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S-2F Tracker. Ediz. italiana e inglese
La storia nell'Aeronautica Militare italiana del famoso bimotore della Grumman nato e utilizzato per l'impiego antisommergibile. -
La memoria del gusto. Storia e ricette dell'Osteria Lo Stuzzichino di sant'Agata sui due Golfi. Nuova ediz.
Raccontare la storia di un'osteria come ""Lo Stuzzichino"""" significa raccontare non solo una grande parabola gastronomica e umana, ma anche il percorso di una famiglia all'interno di un territorio unico. È il racconto di un rapporto stretto, quello tra la famiglia De Gregorio e un angolo del nostro paese."" -
Guida di Elea secondo Parmenide
Al turista in transito sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria basta una breve deviazione, uscendo allo svincolo di Battipaglia e imboccando la statale 18, per raggiungere in poco più di mezz'ora d'automobile Ascea Marina. Gli si offre l'opportunità di un incontro davvero singolare. Velia (l'Elea dei Greci), oltre a essere una suggestiva località costiera del medio-basso Tirreno, rappresenta un bacino archeologico di notevole interesse, essendo stato uno dei più antichi insediamenti italioti (VI sec. a.C.), sede di una scuola filosofica tra le più importanti dell'Occidente. Luciano De Crescenzo ha ironizzato sul fatto che se questa località di fosse trovata alle Seychelles sarebbe probabilmente più nota di quello che in certi ambienti dell'Italia che conta. Fortunatamente la scarsità dei visitatori italiani è compensata dalle numerose presenze di turisti tedeschi, francesi e giapponesi. Secondo la testimonianza di Strabone ""appena oltrepassata la punta si incontra un'altra insenatura in cui è situata quella città che i Focei, suoi fondatori, chiamarono Vele, e altri Ele, da una certa fonte, e ora chiamiamo Elea, donde provennero i pitagorici Parmenide e Zenone""""."" -
Alfonso Gatto e il «continente» Sardegna
"È alquanto strano che la critica su Alfonso Gatto non abbia dato la doverosa importanza all'impegno giornalistico del poeta al livello più propriamente territoriale. Eppure, sarebbe sufficiente scorrere le pagine successive di Napoli N.N., per cogliere l'intima, intensa intersezione che nell'opera gattiana viene a crearsi tra livello giornalistico e narrativo, destinato ovviamente a trasfondersi in quello più propriamente poetico."""" (Dalla prefazione di Francesco D'Episcopo)" -
Le ricette del Vesuvio. Tradizione e innovazione dalla Valle del Sarno, ai Monti Lattari e Vesuvio in 780 piatti della tradizione familiare e della ristorazione
Il Vesuvio non è semplicemente il vulcano di Napoli. ""Vesuvus"""", come lo chiamavano gli antichi, è un gigante maestoso che guarda la città, ma protegge tutta la Campania. La sua sagoma è sempre presente: se guardi il panorama, se ti affacci alla finestra, se percorri l'autostrada Napoli-Salerno. Lo sguardo è catturato dalla sua figura e anche chi non lo ha mai visto lo riconosce. Per questo motivo, un libro di ricette che lo ricordi nel titolo non è una mera intuizione editoriale, è un'indagine per ampliare ulteriormente la visione della nostra identità. I protagonisti di questa ricerca sulle vie delle nostre tradizioni non sono solo quelli dell'Agro Vesuviano, per intenderci. Nelle nostre zone lo spirito vulcanico, la componente mineraria del suolo pervadono anche l'Agro Nocerino-Sarnese e i Monti Lattari. Così i prodotti, i riti e le pietanze che interpretano i territori si trasformano nello strumento privilegiato per scoprire di più di noi stessi e delle nostre radici senza le quali non può esserci futuro."" -
Frisèddi ri carajèsima. La poesia satirica in vernacolo teggianese di Gaetano D'Elia
"Frisèddi ri carajèsima"""" (""""Biscotti di Quaresima""""), un libricino di poche decine di pagine che raccoglie ventuno sonetti di satira anticlericale scritti, in vernacolo, dal medico e umanista teggianese, Gaetano d'Elia, tra il 9 di maggio del 1886 e il 9 di febbraio del 1888. L'autore, attraverso la parafrasi del testo e la sua analisi dal punto di vista fonomorfologico, prosodico, metrico e strutturale, disvela un fine straordinario poeta dotato di una vena artistica non comune, capace di coniugare a livelli altissimi le strutture ritmiche e melodiche dell'endecasillabo e della parlata vernacolare teggianese. Lo studio dei contenuti e la decodificazione del contesto storico, politico e culturale in cui nasce e si sviluppa lo scontro con il vescovo di Teggiano consentono di ricostruire anche i tratti più significativi del pensiero di questo illustre dianèse, sorretto da profonda poliedrica cultura e fine arte oratoria." -
Salonicco 1943. Agonia e morte della Gerusalemme dei Balcani
A dispetto del tempo che scorre e degli uomini che dimenticano, per una parte degli abitanti di Salonicco quel villino di inizio Novecento, dallo stile marcatamente neobarocco, l'hanno continuato a chiamare Oikía Salém: la casa di Emmanouíl Rafaíl Salém, il facoltoso avvocato tessalonicese di origini ebraiche che, nel 1907, ne affidò la costruzione a Xenofón Paionídis, uno dei più famosi architetti del suo tempo. Per gli autisti della Oasth, l'azienda di trasporto urbano di Salonicco, che dalle cinque di mattina a mezzanotte passata attraversano Leoforos Vassilissis Olgas, la fermata in prossimità del civico contrassegnato dal numero 20 è, da quarant'anni, Palió italikóproxeneío: il vecchio consolato italiano, che sul finire degli anni Settanta traslocò in una più modesta dimora. Della sontuosa casa di Salém e di quel lembo d'Italia in terra di Macedonia, carico di storia e di ricordi, oltre al toponimo sopravvive solo un giardino invaso da arbusti ed erbacce e una vecchia palazzina con le persiane semidivelte, le ringhiere corrose dalla ruggine e gli intonaci scoloriti e cadenti. -
La tela degli svizzeri. I Wenner e l'avventura del tessile a Nocera. Ascesa e declino di un distretto industriale
La migliore immagine che si ha di Nocera Inferiore e, forse, dell'intero Agro-Nocerino-Sarnese al massimo del suo splendore industriale: è questo il viaggio che il lettore può compiere attraverso le parole ed il racconto di uno specifico contesto socio-economico, nel libro-intervista di Angelo Verrillo. Il parallelismo con le dinamiche economiche attuali ne rende la lettura interessante e pregna di spunti rifleessivi, oltre ad offrire esempi edificanti e contributi mirabili di imprenditori dall'azione diligente e dal preciso intento realizzativo d'ascesa economica. Uomini che radicavano le nuove strutture industriali con intuizioni moderne e incisive sul nostro territorio. Le nuove generazioni, abituate ad ascoltare parole come crisi, desertificazione industriale, disoccupazione, precarietà, scopriranno come, per lungo tempo, tra il XIX e il XX secolo, ci fu una crescita economica importante grazie allo sviluppo del settore tessile e non solo. La scommessa imprenditoriale degli Svizzeri, oltre a far emergere le dinamiche sociali di alcune famiglie impegnate nello sviluppo delle proprie aziende, determinò il sistema attrattivo della nostra regione, come luogo dove poter fare impresa. -
La natura svelata. Armonia e conflitti nei paesaggi dell'arte. Catalogo della mostra (Santa Maria di Castellabate, 5 luglio-5 settembre 2019). Ediz. illustrata
"La natura svelata"""" è la trama di un esperimento estetico che nutre il pensiero di uno slancio etico verso le cose, gli altri, l'ambiente. Togliere il velo che copre e nasconde la faccia della realtà ci obbliga a guardarla negli occhi, a scrutarne le ferite, anche quelle meno visibili e più guarite, a verificarne la libertà e la salute e ad immaginarne i desideri e i sogni. Svelare vuol dire guardare dentro, oltre, vedere in profondità, fino all'abisso, non avere paura e inseguire lo stupore. Svelare vuol dire lasciare apparire e cose nella loro purezza, senza finzioni e senza filtri, senza pregiudizio e senza disagio. La mostra propone una collezione di dipinti che vanno dal primo ventennio del '600 all'ultimo del '700 e racconta, in modo molto eloquente, l'evoluzione del tema del paesaggio in questi due secoli circa di storia della pittura. Una mostra può diventare occasione seria di risveglio, di bonifica, di coscienza, di legalità, di promozione, di riscatto. Il Cilento ha bisogno di sentire, sulle sue membra, a volte stanche, la brezza rigenerante che porta i profumi del mondo, senza nascondersi dietro confini forzati, con l'idea chiara che la bellezza ci salverà." -
Il cortile. Fatti senza tempo, compiuti da personaggi che hanno contribuito a scrivere, in un luogo particolare di Napoli, un pezzo di storia cittadina e molto spesso anche italiana
L'avvocato penalista Francesco Russo scrive di storie e storielle che si svolsero su un palcoscenico particolare: Castel Capuano e il suo cortile. Castel Capuano è Napoli e la storia di Napoli quella grandiosa e quella miserabile, quella viceregnale, barocca, masanielliesca, la Napoli Contraffatta di Titta Valentino mastrodatti del Tribunale, quella del Rinascimento e via ricordando... Leggendo ""Il cortile"""" subito si profila l'interrogativo: si tratta di una sorta di felliniano Amarcord partenopeo, che sembra evocare gli anni gloriosi durante i quali i principi del Foro levavano le loro voci nelle tetre aule del Castello? Per dissolvere il dubbio bisogna scandagliare le storie di Francesco Russo talvolta raccontate con malizia talaltra con trasparente malinconia."" -
Arte, mito e storia nelle terre del Cilento
"Il Cilento è terra di miti, si frangono nella statue e nei dipinti che li rappresentano e li tramandano. I loro palpiti ci rendono felici vittime di eterna seduzione"""". """"Arte, mito e storia nelle terre del Cilento"""", l'ultima fatica letteraria di Francesco Castiello, prova a tracciare le linee di collegamento tra arte statuaria, arte pittorica e mitografia nel Cilento. L'opera curata da Giovanni Odato per la collana Cilento, è impreziosita da una nota di Don Gianni Citro su l'arte prodotto di libertà e da uno scritto di Rosalinda Marcelli su Carlo Pisacane. Un raffinato pamphlet arricchito dalle fotografie di Pietro Avallone, Fabiana Gerardo e Giuseppe Palladino, che cerca di dimostrare come la cultura possa essere asse di collegamento essenziale tra le zone costiere e quelle interne del Cilento." -
Lievito madre. Consigli e ricette. Ediz. illustrata
Realizzare pane, pizza e tanti altri lievitati fra le mura delle nostre cucine fa rivivere la magia di un tempo lontano per tornare a mangiare meglio. Ecco un libro con tutti i segreti del lievito madre scritto e illustrato da Valentina Pierella e legato al grande successo che ha riscosso sul canale Youtube ""tu_valentina"""". La prima parte del libro introduce al magico mondo della lievitazione, spiega le fasi fondamentali per la creazione del lievito madre partendo da zero, descrive come conservarlo e utilizzarlo negli impasti. La seconda parte del volume è invece dedicata alle ricette: pane, pizza focacce e dolci vengono realizzati attraverso diversi metodi. Edizione arricchita da foto e disegni realizzati dalla mano della stessa Valentina."" -
Posso andare in bagno?. Storia di una sedicenne a tre quarti in un anno a metà
Romanzo in forma di diario, ambientato nell'anno più critico del secolo. L'attualità si mescola alle vicende adolescenziali e personali di Serena, una sedicenne presa tra scuola e amicizie, professori e primi amori, lezioni di matematica e disturbi alimentari, genitori e didattica a distanza, primi approcci consapevoli alla vita e alla morte di persone care. Un libro che vi coinvolgerà e vi farà immedesimare, sorridere e commuovere. Appassionante per chi ci è già passato e per chi ci si riconosce: l'adolescenza, la fase più complessa e contorta della nostra vita. -
Gli artisti di Olivetti. Il dovere della bellezza
"Ogni quadro apre la strada a ricordi collettivi, alla memoria di anni fervidi, alle sere trascorse con gli artisti, al progressivo affacciarsi per molti alla vita delle gallerie d'arte e alle grandi manifestazioni nazionali. Forse nessuno oggi se ne ricorda più, ma questa è stata una pagina che da sola basta a far ricordare Olivetti. E se l'arte alla fine è veramente uno specchio della realtà, l'Italia che quei quadri mostravano non è così lontana da ciò che essa è stata in quegli anni, con i suoi paesaggi, le sue passioni, le sue ferite, e anche le sue grandi speranze""""." -
La tecnica della libertà
“L’Italia, onorevoli colleghi, non è un paese in ginocchio. La libertà e il rispetto dei diritti della persona umana non sono valori perduti, occorre però che si sviluppino ancora perché sono beni fondamentali che devono essere assicurati alle generazioni future. Ci sono nel nostro paese grandi risorse morali che è nostro compito far dispiegare.” -
Il tempo di Adriano Olivetti
« È il tempo in cui l’era della meccanica sta per far posto all’elettronica e al computer che vede Olivetti tra i pionieri mondiali. È il tempo in cui l’Italia, pur mantenendo in posti chiave molti «personaggi del peggiore passato», dà segni di rinascita e d’avanguardia come nessun paese europeo. È il tempo di un’America dall’economia al galoppo tra i Kennedy, Martin Luther King, Bob Dylan e il calcolatore IBM. Olivetti cerca un radar per conquistarla» - Alberto Sinigaglia, Tuttolibrirn«Un ritratto vivo e partecipe» – La LetturarnIntervistato da Maria Pace Ottieri, Furio Colombo parte dall'esperienza olivettiana, fondamentale per la sua formazione professionale e umana, per raccontare non solo il tempo di Adriano Olivetti, ma anche il nostro. I grandi cambiamenti sociali, politici ed economici si intrecciano con una vicenda personale che è anche la rievocazione di un fenomeno unico e irripetibile della storia italiana, ancora capace di avere un ruolo di primo piano nell'attualità. -
Il pensiero irriducibile
Tre scritti personali e sentiti, capaci di illuminare ancora il nostro presente.rn«Nella meditazione di Terzani il progetto politico, tecnico, religioso di ricevere morte e di restituire la morte, era già confutato da troppa vita incontrata nel mondo, per poter partecipare al gioco; come se la morte, nonostante la crudeltà del ""nemico"""" fosse un optional» - Furio Colombo, Il Fatto Quotidiano rnrnConosciuto in tutto il mondo per i suoi reportage di viaggio, Tiziano Terzani, nei brevi saggi che compongono il volume, riflette sul mondo che cambia, sulla deriva soprattutto spirituale che ha colpito l'Occidente e sulla sua particolare e unica esperienza di vita, spaziando dagli anni trascorsi in Olivetti al suo grande amore per la poesia, rimasto sempre costante negli anni."" -
La poetica della verità
Nacque così, sui gradini di un portone, in una strada malfamata, il neorealismo italiano; senza programma ma soltanto con il desiderio di raccontare la triste realtà della nostra povera Italia, dopo un periodo di retorica, di cattivo gusto, di scemenze. La verità, la pura verità, il coraggio di dire la verità, riversando su quelle vicende il nostro dolore per la rovina morale e materiale del nostro paese. -
Società Stato Comunità
Dopo Città dell'uomo e L'ordine politico delle Comunità, torna finalmente in libreria l'ultimo dei tre volumi che Adriano Olivetti pubblicò nel corso della sua vita. Società Stato Comunità completa quindi il corpus olivettiano ufficiale, con una selezione di scritti e discorsi per riflettere più approfonditamente sulle connessioni tra politica, impresa e società e immaginare nuovi rapporti e sinergie che hanno ancora molto da dire all'attualità. -
La lotta semplice
In questo mondaccio i mutamenti sono sempre costati fiumi di lacrime. Suvvia, lavoriamo per il bene comune.rnrnÈ stato detto da qualcuno che è urgente conferire i pieni poteri al Governo, ciò segnerebbe nella storia della nostra vita nazionale il precedente meno degno e più pericoloso. Noi siamo convinti che vi siano uffici da abolire, energie intorpidite da svegliare, organi parassitari e ingombranti da alleggerire. Ma tutto ciò può essere compiuto senza usurpare i poteri del Parlamento, con tanta minore apparenza di grandi parole quanto maggiore è la sapienza e la coscienza del bene.