Sfoglia il Catalogo ibs007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3981-4000 di 10000 Articoli:
-
Apologia dell'islamismo
Quest'opera, concepita per celebrare la grandezza dell'islam, è stata pubblicata per la prima volta nel 1925 dall'editore Formiggini e rivede ora la luce grazie all'opera della casa editrice La Zisa di Palermo. A distanza di quasi un secolo, l'autrice, l'arabista e islamista Laura Veccia Vaglieri, ci invita a considerare «l'islam come religione e come civiltà, ancorate nella perfezione insuperabile e divina del Corano». «Dunque, una religione, una rivelazione che [...] conferma e rinnova il messaggio dell'unico e stesso Dio per mezzo di un profeta, Muhammad, che si iscrive nella catena degli inviati o profeti divini che [...] hanno ricordato alle loro rispettive comunità religiose il monito divino alla responsabilità sacrale e spirituale dell'uomo in questo mondo. Quale monito? [...] ""considerare Iddio unico nella Sua sovranità, a Lui sottomettendosi devotamente, a Lui prestare obbedienza nei comandi e nelle proibizioni, facendo il bene e astenendosi dal male""""». Prefazione di 'Abd al-Sabur Turrini, con una nota di Marcello Di Tora."" -
Wu Ming: dalla fake news al romanzo «neostorico» «54»
Questo saggio prende in esame i meccanismi comunicativi che per Zuela Maniscalco stanno alla base del romanzo ""collettivo"""" 54, così come quelli che coincidono con la sperimentazione comunicativa che sta alla base della nascita della Wu Ming Foundation. Con accuratezza l'autrice indaga la questione partendo proprio dalla nascita della Wu Ming Foundation, tornando indietro a ciò che era il Luther Blissett Project, dal quale è nato il romanzo """"Q"""". Si parla delle sperimentazioni sociali nate a Bologna in seno al Luther Blissett Project, quando ancora non esisteva alcun progetto letterario. Dopo aver illustrato con rigore tutto ciò che sta alla base di questa idea, l'autrice descrive nello specifico il romanzo """"54"""". Esso è un'opera assolutamente originale per numerosi motivi, gli si può accostare il termine """"neostorico"""" nel panorama letterario italiano e non solo. Ne emerge tuttavia la difficoltà di """"chiudere"""" all'interno di una definizione specifica questo tipo di narrazione, che allo stesso tempo, per sua natura, non vuole essere """"catturata"""". Prefazione di Massimiliano Tortora."" -
Trovata
"Questo libro raccoglie poesie scritte nell'arco di una trentina d'anni. Ciascuna racconta di un'esperienza: l'incontro con una persona, l'osservazione di animali o di un fenomeno naturale, luoghi di ricordi e mondi paralleli, ma soprattutto le tracce che l'esperienza lascia nella vita interiore. Tracce che formano un percorso alla scoperta della validità dei desideri, per distinguere i desideri a breve termine da quelli a lungo termine - che poi sono quelli che danno maggior soddisfazione perfino quando non sono (ancora) soddisfatti. Sono poesie che vorrei condividere innanzitutto con i miei amici. Penso a Jorge Luis Borges, che evidentemente non cercava la fama quando disse che non scriveva per la critica né per il pubblico, ma solo per sé e per i suoi amici; la comunicazione vera e profonda, che è ciò a cui aspira la poesia, implica, da un lato, un desiderio aperto verso il mistero di sé e delle cose e, dall'altro, un lettore o ascoltatore con la stessa disponibilità."""" (L'autrice)" -
Donna del sud. La terra, il cielo e l'infinito
"Donna del sud. La terra, il cielo e l'infinito"""" è un titolo che definisce l'orizzonte tematico di questa raccolta, in ogni sua parte. C'è una donna, l'autrice, che ritorna alle immagini della propria vita nella terra di Sicilia dove conduce, tra l'altro, nel tempo, ricerche genealogiche distinte nella sezione I luoghi della memoria. Da immagini di natura, mistero, albe e luoghi storici ripercorsi con gli occhi della mente unita ai sussulti, l'autrice indaga curiosa sulle manifestazioni della vita, sia essa espressa da creature o fatti, oggetti o sensazioni, scrivendo ciò che scopre in questi versi: espandere se stessi verso l'infinito è la soluzione per dialogare con il mondo sempre alla ricerca di armonia. «Adesso, più che mai, guardo la vita con occhi che scrutano per cogliere il senso profondo delle cose e delle vicende umane. Con fogli bianchi e una biro blu immortalo le verità che man mano vado scoprendo e le emozioni che le accompagnano nel desiderio di tendere un ponte fra me e gli altri, fra me e l'eternità». Queste, le parole dell'autrice che svelano il particolare senso della ricerca: un lavorio interiore che matura poco a poco, anno dopo anno, rigenerando come il sole in Un giorno d'estate." -
I silenzi della foresta rossa rimbombano su Cernobyl'
Muovendo da un ricordo giovanile, sorta di crogiolo nel quale si fondono le vicissitudini umane dell'autore a quelle storiche, proprie della tragedia, Carmelo Butticè, dà conto, in diverse fasi, di ciò che accadde in quel lontano 26 aprile 1986. Nella prima parte di ""I silenzi della foresta rossa rimbombano su Cernobyl'"""", di chiara impronta autobiografica, viene spiegato il perché della ricostruzione storica intrapresa e le sensazioni percepite, in quell'aprile del 1986, dallo stesso autore. Segue una ricomposizione storica dell'esperienza socialista in Urss, brevemente apparecchiata per meglio comprendere le tare congenite proprie di quel Paese e di quel sistema. Tare che funsero da humus per lo sviluppo di tutte quelle concatenazioni che condussero all'incidente. Nella terza parte si assiste alla storia dello sviluppo del nucleare - sia esso civile, sia militare - dell'URSS, alla costruzione della centrale di Cernobyl', ai risvolti politici a essa legati e all'incidente stesso. Su tutto, sviluppi e conseguenze, si incanalano le acute riflessioni dell'autore che leggiamo in una scrittura di limpida onestà intellettuale e di profonda cognizione di fatti e misfatti."" -
Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Pino Puglisi
«Il testimone è colui che penetra la realtà nella sua totalità, oltre le apparenze esterne, no alle profondità più riposte». Don Pino Puglisi ha testimoniato Cristo come la novità capace di rispondere alle attese e alle speranze più profonde dell'uomo di oggi. Un nuovo modo di vivere il sacerdozio, che in una Chiesa che esce da poco dal Concilio fa fatica ad essere compreso. «Servendosi di un metodo originale, fatto di arditi accostamenti biografici, l'autrice riflette sul senso specificamente teologico della ""parabola puglisiana"""", portando alla luce una sorprendente rete di connessioni non solo tra Puglisi ed altre figure di santità antiche e recenti, ma anche di idee-guida della sua azione pastorale e sociale». Questo saggio è un contributo per ricostruire l'insieme complesso di un evento di santità contemporanea, feriale e pure eccezionale, che sa leggere i segni dei tempi e quelli del territorio, vicina al sentimento popolare e specchio dei mutamenti culturali. Una narrazione diversa, nuova, più spirituale ed intima che ci guida alla scoperta di un sacerdote vero, che tra le pieghe della quotidianità è stato oggetto dell'odio feroce di quanti sono al servizio della morte, ma soprattutto ha generato amore per Cristo, i piccoli, i giovani, i poveri, la gente di Brancaccio, la Chiesa tutta."" -
Signore, tu mi hai chiamato per nome. Memorie 1932-1960
"Signore, tu mi hai chiamato per nome - Memorie 1932-196"""" è titolo e insieme traccia interpretativa dell'ultima opera di Giulio Vicentini. L'autore, infatti, ripercorre qui le proprie memorie relative agli anni dal 1932 al 1960: un lungo viaggio motivazionale alla ricerca, poi scoperta, di ciò che diverrà quasi un leitmotiv nella sua personale produzione di scrittore, interprete e divulgatore, nella vita, della parola di Dio; sono questi gli anni in cui il pastore Giulio scopre il fascino dell'annuncio evangelico e inizia il proprio percorso di studi, prima in seminario e poi prendendo gli ordini come frate francescano, e come sacerdote. In questo stesso periodo si confronta con le scarse informazioni sul fascismo e sulla guerra, all'interno dell'ambito religioso in cui opera, ma la ricerca di libertà intellettuale e la necessità di una coerenza evangelica gli sono vitali. Negli anni Cinquanta si accosta con forza alla Chiesa evangelica valdese e vi aderisce con convinzione: una fuga clandestina, un nuovo inizio, ma anche un continuum con l'Evangelo che resta una costante in tutta la sua vita." -
Il canto dell'anima
"Il canto dell'anima"""", soave titolo che apre le porte a un preludio di un viaggio interiore che ha fatto Teresa Averta seguendo il filo rosso che collega il proprio io - prensile, sensibilissimo, aperto al dialogo con gli altri e con l'io più nascosto - e il vivere la quotidianità come tramite per sentirsi donna, per realizzare quella missione che ognuno di noi, nonostante tutto, è chiamato a svolgere nel corso degli anni. Niente in questo volume è lasciato al caso o all'improvvisazione. C'è la sua anima in questi dolcissimi versi, e anche l'essenza di una donna e di una poetessa che vuole mettersi in discussione, aprirsi, confidare agli altri quanto vive in lei: gioie, dolori, felicità, delusione, malinconie, nostalgia, certezze, attese." -
La poesia cambierà il mondo. Silloge
"La poesia cambierà il mondo"""" è una silloge poetica in cui convivono formazione umanistica e formazione scientifica. In un gioco di saperi tra fisica e rime, la Maltoni tocca argomenti che riguardano l'esistenza individuale e collettiva, dando prova di quanto la poesia possa concretamente assolvere ad una vera e propria funzione sociale e storica. L'autrice pone l'accento sul rapporto degli uomini con la natura e, attraverso un'attenta scelta delle parole, ravviva una coscienza che si misura con i grandi temi della società contemporanea." -
Momenti appesi
"Momenti appesi"""" è un titolo forte, enigmatico, un grido di libertà dalle convenzioni che ingabbiano l'essere umano. Una silloge ben strutturata, armoniosa, bilanciata. Eterogenei e numerosi, i versi di Corrado Olivieri Sangiacomo sono espressione di un delicato travaglio interiore e di una scrupolosa ricercatezza formale e stilistica con cui l'autore descrive sequenze di vita nella sua unicità." -
Turi e il prodigioso cronoscopio
«Come va?» gli chiese suo padre. «È pronto, babbo» esclamò con una flebile vocina Turi. «Bene! Mi raccomando: quando andrai fuori a testarlo non rivelare a nessuno la sua vera natura; dì che è un gioco, nulla di più!». «Certo, sta' tranquillo papà!» rispose Turi. Turi è un adolescente che custodisce un grande sogno. È così che, mosso dal desiderio di realizzarlo, mette alla prova il suo brillante ingegno dando vita ad un sorprendente dispositivo che guarderà al passato e contemporaneamente al futuro, alla salvaguardia del pianeta. A sostenerlo nella realizzazione del suo sogno saranno le sue più intime e profonde emozioni, il suo sensibile papà e la speranza che fiorisce dal dolore. Età di lettura: da 6 anni. -
I luoghi del potere nei Promessi sposi
Con I luoghi del potere nei Promessi sposi, Matteo Brunelli fa un'attenta analisi di come tali luoghi abbiano agito e modificato la vicenda originale. Tutti coloro che li attraversano e li vivono, li sfruttano in modi differenti a seconda della loro origine, del proprio punto di vista e di quel modo di essere parte del mondo e della società in cui sono storicamente immersi. Senza tali luoghi molti eventi non si sarebbero potuti sviluppare oppure, se anche solamente una delle loro caratteristiche fosse stata diversa, avrebbero avuto un corso totalmente dissimile da quello conosciuto. -
Radici dell'anima
Con ""Radici dell'anima"""", Lorenza Bini intende trasmettere un messaggio di pace, di amore, di fraternità. Le sue poesie, ispirate dall'esperienza di vita professionale, spirituale ed interiore dell'autrice, comunicano sentimenti umani esprimendo amore sia verso l'ambiente che verso le persone amate e conosciute con cui ha stretto rapporti di affetto, di amicizia e di pace. [...] """"L'autrice incarna precisamente alcuni vissuti del suo viaggio fatto in America Latina, nel quale assorbe i modi di vivere e di agire della storia messicana del nord e, principalmente, dei Tarahumara, etnia indigena esemplare che, contrariamente a ciò che si possa pensare, ancora vive nella miseria, abita per lo più nelle grotte e, parlando a malapena lo spagnolo, si esprime nel linguaggio della loro etnia"""" [...] Oltre che storia e cultura, i versi di Lorenza Bini raccontano emozioni vive, sensazioni, metafore del proprio intimo."" -
D' amore e di lotte
La silloge ""D'amore e di lotte"""" esprime un impetuoso coinvolgimento verso la vita, ispirato dal nobile proposito di renderla migliore per tutti. """"La poesia di Pierpaolo Loi è essenzialmente un canto all'amore e alla vita"""" [...] alla speranza che suscita """"l'attesa del nuovo che accada all'improvviso"""" [...], """"alla contemplazione della natura per ritrovare serenità"""". È un canto all'amore. [...] """"Amore in tutte le sue accezioni, senza violenza, rivolto a tutte le creature nell'attesa dell'incontro con l'Amore più grande, del Creatore"""". Non mancano parole di denuncia verso la [...] """"politica egoistica dei governanti: il culto del dio Denaro, l'indifferenza che porta a non vedere la sofferenza altrui e la negazione, per troppi, dei diritti più elementari: alla vita, alla cura, a un lavoro dignitoso"""". [...] """"Il segreto vibrare dentro che alimenta indignazione e speranza si esplicita nella danza delle parole poetiche, consolazione ed espressione del sentire e delle aspirazioni dell'uomo""""."" -
Rosathea
«Il tempo scorre per chi lo vive...» è vero, e lo sa bene Marghé, bambina curiosa, allegra e temeraria che affronta un percorso di crescita e ne interpreta la sua molteplice profondità. A differenza di Baston, infatti, al quale la «sua immobilità ha fermato il suo tempo», Marghé non si arrende nei momenti di buio e di sconforto, riuscendo così ad «andare oltre le nuvole». La storia si intreccia attraverso un sottile gioco spazio-temporale intra ed extra psichico, che rappresenta il ponte con la realtà e talvolta anche la possibilità di rivalsa. Fondamentale si rivela l'incontro con ""l'Altro"""", l'incontro con i vari personaggi che nella loro diversità rappresentano motivo di confronto e di nutrimento emotivo. Una favola all'interno della quale una luce costante e continua, """"la Sapienza"""", ci aiuta a dare senso e significato agli eventi della nostra vita. Età di lettura: da 7 anni."" -
Silenzioso canto del cuore. Poesie e un racconto
«Ciò che sperimentiamo con la Guarnera è il senso della perdita di origini, cose, anni, persone che si accompagna allo smarrimento rispetto al tempo che è passato e passerà. I luoghi che non ci appartengono più, il tempo già stato e che non ritornerà mai, gli incontri che per un attimo sembravano averci cambiato, uno sguardo fugace, un sorriso, una carezza, un amore vissuto e smarrito; a tutto questo si oppone l'altro luogo che niente può cancellare, l'altro tempo che niente consuma. Tra il mai più e il non ancora, ci sono le rovine di quel tempo sul quale è rivolto lo sguardo dell'Angelus Novus di Benjamin: speranze mai realizzate, felicità mai vissute, che attendono un senso, un compimento. Parvenze, anche queste, di una storia la cui nostalgia coincide col sogno di un'altra storia, con la speranza di un mutamento. Guarnera sa che oltre il ""mai più"""", oltre la nostalgia c'è la malinconia resa possibile dalla coscienza di qualcosa d'altro, coscienza di un altrove, coscienza di un contrasto tra passato e presente, tra presente e futuro. Questa coscienza scrupolosa è l'inquietudine dell'incontro. Ancora possibile.». Prefazione di Ottavio Di Grazia."" -
Sii tu il cambiamento
"Sii tu il cambiamento"""" è il titolo di una delle composizioni in versi, l'ultima, posta a chiave di lettura di tutta la raccolta delle quaranta che la precedono e che leggiamo come spunto di riflessione e meditazione su alcune problematiche del nostro presente. L'indagine dell'autrice sui drammi, le oscurità, le incongruenze dell'oggi, forse più di ieri, svela la tormentata visione di un mondo, Un pianeta inospitale?, violentato dalle guerre, dalle devastazioni, dalle tragedie delle migrazioni, dentro un progredire tecnologico che avanza al di là del sentire umano. A tutto questo dilaniare di fatti ed eventi oppositivi che conducono l'anima dell'uomo ad un silenzio crudo e immobilizzante, Rita Clemente reagisce con la parola: quella che lascia fiorire la speranza di un domani migliore. «Il domani, - scrive l'autrice - con il suo nuovo sole e il nuovo sorriso che ispira, è un tema ricorrente. La raccolta si apre con una benedizione, riferita ad ogni aspetto positivo dell'esistenza». Dalla forza dell'ottimismo discende anche la fiducia nei confronti dell'altro e del mondo, un sentimento che esprimiamo attraverso piccoli gesti ma soprattutto nell'azione concorde e solidale di tante """"anime sorelle"""", che intrecciano la rete della speranza per dire agli uomini Sii tu una maglia della rete; da cui il verso che dà il titolo alla raccolta e che è stato ripreso dal famoso invito gandhiano Sii tu il cambiamento." -
Parola (in)attesa
In ""Parola (in)attesa"""" recuperiamo, sin dal titolo, un'immagine che si sovrappone a se stessa per significati e significanti ma senza coincidere perfettamente con il suo messaggio ultimo. Forse perché non esiste un messaggio che sia ultimo e univoco, piuttosto una raccolta di quaranta e più immagini che fanno da eco alla Natura, a quella umana, e al suo agire spesso malefico sull'universo tutto. Che sia l'uomo l'attante di un processo in costante degenerazione spirituale e di coscienza, o il contesto sociale da lui stesso creato, importa poco; ciò che invece raccogliamo in mezzo alle parole, mai stanche, dell'autrice è la preziosa e necessaria spinta all'agire senza troppo attendere. In verità l'inattesa azione (malvagia) prima o poi si manifesta ma la si potrebbe affrontare nell'attesa di un silenzio divino, quindi aperto, limpido e onesto che parli alle coscienze, superando il dolore e trovando la forza verso il cambiamento."" -
Apologia del cattolicesimo
L'""Apologia del cattolicesimo"""" venne pubblicata per la prima volta a Roma nel 1923 all'interno della collana Apologie, creata e diretta da Angelo Fortunato Formiggini. L'Apologia e il saggio di apologetica religiosa intitolato Verso la luce, guadagnarono al Buonaiuti la scomunica papale e la messa all'indice di tutte le sue opere. Le argomentazioni, così come affrontate dal Buonaiuti nell'Apologia, non si basavano più sui precetti della filosofia scolastica ma erano impregnate di un misticismo che diede vita ad una sorta di antitetico individualismo dell'anima. È lo stesso Buonaiuti a chiarire sin dall'inizio la sua tesi apologetica: «il movimento religioso, scaturito dalla predicazione del Vangelo, rappresenta la perfezione soprannaturale nello sviluppo della religiosità umana, e che del cristianesimo, sigillato e consacrato dalla luce incontaminata di un divino afflato rivelatore, il cattolicismo costituisce in una completa identità sostanziale la logica realizzazione nella storia»."" -
Perle nere. Tredici storie macabre
Queste tredici ""Perle nere"""" raccontano un viaggio dentro l'immaginario tenebroso, macabro e volutamente inquietante di menti che sconfinano dall'umano al mostruoso, dentro la rete della normalità. Un'intrigante sequenza di quotidiane azioni sociali fa da cornice a personaggi noir che prendono il posto delle nostre emozioni più profonde, dando voce alle paure, alla rabbia, al dolore, alla cattiveria, e a tutte le immagini che da esse derivano. Federico Virzì le analizza e le esorcizza a partire da un oggetto che diventa metafora del suo viaggio narrativo: la valigia; dentro, troviamo questi racconti che, come i sogni, ci appaiono vivere di regole proprie, tutte da scoprire.""