Sfoglia il Catalogo ibs007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3841-3860 di 10000 Articoli:
-
Mostropedia. Guida illustrata alle creature più spaventose. Ediz. a colori
Dove vive lo yeti? Come si crea un golem? È vero che le mummie hanno paura del fuoco? Quante teste ha un'idra appena nata? Qual è il più pericoloso mostro giapponese... e quello italiano? Le risposte a queste e tante altre domande vi aspettano tra le pagine di Mostropedia, la prima enciclopedia illustrata dei mostri che vi insegnerà a riconoscere e affrontare le creature più spaventose del pianeta (e non solo!). Grazie a questo insolito manuale, scoprirete tutti i segreti e le caratteristiche di cinquanta mostri - alcuni famosissimi e altri meno noti - accompagnati da altrettante illustrazioni a colori. Tra incredibili scoperte, aneddoti divertenti e citazioni da cinema e letteratura, questo volume rappresenta una guida imperdibile per i cercatori e le cercatrici di mostri di ogni età. Pagina dopo pagina, la paura si trasformerà in meraviglia grazie alla curiosità di conoscere più a fondo queste creature così straordinarie, bizzarre, misteriose e... meno malvagie di quanto potremmo immaginare. All'interno del volume, i lettori e le lettrici troveranno una mappa dei mostri con le zone del mondo abitate da ciascuna creatura, e, grazie a un'attività dedicata, potranno liberare l'immaginazione per creare il proprio mostro personale. -
Studi di scultura. Dall'età dei Lumi al ventunesimo secolo (2018). Vol. 1
Volume speciale dedicato alla mostra Il Bello o il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento, tenutasi nel Complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli. Questo primo numero della collana propone moltissimi contributi di illustri studiosi sui massimi esponenti della scultura napoletana dell'Ottocento, con un ricchissimo corredo iconografico in bianco e nero. -
Caravaggio a Napoli. Studi e ricerche. Catalogo della mostra (Napoli, 11 aprile-14 luglio 2019). Ediz. a colori
Dagli scritti di Vincenzo Pacelli, Ferdinando Bologna, Gianni Papi, Bruno Arciprete, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, presenti nel catalogo della casa editrice, un nuovo volume che ripercorre la straordinaria vicenda di Caravaggio a Napoli. Con un'intervista inedita di Stefano Causa a Sylvain Bellenger, nella quale il Direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte racconta le motivazioni culturali della nuova mostra napoletana sul pittore. -
Elio Waschimps. Ediz. illustrata
Questo volume, che sarebbe riduttivo chiamare catalogo, ripercorre la vicenda artistica di Waschimps attraverso gli scritti di critici, amici, letterati, che si confrontano con le sue opere, con la sua agognata, radicale e aggressiva esasperazione di forma e colore. Confrontando i suoi quadri dei primi anni di attività, o di quelli immediatamente successivi, si osserva quanto più aggressiva, nervosa, può essere la loro cromia, quando non li circonda un senso di armonia tra l'individuo e la natura, la confidenza con figure e paesaggi familiari, mitigando l'asprezza espressionistica delle forme e ordinando armonicamente i valori della scala cromatica: quanta raffinatezza nel loro essere apparentemente ""spontanei"""", quante caute diversificazioni nella loro veemenza, quanto calcolo nella semplicità!"" -
Architettura e restauro dei beni culturali: un progetto virtuoso
Per questo progetto, che sin dall'inizio abbiamo definito ""virtuoso"""", si trattava di coniugare l'attività di tirocini formativi retribuiti (per studenti in corso e laureandi di settore umanistico) presso gli studi tecnici professionali, con il supporto anche di istituzioni e associazioni di funzione tecnica. Un collegamento apparentemente difficile ma che, in realtà, ha presentato affinità operative e di settore superiori rispetto alle aspettative iniziali. L'Università, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia, ha avuto la possibilità di offrire a studenti e laureandi l'opportunità di realizzare un'esperienza di formazione professionale retribuita della durata di sei mesi."" -
Balli d’amore. Tarantella e Saltarello tra colto e popolare. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra proposta a Pescara e poi a L’Aquila grazie ai generosi prestiti di opere quasi tutte inedite da collezioni private. Due saggi a firma dei curatori considerano da molteplici punti di vista le due danze più amate, la Tarantella napoletana e il Saltarello, diffuso in Ciociaria e in Abruzzo: dalla fortuna iconografica e letteraria alle particolari caratteristiche a livello coreutico. Dipinti, acquerelli, incisioni di noti maestri tra Sette e primo Novecento come Pietro Fabris, Angelika Kauffmann, Alessandro D’Anna, Pasquale Celommi, Saverio Altamura e Alessandro Pandolfi, chiariscono la popolarità di questi temi, sia presso i ceti aristocratici sia in chiave popolare. Completano la mostra e il catalogo una ricca collezione di gioielli d’epoca e una selezione di strumenti della tradizione abruzzese. -
Giuseppe e Ugo Mannajuolo
Il volume intende colmare una lacuna nel panorama architettonico nazionale attraverso il profilo biografico e professionale di Giuseppe e Ugo Mannajuolo, rispettivamente padre e figlio, ingegnere e architetto: due personaggi molto diversi tra loro, ma due figure di spicco dell'ingegneria e dell'architettura tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento. -
Confronto. Studi e ricerche di storia dell'arte europea. Nuova serie (2019). Ediz. illustrata. Vol. 2
Editori Paparo riprende le pubblicazioni della rivista fondata nel 2002 da Ferdinando Bologna, che ha animato il dibattito e l'approfondimento sui temi della storia dell'arte per circa 10 anni. -
La forza e l'ingegno. Stefano Maderno (1576-1636). Il mito di Ercole. Ediz. illustrata
Il volume racconta come gli artisti di ogni epoca, da Glykon al Pollaiolo, dal Peruzzi al Giambologna, si siano misurati con le storie di Ercole e con le sperimentazioni che questo tema poteva aprire in pittura e scultura: Stefano Maderno (1571 ca.-1636) fu probabilmente uno dei più colti e creativi interpreti nel panorama della scultura italiana tra la fine del sec. XVI e il principio del secolo seguente. A Stefano Maderno e alla sua attività è infatti dedicato questo studio, che aspira ad essere una panoramica sull'arte e sul chiaro interesse del maestro per il soggetto erculeo, uno dei cardini iconografici della sua produzione. Le storie di Ercole diventano per Maderno l'occasione per confrontarsi con tecniche e modalità espressive nuove e ardite, alle quali dovette guardare lo stesso Gian Lorenzo Bernini. Nel volume viene dedicato ampio spazio alla produzione di sculture in terracotta, come quelle della ricca collezione Farsetti, interessanti ed autonomi oggetti d'arte richiesti dal collezionismo nel primo Seicento, nonché modelli per la successiva fusione in bronzo. -
I Girolamini. Storie di artisti e committenti a Napoli nel Seicento. Ediz. illustrata
Grazie alla riscoperta e all'edizione di un gran numero di documenti inediti (lettere, contratti notarili, testamenti, pagamenti di banco, spese di fabbrica), il volume ricostruisce episodi decisivi della storia artistica dei Girolamini. La ricerca fa luce sulle vicende che hanno condotto alla casa dei seguaci napoletani di san Filippo Neri le opere, tra gli altri, di Guido Reni, Giovan Francesco Gessi, Battistello Caracciolo, Domenichino, Jusepe de Ribera, Pietro da Cortona, Alessandro Algardi e Luca Giordano. Le storie di questi capolavori s'intrecciano a quelle dei loro committenti: sarti devoti, principesse spregiudicate, uomini religiosi con la passione per l'astronomia e per il teatro. Il libro restituisce la viva voce, oltre che dei primattori, anche dei capomastri, dei marmorai, degli argentieri e degli stuccatori che contribuirono a rendere i Girolamini un luogo cruciale per la cultura europea. -
Le stazioni ferroviarie a Napoli nell'800. La Stazione Bayard tra architettura e memoria
La stazione Bayard fu il capolinea napoletano della prima tratta ferroviaria costruita sul territorio italiano, nel Regno delle Due Sicilie. L’edificio venne assunto a simbolo di progresso e avrebbe dovuto essere preservato come un monumento, per evocare eventi storici significativi allo scopo di perpetuarne la memoria in una dimensione atemporale. Incuria e oblio hanno invece destinato i resti della stazione allo stato di rudere, fatiscente e pericolante, la cui facciata principale, celebrata un tempo a livello internazionale nei dipinti di Salvatore Fergola, risulta oggi praticamente irriconoscibile. Un convegno sul tema, ha visto riuniti allo stesso tavolo, il Comune di Napoli, numerosi studiosi delle Università campane e le diverse componenti di Ferrovie dello Stato per ragionare su possibili soluzioni di recupero della memoria e di valorizzazione dell’antica stazione. -
Caravaggio a Parigi. Novità e riflessioni sugli anni romani
Gli studi su Caravaggio sono in continua evoluzione. Negli ultimi dieci anni, per esempio, è ripresa la discussione sulla data del suo arrivo a Roma, sulla cronologia dei suoi spostamenti fra botteghe di artisti più o meno affermati e committenti di diverso rango sociale, sull’ambiente romano, molto variegato e in grado di offrire nuove riflessioni sulla componente letteraria di alcune sue invenzioni. Con grande attenzione si guarda inoltre, ormai da almeno un trentennio, alle indagini scientifiche sui suoi quadri. -
Collezioni napoletane di arti decorative nella seconda metà dell'Ottocento
Un'attenta e quanto mai necessaria ricognizione sui collezionisti, sui luoghi e le tipologie di raccolte private esistenti nella Napoli postunitaria. Occorreva rintracciare i rari cataloghi di vendita delle raccolte e gli inventari manoscritti provenienti da archivi gentilizi molti dei quali ancora di proprietà delle famiglie. È quanto ha fatto la studiosa, con grande cura, non trascurando, accanto a questi strumenti, anche le numerose indicazioni/denunce di dispersione attestate dalle riviste d'arte e dai quotidiani del tempo e la ricca bibliografia d'epoca. -
Il Padiglione dell'America Latina alla Mostra d'oltremare di Napoli (1940-2020). Oltre il razionalismo
Il Padiglione dell'America Latina alla Mostra d'Oltremare, realizzato nel 1952 da Michele Capobianco, Arrigo Marsiglia e Alfredo Sbriziolo, in collaborazione con Luigi Piccinato per gli interni, costituisce una delle opere più rilevanti costruite negli anni Cinquanta a Napoli e occupa un ruolo di primo piano nella vicenda del Moderno in Italia Meridionale. Attraverso lo studio di materiali documentari in massima parte inediti il libro ne ripercorre la parabola a partire dall'edificazione del Padiglione della Banca d'Italia firmato da Ernesto ""Bruno"""" Lapadula e inserito nel """"Settore Produzione e Lavoro"""" della Triennale delle Terre Italiane d'Oltremare del 1940, fino a oggi, soffermandosi sugli interventi che ne hanno alterato l'assetto e anche sul progetto (realizzato) di Cherubino Gambardella e su quello (irrealizzato) di Francesco Venezia per un Museo dell'Architettura a Napoli, proposti entrambi per alcuni settori dell'ex padiglione del 1952."" -
Forenza Barocca. Aggiornamenti e novità. Nuova ediz.
Nel 2012 usciva ""Forenza barocca"""", catalogo curato da Elisa Acanfora (con la collaborazione di un gruppo di suoi allievi), che era volto ad accompagnare la valorizzazione, con una mostra in loco, dei beni artistici forenzesi del Sei e del Settecento. Si trattava invero di riscoperte assolute, essendo opere per lo più passate inosservate e ancora senza paternità, le quali, una volta sottoposte a setaccio critico, hanno rivelato, ben oltre ogni più rosea aspettativa, una rilevanza non comune nel contesto del barocco dell'Italia meridionale e delle sue rotte mediterranee. Questa nuova edizione, a otto anni di distanza dalla prima, pone nuovi e importanti aggiornamenti al lavoro svolto."" -
Piero Gazzola: scritti inediti di un manuale per il restauro dei monumenti
Nel presente volume, Claudia Aveta propone una riflessione critica su di una serie di scritti inediti, da Gazzola intitolati Manuale del restauro architettonico, ritrovati e catalogati nell'Archivio a lui dedicato, in S. Ciriaco di Negrar. -
Raffaello a Capodimonte. L'officina dell'artista. Catalogo della mostra (Napoli, 10 giugno-13 settembre 2021). Ediz. illustrata
La mostra (Museo di Capodimonte, Napoli, giugno settembre 2021) si propone di valorizzare il patrimonio raffaellesco del Museo, più ricco e variato di quanto si sia soliti pensare, e di offrire al pubblico le novità emerse dalla campagna di indagini diagnostiche condotte dal Dipartimento di Lettere dell'Università della Campania, dal CNR e dal Lams, permettendo un approccio originale sia alle opere d'arte, viste nel loro farsi, sia alla bottega dell'artista, di cui si mette in luce il complesso lavoro che sta dietro la creazione di originali, multipli, copie, derivazioni. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte conserva alcune opere autografe di grande rilevanza, che permettono di esemplificare i momenti principali della carriera dell'artista (Frammenti della Pala di San Nicola da Tolentino, 1501; Ritratto di Alessandro Farnese, 1511 circa; Mosé e il roveto ardente, 1514; Madonna del Divino Amore, 1516-18) e del suo più immediato seguito (Madonna della Gatta, 1518-1520 circa?). Lo stesso museo conserva però anche una serie di copie, derivazioni, multipli, alcune delle quali forse elaborate nella bottega stessa dell'artista (Madonna del Passeggio), altre per mano di artisti di prima grandezza per committenti importanti (Andrea del Sarto), o forse per esercitazione (Daniele da Volterra), altre invece da più meccanici copisti (Madonna Bridgwater), che permettono di esplorare ad ampio raggio questo tipo di produzione, che costituiva larga parte dell'opera delle botteghe del Cinque e del Seicento e che oggi forma una parte enorme, anche se spesso trascurata, del nostro patrimonio artistico. -
Il tempo del silenzio. La figura femminile in Piero della Francesca, Johannes Vermeer, Edward Hooper
In questo libro Enzo Scotto Lavina è come un medico che con lo stetoscopio ausculta il cuore del paziente. Solo che Scotto Lavina non è un medico ma uno scrutatore dell’animo e dell’anima femminile in particolare per come è stata avvertita da tre grandi pittori maschi. Tre giganti della storia delle arti figurative quali Piero della Francesca, Johannes Vermeer e Edward Hopper. Tre artisti-filosofi che rappresentano, in tempi diversi e in modi diversi, la stessa idea della quieta contemplazione, lo stesso raccoglimento, la stessa solitudine, la stessa introspezione assoluta. Premessa di Claudio Strinati. -
Jean Ducamps alias Giovanni del Campo
Jean Ducamps, fiammingo di Cambrai, è sicuramente uno degli artisti più misteriosi fra coloro che furono i protagonisti, in ambito naturalistico, della grande stagione romana negli anni del terzo e del quarto decennio del XVII secolo. Sappiamo di lui molte notizie dai biografi e dai documenti d'archivio, ma ostinatamente da quasi un secolo, negli studi che lo hanno riguardato, restano indecifrabili il suo profilo di pittore, nonché i dipinti che può aver eseguito in quegli anni. Diversi, e senza successo, sono stati i tentativi di assegnargli un corpus di opere, fino all'ultimo, recente, quando si è per vent'anni pensato che la sua attività pittorica potesse corrispondere al gruppo del cosiddetto Maestro dell'Incredulità di san Tommaso, poi rivelatosi appartenere a Bartolomeo Mendozzi (o Bartolomeo della Leonessa). Gianni Papi in questo volume arriva a una soluzione soddisfacente e recupera una personalità di grande livello qualitativo, il cui linguaggio, pur molto personale, mostra una evidente vicinanza con Simon Vouet, ma risente anche delle esperienze di Cecco del Caravaggio, Spadarino e Bartolomeo Cavarozzi. Completa il volume un'Appendice scritta da Tommaso Borgogelli, dedicata a Giusto Fiammingo, pittore per molti versi altrettanto misterioso e vicino a Ducamps, che trova un'identificazione anagrafica pressoché definitiva. -
La strega bambina
Nel Ponente Ligure c'è una collina che domina la città di Albenga e degrada a terrazze verso il mare. Qui nel II secolo d.C. ha trovato la morte un martire cristiano, San Calocero. Vicino alla basilica del Santo, recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce una tomba, contente il corpo, a testa in giù, di una ragazzina di tredici anni. Gli studiosi l'hanno chiamata Martina. Ed è di un'altra Martina, studentessa liceale, il cadavere che Jacopo Bignone e Consuelo Salini, - giunti lì per un servizio giornalistico - trovano in fondo a quella tomba, nella stessa posizione dell'originale. Chi ha ucciso la ragazza sapeva dell'anomalia. Ma per scoprire la sua identità occorre svelare i segreti del presente. Quelli che gli adolescenti celano dietro una maschera di spensieratezza e quelli che gli adulti coltivano oltre la facciata liberty di una villa sul mare. Quando un'altra ragazza scompare, Jacopo farà di tutto per riportarla a casa. Fino a mettere in gioco la sua vita e quella di Consuelo.