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Piacevoli contraddizioni
"Piacevoli contraddizioni"""" continua il percorso tormentato e rigenerante di Elia, protagonista dell'ultimo scritto di Massimo Boscarino, """"Le fermate del piacere"""". Dentro una terra di """"sicilitudine"""" in lotta costante con la sicilianità sepolta in radici profonde e a volte costretta da una morsa di variopinti impulsi popolari, Elia cresce, rinnova il suo essere incoerente, agisce ed esorcizza il dolore, dentro una cornice di personaggi, deliziosamente interpreti del più ricco panorama delle azioni umane, all'ombra di un maestoso """"millicucco""""." -
Ho incontrato padre Pino Puglisi
«Ho incontrato padre Pino Puglisi. È stato un incontro ravvicinato anche se avvenuto dopo la sua morte per mafia. L'ho incontrato nel marzo del 2016 e da allora il suo effetto su di me continua. Non è stato un incontro reale ma ravvicinato sì, intenso e coinvolgente. L'ho incontrato per caso come avvengono tanti incontri e tante conoscenze, ma non l'ho conosciuto di persona. Ho compreso che era un piccolo grande uomo. Questo incontro l'ho fatto nel territorio della sua ultima parrocchia dialogando con la gente che lo ha conosciuto e lo ha amato; le interviste sul campo nel quartiere di Brancaccio mi hanno fatto incontrare don Pino nella voce e nei ricordi della sua gente, la cui anima ho scoperto recare un segno della passione che ""3P"""" metteva nella sua missione». È la sua, una figura affascinante, a motivo della sua testimonianza di vita forte e semplice. Prima di essere un grande prete, Puglisi è stato un grande uomo: è stato questo a far nascere in me la voglia di esplorare, di sviscerare la sua figura e la sua identità. Sono state proprio la voce e le parole delle persone di Brancaccio con i loro racconti, carichi ancora del sentimento della sua presenza in mezzo a loro, a farmi riflettere su di lui. Egli operò in un quartiere dove regnava la mafia e il nulla; laddove la Parola di Gesù era da tempo scomparsa, oppure, se mai c'era stata, era sepolta sotto la coltre della tradizione e dell'omertà mafiosa. Don Pino seminò una speranza nuova. In quel luogo che sembrava ormai da troppo tempo abbandonato da Dio e dagli uomini, il ministero pastorale di don Pino risuonò e si radicò con forza travolgente. La figura di padre Puglisi è una figura religiosa di singolare rilievo soprattutto oggi, in una società consumistica, una società liquida, dove tutto scorre alla velocità della luce e non c'è più tempo per l'altro; in cui domina il vuoto e si sente la mancanza di un modello esemplare di prete quale fu padre Puglisi che di certo oggi sarebbe riuscito a ridare, a chi li ha persi, la speranza, il sorriso, la voglia di cambiare. Prefazione di Luigi Ciotti. Presentazione di Calogero Cerami."" -
Sua Ecc. Rev.ma Mons. Nicolò Maria Audino da Vallelunga Pratameno (1861) a Mazara del Vallo (1933). Cattolicesimo sociale, spiritualità eucaristica e mariana
In I piaceri di Brancati si legge che «Molte generazioni evitano di abbruttirsi solo perché uno dei loro componenti ha il dovere di ricordare». Questa profonda verità si identifica con le appassionate ricerche che per anni Michele Vilardo ha portato avanti, condensando in queste pagine la storia del ""viaggio"""" spirituale di Nicolò Maria Audino, dal 1861 al 1933. La culla che vede nascere e accrescere le eccelse virtù sacerdotali del futuro vescovo Audino è la Chiesa nissena, eretta da papa Gregorio XVI il 25 maggio 1844, """"in un'area costellata da un clero e laicato aperto alle nuove istanze religioso-sociali e dove per primo emerse il legame con don Luigi Sturzo, amico e confidente delle famiglie Audino e Criscuoli"""". Il momento di più alto significato cattolico è quello che copre i trent'anni di episcopato a Mazara di mons. Audino, incorniciato dall'autore in una brillante sintesi storico-sociale che fa da sfondo ad una storia tutta da ricordare. Prefazione di Pietro Pisciotta."" -
Storia di Eleonora de Esnaider e del suo giovane amante Carlos de Oliveira
Come un vero capitano, l'autore conduce con vigore e sagacia lungo un suggestivo e avvincente viaggio fantastico nella Storia europea e americana di inizio Novecento. Avventure, amori, passioni si intessono in un excursus narrativo che ravviva, commuove, scava e riempie l'anima. Con ritmi intensi e imprevedibili. Eleonora, Carlos, Oscar, Re e Governatori animano un'epoca ormai remota che, tuttavia, attualizzano dinamiche sociali contraddittorie e mai risolte, inquietudini e ingiustizie della condizione umana sempre vive. La vita stessa è una continua e ardua lotta, ma i personaggi non la vivono affatto pavidamente sfiorandola o ignorandola! Con ardore, ne percorrono i sentieri tortuosi e l'impregnano di sentimenti e valori profondi, curandosi di «elaborare un'altra ragione e un altro tempo» per gustarne il fascino e il mistero, renderla veramente più umana e autentica. Un invito a condividere la necessità di saper «guardare l'altro e la natura in modo incantato». -
La strage più lunga. Calendario della memoria dei dirigenti sindacali e degli attivisti del movimento contadino e bracciantile, caduti nella lotta contro la mafia (1893-1966)
In Sicilia, dall'Unità d'Italia alla metà degli anni Sessanta del '900, si è consumata ""la strage più lunga"""" della nostra storia. Una strage """"al rallentatore"""", potremmo definirla, snodatasi nel corso di un secolo, il cui """"filo rosso"""" è dato dalla pervicace volontà con cui mafia, agrari e """"pezzi"""" di politica han no colpito il movimento contadino e bracciantile, guidato dal sindacato, che coraggiosamente rivendicava lavoro, diritti, libertà. Sono tanti i caduti di questa lunga strage, la maggior parte dimenticati. Questo libro recupera le loro storie e i loro volti, rendendo a tutti almeno la giustizia della memoria. Raccolti in questo """"calendario"""", voluto fortemente dalla Camera del lavoro di Palermo e dalla Cgil siciliana, ci sono i nomi dei dirigenti sindacali e degli attivisti del movimento contadino e bracciantile, caduti nella lotta contro la mafia. Di questi personaggi Dino Paternostro racconta le storie, così come emergono dagli archivi dello Stato e dagli archivi privati, dai documenti pubblici e privati, dai giornali e dalle interviste dei familiari. Le verità che emergono consentono una lettura aggiornata della nostra storia e del ruolo importante del sindacato e dei suoi dirigenti che, a pugni nudi, hanno lottato contro la mafia e per la costruzione di una Sicilia del lavoro, libera, giusta, civile e democratica."" -
Positiva di spirito. Il bello della pandemia. Diario di chi è da sempre in rinascita
"Positiva di spirito"""" è un libro che dona leggerezza. È a tratti esilarante, a volte sensibile e profondo, altre volte ancora ironico e pungente. L'autrice racconta del suo diario di Facebook in una quarantena trascorsa in casa da vera positiva di spirito, scontra i """"catastrofisti del web"""" e risorge in una persona nuova e rinnovata. Scrive dimostrando di avere una personalità al perfetto centro tra il sentirsi un po' Anna Frank e un po' Bridget Jones. Affronta paure e nuove curiosità, scopre nuove virtù per vivere casa, riflette sul senso della vita, accarezza l'essenziale, analizza il web. In un momento critico mondiale cerca di andare oltre il fenomeno del terrorismo mediatico, e l'attendibilità di alcune fonti di notizie che abbiano potuto manipolare la sensibilità di un popolo dinanzi ad un avvenimento improvviso ed epocale." -
Pensieri fra due mondi
"Pensieri fra due mondi"""" è un viaggio interiore fra due mondi: il sud rurale della Louisiana, terra incomprensibile e ammaliante, dove la poetessa è emigrata; e il paese siciliano sacro delle sue origini. La silloge nasce dal contrasto fra questo luogo remoto e selvaggio e il calore dei focolari sacri e antichi, dai conflitti interiori maturati durante questo periodo d'esilio, dall'inevitabile passaggio del tempo, e dalla memoria come unica testimonianza di un vissuto. Il libro nasce dalla crescente consapevolezza d'appartenenza a un'isola magica, situata al di là dell'oceano, e a un paese di artisti e di poeti, di dei e santi; dalla nostalgia e dai ricordi riemersi dall'incontro fra passato e presente; dalle speranze e dai sogni che sono maturati in suolo straniero; e infine dalla continua ricerca di una Terra Immortale, senza più né tempo né dolore. Alcune poesie sono dedicate """"al paese sacro"""", visto come Terra Promessa; altre sottolineano il disagio sentito a causa dell'impenetrabile segreto racchiuso in questa """"terra strana e misteriosa""""; numerose liriche si concentrano infine sugli aspetti mistici e spirituali dell'universo e sulla precarietà della vita, mettendo in evidenza la necessità del sogno e del divino. Questo racconto poetico pone quindi diversi quesiti esistenziali, rilevando anche i limiti della parola nel suo tentativo di interpretare la realtà che ci circonda in maniera coerente." -
Ymani. Il virus che non cambiò il mondo
La creazione di un virus in laboratorio, frutto della follia di uno scienziato deluso dal fallimento del suo matrimonio, ha cambiato totalmente il destino dell'umanità. A ottant'anni dalla catastrofe un giovane ragazzo, Zac, in compagnia della sua amica Tati, intraprende un viaggio attraverso l'Europa per raggiungere Mosca, la città da dove tutto è iniziato. Il loro obiettivo è scoprire la verità su quanto è successo, cosa ha cambiato così radicalmente la società e se sia ancora possibile intervenire. In seguito a una serie di imprevisti e incontri, Zac e altri compagni raggiungono l'istituto in cui dei giovani scienziati stanno cercando di porre rimedio al disastro orchestrato dal professor Zubov. Nell'affrontare questa avventura i personaggi della storia saranno costretti a crescere, a cambiare le proprie convinzioni, in un confronto obbligato con se stessi e con gli altri, che li condurrà a scelte inaspettate e a nuove consapevolezze e a una nuova chiave di lettura della loro società. L'autrice, attraverso un racconto ricco di retroscena, mette a nudo la personalità di tutti i personaggi, mostrando le loro fragilità e i loro punti di forza, intrecciando bene e male, amore e odio, forza fisica e logica. Tutti sono mossi da una forte passione e da un incredibile coraggio e questo permetterà di dare vita a una nuova rinascita... non solo personale. -
Gli sguardi splendenti. Storia di una famiglia
Gli occhi splendenti di due giovani donne sono il ricordo più vivo di Cola Francu. Due donne, molto diverse e che la vita ha allontanato, forse troppo presto, ma che hanno segnato, ognuna a suo modo, la vita dell'autore. La storia è raccontata da un uomo adulto che ha accettato il suo passato fatto di necessità, di ristrettezze e di pochi gesti di amore. Una vita trascorsa tra le difficoltà negli anni in cui, un po' per le situazioni sociali un po' per incapacità ad esprimerli, i sentimenti venivano meno e lasciavano il posto alla necessità. Troviamo in questo racconto una famiglia che si ritrova a dover affrontare le difficoltà di ogni giorno e gli occhi di un bambino che registrano tutto e non riescono a darsi spiegazioni plausibili per ciò che avviene. Quel bambino, oggi uomo, però non può non notare, e oggi non ricordare, gli occhi delle sue due sorelle che gli hanno fatto da madri. Una schiva, più dura, ma, allo stesso tempo, costretta dalla vita ad esprimere la sua fragilità e il suo bisogno di affetto; l'altra, invece, piena di forza e di capacità, ma obbligata ad accettare il suo destino: accudire la famiglia in quanto sorella maggiore e accettare scelte comode per tutti i parenti. Pina e Cettina sono le figure predominanti di questo racconto, insieme a quella dell'autore. Infine, un ruolo significativo è svolto dall'ambiente: la campagna che addolcisce e rende tutto più piacevole, ma che poi finisce per essere un ricordo amaro nella vita del protagonista, costretto dagli eventi, a cui da bambino non trova spiegazioni, ad abbandonarla. Gli sguardi splendenti è il racconto di una vita in tempi difficili. -
È l'ora di Facebook
In questo libro l'autore racconta il funzionamento di Facebook e l'utilità che può avere se lo si conosce a fondo. L'autore si propone di prendere per mano il lettore per fare in modo che il social sia una reale risorsa di business per chiunque. Partendo dalle nozioni base, sarà possibile imparare come aprire una pagina Fb, come ottimizzarla e renderla attraente per il visitatore. Nell'opera vengono analizzati i contenuti che si possono realizzare, grazie alla spiegazione delle metodologie di lavoro utilizzate dall'autore cosicché il lettore possa es-sere facilitato e supportato nello sviluppo del Facebook marketing plan. Attraverso preziosi consigli potranno essere apprese le best practices antecedenti alla pubblicazione di un post, alla realizzazione di una campagna Ads e al coinvolgimento di un determinato segmento di utenti, riuscendo in tal modo ad offrire un valore aggiunto alla propria attività. Partendo dalle nozioni di marketing pubblicitario, sarà possibile imparare a sviluppare il funnel di Fb, delineare da soli un piano editoriale e realizzare diversi tipi di contenuto, anche grazie alla presenza di importanti contributi di specialisti di settore. L'autore ci aiuta a comprendere come siano importanti un impegno assiduo e una cura costante nel presiedere i vari canali comunicativi così da rendere più semplice e agevole il contatto con un potenziale cliente. Se sei un imprenditore, un professionista, un artigiano o hai una nuova idea da lanciare e vuoi fare marketing in modo semplice e concreto con Facebook, allora questo manuale fa proprio al caso tuo. -
Buona domenica guagliù
"Buona domenica guagliù"""" è un'opera semplice e genuina, una raccolta di rime che parlano al cuore di tutti. Si tratta di un invito alla vita, a non dimenticare le cose più importanti che, la maggior parte delle volte, sono proprio le cose più modeste, ma che rendono la nostra esistenza ricca, pura e sana. Al centro di tutto l'Amore, per la propria famiglia, per i propri cari e per Dio. Ogni poesia rivela i pensieri e i sentimenti dell'uomo, molte volte intento ad accumulare ricchezze, a farsi domande sul perché della sofferenza, senza riuscire a godere di ciò che si possiede, con la conseguenza di non avere più la forza per ritrovare il sorriso. In modo semplice, ma con parole dolci e piene di tenerezza, l'autore, analizzando anche la sua esperienza, vuole dare un messaggio chiaro agli uomini: essere forti e riconoscenti, non abbattersi durante le difficoltà e le situazioni inaspettate che possono accadere e stravolgere la nostra vita. Il vero punto fermo di tutto deve essere l'amore, prima di tutto verso i propri familiari, verso coloro che fanno parte della nostra quotidianità. Solo così, poi, saremo pronti ad amare gli altri essere umani e saremo in grado di provare sentimenti positivi e, soprattutto, di regalare emozioni vere e pure a tutti quelli che incontreremo lungo il nostro cammino." -
La Sicilia in noi. Conversazione con Antonio Fundarò
Sicilia. Una regione da amare, da vivere, da esplorare. Ricca di luce, sole, arte, paesaggi meravigliosi. Una regione da migliorare, da innovare, da far risvegliare. Ricca di ombre, retaggi del passato, problemi e imperfezioni. Attraverso il dialogo tra Antonio Fundarò e Alfio Di Costa viene fuori un dibattito vivo e reale sulle capacità, sulle qualità, ma anche sulle problematicità di un'isola che ha svolto nei secoli un ruolo cruciale per il mondo. Culla del Mediterraneo, amata da tanti autori dell'antico e del recente passato, terra natìa di autori e artisti famosi in tutto il mondo. L'opera, attuale e quanto mai sincera, intervallata da spezzoni di componimenti che l'hanno resa famosa e fantastica agli occhi del mondo esterno, mette in scena la vera Sicilia: quella che ha bisogno di uomini veri, per dirla come Sciascia, che sappiano prendersi le loro responsabilità per fare in modo che tutte le qualità naturali di questa regione possano venire fuori ed essere valorizzate affinché la vera grandezza di questa terra non sia solo nel cuore e nella mente dei tanti siciliani, che la abitano e non, ma davanti agli occhi di tutti. -
Spalliere di appartenenza
"Spalliere di appartenenza"""" è una raccolta in cui l'autrice con parole e versi cerca il suo posto nel mondo: spalliere solide di luce, che sappiano sorreggerla dal mormorio continuo del tempo che appare instabile e fragile. Tutto è fugace, nelle mani del vento, niente riesce ad essere ben saldo, marmorizzato in echi di assoluto. È nella poesia, in questo scavarsi dentro nel silenzio, in echi lontani, in dolci assonanze di bellezze sopite, che l'autrice trova la sua sedia nel sole. C'è in questa raccolta la voglia di un mondo migliore, da costruire con mani sapienti di neve, con sfolgorii di vita taciuti. Solo un sommesso travaglio interiore può allargarsi ed espandersi, rompendo confini e smagliature di attese; ponendo fine ad un circolo vizioso di violenze, che debbano trovare argine in nuovi circuiti di pace. È il mondo che ha bisogno di nuove spalliere, di un nuovo modo di vedere, di accorgersi. È nelle piccole cose, come un filo d'erba, che Caterina Viola Scimeca cerca le grandi, perché solo soffermandosi su ogni minuzia si coglie l'incanto di quella immensa ragnatela di vita, in cui ognuno svolge il proprio lavoro, essenziale per il mantenimento di un sogno che non ha eguali: esistere." -
Solidarietà senza confini. Scritti sulla linea umano/disumano
Il socialismo e il comunismo sono defunti, eppure rimangono ad ossessionarci. Non è possibile sbarazzarci dei valori e degli ideali che ne erano l'impulso, perché rimangono intrinseci a quella ""buona vita"""" che lo sviluppo sociale ed economico mira a creare. Ma cosa resta oggi di queste ideologie? Quali sono i valori che tramontano e quelli che sorgono? Gli interventi raccolti in questo volume, vogliono fornire alcuni elementi di riflessione - senza nessuna pretesa di fornire un'ideologia forte da contrapporre alla nuova ondata di arroccamenti identitari che vorrebbe riportarci indietro all'epoca dei nazionalismi e dei muri - di analisi, di meditazione e di critica. Originariamente, questo volume doveva intitolarsi: Contributi per la comunità concreta. Il titolo del volume voleva omaggiare l'intuizione comunitaria di Adriano Olivetti. Intuizione che rinnova la fiducia nell'uomo di poter costruire una comunità responsabile che sappia vivere, amare e lavorare, non solamente per produrre benessere economico ma anche per elevare le coscienze. La Comunità immaginata da Olivetti è operosa, concreta, relazionale, partecipata, eterogenea, in continua formazione e alla ricerca ostinata di un senso che sia valido per l'uomo. Non è forse in questa direzione che dobbiamo provare ad indirizzare i nostri sforzi? Nel costruire realtà sociali che mettano al centro la persona e i valori positivi che riesce ad esprimere? Oggi viviamo in una fase del capitalismo consumistico in cui la produzione industriale alimenta lo spreco e l'inquinamento. Dentro questa dinamica perversa, l'uomo si sente parte integrante di questo inutile spreco perché si rende conto che è soltanto una minuscola ruota di un potente ingranaggio che lo stritola e lo rende sempre più disumano. Oggi manca una visione organica della persona che includa le dimensioni del produrre, dell'abitare, del fare cultura, storia e memoria. È per questo motivo che la comunità concreta è tutta ancora da costruire. Le basi ideali sono state gettate ma è urgente che ci si innamori nuovamente di queste basi per farle fiorire ancora e poi ancora."" -
Ripensare la comunità. Jean-Luc Nancy incontra il Liceo Mandralisca
Il Liceo Classico Mandralisca è un'istituzione scolastica storica, nata nel novembre 1890; fu Enrico Pirajno di Mandralisca (1809-1864) a volerlo suo erede universale. Così detta il testamento olografo del barone: «voglio dell'annua rendita di tutti i miei beni [...] si fondasse e si mantenesse nella mia patria Cefalù un Liceo, con le norme che qui appresso detterò. Detto corpo morale voglio che fosse il mio erede universale». Il Liceo fu ospitato nei locali del palazzo baronale, diventando Pareggiato nel 1895, Regio nel 1933 e, poco dopo, Liceo-Ginnasio Statale. Il progetto ""Umanesimo dell'altro uomo. Per una cittadinanza attiva"""", sin dal 2009, nelle sue ormai undici edizioni, ha voluto definire la mission del Liceo Mandralisca in termini di impegno e solidarietà nel sociale, per sostenere la crescita integrale della persona. Elaborando nella riflessione e sperimentando con buone pratiche modelli di convivenza per una comunità rigenerata, aliena da pregiudizi e connotata da interculturalità e interazioni, ha promosso la cittadinanza attiva nella costruzione dell'identità di ciascuno attraverso il confronto con l'altro. L'edizione 2019-20, dal tema Ripensare la comunità, ha avuto come suo momento conclusivo il dialogo, in videoconferenza, del filosofo Jean-Luc Nancy con gli alunni dell'ultimo anno del liceo."" -
Il ragazzo del centurione. Orientamenti sessuali e fede cristiana
In questa opera, l'autore passa in rassegna, partendo dall'analisi delle Sacre Scritture, il significato di alcune parole che, soprattutto nella società dei nostri giorni, sono diventate di fondamentale importanza. Quello che si vuole dimostrare, non solo attraverso un proprio pensiero, ma anche tramite l'analisi concreta di alcuni passi biblici, è che l'omosessualità non è un peccato, non è una malattia, non è contro le leggi di Dio. Quello che viene affermato dalle Chiese dunque diviene un modo sterile di dettare regole, di leggere in chiave arcaica e soprattutto semplicistica e di parte alcuni brani che, come sottolinea lo stesso autore, vanno letti e interpretati senza poter prescindere dall'epoca storica in cui sono stati scritti. L'apertura che oggi si vede nei confronti dei diritti delle persone che appartengono all'universo LGBTQ+ a volte diventa solo appannaggio di scontri politici ma, in realtà, pochi passi avanti sono stati fatti verso la realizzazione di una comunità che abbia come solida base l'eguaglianza di tutti coloro che ne fanno parte e la tolleranza dell'altro e del ""diverso"""". Prefazione di Paolo Zambaldi; presentazione di Giampaolo Pancetti."" -
Echi d'amore. Inni e cantici cristiani
L'opera si compone di due sezioni diverse ma possiede come nucleo fondante la musica religiosa. Pregare cantando, d'altronde, è una delle forme che più coinvolge il nostro spirito. L'autore partendo dalla tradizione degli inni in lingua inglese riesce, in modo critico e originale, a comporre nuovi testi modulandoli sulla musica, sul ritmo e sul linguaggio propri del culto italiano. La paziente composizione di questa opera, in cui sono riportati anche gli spartiti musicali, è volta a rendere il lettore partecipe non solo della preghiera in quanto tale, ma soprattutto dell'esperienza spirituale che ogni credente vive nel momento in cui si accosta alla musica come forma di espressione di una delle più alte manifestazioni di arte e di fede. La musica, accompagnata dalle parole in onore di Dio, rende il momento della preghiera emozionante e tramite questa è possibile arrivare alla parte più intima del nostro spirito in modo da metterci in comunione con Dio e con tenerezza e gioia cantare la Sua gloria. -
Una vita contro per coltivare la speranza. Memorie di un sindacalista
L'opera racconta la storia di un uomo che sin dalla sua infanzia sente di dover fare qualcosa contro le ingiustizie e l'indifferenza. Gianni La Greca pone così la sua vita al servizio del sindacato, spendendo tutte le sue forze per cercare di risolvere alcune delle questioni sociali più spinose. Si interessa dei diritti dei lavoratori, ma anche che tutto si svolga sempre secondo la norma, non solo in riferimento al diritto vero e proprio, ma anche secondo una discriminante morale. La sua forza è non abbassare mai la testa davanti alle avversità e alle ingiustizie affermando sempre con convinzione il suo parere. Da comunista sembra quasi strano che uno degli elementi fondamentali della sua vita sia la fede. Ma è proprio questa che ha dato la possibilità al protagonista di questa storia di poter andare avanti nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino. L'autore, infatti, ad un certo punto è costretto a rinunciare a quella che per lui è una vocazione e saranno proprio la sua fede e la sua curiosità a dargli la possibilità di guardare al futuro con ottimismo. Alla fine però, nonostante tutto, non è possibile rinunciare a quello che si è e che si sente neanche nei momenti di sconforto. -
Br.1150 Atlantic. Ediz. bilingue
La storia dell'aeroplano della Breguet Atlantic, utilizzato dall'Aeronautica Militare quale aereo antisommergibile con il 30° Stormo e il 41° Stormo. -
G.91 Pan / R / T. In service with Italian, German and Portuguese air forces. Ediz. bilingue
La storia del FIAT G.91, dal progetto allo sviluppo, la nascita, il concorso NATO e la vittoria. L'ultilizzo con l'Aeronautica Militare e le Frecce Tricolori, con la Luftwaffe e la forza aerea portoghese. Le prove negli Stati Uniti. Il racconto dei piloti e tantissimi profili, oltre ad un esaustivo capitolo di modellismo.