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Modello Milano. I vent'anni che hanno cambiato la città
Si può parlare di un modello Milano? Certamente, se si guarda al cambiamento di questi ultimi anni, al grande rilancio di immagine, bellezza e attrattiva della città e, soprattutto, se si considera che tutto questo nasce da quello spirito di milanesità che ha animato gli attori della rinascita, al di là dell'appartenenza politica. L'Expo è stato l'evento più importante di questi anni che ha rappresentato la sintesi di quanto fatto in precedenza, la cartolina che Milano ha presentato al mondo intero, suscitando interesse e ammirazione. Attraverso gli incontri e i contributi di decine di protagonisti di questi anni, questo libro si sforza di ricostruire le ragioni e l'essenza del modello Milano. -
Bullismo spiegato a genitori e insegnanti. 10 modi per conoscerlo e affrontarlo
Il bullismo è sempre esistito ma oggi ha cambiato la sua struttura, è diventato più potente, più aggressivo, più veloce e subdolo che mai. Ad armarlo è stata soprattutto la tecnologia. Il bullismo, se non affrontato correttamente, può avere conseguenze sia per gli autori dei fatti sia per le vittime. Chi l'ha vissuto sulla propria pelle rischia di portarsi addosso le cicatrici per sempre. Per questo occorre conoscerlo, prima di affrontarlo e possibilmente disarmarlo. -
La grammatica della corsa
Martti Corvara ama correre. Nella pratica della corsa ha ritrovato un proprio equilibrio; e, nel movimento della corsa, un meccanismo o, per meglio dire, una grammatica: c’è il passo che è stato e il passo che verrà. Ma, nel mezzo, c’è il passo della spinta. Il passo dell’ora. Concentrandosi solo sul presente, egli non sente più angoscia per il passato né timore per il futuro. È l’unica modalità che gli consente di spostarsi nel proprio spazio. Il presente è il solo tempo a sua disposizione.rn“Era il presente, questo presente, a trascinarlo verso il basso, a riempirgli piedi e gambe di piombo? Ogni passo non era più l’istante che svanisce nel momento in cui si compie, ma lasciava dietro di sé una traccia bituminosa, come un’orribile lumaca aliena. Il presente faceva marcire la terra, come infettandola”.rnDa quando è partito poco più che ventenne da Pressi del Lago, Martti Corvara non ha combinato un granché. A distanza di vent'anni torna per fare chiarezza sul presunto suicidio del padre. Trova ad accoglierlo i tre amici con cui ha condiviso il bagliore della giovinezza, l'attimo fugace in cui si crede di poter cambiare la storia. Nel frattempo sono diventati politici e faccendieri, corrotti e corruttori, emuli del propri padri e a loro volta padri infelici. Sullo sfondo, una spaventosa crisi economica e la chimera di poterla cavalcare facendola sempre franca. Tra rave psichedelici e giacimenti di gas, un'inchiesta su una ragazza uccisa è destinata a insabbiarsi sulle rive del Lago dei Morti. Eppure Martti, uomo senza qualità ma anche senza paura, non smette di correre e di cercare una grammatica nuova con cui dire finalmente qualcosa di sé. -
Femmes
Con un ritmo intimo e deciso Frida, Camille, Artemisia e anche la madre più irragionevolmente sconosciuta, quella di Hitler, parlano finalmente in prima persona narrando, con voce nuova, storie di vittorie e di dolori, di amori e tradimenti. Un viaggio di quattro donne che hanno saputo cogliere e accogliere la sofferenza, plasmando il destino attraverso i colori della vita.rnrn“Conoscete la storia di Susanna e i due vecchioni? È bella vero? È stato il mio primo quadro.rnAnche a me due uomini cambiarono la vita: Orazio Gentileschi, mio padre, e Agostino Tassi, il mio stupratore. Pittori entrambi”.rnÈ così che comincia Femmes. Dipingendo il quadro di Artemisia Gentileschi, artista dalla forza straordinaria, segnata per tutta la vita dallo scandalo ma non per questo sconfitta. Le succede Camille Claudel, scultrice di talento inaudito, che si condannò al tormento da quando divenne l’amante del già famoso Rodin. Il terzo monologo spetta alla vitalità di Frida Kahlo, di cui si ricordano i dolori della sua vita gioiosa. E infine, una donna a cui si pensa poco, ma che crebbe con amore uno dei tiranni più terrificanti della storia. È Klara Pölzl, la madre di Hitler.rn -
E poi succede
Con uno stile veloce e a tratti graffiante, proprio come la Milano che fa da sfondo alle vite meravigliose e ordinarie di questa storia intimamente metropolitana.rn«La perfezione è bella da ammirare in una scultura, in un dipinto forse, ma è meravigliosamente senza vita e per questo malinconica»rnMilano, terzo millennio. Lui è un affermato professionista sulla quarantina. Si occupa di traduzione, in simultanea e consecutiva. Lei è un'educatrice d'infanzia. È inquieta, romantica e bellissima. Entrambi hanno una vita sentimentale che non rispecchia le loro aspettative. Entrambi hanno qualcosa da scontare e molto da comprendere di se stessi. ""E poi succede"""" è una storia d'amore, di amicizia tra donne, di tradimenti e di lealtà."" -
Il palazzo delle lacrime
Fuga dalla cortina di ferro Berlino Est, 1976.rnrn«Per rientrare a Berlino Est cambio ogni volta valico. Quello di Friedrichstraße non è mai però una buona scelta. Per effettuare il controllo documenti bisogna attraversare una struttura di acciaio e vetro collegata alla fermata della sopraelevata da un sottopassaggio. L’edificio è ormai da tutti chiamato il Palazzo delle lacrime. La gente, costretta a separarsi, scoppia a piangere. Genitori dai figli, uomini e donne dalla persona amata. C’è chi lo fa sommessamente, chi non si trattiene e i singhiozzi risuonano per tutta la struttura»rnrnBerlino Est, 1976. Una ragazza viene ritrovata uccisa a Treptower Park. A essere incaricato del caso è il maggiore Martin Krause del controspionaggio. Figlio di italiani fuggiti in Germania nella zona di competenza sovietica dopo la fine della guerra, è entrato a far parte dei servizi segreti della Stasi. Le indagini prendono subito una piega imprevista legata alla simbologia politica dell'omicidio. Si complicano ulteriormente quando la pista seguita conduce dritta a Berlino Ovest. Ne nasce un intreccio tra servizi segreti, insospettabili agenti, trafficanti di droga e di ragazze avviate alla prostituzione. Intanto la scia di sangue prosegue sia all'Est che all'Ovest fino a quando Krause capisce che gli omicidi hanno un forte legame con le alte sfere della Germania comunista. È questo il momento in cui viene fermato e deposto dall'incarico. Ma Krause non molla e decide di fuggire all'Ovest per fermare l'assassino. Riuscirà a oltrepassare la cortina di ferro? -
I tre cuori del Polpo
«Qual è il tuo lavoro? Ecco, se qualcuno me lo chiedesse, cioè se lo chiedesse al vero me stesso, potrei rispondere: fingere. Di essere qualcuno con un nome e un cognome, di avere un lavoro, di abitare in un posto, avere un indirizzo, un passato, dei gusti, dei segreti, pregi e difetti. Per quale ragione? Oh, questa è una lunga storia…»rnLo chiamano Polpo, perché ha sempre vissuto mutando forma all'occorrenza. Truffe, furti, raggiri. L'agenda Proteo, uno dei tanti servizi segreti italiani, l'ha costretto a mettere a disposizione le sue abilità e ad abbandonare tutte le sue vite precedenti. Sono passati sette anni. Ora è stanco, confuso. L'agenda lo incarica di distruggere Louise Calemmi, ecologista in politica. Ma non è facile, perché dal passato i nemici di ogni se stesso lo braccano e minacciano. Dovrà imparare a essere cattivo. Ma avrà una legione dalla sua parte. Tutta nella testa. -
Dietro le quinte
«Mi chiedevo perché la vita di certe persone, apparentemente, conti molto meno di altre. Mi domandavo come si possa sparire nel nulla, lasciando dietro di sé una memoria così labile da svanire come neve al sole.»rnrnToni Nastasi è un poliziotto di poche parole. Divide il proprio tempo fra Garibaldi, un cane pastore ungherese, il lavoro, lunghe soste notturne in riva al mare e il rimpianto per essere stato estromesso dalla vita della sua giovane amante. Una notte è testimone di una sparatoria in uno stabile fatiscente. È la prima avvisaglia, il cigolio che preannuncia l'apertura delle porte dell'inferno: sarà coinvolto in un'indagine che lo porterà a conoscere un'atroce realtà fatta di torture e morte. Ambigui personaggi concorreranno a far fare, al malinconico poliziotto, un percorso nello squallido mondo di sevizie e omicidi in formato home video. In un'odiosa caccia al tesoro, tra colpi di genio e pericolosi passi falsi, si snoda il primo caso che vede coinvolto Toni Nastasi nella discesa di un inferno a cui lui stesso stenta a credere. -
Senza dolore
Vivere senza dolore, era questa la speranza di Isa Lodi, una giovane donna che era stata staffetta partigiana sull'Appennino Tosco-Emiliano durante la Resistenza. Ma un giorno di novembre del 1948 viene uccisa nel suo appartamento sui Navigli, strangolata con un giubbotto celeste ricavato dalla stoffa di un paracadute. A trovarla senza vita è il suo convivente, Ludovico Colzi, il tenente che sui monti si faceva chiamare Mosca. Qual è il mistero che si cela dietro questo crimine che sembra venire dagli anni della guerra? Parte così l'indagine degli uomini del Commissariato del Naviglio Grande, andando a ritroso nel tempo. Si scava nelle vicende della squadra del Mosca e negli strani incidenti accaduti. Ex partigiani e poliziotti alla ricerca del colpevole, inseguendo ricordi del passato e uomini che sembrano fantasmi. -
I giorni sbagliati
Il primo attentato di matrice islamica mai realizzato in Italia sconvolge Milano, durante una gara podistica di fine estate. Il paese si paralizza, piange e sopporta gli strilli di politici, giornalisti e sciacalli. La nazione si distrae così dall'ultimo trauma: Paolo Bonomelli, politico stimato e in grande ascesa, è appena stato travolto da uno scandalo sessuale. Mentre l'Italia, incredibilmente unita, segue le tracce del terrorismo islamico, Bonomelli scompare nel nulla. La giornalista Laura Bentivoglio, con ostinazione, risale il filo della sua vita lungo i rivoli degli affetti più puri e dei compromessi più biechi. Il loro, il nostro, diventa un viaggio dentro a questo tempo: in cui la verità fa male a tutti, e l'innocenza non è più la virtù di nessuno. -
Il miele e l'aceto. La sfida educativa dell'adolescenza
Tuffarsi. L'adolescenza è anche questo: il passaggio abissale tra un prima e un dopo. È una sfida in cui si sperimentano i propri limiti in una realtà che smette di essere accomodante rivelandosi spesso brutale. L'impatto è forte e lascia il segno. Ma è anche inevitabile, perché serve a costruire la propria identità. Lamberto Bertolé si rivolge a genitori, educatori e istituzioni: a coloro che ogni giorno incontrano un adolescente, dovendo fornire risposte al suo bisogno di avere nuove prospettive da cui guardare al mondo. E aiuta a comprendere i disagi ma anche i bisogni esistenziali dei ragazzi, pescando nel concreto della sua attività quotidiana di educatore e insegnante. Perché c'è una sfida da cogliere, un confronto da non temere, temperando la dolcezza della cura amorevole con la fermezza acre dell'aceto. Educare al futuro significa saper entrare in conflitto e avere il coraggio di lasciare che il mondo irrompa nella realtà degli adolescenti. Aiutandoli a dotarsi degli strumenti per affrontare delusioni e frustrazioni. Per insegnar loro a prendere coscienza dei propri limiti e potenzialità. Vuol dire soprattutto avere il coraggio di lasciarli liberi davanti a un mare di possibilità. Lasciandoli tuffare. -
Maradagal. La prima indagine del commissario Cattaneo
Paolo non è neanche un amico, giusto un conoscente, riapparso per chiedere un favore. Ma quando subisce un'aggressione, Cattaneo non può fare a meno di chiedersi: “Perché?” Possibile che c'entri il suo lavoro di giornalista? Viveva in un piccolo paese e aveva scritto qualche articolo sulla scomparsa di un matto, del quale sembra non importare nulla a nessuno. Nella Brianza dei primi anni duemila, ancora lontana dalla crisi, sono tutti troppo impegnati ad arricchirsi con l'edilizia, per perdere tempo dietro a un vecchio scemo che viveva di lavoretti e carità. Sullo sfondo di una Brianza abbandonata, che riporta alla memoria il paese fantasma sud-americano Maradágal raccontato da Carlo Emilio Gadda, un giovane Libero Cattaneo, non ancora commissario, indaga e svela una storia nella quale il matto non è lo scomparso. E nessuno è innocente. -
La terra restituita ai contadini. La più grande redistribuzione di ricchezza mai avvenuta in Italia
70 anni fa, nel 1950, il governo De Gasperi varava una rivoluzionaria riforma agraria. Ispirata e sostenuta dalla Coldiretti presieduta da Paolo Bonomi, ha reso possibile l'unica redistribuzione di ricchezza tra le classi sociali mai realizzata in Italia. Dal 1950 al 1964 la riforma, attraverso un complesso di leggi lungimiranti, ha dato regole chiare e certezze nel possesso della terra e nei rapporti. Ha trasferito a oltre un milione di contadini, mezzadri, braccianti e affittuari, qualcosa come 3,6 milioni di ettari incolti o mal coltivati e ha messo la pietra tombale sul latifondo. Ma l'altro grande risultato è la nascita di un nuovo soggetto economico e imprenditoriale, il coltivatore diretto, la cui presenza nella società italiana e sui mercati è oggi sempre più forte e imprescindibile. La storia di una grande operazione di democrazia economica in linea con la cultura riformista che, fin dalla sua fondazione, ispira la Coldiretti. Prefazione di Vincenzo Gesmundo. -
Tel Aviv
Tel Aviv non è Middle East, è Middle West. A metà strada tra Oriente e Occidente, Mediterraneo e Asia. Una via di mezzo tra Europa e Stati Uniti, con i caffè di quartiere in cui trascorrere giornate tra elucubrazioni politiche e letterarie, ma anche Startup Nation: la più alta percentuale di startup per abitante al mondo. Un crocevia tra passato e futuro: una città ""giovane"""", fondata nel 1909 dai primi pionieri sionisti in fuga dall'Europa dei pogrom, le cui radici, tuttavia, affondano nel porto di Jaffa, ancor più antica di Gerusalemme. Come la Città Santa, anche questo microcosmo è attraversato da religioni, culture e sapori diversi, che al tempo stesso si amalgamano perfettamente assieme rendendo Tel Aviv un luogo unico al mondo, che Fiammetta Martegani ci fa scoprire con un viaggio inaspettato attraverso i cinque sensi."" -
Un mucchio di bugie. Racconti scelti 1993-2017
Esistono due Giulio Mozzi: il primo è l'autore di «storie semplici, profonde, perfette» (Marco Lodoli), il cui linguaggio «è quello della vita» (Federico Fellini); il secondo è «uno degli scrittori più sperimentali conosciuti» (Giuseppe Caliceti), uno che «ha preso la parola con il tono di chi detta legge» (Tiziano Scarpa). Nell'opinione comune, semplicità e sperimentalismo sono agli antipodi. Eppure Giulio Mozzi, dalla sua prima raccolta (Questo è il giardino 1993) alla più recente (Favole del morire 2015) è sempre riuscito nel miracolo di coniugare una lingua piana e senza asperità con la sperimentazione formale più accanita; come è riuscito a conciliare un immaginario spesso terribile - gli scrittori ""cannibali"""" degli anni Novanta possono andare a nascondersi - con una visione molto cristiana - seppure un po' veterotestamentaria - del mondo. In questo volume Mozzi ha raccolto, in collaborazione con la critica Gilda Policastro che firma anche la nota finale, i suoi racconti non solo più belli ma anche più innovativi, più irregolari e più spiazzanti. Dimostrando così di essere davvero, come ha scritto Andrea Cortellessa, un «maestro segreto» della sua generazione di scrittori - quella dei nati negli anni Sessanta - e delle successive."" -
La questione dei cavalli
«Un romanzo che disegna una parabola narrativa da seguire» - Demetrio Paolin, La LetturaUn visionario regista canadese sceglie Venezia come ambientazione per il sequel del film western ""Il mio nome è Nessuno"""". Attori e tecnici sono pronti per iniziare le riprese, ma una catena di errori, omissioni e storture burocratiche complica lo sbarco dei cavalli. L'afa lagunare rende l'attesa opprimente. Corrono voci, fomentate da un giornalista locale, che collegano la presenza della troupe in città ad alcuni eventi inquietanti: una moria di pesci in laguna, una strana muffa rosa sui muri delle case. Angelo, giovane direttore tecnico di origine italiana, e la sua collaboratrice Sarah tentano di mediare fra le esigenze della produzione e le posizioni sempre più pressanti di alcuni residenti; ma la tensione cresce fino a quando un gruppo di comparse aderisce così tanto al proprio ruolo da impossessarsi dei costumi da cowboy e battere la città come un Mucchio Selvaggio, compiendo violenze e intimidazioni in nome di una ritrovata autenticità locale. Un bambino che tutti conoscono come Momo osserva i movimenti delle persone e delle cose e li collega alle mezze frasi che sente dai genitori, dalle bambine più grandi, a scuola. Dal finestrino del treno che ogni pomeriggio lo riporta a Mestre, vede i cavalli stallati sull'isola di San Secondo, sente che sono in pericolo e decide di scoprire il loro destino a tutti i costi. Postfazione di Dario Voltolini."" -
Un nido in testa
Raccontato con ironia, umorismo e profonda intelligenza, questo libro autobiografico, pubblicato con successo originariamente in inglese con il titolo The Finch in my brain (Hodder & Stoughton), rivela la storia incredibile di un uomo che non si rassegna al destino. Produttore e filmmaker, tra Londra, Los Angeles e Roma, Martino Sclavi nel 2011 scopre di avere un tumore di quarto grado al cervello, con un'aspettativa di poco più di un anno di vita. Operato d'urgenza, al risveglio accusa gravi disfunzioni percettive e cognitive che accetta, senza mai abbattersi. Scrive facendosi aiutare da Alex, una voce elettronica, e contro ogni aspettativa, Martino scoprirà che il suo cervello non è solo un vuoto che rende più ardua la sua esistenza, ma un nido, dove si palesa, fiera e vivace, una speranza inaspettata. -
Favola Atalanta. Bergamo alla conquista dell'Europa, tra sogno e realtà
Negli ultimi anni l’Atalanta è passata da una dimensione provinciale a una vetrina europea. Merito di Gian Piero Gasperini, Mister etichettato come quello che non poteva allenare una grande squadra e che ha deciso di trasformare la Dea in un top club. Grazie a giocatori sconosciuti fatti crescere con perseveranza e lavoro quotidiano e a calciatori con la fama di scostanti che hanno trovato a Bergamo il loro Eden sportivo. Il tutto sostenuto da una società economicamente solida e gestita con passione e dedizione, investendo nello stadio (prima in serie A ad acquistarlo con bando pubblico) e nel settore giovanile, tra i migliori in Europa. A tutto ciò aggiungete una città e una provincia che si identificano completamente in questa infaticabile squadra operaia (""La maglia sudata sempre"""", il motto dei tifosi) e capite perché si parla di favola Atalanta. Una squadra che merita di rappresentare l’Italia in Champions League. Una formazione che continua a vincere anche per strappare un sorriso alla provincia che più di tutte ha pagato un prezzo assurdamente alto a causa del coronavirus. Prefazione Roby Facchinetti."" -
Il veleno nella coda
Libro candidato da Giovanni Pacchiano al Premio Strega 2022Un figlio decide di scrivere un libro per regolare i conti con il padre – un padre che è una specie di «Re Mida al contrario». Ma proprio nei giorni in cui finisce di scriverlo, il padre si suicida. E lascia un memoriale: con il quale fa, a sua volta, i conti con tutta la propria vita. E che cosa è la vita, per questo padre e questo figlio? È l'inseguimento del più potente, del più pericoloso, del più letale dei seduttori: il successo. In questo libro, cara lettrice, caro lettore, trovi tutto: il racconto del figlio e il racconto del padre. Entrambi sono pieni di avventure, di intelligenza, di sentimenti fortissimi, di odio e di amore, di ambizione e delusione. E ci troverai il doppio ritratto di un'Italia gaudente e disperata. Tu, vedrai, non saprai decidere: non saprai deciderti. La doppia immagine di questo padre, di questa Italia, di queste vite, ti resterà appiccicata addosso. Forse per sempre.Proposto da Giovanni Pacchiano al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«Il veleno nella coda è una dolorosa ma insieme ironica e autoironica storia vera. Prende l'avvio dal racconto di Francesco nel giorno della morte del padre. Francesco, milanese, primogenito di sette figli. Il padre è di umili origini, la madre, al contrario, proviene da una famiglia benestante. Il padre, Massimo, professione odontoiatra (ha invece costretto la moglie, anch'essa medico, a stare a casa, a occuparsi dei sette figli, a sgobbare come una serva), si fa strada faticosamente nella professione; finché, primo a Milano a usare il microscopio nell'odontoiatria, ha un colpo di fortuna: uno come lui che si è fatto dal nulla, che non ha un pedigree di antenati, diventa il dentista di Berlusconi. Piove denaro. Ma, affetto come il Presidente da un demone interiore, la mania di grandezza, fa il despota in casa, colleziona tradimenti ai danni della povera moglie, tratta con acredine i figli, compare e scompare, si separa per poi tornare indietro a piangere quando l'ultima donna lo ha lasciato. I figli sono terrorizzati da questo padre-padrone. In perenne conflitto col padre, Francesco sembra destinato a diventare uno senza arte né parte. Da ragazzo è uno dei più affermati e spericolati graffitari di Milano, specializzato nel disegnare i suoi graffiti sulle pareti dei treni fermi nei vari depositi. Hobby, se così si può chiamare, non senza pericoli, perché frequenti sono le incursioni della polizia. Ma anche Francesco ha il suo colpo di fortuna: viene chiamato a partecipare alla trasmissione tv di Santoro, poi, grazie alla mediazione del padre, lavora per Italia Uno per poi entrare stabilmente a far parte dello staff di Striscia la notizia. È un mondo descritto senza nessuna censura e senza nessun moralismo. Un mondo di trasgressioni, di sesso e droga facili, di ricerca a tutti costi della visibilità e del successo. Francesco c'è dentro, è giovane, gli piacciono le donne, che a loro volta lo rincorrono, non si tira indietro, ma insieme osserva con occhio ora... -
Il filo sottile di Arianna
Andrea Basilio, ex ispettore di polizia, da tre anni porta avanti la A&B Investigazioni. Tre anni senza grandi emozioni, tre anni a inseguire mariti e mogli infedeli e debitori in fuga. Ma tutto è destinato a cambiare quando un venerdì pomeriggio si presenta in agenzia l'avvenente Arianna Fanelli, giovane amante di uno degli uomini più in vista di Milano. Il ricco imprenditore è misteriosamente sparito la sera prima durante una cena romantica. Attratto più dalla cliente che dal caso, Basilio si ritrova a indagare fra giri di escort, gallerie d'arte, conti cifrati e un vecchio cold case riconducibile all'imprenditore scomparso.