIII""""; Federica Rossi, """"Tra Piranesi e Lenin. Sull'imaginaire della nuova cultura architettonica sovietica (1920-1930)""""; Christof Thoenes, """"La fabbrica di San Pietro e il metodo di progettazione di Antonio da Sangallo il Giovane e la sua bottega""""; Hubertus Gunther, """"L'opera tuscanica di Antonio da Sangallo e di Andrea Palladio""""; Alessandro Viscogliosi, """"Antonio da Sangallo e Palladio tra foro di Augusto e foro di Nerva. Diverse maniere di osservare l'Antico, tra la pianta di Roma di Raffaello e il Teatro Olimpico""""; Francesco Benelli, """"Antonio da Sangallo il Giovane, Palladio, il tempio pseudodiptero vitruviano e il frontespizio di Montecavallo""""; Paola Zampa, """"'Questo tempio è di opera dorica': il dorico, da Antonio da Sangallo il Giovane a Palladio""""; Alessandro Spila, """"Palladio e Antonio da Sangallo il Giovane sul grande tempio del Quirinale""""; Federico Bellini, """"Gli edifici cupolati in Sangallo e Palladio: tipi antichi e usi moderni""""; Maria Beltramini, """"Volte a botte e finestre termali dalla Roma di Antonio da Sangallo il Giovane al Veneto di Andrea Palladio""""; Renata Samperi, """"Il dialogo tra i muri e le colonne: Palladio a confronto con i modelli romani del primo Cinquecento""""."" -
Osvaldo Licini 1894-1958. Catalogo della mostra (Venezia, 22 settembre 2018-14 gennaio 2019). Ediz. a colori
Il catalogo celebra i sessant'anni dalla scomparsa di Osvaldo Licini (1894-1958): proprio nel 1958, anno della sua morte, l'artista vinse il gran premio internazionale per la pittura alla XXIX Biennale di Venezia dove aveva presentato 53 opere - eseguite tra il 1925 ed il 1958 - in una sala personale allestita da Carlo Scarpa. Un riconoscimento, sia pur tardivo, che lo restituisce alla storia dell'arte del nostro Novecento nella sua pienezza e oggi, tramite l'esposizione veneziana, al grande pubblico. Con oltre 80 opere, il catalogo della mostra alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia porta in scena quella pittura che per Licini era l'arte dei colori e dei segni, dove questi ultimi esprimevano la forza, la volontà, l'idea e la magia. Tra i protagonisti dell'avanguardia milanese legata alla galleria Il Milione, dopo un breve avvicinamento alla poetica futurista, dal 1940 passò gradualmente a una visione surreale popolata da insolite figure solitarie. Sue opere si trovano nelle gallerie d'arte moderna di Roma, Milano, Torino, Parigi, Mosca e in collezioni private italiane e straniere. Presentazione di Richard Armstrong e Karole P. B. Vail. -
La saggezza del tempo. In dialogo con papa Francesco sulle grandi questioni della vita
Il libro sul tema più caro a papa Francesco: la saggezza come forma di dialogo tra le generazioni. Un volume illustrato che contiene le conversazioni tra il Papa e la gente sulle grandi incognite dell'esistenza.rnrn""I giovani hanno bisogno dei sogni degli adulti per sperare nel futuro""""- Francescornrn«Da un po' di tempo porto nel cuore un pensiero. Sento che questo è ciò che il Signore vuole che io dica: che ci sia un'alleanza tra giovani e anziani. Questa è l'ora in cui i nonni devono sognare, così i giovani potranno avere visioni. Ne ho avuto la certezza meditando il libro del profeta Gioele». Durante le sue preghiere Papa Francesco ha ricevuto un'ispirazione: illuminare il ruolo fondamentale svolto dai nonni e dagli anziani nelle nostre vite. Sempre più spesso ha preso a parlare della necessità che il mondo presti loro maggiore attenzione e ha espresso il desiderio di un libro per dare voce alla preziosa saggezza che è in grado di offrire alle nuove generazioni la comprensione e i consigli di cui hanno bisogno. Se infatti ci sono domande che non trovano risposta, il solo fatto di porle, di affrontarle insieme dona sollievo. Specialmente se si tratta delle parole confortanti di papa Francesco. Come reagire a un fallimento? Come sentirsi amati da Dio anche quando ci si reputa incapaci di amare? Come recuperare slancio quando tutto intorno a noi sembra crollare? Da dove attingere la forza per lottare e realizzare i propri sogni? Come superare una grave perdita? Come ritrovare la pace anche di fronte a tragedie inimmaginabili? Il papa condivide con generosità la sua esperienza di vita mescolandola a quella di tanti nonni, genitori e adulti che hanno conosciuto gioie e dolori, ferite e cambiamenti con i quali ciascuno di noi si trova a fare i conti nel corso dell'esistenza. «Che cosa chiedo agli anziani? Noi, nonni e nonne, dobbiamo formare un coro. Io vedo noi anziani come un coro permanente di un grande santuario spirituale, dove la preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunità che lavora e lotta nel """"campo"""" della vita. Ma chiedo loro anche di agire! Di avere il coraggio di contrastare in ogni modo la """"cultura dello scarto"""" che ci viene imposta. E che cosa chiedo ai giovani? Chiedo ascolto, vicinanza agli anziani; chiedo di non mandare in pensione la loro esistenza nel """"quietismo burocratico"""" in cui li confinano tante proposte prive di speranza e di eroismo. Chiedo uno sguardo alle stelle, quel sano spirito di utopia che porta a raccogliere le energie per un mondo migliore.»"" -
L' età dell'erranza. Il turismo del prossimo decennio
Dalla sfida tecnologica alla formazione dei nuovi operatori, in questa ampia inchiesta Domenico De Masi raccoglie dati e pareri di esperti per cogliere le sfide che il paese dovrà affrontare per continuare a essere «il Belpaese», guardando al turismo per quello che è e che sarà: la più grande industria del mondo.rnrnNel 2030 quasi due miliardi di persone andranno in vacanza. Se un tempo la «villeggiatura» era limitata a una volta l'anno, oggi la precarietà, l'invecchiamento della popolazione e il benessere diffuso hanno messo da parte le lunghe ferie estive a scapito di viaggi brevi, frequenti e a basso costo. Questa frammentazione delle pause dal lavoro ha un po' alla volta cambiato la nostra prospettiva sul mondo, facendoci entrare in un'età di perenne erranza in cui la stanzialità in un luogo, l'appartenenza a una cultura, o lo stesso motivo del viaggio sono messi in crisi. Ci spostiamo infatti in continuazione e per motivi diversi rispetto al passato: per lavoro, per rilassarci, per vedere posti nuovi o perché non si ha di meglio da fare. Ma per dove ci imbarcheremo tra dieci anni, e come? Che impatto avrà questo immenso e continuo via vai di persone sulle vite dei paesi più ambiti come l'Italia? Dalla sfida tecnologica alla formazione dei nuovi operatori, in questa ampia inchiesta Domenico De Masi raccoglie dati e pareri di esperti per cogliere le sfide che il paese dovrà affrontare per continuare a essere «il Belpaese», guardando al turismo per quello che è e che sarà: la più grande industria del mondo. -
La repubblica dei vinti. Storie di italiani a Salò
Fu solo negli anni novanta, quando per la prima volta si parlò di «guerra civile», che le vicende della Resistenza e di ciò che accadde dopo l'8 settembre 1943 vennero rimesse in discussione da storici e intellettuali, e l'opinione pubblica si confrontò nuovamente con uno dei periodi più tragici dell'Italia del secolo scorso. In quegli stessi anni Sergio Tau, regista di documentari per la RAI, raccolse nella trasmissione radiofonica ""Le voci dei vinti"""" le testimonianze di quanti, dopo la caduta di Mussolini, aderirono alla Repubblica di Salò. Quelle voci raccontavano di ragazzi giovanissimi, di onore tradito, di campi di addestramento in Germania, di lotte senza quartiere contro gli altri italiani considerati «traditori della Patria», di sconfitte e vendette, ma anche di avventure e inaspettati gesti di umanità, di amori nati al fronte, delle donne del Servizio Ausiliario Femminile che contro tutti i pregiudizi dell'epoca si arruolarono, volontarie, andando incontro a rappresaglie anche più atroci di quelle subite dai loro commilitoni maschi. La trasmissione aprì il dibattito su una parte di storia italiana esclusa dai ranghi della memoria condivisa, provocando indignazione fino nelle aule del Parlamento. Consapevole della necessità storica di preservare le testimonianze degli ultimi reduci in vita, per i successivi vent'anni Tau ha continuato a raccoglierne le storie, che oggi fanno di questo libro uno strumento inedito per comprendere speranze e delusioni di chi perse la guerra, e in cui, nelle parole di Pietrangelo Buttafuoco, «ogni pagina è sceneggiatura di un film, di un documentario, di un tornare dentro le profondità dell'essere italiani e cavarsene fuori col terrore di non essere oggi all'altezza di quella tragedia, nell'impasto di ferocia, dignità, odio, coraggio»."" -
Uno non vale uno. Democrazia diretta e altri miti d'oggi
L'utopia di una società orizzontale, trasparente e senza gerarchie è tornata prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni, complice l'impatto destabilizzante di internet sul nostro modo di comunicare e di valutare l'operato della classe dirigente. Da dove ha origine l'opinione diffusa secondo la quale, se la gente comune potesse esercitare pienamente il potere, tutto andrebbe meglio? Sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di democrazia diretta? Oppure l'uso continuo e la popolarità di cui gode questo ideale all'apparenza cristallino nascondono uno dei più grandi abbagli degli ultimi anni? Attraverso cinque espressioni chiave che richiamano altrettanti «miti d'oggi» - popolo, autenticità, tecnologia, disintermediazione, democrazia diretta -, in questa disamina della politica contemporanea Massimiliano Panarari chiarisce le radici del presunto «primato della gente» che sta scuotendo le fondamenta della nostra democrazia, e offre un'utile chiave di lettura per capire l'evoluzione della galassia populista internazionale e, soprattutto, di quella italiana, dagli esordi con la Lega all'exploit con il berlusconismo, dalle varie fasi del «turbo-renzismo» al trionfo del Movimento 5 Stelle, fino alla sintesi alchemica del governo giallo-verde. -
Eroi senza gloria
Un universo di esistenze vinte, umiliate dalla storia. Tre racconti intensi, sublimi, disperati, che arrivano dritti al cuore.Nei tre racconti, ambientati durante la prima guerra mondiale, il conflitto armato è allo stesso tempo specchio e origine di lacerazioni interiori, che si risolvono solo con la morte. La guerra non è mai spettacolo tragico o grandioso, e i soldati non sono mai eroi, ma semplici individui costretti a misurarsi con un destino ineluttabile. La danza della morte narra un'accesa contesa tra due soldati, decisa dalle pallottole nemiche che colpiscono entrambi a morte. La catastrofe mette in scena il conflitto di coscienza che il protagonista deve affrontare combattendo i suoi «fratelli» rumeni, a cui è legato per lingua ed etnia. Itic Strul, disertore, capolavoro della prosa breve rumena, si interroga sugli obblighi e sul senso di appartenenza dei cittadini di fede ebraica a uno Stato nazionale che sembra escludere al suo interno ogni diversità. -
L' interpretazione dei film. Undici capolavori della storia del cinema. Nuova ediz.
"L'interpretazione dei film"""" presenta le analisi di undici grandi film della storia del cinema, effettuate da studiosi specializzati nella lettura del testo. Sono analisi sviluppate con metodi diversi, che consentono di comprendere in profondità l'orizzonte immaginario e gli stili di messa in scena di autori del cinema classico e del cinema moderno. Francesco Casetti legge """"King Kong"""" di Cooper e Schoedsack come configurazione esemplare dell'imprenditorialità e dello spirito industriale nel suo incontro con l'immaginario, lo spettacolo e il consumo. Veronica Pravadelli individua in """"Susanna"""" di Hawks le strutture essenziali dello stile classico e studia il modo di produzione delle identità sessuali nella messa in scena hawksiana. Vito Zagarrio analizza in """"Ombre rosse"""" le tecniche della regia di Ford, cogliendo particolarità e anomalie che allargano l'orizzonte del classico. Giorgio De Vincenti descrive i presupposti estetici del cinema moderno, le sue forme e le sue ambiguità, attraverso """"La regola del gioco"""" di Renoir. Giulia Carluccio ripercorre """"Quarto potere"""", e coglie la varietà del progetto di regia, approfondendo alcuni snodi legati al punto di vista e alla morte. Paolo Bertetto coglie la presenza di un sofisticato meccanismo metacinematografico in un film al limite del cinema classico come """"La finestra sul cortile"""" di Hitchcock. Dario Tornasi allarga il discorso al cinema giapponese, illustrando le tecniche di regia di Ozu e la ricerca dell'armonia formale in """"Fiore d'equinozio"""". Giorgio Tinazzi individua i caratteri fondamentali dell'innovazione narrativa e di messa in scena dell'Antonioni de """"L'avventura"""" e la nuova concezione del personaggio. Paolo Bertetto analizza lo stile della regia del Godard di """"Fino all'ultimo respiro"""", correlandolo alle figure dell'immaginazione esistenziale, dalla libertà al nulla. Sandro Bernardi percorre le strutture narrative e rappresentative di """"2001: Odissea nello spazio"""" di Kubrick, cogliendo i modi di allargamento del cinema moderno. Di Donato analizza l'affermarsi dell'orizzonte filmico postmoderno in """"Strange Days"""" di Bigelow, descrivendo insieme l'emergere di nuove tecnologie del visivo." -
Alfabeto filosofico
Un dialogo tra pensiero antico e pensiero moderno, tra Occidente e Oriente: un «alfabeto» - e non «dizionario» - filosofico, perché l'elenco dei concetti proposti non si pone come premessa per giungere a una definizione conclusiva, ma come pretesto per mantenere aperto un campo di discussione e riflessione da parte del lettore. Un elenco esemplare di alcune idee che si sono formate e consolidate nella storia del pensiero, ma che continuano a dimostrarsi talmente feconde da rimanere aperte a sempre nuove interpretazioni prodotte da un lavoro filosofico inteso come sapere critico che non ha né sede né fine. -
L' urbanista socialista. Le leggi di riforma 1967-1992
Negli anni del centrosinistra i socialisti hanno svolto un ruolo determinante nel percorso riformatore, in particolare nella legislazione urbanistica. L'autore rievoca quel periodo per sottrarlo a una sorta di ""oscuramento"""" sistematico, a una ormai incessante 'damnatio memoriae' del Partito Socialista, che ne cancella, persino dai libri, i meriti oggettivi. Dalla lettura degli atti parlamentari si può constatare come quelle riforme traessero la loro origine da comportamenti ad esse coerenti praticati da molti urbanisti socialisti a sostegno degli enti locali più attenti alla corretta pianificazione dei loro territori. E anche come alcune delle riforme non attuate conservino tuttora una grande attualità. Postfazione di Vittorio Emiliani."" -
New York furioso. Luca Ronconi e «quelli dell'Orlando» a Bryant Park (1970)
Il libro documenta e racconta la parte conclusiva della tournée internazionale di uno degli spettacoli più innovativi e festivi della ricerca teatrale italiana: l'Orlando Furioso di Lodovico Ariosto nella riduzione di Edoardo Sanguineti per la regia di Luca Ronconi (Spoleto, 1969). New York, che lo ospitò a partire dal 4 novembre del 1970, avrebbe dovuto essere il punto di partenza per una lunga tournée nelle principali città americane. Invece, fu il punto del suo ultimo compimento. Una pregiudiziale ricezione compromise la sopravvivenza di un'operazione teatrale di grande impegno produttivo. Dopo molte polemiche, la sede per l'Orlando fu individuata in Bryant Park, nel cuore di Manhattan. Una imponente tensostruttura (Bubble Theater) fu costruita appositamente e il debutto poté avere luogo. Lo spettacolo che meglio aveva incarnato il clima politico-culturale successivo al Sessantotto, applaudito a Parigi con il motto del Maggio francese, a New York mancò il suo pubblico. Grazie alla scoperta di tutta la documentazione, in gran parte inedita, è stato possibile ricostruire l'intera vicenda. Sono state ascoltate e raccolte le voci dei protagonisti di allora, per restituire la forza intatta di un'utopia possibile: quella di un teatro popolare ritrovato perché capace di mantenere in comune l'intero immaginario della sua festa. -
La Casa della bellezza
Un centro estetico a Bogotà, il misterioso omicidio di una ragazza. Benvenuti in Colombia, il paese della passione.rnrnrnLa verità è necessaria quando c’è giustizia. Ma la verità senza rimedio non fa che avvelenare l’animarnrn«Un giallo eccellente, che racconta la corruzione, la miseria e la violenza con un approccio inedito.» – Le Figarornrn«Una critica spietata della cultura machista.» – The GuardianrnrnLa Casa della bellezza è un centro estetico di lusso nell'esclusiva Zona Rosa di Bogotà, e Karen una delle sue estetiste più richieste. Ma Karen – che viene da Cartagena, dove ha lasciato un bimbo di quattro anni in cerca di una vita migliore per entrambi – non è solo molto brava a fare manicure, cerette e massaggi. Le sue clienti – psicoanaliste, mogli di politici influenti, personalità televisive – si confidano con lei, le raccontano di weekend a Miami e divorzi, le rivelano segreti intimi. E Karen ha bisogno di soldi, molti più soldi di quelli che guadagna alla Casa della bellezza. Un giorno, una ragazza molto giovane si presenta alla sua cabina con indosso l'uniforme della scuola. È emozionata, forse ha bevuto. Il giorno dopo viene trovata morta. E Karen è l'ultima ad averla vista viva, e a sapere chi doveva incontrare. -
Il nostro piccolo segreto. Le inchieste di Magdalena Hansson. Vol. 2
Uno scatto e una stretta al collo, prima di finire a terra. In sole due settimane nella zona di Hagfors, nel cuore del Värmland, già otto donne sono state aggredite da un misterioso assalitore che, silenzioso, colpisce alle spalle. Una sera anche Anna-Karin Ehn, assistente sociale in prima linea nei casi di maltrattamento, non rientra a casa dal lavoro e la polizia teme l'ennesimo episodio di violenza. L'indomani la sua auto viene ritrovata in un viottolo che porta al bosco: ci sono evidenti tracce di sangue all'interno, ma Anna-Karin è scomparsa. Scatta l'allarme, e a guidare le ricerche è ancora la squadra di Petra Wilander, mentre Magdalena Hansson, tornata a pieno regime nella redazione del Värmlandsbladet dopo il congedo di maternità, si tuffa nel caso con la consueta passione della cronista determinata ad andare a fondo in ogni inchiesta. Forse la soluzione si trova nella cerchia delle persone di cui Anna-Karin si occupava? O piuttosto nel suo stesso passato? Passo dopo passo, tra mille colpi di scena, le indagini fanno emergere la violenza che si annida, subdola, tra le pareti delle case e non si mostra. Anche una comunità piccola e apparentemente tranquilla come quella del villaggio di Hagfors ha i suoi misteri, custoditi da donne che sono state innamorate e ora hanno paura. Tanti ""piccoli segreti"""" cui troppo spesso nessuno è disposto a credere."" -
La donna che morì due volte
Un pomeriggio di luglio il piccolo Edvin, dieci anni, suona alla porta del commissario Bäckström, suo vicino di casa, nonché suo idolo. Durante un'escursione in solitaria, invece dei funghi che stava cercando, sull'isola disabitata dove è stato depositato dal suo capo scout ha trovato un teschio umano con un foro di pallottola ben visibile sulla tempia. Per l'investigatore più furbo e cialtrone dell'intero corpo di polizia svedese si tratta di un importante ritrovamento dai chiari risvolti polizieschi: non resta che mettere in moto la sua fidata squadra per far luce su quello che ha tutta l'aria di essere un caso di omicidio. I primi riscontri riservano però una sorpresa: la vittima in questione risulta morta in Thailandia dodici anni prima, nello tsunami del dicembre 2004, il funerale celebrato, le ceneri disperse. A questo punto, la domanda diventa di ordine quasi filosofico: si può morire due volte? Dopo un'indagine in cui ricostruire la storia raccontata dalle tracce si rivela particolarmente complicato, Evert Bäckström dimostrerà di avere ancora il solito fiuto. E per una volta, in modo del tutto inaspettato, anche un cuore.