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Ortigara. Il fronte nel cielo. Le operazioni aeree sugli altopiani veneti e trentini nel giugno 1917
La Prima Guerra Mondiale è stato il primo conflitto che si è svolto in una nuova dimensione, quella aerea. L'aeronautica vide un rapido sviluppo che la trasformò da semplice strumento di osservazione a vero e proprio strumento di offesa nei confronti delle truppe a terra. Pochi sanno che l'Ortigara, tristemente nota per le sanguinose battaglie che si svolsero sulle sue pendici, è stata anche teatro della più importante battaglia aerea della Grande Guerra sul fronte italiano, con un dispiegamento di velivoli eguagliato solo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. L'autore partendo da un'analisi dell'evoluzione dell'aeronautica italiana e austro-ungarica nel corso del 1917, sia da un punto di vista tecnico che di impiego, approfondisce nel dettaglio le azioni del giugno 1917, dai campi di aviazione fino ai cieli dell'Ortigara, non trascurando le vicende dei piloti, tra i quali anche Francesco Baracca, che ne furono protagonisti. -
Storia delle cavallerie europee. 1914-1918
Con l'inizio del ""Secolo breve"""" la lunga e gloriosa storia della Cavalleria, ed in particolare il binomio uomo-cavallo, sembrava ormai volgere al termine. La Prima Guerra Mondiale, con l'impiego massivo di nuovi armamenti, mise pienamente in luce la necessità di un'evoluzione nell'impiego strategico della Cavalleria sul campo di battaglia. Dal fronte occidentale a quello orientale fino ai deserti del Medio Oriente il volume prende in esame i diversi approcci delle Potenze belligeranti nell'impiego dell'Arma di Cavalleria in funzione dei diversi teatri di guerra, affrontando le principali battaglie in cui fu impiegata, anche attraverso una cartografia dedicata, e mettendo in luce la duttilità tattica dei suoi uomini, che seppero anche abbandonare le briglie dei loro cavalli per le cloche degli aeroplani o per gli angusti spazi di un carro armato. Una storia della Cavalleria agli inizi del Novecento non poteva però essere completa senza uno studio delle sue uniformi, da sempre conosciute ed ammirate per il loro sfarzo. Attraverso ventotto tavole a colori dell'illustratore e uniformologo Pietro Compagni ne ripercorriamo nel dettaglio l'evoluzione all'interno delle nazioni belligeranti, apprezzando il passaggio dalla policromia della Belle Époque alle uniformi della Grande Guerra."" -
San Trovaso. Guida storico-artistica alla chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
Il santo a cui la chiesa è intitolata, San Trovaso, in realtà non esiste. Trovaso non è altro che la deformazione vernacolare e la riduzione fonetica dei nomi dei due santi gemelli e martiri milanesi, Gervasio e Protasio, ai quali la chiesa è dedicata. Le pessime condizioni della fabbrica, di antichissima origine (VIII o IX secolo), ed alcuni incendi e crolli, ultimo dei quali il 12 settembre 1583, determinarono la decisione di ricostruirla completamente, presumibilmente su progetto del Palladio, nel 1584. Risaltano in questo contesto edilizio le due facciate palladiane contrapposte pressoché identiche, dominate dalle grandi finestre termali, con doppio affaccio sul rio di Ognissanti e sul rio di San Trovaso; le stesse consentono gli ingressi sull'unica navata e sul transetto di destra. Secondo la tradizione questo doppio ingresso serviva per tenere separate le due fazioni rivali dei Castellani e dei Nicolotti quando si recavano contemporaneamente in chiesa, onde evitare lo scatenarsi di risse. La chiesa ospita importanti opere tra cui alcune tele di Jacopo e di Domenico Tintoretto, del Giambono, del Vicentino e due pale d'altare di Palma il Giovane. Nel campo su cui affaccia la chiesa si può osservare il caratteristico rialzo che serviva per contenere le casse di argilla usata per immagazzinare e filtrare l'acqua piovana per i pozzi di Venezia. Accanto alla chiesa si trova l'omonimo squero, uno degli ultimi rimasti a Venezia dove vengono costruite e riparate le gondole e altre tipiche imbarcazioni lagunari. -
Da Ancona ad Orbetello a piedi con Ziobuio
In questo diario di viaggio l'autore ci guiderà lungo l'Italia Coast to Coast, un cammino che nasce sulla costa dell'Adriatico nei pressi di Ancona e, dopo aver attraversato le Marche, l'Umbria e la Tuscia, la terra degli Etruschi, conduce il pellegrino fino alla pineta della Feniglia, a Orbetello, sul Tirreno. Ogni tappa è una scoperta, dalle città d'arte di Assisi e Orvieto ai piccoli borghi storici, spesso estranei ai grandi flussi del turismo di massa, senza dimenticare una natura rigogliosa, capace di regalarci ogni giorno un paesaggio nuovo. Come ogni viaggio anche questo è fatto di luoghi ma anche di incontri, di persone, di riflessioni, di ospitalità povera in conventi, e di storie raccontate alla sera in trattorie alla buona, dove il vino è schietto e dove l'oste si ferma al tavolo a chiacchierare, come se ci si conoscesse dai tempi della scuola. La voglia di andare, di preparare lo zaino e partire alla scoperta di questa ""Italia minore"""", è presente in ogni pagina come in ognuno di noi, solo che ancora non ce ne siamo resi conto. Prefazione di Simone Frignani."" -
Cieli fiammeggianti. Dalla guerra fredda a Base Tuono. L'eco del «Blazing Skies» e gli Hercules nucleari
Nella seconda metà del secolo scorso centinaia di missili sono stati schierati a difesa dei Paesi della NATO. Nello schieramento, esteso dalla Norvegia alla Turchia, ebbe un ruolo primario il sistema superficie-aria Nike, per un breve periodo con il missile Ajax, poi e ben più a lungo, con l'Hercules, di maggior gittata ed armato anche con carica nucleare. Nell'occidente europeo, tra la fine degli anni '50 ed i primi anni '60, furono costruite 106 basi. Nel Nord est d'Italia ne sono state attivate dodici, in sette delle quali gli Hercules erano armati anche con teste di guerra nucleari. La sola testimonianza storica che ne rimane in Europa è Base Tuono, nel comune di Folgaria, in Trentino, riallestimento museale riconosciuto dall'Aeronautica Militare. Missili, radar e dispositivi elettronici ora documentano le drammatiche tensioni vissute nei lunghi anni della Guerra fredda e quindi un importante quanto assai poco conosciuto capitolo della recente storia d'Italia. ""Blazing Skies"""" - cieli fiammeggianti - era l'ordine che veniva impartito nelle basi Nike per verificare la capacità di preparare i missili al lancio nei tempi di prontezza assegnati."" -
La battaglia dei tre monti. 1917-1918 Altopiano dei Sette Comuni, Monte Val Bella, Col del Rosso e Col d'Echele
L'ultimo anno di guerra sull'Altopiano dei Sette Comuni vide concentrarsi i combattimenti su tre modeste alture: il Monte Val Bella, il Col del Rosso e il Col d'Echele, comunemente noti come ""Tre Monti"""" e racchiusi fra gli abitati di Asiago, Gallio e Foza. Su queste cime tra la fine del 1917 e il 4 novembre 1918 per ben tre volte l'Esercito italiano e l'Esercito austro-ungarico cercarono una via per concludere il conflitto. Surclassati nell'immaginario collettivo dal Monte Grappa e dal Piave, i """"Tre Monti"""" furono altrettanto importanti nel contesto bellico del fronte italiano, tanto che entrambi i comandi vi schierarono i migliori reparti, tra cui la celebre Brigata Sassari, i temuti fanti della Brigata Toscana, gli Arditi ed i Bersaglieri, sicuri di piegare finalmente il fiero avversario. Il volume ripercorre la storia di queste grandi unità, attraverso testimonianze di ufficiali italiani, ma anche austriaci, ungheresi, francesi, inglesi, cechi, slovacchi e sloveni, perché su questo fazzoletto di terra si concentrarono i rappresentanti dei popoli di mezza Europa. Il testo accoglie anche la storia personale di tanti giovani soldati, alcuni Caduti in quei mesi di guerra, altri sopravvissuti portando con sé una cicatrice nell'anima che non si rimarginerà più. Sono storie nella Storia, altrettanto importanti perché danno volto e voce ad una generazione, anche attraverso un ricco apparato fotografico di oltre cento fotografie."" -
I ragazzi del Tuscania. 1980-2010 Le missioni in Libano-Bosnia-Albania-Iraq-Afghanistan nei ricordi di un carabiniere paracadutista
A ottantuno anni da quel 1° luglio 1940, giorno di fondazione del 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti, vengono ripercorse, attraverso i ricordi di un ""ragazzo del Tuscania"""", le missioni che hanno visto protagonista il reparto dagli anni '80 ai 2000. L'autore rievoca, come si farebbe tra vecchi commilitoni, gli anni trascorsi al 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti, da quando era un giovane tenente fino a divenirne il comandante. Attraverso questo racconto, frutto anche del contributo e della memoria di tanti di quei ragazzi, possiamo rivivere in presa diretta e senza filtri le principali missioni del reparto, alternando momenti operativi ad alta tensione a momenti di quotidiano cameratismo. Nelle memorie di un paracadutista non poteva certo mancare la descrizione di un lancio, e quale luogo migliore di el Alamein in occasione delle celebrazioni per il sessantennale della battaglia, in compagnia di un team guidato dal generale Bertolini della Folgore? Proprio come nel celebre volume di Alberto Bechi Luserna dedicato alle imprese di questo reparto in Africa Settentrionale anche questo libro è arricchito da 28 tavole a colori, realizzate dall'illustratore Pietro Compagni, una racconto nel racconto che ripercorre, attraverso le immagini, la storia del Tuscania dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi."" -
Monte Ortigara. Guida storica ed escursionistica
All'estremità settentrionale dell'Altopiano dei Sette Comuni l'altopiano calcareo dell'Ortigara si innalza come un balcone naturale sulla Valsugana, offrendo una panoramica a 360° sulla Catena del Lagorai, gli Altopiani Cimbri e, più in lontananza, sul Gruppo Adamello-Brenta. Proprio la sua posizione strategia, al confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige, portò il Monte Ortigara ad essere teatro di duri combattimenti durante il corso della Grande Guerra. Oggi quelle cime sono diventate uno dei più grandi musei a cielo aperto d'Italia, un'occasione di ""camminare nella storia"""" alla portata di tutti, come raccontano i 4 itinerari tematici raccolti nel libro. L'escursione diventa un'occasione per comprendere e rivivere quei momenti a cent'anni di distanza, anche attraverso un percorso fotografico di immagini """"ieri ed oggi"""" contenute nel volume, in cui ogni scatto viene puntualmente indicato su una mappa per poter localizzare con facilità i luoghi storicamente più significativi."" -
La cappella palatina di Palermo. Ediz. cinese
Un opuscolo illustrato sulla storia, l'architettura e la descrizione dei mosaici di uno degli edifici emblematici del periodo normanno in Sicilia. I testi sono corredati, oltre che da fotografie, anche da disegni, vedute antiche e ricostruzioni virtuali in 3D. Per le sue dimensioni e per il taglio sintetico ed efficacemente descrittivo si presta ad essere un valido supporto per una guida alla scoperta del monumento. Edizione in lingua cinese. -
Piazza Marina a Palermo. Memorie di cronaca cittadina
All'interno di un tessuto urbano assai denso, racchiuso da mura e da fossati, col prosciugamento di un'ansa del porto antico in epoca medievale fu possibile ricavare il piano della Marina. L'andamento brullo e accidentato si prestò per lunghi secoli a grandi manifestazioni popolari o a pubbliche esecuzioni che attiravano l'interesse morboso di larghi strati della popolazione. A partire dagli ultimi decenni del Settecento ebbe inizio il processo di trasformazione del ""piano"""", che potrà essere definito vera e propria """"piazza"""" soltanto nei primi anni del periodo post unitario con la formazione di estesi tratti di pavimentazione lastricata e col trasporto del gruppo scultoreo della fontana del Garraffo. Il nuovo grande spazio si attrezzò con filari di alberature, viali e sedili, fino all'impianto del giardino dedicato a Garibaldi con la magnifica ferrata progettata da Giovan Battista Filippo Basile. Attraverso un'inedita e ricca documentazione archivistica, si ricostruisce una vicenda prodiga di inattesi ritrovamenti e di intriganti informazioni storiche, tecniche e di costume, arricchita di note utili ad approfondire la conoscenza sulla società del tempo e i suoi protagonisti."" -
Terremoto e ricostruzione: Messina 1908, verso una progettazione «consapevole»
Le storie raccontate in questo volume affrontano il tema del dibattito sulla progettazione antisismica, apertosi a Messina dopo il terremoto del 1908, che introdusse in Sicilia nuove tematiche relative a brevetti, calcoli, analisi scientifiche e materiali innovativi. Nel primo contributo, Domenica Sutera esamina la teoria incentrata sulla “forma antisismica” delle strutture circolari, messa a punto dall’architetto veneto Giuseppe Torres che, nel 1909, in controtendenza rispetto alle correnti antistoriciste del tempo, guardava al passato e alla tradizione costruttiva siciliana, individuando e selezionando “strutture resistenti”. Al ruolo della pubblicistica è, invece, dedicato il contributo di Federica Scibilia, che approfondisce il dibattito sulla costruzione antisismica, scaturito in Italia in seguito ai ripetuti eventi tellurici, succedutesi tra la fine dell’Ottocento e il primo del decennio del Novecento fino al devastante terremoto del 1908, che provocò la distruzione pressoché totale di Messina, Reggio Calabria e di altri centri minori. -
Benedetto e Pasquale Civiletti. La scultura a Palermo tra '800 e '900: verso una dimensione internazionale
Il volume affronta la vicenda artistica e umana dei fratelli scultori Benedetto e Pasquale Civiletti che, tra '800 e '900, lasciarono un segno profondo nel panorama artistico siciliano. Le loro opere arricchiscono i luoghi più significativi della Palermo ottocentesca, creando una sorta di galleria d'arte/en plein air/: dal Politeama Garibaldi al Teatro Massimo, ai giardini e alle piazze più rappresentative. Alfredo Milazzo, nipote di Pasquale, ricostruisce l'attività dei suoi avi grazie a un'attenta ricerca negli archivi di famiglia, individuando relazioni che inseriscono i due scultori a pieno titolo tra gli esponenti più interessanti della cultura artistica del tempo. L'indagine storico-critica di Giuseppe Cipolla delinea il valore che la scultura rivestì nella progettazione urbana, così come il proficuo rapporto che i due scultori ebbero con architetti come Giuseppe Damiani Almeyda ed Ernesto Basile, contribuendo a configurare il volto di Palermo a cavallo tra i due secoli. -
Incursioni contemporanee. Daniele Franzella. Sandro scalia. Francesco Lauretta. Loredana Longo
Nel corso del 2018 - un anno speciale che ha visto la città di Palermo protagonista nel panorama culturale e artistico nazionale - la Fondazione Sicilia ha progressivamente aperto i propri spazi museali ai linguaggi del contemporaneo. Nell'ambito di questo percorso, è stata accolta con entusiasmo l'idea di realizzare un programma espositivo finalizzato ad accostare alle opere della collezione pittorica esposte a Villa Zito i lavori di artisti contemporanei. Nasce così la rassegna ""Incursioni contemporanee"""", che ha coinvolto quattro artisti siciliani dell'arte contemporanea, che rappresentano quattro modi diversi di esprimersi e di relazionarsi alla collezione permanente: Daniele Franzella, Sandro Scalia, Francesco Lauretta e Loredana Longo."" -
Homeward. Caratteri, strategie compositive, poetiche dell'abitare. Ediz. ampliata
Il volume raccoglie dei saggi elaborati a partire da alcune lectures universitarie che, attraverso l'esposizione e il commento di edifici esemplari, testimoniano la possibile ricerca di un testo ""ideale"""".Una traccia di fondo tiene insieme maestri come Soane, Schinkel, Loos, Asplund, Taut, Terragni, Mies van der Rohe, Le Corbusier, Kahn, e si riflette nell e loro opere: tutti hanno avuto una grande passione per l'architettura classica.Dai più lontani nel tempo sino a quelli più prossimi, c'è stata una trasmissione di questioni, di principi e insegnamenti come discendenze, lungo trame riscontrabili in filigrana.Con ampi riferimenti critici e iconografici, si indaga il legame di opportunità delle opere con le circostanze che le hanno determinate e in cui esse si inseriscono - contesto, destinazione, scelte stilistiche, esigenze del programma, carattere - tratteggiando in questo modo, di fronte alla crisi di identità dell'architettura contemporanea, una via verso il progetto lontana dai clamori e dal frastuono delle mode, una via verso casa."" -
I quattro canti di Palermo. Retorica e rappresentazione nella Sicilia del Seicento
Alla fine del 1608 si inaugurava solennemente il cantiere dei Quattro Canti di Palermo: l'""Ottangolo"""" realizzato per definire architettonicamente la croce di strade costituita dai due rettifili della città, le vie Toledo e Maqueda, costituisce il simbolo più eloquente dell'architettura civile del Seicento palermitano. Si tratta di una fabbrica monumentale che ha profondamente inciso sull'immagine della città e sulla sua rappresentazione, trasformando il cuore urbano di Palermo in un luogo di accumulazione simbolica, dove si concentrano le aspettative e le retoriche della committenza municipale e del potere reale. Il volume si pone l'obiettivo di affrontare il """"monumento"""" da un punto di vista multidisciplinare, raccogliendo studi elaborati da esperti operativi in ambiti differenti, con l'intento di indagare l'opera sotto diversi aspetti, offrendo nuove prospettive di lettura: dalla vicenda costruttiva e progettuale all'analisi grafica effettuata con l'ausilio di diverse metodologie di rilevamento; dal nutrito corpus di raffigurazioni elaborate dal Seicento all'Ottocento fino alla fortuna del modello urbano in altre città siciliane durante l'età moderna."" -
Gibellina, una storia d'arte. Museo d'Arte Contemporanea Ludovico Corrao-Gibellina, a story of art. Ludovico Corrao Museum of Contemporary Art. Ediz. bilingue
La città di Gibellina e il Museo d'Arte Contemporanea Ludovico Corrao sono una delle più vivide e originali esperienze culturali della seconda metà del '900 in Europa, due realtà che per il loro interessante intreccio con la storia dell'arte, gli uomini e i tremori della terra siciliana, rappresentano un inedito laboratorio antropologico nella cultura contemporanea. Gibellina è un luogo concettuale e al contempo reale dove si confrontano e dialogano architettura, scultura e pittura, una realtà nata da una straordinaria storia di catastrofi, di rinascite e di utopie possibili. Al contempo, essa è anche una città ideale che, con il suo museo e le sue opere d'arte distribuite nel tessuto urbano, si propone come modello di rinascita umana nella quale si sperimentano la contaminazione e la convivenza di linguaggi creativi diversi. La Collezione Permanente del Museo offre al visitatore un itinerario espositivo storico-cronologico suddiviso in otto sezioni, un percorso sorprendente tra le molteplici e variegate poetiche dell'arte contemporanea italiana ed internazionale, dal primo '900 fino alle ultime avanguardie. -
Mareopoli
Le maree sono un argomento spesso poco approfondito nelle scuole superiori, ma estremamente affascinante. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con la collaborazione dell'Historical Oceanography Society ha realizzato un volume divulgativo rivolto ai ragazzi delle superiori, ma anche agli adulti, per spiegare questo argomento attraverso un approccio ludico. Infatti, il libro è parte integrante di un gioco che può essere scaricato dal seguente sito https://ingvambiente.com/2020/03/23/mareopoli/. Mareopoli è un'occasione per comprendere i fenomeni che regolano le maree e loro la variabilità nel mondo, per apprendere curiosità scientifiche sugli studi di importanti e famosi personaggi del passato, sui risultati delle loro osservazioni, sull'evoluzione delle teorie che si sono susseguite durante i secoli dal periodo greco e romano alla fine del Settecento e sul difficile percorso che ha portato alla formulazione dell'attuale equazione sulla teoria dinamica delle maree. -
«Ai pochi felici». Leonardo Sciascia e le arti visive. Un caleidoscopio critico
Il volume indaga l'intricato e, per molti versi, insondato universo sciasciano che scaturisce dall'ininterrotto rapporto con le arti figurative dal Rinascimento al Novecento. Dell'appassionato interesse di Sciascia per le arti visive in generale, restano innumerevoli scritti elaborati in occasione di presentazioni e cataloghi di mostre, così come per la stampa periodica e le riviste d'arte. Grande attenzione dedicava all'arte contemporanea siciliana, presentando le mostre degli artisti più amati, con i quali instaurò, spesso, legami di sincera amicizia. La sua scrittura d'arte colta e militante somiglia per l'ampiezza di prospettive e chiavi di lettura a uno straordinario caleidoscopio critico, dove, in un vitale dialogo fra immagini e parole, si combinano e si avvicendano rimandi letterari, simboli iconografici, suggestive intuizioni, insieme alla costante attenzione alle denunce sociali sempre sottese da un acuto spirito analitico. -
Val di Noto ed Europa. La dimensione internazionale dell'architettura tra Seicento e Settecento
Questo catalogo nasce con l'intento di individuare, attraverso la circolazione di incisioni e di disegni, la fitta rete di relazioni che legano l'architettura prodotta tra Seicento e Settecento nel Val di Noto ad un contesto più ampio. Le incisioni costituirono per architetti e costruttori un apparato di forme da replicare o a cui ispirarsi, assumendo il ruolo ambasciatrici di un linguaggio destinato ad essere ""condiviso"""" tra diverse aree culturali. Il catalogo ruota intorno a quarantuno materiali grafici (disegni e incisioni) provenienti da una collezione privata, integrati con riproduzioni e fotografie. L'organizzazione è suddivisa in nove sezioni tematiche diverse per scala e tipologie. Gli accostamenti proposti seguono logiche differenti: nella maggior parte dei casi sono immediati e la derivazione e i rapporti tra architettura costruita e il modello sono evidenti, in altri casi si è proposto un confronto non necessariamente immediato, ma apprezzabile per somiglianza tipologica."" -
Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo (2020). Vol. 31
"Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo"""" è una rivista internazionale avente l'obiettivo di diffondere studi e notizie riguardanti la storia dell'architettura in Sicilia e nel bacino del Mediterraneo. Fondata nel 2005, """"Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo"""" ha una cadenza semestrale."